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  • Londra 2012, Sciabola di bronzo con Montano ma che sorpresa Samele

    Londra 2012, Sciabola di bronzo con Montano ma che sorpresa Samele

    L’hanno aspettata, desiderata, cercata e finalmente trovata: la squadra maschile di sciabola porta a casa la medaglia di bronzo confermando il terzo posto conquistato a Pechino nel 2008.
    Autori dell’impresa Aldo Montano al quale si deve la stoccata finale che ha regalato il titolo, l’argento nella sciabola individuale Diego Occhiuzzi, Luigi Tarantino che nella finale per il terzo posto contro la Russia ha lasciato il posto all’esordiente Luigi Samele.

    Battuti in semifinale dagli agilissimi Sud Coreani (medaglia d’oro contro la Romania) con il punteggio di 45-37, il nostro team si è imposto contro i russi per il punteggio di 45-37. A sorpresa il ct Giovanni Sirovich decide di rischiare l’esordiente Luigi Samele, venticinquenne foggiano, al posto del veterano Tarantino. La mossa si rivelerà la più azzeccata anche perchè l’ingresso in pedana del giovane Samele ha tolto punti di riferimento agli avversari. Lui ripaga la fiducia del commissario tecnico rimontando contro Reshentikov (15-14), e dominare Yakimenko poi: “Ho avuto la mia occasione e senza falsa modestia devo dire che l’ho sfruttata al massimo delle mie possibilità anche se all’inizio mi tremavano le gambe” – dichiara il giovane nel post gara.

    Squadra Sciabola – Medaglia di Bronzo | © Hannah Johnston / Getty Images

    Anche Tarantino, alla sua ultima Olimpiade, non risparmia gli elogi allo schermidore: “Ho fatto un tifo sfrenato, Gigi Samele è stato fortissimo, bisogna fare affidamento su questo ragazzo che è molto forte, giusta la scelta del commissario tecnico di portarlo qui. Diego ha tirato molto bene, Aldo è un campione vero, sapevamo delle sue condizioni. Mi dispiace non fare più gare con loro, mi sarebbe dispiaciuto lasciare la scherma senza medaglie

    Che l’Italia cercasse il riscatto dopo le delusioni nelle prove individuale si era capito già dalla grande grinta e cuore con cui Aldo Montano, reduce ancora con i problemi alla coscia destra, stringe i denti in pedana amministrando il vantaggio accumulato dai suoi compagni fino a portarci la medaglia numero 12.
    Si infoltisce ancora una volta grazie alla scherma il medagliere olimpico per l’Italia dopo la bella impresa di ieri della squadra femminile di Fioretto, a conferma che questa disciplina può continuare a darci ancora grandi soddisfazioni.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Mondiali scherma, eterna Vezzali. Montano, prima gioia mondiale

    Mondiali scherma, eterna Vezzali. Montano, prima gioia mondiale

    Iniziano nel migliore dei modi i mondiali di scherma in corso di svolgimento a Catania con subito due ori, conquistati nel fioretto femminile da Valentina Vezzali e nella sciabola maschile da Aldo Montano. Non a caso i due atleti simbolo della scherma azzurra non hanno tradito le grandi aspettative sulle loro prestazioni, ampliate dal fatto che si gioca in casa, situazione mai facile da affrontare.

    Valentina Vezzali ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Ma come dice Valentina Vezzali subito dopo la vittoria sulla connazionale Elisa Di Francisca, “quando uno è in pace con se stesso può raggiungere tutti i traguardi possibili”, una condizione psico – fisica  che tutta l’Italia si augura che la fuoriclasse azzurra possa mantenere a lungo per conquistare il quarto oro olimpico consecutivo a Londra. Sesto alloro mondiale per la jesina che in finale non ha dato scampo alla sua amica nonché concittadina, Elisa Di Francisca strapazzata con un netto 14-7 ma comunque soddisfatta, quest’ultima, di essersi mantenuta ai vertici mondiali dopo il titolo conquistato un anno fa a Parigi. Se la Vezzali rappresenta una felice abitudine con le sue vittorie, sicuramente l’opposto è rappresentato da Aldo Montano che finalmente, si spera, sembra aver trovato anche lui la serenità necessaria per dimostrare tutto il suo immenso talento che lo portò al titolo olimpico ad Atene 2004 nella sorpresa generale. Il livornese ha avuto la meglio nei confronti del tenace tedesco Limbach superato per 15-13 in una finale sempre condotta dall’azzurro con il pathos finale dove Montano, avanti 14-9, si fa recuperare quattro stoccate prima di chiudere in bellezza. Queste le parole di Montano dopo la finale: “Sono contentissimo, non ci credo nemmeno – racconta Montano -. C’era un punto interrogativo, ho fatto una grandissima gara. Non mi sento il più forte ma uno dei più forti, che un giorno può vincere ed un altro perdere. Sono stracontento, sono riuscito a vincere un’Olimpiade, un Mondiale ed un Europeo. Ero finito? Lo dicevate voi. Il fatto è che la vita di un atleta ha alti e bassi”. Come nel fioretto femminile, l’Italia poteva avere un’altra finale tutta azzurra, ma fa ben sperare anche il bronzo di Luigi Tarantino, superato in semifinale proprio dal tedesco Limbach.