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  • Ottavi di Coppa Italia: probabili formazioni di Juventus – Catania

    Ottavi di Coppa Italia: probabili formazioni di Juventus – Catania

    Si conclude stasera con Juventus – Catania la due giorni di Coppa Italia che ha visto ieri il passaggio del turno ai quarti di finale di Palermo (1-0 al Chievo) e Inter (3-2 al Genoa). All’Olimpico di Torino i bianconeri riabbracciano dopo quasi 8 mesi Gianluigi Buffon, operatosi alla schiena lo scorso mese di luglio, e che farà il suo esordio con la nuova Juventus targata Marotta – Del Neri. Il tecnico bianconero, che non vuole snobbare la competizione, ha un solo dubbio di formazione riguardante l’attacco: se Toni, che ha subito una contusione al polpaccio domenica, non dovesse farcela al fianco di capitan Del Piero giocherà il baby Giannetti.
    L’allenatore del Catania Giampaolo invece opterà per un ampio turnover per dare riposo alla squadra in vista della gara di campionato contro il Chievo: vanno in panchina Maxi Lopez, Gomez, Ledesma, Capuano e Pesce.
    Chi passerà il turno (la formula prevede gare di sola andata ad eliminazione diretta fino alle semifinali) troverà ai quarti la vincente del derby della capitale Roma – Lazio.

    Probabili formazioni JUVENTUS – CATANIA (ore 21:00)

    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Krasic, Felipe Melo, Marchisio, Pepe; Giannetti, Del Piero.
    Panchina: Manninger, Motta, Bonucci, Traoré, Salihamidzic, Aquilani, Toni.
    Allenatore: Del Neri.
    CATANIA (4-1-4-1): Campagnolo; Augustyn, Spolli, Silvestre, Marchese; Sciacca; Martinho, Delvecchio, Ricchiuti, Mascara; Antenucci.
    Panchina: Kosycki, Strumbo, Capuano, Ledesma, Pesce, Gomez, Maxi Lopez.
    Allenatore: Giampaolo.

  • Napoli – Juventus, le formazioni e le ultime dal San Paolo. Toni subito titolare

    Napoli – Juventus, le formazioni e le ultime dal San Paolo. Toni subito titolare

    Tra meno di un’ora prenderà il via il posticipo della 19esima giornata di Serie A, la bollente sfida tra Napoli e Juventus. Al San Paolo i partenopei affrontano gli “odiati” bianconeri guardandoli dall’alto in basso della classifica, situazione che nell’ultimo ventennio si è verificata raramente (escludendo la disastrosa stagione della Juventus dello scorso anno), per allungare ulteriormente in classifica: sono due infatti i punti, a vantaggio del Napoli, che dividono le due squadre.

    Le formazioni sono quelle annunciate: Mazzarri non cambia di una virgola il suo assetto con Hamsik e Lavezzi alle spalle di Cavani e con Pazienza e Gargano a far legna a centrocampo; Del Neri risponde proponendo dal primo minuto il nuovo acquisto Luca Toni, prelevato dal Genoa con una trattativa lampo viste le assenze in attacco, che farà il proprio esordio con la Juventus e al fianco di capitan Del Piero (Amauri parte dalla panchina). Tra i pali prenderà posto regolarmente Storari, in dubbio fino a ieri per dei problemi muscolari accusati durante l’ultima gara giocata contro il Parma. Sulle fasce agiranno Krasic e Pepe pronti a dare palloni utili verso la testa dell’ariete Toni.

    Formazioni NAPOLI – JUVENTUS (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro P. Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
    Panchina: Iezzo, Grava, Vitale, Yebda, Zuniga, Sosa, Dumitru.
    Allenatore: Mazzarri
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Grygera, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Marchisio, Aquilani, Pepe; Del Piero, Toni.
    Panchina: Buffon, Traorè, Legrottaglie, Sorensen, Giandonato, Sissoko, Amauri. Allenatore: Del Neri.

  • Sfumato Dzeko la Juve piomba su Van Persie

    Sfumato Dzeko la Juve piomba su Van Persie

    La Juventus non sta a guardare e, dopo aver appreso che il sogno di un’intera estate Dzeko sta per accordarsi con il Manchester City di Roberto Mancini (l’ufficialità dovrebbe arrivare il 5 gennaio alla ripresa del mercato), corre ai ripari spostando le mire su Robin Van Persie. L’attaccante olandese dell’Arsenal, che in questa stagione sta giocando poco per guai fisici che lo stanno tenendo lontano dal campo, è salito in cima alla lista del dg bianconero Marotta che ha intenzione di rinnovare il parco attaccanti per l’anno prossimo considerata anche la trattativa che il club torinese ha intavolato con la Fiorentina per Gilardino, bomber che la Juve vorrebbe “arruolare” già a gennaio per tentare l’assalto al vertice della classifica di Serie A.

    Van Persie ha un costo elevato (27 milioni di sterline, circa 32 milioni di euro) ma il manager dell’Arsenal Wenger potrebbe abbassare le sue pretese se nell’operazione i bianconeri inserissero come parziale contropartita Felipe Melo per il quale il tecnico francese è stato sempre un grande ammiratore. Il centrocampista brasiliano, che ha dichiarato a più riprese di voler voler rimanere a Torino e dimostrare le sue potenzialità alla Juventus dopo la pessima stagione disputata l’anno scorso, potrebbe essere l’ago della bilancia per far decollare la trattativa. Resta solo da capire se Del Neri vorrà privarsi così facilmente del suo pilastro di centrocampo e darà il suo placet per la cessione ai londinesi.

  • Cuore Chievo, la Juve cede nel finale, 1-1

    Cuore Chievo, la Juve cede nel finale, 1-1

    Si poteva chiudere il 2010 con tutt’altro spirito e invece la Juventus va in vacanza con il rammarico di aver gettato un’occasione d’oro a Verona pareggiando al Bentegodi, su un campo di gioco indecente (e non è la prima volta vedi Chievo Roma ndr), contro un ottimo Chievo guadagnando in classifica un solo punto sul Milan ma perdendone 2 dall’accoppiata Lazio – Napoli. I clivensi, andati sotto 1-0 nel primo tempo per il gol di Quagliarella, hanno pienamente meritato il pareggio arrivato al quarto minuto di recupero con il solito Pellissier.

    Senza Del Piero e Marchisio, oltre ai degenti di lungo corso, che hanno dato forfait all’ultimo momento e con il giallo Sissoko spedito in tribuna si dice per un guaio muscolare dal tecnico bianconero, Del Neri, nella sua Chievo, lancia Giandonato in mezzo al campo, ripropone Sorensen a destra e si affida alla coppia Iaquinta – Quagliarella in avanti per scardinare la difesa avversaria; Pioli risponde con ormai il suo collaudatissimo undici con Fernandes, Marcolini e Guana filtri di centrocampo e Constant a supporto di Pellissier e Moscardelli.
    L’avvio di gara è favorevole ai gialloblu che hanno l’occasione per passare subito in vantaggio: Moscardelli si procura un penalty, fallo di Chiellini, che Storari neutralizza distendendosi in tuffo sul tentativo dagli 11 metri dello specialista Marcolini. L’episodio carica i bianconeri che con il passare dei minuti prendono totalmente in mano il pallino del gioco e dopo i tentativi di Sorensen, che colpisce il legno, e Pepe ci pensa Quagliarella, al nono centro in campionato, alla mezz’ora con un gol dei suoi sugli sviluppi di un calcio d’angolo a girare in rete la sfera che s’infila all’incrocio.

    Nella ripresa la svolta del match arriva al minuto 52 quando Giandonato stende Constant lanciato a rete e viene espulso, forse troppo severamente, dal direttore di gara Bergonzi. La Juve in dieci uomini soffre tantissimo un Chievo grintoso che costruisce una quantità enorme di palle gol: Chiellini si immola sul missile da dentro l’area di Pellissier, poi lo stesso si vede negare il gol dall’ottimo intervento di Storari e infine Moscardelli, scattato in posizione regolare, non riesce a girare come vorrebbe verso la porta.
    Ma le occasioni più nitide sono della Juve che in contropiede ha in canna per ben due volte il colpo del ko: Krasic ruba un pallone nella metà campo clivense e serve Iaquinta che a tu per tu con Sorrentino si fa ipnotizzare dal portiere che sarà costretto ad uscire per un problema muscolare, poi lo stesso esterno serbo parte dalla trequarti bianconera mettendo il turbo, si beve in velocità gli avversari, resiste alla carica dei difensori, salta il portiere ma sul più bello calcia sulla traversa invece che servirla a Iaquinta liberissimo in area di rigore a porta completamente vuota. Un errore questo che la Juve paga a caro prezzo perchè negli assalti finali al 94′ il Chievo trova il pari, merito di una grande caparbietà e di un’altrettanta voglia di risultato, con Pellissier che sbuca da dietro Sorensen e di piatto destro fulmina Storari raccogliendo un lungo traversone, spizzato da Granoche, dalla destra.

    Il tabellino
    CHIEVO – JUVENTUS 1-1
    31′ Quagliarella (J), 94′ Pellissier (C)
    CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino (71′ Squizzi), Sardo, Mandelli, Cesar, Mantovani; Fernandes (79′ Bogliacino), Guana, Marcolini (62′ Granoche); Constant; Pellissier, Moscardelli.
    Panchina: N. Frey, Andreolli, Jokic, De Paula.
    Allenatore: Pioli
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic (88′ Legrottaglie), Giandonato, Aquilani, Pepe (91′ Traoré); Iaquinta, Quagliarella (59′ Salihamidzic).
    Panchina: Manninger, Grygera, Motta, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Chiellini, Bonucci (J), Mandelli, Cesar, Fernandes, Mantovani (C)
    Espulsi: Giandonato (J)

  • Juventus – Manchester City 1-1, a Giannetti risponde Jo

    Juventus – Manchester City 1-1, a Giannetti risponde Jo

    La Juventus chiude la sua avventura in Europa League con l’ ennesimo pareggio contro un Manchester City rimaneggiato e già qualificato.

    Delneri non imbottisce l’ undici iniziale di primavera schierando il solo Giannetti in avanti con Del Piero ma non rinunciando né a Krasic e neanche a Chiellini mentre Mancini fa riposare sia Tevez che Balotelli. Pronti via ed è il Manchester a rendersi pericoloso con una discesa sulla fascia di Johnsson anche se comunque, il ritmo della partita è molto basso e le squadre dimostrano di non voler rischiare soprattutto infortuni. Si arriva così verso la fine della prima frazione con il sussulto del capitano bianconero Alessandro Del Piero che sulla fascia serve una palla splendida al centro dove il giovane Giannetti si fa trovare pronto firmando il suo primo gol in prima squadra.

    La ripresa di apre con la novità Camilleri al posto di Krasic, preservato per il Chievo nella partita di domenica. I ritmi non decollano ed il Manchester non si affanna a raggiungere il pareggio a tutti i costi, ma al 75’ il lampo della squadra di Roberto Mancini che con Jo servita in area in completa solitudine, insacca alle spalle di Manninger. nel finale, da segnalare l’ esordio in Europa league di Filippo Boniperti nipote dell’ indimenticato Giampiero Boniperti.

    Si chiude quindi l’ avventura della Juventus in Europa, imbattuta ma con sei pareggi in sei partite, mentre prosegue a vele spiegate Roberto Mancini con il suo City serio candidato alla finale di Dublino.

  • Juve nel segno di Krasic. Il serbo beffa la Lazio al 94′

    Juve nel segno di Krasic. Il serbo beffa la Lazio al 94′

    Il posticipo della 16esima giornata del campionato di Serie A si conclude con la vittoria della Juventus all’ultimo secondo grazie al gol di Milos Krasic con la complicità del portiere laziale Muslera, che pochi minuti prima aveva fatto una prodezza su una punizione dal limite di Del Piero destinato all’incrocio dei pali. Il serbo regala così ai bianconeri il secondo posto in classifica dietro la capolista Milan e affianca proprio la Lazio (e il Napoli) a quota 30, candidandosi seriamente al titolo di anti-Milan. Ma andiamo alla cronaca:

    Già al minuto 1′ della gara, sugli sviluppi di un calcio d’angolo calciato da Aquilani, Chiellini porta in vantaggio la Juventus grazie a una sua zuccata che batte Muslera. Bianconeri che attaccano e per poco Quagliarella, ben servito da Krasic, non realizza il raddoppio. Al 13′ il pareggio della Lazio sempre su angolo: Zarate approfitta di un’uscita sbilenca di Storari, i difensori juventini non riescono a spazzare e l’argentino sottoporta calcia sul palo interno siglando l’1-1. La Juve attacca cercando il nuovo vantaggio, ma la difesa laziale si difende bene, ma al 30′ grande azione degli uomini di Del Neri che per poco non concretizzano il meritato vantaggio con Quagliarella grazie a Biava che s’immola sulla conclusione del bomber di Castellammare di Stabia. Pochi minuti prima Aquilani aveva scheggiato la traversa su punizione. Il primo tempo va in ghiaccio col risultato di 1-1.

    La ripresa comincia senza cambi ma la musica è sempre la stessa, la Juve tiene il possesso palla, la Lazio prontissima a ripartire velenosamente in contropiede. Muslera respinge tre tiri telefonati dei vari Iaquinta, Aquilani e Marchisio, la Lazio non produce azioni da gol.
    Del Neri crede nel successo e decide per l’ingresso in campo di Del Piero a vivacizzare l’attacco bianconero. Il capitano offre una buona palla a Iaquinta sporcata in calcio d’angolo, poi ci prova lui ma il tiro è debole e finisce a lato. Allora sale in cattedra Krasic, che prima si beve Cavanda e Brocchi, procurandosi un calcio di punizione da posizione defilata, che Del Piero calcia magistralmente ma trova un Muslera in veste uomo ragno. Quando ormai la partita volge al termine Sissoko, a tempo scaduto, indovina il corridoio giusto per l’inserimento della Furia Serba, che con un tocco sotto mette in rete aiutato dalla deviazione decisiva di Muslera fin lì perfetto facendo esplodere l’Olimpico di Torino.

    IL TABELLINO
    JUVENTUS-LAZIO 2-1
    Juventus (4-4-2): Storari; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Melo, Aquilani (44′ st Sissoko), Marchisio (22′ st Pepe); Quagliarella (25′ st Del Piero), Iaquinta. A disp.: Manninger, Motta, Traoré, Legrottaglie. All.: Delneri
    Lazio (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Biava (16′ st Diakitè), Dias, Cavanda; Brocchi, Matuzalem; Mauri (42′ st Ledesma), Hernanes, Zarate (45′ st Del Nero); Floccari. A disp.: Berni, Bresciano, Rocchi, Kozak. All.: Reja
    Arbitro: Tagliavento
    Marcatori: 2′ Chiellini (J), 14′ Zarate (L), 49′ st Krasic (J)
    Ammoniti: Brocchi, Cavanda (L), Melo (J)
    Espulsi: –

  • A Poznan la Juve va fuori dall’Europa League

    A Poznan la Juve va fuori dall’Europa League

    Dopo la Sampdoria anche la Juventus viene eliminata, con un turno d’anticipo, dall’Europa League. Ai bianconeri non basta l’ennesimo pareggio (1-1), il quinto su altrettante gare della fase a gironi, strappato a fatica sul ghiaccio dello stadio Miejski di Poznan in condizioni climatiche avverse e adatte per lo svolgimento di qualche sport invernale (si giocava sotto una nevicata di ghiaccio e con temperature di 12 gradi sotto lo zero) per continuare a credere in una qualificazione ai sedicesimi di finale. Per i polacchi a segno il solito Rudnevs, il pari bianconero arriva dai piedi di Iaquinta nel finale quando ormai è troppo tardi.

    Nel freezer di Poznan la Juve, che avrebbe preferito non giocare in queste condizioni al limite della praticabilità del campo, va subito sotto in avvio di gara: è infatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo che Rudnevs, al quarto gol ai bianconeri tra andata e ritorno dopo la tripletta dell’Olimpico, prende il tempo a Chiellini e batte di testa sul primo palo Manninger.
    Accusato il colpo la squadra di Del Neri costruisce due nitide palle gol con Sissoko e Bonucci, entrambe a tu per tu con il portiere Kotorowski che chiude bene lo specchio della porta. La voglia di arrivare al pareggio c’è ma, vuoi il terreno di gioco scivoloso, vuoi la sfortuna, il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore del Lech Poznan.

    Nella ripresa la tormenta aumenta tant’è che durante l’intervallo gli addetti dello stadio sono costretti a ritracciare le linee del campo ormai scomparse e che vanno confondendosi nel manto bianco del terreno di gioco. E quando i padroni di casa tirano definitivamente i remi in barca cercando di innalzare un muro davanti la porta difesa da Kotorowski, sale in cattedra Krasic proprio nel momento più difficile per la Juventus. Il serbo, abituato a giocare in queste condizioni avendo militato in Russia nelle fila del Cska Mosca per 6 anni, non sembra un calciatore bensì un pattinatore che scivola leggiadro sul ghiaccio polacco e supera in velocità puntualmente l’avversario di turno. E’ proprio grazie ad una sua accelerazione che offre un cross perfetto a Del Piero che di testa sfiora il palo e il pari.
    La bufera aumenta e proporzionalmente la visibilità si riduce. L’1-1 arriva grazie a Iaquinta, su assist di Krasic, all’84’ e si va verso il finale di gara con la Juve a provare un difficile assalto alla porta avversaria provando il tutto per tutto (con il pareggio e la concomitante vittoria del Manchester City i bianconeri sarebbero fuori aritmeticamente): e proprio a pochi secondi dal termine del match è il neo entrato Libertazzi che ha sulla testa la palla giusta per centrare il colpaccio ma la sua conclusione è troppo centrale e viene neutralizzata dal portiere polacco.

    Sono i titoli di coda di un’avventura europea che finisce anzitempo, nessuno lo avrebbe immaginato, ma bisogna dare alibi in ogni caso alla Juventus che, causa infortuni e indisponibilità varie, è stata costretta a giocare spesso con alcuni Primavera titolari, vedi stasera Camilleri, e con una panchina che è sempre stata imbottita di giovani. Ora tutte le forze saranno concentrate nel campionato.

    Il tabellino
    LECH POZNAN – JUVENTUS 1-1
    12′ Rudnevs (L), 84′ Iaquinta (J)
    LECH POZNAN (4-4-2): Kotorowski; Wojtkowjak, Bosacki, Arboleda, Henriquez; Peszko, Injac, Djurdjevic, Krivets (54′ Kikut); Rudnevs (61′ Mozdzen), Stilic (81′ Kaminski).
    Panchina: Buric, Gancarczyk, Wilk, Kielb.
    Allenatore: Bakero.
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Bonucci, Chiellini, Traoré (77′ Libertazzi); Krasic, Sissoko (75′ Melo), Marchisio, Pepe (67′ Lanzafame); Iaquinta, Del Piero.
    Panchina: Storari, Liviero, De Paola, Giandonato.
    Allenatore: Del Neri.
    Arbitro: Teixeria Vitienes

  • Europa League: Lech Poznan – Juventus, probabili formazioni

    Europa League: Lech Poznan – Juventus, probabili formazioni

    E’ una Juventus obbligata quella che stasera scenderà in campo nel gelo dello stadio Miejski (si preannunciano temperature polari) per affrontare il Lech Poznan, tra infermeria piena e giocatori non inseriti nella lista come Aquilani, Quagliarella e Sorensen, e alla ricerca della vittoria che rilancerebbe i bianconeri nella corsa qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

    La situazione del Gruppo A è problematica, Del Piero e compagni sono costretti a vincere entrambe le due gare rimaste (l’ultima con il Manchester City di Mancini) per essere sicuri di passare il turno visti i 3 punti di ritardo che accusano in classifica da inglesi e polacchi.
    La Juve non ha mai vinto, ha ottenuto 4 punti frutto di altrettanti pareggi e lasciare anzitempo la competizione senza neanche aver vinto una gara sarebbe pesante da digerire per la truppa bianconera.

    Del Neri punterà sull’estro di Krasic, sulla fascia destra, e sulla velocità di Pepe a sinistra a rifornire le due punte che saranno Del Piero e Iaquinta. Turno di riposo per Felipe Melo a centrocampo mentre in difesa troveranno spazio Traorè e il baby Camilleri, stasera all’esordio assoluto in prima squadra. In porta, come di consueto, ci sarà Manninger.

    All’andata finì con un incredibile 3-3, i polacchi pareggiarono in pieno recupero al termine di una gara rocambolesca con un gran tiro dalla distanza di Rudnevs, autore quella sera della tripletta che bloccò la Juventus.

    Probabili formazioni LECH POZNAN – JUVENTUS (ore 20:45)

    LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski; Kikut, Arboleda, Bosacki, Henriquez; Djurdjevic, Injac; Stilic, Peszko, Wilk; Rudnevs.
    Panchina: Buric, Wojtkowiak, Gangarczyk, Kielb, Drygas, Krivets, Mozden.
    Allenatore: Bakero
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Chiellini, Bonucci, Traore; Krasic, Marchisio, Sissoko, Pepe; Iaquinta, Del Piero.
    Panchina: Storari, Ferrero, Felipe Melo, Liviero, Buchel, Giannetti, Lanzafame.
    Allenatore: Del Neri.

  • Juve, a Poznan con il baby Camilleri

    Juve, a Poznan con il baby Camilleri

    La Juventus è volata nella gelida Poznan con la voglia di ottenere i tre punti fondamentali per continuare ad alimentare il sogno europeo, per Del Neri però, è ormai consuetudine dover fare i conti con la panchina cortissima per via dei tanti infortuni dovendo far ricorso sempre al settore giovanile.

    Son ben otto i convocati dalla Primavera della Vecchia Signora e domani sera visto la penuria di terzini potrebbe far il suo debutto il giovane Vincenzo Camilleri prelevato in estate dalla Reggina e con una stagione al Chelsea. Il difensore centrale al pari di Sorensen, non inserito nelle liste di Europa League, vanta una buona fama e fa ben sperare per il futuro.

    Camilleri è in ballottaggio con Pepe per occupare l’out destro di difesa mentre sul lato opposto toccherà, finalmente, a Traorè mettersi in mostra e dimostrare di poter far parte del progetto bianconero. A metà campo scontata la presenza di Marchisio, out domenica per squalifica, mentre potrebbero ritrovare spazio Lanzafame e Sissoko. In avanti la coppia Iaquinta Del Piero.

    LA CLASSIFICA E IL CALENDARIO DEL GIRONE DELLA JUVENTUS

  • Juve sciupona, la Fiorentina strappa il pari all’Olimpico

    Juve sciupona, la Fiorentina strappa il pari all’Olimpico

    Nell’anticipo serale della 14esima giornata di Serie A una Juventus mai arrendevole impatta 1-1 contro la Fiorentina, che porta a casa un punto prezioso, sprecando una ghiotta occasione per accorciare le distanze in classifica sul Milan capolista, bloccato nel pomeriggio con lo stesso punteggio a Marassi con la Sampdoria.

    Nel gelo dell’Olimpico i bianconeri subiscono una doccia gelata già al 4′ quando la squadra di Mihajlovic passa in vantaggio: Vargas raccoglie sulla sinistra una respinta della difesa di casa e lascia partire un bolide che, con la deviazione determinante di Motta, conclude la sua corsa in rete alle spalle di Storari. Juve colpita ma non affondata, gli uomini di Del Neri cominciano ad aumentare i ritmi di gioco e alzano il baricentro, mossa questa che concede qualche contropiede di troppo alla Fiorentina che però non riesce a far male come vorrebbe con il solo Vargas a creare grattacapi alla retroguardia bianconera sulla fascia di competenza di Motta.
    Marchisio, per due volte, e Del Piero avrebbero la palla giusta per riportare il risultato in parità ma nè l’uno e nè l’altro sono fortunati nelle loro conclusioni.

    Nella ripresa la Fiorentina si rintana nella propria metà campo a difendere il vantaggio: Mihajlovic toglie Ljajic per dare maggiore freschezza con Marchionni, dall’altra parte Del Neri, considerando la serata opaca di Krasic, ridisegna una Juve a treazione anteriore con l’inserimento di Iaquinta, Pepe e Lanzafame al posto di Del Piero, Aquilani e Motta. Boruc si traveste da superman e si oppone, con il piede, da campione sull’attaccante bianconero appena entrato e su Chiellini mettendoci la manona, ma proprio quando i viola cominciano a sentire il profumo dei 3 punti è Pepe, direttamente su calcio di punizione, a beffare l’estremo difensore polacco che nulla può contro la conclusione a giro dell’esterno bianconero rendendo la doccia gelata agli avversari.
    Gli ultimi assalti bianconeri alla porta di Boruc si rivelano inefficaci, il risultato non cambia neanche con l’espulsione di Felipe che costringe la Fiorentina a giocare con un uomo in meno i minuti finali di gara.

    Il pareggio consente a Mihajlovic di tenersi aggrappato alla panchina viola mentre la Juventus, nonostante non abbia fatto bottino pieno come avrebbe voluto il suo allenatore Del Neri, dimostra di avere un bel caratterino.

    Il tabellino
    JUVENTUS – FIORENTINA 1-1
    4′ aut Motta (J), 82′ Pepe (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta (81′ Lanzafame), Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Felipe Melo, Aquilani (58′ Pepe), Marchisio; Quagliarella, Del Piero (58′ Iaquinta).
    Panchina: Manninger, Sorensen, Traorè, Sissoko.
    Allenatore: Del Neri
    FIORENTINA (4-2-3-1): Boruc; Comotto, Camporese (69′ Felipe), Gamberini, Pasqual; D’Agostino, Donadel; Santana, Ljajic (65′ Marchionni), Vargas; Gilardino (56′ Babacar).
    Panchina: Avramov, De Silvestri, Bolatti, Cerci.
    Allenatore: Mihajlovic
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Bonucci, Marchisio, Pepe (J), Pasqual, Comotto (F)
    Espulsi: Felipe (F)

    LE PAGELLE