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  • De Canio e Ficcadenti lasciano Lecce e Cesena

    De Canio e Ficcadenti lasciano Lecce e Cesena

    Hanno conquistato una meritata salvezza ma per Luigi De Canio e Massimo Ficcadenti è giunta l’ora di dire addio: i due tecnici infatti risolveranno consensualmente il loro contratto che li legava rispettivamente a Lecce e Cesena e dalla prossima stagione ripartiranno con una nuova avventura.

    Per l’allenatore dei salentini domenica sarà l’ultima gara sulla panchina giallorossa al Via del Mare con la Lazio, dopo aver condotto con una giornata d’anticipo alla salvezza il club in questa stagione e dopo averla riportata in Serie A in quella passata. Dietro la scelta di De Canio nessun’altra squadra, come assicura lui stesso, ma la diversa visione rispetto alla dirigenza di un progetto iniziato insieme due anni fa: “L’unico problema vero che mi ha portato a prendere questa decisione è l’impossibilità di sviluppare il percorso che avevamo pensato due anni fa. Non sono legato a poltrone o contratti, amo il mio lavoro e se mi rendo conto di non poter mantenere gli impegni presi, preferisco farmi da parte“.

    Divorzio anche a Cesena dove Ficcadenti e il presidente del Cesena Igor Campedelli hanno deciso per il futuro di prendere strade diverse: “Cambiare era la migliore soluzione per il Cesena e per Ficcadenti. E’ una questione di sensazioni che ci fa prendere questa scelta di comune accordo“. Il tecnico, ingaggiato al posto di Fabrizio Castori che aveva ottenuto la promozione nella massima serie, lascia il suo incarico dopo appena un anno.

    Foto credits Repubblica e Ansa.

  • Probabili Formazioni Bari – Lecce. Salentini in campo per la A

    Probabili Formazioni Bari – Lecce. Salentini in campo per la A

    Nonostante la retrocessione aritmetica sia una realtà da molto tempo, per il Bari la partita di oggi rappresenta un match importantissimo, anche alla luce delle forti tensioni che si sono vissute in settimana, con i calciatori biancorossi minacciati dai loro stessi tifosi, che non hanno risparmiato anche le maniere forti per far apprendere i concetti ai loro ex beniamini, ovvero, che il derby non si deve assolutamente perdere. Mutti, dovrà fare a meno di Glik squalificato, Ghezzal e del rientrante dalla squalifica Rudolf. Il tecnico bergamasco sembra intenzionato ad affidarsi ancora alla coppia d’attacco Huseklepp-Romero, con l’ex Chievo Bentivoglio ad agire alle loro spalle come trequartista. In difesa a protezione di Gillet, una linea a quattro con Masiello e Parisi sugli esterni e Belmonte e Rossi al centro. Undici titolare completato da una linea mediana formata da Donati, fra i più contestati dalla curva, Gazzi e Kopunek.

    Bari (4-3-1-2): Gillet; A. Masiello, Belmonte, Rossi, Parisi; Kopunek, Donati, Gazzi; Bentivoglio; Huseklepp, Romero.
    A disp.: Padelli, Rinaldi, Rivas, Ghezzal, Almiron, Codrea, Alvarez.

    In casa salentina, posto che la salvezza passerà da questa partita, squalificato Corvia, De Canio potrebbe affidarsi in attacco al trio Di Michele, Jeda e Bertolacci, con quest’ultimo ad agire alle spalle dei due attaccanti. In porta confermato il solito Rosati, a protezione del quale ci saranno, in una solita difesa a quattro, Tomovic, Fabiano, Gustavo e Mesbah. In linea mediana agirà il trio Giacomazzi, Vives, Olivera. Ancora panchina per l’eroe della scorsa settimana Chevanton.

    Lecce (4-3-1-2):  Rosati; Tomovic, Fabiano, Gustavo, Mesbah; Giacomazzi, Vives, Olivera; Bertolacci; Jeda, Di Michele.
    A disp.: Benassi, Donati, Giuliatto, Coppola, Piatti, Munari, Chevanton.

    Due moduli speculari quindi per i tecnici, in una partita che si preannuncia calda e con un San Nicola simile ad un calderone, pronto a scoppiare qualora i giallorossi dovessero fare colpaccio in trasferta.

  • Colpaccio Lecce, Samp in caduta libera

    Colpaccio Lecce, Samp in caduta libera

    Il Marassi è ormai terra di conquista e nonostante una classifica sempre più precaria la Sampdoria concede l’intera posta al Lecce di De Canio. I salentini dimostrano ancora una volta di esser una delle squadre più in forma del campionato e con una partita gagliarda e di grande qualità riescono ad avere la meglio dei doriani.

    L’avvio dei padroni di casa è incoraggiante grazie alla spinta del pubblico ed una buona intensità di gioco determinata dal pressing a centrocampo di Poli e Palombo. Il maggior possesso palla non viene però mai concretizzato dalle parti di Rosati.

    Il Lecce controlla e al 40′ alla prima vera occasione passa in vantaggio con capitan Di Michele lasciato colpevolmente solo in area di rigore. I tifosi comunque non abbandonano la squadra e in avvio di ripresa la Doria prova a rimettersi in partita con Rosati super su Guberti. I pugliesi chiudono tutti gli spazi costringendo i padroni di casa a lanci lunghi o a cross dalla fasce non utili per un attacco “molle” con Maccarone e Pozzi.

    Arriva cosi il colpo del ko, Olivera si fa prima respingere un tiro da Curci ma sulla respinta è lesto metter in rete. La Samp a questo punto trova una scatto d’orgoglio con Maccarone ma nulla più. Dagli spalti parte la contestazione e i tifosi espongono un eloquente striscione “grazie Garrone, dalla Champions alla retrocessione”.

    I salentini scavalcano proprio la Samp in classifica e con il prossimo impegno casalingo contro il Cagliari possono chiudere il discorso salvezza. Situazione sempre più complicata per i padroni di casa che dovranno far visita al Milan a San Siro.

  • Lecce – Udinese, ultime e probabili formazioni

    Lecce – Udinese, ultime e probabili formazioni

    Allo stadio Via Del Mare di Lecce, alle 15, Lecce – Udinese sarà una partita importante per testare le reali ambizioni dell’Udinese dei miracoli di Guidolin, reduce dal suo record di ben 13 risultati utili consecutivi, imbattuta nel girone di ritorno (l’ultima sconfitta risale al 3-2 contro la Lazio). Il Lecce, invece, ha un urgente bisogno di punti salvezza, per non perdere le distanze dalle squadre che la precedono (Brescia, Cesena e Sampdoria).

    Il divario potenziale sembra, dunque, immenso fra le due squadre: l’attacco delle meraviglie formato da Sanchez e Di Natale contro una delle difese più perforate del campionato. Il riscontro del campo, però, può rivelare sempre delle sorprese, soprattutto in uno stadio “difficile” come quello Salentino, dove quest’anno hanno perso Juventus, per 2 a 0, ed hanno pareggiato Milan ed Inter.

    Guidolin, per questo, nella presentazione del match è parso molto orientato alla prudenza, ” Vogliamo lottare fino alla fine per tagliare un traguardo importante. Si percepisce euforia all’interno dello spogliatoio e anche dall’esterno. Siamo sempre sotto esame e in discussione, non diamo niente per scontato.  Conosciamo bene la forza del Lecce e le difficoltà che troveremo in Salento. Non si può essere sempre al 100% e pensare di andare a fare risultato su tutti i campi ogni domenica, perché nessuno ci riesce, nemmeno il Barcellona o il Real Madrid. Gli avversari sono in campo proprio per impedirti di realizzare ciò che vorresti fare”.

    Guidolin deve rinunciare a Pinzi a centrocampo per squalifica, e lo sostituirà con Abdi; per il resto, schiererà il collaudato 3-5-2: Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Abdi, Inler, Asamoah, Armero; Di Natale, Sanchez, con in panchina Corradi, Denis, Pasquale, Coda, Belardi, Badu e Cuadrado.

    De Canio, ex allenatore dei friulani, teme molto l’Udinese e la considera attualmente la squadra più in forma del campionato. Per questo, è intenzionato a scegliere un 4-4-1-1, modulo da contropiede che in casa ha ben funzionato in altre occasioni, con Di Michele unica punta, supportato da Olivera. L’attaccante non potrà essere in perfetta forma poichè rientra da un lungo stop (assente dalla partita contro la Juventus a Febbraio), ma la sua presenza è importante per gli equilibri dei giallorossi.

    Per il resto, la formazione è la seguente: Rosati; Tomovic, Fabiano, Ferrario, Brivio; Munari, Vives, Bertolacci, Mesbah; Olivera; Di Michele. Con in panchina: Benassi, Donati, Gustavo, Grossmuller, Piatti, Chevanton, Corvia. Giacomazzi è assente per squalifica.

    Arbitrerà De Marco di Chiavari.

  • Pazzini porta l’Inter a -2 dal Milan. Lecce ko 1-0

    Pazzini porta l’Inter a -2 dal Milan. Lecce ko 1-0

    C’è la firma di Pazzini sulla vittoria dei nerazzurri contro il Lecce. Partita che sulla carta poteva sembrare una passeggiata e invece riserva molte insidie, con un’Inter che soffre molto e riesce strappare i 3 punti più che fondamentali a San Siro. La squadra di Leonardo con questa vittoria si avvicina ulteriormente al Milan e la distanza di soli 2 punti attuale, non farà certamente dormire sonni tranquilli agli uomini di Allegri. Il derby del 2 Aprile, come era prevedibile sarà la sfida che deciderà molto della stagione di entrambe le squadre di Milano.
    Attenzione all’Udinese che con questa vittoria e a -6 dalla capolista e al Napoli impegnato in serata contro il Cagliari. Il Milan è avvisato.

    Novità nella formazione iniziale per Leonardo che sceglie una formazione più offensiva, lasciando in panchina Nagatomo e Stankovic, con Zanetti che torna a fare il terzino, e Thiago Motta e Cambiasso a fare schermo davanti alla difesa. Sneijder sulla linea di Eto’o e Pandev posizionati sulle fasce, con Pazzini ultimo uomo davanti.

    PRIMO TEMPO – Occasione iniziale per Sneijder al 4’ servito in area da Pandev con l’olandese che calcia a giro ma trova Rosati a neutralizzare il tiro. Moltissimi spazi per la squadra nerazzurra che si rende pericolosa con tutti i giocatori offensivi. Qualche rischio per i nerazzurri sulle ripartenze del Lecce con Mesbah a insidiare la zona di competenza di Julio Cesar. L’Inter continua a fare gioco e possesso palla, trovando un Lecce molto organizzato nella fase difensiva, che chiude praticamente tutti gli spazi. I salentini non demordono e nelle ripartenze si rendono davvero pericolosi, soprattutto con Corvia al 17’ servito in area che calcia di poco a lato spaventando i tifosi nerazzurri.

    Al 19’ Sneijder calcia una punizione defilata con una traiettoria che fa urlare al gol ai tifosi, ma in realtà è solo un’illusione ottica perché il pallone colpisce l’esterno della rete.

    I nerazzurri nonostante il tridente non riescono a creare grandi occasioni da gol, anzi portando quasi tutti i giocatori in fase offensiva lasciano la retroguardia scoperta soffrendo più del previsto. Alla mezz’ora la partita rimane noiosa, con un possesso palla sterile per l’Inter e pochissime occasioni gol da entrambe le parti. Arriva il fischio dell’arbitro con il risultato bloccato sullo 0 a 0, e un’Inter troppo lenta per far male alla squadra di De Canio.

    SECONDO TEMPO – Fischio di Orsato e le squadre tornano a giocare con le stesse formazioni.  Al 2’ inevitabile e al tempo stesso un po’ sciocca, l’ammonizione rimediata da Lucio che, a centrocampo stoppa il pallone con la mano cercando di fermare l’azione del Lecce. Essendo diffidato salterà il derby con il Milan in programma tra quindici giorni.

    Al 6’ grandissima occasione per Pazzini, che servito in area da Sneijder colpisce di testa e si vede negare il gol da una splendida parata di Rosati. Non passa nemmeno un minuto e l’ex doriano si vendica battendo il portiere del Lecce e facendo esultare tutta la curva Nord di San Siro. Servito al limite dell’area controlla il pallone e fa partire un tiro che finisce alle spalle di Rosati. Inter 1 Lecce 0. Sull’azione del gol rimane il dubbio di un possibile controllo con il braccio del numero 7 nerazzurro. Inter virtualmente a – 2 dai cugini rossoneri.

    Leonardo dalla panchina ordina ai suoi di abbassare i ritmi e continuare a fare possesso palla per evitare che il Lecce possa rientrare in partita. Al 27’ cambio in casa nerazzurra, con Coutinho che subentra a Pandev. Il Lecce non demorde e quando può si affaccia molto pericolosamente vicino l’area difesa da Julio Cesar. Al 38’ si concretizza la più grande occasione della partita del Lecce, quando Bertolacci servito all’altezza del dischetto di rigore  calcia a botta sicura. Julio Cesar si fa trovare pronto e gli nega la gioia del gol. Poche occasioni degne di nota nel finale.

    Orsato fischia, la partita finisce, con l’Inter che batte il Lecce e si aggiudica la possibilità di giocarsi il derby a -2.

  • Inter – Lecce è partita scudetto! Probabili formazioni

    Inter – Lecce è partita scudetto! Probabili formazioni

    Occasione d’oro oggi alle ore 15 per l’Inter di Leonardo. Dopo la sconfitta inaspettata dei rivali rossoneri contro il Palermo, la partita contro il Lecce per la squadra nerazzurra diventa più che fondamentale. Vincere è l’unica ipotesi contemplata in casa Moratti, poiché significherebbe portarsi a un distacco di soli 2 punti in vista della sfida diretta del derby tra 15 giorni (il 2 aprile). Il passo falso del Milan è arrivato, ora la palla passa in mano all’Inter che deve dimostrare sul campo contro il Lecce di poter davvero mettere paura ai cugini rossoneri per la conquista del titolo.

    Leonardo come ha dichiarato ieri nella conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga contro il Lecce, ha predicato calma e concentrazione, escludendo cali di motivazione dopo la vittoria in Champions contro il Bayern.  La squadra salentina è tutt’ora terz’ultima in classifica, ma questa sfida che sulla carta vedrebbe un 1 fisso sulla schedina, oggi rappresenta una partita che in realtà potrebbe presentare mille insidie per l’Inter. Come insegna la ‘storia calcistica recente’, solo la scorsa settimana il Milan aveva avuto l’occasione di chiudere il discorso scudetto con la possibilità di andare a +7 sull’Inter, andando invece a inciampare sul fanalino di coda Bari pareggiando 1 a 1 a San Siro.

    Il tecnico nerazzurro oltre alla squadra guidata da De Canio oggi dovrà far attenzione anche alle numerose diffide che pendono sulla testa dei suoi giocatori: Pazzini Eto’o Lucio e Nagatomo infatti sono a rischio squalifica per il derby e dovranno giocare facendo molta attenzione.

    Vediamo nel dettaglio come le due squadre scenderanno in campo oggi alle ore 15 a San Siro:

    INTER- Leonardo sta pensando a un leggero turn over rispetto all’undici titolare di Monaco. Ranocchia e milito out, dove il primo viene risparmiato dopo aver giocato le ultime partite con il ginocchio dolorante, mentre il bomber argentino viene tenuto ancora a riposo per evitare altre ricadute sull’ultimo infortunio. Milito complice la sosta per le nazionali dovrebbe completare il recupero con tutto il tempo possibile e tornare ad essere utile alla causa interista nel derby contro il Milan. Difesa da reinventare con l’assenza di Ranocchia: il romeno Chivu dovrebbe scalare al centro affiancato da Lucio. Sulle fasce Maicon e Nagatomo dal primo minuto. Se dovesse scegliere Materazzi come centrale, tutto rimarrebbe invariato. Il solito centrocampo con Cambiasso Stankovic e il rientrante Javier Zanetti dopo l’assenza europea per i problemi intestinali. Ballottaggio Thiago Motta Stankovic, con il possibile inserimento di Kharja. Sneijder inamovibile dietro le punte Eto’o Pazzini. L’eroe di Monaco Pandev, dovrebbe invece partire dalla panchina.

    LECCE – L’allenatore del Lecce De Canio nonostante la febbre è partito per Milano. Il tecnico della squadra salentina dovrebbe schierare un 4-5-1  per evitare le offensive nerazzurre con Daniele Corvia unica punta. In difesa spazio per il rientrare Ferrario in coppia con Fabiano, con Tomovic e Brivio sulle fasce. Il centrocampo robusto a 5 dovrebbe essere una diga per fermare sul nascere la manovra dei nerazzurri. Giacomazzi,  Vives e Bertolacci agiranno al centro, con i due esterni Olivera a destra e Mesbah a sinistra. Indisponibile Di Michele, in avanti a reggere il peso dell’attacco da solo ci sarà Daniele Corvia.

    Ecco le probabili formazioni:

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; J.Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Coutinho, Mariga, Thiago Motta, Kharja, Pandev.
    Allenatore: Leonardo.
    Indisponibili: Samuel, Milito, Ranocchia
    Squalificati: Cordoba (1)
    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Lucio

    LECCE (4-5-1): Rosati, Tomovic, Ferrario, Fabiano, Brivio; Olivera, Giacomazzi, Vives, Bertolacci, Mesbah; Corvia.
    A disposizione: Benassi, Donati, Gustavo, Coppola, Piatti, Grossmuller, Jeda
    Allenatore: De Canio
    Indisponibili: Giuliatto, Di Michele, Ofere, Chevanton
    Squalificati: Munari (1)
    Diffidati: Ferrario, Di Michele, Grossmuller, Giacomazzi, Brivio

  • La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    Nel primo anticipo della 28esima giornata, la Roma espugna in extremis il “Via del Mare” con un rigore di Pizarro. I capitolini trovano il vantaggio nel primo tempo, grazie ad un Vucinic ispirato, ma soffrono nella ripresa, sino al momento in cui subiscono la rete del pareggio. Ultimo quarto d’ora all’attacco e gol che nasce da un’ingenuità degli uomini di De Canio. Montella porta a casa 7 punti in 3 partite, ma martedì in Ucraina la Roma dovrà fare meglio di stasera.

    CALCIO D’INIZIO – Nel Lecce la sorpresa è Grossmuller, schierato al posto di Mesbah. Nella Roma, recupera Pizarro che parte titolare. Nei primi minuti è la Roma a gestire il pallone, senza però essere pericolosa, con un Lecce che aspetta di poter colpire in contropiede. Al 9′ sono i salentini a farsi vedere dalle parti di Doni, con una punizione di Oliveira che termina alta sopra la traversa. Continua il momento offensivo del Lecce, con Mexes bravo a chiudere sugli attacchi degli uomini di De Canio. Ma dal 15′ sale in cattedra Vucinic, che comincia a produrre gioco per i suoi, e la Roma va vicino al vantaggio con Cassetti, con un diagonale che sfila di poco al lato. Poi altre due occasioni per Taddei, sempre innescato da Vucinic, ma che il brasiliano non è bravo a finalizzare.

    ROMA IN VANTAGGIO – Al 30′ è il Lecce ad avere la palla buona per segnare, ma la mischia in aria romanista si conclude con la palla alta sopra la traversa. Passano tre minuti, e la Roma passa in vantaggio. Il solito Vucinic prende palla sulla metà campo, vince un contrasto e dal limite dell’aria trafigge Rosati con uno stupendo tocco d’esterno. La Roma continua a spingere, e costruisce un’altra occasione sprecata dal solito Taddei. Il Lecce reagisce, e al 39′ ha l’occasione per il pareggio con Rispoli, provvidenzialmente chiuso da Pizarro. Il primo tempo non regala altre emozioni, con la Roma che chiude in avanti.

    IL LECCE SI SVEGLIA – Inizia il secondo tempo e la Roma prova a farsi vedere davanti, ma dopo qualche minuto il Lecce prende il comando delle operazioni e inizia un forcing offensivo che produce ripetute occasioni, sia con Olivera (gran botta dalla distanza, fuori di un niente) sia con Corvia (subentato a Grossmuller nel finale del primo tempo) che va vicinissimo al gol con un gran colpo di testa (miracolo di Doni) e con un bel sinistro che sfila di poco alla destra del portiere brasiliano. Gli sforzi dei salentini vengono premiati al 75′, quando Giacomazzi segna il gol del pareggio con una bellissima girata di testa, su perfetto assist di Munari.

    FINALE ROMA – Dopo aver subito il pari, i giallorossi di Montella si rianimano e ricominciano a giocare come nel primo tempo. Girandola di cambi con Brighi e Menez che rilevano Taddei e Vucinic, mentre De Canio ci crede e manda dentro Chevanton per Rispoli. La Roma non riesce a sfruttare il maggior possesso palla, con De Rossi che ci prova dalla distanza, ma senza precisione. L’episodio che decide la gara arriva al 89′, quando Munari colpisce con le mani un colpo di testa di Borriello. Sul dischetto si presenta Pizarro, che trasforma il penalty non senza polemiche, poichè si ferma durante la corsa per tirare dagli 11 metri. Dopo 4′ minuti di recupero si conclude la partita. Festa Roma, rimpianti Lecce.

    IL TABELLINO

    Lecce: Rosati, Rispoli (78′ Chevanton), Gustavo, Fabiano, Brivio, Munari, Giacomazzi, Vives, Grossmuller (42′ Corvia), Olivera, Jeda. A disp: Benassi, Piatti, Donati, Mesbah, Bertolacci.

    Allenatore: De Canio.

    Roma: Doni, Cassetti (29′ Juan), Mexes, Burdisso, Riise, Pizarro, De Rossi, Vucinic (80′ Menez), Perrotta, Taddei (68′ Brighi), Borriello. A disp: Julio Sergio, Castellini, Simplicio, Caprari.

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Damato di Barletta. Assistenti: Viazzi e Liberti. Quarto uomo: De Marco

    Reti: 32′ Vucinic, 75′ Giacomazzi, 89′ Pizarro (rig.)

    Ammoniti: De Rossi, Rispoli, Perrotta e Brighi

  • Lecce – Roma, le probabili formazioni. Pizarro titolare

    Lecce – Roma, le probabili formazioni. Pizarro titolare

    Al “Via del Mare” va in scena il primo anticipo della 28.a giornata, con il Lecce che ospita la Roma. Entrambe le squadre sono reduci da un pareggio, ma dal significato diametralmente opposto: il Lecce ha ottenuto un punto preziosissimo in chiave salvezza, in casa del Brescia, diretta concorrente per la permanenza in Serie A, mentre la Roma ha letteralmente bruciato i 3 punti nella partita casalinga contro il Parma.

    Stasera i capitolini sono chiamati ad una grande prestazione, sia per cercare di non accumulare ulteriore distacco dalle squadre in lotta per la qualificazione ai preliminari di Champions (la Roma è a -5 dalla Lazio, che occupa il 4° posto), sia per preparare la fondamentale partita di martedì sera contro lo Shakhtar, con la mente libera da eventuali defaiances contro la squadra di De Canio.

    Dal canto loro, i leccesi devono sfruttare al meglio le partite casalinghe per accumulare punti salvezza (+3 sul Cesena terz’ultimo), e tra le mura amiche hanno già dimostrato di poter fermare le grandi, con i pareggi con Inter e Milan e la convincente vittoria contro la Juventus.

    Dubbi Pizarro e Menez per Montella, con Brighi e Taddei pronti a sostituirli. De Canio dovrà a fare a meno di Di Michele infortunato, con Jeda favorito su Corvia per una maglia da titolare.

    PROBABILI FORMAZIONI

    LECCE (4-4-1-1): Rosati; Donati, Gustavo, Fabiano, Brivio; Munari, Giacomazzi, Vives, Mesbah; Olivera; Jeda. A disposizione: Benassi, Tomovic, Grossmuller, Bertolacci, Piatti, Chevanton, Corvia.

    Allenatore: De Canio.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti,Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Borriello. A disposizione: Julio Sergio, N. Burdisso, Simplicio, Castellini, Greco, Brighi, Menez

    Allenatore: Montella.

  • Miccoli e le lacrime di Lecce

    Miccoli e le lacrime di Lecce

    Dopo il gol capolavoro su punizione alla sua squadra del cuore Fabrizio Miccoli non ha retto alle emozioni, e non solo non ha esultato per la rete del pareggio appena segnata, ma ha chinato il capo ed è rientrato nello spogliatoio in lacrime.  Attraverso le sue parole in un’ intervista alla Gazzetta dello Sport, l’attaccante rosanero ha risposto a tutte le domande necessarie a placare le polemiche sorte dopo il match tra Palermo e Lecce.  Quest’ultime sorte per via delle dichiarazioni del tecnico del Lecce De Canio su un’ipotetica promessa fatta da Miccoli, relativa al suo trasferimento nella squadra salentina.

    “Magari scherzava – ha detto l’attaccante del Palermo – ma se l’ha detto in tono serio non va bene perché poi i tifosi pensano che ho sempre rifiutato il trasferimento”. Qualcosa di vero c’è stato però. La risposta arriva dallo stesso giocatore che motiva in questo modo il suo comportamento:Mi è stato chiesto se volevo andare a Lecce in prestito per sei mesi. Ma secondo loro io posso mai andare dal mio presidente, da Zamparini, l’unico che ha creduto in me dopo il Benfica, a dire di mandarmi in prestito a Lecce? Per di più essendo il simbolo e il capitano del Palermo?”

    Stufo di queste continue voci di mercato che l’accostano alla maglia del Lecce, Miccoli risponde così:

    “Ad ogni sessione di mercato il mio nome viene accostato al Lecce ma poi non se ne fa mai niente quindi c’è qualcosa che non va, vuol dire che non è un interesse concreto. Ad esempio quando sono andato al Benfica ho chiesto al presidente del Lecce Semeraro di prendermi. I portoghesi hanno pagato il prestito 900.000 euro, non penso che Semeraro non avrebbe potuto pagare questa cifra”.

    Il capitano del Palermo paga lo scotto di essere così legato, soprattutto sentimentalmente ad un’altra squadra. E nelle sue parole si legge molta amarezza per la situazione che si è venuta a creare.

    “È tutta colpa mia, – ha aggiunto il numero 10 rosanero– sono attaccato a Lecce, alla squadra e alla gente del Salento, le mie emozioni dovevo tenerle per me, ho sbagliato. D’ora in poi non le esternerò più”.

  • E’ solo Ibra, Olivera ferma la fuga del Milan

    E’ solo Ibra, Olivera ferma la fuga del Milan

    Il 4-4 contro l’Udinese a San Siro era da attribuire alla mancanza di Nesta in difesa e dei centrocampisti titolari, questa sera al Via Del Mare i rossoneri erano quasi in formazione tipo ma il risultato non è stato migliore.

    I rossoneri di Allegri sembrano aver smarrito la grinta della prima parte della stagione limitandosi ad un abulico possesso palla e alle sontuose giocate di Ibrahimovic, il Lecce di De Canio dimostra invece di esser diventata squadra difendendosi con ordine e rendendosi pericolosa con partenze repentine.

    Del primo tempo “bruttino” resta da commentare i battibecchi a distanza tra Ibra e Pato e lo scontro finale tra il Papero e Gattuso. La ripresa si illumina grazie ad un lampo di Ibrahimovic che si inventa un gol da antalogia dalla distanza, i salentini reagiscono e approfittando della serata no della retroguardia rossonera impegnano Amelia. L’ingresso di Cassano questa volta non serve a congelare la partita e il Lecce trova il meritato pari con Olivera su calcio di rigore, il forcing finale rossonero viene respindo da un buon Rosati. Secondo pari consecutivo per i rossoneri e l’alito dell’Inter inizia a sentirsi vicino.

    IL TABELLINO

    LECCE-MILAN 1-1
    4′ st Ibrahimovic (M), 37′ st Olivera

    Lecce (4-1-3-2): Rosati 7; Tomovic 6, Gustavo 6, Fabiano 6, Mesbah 5,5; Vives 6,5 (35′ st Piatti sv); Munari 6, Olivera 6,5, Grossmuller 5 (12′ st Giacomazzi 6); Jeda 6 (23′ st Corvia sv), Di Michele 5,5. A disp.: Benassi, Donati, Bertolacci, Ferrario. All: De Canio
    Milan (4-3-1-2): Amelia 6; Abate 6,5, Nesta 5, Thiago Silva 5, Bonera 5; Gattuso 6, Ambrosini 5, Flamini 6(48′ st Yepes sv); Seedorf 5; Pato 4 (27′ st Cassano 6,5), Ibrahimovic 7,5. A disp.: Roma, Antonini, Oddo, Strasser, Merkel. All: Allegri

    Arbitro: De Marco
    Ammoniti: Nesta, Gattuso (M), Olivera (L)

    Espulsi: –