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  • Brasile 2014: gruppo E con Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras

    Brasile 2014: gruppo E con Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras

    Nei Campionati del Mondo di calcio 2014 il gruppo E sarà composto da Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras.

    Questo sarà il terzo mondiale consecutivo al quale parteciperà la squadra allenata dal tecnico Ottmar Hitzfeld, il quale al termine dell’avventura in Brasile lascierà, come già ampiamente annunciato. La nazionale elvetica potrebbe ricoprire in Sudamerica un ruolo di outsider: negli ultimi anni gli elvetici sono cresciuti tanto e vantano una rosa solida che può far male a chiunque. L’obiettivo è il superamento del turno e la qualificazione agli ottavi di finale.

    Gruppo e

    SVIZZERA

    A guidare la nazionale Svizzera a Brasile 2014 c’è dal 2008 c’è Ottmar Hitzfeld. Il tecnico tedesco, con 19 trofei nella propria bacheca, è l’allenatore tedesco più vincente della storia; guida una nazionale di ottima tecnica, solida in difesa ma al quale manca l’uomo gol per eccellenza.

    La porta sarà difesa dall’estremo difensore del Wolfsburg Diego Benaglio. Insieme a lui le alternative Roman Bürki e Yann Sommer.

    La difesa ha il suo motorino instancabile nel terzino della Juventus Stephan Lichtsteiner, inesauribile cursore della fascia destra; in mezzo Johan Djourou e Steve von Bergen jolly difensivo: nello scacchiere a tre può giocare in ogni posizione; Ricardo Rodriguez difensore del Wolfsburg da ossevare: ha esordito in nazionale maggiore prima ancora di vestire la maglia dell’Under 21.

    A centrocampo Tranquillo Barnetta sarà il totem in spogliatoio: può essere utilizzato come esterno sinistro o destro di centrocampo e come centrocampista offensivo. I tre centrocampisti del Napoli sono quelli che nella rosa possideono le migliori qualità; a Gökhan Inler saranno affidate le chiavi del centrocampo elvetico con Valon Behrami il quale fa della duttilità e dell’imprevedibilità le sue armi migliori. Il napoletano Blerim Dzemaili è un centrocampista di interdizione che, grazie all’ottimo tiro, è anche bravo in fase offensiva.

    In avanti da osservare attentamente Granit Xhaka, classe 1992, vincitore del Mondiale under 17 e Xherdan Shaqiri: esterno di destra dotato di grande velocità, dribbling e ottime qualità balistiche: può essere impiegato in vari ruoli della fascia destra, anche se il meglio lo si ottiene schierandolo da trequartista; abile anche nei calci piazzati ha all’attivo una ottima media realizzativa. Hitzfeld chiede al centravanti della Real Sociedad Haris Seferovic i gol: prima punta dal grande fisico, dotato di buona tecnica, forte nel gioco aereo e con l’istinto del gol.

    Ecco la lista dei convocati:

    Portieri: Diego Benaglio (Wolfsburg), Roman Bürki (Grasshopper), Yann Sommer (Basilea)

    Difensori: Johan Djourou (Amburgo), Michael Lang (Grasshopper), Stephan Lichtsteiner (Juventus), Ricardo Rodriguez (Wolfsburg), Fabian Schär (Basilea), Philippe Senderos (Valencia), Steve von Bergen (Young Boys), Reto Ziegler (Sassuolo)

    Centrocampisti: Tranquillo Barnetta (Eintracht Francoforte), Valon Behrami (Napoli), Josip Drmic (Norimberga), Blerim Dzemaili (Napoli), Gelson Fernandes (Friburgo), Mario Gavranovic (Zurigo), Gökhan Inler (Napoli), Admir Mehmedi (Friburgo)

    Attaccanti: Haris Seferovic (Real Sociedad San Sebastian), Xherdan Shaqiri (Bayern Monaco), Valentin Stocker (Basilea), Granit Xhaka (Borussia Mönchengladbach)

    Riserve: Portiere: Marwin Hitz (Augusta). Difensori: Timm Klose (Wolfsburg), Silvan Widmer (Udinese). Centrocampisti e attaccanti: Eren Derdiyok (Bayer Leverkusen), Fabian Frei (Basilea), Pajtim Kasami (Fulham), Pirmin Schwegler (Eintracht Francoforte)

    FRANCIA

    selezione-di-francia-gruppo eLa Francia è arrivata seconda nel suo girone di qualificazione ai Mondiali dietro alla Spagna e hanno ottenuto il pass per i Mondiali superando nel doppio spareggio l’Ucraina. Questa sarà la quindicesima partecipazione alla fase finale di un Mondiale.

    Didier Deschamps arriva al suo primo Mondiale da allenatore non con un ambiente tranquillo. Ha fatto molto discutere la scelta del C.T. di non convocare Samir Nasri reduce dalla vittoria in Premier League con il Manchester City: “motivi disciplinari e per la salute del gruppo” queste sono state le motivazioni che il C.t. ha rilasciato alla stampa. Sarà il campo, come sempre, l’arbitro supremo a dire se la scelta di Deschamps sarà fruttuosa oppure no.

    In porta il titolare sarà Hugo Lloris, aggregati a lui Steve Mandanda e Mickaël Landreau.

    In difesa l’esperienza di Patrice Evra, il centrale del Liverpool Mamadou Sakho è dotato di grande forza fisica, bravo nel gioco aereo lo rendono uno dei difensori più forti della sua età. Occhio al centrale del Real Madrid Raphaël Varane il quale non ha trovato molto spazio nel suo club causa difensori più blasonati, ma che in questo Mondiale può farsi valere dato i suoi 1.91 cm che lo rendono possente fisicamente. Reduce da una buona stagione nelle fila del Newcastle Mathieu Debuchy il quale ha iniziato la sua carriera nel ruolo di centrale di centrocampo e anche di regista davanti alla difesa. Col tempo è stato portato al ruolo di terzino destro che tuttora ricopre nel suo club. Sulla fascia destra la spinta i cross e la propensione offensiva di Bacary Sagna.

    A centrocampo ci si aspetta la definitiva consacrazione di Paul Pogba reduce da una stagione fantastica con la maglia della Juventus, sarà lui il valore aggiunto di Deschamps nel centrocampo francese. Cabaye in questa stagione ha giocato poco nel Psg causa troppa concorrenza in mezzo, ma nel Mondiale troverà le motivazioni per rendersi protagonista. Mathieu Valbuena ha disputato una buona stagione nelle fila del Olympique Marsiglia.

    In attacco i pezzi pregiati si chiamano Karim Benzema e Franck Ribéry: il primo fresco campione d’Europa con il Real Madrid è una prima punta che può essere impiegato anche da secondo terminale offensivo o da esterno nel tridente; possiede una pregevole tecnica di base, grandi doti nel controllo di palla, nel tiro e ottimo colpo di testa. Olivier Giroud ha realizzato poche reti nella sua stagione con la maglia dell’Arsenal ma ha qualità indiscusse.

    Ecco l’elenco dei convocati da parte del C.t. Didier Deschamps:

    PORTIERI: Hugo Lloris (Tottenham), Steve Mandanda (Marsiglia), Mickaël Landreau (Bastia)

    DIFENSORI: Raphaël Varane (Real Madrid), Mamadou Sakho (Liverpool), Mathieu Debuchy (Newcastle), Laurent Koscielny (Arsenal), Lucas Digne (Psg), Eliaquim Mangala (Porto), Bacary Sagna (Arsenal), Patrice Evra (Manchester United)

    CENTROCAMPISTI: Yohan Cabaye (Psg), Paul Pogba (Juventus), Blaise Matuidi (Psg), Moussa Sissoko (Newcastle), Clément Grenier (Lione), Rio Mavuba (Lilla), Mathieu Valbuena (Marsiglia)

    ATTACCANTI: Karim Benzema (Real Madrid), Franck Ribéry (Bayern Monaco), Antoine Griezmann (Real Sociedad), Olivier Giroud (Arsenal), Loïc Rémy (Newcastle)

    ECUADOR

    L’Ecuador partirà per il Brasile con piche speranze di ottenere buoni risultati, squadra composta da molti giocatori che militano in Sudamerica non possiede in rosa giocatori di livello mondiale. Si presenta dopo la mancata partecipazione del 2010

    La nazionale è guidata da Reinaldo Rueda tra le mura amiche non ha conosciuto la sconfitta lungo tutto il percorso di qualificazione: solo l’Argentina di Leo Messi è passata indenne riuscendo a strappare un pareggio. Più complicato il cammino esterno segnato da diverse sconfitte ma anche un fondamentale pareggio strappato a Montevideo in casa dell’Uruguay: quella partita ha permesso di chiudere il girone al quarto posto. Rueda è commissario tecnico dal 2010.

    In porta ci sarà Alexander Dominguez con lui riserve Maximo Banguera e Adrian Bone.

    La linea difensiva prevede Juan Carlos Paredes, Jorge Guagua, Frickson Erazo, Walter Ayovì dovrebbero essere i quattro titolari.

    A centrocampo di maggior talento è Luis Antonio Valencia, l’ala del Manchester United si è messo il luce negli anni in Prenier League per la sua velocità e i suoi dribbling: il punto di riferimento sarà lui. In mediana la presenza di rilievo sarà rappresentata da Cristhian Noboa il quale unisce quantità e qualità: i recenti campionati russi disputati hanno dato al centrocampista la necessaria caratura internazionale.

    In attacco Jefferson Montero è una punta esterna, largo a sinistra, con licenza di offendere oggi si ritrova in Messico nel Monarcas Morelia, ma anche lui ha trascorso buona parte della sua vita calcistica nel campionato spagnolo. Felipe Caicedo attualmente all’Al Jazira cerca il rilancio.

    Portieri: Maximo Banguera (Barcellona, Ecuador), Alexander Dominguez (LDU), Adrian Bone (El Nacional).

    Difensori: Jorge Guagua, Gabriel Achilier e Oscar Baguì (Emelec), Juan Carlos Paredes (Barcellona, Ecuador), Frickson Erazo (Flamengo), Walter Ayovì (Pachuca) e Cristian Ramirez (Fortuna Dusseldorf).

    Centrocampisti: Pedro Quinonez (Emelec), Luis Fernando Saritama (Barcelona, Ecuador), Carlos Gruezo (Stoccarda), Antonio Valencia (Manchester United), Segundo Castillo (Al Hilal), Cristhian Noboa (Dinamo Mosca) e Renato Ibarra (Vitesse).

    Attaccanti: Armando Wila (Universidad Catolica), Jefferson Montero (Morelia), Jaime Ayovì (Tijuana), Fidel Martínez (Tijuana), Enner Valencia (Pachuca), Joao Rojas (Cruz Azul) e Felipe Caicedo (Al Jazira).

    HONDURAS

    Sulla carta l’Honduras è una squadra con la rosa meno forte nella competizione. Terza qualificazione al Mondiale nella sua storia; nelle due precedenti edizioni giocate si sudamericani si sono fermati entrambe le volte al primo turno: in totale nella sua storia Mondiale l”Honduras vanta tre pareggi e tre sconfitte. Nel corso delle qualificazioni Mondiali della zona Concacaf l’Honduras è arrivata terza ed ha anche ben figurato nelle gare più importanti contro Stati Uniti e Messico.

    In panchina la nazionale è guidata dal colombiano Luis Fernando Suarez il quale è C.t dal 2011 quando subentrà al messicano Juan de Dios Castilo. La sua avventura può ritenersi positiva dopo avere portato la nazionale al Mondiale brasiliano, senza scordarsi gli ottimi risultati della Gold Cup 2011 quando usci ai supplementari contro il Messico e nell’edizione successiva del 2013 quando usci in semifinale per mano degli Usa.

    Noel Valladares sarà chiamato a difendere la porta della nazionale. In alternativa Donis Escober e Luis Lopez Fernandez.

    Il reparto arretrato avrà Brayan Beckeles come terzino destro, dall’altro lato una delle stelle della nazionale ovvero Emilio Izaguirre. In mezzo ci saranno Maynor Figueroa, centrale dell’Hull City e Victor Bernardez.

    In mediana ci sarà Wilson Palacios, il mediano dello Stoke City fungerà da diga, con lui opereranno Luis Garrido e Roger Espinoza. Ma gli occhi di tutti gli osservatori saranno su Andy Najar, giovane classe 1993 che milita nell’Anderlecht: in Belgio gli è stata affidata la fascia destra. Veloce e brevilineo, ottimo dribbling ma anche senso tattico, dotato di una grande visione di gioco. Oscard Boniek possiede le qualità giuste per poter sfruttare il contropiede: la tattica impiegata dovrebbe essere quella del catenaccio con ripartenze.

    Nonostante ci sia molta fiducia intorno a lui da parte dei tifosi Jerry Bengston non è un attaccante di livello, essendo un vero e proprio panchinaro nel New England.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Luis Fernando Suarez:

    Portieri: Noel Valladares (Olimpia), Donis Escober (Olimpia), Luis Lopez Fernandez (RCD Espana)

    Difensori: Brayan Beckeles (Olimpia), Arnold Peralta (Rangers), Emilio Izaguirre (Celtic), Oscar Garcia (Houston Dinamo), Maynor Figueroa (Hull City), Victor Bernardez (San Jose Earthquakes), Sergio Mendoza (Usac)

    Centrocampisti: Osman Chavez (Qingdao Jonoon), Juan Montes (Motagua), Luis Garrido (Olimpia), Roger Espinoza (Wigan), Jorge Claros (Motagua), Wilson Palacios (Stoke City), Oscard Boniek (Houston Dinamo), Andy Najar (Anderlecht), Marvin Chavez (Colorado Rapids)

    Attaccanti: Jerry Bengtson (New England Revolution), Jonny Palacios (Olimpia), Carlo Costly (Veria), Mario Martinez (RCA Espana)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

     

  • Ecuador ad un passo dalla qualificazione alla Coppa Del Mondo

    Ecuador ad un passo dalla qualificazione alla Coppa Del Mondo

     Con grande sorpresa la nazionale dell’Ecuador è ad un passo dalla qualificazione alla prossima Coppa del Mondo in programma in Brasile nel 2014. Superando con un roboante 4-1 il Paraguay tra le mura amcihe di Quito, gli ecuadoregni si sono portati al secondo posto in classifica del giorne sudamericano alle spalle dell’Argentina ed approfittando anche della contemporanea ed inopinata battuta d’arresto della Colombia sul terreno del Venezuela. L’entusiasmo è pertanto diventato incontenibile in Ecuador, dove i tifosi legittimamente sognano la terza partecipazione ad un Mondiale, dopo le edizioni del 2002 e del 2006.

    Il condottiero della selecciòn ecuadoregna è un colombiano di Calì, che però possiede la cittadinanza honduregna e si chiama Reinaldo Rueda. Ex-calciatore del Deportivo Calì e dell’Independiente di Medellìn, si è rivelato un tecnico pratico, ma dalle idee innovative, che riesce soprattutto a lavorare nel mondo migliore con i giovani, considerata anche la sua importante esperienza con i settori giovanili. Rueda si è insediato sulla panchina dell’Ecuador il 10 agosto del 2010, rilevando Sixto Viruela ed ha iniziato un proficuo ed importante lavoro con questa nazionale, risucendo ad assemblare i talenti del campionato locale con i numerosi giocatori che attualmente disputano campionati importanti in Europa ed anche in Messico, altra meta ambita degli ecuadoregni.

    Ecuador |© RODRIGO BUENDIA Getty Images
    Ecuador |© RODRIGO BUENDIA Getty Images
    La squadra tricolor gira soprattutto intorno al talento di Luìs Antonio Valencia, centrocampista di 27 anni del Manchester United, idolo di casa ed il giocatore con il maggiore bagaglio di esperienza. Ma non il solo. Infatti, l’attacco si appoggia in particolar modo su Felipe Caicedo, 24enne della Lokomotiv Mosca, ma anche su Jeffersson Moreno, che invece i suoi gol li mette a segno con la maglia del Morelia nella Liga Mexicana. Abbastanza folta in verità la colonia dei nazionali ecuadoregni in Messico. Rojas fa compagnia a Moreno nell’attacco del Morelia, quindi Christian Benitez (24 gol in Nazionale) veste la casacca dell’America, Suarez è in forza al Pachuca, mentre Castillo difende i colori del Puebla. L’esperto Walter Ayovì, il capitano della Selecciòn, invece è al centro della difesa del Monterrey. Tra gli altri europeizzati Noboa difende i colori della Dinamo Mosca ed Ibarra quelli del Vitesse Arnhem in Olanda.

    Nell’ultima lista dei convocati mancava Edison Mendez del Deportivo Quito e che vanta ben 104 presenze in Nazionale, ma che fa parte ancora del gruppo di Rueda. L’Ecuador sogna, il biglietto per il Brasile è già in tasca.

  • Premier League: il Manchester United vince a Blackburn, City a -5

    Premier League: il Manchester United vince a Blackburn, City a -5

    Blackburn – Manchester United era il Monday Night della trentunesima giornata di Premier League. Le motivazioni erano fortissime da entrambe le parti, con i padroni di casa decisi a fare risultato per portare avanti la missione salvezza dopo le vittorie del weekend di Bolton e QPR, e i Red Devils per allungare in classifica sui cugini del Manchester City, bloccati sabato sul 3-3 in casa contro il Sunderland.

    Lo United parte forte cercando di sbloccare il risultato nei primi minuti con l’obiettivo poi di controllare il gioco con la superiore qualità tecnica, andando vicino al gol nei primi 10 minuti, entrambe le volte con il Chicharito Hernandez, che prima calcia debolmente a lato da ottima posizione e poi dopo cinque minuti gira al volo un cross dalla destra ma Robinson è pronto e non si fa sorprendere. Dopo la sfuriata iniziale lo United si calma e i padroni di casa vengono fuori sfiorando il vantaggio in tre occasioni, ma dovendo fare i conti con un De Gea in forma strepitosa. Prima il Blackburn scambia la palla veloce a centrocampo innescando Hoilett che dai 25 metri fa partire un gran tiro a giro diretto all’incrocio dei pali ma lo spagnolo vola e para con la mano sinistra. Subito dopo, al termine di una mischia in area la palla arriva sui piedi di Olsson che dal limite calcia forte di sinistro e per la seconda volta De Gea si supera, completando il trittico di miracoli su Hanley che incorna di testa su corner trovando sulla sua strada ancora un muro.

    Manchester United © Alex Livesey/Getty Images

    Il primo tempo si conclude sullo 0-0 e nella ripresa non succede molto, con il Manchester United che ci prova con Rooney su punizione con e conclude ancora con Hernandez, fino ad arrivare all’80, quando Valencia riceve palla sull’out di destra, e da posizione defilata trova un diagonale potente e preciso che fulmina Robinson e che pietrifica i padroni di casa. Passano appena 6′ e il Manchester United raddoppia, questa volta con Young che una volta ricevuta palla al limite dell’area piazza un interno destro perfetto all’angolo basso.

    Uno-due letale dei Red Devils che determina i tre punti e il fondamentale allungo a +5 sul City, che considerando il calendario avranno tante difficoltà a riagguantare Rooney e compagni. Gli uomini di Mancini dopo aver comandato la classifica da ottobre a marzo a suon di gol, sembrano aver perso la lucidità e lo smalto giusto per questo finale di stagione. Il calendario delle ultime 7 gare sorride a Ferguson e non al Mancio, con i Citizens che dovranno affrontare quattro trasferte, due delle quali di difficoltà massima come Arsenal il prossimo weekend e a Newcastle alla penultima, senza dimenticarsi il derby del 30 aprile che potrà riaprire la storia o chiuderla completamente. Per Ferguson il finale di stagione è più tranquillo, ed escluso il derby avrà partite sulla carta “facili”, ma insidiose perchè contro squadre che lottano per sopravvivere in Premier, come QPR e Wigan, anche se l’esperienza e la qualità dello United dovrebbero far dormire sogni tranquilli ai propri tifosi.

  • Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    In Premier League il Manchester United continua a volare e questa volta lo fa alle spese del Wolverhampton, con il risultato di 0-5 e andando a più quattro. Dopo aver sorpassato il City in classifica la settimana scorsa, gli uomini di Ferguson sembrano aver la condizione fisica e mentale giusta per rimanere in testa fino alla fine, visto anche il calendario leggermente favorevole. Il Manchester City di Mancini non ha giocato questo weekend e recupererà il match contro il Chelsea, oggi impegnato in FA Cup, mercoledì sera.

    I Red Devils oggi pomeriggio hanno passeggiato al Molineux, andando in vantaggio con Evans al 21′ che in area su corner è bravo a sfruttare una palla vagante. Il raddoppio arriva al 43′ con Valencia che dopo un’accelerazione sulla destra a tu per tu con il portiere è bravo ad incrociare sul secondo palo e due minuti più tardi al 45′ è Welbeck a segnare il 3-0 su assist di Valencia e a chiudere definitivamente la partita. Il secondo tempo è pura accademia per lo United che però trova il gol in ancora due occasioni ed entrambe le volte con il Chicharito Hernandez, al 56′ di testa su cross di Rafael e al 61′ su ennesimo assist di Valencia, vero valore aggiunto di questa squadra in questo periodo e protagonista di una grande stagione.

    Javier Hernandez &copy Scott Heavey/Getty Images

    Il calendario di Premier League metteva di fronte il Newcastle in casa in un’insidiosa sfida con il Norwich. I Magpies riescono a vincere di misura per 1-0 e mantengono vivi i sogni di una qualificazione in Champions League, anche se le speranze sono sempre meno forti dopo che Arsenal e Chelsea si sono risvegliate. Il gol vittoria è stato realizzato da Cissè. Lo Swansea continua a sorprendere e la squadra di Rodgers, espugna il campo del Fulham per 3-0 con doppietta di Sigurdsson e rete di Allen. La squadra gallese sta continuando ad esprimere un grande calcio, il più bello da vedere insieme al Tottenham e non a caso il nome del manager Rodgers è accostato ad importanti club, proprio come gli Spurs, che se in caso di partenza di Redknapp con destinazione la panchina della nazionale inglese, prenderebbero volentieri i servizi del coach Nord Irlandese.

    In FA Cup continua la striscia vincente del Chelsea adesso arrivata a quattro vittorie consecutive da quando Roberto Di Matteo si è insediato al posto di Villas-Boas. Oggi nei quarti di finale di FA Cup i Blues hanno passeggiato sul Leicester, squadra di Championship, per 5-2. La rete del vantaggio arriva al 12′ con Cahill che va altissimo di testa e schiaccia in rete, sfoggiando poi una maglietta in onore dell’ex compagno di squadra del Bolton, Fabrice Muamba, collassato ieri in campo a White Hart Lane durante un altro quarto di finale di FA Cup. Le condizioni del centrocampista del Bolton restano stazionarie ma critiche all’ospedale “The London Chest Hospital”. Il raddoppio del Chelsea arriva al 18′ con Kalou che deve solo spingere in rete un perfetto assist di Fernando Torres, che si fa tutta la fascia destra e poi serve in mezzo l’Ivoriano. I ragazzi di Di Matteo controllano il match e trovano il 3-0 nella ripresa al 67′ con Fernando Torres, che è bravo a mettere la palla nell’angolo basso su assist di Meireles. Al 77′ il Leicester accorcia le distanze con Beckford ma all’85’ il Chelsea va ancora in rete e ancora con Fernando Torres questa volta di testa. C’è ancora il tempo per due reti, all’89’ Marshall segna un eurogol dalla distanza per il 4-2 e al 90′ Meireles sigla il definitivo 5-2 ancora su palla Torres.

    Altri risultati di FA Cup.

    Liverpool-Stoke City 2-1 (Suarez, Downing LIV, Crouch STO)

    Everton-Sunderland 1-1 (Cahill EVE, Bardsley SUN)

    Tottenham-Bolton sospesa

  • Il Manchester batte lo Schalke e vola a Wembley

    Il Manchester batte lo Schalke e vola a Wembley

    Il Manchester United conquista meritatamente la finale di Champions League 2011 che si disputerà nello stadio inglese di Wembley, asfaltando il malcapitato Schalke 04 per 4-1. La partita si decide già nel primo tempo quando i “Red Devils” mettono a segno due reti che pesano come un macigno sulle speranze dei tedeschi bravi pero ad accorciare le distanze, prima di naufragare nel secondo tempo. Ferguson avrà la sua rivincita per la Champions 2009 contro i rivali del Barcellona.

    CALCIO D’INIZIO – Ferguson applica un pesante turn-over con 5 titolari fuori e il solo Berbatov in attacco supportato da Nani. I tedeschi iniziano la partita in modo aggressivo e tengono bene il campo ma al 6′ arriva il primo guizzo di Nani che salta due difensori prima di essere chiuso in angolo. Due minuti dopo è Farfan a farsi vedere dalle parti di Van der Sar con un destro che finisce di poco al lato. Il Manchester comincia pian piano a prendere le redini della gara grazie ad un centrocampo diretto splendidamente da Scholes e lascia poco spazio alle ripartenze tedesche.

    UNO-DUE UNITED – Al 25′ Smalling prova ad anticipare tutti di testa ma la sua conclusione termina di poco alta. Il gol però è nell’aria: lo Schalke perde un pallone a centrocampo, Gibson serve splendidamente Valencia che a tu per tu con Neuer non sbaglia. United in vantaggio. I tedeschi provano a ripartire e avrebbero la palla buona con Jurado che da ottima posizione sbaglia completamente il passaggio per Raul. Al 31′ arriva il raddoppio dei “Red Devils” con Gibson che dal limite dell’aria spara su Neuer che non trattiene in pallone e regala letteralmente la rete alla squadra di Ferguson.

    REAZIONE SCHALKE – Gli ospiti non hanno più niente da perdere e provano almeno ad accorciare le distanze. Al 35′ Smalling sbaglia un disimpegno davanti alla difesa e gli avversari ne approfittano per mettere subito la palla in area verso Raul che sbatte contro i difensori in maglia rossa ma la palla carambola verso Jurado che lascia partire un destro potente e preciso che fulmina Van der Sar. Neanche il tempo di esultare che lo United va vicinissimo alla terza macatura con Nani che scarta Neuer e a botta sicura si vede respingere il tiro da Howedes ben piazzato sulla linea di porta. Negli ultimi minuti arrivano 3 cartellini gialli per i padroni di casa ma nessuno era diffidato.

    SECONDO TEMPO – Lo United inizia forte con Anderson che crea scompiglio nell’area tedesca con i difensori che riescono a chiudere in qualche modo. Al 51′ è Raul a salire in cattedra e si procura due calci d’angolo che non vengono sfruttati a dovere dalla squadra di Rangnick. Al 52′ bella incursione di Valencia che semina gli avversari scambia con Nani ma viene chiuso all’ultimo da Escudero. Al 55′ si rivede il Neuer ai suoi livelli con una super parata sulla gran botta di sinistro di Anderson. La partita prosegue con numerosi cambiamenti di fronte ma nessuna vera e propria occasione da rete sino al 70′ quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Berbatov si smarca in area e serve Smalling al centro dell’area che con un piattone destro mette in porta ma il tutto a gioco fermo per fuorigioco. Passa un minuto e arriva davvero il 3° gol dello United: Nani se ne ve sulla destra, arriva sul fondo e serve in area Anderson che al secondo tentativo trafigge Neuer. Lo United dilaga al 75′ con Berbatov che servito in area è bravo a girare su Anderson che a porta vuota segna il quarto gol. Al 78′ si rivede lo Schalke con un tiro di Edu che viene deviato in angolo ma non basta per accorciare le distanze. Al 82′ gol annullato a Huntelaar per fuorigioco. Ultimi minuti in cui lo Schalke prova a spingersi in avanti ma senza successo e vetrina finale per Neuer che si esibisce in un altro intervento strepitoso su Owen. Dopo 3 minuti di recupero finisce la partita: United meritatamente in finale.

  • Manchester: gravissimo infortunio per Valencia. [Video]

    E’ un periodo decisamente no per il Manchester United di Alex Ferguson, allo scandalo Rooney e alle difficoltà di arrivare alla vittoria tramutando in gol il tantissimo lavoro fatto per arrivare nell’area avversaria si è aggiunto questa sera in gravissimo infortunio per Antonio Valencia.

    In uno scontro con lo scozzese Broadfoot l’ecuadoregno ha avuto la peggio venendo subito soccorso con l’ossigeno tra la paura dei compagni di squadra e degli attoniti tifosi.

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  • Manchester United – Milan 4-0, le pagelle

    Manchester United
    Rooney: 8 Capello lo eleva ai livelli di Messi, Wayne è un iradiddio, altri due gol verso il Pallone d’Oro.
    Nani: 7,5 Il portoghese da sicuro partente ad uomo in più sulla sinistra. Pregevole il suo assist ma tutta la partita è da urlo.
    Neville: 6,5 Il vecchio capitano rispolverato per l’occasione non deluda. Annienta Dinho e serve l’assist del vantaggio.
    Valencia: 6,5 Lottare con Jankulovsky è facile per chiunque ma lui ci mette del suo. Colpo azzeccato da Ferguson in estate.

    Milan
    Ambrosini: 5 Il capitano stecca nella partita decisiva. Impaurito ad inizio partita, sbaglia troppo ed è sempre distante dalla palla.
    Borriello: 4,5 Ha forse troppe responsabilità sulle spalle ma adesso sta rifiatando. Gioca spesso spalle alla porta e di fisico ma da lui aspettiamo di più
    Ronaldinho: 5 Il gaucho soffre i trattamenti privilegiati di Neville e si smarrisce.

    IL TABELLINO
    MANCHESTER UNITED – MILAN 4-0
    13′, 1’st Rooney, 13’st Park, 43’st Fletcher
    MANCHESTER UNITED (4-3-3): Van der Sar 6,5; Neville 6,5 (20′ Rafael 6), Vidic 6, Ferdinand 6,5, Evra 6; Park 7, Fletcher 6,5, Scholes 6,5(27’st Gibson); Valencia 6,5, Rooney 8 (20’st Berbatov sv), Nani 7,5. A disposizione: Kuszczak, Evans, Obertan, Diouf. All:. Ferguson
    MILAN (4-3-3): Abbiati 6; Abate 5,5 (18’st Beckham 6), Bonera 4 (1’st Seedorf 5), Thiago Silva 5, Jankulovski 4; Flamini 5,5, Pirlo 5,5, Ambrosini 5; Huntelaar 5, Borriello 4,5(23’st Inzaghi), Ronaldinho 5. A disposizione: Dida, Zambrotta, Favalli, Gattuso. All:. Leonardo.
    ARBITRO: Busacca (Svi)
    AMMONITI: Scholes (MA), Flamini (M)
    ESPULSI: –

  • Premier League: Rooney strapazza il West Ham di Zola. Chelsea a +1

    Il Manchester anticipa al mercoledì il match contro il West Ham valido per la 28° giornata di Premier League per lasciar libera la finestra domenicale per la finale di Curling Cup. Gli uomini di Alex Ferguson si rialzano subito dalla pesante sconfitta di domenica scorsa sul campo dell’Everton e grazie ad una prestazione maiuscola di Valencia e Rooney, il nazionale ecuadoregno è autore di due assist per la doppietta dell’inglese. Chiude la contesa Owen, per il West Ham di Zola non c’è stato scampo.

    Red Evils a -1 dal Chelsea impegnato sabato pomeriggio nel difficile match contro il Manchester City di Roberto Mancini. Per Rooney e compagni sarà l’Aston Villa di Martin O’neall l’avversario da battere a Wembley.

    Classifica
    Chelsea 61; Manchester Utd 60; Arsenal 55; Tottenham 46; Manchester City 46; Aston Villa 45; Liverpool 45; Everton 38; Fulham 37; Birmingham 37; Stoke City 34; Blackburn 34; West Ham 27; Sunderland 26; Wigan 25; Wolverhampton 24; Hull 24; Bolton 23; Burnley 23; Portsmouth 16.

  • Champions League: highlights Cska Mosca – Manchester United 0-1. Red Evil a punteggio pieno [video]

    Il sostituto di Cristiano Ronaldo al Manchester United Antonio Valencia ha regalato tre punti importantissimi ai suoi. Partita ricca di emozioni ma decisa nel finale dal colored scelto da Ferguson come l’uomo del post Cristiano Ronaldo

  • Manchester Utd: il primo colpo di Sir Alex Ferguson

    Manchester Utd: il primo colpo di Sir Alex Ferguson

    Luis Antonio ValenciaLuis Antonio Valencia centrocampista offensivo del Wigan è il primo acquisto per il dopo Cristiano Ronaldo del Manchester United. Al ventitrenne ecuadoriano  si era anche interessato il Real Madrid di Florentino Perez e il Bayern Monaco come alternativa al possibile partente Ribery. Valencia oggi effettuerà le visite mediche e poi firmerà il contratto da 4,5 milioni di euro che lo legherà ai Red Evils per i prossimi 4 anni, al Wigan andranno quasi 20 milioni di euro. Rimpiazzata almeno numericamente la partenza di Cristiano Ronaldo adesso Ferguson sta cercando l’attaccante per sostituire l’argentino Tevez che ha accettato le lusigne del patron del City, si pensa a Benzemà ma sul francese c’è la spietata concorrenza di Real Madrid e Arsenal è suggestiva l’idea del Kun Aguero ma l’Atletico non è disposto ad abbassare la richiesta di 50 milioni di euro. Per il dopo Van der Sar si pensa al nazionale scozzese Craig Gordon in forza al Sunderland.

    Conosciamolo: