Tag: luigi del neri

  • Matri stende l’Inter. La Juve torna grande

    Matri stende l’Inter. La Juve torna grande

    Grandissima prova della Juventus stasera all’Olimpico di Torino che batte l’Inter e si ricandida con prepotenza nella zona Champions. Matri stravince la sfida con la punta nerazzurra Pazzini firmando la rete della vittoria con un gran colpo di testa.

    La squadra di Leonardo parte subito forte come nelle sue corde e al secondo minuto Pazzini pescato in aera da un assist di Sneijder sbaglia mancando l’impatto con il pallone. La Juventus reagisce subito e con grande personalità impone il suo gioco. I giocatori di Del Neri giocano molto compatti, stretti, e verticalizzano con velocità, il contrario dei nerazzurri che muovono palla con lentezza, con un centrocampo che fa poco pressing e non riesce quasi mai a servire le punte. C’è molto merito dei bianconeri in questa partita per averla addormentata e non aver permesso mai all’Inter di giocare con continuità, costringendo i giocatori nerazzurri spesso al lancio lungo con scarsi risultati.

    Al 30’ la Juve concretizza la sua vera prima palla gol, con un cross di Sorensen defilato che serve Matri in area. L’ex cagliaritano libero di staccare colpisce di testa e Julio Cesar può solo rimanere immobile e guardare la palla finire in rete. Molte le colpe di Cordoba che cercando l’anticipo di testa ha lasciato l’attaccante juventino libero dai nerazzurri e si va a riposo con la Juventus che conduce per 1 a 0.

    Nel secondo tempo l’Inter ci crede di più, con Pazzini di testa centrale su Buffon. La Juventus poteva sicuramente raddoppiare in più occasioni di nuovo con Matri che da due passi schiaccia di testa e mette fuori e con Chiellini al 9’ che su calcio d’angolo colpisce di testa e mette palla fuori di pochissimo.

    Nel finale la partita si accende improvvisamente quando la Juve cala fisicamente. Eto’o sembra essere devastante ma la fortuna stasera non è dalla sua parte. Prima al 36’ il camerunense controlla in area e calcia su Buffon che lo anticipa, poi al 41’ a porta vuota colpisce una traversa che ha dell’incredibile. Non bastasse nel finale di nuovo trovato in area manca il colpo con il pallone, fallendo un’altra occasione clamorosa.

    La Juve ha assolutamente meritato, perché ha smentito il trend che la vedeva protagonista come peggior difesa in Serie A  in casa con 19 gol subiti (solo contro il Lecce la porta era rimasta inviolata). Ha mostrato una compattezza da grande squadra e tantissima voglia di vincere. Del Neri ha stravinto la gara scacchistica con Leonardo, azzeccando ogni mossa, con una squadra super aggressiva che ha raddoppiato ovunque ed è riuscita a far male all’Inter con ripartenze velocissime molto simili a quelle dell’Udinese che misero in crisi la squadra nerazzurra. All’Inter certo vanno assegnate molte colpe, con una squadra assente per tutto il primo tempo, incapace di reagire dopo il gol subito e soprattutto una squadra con poca brillantezza sotto porta.

    Non si possono fare rimproveri ad Eto’o che quest’anno ha praticamente segnato sempre, ma in questa partita non erano concessi sbagli, e adesso in virtù del risultato l’Inter è assolutamente obbligata a vincere con la Fiorentina. La squadra nerazzurra esce con i cerotti dall’Olimpico di Torino, e adesso Leonardo deve riuscire a riportare i suoi giocatori sui giusti binari facendo dimenticare una sconfitta che pesa molto sia in termini di punti, ma soprattutto a livello di morale.

    Situazione opposta per Del Neri che gongola per questa vittoria, che vale tantissimo, e ridà consapevolezza alla Juventus e a tutto l’ambiente bianconero. Come si era già visto a Cagliari la strada imboccata è quella giusta. Continuare così vorrà dire sicuro un posto in Champions. Tre punti e etichetta di Allenatore bestia nera dell’Inter: che vuoi di più dalla vita?

  • Juventus – Inter, cresce l’attesa per il derby d’Italia. Le probabili formazioni

    Juventus – Inter, cresce l’attesa per il derby d’Italia. Le probabili formazioni

    Stasera all’Olimpico di Torino i nerazzurri di Leonardo e i bianconeri di Del Neri si contenderanno molto di più dei soliti 3 punti calcistici in palio.

    L’Inter, visti i risultati del week end, con un Milan travolgente sul Parma (4 a 0) e un Napoli con ambizioni da tricolore (2 a 0 sul campo della Roma), non può permettersi falsi passi per la realizzazione della rimonta scudetto. La Juventus ancor di più della squadra nerazzurra non può lasciare nemmeno un punto sul suo cammino, poiché svanito il sogno scudetto una sconfitta o addirittura un pareggio vorrebbero dire complicarsi di molto il cammino per la conquista di un posto nell’Europa che conta. Ancor di più oggi, dopo il secco 3 a 0 dell’Udinese al Cesena che rilancia prepotentemente gli uomini di Guidolin verso la zona Champions, tanto che con i risultati dell’ultimo mese la squadra del presidente Pozzo è quota 43, a solo un punto di distacco dall’Inter.

    Vediamo nel dettaglio come scenderanno in campo le squadre e quali saranno le scelte dei due allenatori.

    Il tecnico brasiliano Leonardo pare abbia deciso di puntare sull’undici che ha battuto la Roma, quasi a voler premiare i ragazzi. Leo sembra aver le idee chiare sugli uomini da schierare e su un possibile utilizzo di Dejan Stankovic risponde così: “E’ stata la settimana delle nazionali, ma l’identità della mia squadra è ormai molto chiara. Stankovic sta bene, oggi valuteremo. Lui ha voglia, ma non possiamo andare oltre la realtà”. Quindi tra i pali vedremo Julio Cesar, la difesa sarà composta dalla coppia di centrali Ranocchia – Cordoba, con l’italiano autore di una buonissima prestazione con la maglia della nazionale. A Destra Maicon, e a sinistra è in vantaggio capitan Zanetti su Nagatomo, scalando da centrocampo al suo vecchio ruolo di terzino sinistro. Nella linea di centrocampo come vertice basso Thiago Motta, con Kharja e Cambiasso che agiranno ai lati e l’olandese Sneijder a supporto del terminale offensivo composto da Pazzini ed Eto’o.

    Del Neri in conferenza stampa carica i suoi e riconosce al tempo stesso i meriti dell’Inter:

    “Lo dimostrano i fatti: la Juve al completo se la gioca contro qualunque squadra. Ora stiamo bene, abbiamo recuperato tantissimi giocatori, l’infermeria è praticamente vuota. La rosa è quasi completa ed equilibrata. Dobbiamo partire ai 1000 all’ora? Sì, ma anche arrivare. Siamo convinti di fare bene, spero che sarà una partita intensa, corretta ed emotiva. L’Inter è in gran forma, dobbiamo dimostrare di essere competitivi, una vittoria potrebbe dare grandi stimoli e fiducia per il seguito del campionato. Giocheremo al massimo delle nostre possibilità, possiamo dire la nostra”.

    Poi sullo schieramento da scegliere per il big match di stasera, con la possibilità di vedere nuovamente Giorgio Chiellini sulla fascia e non al centro della difesa:

    “Chiellini a sinistra è una scelta definitiva? Per ora mi serve lì, fino a quando non recupero giocatori di un certo tipo continuerà a giocare lì. Se per me è più terzino e centrale? E’ un giocatore. Se punterò sul 4-4-2 o il 4-3-3? Ne ho lette tante, qualcuno ha addirittura scritto che potrei giocare con il 4-4-3. Magari. È  importante avere una squadra organizzata.”

    Con il rientro di uomini importanti l’allenatore bianconero stasera manderà in campo molto probabilmente una difesa che vedrà al centro il nuovo arrivato Barzagli con Bonucci, relegando sulla fascia Chiellini e sul lato opposto il giovane Sorensen. A centrocampo Melo e Aquilani saranno la diga per fermare le offensive nerazzurre, con Marchisio e Krasic che dovranno agire sulle fasce. La novità sta in attacco con la scelta di un tandem composto da Toni (che ha nell’Inter una delle sue vittime preferite) e Matri.

    Juventus (4-4-2): Buffon; Sorensen, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Krasic, Melo, Aquilani, Marchisio; Toni, Matri.

    Allenatore: Del Neri.

    In panchina: Storari, Sissoko, Grygera, Pepe, Del Piero, Martinez, Iaquinta.

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Ranocchia, Cordoba, Maicon; Cambiasso, Thiago Motta, Kharja; Sneijder; Pazzini, Eto’o.

    Allenatore: Leonardo.

    In panchina: Castellazzi, Materazzi, Nagatomo, Obi, Coutinho, Pandev, Alibec

  • E ora Del Neri ha problemi d’abbondanza…

    E ora Del Neri ha problemi d’abbondanza…

    Può essere considerato come un evento più unico che raro considerato il centinaio di infortuni che la Juventus ha subìto in queste ultime stagioni. Vinovo o non Vinovo, in molti puntano il dito contro il centro sportivo alle porte di Torino dove si allenano i bianconeri, Del Neri si è visto svuotare l’infermeria e ha avuto per la prima volta da quando è allenatore della Juventus tutti gli effettivi, o quasi, ai suoi ordini, fortuna questa che non hanno avuto gli ultimi tecnici che si sono avvicendati in panchina negli ultimi anni (Ranieri, Ferrara, Zaccheroni).

    Sono rientrati dai rispettivi infortuni infatti Iaquinta, Pepe, Traorè e De Ceglie, quest’ultimi due hanno lavorato a parte con Marchisio che sta tentando un recupero lampo dall’affaticamento muscolare accusato nell’ultimo impegno di Cagliari per andare almeno in panchina in vista del derby d’Italia di domenica sera contro l’Inter, mentre sono ancora out Rinaudo, il cui rientro è previsto a breve, e Quagliarella che, come tutti sanno, ha finito la stagione.

    In porta con Buffon, Storari e Manninger non si corre nessun rischio, il vero punto debole si trova in difesa sulle corsie laterali visto che Motta, Grygera, Traorè e Grosso non danno ampie garanzie, migliore la situazione degli esterni di centrocampo anche se la Juventus sta risentendo la flessione, più che giustificata (ha giocato ininterrottamente per un anno tra campionato russo, Mondiale e Serie A), di Krasic; è in attacco invece che il tecnico avrebbe l’imbarazzo della scelta tra Toni, Iaquinta, Del Piero e il nuovo arrivato Matri.

    Del Neri, così come la dirigenza, ora non può più appellarsi agli infortuni per giustificare i risultati poco soddisfacenti raccolti finora: la Juventus, a parte Quagliarella, sarà al gran completo e già dalla prossima giornata contro i nemici nerazzurri si gioca una grossa fetta dell’obiettivo stagionale prefissato a giugno, il quarto posto che consentirà di partecipare ai preliminari della prossima Champions League. Da qui in avanti sarà vietato sbagliare, capito Del Neri?

  • Mourinho vince la Panchina d’Oro 2009-2010

    Mourinho vince la Panchina d’Oro 2009-2010

    A Coverciano è stato assegnato il premio per il miglior allenatore nella stagione 2009/2010. Il tecnico portoghese Josè Mourinho si è aggiudicato a sorpresa la Panchina d’Oro, battendo il tecnico juventino Del Neri autore nella scorsa stagione di un’annata splendida con la Samp con la conquista del 4° posto, e Claudio Ranieri tecnico della Roma, arrivato terzo con lo scudetto perso all’ultima giornata di campionato dello scorso torneo.

    Questa vittoria serve anche a cancellare le polemiche dello scorso anno, quando il portoghese fu battuto da Massimiliano Allegri tecnico del Cagliari, nonostante il portoghese avesse vinto Campionato e Coppa Italia.

    Per l’occasione sono stati premiati anche altri allenatori. Pierpaolo Bisoli (per la promozione con il Cesena) viene votato come miglior tecnico della serie B vincendo la “Panchina d’Argento”.

    La Panchina d’Oro per la Prima Divisione è andata a Giuseppe Sannino (Varese), e la Panchina d’Argento per la Seconda Divisione a Giancarlo Favarin (Lucchese). La Figc ha inoltre consegnato un premio speciale ad Alberto Zaccheroni per i suoi successi nella coppa d’Asia alla guida del Giappone.

    Josè non era presente alla premiazione ma comunque l’Inter lo ringrazia attraverso il suo sito ufficiale:

    “È motivo di grande orgoglio e di felicità l’assegnazione della Panchina d’Oro 2009-2010 a José Mourinho. Il premio, istituito al termine della stagione 1990-1991, è stato assegnato stamane al tecnico portoghese che, in due stagioni alla guida dell’Inter, ha vinto 5 titoli: 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Uefa Champions League.”

    Per la storia della Panchina d’Oro, Mourinho è il secondo tecnico straniero a vincere il principale riconoscimento del Settore Tecnico dopo Raymond Goethals, tecnico dell’Olympique Marsiglia, premiato proprio in occasione della prima edizione (allora la Panchina d’Oro era a livello internazionale; quella d’Argento per l’Italia e venne assegnata a Vujadin Boskov).

    Volendo stilare una classifica dei club invece, l’Inter sale al secondo posto, con 3 allenatori premiati: il portoghese, come Roberto Mancini (’07-’08), riceve il premio dopo aver concluso la sua esperienza sulla panchina nerazzurra.

    Conclusione del sito nerazzurro: “A Josè Mourinho i complimenti di tutta l’Inter e di tutti gli interisti”.

  • Del Neri sull’Inter: “Un avversaria vale l’altra”

    Del Neri sull’Inter: “Un avversaria vale l’altra”

    Tre punti pesantissimi quelli conquistati dai bianconeri a Cagliari in una trasferta più che insidiosa. Dopo un periodo decisamente buio torna la luce in casa Juventus e l’allenatore Gigi Del Neri può togliersi qualche sassolino dalla scarpa nell’intervista post partita rilasciata a Sky, attribuendo grandi colpe per i precedenti risultati, ai troppi infortuni che hanno decimato il reparto offensivo bianconero. “Il calcio è fatto di uomini, di qualità e di finalizzazione – ha continuato il tecnico – senza punte è difficile giocare. Vincere a Cagliari non era semplice, questo successo di ci dà molta fiducia per il futuro”. L’arrivo di Alessandro Matri e il recupero di Luca Toni rappresentano la boccata d’ossigeno che mancava a questa squadra. Il mercato invernale ha portato forze fresche e peso all’undici titolare. La classifica  conti alla mano, è molto corta e le distanze iniziano ad essere minori.

    Forse, è proprio questa la partita della svolta in casa bianconera per tornare ad avvicinarsi alla zona Champions, unico obiettivo dichiarato fondamentale dalla dirigenza e dal presidente Agnelli.

    Anche l’attaccante Luca Toni spesso criticato quest’anno per le sue prestazioni altalenanti si è tolto la soddisfazione di segnare contemporaneamente il primo gol con la nuova maglia bianconera e il gol numero 100 in serie A: “Sono ormai un po’ di anni che dicono che sono finito, in realtà sono ancora qui sul pezzo. Vai a vedere un po’ di numeri e faccio sempre gol”.

    Meno loquace sulle domande relative alle prossime sfide di campionato, Del Neri è sembrato quasi infastidito sulla sfida contro l’Inter in programma domenica prossima 13 Febbraio: “Può essere più difficile giocare contro il Cagliari che contro l’Inter”. Il tecnico da la carica ai suoi con parole molto forti: “Per noi non cambia nulla qualsiasi avversario ci tocchi. Dobbiamo dimostrare di essere una squadra che sa soffrire, in grado di restare con i piedi per terra, andando avanti di domenica in domenica”.

    Gli ordini sono chiari si naviga a vista, ogni partita deve essere giocata come fosse una finale.

  • Matri rilancia la Juve nella sua Cagliari

    Matri rilancia la Juve nella sua Cagliari

    Il calcio è bello ed imprevedibile e la storia di Alessandro Matri ne è il manifesto più evidente. L’attaccante cresciuto nelle govanili del Milan solo una settimana prima aveva segnato con la maglia del Cagliari addosso mandando in estasi i suoi tifosi, poi il passaggio in bianconero e la contestazione degli isolani.

    Ieri nella sua Cagliari subbissato dai fischi “d’amore” e da qualche insulto di troppo Matri ha rilanciato la JUventus con una bella doppietta che ha fatto aumentare i rimpianti nei padroni di casa ma allo stesso ha fatto capire ai bianconeri di aver trovato finalmente un finalizzatore.

    Le gioie per Del Neri però sembrano non esser finite, l’impatto di Toni sulla partita è stato devastante e il gol non solo ha consentito di chiudere la partita ma ha dato fiducia al campione del mondo per quest’ultima parte di campionato. Buone le risposte anche di Barzagli autore di un pregevole assist e di una partita attenta su Acquafresca. Adesso serve continuità e con l’Inter alle porte l’entusiasmo non può che fare bene.

  • Cagliari – Juventus, probabili formazioni. Matri al Sant’Elia da nemico

    Cagliari – Juventus, probabili formazioni. Matri al Sant’Elia da nemico

    A solo sette giorni di distanza dalla doppietta con la quale ha steso il Bari, Alessandro Matri rimette piede al Sant’Elia di Cagliari ma come avversario con indosso la maglia della Juventus. I tifosi sardi pare non abbiano digerito la volontà del loro ormai ex idolo di lasciare la squadra, che comunque naviga in acque tranquillissime di classifica anche grazie alle 11 reti messe a segno dal centravanti lombardo, a metà stagione per tentare l’avventura in bianconero.

    Cagliari – Juventus è il posticipo serale della 24esima giornata: Matri farà coppia con Del Piero in attacco; si rivede Toni, non ancora al meglio della condizione che siederà in panchina, centrocampo confermato con Felipe Melo e Aquilani centrali, Marchisio defilato sulla sinistra e Krasic ala destra. La novità nello scacchiere di Del Neri è in difesa dove Chiellini traslocherà sulla fascia sinistra al posto di Grosso per far posto al centro a Barzagli al fianco di Bonucci.
    Donadoni ha tutti gli effettivi disponibili e manda in campo la formazione tipo con Cossu trequartista a sostegno di Acquafresca e Nenè; in mediana ci saranno Conti, l’autore dello splendido gol di mercoledì di Nainggolan che ha regalato il successo ai rossoblu contro la Samp e Biondini; coppia centrale di difesa composta da Canini e Astori.

    Probabili formazioni CAGLIARI – JUVENTUS (ore 20:45)

    CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Acquafresca.
    Panchina: Pelizzoli, Perico, Ariaudo, Magliocchetti, Lazzari, Missiroli, Ragatzu.
    Allenatore: Donadoni
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Salihamidzic, Bonucci, Barzagli, Chiellini; Krasic, Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Matri, Del Piero.
    Panchina: Storari, Grygera, Sorensen, Grosso, Sissoko, Toni, Martinez.
    Allenatore: Del Neri

  • Juve, furia su Morganti. Il Palermo vince 2-1

    Juve, furia su Morganti. Il Palermo vince 2-1

    La Juventus incassa ancora una sconfitta in questo 2011 iniziato nel peggiore dei modi e sprofonda all’ottavo posto in classifica. Vittoria pesante e che vale doppio per il Palermo che con questi 3 punti supera proprio i bianconeri e si candidano ufficialmente per un posto in Champions League. Due a uno il risultato finale per la truppa di Delio Rossi, vera bestia nera dei bianconeri ai quali non è bastato l’apporto del nuovo acquisto Matri per invertire il trend di risultati negativi.

    Avvio chock della Juventus che dopo appena 20 minuti si trova in svantaggio di due reti per effetto delle marcature di Miccoli, che termina nel migliore dei modi un contropiede azionato da Pastore, e di Migliaccio che sugli sviluppi di un corner svetta più in alto di tutti nell’area piccola e beffa Buffon ma sul gol pesa la netta responsabilità di Chiellini che permette al centrocampista rosanero di staccare di testa indisturbato.
    Nonostante la mazzata, la reazione della Juve è veemente e dopo che Morganti nega un rigore nettissimo ai bianconeri per fallo di mani in area di Bovo accorcia le distanze a 10 minuti dal termine del primo tempo con Marchisio al suo secondo centro consecutivo dopo la perla in rovesciata contro l’Udinese di domenica. Poco prima Matri aveva sbagliato clamorosamente a tu per tu con Sirigu mentre poco prima del fischio della prima parte di gara poteva starci un penalty sullo stesso attaccante che era stato trattenuto furbescamente da Bovo mentre stava battendo a colpo sicuro.

    Nella ripresa la squadra di Del Neri mette sotto i padroni di casa per buoni 20 minuti con Krasic che sfonda sulla destra e mette in condizione l’ex attaccante del Cagliari di pareggiare il risultato ma è provvidenziale il salvataggio quasi sulla linea di porta di un difensore rosanero. La Juve recrimina per un altra trattenuta in area (molto simile ad un’altra avvenuta nel primo tempo su Chiellini) ancora su Matri ma Morganti non ne vuole sapere. Poi lo stesso centravanti è costretto alla sostituzione per dei problemi fisici e con la sua uscita dal campo la Juve perde peso in attacco consentendo al Palermo di risalire e di disimpegnarsi bene in qualsiasi circostanza. Nel finale ghiotta occasione per Martinez, che si vede che non è un attaccante puro, facendosi respingere la conclusione ravvicinata da Sirigu.

  • Del Neri esplode contro Morganti: “se non vedi cambia mestiere”

    Del Neri esplode contro Morganti: “se non vedi cambia mestiere”

    La JUventus esce sconfitta anche dal Barbera contro un Palermo pazzesco per venti minuti e poi in balia dei bianconeri carichi come non mai. Gigi Del Neri a fine partita lascia negli spogliatoii il suo tradizionale amplomb e si scaglia dritto contro Morganti reo di aver condizionato, a suo dire, la partita con decisioni assurde e senza logica.

    C’era un rigore per un netto fallo di mano di Bovo ma Morganti confessa Del Neri “dice di non aver visto. Bene, allora cambi mestiere”. La Juve si sente penalizzata per la gestione dei cartellini e per la amncata concessione di qualche punizione dal limite per l’atterramento di Del Piero. Sulla partita:

    “Segnali di crescita perché oggi c’era Matri, aveva i campi altrimenti giocava fino al novantesimo. Non lo so, o non si vede o non si vuole dare. Oggi ci sono stati episodi pazzeschi, dei calci di rigore di un’evidenza sconvolgente. Vogliamo rispetto, non ci devono dare tutti i rigori del mondo, ma quando una cosa è evidente non può dire che non ha visto. Noi continuiamo a giocare e lavorare bene, però credo che ci manchi qualcosa in questi periodi”.

  • Del Neri lancia Matri, la Juve a Palermo per svoltare

    Del Neri lancia Matri, la Juve a Palermo per svoltare

    Il calciomercato ha chiuso le porte e per la Juventus è il momento di dar una svolta al campionato iniziando la risalita verso un posto al sole. L’ultimo giorno di mercato ha regalato a Del Neri Alessandro Matri, forse non uno da Juventus ma sicuramente un ragazzo che farà di tutto per farsi amare dai tifosi e conquistare il popolo bianconero.

    L’entusiasmo di Matri di vestire la maglia bianconera sarà forse da stimolo a chi anche già la veste e potrà esser traino per la risalita verso l’agognata Champions League. Il Palermo dopo il ko di San Siro al pari della Juventus in questi giorni ha continuato a lamentarsi per i continui torti arbitrali che stanno inficiando il cammino in campionato.

    Del Neri dovrebbe rispoleverare Sorensen in difesa mentre Barzagli agirà da centrale al fianco di Chiellini per la squalifica di Bonucci, solito centrocampo con Krasic e Marchiso sugli esterni e Felipe Melo ed Aquilani centrali. Del Piero sarà la spalla di Matri.

    Delio Rossi dovrà rinunciare a Munoz squalificato al cui posto giocherà Andelkovic, per il resto solita formazione con l’ultimo arrivato paolucci in panchina.