Sconfitta fatale quella di ieri per De Canio che ha visto la sua squadra soccombere con un passivo molto pesante (1-4) in casa ed in Coppa Italia ad opera della cadetta Siena.
Tutto è andato storto, dal gioco al risultato e con entusiasmo i toscani hanno fatto il loro dovere, senza aver paura di affrontare un nemico ferito e morente sul proprio territorio.
Così questa mattina è arrivato il comunicato ufficiale della società etnea:
“Il Calcio Catania S.p.A. comunica di aver affidato nuovamente l’incarico di conduzione tecnica della prima squadra al signor Rolando Maran, già alla guida dei rossazzurri nella scorsa stagione ed in occasione delle prime otto gare del campionato in corso. Torna a far parte dello staff tecnico anche Christian Maraner, allenatore in seconda. Mister Maran dirigerà la seduta d’allenamento in programma oggi alle 15.00“.
Il Catania in questa sessione di mercato per’altro ha già operato investendo in qualche innesto, tuttavia senza trovare ancora la quadratura del cerchio e annaspando anche in questo settore. Maran conosce ovviamente l’ambiente essendo stato in primis colui che ha guidato la squadra ad inizio stagione ed è probabile che sappia anche su cosa si deve puntare per risollevare le sorti rossazzurre che al momento sembrano segnate.
Dopo aver condotto il Varese ai playoff di Serie B, nella stagione 2011/12 poi persi contro la Sampdoria, Maran aveva trovato la sua nuova collocazione proprio a Catania, dove nel primo anno del suo operato, stagione 2012/13, aveva portato la squadra siciliana al record storico di punti in Serie A (56). Il 20 ottobre 2013 Rolando Maran era stato esonerato dal focoso presidente Pulvirenti che lo aveva sostituito con Luigi De Canio fino alla disfatta contro il Siena di ieri. Rolando Maran così torna a guidare il suo giocattolo con la grinta e la voglia di lasciare nuovamente il segno a Catania, oppure per ricostruire un ciclo ripartendo dalle origini.
Luigi De Canio non è più l’allenatore del Genoa, con lui diventano 3 le panchine di Serie A saltate in questa stagione dopo quelle di Ficcadenti (Cagliari) e Di Carlo (Chievo). Il presidente Enrico Preziosi, dopo la pesante sconfitta rimediata con la Roma, ha deciso di cambiare la guida tecnica del Grifone generando grande sorpresa nello stesso De Canio. Arrivato a Genova nella passata stagione con i rossoblù terzultimi in classifica a cinque giornate dal termine, il tecnico lucano era riuscito a salvare i genoani all’ultima giornata. Dopo aver meritato sul campo la riconferma, in questa stagione De Canio non è riuscito però ad evitare l’esonero da parte del presidente genoano nonostante i 9 punti conquistati nelle prime 8 giornate, frutto di 10 gol fatti e 12 subiti. Evidentemente il decimo posto in classifica ed una squadra troppo discontinua sia nei risultati che nella gestione della partita hanno convinto Preziosi a cambiare qualcosa.
Il presidente del Genoa ha spiegato così l’esonero: “Con De Canio ho un ottimo rapporto, per questo motivo provo un grande dispiacere nel doverlo allontanare come allenatore del Genoa. C’è chiaramente qualcosa che non va nella squadra, non sarei stato contento nemmeno se avessimo portato a casa i tre punti contro la Roma”. Inoltre come evidenziato dallo stesso Preziosi, il Genoa in questa stagione per ben 3 volte è passato in vantaggio (contro Roma, Juve e Catania) e altrettante volte ha perso mostrando chiare difficoltà nella gestione della partita. De Canio nel post-partita di ieri, aveva giustificato questo problema con l’inesperienza di alcuni giocatori giovani inseriti nell’undici genoano, ma si sa, quando le cose non vanno a pagare è sempre colui che siede in panchina.
Il prossimo allenatore del Genoa sarà Gigi Del Neri, ex allenatore della Samp, molto stimato da Preziosi: “Lo inseguivo da un anno, ha dimostrato durante la sua carriera di essere un ottimo allenatore. Credo che all’interno della rosa ci siano gli uomini giusti per poter adottare il suo modulo, il 4-4-2. Arriva qui con un grande entusiasmo. Ho cambiato anche idea sul mio impegno, prometto ai tifosi che nel mese di gennaio faremo qualcosa di importante per cercare di poter riportare il Grifone di nuovo in alto”. L’ex tecnico del Chievo dei miracoli torna quindi ad allenare in Serie A dopo l’infelice esperienza vissuta alla Juventus nella stagione 2010/2011. Il nuovo tecnico del Genoa verrà presentato domani alle ore 12 presso la sala stampa di Villa Rostan.
Nella partita che anticipava l’apertura della settima giornata di questa stagione ci ha pensato Borriello a rovinare la festa a Gasperini, ritornato da avversario al Ferraris: in Genoa-Palermo infatti i rosanero stavano conducendo con un 0-1 che gli avrebbe regalato tre punti d’oro ma la zampata nella ripresa del ritrovato ex attaccante giallorosso ha strappato il pareggio ai siciliani. Un pareggio che alla fine sembra più che giusto in quanto le due squadre hanno affrontato il match a viso aperto facendo il possibile per portarsi a casa la vittoria ma accontentandosi al triplice fischio del punto guadagnato dopo la sfiorata sconfitta del Palermo in quanto Immobile ha sbagliato anche la rete del raddoppio.
La parte più entusiasmante dell’incontro pare essere stata per tutti i tifosi presenti l’arrivo di Giampiero Gasperini per la prima volta come avversario: appena entrato allo stadio è infatti partita una standing ovation composta da applausi e cori che è stata ricambiata da un saluto del tecnico che si è mostrato visibilmente emozionato. Non a caso il Genoa ricorda Gasperini come uno degli allenatori con il quale la squadra è cresciuta più di tutti e soprattutto con cui ha messo in archivio risultati importanti.
Passati i minuti delle emozioni sugli spalti è arrivato il tempo del fischio d’inizio dove a farla da padrona nel primo tempo è proprio il Palermo: nonostante le tre sconfitte precedenti negli incontri in trasferta i rosanero si dimostrano affamati di vittoria e, complice forse un Genoa che non si aspettava una squadra così, già al 14′ di gioco si portano in vantaggio con il colpo di testa di Giorgi che insacca la rete grazie al cross di Illicic. Dall’altra parte i padroni di casa provano a reagire, trovando anche delle ottime giocate che mettono sul filo del rasoio il pareggio: a fare la differenza è infatti un gran Ujkani che s’impone più volte sulle conclusioni dei soliti Borriello, Immobile e Antonelli.
Nella ripresa l’appena entrato Jorquera da al Genoa quel qualcosa in più e soprattutto al 7′ di gioco mette un pallone d’oro sulla testa di Borriello che riesce finalmente a superare l’estremo difensore rosanero e ad insaccare la rete del pareggio. Nel restante tempo disponibile la partita è un continuo tentare di raddoppiare: i locali vogliono la vittoria visti i continuii pareggi, ed i rosanero cercano la via del goal per guadagnare punti importanti. L’incontro termina però con un pareggio che accontenta in parte entrambe le formazioni e soprattutto il pubblico che applaude i giocatori, i quali sono stati in grado di regalare una gara intensa e piacevole per i tifosi.
IL TABELLINO E LE PAGELLE:
Genoa-Palermo 1-1 Genoa (4-3-3): Frey 6.5; Sampirisi 5, Granqvist 5.5, Bovo 6.5, Antonelli 6; Kucka 6.5, Tozser 5 (42′ Jorquera 6.5), Seymour 6; Immobile 5.5 (24′ st Vargas 5.5), Borriello 7, Jankovic 5.5 (41′ st Moretti). A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Melazzi, Merkel, Piscitella, Anselmo, Bertolacci, Canini. All.: De Canio Palermo (3-4-2-1): Ujkani 7; Muñoz 6, Donati 6, Von Bergen 5.5; Morganella 5.5, Barreto 6.5, Rios 6, Garcia 6.5; Giorgi 7 (30′ st Bertolo), Ilicic 6.5 (11′ st Kurtic 5.5); Miccoli 5.5 (8′ st Hernandez 5). A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Viola, Dybala, Labrin, Budan, Pisano. All.: Gasperini Arbitro: Tommasi Marcatori: 14′ Giorgi (P), 7′ st Borriello (G) Ammoniti: Bovo, Jankovic, Jorquera (G), Von Bergen, Morganella (P)
Il Genoa di De Canio ospita la Juventus nella sfida al Marassi di scena oggi alle 15.00. Obiettivo dei grifoni è quello di riconfermarsi bestia nera per i Campioni d’Italia che lo scorso anno riuscirono a registrare solamente due pareggi (2-2 e 0-0) contro i rossoblu. Per la Juventus guidata da Massimo Carrera si apre ufficialmente il ciclo di impegni ravvicinati con il debutto mercoledì in Champions League a Londra contro i Campioni in carica del Chelsea. Carrera sembra però intenzionato a non affidarsi troppo al turn over anche perchè – ammette – “la Juve non ha titolari o riserve e a Genova schiereremo la formazione migliore“.
De Canio dovrebbe schierare il 4-3-3 rinunciando a Juan Manuel Vargas per infortunio e a Marco Rossi che non è ancora al meglio delle sue condizioni fisiche. Porta difesa da Frey con Granqvist e Canini coppia centrale di difesa mentre sugli esterni agiranno Antonelli e Ferronetti a completare la retroguardia. Centrocampo affidato a Kucka e Merkel con Toszer favorito su Seymour nel ruolo di regista. Attacco affidato ai due ex bianconeri, Borriello e Immobile con Jankovic a completare il tridente.
Il 3-5-2 è invece il modulo scelto da Carrera che potrebbe schierare in difesa Lucio rientrato dallo stop per infortunio. L’ex nerazzurro potrebbe rilevare uno tra Barzagli e Chiellini con quest’ultimo più vicino ad accomodarsi in panchina mentre Bonucci e Lichtsteiner completano il reparto difensivo. Turno di riposo potrebbe essere concesso a uno tra Vidal e Asamoah rientrati ieri dagli impegni con le rispettive nazionali, anche se la presenza del cileno dovrebbe essere confermata mentre per il Ghanese il turno di stop dovrebbe essere quasi certo. Centrocampo quindi con gli intoccabili Vidal, Pirlo e Marchisio, e Giaccherini al posto di Asamoah. In attacco ad affiancare l’intoccabile Vucinic ci sarà Matri che scalpita ancora per conquistare una maglia da titolare, per Giovinco sembra quasi certo il turno di riposo.
PROBABILI FORMAZIONI GENOA-JUVENTUS
GENOA (4-3-3): S. Frey; Ferronetti, Granqvist, Canini, Antonelli; Kucka, Toszer, Merkel; Jankovic, Borriello, Immobile. All. De Canio
A disp: Tzorvas, Stillo, C. Bovo, Moretti, Sampirisi, M. Rossi, Seymour, Anselmo, Bertolacci, Jorquera, Piscitella, Melazzi
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Giaccherini; Matri, Vucinic. All. Carrera (Conte squalificato)
A disp: Storari, Rubinho, Caceres, De Ceglie, Isla, Marrone, Pogba, Asamoah, Quagliarella, Bendtner, Giovinco
Inizia un nuovo corso per il Genoa di Enrico Preziosi. Il presidente genoano ha deciso di affidare il suo Genoa al vulcanico Pietro Lo Monaco, che ricoprirà la carica di amministratore delegato con funzioni anche di direttore generale. L’ex dirigente del Catania è pronto per l’inizio di una nuova avventura in una piazza desiderosa di tornare in Europa. Lo stesso Preziosi ha spiegato gli ampi poteri di cui godrà il nuovo ad rossoblu: “Lo Monaco avrà carta bianca. Mi lascerà qualche condivisione sul calciomercato, ma nulla di più. Altrimenti non avrei fatto un passo indietro. Il resto se lo guadagnerà lui sul campo, mentre io farò il patron. Ho sempre rispettato le deleghe che d’ora in poi saranno ancora più strette”.
A parlare poi ci ha pensato il nuovo ad genoano che in maniera molto decisa ha delineato le linee guida del suo progetto: “A me piace pensare che attorno a una società gravitino cinque componenti importanti: squadra, staff tecnico, tifoseria, mass media e azienda. Tutto deve essere programmato affinché il Genoa possa compiere un percorso di affidabilità globale. Bisogna porsi sempre dei traguardi. Un lavoro senza traguardi è un lavoro monco. Bisogna avere la voglia di sognare e puntare al meglio”. L’ex dg del Catania poi rivela il suo sogno: “Speriamo di poter festeggiare il decimo scudetto e la stella durante la mia permanenza. Non è una boutade”. Questa dichiarazione fa intuire l’ambiziosità di Lo Manaco che si spinge oltre l’inverosimile.
Il Genoa ripartirà anche da Luigi De Canio, confermato come allenatore del grifone anche per la stagione 2012/2013. Proprio il nuovo ad genoano ha voluto ufficializzare nella sua presentazione la conferma dell’allenatore: “De Canio è una persona seria, affidabile che ha raccolto meno delle sue qualità. Sa di essere in una piazza importante ed è motivatissimo“. L’allenatore di Matera che ha guidato il Genoa nel finale di stagione conducendolo alla salvezza nell’ultima giornata verrà presentato martedì insieme al suo staff.
Dopo aver delineato il quadro societario il Genoa è pronto a scatenarsi sul mercato. Infatti ci sono tanti giocatori giovani attualmente in comproprietà sui quali il Genoa vuole puntare sin dal prossimo anno. Spiccano su tutti i nomi di Ciro Immobile, capocannoniere del campionato di serie B 2011/2012 con 28 reti e Mattia Destro, autore di una stagione brillante al Siena. Il Genoa ha acquistato a gennaio la metà di Immobile dalla Juventus e l’attaccante campano sarà agli ordini di mister De Canio nella prossima stagione e proverà a ben figurare anche nel palcoscenico della serie A. Mattia Destro invece per adesso è tutto del Genoa visto che il Siena ha il diritto di riscatto della metà del cartellino ma ancora non lo ha esercitato. Quindi il futuro dell’ariete di Ascoli Piceno è ancora da delineare con Inter, Juventus e Roma che lo seguono da parecchio tempo. Parola di Enrico Preziosi: “Destro è in prestito al Siena ma è interamente del Genoa. Il Siena può riscattarne la metà ma ora non l’ha ancora fatto. Destro ha strizzato l’occhio a Zeman e alla Roma? I giocatori strizzano l’occhio un po’ a tutti. C’è da aspettare un pochino”.
Grande attesa per l’ultimo turno di campionato che deve emettere ancora due verdetti importanti: chi andrà nell’Europa che conta? Chi sarà la terza retrocessa in serie B dopo Cesena e Novara? Stasera il campo emetterà i suoi verdetti. Ma concentriamoci sulla lotta salvezza che vede contrapposti il Genoa ed il Lecce.
Il Genoa ha 39 punti, ben 3 in più sul Lecce allenato da Serse Cosmi; per questo stasera i salentini devono sperare in un vero e proprio miracolo calcistico. Innanzitutto i pugliesi dovranno battere in trasferta il Chievo Verona e poi dovranno sperare in una sconfitta del Genoa impegnato contro il Palermo in un Marassi a porte chiuse. Combinazione molto utopistica diranno in molti, ma si sa, il calcio è strano e le sorprese sono dietro l’angolo.
CHIEVO – LECCE – Stasera ore 20:45 al Bentegodi di Verona va in scena Chievo-Lecce, una delle due partite chiave per la lotta salvezza. Il Chievo ha poco da chiedere a questa sfida in quanto è già salvo con 46 punti in classifica. I ragazzi di Di Carlo sono reduci da 4 pareggi nelle ultime 5 di serie A e la vittoria in casa manca dal 7 aprile contro il Catania. A tal motivo Pellissier e compagni vogliono chiudere la stagione con una vittoria davanti al pubblico di casa. Di diverso parere sarà il Lecce che ha bisogna assoluto di una vittoria per sperare. Tra l’altro i salentini quest’anno hanno ottenuto ben 21 punti (36 quelli totali) lontano dal Via del Mare, a conferma che la squadra di Cosmi si esprime meglio in trasferta. I giallorossi inoltre, potranno contare sull’apporto di Luis Muriel e Juan Cuadrado, tornati disponibili dopo il turno di squalifica.
GENOA – PALERMO – Ad inizio stagione nessun genoano avrebbe pensato di ritrovarsi invischiato fino all’ultima giornata nella lotta salvezza. Ed invece è la dura realtà che sta vivendo la Genova rossoblù da 2 mesi a questa parte. Stasera il Genoa, autore di una stagione sciagurata se si pensa al valore tecnico della rosa allestita dal presidente Enrico Preziosi, si gioca la permanenza nella massima serie. Brutto scherzo del destino per gli stessi genoani che un anno fa avevano gioito per la retrocessione incredibile dei cugini della Sampdoria. Certo è che il Grifone ha il destino nelle proprie mani ma la squadra di Luigi De Canio non potrà contare sull’apporto del pubblico dopo i fattacci di Genoa-Siena 1-4. Pubblico che comunque seguirà la squadra e la sosterrà fuori dallo stadio. Non sarà della partita Rodrigo Palacio, 19 reti e capocannoniere genoano. In avanti spazio a Giuseppe Sculli e Alberto Gilardino. Il Palermo, altra delusione di questo campionato, proverà ad opporre resistenza senza l’aiuto di un leccese doc, Fabrizio Miccoli, che non sarà della partita per via di un problema muscolare.
PROBABILI FORMAZIONI GENOA-PALERMO
GENOA (4-4-2) : Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Belluschi, Biondini, Jankovic; Sculli, Gilardino.
Panchina: Lupatelli, Alhassan, Carvalho, Veloso, Birsa, Jorquera, Ze Eduardo. Allenatore: De Canio.
Il recupero della 33 giornata tra Milan Genoa termina con la vittoria dei rossoneri per 1-0, grazie al gol nel finale del neo entrato Boateng. Successo che mantiene vive le speranze della squadra di Allegri, nonostante il gol di Borriello in quel di Cesena consenta alla Juventus di avvicinarsi inesorabilmente allo scudetto. Il Grifone di De Canio esce da San Siro a testa alta, in 10 uomini ma con un pizzico di convinzione in più. La salvezza è possibile. Un punto di vantaggio sul Lecce a questo punto della stagione può voler dire tanto o niente. Quattro sfide da brivido attendono i calciatori rossoblu. Inferno e ritorno, dopo tre mesi di astinenza il Genoa non può più aspettare.
SCUDETTO? – Dove è finito il Milan di inizio stagione? E’ la domanda che si stanno chiedendo migliaia di tifosi rossoneri, quasi increduli difronte all’involuzione subita dalla loro squadra nell’ultimo periodo. Incontri che sulla carta non dovrebbero presentare alcuna difficoltà si rivelano invece montagne durissime da scalare. Giocatori molli, lenti, disuniti. Perché? Sfiducia nel tecnico, preparazione atletica errata, scarse motivazioni (e lo scudetto?). Allegri a muso duro, fuori Seedorf e Robinho, lasciati a riflettere lontano dal campo in seguito alle ultime “sfilate” di moda di cui i due calciatori avevano dato sfoggio nelle precedenti gare. Se la scelta sia stata tardiva o meno sarà poi il campo a dirlo. Con Binho fuori, tocca al Faraone. Il ragazzino però stenta a lasciare la propria impronta sul match, fatto di per sé comprensibile se si considera un Ibrahimovic sempre più “irritante” e una manovra di gioco da censura.
MAGLIA NEL CUORE – Vedendo le condizioni disastrate del Milan, il Genoa non può far altro che crederci. Ben presto infatti i giocatori di De Canio abbandonano le barricate “italiane”. I rossoneri quasi fisiologicamente iniziano a ballare dietro. Nesta fa il vigile urbano in area di rigore, stoppando con il braccio un tiro velenoso di Kucka. L’arbitro Gervasoni decide di far proseguire. Scelta piuttosto opinabile. La determinazione del Grifone nel cercare la salvezza supera di gran lunga quella dei padroni di casa, che forse a questo scudetto non ci credono più. Per oggi la maglia è salva.
NUOVA LINFA – Nella ripresa i rossoneri trovano la ricetta vincente. Fantasia e rabbia, Cassano più Boateng. Dopo il loro ingresso il Milan cambia marcia. Niente di trascendentale, quanto basta però per mettere alle corde il Genoa, tradito dall’espulsione di Jankovic nel finale. Fantantonio alza i giri del motore milanista, Boateng sgomma per il gol (86′) che vale tre punti. Lo scudetto resta al casello di Milan almeno fino a domenica. E di questi tempi è già tanto per Allegri.
Pagelle Milan Genoa 1-0 Nesta 6: uno dei pochi ad arrendersi e credere ancora nel titolo. A differenza della partita contro il Bologna non si improvvisa ala aggiunta, però dimostra di attraversare un periodo particolarmente florido dal punto di vista dell’originalità, reinventandosi un nuovo mestiere all’interno dell’area di rigore rossonera. VIGILE Nocerino 5: se prima non faceva una piega l’equazione “assist Ibra = Nocerino gol”, allo stesso modo ora l’ex centrocampista del Palermo tende a riflettere la prestazione dello svedese. LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE Boateng 7: quanto è mancato quest’anno al Milan il ghanese? La risposta la si può trovare nella partita di oggi. Escluso Ibrahimovic, Prince è l’unico calciatore della squadra rossonera a ricoprire un ruolo determinante in fase offensiva. Insieme a Thiago Silva costituiscono la spina dorsale del Milan di Allegri. VERTEBRA Ibrahimovic 4,5: condizione fisica al limite per lo svedese. Sembra di rivivere lo stesso film della scorsa stagione, sebbene allora c’era un Pato e un Robinho in più a garantire quei gol decisivi per lo scudetto del Milan. L’immagine di Ibra che ad inizio ripresa fatica a respirare è piuttosto esemplificativa. SOS
Granqvist 6,5: connazionale di Ibrahimovic, il centrale difensivo del Genoa fa un figurone insieme al suo compagno di squadra Kaladze (ex della partita). VETRINA Belluschi 7: è l’eroe dei Grifoni. De Canio lo reinventa regista di centrocampo e l’argentino disputa un match mozzafiato. Dopo aver dato fondo a tutte le energie abbandona il campo per i crampi. SORPRESA Sculli 6,5: possono pure togliergli la maglia, l’anima rossoblu però non gliela leva nessuno. Si sacrifica nel ruolo di terzino destro, è un po’ l’Eto’o o il Drogba della situazione. Se verrà seguito dai propri compagni il Grifone non dovrà più preoccuparsi. BOSS Palacio 6: l’argentino si rende protagonista di una buona prova, il gol però non arriva. La salvezza del Genoa dovrà passare per forza di cose dai suoi piedi. CHIAVE DI VOLTA
Questo pomeriggio San Siro ospita l’incontro fra Milan Genoa. Per i rossoneri, con cinque partite ancora da giocare, rappresenta forse l’ultimo treno per lo scudetto, dopo i passi falsi contro Fiorentina e Bologna. Allegri, sempre più sulla graticola, a sorpresa non convoca Clarence Seedorf e il brasiliano Robinho. Dall’altra parte c’è una squadra disperata, ancora sotto choc per quanto accaduto domenica scorso al Ferraris. Toccherà al nuovo allenatore De Canio (ex Lecce) cercare di risollevare le sorti del club genoano, precipitato al quartultimo posto in classifica, con un solo punto di vantaggio rispetto al Lecce (impegnato oggi contro il Napoli).
TOCCA AL FARAONE – Con ogni probabilità la coppia d’attacco rossonera sarà composta da Ibrahimovic ed El Shaarawy, il quale prenderà il posto di un deludente Robinho. In difesa, sebbene annunciato alla vigilia, mancherà Thiago Silva. I due centrali di difesa saranno Nesta e Yepes. Indisponibili Bonera (squalificato per una giornata) e il francese Mexes. A centrocampo Allegri conferma il blocco tutto muscoli, con Van Bommel insieme a Nocerino e Muntari. Dietro le punte giocherà Emanuelson, mentre Boateng (recuperato) partirà dalla panchina, dove siederanno anche Cassano e Maxi Lopez.
FUORI GILARDINO – De Canio, al debutto sulla panchina del Genoa, sembra intenzionato a schierare il 4-4-2, lasciando fuori il grande ex della partita, Alberto Gilardino. In difesa Carvalho e Moretti agiranno da terzini, con Kaladze (anche lui ex) e Granqvist al centro. A centrocampo invece mancherà il capitano Rossi, che sconta una giornata di squalifica. Sulle fasce probabile l’impiego di Belluschi e Biondini, mentre Kucka e Veloso formeranno la diga di centrocampo. In attacco De Canio lancia dal primo minuto la coppia Palacio-Sculli.
PRECEDENTI – A San Siro il Genoa non conquista i tre punti da 54 anni (5-1 stagione ’57-58). All’andata la squadra di Allegri espugnò il Ferraris grazie alle reti di Ibrahimovic e Nocerino. Nella scorsa stagione il Milan superò in casa i grifoni per 1-0, merito di un’invenzione dello svedese. L’ultimo punto conquistato in casa del Diavolo da parte del Genoa risale alla stagione 2008-2009, quando i rossoblu pareggiarono per 1-1 contro gli uomini di Ancelotti (rete di Milito).
Milan Genoa probabili formazioni, recupero 33^ giornata Serie A Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Yepes, Antonini, Van Bommel, Nocerino, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, El Shaarawy.
Panchina: Amelia, Mesbah, Aquilani, Gattuso, Boateng, Cassano, Maxi Lopez. Allenatore: Massimiliano Allegri. Genoa (4-4-2): Frey, Carvalho, Kaladze, Granqvist, Moretti, Belluschi, Kucka, Veloso, Biondini, Palacio, Sculli.
Panchina: Lupatelli, Bovo, Birsa, Jankovic, Jorquera, Ze Eduardo, Gilardino. Allenatore: Luigi De Canio
Si infittisce il giallo sul futuro della panchina biancoceleste, una corsa a tre per Reja, De Canio e Zola. Chi sceglierà Lotito? Il tecnico goriziano ha diretto l’allenamento di ieri pomeriggio e anche quest’oggi si trova a Formello dove alle 15 è in programma la seduta di rifinitura in vista della partita di domani sera contro la Fiorentina all’Olimpico. Ma non vi sono certezze su chi presenzierà la consueta conferenza stampa prevista per le 17.30. Il caos in casa Lazio regna sovrano, e non è escluso che il finale riservi il classico colpo di scena. Fra i tre contendenti spunta il nome di Alberto Bollini, il tecnico della Primavera.
L’ULTIMO ARRIVATO – Il nome nuovo delle ultime ore è quello di Gianfranco Zola. Il presidente Lotito sta pressando l’ex allenatore del West Ham e ct dell’Under 21 italiana per convincerlo riguardo il progetto Lazio. Il sardo, ribattezzato “the magic box” dai tifosi inglesi ai tempi della sua avventura con la maglia del Chelsea, dovrebbe atterrare a Roma in queste ore per avere un colloquio con il numero uno della società biancoceleste. L’arrivo di Zola alla Lazio rimane comunque difficile, sopratutto perché l’ex calciatore di Napoli, Parma e Cagliari ha espresso più volte la propria volontà di rimanere a Londra e di volere accettare soltanto eventuali offerte provenienti dalla Premier.
DE CANIO – L’ex tecnico di Udinese e Napoli rimane in pole position per sostituire il dimissionario Reja. L’incontro con Lotito di ieri sera ha dato esito positivo, confermando un’intesa di massima fra il presidente e De Canio, reduce dalla brillante salvezza ottenuta con il Lecce lo scorso campionato, quando rivestiva anche il ruolo di manager (l’anno precedente era stato alla guida del Qpr nella Serie B inglese, ottenendo un deludente 14° posto).
CONFUSIONE REJA – Desta perplessità il comportamento della società e dello stesso Reja, le cui dimissioni sono state rassegnate martedì scorso. Sono passati quattro giorni, la sfida contro l’Atletico Madrid e tre allenamenti con la prima squadra. Appena arrivato ai cancelli di Formello ha dichiarato un eloquente “è tutto a posto”, non facendo altro che rendere ancora più difficile il rebus intorno alla guida tecnica della Lazio. Fra meno di tre ore ci sarà con ogni probabilità la parola fine, con l’inizio della conferenza stampa alla vigilia del match contro la Fiorentina. Solo allora sapremo chi si siederà sulla panchina biancoceleste nel posticipo di domani sera.