Tag: luigi del neri

  • La Juve stecca ancora. Pari pirotecnico con la Samp

    La Juve stecca ancora. Pari pirotecnico con la Samp

    Rimane ancora a secco di vittorie la Juventus di Del Neri che coglie il primo punto stagionale impattando all’Olimpico di Torino 3-3 contro la Sampdoria in una gara che ha riservato tante emozioni nella ripresa nella giornata celebrativa di capitan Del Piero che festeggiava i 17 anni di militanza in bianconero: vanno a segno Pozzi, doppietta per lui, Cassano, Marchisio, Pepe e Quagliarella, al suo primo gol in bianconero.
    Blucerchiati meglio nel primo tempo con Cassano, orfano della sua spalla Pazzini, che mette a ferro e fuoco la difesa juventina che continua a non convincere e mostrare lacune evidenti. Le note positive giungono dai due esterni Pepe e Krasic, soprattutto, che qualcuno, specialmente nella ripresa, ha rivisto in lui il guerriero Pavel Nedved (i tifosi ci perdonino questo confronto), presente in tribuna e in procinto di entrare nella dirigenza al fianco di Agnelli e Marotta.

    Nel primo tempo la Samp crea pericoli e trascinata da un ottimo Cassano passa in vantaggio al 35′: l’azione del gol parte proprio dai piedi del fantasista barese che serve con un tocco preciso al limite dell’area Pozzi; l’attccante, completamente solo, con un rasoterra beffa Storari per l’1-0. La reazione della Juve non tarda ad arrivare e Marchisio sette minuti più tardi riporta il risultato in parità con una conclusione violenta in area di rigore.

    Nella ripresa si assiste allo show del gol: i bianconeri completano la rimonta con Pepe dopo un’azione convulsa su un perfetto cross di uno straordinario Krasic, a tratti imprendibile. Da ravvisare però il fuorigioco dell’esterno della Juventus. Passano 14 minuti e Cassano estrare dal cilindro la sua magia: su invenzione di Palombo, l’attaccante doriano infila alle spalle di Storari con uno stupendo piatto al volo indirizzato verso l’angolino più lontano. Nuova situazione di parità.

    Solo tre minuti e Quagliarella mette il suo zampino alla partita siglando il suo primo gol con la maglia della Juventus appoggiando in rete la sfera respinta dal palo su una bella conclusione di Pepe. Pochi minuti dopo è di nuovo Pozzi a rimettere il risultato in perfetto equilibrio con un’incornata di testa che non lascia scampo all’estremo difensore bianconero. Ma nell’azione pesa come un macigno l’errore in marcatura di Bonucci che lascia l’ariete doriano libero di staccare a due passi da Storari.

    Finisce 3-3: Del Neri raccoglie così il suo primo punto contro la sua ex squadra, portata nella scorsa stagione alla qualificazione ai preliminari di Champions League. Per il tecnico friulano il lavoro è appena all’inizio. Sorride inceve Di Carlo che ritorna a Genova con un punto importante in tasca per il prosieguo del campionato.

    Il tabellino
    JUVENTUS – SAMPDORIA 3-3
    35′ Pozzi (S), 42′ Marchisio (J), 49′ Pepe (J), 63′ Cassano (S), 66′ Quagliarella (J), 73′ Pozzi (S)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta (75′ Grygera), Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Krasic (78′ Aquilani), Felipe Melo, Marchisio, Pepe (78′ Iaquinta); Quagliarella, Del Piero. Allenatore: Del Neri
    SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini (84′ Volta), Ziegler; Semioli (67′ Marilungo), Palombo, Dessena; Koman (57′ Pedro); Cassano, Pozzi. Allenatore: Di Carlo
    Arbitro: Mazzoleni
    Ammoniti: Felipe Melo

  • Moratti folgorato dal “nuovo” Cassano

    L’Inter ha preferito lasciare invariato l’organico di inizio stagione decidendo di privarsi del solo Balotelli e di trattenere Maicon prendendo tempo per ponderare l’acquisto giusto per il mercato invernale.

    Benitez voleva qualcosa, sopratutto a centrocampo, ma sperava pure in un possibile sostituto di Balotelli che permettesse di aver in organico un giocatore talentuoso e imprevedibile.

    In Italia c’è un solo giocatore che ha queste caratteristiche nel dna e adesso ha anche deciso di metter la testa a posto, stiamo parlando di Antonio Cassano rivitalizzato dalla cura Del Neri alla Sampdoria ed ora punto di riferimento dell’Italia di Prandelli.

    Cassano non è più giovanissimo ma come ha lui stesso confessato vuol recuperare il tempo perso mettendosi in gioco e provare a vincere. L’Inter, più della Samp, potrebbe regalargli platee importanti e permettergli di confrontarsi in Champions. Il vero ostacolo dell’Inter anche questa volta è la Juventus dove la presenza di Marotta e Del Neri potrebbe esser un deterrente per il Pibe de Bari. La dirigenza bianconera sembra infatti che stia pensando a Cassano come l’uomo giusto per sostituire Del Piero.

  • Diego spara a zero su Marotta: “E’ stato scorretto”

    Diego spara a zero su Marotta: “E’ stato scorretto”

    A poche settimane dalla sua cessione al Wolfsburg, Diego spiega un retroscena che sicuramente desterà scalpore nell’ambiente juventino: il brasiliano non le manda a dire e se la prende con il direttore generale della Juventus Beppe Marotta, reo di aver agito scorrettamente nei suoi confronti:

    • Del Neri voleva tenermi, Marotta no. E con me e con altri campioni come Trezeguet non è stato corretto. Ha qualità, ma gli manca l’esperienza a questi livelli: la sua campagna acquisti è sbagliatissima“.

    L’ex juventino lo accusa anche di averlo ceduto contro la sua volontà:

    • Il mister è stato chiaro. Voleva che restassi. Marotta invece non è stato chiaro. Io ho sempre detto che volevo restare e il mister mi ha sempre detto che avrei giocato io. Sapevo che Marotta cercava una soluzione. Io sono stato chiaro e mi aspettavo la stessa chiarezza da lui. Se voleva vendermi poteva farlo due mesi fa, sarebbe stato tutto più semplice e più chiaro, avrebbe trovato una soluzione più giusta ed economicamente più vantaggiosa“.

    Poi parla anche del suo rapporto in squadra con Del Piero, precisando che fra loro non vi è stato nessun contrasto:

    • Io e Alex siamo incompatibili ma non c’era problema. Io conosco le mie qualità e avrei giocato io. Senza mancare di rispetto ad Alex ma io sono andato via che ero titolare, non ero un giocatore che stava sempre in panchina“.

    Infine dichiara che secondo lui la Juventus quest’anno faticherà tanto e che la squadra allestita non è da titolo:

    • La campagna acquisti della Juventus è sbagliatissima, la qualità non è soltanto dei giocatori italiani, non si possono escludere i campioni stranieri. Marotta ha chiarito che vuole una squadra tutta italiana. Ma è una politica sbagliata. Comunque è una squadra forte, ma poteva essere fortissima. Marotta ha perso tanti soldi. Spero che vincano, perché lì ho tanti amici. Così non si può vincere“.
  • Borriello alla Juve. Adesso è ufficiale

    Le indiscrezioni di ieri trovano conferma oggi con l’accordo tra Milan e Juventus per il passaggio di Marco Borriello alla corte di Del Neri. La formula è quella cara a Marotta e vale a dire il prestito oneroso con diritto di riscatto nella prossima stagione.

    L’attaccante amato dai tifosi rossoneri ma chiuso dall’arrivo di Ibrahimovic e dall’eterno SuperPippo potrà sfruttare il lavoro sulle fasce della squadra di Del Neri per tornare a segnare con una certa regolarità a conquistare definitivamente la Nazionale.

    Con la cessione di Borriello e quella ormai imminente di Huntelaar allo Schalke 04 il Milan libera il posto in attacco a Robinho.

  • La Juve cade a Bari. Del Neri parte con una sconfitta

    La Juve cade a Bari. Del Neri parte con una sconfitta

    Si riparte esattamente da dove si era lasciato 3 mesi fa, con una sconfitta. Una Juve spenta e forse più affaticata del previsto, che non perdeva alla prima di campionato dalla lontana stagione ’82-’83, rimedia il primo ko stagionale e della gestione Del Neri al cospetto di un ottimo Bari che ha dimostrato una superiorità imbarazzante in ogni reparto del campo. I biancorossi di Ventura strappano i primi 3 punti della stagione contro la squadra forse più attesa di inizio campionato che ha stravolto come un calzino la propria rosa in questa sessione di mercato. E la gara di oggi ha evidenziato lacune che per Marotta saranno difficili da colmare in sole 48 ore.

    Il Bari non si fa intimidire e fa la partita, la Juve sembra attendere l’avversario nella propria metà campo. Nel primo tempo i bianconeri, con il neo acquisto Quagliarella in campo dall’inizio al fianco di Del Piero, non tirano praticamente mai verso la porta difesa da Gillet mentre Storari deve superarsi su Ghezzal lasciato solo di penetrare in area di rigore.
    Proprio quando ci si avvia verso lo 0-0 dei primi 45 minuti di gara, Donati, entrato al posto dell’infortunato Gazzi, estrae dal cilindro un magnifico sinistro a giro che lascia di sasso il portiere bianconero. Ma è palese l’errore della retroguardia juventina e in particolar modo di Marchisio che sbaglia la marcatura sul centrocampista pugliese autore del gol.

    Nella ripresa Del Neri cambia volto alla sua squadra: fuori Krasic, ancora non in condizione, Pepe e Felipe Melo dentro Martinez, Lanzafame e Sissoko. Il risultato non cambia anzi il Bari, perfetto in difesa e a centrocampo, rischia più volte di raddoppiare e sarebbe stato un risultato più giusto; la vena realizzativa degli attaccanti però non è delle migliori.
    A tempo scaduto Chiellini, lasciato solo in area di rigore, si trova sulla testa la palla del pareggio ma la sua incornata sorvola la traversa per la disperazione del centrale bianconero.

    Del Neri dovrà faticare parecchio per trovare la ricetta per far girare la nuova Juve che di nuovo ha soltanto il volto dei calciatori nuovi arrivati. Complimenti a Ventura che ha collaudato, con il suo lavoro, alla perfezione una squadra che può davvero sbalordire.

    Il tabellino
    BARI-JUVENTUS 1-0
    43′ Donati
    BARI (4-4-2): Gillet; Belmonte, A. Masiello, M. Rossi, S. Masiello; Alvarez (91′ Pulzetti), Gazzi sv (15′ Donati), Almiron, Ghezzal; Kutuzov, Barreto (76′ Castillo).
    A disposizione: Padelli, Raggi, Rivas, Parisi, Pulzetti.
    Allenatore: Ventura.
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; M. Motta, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Krasic (46′ Martinez), Melo (62′ Sissoko), Marchisio, Pepe (58′ Lanzafame); Quagliarella, Del Piero.
    A disposizione: Manninger, Grygera, Legrottaglie, Ferrero.
    Allenatore: Del Neri.
    Arbitro: Banti
    Ammoniti: Marchisio (J), Bonucci (J), Belmonte (B)

  • Capolavoro di Pinturicchio, Del Piero lancia la Juve in Europa League

    Capolavoro di Pinturicchio, Del Piero lancia la Juve in Europa League

    Il gol capolavoro di Del Piero ad inizio ripresa permette alla Juventus di superare 1-0 lo Sturm Graz e approdare alla fase a gironi di Europa League, una competizione minore per il lignaggio della Juventus ma allo stesso tempo giusta per consentire alla Vecchia Signora di ripartire da zero dopo la delusione dell’anno appena andato in archivio e cercare di riportarsi nuovamente in vetta al calcio italiano ed europeo.
    Un gol del capitano dunque bissa il successo di 7 giorni fa conquistato in Austria (1-2) e in attesa dei nuovi arrivi (per Quagliarella manca l’annuncio) il popolo bianconero si diverte prima di tuffarsi nella realtà della Serie A che prenderà il via in questo weekend.

    Nel primo tempo molta manovra ma pochi spazi: uniche azioni pericolose gli acuti di Szabics, che s’invola verso la porta difesa da Storari dopo un errore di Chiellini colpendo il palo, e di Del Piero che con un’azione solitaria si incunea in area di rigore avversaria pareggiando il conto dei legni. Sul finire della prima frazione di gioco Amauri accusa un dolore muscolare che lo mette ko costringendo Del Neri a spostare Martinez al fianco del capitano bianconero.

    Nella ripresa la magia che decide la partita: Felipe Melo, buona la sua prestazione meritandosi gli applausi dell’Olimpico al momento della sua sostituzione, lancia dall’altra parte del rettangolo di gioco Del Piero che stoppa magnificamente la sfera, mette a sedere con una serie di finte ubriacanti il difensore austriaco e la mette nell’angolino alto più lontano. Un gol “alla Del Piero” che celebra il gol 275 con la maglia bianconera.
    La partita si mantiene su questo risultato perchè ne Lanzafame e ne Pepe, imprecisi sotto porta, riescono ad arrotondare il punteggio. Bene Sissoko in mezzo al campo, bene Pepe da una parte e De Ceglie dal’altra, motorini instancabili, ciò che chiede Del Neri. Ma la palma del migliore in campo non può che andare al match winner che ha deliziato la platea con i suoi colpi da biliardo facendo dimenticare a tutti per una serata le ultime vicissitudini del calciomercato.

    Domani alle 13:oo a Montecarlo i sorteggi che andranno a comporre i 12 giorni di Europa League.

    Il tabellino
    JUVENTUS – STURM GRAZ 1-0
    53′ Del Piero
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Pepe, Melo (85′ Giandonato), Sissoko, Martinez; Amauri (43′ Lanzafame), Del Piero.
    A disposizione: Manninger, Grygera, Legrottaglie, Buchel, Boniperti.
    Allenatore: Del Neri.
    STURM GRAZ (4-3-1-2): Gratzei; Standfest, Schindelfeld, Burgstaller, Purcher; Ehrenreich (62′ Kainz), Weber, Kienzl, Bukva (71′ Klem); Kienast, Szabics (61′ Haas).
    A disposizione: Calvina, S. Foda, Kainz, Muratovic, Feldhofer.
    Allenatore: F. Foda.
    Arbitro: Collum (Sco)
    Ammoniti: Ehrenreich (S), Motta (J)

  • Juve, Diego e Trezeguet non convocati per lo Sturm Graz

    Juve, Diego e Trezeguet non convocati per lo Sturm Graz

    A dare ulteriore conferma di come Diego e Trezeguet siano vicinissimi alla cessione le mancate convocazioni per l’importantissima partita di domani di Europa League dei due calciatori. Il tecnico Del Neri infatti ha deciso di escludere il brasiliano e il francese per la gara di ritorno dell’Olimpico, dove si difenderà il 2-1 conquistato in Austria, per motivi psicologici:

    • Le voci di mercato mettono pressione. Lasciamoli tranquilli e sereni a fare le loro scelte“.

    Intanto Di Natale, nonostante le smentite dell’interessato, è sempre più vicino all’accordo con la Juventus: il suo procuratore Carpeggiani infatti si trova al momento nella sede bianconera di Corso Galileo Ferraris per discutere degli ultimi dettagli. In serata potrebbe esserci la fumata bianca.

  • Il Wolfsburg rilancia per Diego: 20 milioni. Accordo con la Juve vicino

    Diego va al Wolfsburg oppure resterà a Torino in bianconero? E’ il tormentone di queste ultime settimane di mercato. Il club tedesco dopo aver raggiunto l’accordo con il padre procuratore del giocatore si è visto rifiutare dalla Juventus i 16 milioni offerti per il cartellino per la felicità del tecnico Del Neri che, come ha fatto sapere, considera Diego fondamentale per l’attacco bianconero.
    Il dg della Vecchia Signora Marotta però ha stabilito il prezzo del fantasista brasiliano: 20 milioni e Diego verrà ceduto. E pare proprio che il Wolfsburg abbia rilanciato e accolto le richieste dei bianconeri offrendo tale cifra riaprendo così la trattativa esattamente da dove si era interrotta.
    In ogni caso l’operazione desta qualche perplessità considerato che la Juventus potrebbe vendere uno dei suoi pezzi pregiati al club che ha fatto di tutto per non dare Dzeko ai bianconeri con Hoeness che ha rifiutato tutte le proposte pervenute, anche quella di 30 milioni cash come richiesto in un primo momento dal dirigente del club di proprietà della Volkswagen.

    Ora la palla passa a Marotta che con i soldi incassati dall’operazione andrebbe alla carica per Pazzini: se la Sampdoria questa sera impegnata negli spareggi di Champions League contro il Werder Brema non riuscirà a ribaltare il 3-1 dell’andata, il centravanti doriano con molta probabilità si trasferirà a Torino. Ma in quel caso la Juventus si troverebbe di fronte ad un parco attaccanti di sole prime punte (Amauri, Iaquinta e Trezeguet con quest’ultimo sul piede di partenza) e con il solo Del Piero nel ruolo di rifinitore.

  • Juventus: Aquilani è arruolabile, domani la firma

    Juventus: Aquilani è arruolabile, domani la firma

    Dopo un tour de force di visite mediche, durato sei ore, distribuite tra mattina e pomeriggio, Alberto Aquilani può finalmente considerarsi un giocatore della Juve. L’ex Roma arriva in prestito e firmerà un contratto di 3,3 milioni di euro, mentre ai Reds verrà corrisposta una cifra intorno ai 15 milioni di euro, qualora la società di corso Galileo Ferraris decidesse di esercitare il diritto di riscatto. Domani sono previsti gli ultimi accertamenti fisici ai quali seguirà l’annuncio ufficiale.

    Talento indiscusso, Aquilani, trova il tempo di affermarsi tra un infortunio e l’altro. A San Siro avrebbero dovuto mettere un cartello, “qui si rivelò Alberto Aquilani”, nel punto esatto in cui servì Mancini con una magistrale rabona che diede adito al 2 a 1 giallorosso di Totti sul Milan. Di lui gli appassionati ricordano i favolosi inizi di campionato, conditi, spesso e volentieri, da reti da antologia a seguito di conclusioni dalla distanza: Palermo e Siena ne sanno qualcosa. Era proprio nella prima parte della stagione che brillava, luminosa e fiera nel cielo degli stadi, la sua stella poi puntualmente relegata alla funzione di lampadina dell’infermeria. Proprio la precaria condizione fisica spinse la Roma a cederlo per 20 milioni al Liverpool, così da accumulare un budget per poter operare sul mercato. Roma, però, non lo dimentica, infatti, è lui a volerla dimenticare per il trattamento da giocattolo rotto riservatogli:

    Della Roma non parlo, non voglio dire nulla

    In Inghilterra Alberto vive un primo periodo tribolato causa, manco a dirlo, infortunio. Una volta riabilitatosi, mantiene la propria fama attraverso prestazione di ottima fattura. Due standing ovation all’Anfield Road non le regalano mica…

    La Juve della scorsa annata ha palesato l’assenza in cabina di regia di un regista puro, puntando tutto sul piede poco educato di Felipe Melo. Aquilani, piè raffinato, predilige la trequarti e sarà interessante sapere dove lo collocherà Del Neri dal momento che quella maglia è già contesa dal duo Diego-Del Piero. La scommessa è intrigante, ma la quota è alta.

    La cautela bianconera negli accertamenti fisici è comprensibile dato che il centrocampista, come più volte ribadito, è spesso soggetto ad infortunio. Il detto recita : “la prudenza non è mai troppa”. Evidentemente in casa Juve brucia ancora l’affare Andrade: il giocatore costato 10 milioni di euro collezionò 4 presenze in bianconero per poi infortunarsi gravemente, ponendo così fine alla militanza juventina mediante la rescissione consensuale. Da allora non è ancora riuscito ad accasarsi: una maniera elegante per dire che ci è cascata solo la Juventus.

  • Sturm Graz Vs Juventus 1-2, Vecchia Signora che vince ma non convince.

    Sturm Graz Vs Juventus 1-2, Vecchia Signora che vince ma non convince.

    La Juventus esce vittoriosa dalla trasferta austriaca grazie ad Amauri che al 90’ insacca di testa su calcio d’ angolo di Del Piero, ma la prestazione della squadra bianconera non è stata assolutamente positiva con molta sofferenza e qualche rischio di troppo.

    La partenza non è male con ottime sovrapposizioni soprattutto di Pepe e con un Diego, forse finalmente sollevato dalla probabilissima permanenza a Torino anche per questa stagione. Al 19’ angolo del brasiliano e colpo di testa di Leonardo Bonucci che porta in vantaggio i bianconeri, vantaggio mantenuto per tutto il primo tempo con qualche rischio corso esclusivamente su calcio piazzato.

    Secondo tempo che parte con qualche affanno per la squadra juventina che denota sin da subito un preoccupante calo fisico. Diego scompare dal campo, Sissoko e Marchisio sovrastati a centrocampo con il risultato del pareggio raggiunto dalla squadra austriaca al 82’ con Schildenfeld che in mischia, su palla inattiva, anticipa Amauri di testa. Il pareggio rende il finale scoppiettante con il capitano, Alex Del Piero che si prende la squadra sulle spalle colpendo il palo su punizione e servendo ad Amauri un delizioso cross da calcio d’ angolo che mette il sigillo sulla vittoria bianconera, che lascia però molti dubbi dal punto di vista del gioco per l’ immediato futuro.

    Subito dopo la prestazione, il tecnico bianconero Luigi Delneri ai microfoni di Mediaset Premium si dichiara alquanto deluso dalla prestazione globale della squadra, lasciando spazio anche a qualche considerazione sul gol preso e consigliando alla squadra di lasciarsi i fantasmi della scorsa stagione alle spalle.

    Tabellino e Pagelle.

    Sturm Graz-Juventus 1-2

    Marcatori : Bonucci (J) 15′, Schildenfeld (S) 37′ st, Amauri (J)46′ st

    Sturm Graz (4-4-2) : Gratzei 6; Standfest, Schildenfeld 6,5, Feldhofer 5,5, Pucher 6; Kainz (26′ st Klem 5,5), Weber 6,5, Kienzl 6,5 (36′ st Moratovic s.v.), Bukva 6; Szabics 6, Kienast 6,5 (28′ st Haas s.v.). All. Foda

    Juventus (4-4-1-1) : Storari 6,5; Motta 5, Bonucci 6, Chiellini 5,5, De Ceglie 5; Pepe 5,5, Marchisio 5,5 (25′ st Melo 6), Sissoko 5, Lanzafame 5 (9′ st Martinez 5); Diego 5,5 (27′ st Del Piero 6,5); Amauri 6,5. All. Delneri

    Ammoniti : Marchisio, Chiellini