Tag: luigi del neri

  • La Juve perde Grygera per un mese e mezzo

    La Juve perde Grygera per un mese e mezzo

    Se in campionato Del Neri sembra aver trovato la quadratura del cerchio con le convincenti ultime prestazioni contro Inter e Lecce, la Juve d’Europa stenta ancora a decollare.
    Proprio nella partita giocata ieri a Salisburgo e pareggiata per 1-1 il tecnico bianconero ha perso per infortunio Grygera, che ha accusato un problema al ginocchio destro a 10 minuti dal termine del match che lo ha costretto ad uscire dal rettangolo di gioco della Red Bull Arena.

    Il difensore ceco si è sottoposto oggi ad ulteriori esami che hanno evidenziato una distrazione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio infortunato. Per lui si profila uno stop forzato di un mese e mezzo. Ora Del Neri potrà fare affidamento su un solo terzino di ruolo, Marco Motta, visto che anche Rinaudo, schierato sulla fascia quando chiamato in causa da Del Neri, è al momento fermo ai box.

  • Europa League: Salisburgo – Juventus, probabili formazioni

    Europa League: Salisburgo – Juventus, probabili formazioni

    Stasera alle 21:05 la Juventus sarà di scena alla Red Bull Arena di Salisburgo per affrontare gli austriaci nella terza giornata della fase a gironi di Europa League. I bianconeri, reduci da buone prestazioni in campionato, vogliono sbloccarsi anche in coppa e portare a casa i 3 punti per non perdere ulteriore terreno in classifica dal Manchester City o dal Lech Poznan.

    Del Neri è orientato a dare un turno di riposo a Krasic optando per un ampio turnover: fuori infatti Storari, Grygera, Bonucci, Felipe Melo e il laterale serbo oltre ai non tesserati Aquilani e Quagliarella. In attacco giocheranno Del Piero e Amauri nel 4-4-2 pensato dal tecnico bianconero; in mediana spazio a Sissoko dal primo minuto al fianco di Marchisio, e sulle fasce correranno Martinez da un lato e Pepe dall’altro; linea difensiva composta da Motta, Legrottaglie, Chiellini e De Ceglie che protegeranno Manninger tra i pali.
    Per quanto riguarda gli austriaci, il tecnico Stevens rinforzerà il centrocampo con 5 uomini pronti a supportare l’unica punta Alan.

    Probabili formazioni SALISBURGO – JUVENTUS (ore 21:05)

    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Motta, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Martinez, Sissoko, Marchisio, Pepe; Del Piero, Amauri.
    Panchina: Storari, Bonucci, De Ceglie, Felipe Melo, Krasic, Lanzafame, Giannetti
    Allenatore: Del Neri.
    SALISBURGO (4-5-1): Tremmel; Schwegler, Sekagya, Afolabi, Hinteregger; Schiemer, Cziommer, Zarate, Leitgeb, Svento; Alan.
    Panchina: Tremmel, Dudic, Augustinussen, Pokrivac, Hierländer, Wallner
    Allenatore: Stevens

  • 178 volte Del Piero, l’allievo raggiunge il maestro Boniperti

    178 volte Del Piero, l’allievo raggiunge il maestro Boniperti

    Se ne sta in panchina per 78′ attento, concentrato e spesso sorridente. Certo la sua squadra vince per 3 a 0 contro un Lecce mai eccessivamente pericoloso, ma lui, Alessandro Del Piero, è forse consapevole che da li a poco sarebbe entrato a tutti gli effetti nella “Storia Bianconera”.
    Al 78′ Del Neri decide di dare spazio al Capitano che da subito dimostra di volere a tutti i costi mettere a rete quel 178°goal che gli permetterebbe di raggiungere Boniperti, il giocatore che in assoluto ha segnato più reti con la maglia bianconera.

    Proprio all’82 il capitano, servito da un “furiosoKrasic, realizza il 4-0 della giornata e soprattutto realizza il sogno di diventare Leggenda superando il suo “talent scout“, Boniperti, che tanto l’aveva voluto nel 1993, approfittando di una poca convinzione da parte del Milan di portarlo in rossonero.

    Il suo esordio nella Vecchia Signora è datato 12 Settembre 1993, quando al 74°minuto fu chiamato a sostituire alla battute finali della gara contro il Foggia, uno stanco Ravanelli. Ma per il primo gol in bianconero bisognerà aspettare una settimana dopo, quando all’80° minuto di Juventus-Reggiana, siglò il 4-0 finale. Da quel goal la certezza per la dirigenza Juventina che quel giovane giocatore potesse fare grandi cose per la società.
    Oggi, 17 anni dopo la nascita dell’idillio tra Alex e la Juve, siamo qui a scrivere di una Leggenda vivente che ancora promette ai suoi tifosi, e agli amanti del calcio, di regalare altre emozioni, perchè si sa, Del Piero non si accontenta mai.

    Questo il video omaggio a Del Piero, tratto dal suo sito ufficiale

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  • E’ Juve show, travolto il Lecce 4-0. Del Piero come Boniperti

    E’ Juve show, travolto il Lecce 4-0. Del Piero come Boniperti

    La Juve vince e convince. Nella settima giornata di Serie A la squadra di Del Neri sfodera una grandissima prestazione al cospetto di un Lecce mai in partita e che ha lasciato completamente le redini della partita ai bianconeri mostrandosi in continua crescita confermando quanto di buono fatto vedere nel derby d’Italia di due settimane fa contro l’Inter. Reti della vittoria di Aquilani, Felipe Melo, Quagliarella e Del Piero. La classifica ora comincia a sorridere: i bianconeri risalgono al quarto posto a quota 11 punti a sole tre lunghezze dalla coppia di testa formata da Milan e Inter.

    La partita si decide già nel primo tempo: la Juventus va al riposo sul 3-0 per effetto delle reti di Aquilani al 12′ su una rasoiata dal limite dell’area, il raddoppio porta la firma di Felipe Melo su calcio di rigore al 33′ per fallo in area su Krasic e di Quagliarella a due minuti dal termine della prima frazione di gioco su assist di uno straripante Krasic, imprendibile sia quando giostra sulla fascia di sua competenza, quella destra, sia su quella opposta. In mezzo alle reti bianconere l’occasionissima, e unica durante tutta la gara, per il Lecce con Corvia che a due passi dalla porta costringe Storari ad un prodigioso intervento. Juventus padrona del campo con Aquilani che sta trovando la sua giusta dimensione in mediana producendo gioco per le ali e per gli attaccanti.

    Nella ripresa la Juventus mira a mantenere il triplo vantaggio e cristallizza la partita abbassando notevolmente i ritmi di gioco, escluso Krasic che continua a mettere a ferro e fuoco la difesa giallorossa con le sua accelerazioni e le sue sgroppate sulle fasce.
    Del Neri vuole regalare gloria anche a Del Piero che viene gettato nella mischia ad un quarto d’ora dal termine. Il capitano bianconero fa calare il sipario sulla gara siglando il 4-0 con una bella conclusione potente e tesa di sinistro. Gol importantissimo perchè è il numero 178 con la maglia della Juventus in Serie A, le stesse reti di Boniperti con la Vecchia Signora. Per Del Piero è l’ennesimo record raggiunto.

    Il tabellino
    JUVENTUS – LECCE 4-0
    12′ Aquilani (J), 33′ rig Felipe Melo (J), 43′ Quagliarella (J), 84′ Del Piero (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Grygera, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Felipe Melo (73′ Sissoko), Aquilani (75′ Pepe), Marchisio; Amauri, Quagliarella (76′ Del Piero).
    Panchina: Manninger, Motta, Martinez, Legrottaglie.
    Allenatore: Del Neri
    LECCE (4-1-4-1): Rosati; Rispoli, Fabiano, Ferrario, Mesbah; Giacomazzi; Grossmuller, Piatti (54′ Munari), Olivera (46′ Vives), Jeda (46′ Ofere); Corvia.
    Panchina: Benassi, Gustavo, Brivio, Di Michele.
    Allenatore: De Canio
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Mesbah, Olivera, Fabiano, Ferrario, Grossmuller (L)

  • Aquilani convince. La Juve vuole riscattarlo subito

    Aquilani convince. La Juve vuole riscattarlo subito

    Sono bastate poche apparizioni con la maglia bianconera ad Aquilani per convincere Del Neri e Marotta delle sue potenzialità e che il brutto periodo, legato anche agli infortuni che lo hanno tartassato, è ormai alle spalle. Il centrocampista della Juventus è piaciuto sia contro il Cagliari che nella sfida ben più importante e difficile contro l’Inter a San Siro, nelle uniche due volte che è sceso in campo dal primo minuto. La sua importanza nello scacchiere tattico di Del Neri è diventata vitale perchè consentirebbe al tecnico di Aquileia di variare il fedelissimo 4-4-2 giocando anche con il 4-3-3, modulo che calza a pennello al giocatore con Felipe Melo (o Sissoko) e Marchisio a proteggerlo consentendo così lo spostamento di Krasic più avanti, zona che predilige maggiormente.
    Alberto è arrivato a Torino in prestito dal Liverpool nel mese di agosto con una trattativa lampo e ben nascosta dal dg bianconero. La Juve si è riservata il diritto di riscatto a fine stagione fissato a 16 milioni, una cifra importante da cui dovrebbe derivare un investimento di sicuro affidamento, quello che nelle intenzioni della dirigenza potrebbe essere Aquilani.

    La notizia di oggi sul centrocampista romano e cresciuto nel vivaio della Roma la da Tuttosport: il quotidiano sportivo torinese scrive che Marotta si è messo al lavoro per riscattare Aquilani già a gennaio ma per una cifra di molto inferiore a quei 16 milioni pattuiti in estate, sfruttando il momento di debolezza societaria dei Reds (vicina la cessione della proprietà del club da Tom Hicks e George Gillet agli americani della NESV, proprietari già della franchigia americana di baseball dei Boston Red Sox) costretta a vendere per risanare le casse societarie con i debiti nei confronti delle banche che ammontano ormai a 310 milioni di euro.
    Il direttore generale bianconero vorrebbe approfittare della situazione e chiudere l’affare a gennaio per una cifra vicina ai 12 milioni di euro che permetterebbe al Liverpool, terz’ultimo in Premier League, di investire denaro fresco per rinforzare la rosa ed evitare, nelle peggiori delle ipotesi, una umiliante retrocessione a fine stagione.

  • E’ la vigilia di Inter – Juve. Del Neri: “Non firmo per il pari”. Benitez: “E’ come Real – Barça”

    E’ la vigilia di Inter – Juve. Del Neri: “Non firmo per il pari”. Benitez: “E’ come Real – Barça”

    Sarà il derby d’Italia numero 155 in Serie A quello che andrà in scena domani sera a San Siro. Inter – Juventus è sempre stata una sfida dal sapore particolare non solo in campo ma anche fuori, infiammata in quest’ultimo periodo dalle note vicende di Calciopoli bis con il club bianconero che, attraverso il presidente Andrea Agnelli, ha fatto sapere che andrà fino in fondo per chiedere uniformità di giudizio nei confronti dei rivali nerazzurri in relazione a quanto sta emergendo nel processo in corso a Napoli.

    E’ come ogni vigilia che si rispetti i due tecnici, Del Neri da una parte e Benitez dall’altra, hanno affrontato le rispettive conferenze stampa cercando di caricare al massimo, attraverso le proprie dichiarazioni, i gruppi a loro disposizione.

    Il tecnico dei campioni d’Italia Benitez è fiducioso e sicuro di sè in vista del big match di domani sera:

    • Affronteremo la Juventus, una squadra forte e che quest’anno è cambiata molto. Avrà fame di vincere e per noi sarà una partita difficile e ad alta intensità. Noi, però, abbiamo fiducia in noi stessi, nei nostri tifosi e possiamo vincere contro chiunque. Inter – Juve è come Liverpool – Manchester United in Inghilterra o Barcellona – Real Madrid in Spagna. Credo che la rivalità sia più o meno la stessa. Questa è una partita che tutti gli allenatori vogliono vincere, solo che ognuno ha un modo diverso di dimostrarlo. Dentro sono emozionato, a me piace vincere come nessun altro“.

    Riguardo la formazione che Benitez intende schierare con capitan Zanetti, Samuel e Pandev che sono out, il tecnico precisa:

    • Il rombo? Se c’è bisogno di cambiare lo faremo. Con Sneijder, Pandev, Milito ed Eto’o in campo abbiamo più qualità e giocatori con una mentalità offensiva, ma stiamo cercando il giusto equilibrio fra difesa e attacco. Milito? Si è allenato e ci sono buone possibilità che giochi dall’inizio“.

    Infine un commento sul suo mancato trasferimento alla Juventus a giugno quando tutto ormai sembrava già fatto:

    • Si è scritto tanto su questo argomento ma io ho molto rispetto per Del Neri. Sta facendo un grande lavoro e io sono orgoglioso di essere alla guida dell’Inter“.

    Dall’altra parte della barricata Del Neri, che si appresta a disputare il suo primo derby d’Italia come il collega Benitez, si mostra sereno, voglioso di vittoria ed evita qualsiasi discorso riguardante Calciopoli:

    • Domani si affronteranno due squadre di grande spessore, che hanno sempre combattuto intensamente in queste partite. Da questo punto di vista è una sfida particolare. Non posso sapere come fosse prima di Calciopoli perché non c’ero. Chiaro che c’è un antagonismo di vecchia data, ma noi dobbiamo pensare a fare calcio sul campo, di Calciopoli ci deve interessare poco. Per battere l’Inter servono grande aggressività e grande intensità. Io non firmo mai per un pareggio, mai. Noi sentiamo l’affetto dei nostri tifosi, non la pressione, abbiamo giocatori abituati a match come questi: Pepe per esempio ha giocato tante partite con la Nazionale, Krasic pure. Non soffriranno questo tipo di ambiente. Ovvio però che questa è una sfida nella sfida e cercheremo di fare ancora meglio rispetto alle altre volte. Noi dobbiamo solo andare a ricercare la prestazione e cercare i miglioramenti, prestando grande attenzione a una squadra che l’anno scorso ha vinto in Italia e in Europa. Il pareggio di Manchester ha dato energie positive alla squadra, possiamo combattere con squadre di livello. Ma, attenzione, tutto questo non deve sfociare in presunzione“.

    La conferenza stampa termina con un accenno alla formazione:

    • Amauri? Se sta bene gioca, altrimenti nemmeno lo convoco. De Ceglie? Aveva bisogno di riposare perchè aveva giocato tutte le partite. L’infortunio da questo punto di vista gli ha fatto bene. Se Marchisio e Melo giocheranno? Più facile Melo e Aquilani“.
  • Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Buon pareggio, il secondo consecutivo in Europa, quello ottenuto dalla Juventus in casa del Manchester City di Roberto Mancini nella sfida più affascinante della seconda giornata di Europa League. Sotto gli occhi del ct della nazionale inglese ed ex tecnico della Juventus Fabio Capello, i bianconeri trovano subito il vantaggio con Iaquinta ma vengono raggiunti nei minuti finali del primo tempo da un gol di Johnson che sfrutta l’ennesima disattenzione della retroguardia juventina.

    Praticamente senza attacco per le indisponibilità di Quagliarella, non tesserabile per la competizione europea, e Amauri, Del Neri deve fare affidamento sulla coppia Del Piero – Iaquinta. E’ proprio quest’ultimo che porta in vantaggio la Juventus al minuto 10: l’attaccante calabrese scaglia nel sette una sassata dalla distanza che coglie di sorpresa l’estremo difensore inglese Hart.
    La Juve c’è, è ben messa in campo e con Chiellini e Bonucci tiene a freno il temibile Tevez ed Adebayor mentre Marchisio e Sissoko mettono ordine a centrocampo. Ma la verve agonistica si esaurisce con il passare dei minuti, quando gli uomini di Del Neri concedono l’iniziativa ai padroni di casa. E nel momento migliore inglese il City pareggia con l’esterno Johnson che si inserisce tra Chiellini e De Ceglie, immobili, battendo piuttosto agevolmente Manninger. Si va così al riposo sull’1-1.

    Nella ripresa il risultato non cambia. La Juve sembra accontentarsi del pareggio e si limita a controllare le folate offensive dei Citizens che non si rendono mai pericolosi. Anzi, è Del Piero a 5 minuti dal termine del match a sfiorare la rete che poteva espugnare Manchester ma la sua splendida punizione dai 35 metri sbatte prima sulla base inferiore della traversa e poi sulla linea di porta lasciando strozzato in gola del capitano bianconero dei tanti tifosi della Juventus presenti sugli spalti del City of Manchester l’urlo del gol.

    Il tabellino
    MANCHESTER CITY – JUVENTUS 1-1
    10′ Iaquinta (J), 36′ Johnson (M)
    MANCHESTER CITY (4-3-3): Hart; Boateng (83′ Milner), Kompany, K. Tourè, Zabaleta (46′ Boyata); Y. Tourè, Vieira, Barry; Adebayor (72′ Silva), Tevez, Johnson.
    A disposizione: Given, Lescott, De Jong, Jo.
    Allenatore:Mancini
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Chiellini, Bonucci, De Ceglie (72′ Motta); Krasic (75′ Melo), Sissoko, Marchisio, Martinez (53′ Pepe); Iaquinta, Del Piero.
    A disposizione: Storari, Legrottaglie, Lanzafame, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Gonzalez (Spa)
    Ammoniti: Krasic (J), Grygera (J), Barry (M)

  • Manchester City – Juventus, le probabili formazioni

    Manchester City – Juventus, le probabili formazioni

    La Juventus di Del neri cerca conferme nella tana di Mancini per dimostrare e dimostrarsi di esser finalmente uscita dal periodo di crisi. L’impossibilità di schierare Aquilani e Quagliarella e l’infortunio di Amauri impongono quasi la formazione all’ex tecnico doriano che si affiderà in attacco a capitan Del Piero in coppia con Iaquinta. Solo tre i cambi in formazione con Manninger, Legrottaglie e Sissoko pronti a prender il posto di Storari, Bonucci e Melo

    Nemmeno il Mancio si affiderà al turnover schierando la miglior formazione possibile. Ancora out Balotelli e Kolarov l’attacco poggerà sulle spalle di capitan Tevez, Milner e l’esterno Johnson.

    PROBABILI FORMAZIONI:
    MANCHESTER CITY (4-3-3):
    Given; Boyata, K. Tourè, Kompany, Zabaleta; Y. Tourè, Vieira, Barry; Johnson, Tevez, Milner. A disposizione: Hart, Richards, Boateng, Wright-Phillips, De Jong, Adebayor, Silva. All. Mancini.

    JUVENTUS (4-4-2):
    Manninger; Rinaudo, Legrottaglie, Chiellini, Grygera; Pepe, Marchisio, Sissoko, Krasic; Del Piero, Iaquinta. A disposizione: Storari, Motta, De Ceglie, Bonucci, Melo, Lanzafame, Martinez. All. Del Neri.

  • Juve di nuovo ko. Il Palermo espugna l’Olimpico 3-1

    Juve di nuovo ko. Il Palermo espugna l’Olimpico 3-1

    Per la terza stagione consecutiva il Palermo viola l’Olimpico di Torino battendo la Juventus con il punteggio di 3-1 e ottenendo il primo successo in campionato. Un tabù questo che resta ancora da sfatare per la squadra di Del Neri che fa due passi indietro dopo averne fatto uno in avanti nella vittoriosa trasferta di Udine dove oltre al risultato aveva offerto anche una buona prestazione.

    La partita comincia malissimo per i bianconeri che vanno subito sotto già dopo 90 secondi: gli attaccanti rosanero penetrano la difesa juventina come con il coltello caldo nel burro e Pastore colpisce a freddo bucando Storari dal limite dell’area.
    La reazione bianconera non è immediata. Del Piero e compagni risentono del colpo subìto e lasciano il pallino del gioco alla squadra di Delio Rossi che controlla bene la gara fino alla mezz’ora. Pinilla, titolare dall’inizio al posto di Hernandez, si rende pericoloso con un tiro rasoterra finito a lato di poco, poi si scuote il capitano bianconero che prova a dare la scossa ai suoi con delle conclusioni dalla distanza.
    Il Palermo ha l’occasionissima per raddoppiare al 40′ con Pastore che entra in area indisturbato e con il piatto colpisce il palo alla sinistra di Storari. Pochi secondi più tardi Del Piero pareggia il conto dei legni prendendo una traversa dalla distanza.

    Nella ripresa Del Neri cambia volto al suo attacco, sterile nel primo tempo, facendo entrare Amauri e Iaquinta senza nessun risultato. Krasic non ripete le ottime prestazioni nelle precedenti uscite, Pastore invece è straripante e dai suoi piedi nasce il gol del 2-0: tiro insidioso dal vertice alto dell’area di rigore, Storari respinge ma sulla sfera si avventa Ilicic che con un tiro sporco riesce a beffare l’estremo difensore bianconero. Seconda rete consecutiva, dopo quella messa a segno domenica contro l’Inter, in due presenze con la maglia rosanero. Un bel biglietto da visita per lo sloveno prelevato dal Maribor.
    Il colpo del ko arriva a 5 minuti dal termine con la bomba direttamente su calcio di punizione di Bovo, ma Storari non è esente da colpe. Olimpico gelato.
    Il gol della bandiera, inutile, lo segna Iaquinta di testa su assist di Motta; ma per la Juve ormai è troppo tardi.

    Il tabellino
    JUVENTUS – PALERMO 1-3
    2′ Pastore (P), 62′ Ilicic (P), 85′ Bovo (P), 87′ Iaquinta (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, Marchisio, Felipe Melo, Pepe (46′ Iaquinta); Quagliarella (46′ Amauri), Del Piero (60′ Aquilani).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Rinaudo, Sissoko.
    Allenatore: Del Neri
    PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Nocerino, Bacinovic (77′ Rigoni), Migliaccio; Pastore (93′ Darmian), Ilicic; Pinilla (67′ Hernandez).
    A disposizione: Benussi, Kasami, Liverani, Miccoli.
    Allenatore: Rossi.
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Bovo, Bacinovic, Ilicic (P), Marchisio (J)

  • Juventus – Palermo, probabili formazioni. Ballottaggio Del Piero – Iaquinta in attacco

    Juventus – Palermo, probabili formazioni. Ballottaggio Del Piero – Iaquinta in attacco

    Stasera il posticipo Juventus – Palermo chiude la quarta giornata di Serie A. I bianconeri, che domenica hanno trovato la loro prima vittoria in campionato, cercano continuità di risultato contro la squadra siciliana che ha bisogno di punti per risollevarsi in classifica che al momento la vede nei bassifondi al penultimo posto con un solo punto conquistato. Il tecnico Delio Rossi si giocherà le ultime chance di salvare la sua panchina dopo aver condotto brillantemente i rosanero in Europa League nella stagione appena coclusa. Non ci sarà Miccoli, in recupero ma ancora non al top della condizione, in attacco Pastore e il neo acquisto Ilicic supporteranno Hernandez.

    Nella Juve, che vuole sfatare il tabu Olimpico (i bianconeri non vincono in casa contro il Palermo dal 2007), Chiellini dovrebbe farcela e formare la coppia centrale difensiva insieme a Bonucci, Krasic e Pepe agiranno sulle fasce di centrocampo e Del Piero e Iaquinta si giocheranno un posto da titolare per affiancare Quagliarella in attacco. In panchina invece l’ex Amauri.

    Probabili formazioni JUVENTUS – PALERMO (ore 20:45)

    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, Felipe Melo, Marchisio Pepe; Del Piero, Quagliarella.
    A disposizione: Manninger, Rinaudo, Legrottaglie, Aquilani, Sissoko, Iaquinta, Amauri.
    Allenatore: Del Neri.
    PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Noverino; Pastore, Ilcic; Hernandez.
    A disposizione: Benussi, Darmian, Glick, Kasami, Bacinovic, Pinilla, Maccarone.
    Allenatore: Rossi.