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  • Doria, la Juventus offre sei milioni di euro

    Doria, la Juventus offre sei milioni di euro

    L’infortunio muscolare di Giorgio Chiellini che dovrebbe tener fuori il difensore livornese per almeno due mesi e mezzo è stata una brutta tegola per la Juventus, costretta per questo a ricorrere ai ripari sul mercato di Gennaio, anche a causa della concomitante rescissione del contratto di Lucio, dopo un inizio di stagione in cui l’ex interista ha vissuto ai margini della squadra e che lo ha indotto al divorzio dal club bianconero per accasarsi proprio in questi giorni al San Paolo, tornando in patria. Ecco, dunque, che Beppe Marotta ed il suo team devono vagliare le alternative migliori alla causa bianconera, considerando l’importanza di poter contare su una valida alternativa all’inamovibile terzetto titolare Barzagli-Bonucci-Chiellini. In tal senso, nelle ultime ore è emerso il nome di Doria, giovane difensore brasiliano del Botafogo di soli 18 anni, stabilmente convocato dall’Under venti verdeoro.

    Per acquistare Matheus Macedo Doria, secondo quando rivelano alcuni quotidiani brasiliani, la Juventus avrebbe inizialmente offerto sei milioni di euro al club brasiliano, ma il presidente del club Assumpcao aveva iniziato un gioco al rialzo sottolineando che il Botafogo sarebbe stato disposto a negoziarlo soltanto per cifre superiori, che si aggirassero almeno sui dieci milioni di euro considerando che nel contratto che attualmente lega Doria al Botafogo – in scadenza nel 2015 – è prevista una clausola rescissoria da dodici milioni e mezzo di euro.

    Doria, la Juventus offre sei milioni | foto dal web
    Doria, la Juventus offre sei milioni | foto dal web

    Doria è molto giovane, ed i suoi diciottanni possono essere considerati un aspetto cruciale nella scelta di investire su di lui, ma nel calcio del tutto e subito l’ottica di breve periodo tende a prevalere su quella di lungo periodo: pertanto, la Juventus è disposta ad una spesa massima di sei milioni di euro per poi far aggregare – per un periodo di prova iniziale – il calciatore alla Primavera bianconera e dar modo a mister Conte di vederlo all’opera nella formazione giovanile per poi valutare se aggregarlo in prima squadra. Le caratteristiche del giovane Doria, però, sembrano promettere molto bene: è un difensore centrale classe 1994, alto 189 centimetri con grande prestanza fisica, molto forte di testa, gioca da centrale difensivo ed è  prevalentemente mancino, bravo con la palla al piede.

    Caratteristiche interessanti in termini di potenziale, anche perchè in Brasile considerano Doria come il più promettente difensore tra i suoi pari età, ma che almeno ad oggi non sembrano poter giustificare la richiesta eccessiva di dieci milioni di euro del Botafogo, anche perchè il giovane entrale ha esordito in prima squadra soltanto il 27 Maggio 2012 nella gara di campionato contro il Coritiba  a causa dell’indisponibilità dei due centrali titolari e, dunque, dalla sua parte non può contare sulla carta dell’esperienza che, per sostituire uno come Giorgio Chiellini – seppure a tempo – risulta essere fondamentale.

    Tuttavia, secondo quanto riporta l’edizione online del quotidiano brasiliano O’ Globo, la trattativa si sarebbe incanalata nelle ultime ore su un binario positivo, con il Botafogo pronto a ridurre la propria richiesta a sei milioni di euro, proprio la cifra offerta dalla Juventus, e che pertanto la trattativa sarebbe in fase avanzatissima.

  • Napoli ufficiale -2, la nuova classifica di Serie A

    Napoli ufficiale -2, la nuova classifica di Serie A

    Penalizzazione Napoli, tutto come previsto. La Disciplinare ha confermato i due punti di penalità in classifica. La squadra partenopea perde per sei mesi anche il capitano Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, entrambi coinvolti nella combine di Napoli-Sampdoria. Squalifica molto più pesante invece per il portiere Matteo Gianello, il quale dovrà scontare uno stop forzato di 3 anni e tre mesi per l’accusa di tentato illecito. Fu lo stesso Gianello a tirare in ballo i nomi dei suoi due compagni di squadra, per i quali la Disciplinare ha optato per il reato di omessa denuncia. La condanna non è definitiva dal momento che può ancora essere impugnata dalla società di Aurelio De Laurentiis davanti alla Corte di Giustizia Federale, sebbene sia difficile un passo indietro da parte di quest’ultima.

    COSA CAMBIA – L’ufficialità del meno due in classifica costringe di fatto il Napoli a scendere di due posizioni, assestandosi al quinto posto a quota 31 punti. Ad approfittarne sono Lazio e Fiorentina, che salgono rispettivamente in terza e quarta posizione. In ogni caso nulla di compromesso per la squadra di Mazzarri, anche perché l’ultima sconfitta in casa contro il Bologna aveva certificato l’impossibilità di competere con la Juventus per il titolo, bianconeri adesso distanti 10 punti.

    Paolo Cannavaro in contrasto su Cassano | ©Dino Panato/Getty Images
    Paolo Cannavaro in contrasto su Cassano | ©Dino Panato/Getty Images

    CALCIOMERCATO – La squalifica di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava costringerà inevitabilmente il direttore sportivo Alberto Bigon a trovare nelle prossime settimane valide alternative ai due calciatori. Negli ultimi giorni si è spesso parlato di un possibile scambio con l’Inter che vede come protagonisti Campagnaro e Silvestre. Questo però non andrebbe a risolvere il problema dal momento che sono coinvolti due difensori. Si fa largo a questo punto la candidatura del brasiliano Lucio, che proprio ieri ha rescisso consensualmente il contratto con la Juventus. Nel mirino del Napoli rientra anche Salvatore Bocchetti, ex difensore della Nazionale, ora in forza al Rubin Kazan. Operazione comunque difficile visto il prezzo di 13 milioni richiesto dal club russo.

    La nuova classifica di Serie A
    Juventus 41
    Inter 34
    Lazio 33
    Fiorentina 32
    Napoli 31
    Roma 29
    Milan 27
    Catania 25
    Udinese 23
    Parma 23
    Chievo 21
    Atalanta 21
    Bologna 18
    Sampdoria 17
    Torino 16
    Cagliari 16
    Palermo 15
    Pescara 14
    Genoa 13
    Siena 11

  • E’ finita, Lucio divorzia dalla Juventus

    E’ finita, Lucio divorzia dalla Juventus

    Lucio Juventus, ci eravamo tanto amati. E’ finita dopo neanche sei mesi l’avventura del difensore brasiliano alla Juve. Questa mattina è arrivata l’ufficialità da parte della stessa società bianconera attraverso un comunicato nel quale si chiarisce come l’ex calciatore dell’Inter abbia deciso per una rescissione consensuale del contratto stipulato il 4 luglio scorso, quando Lucio si legò al club torinese dopo aver rescisso il contratto con i nerazzurri poche ore prima. Una trattativa lampo per certi versi sorprendente, con gli addetti ai lavori sicuri della partenza di Lucio in patria, per il più classico dei ritorni. Trascorsero però poche settimane per capire come il matrimonio tra Lucio e la Juventus non sarebbe durato a lungo. Pochi mesi più tardi la riprova.

    I PRIMI SVARIONI – Fin dalla prima partita contro il modesto Aygreville Lucio aveva mostrato pericolosi segni di inaffidabilità, rendendosi protagonista di una papera colossale. Per sua sfortuna quella non fu l’ultima. Poco dopo infatti arrivò anche la topica durante il trofeo Tim, nel match iniziale contro i nerazzurri, con Lucio che consegna di fatto il pallone al connazionale Coutinho per il più facile dei gol. L’ennesimo prova deludente arriva nella prima gara ufficiale della stagione, quella che vede la Juve affrontare il Napoli in Supercoppa Italiana.

    L'errore di Lucio durante il Trofeo Tim nella partita contro l'Inter | ©CONTROLUCE/AFP/GettyImages
    L’errore di Lucio durante il Trofeo Tim nella partita contro l’Inter | ©CONTROLUCE/AFP/GettyImages

    SENZA RIMPIANTI – I rimpianti tra i tifosi della Juventus presumibilmente saranno prossimi allo zero, dal momento che l’ex calciatore dell’Inter non ha di fatto mai rappresentato un reale elemento aggiunto per la rosa bianconera allenata da Antonio Conte. Lo stesso rapporto tra difensore e tecnico è stato spesso al centro di polemiche, con il difensore verdeoro che non ha mai mancato di sottolineare come fra lui e Conte non sia mai nato un feeling speciale, rimpiangendo la scelta fatta in estate nel vestire la casacca della Vecchia Signora.

  • Lucio sogna la Germania: “alla Juve non sono felice”

    Lucio sogna la Germania: “alla Juve non sono felice”

    Nel mercato estivo, il passaggio di Lucio dall’Inter alla Juventus era stato letto come uno sgarbo del club bianconero ai rivali nerazzurri, “soffiando” il difensore che era stato uno dei cardini della retroguardia dell’Inter di Mourinho, in particolare con una “mossa” simile a quella che nella precedente stagione aveva caratterizzato il passaggio di Andrea Pirlo dal Milan: anche nel caso di Lucio, infatti, si è trattato di un arrivo a parametro zero, con conseguente accordo biennale da due milioni di euro a stagione.

    In realtà, però, l’esperienza del difensore brasiliano a Torino, per ora non ha avuto spunti positivi, sia alla luce dell’infortunio che ne ha condizionato l’impiego e la condizione ottimale, sia alla luce della sua posizione nelle gerarchie di squadra. La difesa bianconera, finora la meno battuta del campionato, può contare sui tre inamovibili, gli Azzurri Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli, un terzetto che non lascia spazio ad alternative. L’aspetto più frustrante per Lucio, però, è caratterizzato dalla frustrazione per il mancato impiego anche in occasione dell’assenza di uno dei titolari, così come accaduto proprio nell’ ultimo match di campionato disputato contro il Milan a San Siro, in cui Chiellini ha dato forfait per infortunio e mister Conte ha deciso di sostituirlo con Martin Caceres, lasciando Lucio sempre ai margini. Questo episodio è stato l’ulteriore conferma di un trend molto chiaro in merito all’impiego di Lucio: finora, soltanto quattro presenze, per un totale di soli 307 minuti, in cui l’ultima presenza risale alla gara in casa contro il Nordsjaelland in Champions League, in cui entrò in campo ad un quarto d’ora dal fischio finale e con i giochi già chiusi da tempo dato l’ampio vantaggio della Juventus.

    Lucio esprime la sua volontà di lasciare la Juventus
    Lucio esprime la sua volontà di lasciare la Juventus | ©Claudio Villa/Getty Images

    Pertanto, il difensore ha deciso di parlare rilasciando un’intervista al quotidiano sportivo tedesco “Sport Bild” esprimendo il proprio punto di vista ed il proprio malcontento: “Alla Juventus non sono felice perchè non gioco”. La fotografia della situazione attuale è, dunque, di disagio per il difensore sia per l’infortunio che lo ha condizionato in precedenza sia, ora, per la poca considerazione da parte del mister, che – come lui stesso afferma – “ha poca considerazione nei miei confronti”, al punto da indurre Lucio a sperare in un trasferimento nel mercato di Gennaio per “trovare una squadra che mi faccia giocare”.

    In tal senso, non è casuale che Lucio abbia scelto proprio il principale quotidiano tedesco per questa intervista, considerando che la destinazione più probabile resta proprio il ritorno in Bundesliga dove ha giocato per lungo tempo nel Bayer Leverkusen e nel Bayern Monaco, ed in Germania potrebbe esservi l’interessamento da parte del Wolfsburg, che potrebbe proporgli un ingaggio in linea con le sue richieste e con quello attualmente percepito dalla Juventus, ossia circa 2,5 milioni di euro a stagione. Pertanto, è lo stesso difensore ad aprire a questa opzione, che non nasconde di gradire particolarmente: “Sarebbe un’ottima possibilità, con Leverkusen e Bayern ho trascorso otto anni fantastici”, avvalorando il tutto con il benestare della sua famiglia e dei suoi figli che, a detta di Lucio, “festeggiano all’idea di poter tornare in Germania”.

    Le valige sono già pronte.

  • La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    Fantastica iniziativa quella della Juventus che per l’occasione decide di vestirsi in maschera cogliendo al balzo l’arrivo di Halloween e ripetendo quanto fatto lo scorso anno quasi fosse diventato un atto scaramantico: sul sito ufficiale della squadra è apparsa nella giornata di lunedì una fotogallery chiamata “Happy Halloween II” che racchiude i giocatori in versione horror: il titolo non poteva essere più azzeccato e, per farsi ancora più nemici il tutto è racchiuso nella scritta “Una Juventus mostruosa… Continuiamo a far paura!”.

    Si parte con in copertina proprio il meno atteso: un Antonio Conte vestito da “Conte Dracula”, con tanto di canini affilati e mantello. Si passa poi ad Andrea Pirlo quasi irriconoscibile nelle vesta di Joker; Gianluigi Buffon è uno dei più azzeccati nei panni di Freddy Krueger con cappello in testa, guanto di rasoi in una mano e pallone ben saldo nell’altra. Nicklas Bendtner per l’occasione diventa Frankenstein mentre Arturo Vidal è imprigionato in una barella in versione Hannibal Lecter. Kwadwo Asamoah ricopre il ruolo di Blade, Claudio Marchisio quello di Jonathan Kramer, pazzoide protagonista di Saw, Leonardo Bonucci quello di Jason e Paul Pogba quello del mito di guerre stellari Darth Maul. Si arriva poi a Lucio, inserito nella gallery horror come Terminator, Stephan Lichtsteiner ne “La Mummia”, Sebastian Giovinco nei panni di Hellraiser ed infine Mirko Vucinic perfettamente inserito nel corpo di Benjamin Barker, diabolico parrucchiere di Fleet Street.

    Un modo simpatico per far capire che in ogni caso la squadra che comanda in questo campionato è ancora quella di Torino, nonostante tutto e tutti e soprattutto per scacciare ogni tipo di polemica che in questi giorni si era alzata nei confronti della Juventus. Tutto pronto dunque in casa bianconera che proprio questa sera, affronterà il Bologna per la decima giornata di andata della nuova stagione sperando che l’aver riproposto la gallery horror possa portargli fortuna anche sul campo.

    LA GALLERY COMPLETA:

  • Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Ancora Fabio Quagliarella. Dopo il preziosissimo gol di Stamford Bridge l’attaccante napoletano si ripete contro il Chievo Verona e permette alla Juventus, nonostante il turnover e un grande Sorrentino, di conquistare la quarta vittoria su quattro gare in campionato e di raggiungere una striscia di 43 risultati utili consecutivi in campionato. Un momento d’oro dunque per l’estroso attaccante che in estate sembrava più volte al passo d’addio e che invece, con il resto del reparto in vistoso affanno in termini realizzativi, si sta dimostrando decisivo.

    Un successo indubbiamente meritato per la formazione di Carrera, rimasta con i piedi per terra dopo la bella partita di Londra, contro un Chievo troppo brutto e rinunciatario, lontano parente di quella squadra che da tre anni era imbattuto contro i bianconeri. Non c’è stata storia con i piemontesi che sin da inizio gara si sino riversati nella metà campo avversaria ma per un’ora un grande Sorrentino ha bloccato ogni tentativo di realizzazione. Dopo i due gol pura accademia e spazio anche all’ultimo arrivato Bendtner che ha avuto cosi modo di saggiare la Serie A.

    Ma non è stato il solo ad aver debuttato, in maglia bianconera, in campionato. Lo ha fatto anche Lucio, autore di una bella prova in difesa. Spesso il difensore brasiliano si è avventurato palla al piede nella metà campo avversaria dimostrando grande personalità. Gara in crescita invece per Pogba, limitatosi alle cose semplici ma molto ordinato. Male invece Isla, in ritardo non solo di condizione ma anche di integrazione nei meccanismi della squadra. Poca roba invece il Chievo che Sorrentino a parte non ha entusiasmato. Specie davanti dove Pellissier non si è mai visto.

    Ma andiamo alla gara. Nessuna sorpresa nella Juventus che presenta quel parziale turnover della vigilia. Fuori dunque Barzagli, Lichtsteiner, Pirlo e Giovinco. Dall’altro lato Di Carlo lascia fuori Di Michele per dare spazio a Thereau. L’avvio della Juventus è tambureggiante, tanto da costringere il Chievo a stringere le maglie della difesa. Le stesse prova ad aprirle Quagliarella con un bel diagonale, ma in quel preciso momento comincia lo show di Sorrentino che di li a poco si ripeterà in sequenza su Giaccherini e un Asamoah tornato quello che tutti conoscevano dopo l’opaca prova di Stamford Bridge. Buffon invece si gusta la partita da spettatore non pagante.

    L’esultanza della Juventus © Marco Luzzani/Getty Images

    Bianconeri che comunque sembrano in parte soffrire dell’assenza di Pirlo: capita spesso infatti di vedere i difensori uscire palla al piede o lanciare lungo visto che Pogba, almeno nella prima frazione, sembra non andare oltre al compitino assegnatoli e Isla sulla destra è pressoché impalpabile. Nella ripresa dopo pochi minuti i bianconeri sostituiscono Vidal con uno spento Isla e il neo entrato occupa l’insolita posizione di esterno destro. Si alza ancora il baricentro e si cinge maggiormente d’assedio un Chievo che si difende con le unghie e con i denti. E quando la difesa ospite si dimentica di Chiellini su un calcio d’angolo, ci pensa Sorrentino a chiudere la saracinesca con un intervento sontuoso.

    Ma sul susseguente corner la mezza rovesciata di Quagliarella non lascia scampo nemmeno allo spider clivense che deve raccogliere la palla in fondo al sacco. E’ il game over per il Chievo che perde cosi la chance di portarsi a casa lo 0-0 ed in più non sembra in grado di poter creare delle situazioni ideali per tentare di concludere a rete una volta. Figuriamoci due visto che di li a poco è ancora Quagliarella show: stavolta il numero 27 salta Dainelli e insacca in rete facendo calare il sipario sul match. Trovano spazio per uno spezzone di gara Lichtsteiner e Bendtner ma solo per far rifiatare i compagni. La Juventus è un rullo compressore. La Fiorentina è avvisata.

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA
    LUCIO 6,5: Era all’esordio in campionato con la Juve e nonostante lo scetticismo dei tifosi ha disputato una grande prova, non tanto in fase difensiva visto che il Chievo da quelle parti non si è visto, ma per la volontà messa in fase di spinta.
    GIACCHERINI 6,5: Dove lo metti lui gioca, e lo fa bene. Stavolta Carrera lo mette in mezzo e non solo si danna l’anima per recuperare palloni ma più volte tenta la conclusione. E in una di queste solo super Sorrentino gli nega la gioia del gol.
    ASAMOAH 7: Era chiamato a riscattarsi dopo la brutta gara con il Chelsea. Sarà che stavolta non ha Ivanovic davanti ma punta l’uomo e lo salta che è una bellezza. E’ lui a servire l’assist per il 2-0.
    QUAGLIARELLA 8: E’ decisamente il suo momento. Altri due gol e soprattutto una grinta e una volontà che lo hanno fatto ritornare alla ribalta dopo un periodo di difficoltà. E pensare che in estate doveva essere merce di scambio. Che sia lui il top player offensivo della Juventus?
    SORRENTINO 7,5: Per un’ora o poco più è insuperabile. Le prende veramente tutte, ma la più bella parata è quella su Chiellini da distanza ravvicinatissima. Il suo muro però crolla quando Quagliarella lo infila per la prima volta: ma anche lì è andato vicinissimo al miracolo.
    VACEK 6,5: Tra i pochi a salvarsi nel Chievo. Dimostra grande personalità e lotta veramente tanto in mezzo al campo a differenza di qualche suo compagno apparso spento.

    IL TABELLINO DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv; Lucio 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Isla 5 (7′ st Vidal 6,5), Marchisio 6 (28′ st Lichtsteiner sv), Pogba 6, Giaccherini 6,5, Asamoah 7; Vucinic 6, Quagliarella 8 (35′ st Bendtner sv). In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, De Ceglie, Pirlo, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera 7
    CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino 7,5; Frey 5,5, Dainelli 6 (28′ st Sardo sv), Cesar 6, Jokic 6; Vacek 6,5, Hetemaj 5, L. Rigoni 5 (17′ st Cruzado 5); M.Rigoni 5,5, Thereau 5 (25′ st Moscardelli 5,5); Pellissier 5. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Cofie, Papp, Guana, Samassa, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo 5

    VIDEO JUVENTUS-CHIEVO 2-0

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  • Turnover Juventus contro il Chievo. Carrera lancia Pogba e Quagliarella

    Turnover Juventus contro il Chievo. Carrera lancia Pogba e Quagliarella

    Smaltita la gioia per il meritato pareggio di Stamford Bridge contro il Chelsea, la Juventus torna a rituffarsi nel campionato. Avversario di turno in Juventus Stadium che si preannuncia come al solito colmo di spettatori è il Chievo Verona, squadra storicamente ostica ai bianconeri come dimostra il risultato dello scorso anno con gli scaligeri che bloccarono sull’1 a 1 i bianconeri. Proprio per questo alla vigilia del match Massimo Carrera ha voluto mantenere alta la concentrazione, etichettando la formazione veneta come una bestia nera per i piemontesi. Clivensi che tuttavia non arrivano da un buon momento: due ko di fila contro Parma e Lazio che hanno fatto calare l’entusiasmo dopo la vittoria all’esordio contro il Bologna. Juventus che invece arriva da una striscia positiva di 42 risultati di fila e che mira a rimanere a punteggio pieno in vetta alla classifica.

    Carrera, ancora privo degli infortunati Pepe e Padoin, ha intenzione di applicare un po’ di turnover, considerando che nel giro di poche ore si tornerà in campo per il turno infrasettimanale e che si arriva dal non facile match di Londra dove i bianconeri hanno speso tante energie. In particolare Andrea Pirlo, apparso molto stanco sia a Genova che in Inghilterra e che dovrebbe essere sostituito in mezzo dal campo dal giovane Pogba, anche se non è da escludere un eventuale impiego di Marrone. Ma non solo. In difesa potrebbe tirare il fiato Barzagli, sempre presente in questo inizio di stagione mentre Vidal, dopo il pestone subito contro il Chelsea, potrebbe, così come fatto a Genova una settimana fa, cominciare dalla panchina. Al suo posto Giaccherini.

    Possibile esordio dal 1’ anche per Isla, chiamato a sostituire Lichtsteiner. In avanti invece potrebbe essere premiato Quagliarella, autore del gol decisivo in Champions League e davanti nel ballottaggio con Matri. Non è da escludere a gara in corso l’esordio di Bendtner, come anticipato nella conferenza stampa della vigilia da Carrera. Torna in panchina invece Giovinco. Nel 3-5-2 di Carrera dunque davanti a Buffon spazio alla difesa formata da Lucio, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo l’inesauribile Marchisio con Pogba e Giaccherini mentre sugli esterni agiranno Isla e Asamoah. In avanti accanto a Vucinic ci sarà Quagliarella.

    Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    Dall’altro lato invece Di Carlo deve fare a meno di Paloschi, Squizzi, Dramè e Luciano e sembra avere qualche dubbio in difesa dove Frey, Sardo e Jokic si giocano un paio maglie da titolare, con gli ultimi due che appaiono favoriti. Dovrebbero finire in panchina anche Cruzado e Di Michele, con l’allenatore dei veneti che sembra interessato a puntare su Vacek e Thereau. Nel 4-3-2-1 che schiererà Di Carlo davanti al portiere Sorrentino la difesa sarà formata da Dainelli e Cesar come centrali mentre ai loro lati largo a Sardo e Jokic. In mezzo al campo ci saranno Vacek, Hetemaj e L. Rigoni. M. Rigoni e Thereau invece giostreranno alle spalle dell’unica punta Pellissier.

    Le probabili formazioni di Juventus-Chievo Verona:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Isla, Marchisio, Pogba, Giaccherini, Asamoah; Vucinic, Quagliarella. In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, Vidal, De Ceglie, Lichtsteiner, Pirlo, Bendtner, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera
    CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic; Vacek, Hetemaj, L. Rigoni; M.Rigoni, Thereau; Pellissier. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Frey, Papp, Cruzado, Guana, Samassa, Moscardelli, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo

  • La Juventus supera l’Aygreville 7-1, Lucio subito flop

    La Juventus supera l’Aygreville 7-1, Lucio subito flop

    Sono scesi tutti in campo i giocatori della Juventus per la partita contro l’Aygreville: Antonio Conte ha infatti deciso di dare spazio a tutti cambiando completamente la squadra dal primo al secondo tempo, testando così la condizione fisica di ognuno e provando molti schemi tattici e tecnici. Il risultato finale di 7-1 ha premiato il lavoro del tecnico e soprattutto sono state ottime le prove Quagliarella e Vucinic in attacco, del nuovo arrivato Asamoah e di Masi, giovane che non dovrebbe però rimanere a vestire la maglia bianconera per un passaggio in Serie B.

    La partita non è però iniziata nei migliori dei modi per la Juventus in quanto proprio il nuovo arrivato dall’Inter Lucio ha commesso uno strafalcione dopo soli 20” di gioco dove, nel cercare di stoppare un passaggio nel limite dell’area, ha perso la palla facendo partire il tiro di Turato che ha così portato in vantaggio l’Aygreville. La risposta dei bianconeri non si è comunque fatta attendere troppo: al 7′ è Quagliarella ad insaccare la rete da dentro l’area grazie ad un passaggio di Asamoah. Da qui in poi è solo uno show colorato di bianconero: dopo il primo goal arriva la rete su rigore di Vucinic al 21′ e solamente a distanza di 2′ è nuovamente Quagliarella a superare il portiere Gini.

    Juventus FC v Aygreville © Claudio Villa/Getty Images

    Nonostante il primo tempo sia finito con un 3-1, le occasioni per andare a segno ulteriormente non sono mancate alla Juventus: Vucinic ha infatti preso in pieno una traversa su un tiro da fuori area e poco dopo ha sfiorato la doppietta con un pallonetto deviato da Gini. Nella ripresa cambio di squadra ma non di livello: i bianconeri infatti vanno a segno su rigore al 57′ grazie al tiro di Matri guadagnato da Vidal, al 63′ con Boakye grazie all’assist di Matri, al 92′ con Vidal nuovamente su rigore e un minuto dopo con Padovan che chiude la partita con il 7-1 finale. Inutile nascondere l’ottima prova di Boakye nel secondo tempo ma quello che più preoccupa Antonio Conte è la prova sicuramente insufficiente del brasiliano Lucio il quale nemmeno nei restanti 45′ è riuscito a mettersi in luce.

    La papera di Lucio a 20” dall’inizio del match

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    Gli Highlights

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  • Il Lucio che non ti aspetti “sono 30 gli Scudetti della Juve”

    Il Lucio che non ti aspetti “sono 30 gli Scudetti della Juve”

    Neanche fosse l’ultima moda estiva, il cambio di maglia con dichiarazioni al veleno o i baci sulla nuova casacca (Ibra docet), arrivano con la puntualità di uno svizzero (nonostante il giocatore in questione sia brasiliano) le parole infuocate di Lucio nella prima conferenza stampa dopo l’approdo in casa Juventus. L’addio con l’Inter non sembrava aver lasciato fratture o rancori sopiti da ambo le parti, con la società di Corso Vittorio Emanuele da una parte che necessitava di un taglio al monte ingaggi e alla soglia anagrafica di una difesa fin troppo avanti con l’età, e dall’altra lo stesso Lucio che rivendicava nuovi stimoli dopo aver vinto praticamente tutto con i colori nerazzurri. La rescissione consensuale del contratto sembrava prevedere un lieto fine per entrambi, con tanti saluti e l’approdo al Fenerbaçhe, quando nessuno poteva aspettarsi una manovra di mercato con l’ombra della Juventus pronta all’ingaggio a costo zero di un validissimo elemento. A questo punto a sentire le parole di Lucio viene da chiedersi come si possa in una decina di giorni cambiare completamente opinione sulla propria ex squadra e appoggiare la causa bianconera in modo totale, con una puzza di paraculismo (scusate il termine) fin troppo evidente.

    Lucio © Claudio Villa Getty Images Sport

    È lecito farsi delle domande su quanto determinati calciatori manchino di rispetto prima che ai colori delle società calcistiche agli stessi tifosi che cantano a squarciagola i loro nomi, come quando lo svedese più innamorato del denaro che del pallone, posava baciando la nuova maglia del Barcellona dichiarando ai quattro venti di essere prima juventino, poi interista, poi azulgrana, milanista e infine qatariota sin da bambino.

    Bene il tempismo di Lucio lascia quasi a bocca aperta sbaragliando tutti. Alla domanda (quasi inevitabile) che si pone a un ex nerazzurro, “Quanti scudetti ha vinto la Juve?’, il brasiliano senza nemmeno esitare un secondo risponde: “La penso esattamente come il nostro presidente, sono 30”. E anche il tifoso più scettico a questo punto sente che c’è qualcosa che non va, perché a stessa domanda, posta solo qualche giorno indietro siamo tutti sicuri che la risposta sarebbe stata un’altra.
    Lucio non contento, magari anche nella speranza di ottenere consensi popolari nel nuovo ambiente rincara la dose:

    “Dopo la scorsa stagione all’Inter avevo deciso di voltare pagina – ha voluto spiegare il difensore brasiliano dal ritiro a Chatillon dei bianconeri -, ora sono felice di essere qua: la Juventus è una grande squadra. Ho scelto questo club perché credo nel progetto e volevo continuare a giocare ad alto livello. Sono uno che onora sempre la maglia e spero di dare il massimo .Se dovessi fare un gol all’Inter esulterei? Come ho detto prima, adesso dipendo dalla Juve, è la mia squadra e sicuramente per me è una situazione normale…. esultare non è un problema”.

    Per la serie ‘sputo nel piatto dove ho appena finito di mangiare’. I tifosi nerazzurri sono belli che vaccinati a queste tipologie di situazioni, dopotutto con il passaggio di Ronaldo nell’altra sponda del naviglio, il tradimento calcistico è un affare ben metabolizzato, ma sinceramente il voler prendere in giro i tifosi, con questi atteggiamenti sicuramente poco eleganti fa capire come nel calcio il rispetto e la riconoscenza siano un concetto noto solo a pochi eletti.

  • Inter scatenata, dopo Handanovic e Silvestre assalto a Paulinho

    Inter scatenata, dopo Handanovic e Silvestre assalto a Paulinho

    Il calciomercato Inter è entrato nel vivo. La società di Corso Vittorio Emanuele è letteralmente scatenata sul mercato, i nerazzurri dopo essersi assicurati le prestazioni di Samir Handanovic e Matiàs Silvestre e dopo aver alleggerito il monte ingaggi con le rescissioni di Lucio e Forlan non hanno nessuna intenzione di fermarsi. Il ds Piero Ausilio è in Brasile e il suo obiettivo più immediato è quello di portare a Milano Paulinho, centrocampista del Corinthians che di recente ha vinto la Coppa Libertadores. La società nerazzurra è da mesi sulle tracce del numero 8 del Timao e la missione di Ausilio in Brasile potrebbe regalare a breve un nuovo rinforzo per il centrocampo ad Andrea Stramaccioni. Il centrocampista brasiliano già si è mostrato favorevole all’ipotesi di approdare a Milano e l’Inter sembra avere il giocatore in pugno.

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    I nerazzurri tramite il ds Piero Ausilio stanno sondando il terreno con gli agenti del calciatore brasiliano anche perchè non bisogna dimenticare che il cartellino di Paulinho è solo per il 10% del Corinthians mentre un 45% è di proprietà del fondo Audax con il restante 45% che appartiene alla banca BMG. Il costo del cartellino del centrocampista classe 1988 si aggira intorno ai 9-10 milioni di euro e l’Inter è pronta ad investire tale cifra per un giocatore dalle indubbie qualità. Resta solo da capire quando verrà chiusa l’operazione visto che Paulinho è extracomunitario e l’Inter avendo due posti per extracomunitari a disposizione sta cercando di capire se occuparne già uno subito con il mercato che è appena iniziato.

    L’altro posto di extracomunitario i nerazzurri lo concederebbero volentieri a Lucas Rodrigues, trequartista classe 1992 del San Paolo e del Brasile. Questa operazione è molto più complessa rispetto all’affare Paulinho sia perchè il costo del cartellino è molto elevato (30 milioni) sia perchè il desiderio del calciatore brasiliano è rimanere in Brasile fino al 2014 (mondiali in Brasile). Tuttavia Massimo Moratti stravede per il gioiello brasiliano e il viaggio di Ausilio in Brasile va visto anche come preparazione al colpo Lucas. Intanto la rosa nerazzurra potrebbe arricchirsi ben presto di un nuovo talento brasiliano (Paulinho) soprattutto dopo l’addio di Lucio e le imminenti partenze di Julio Cesar e Maicon.