Tag: Luciano Orguera

  • Sei Nazioni, Scozia padrona. Italia ko 34-10

    Sei Nazioni, Scozia padrona. Italia ko 34-10

    Come passare dalle stelle alle stalle in poco più di una settimana, dopo la splendida vittoria sulla Francia il secondo match della nazionale azzurra al Sei Nazioni 2013 finisce con un autentico massacro al “Murrayfield Stadium” con i padroni di casa scozzesi che dispongono in lungo e in largo dell’Italia per tutta la durata di un match che si conclude con il punteggio abbastanza severo di 34-10. Troppo piccola l’Italia vista oggi nel secondo match del Sei nazioni 2013, la Scozia si è impadronita del match sin dai primi minuti dimostrandosi nettamente superiore in tutte le zone del campo nei confronti di un XV azzurro irriconoscibile rispetto alla vittoria di nemmeno una settimana fa contro la Francia all’Olimpico di Roma. Disastrosa partita di tutti gli azzurri con un Luciano Orguera deficitario ed autore di numerosi errori da vero e proprio dilettante.

    Alessandro Zanni ©Stu Forster/Getty Images
    Alessandro Zanni ©Stu Forster/Getty Images

    Il primo tempo degli azzurri sembra un salto nel passato in senso negativo, troppi errori nella costruzione del gioco con Tobias Boates impotente nei confronti dell’aggressività scozzese che mette sempre pressione al nostro mediano di mischia durante la costruzione del gioco. Il nervosismo fra le fila azzurra diventa sempre più grande, Orguera è disastroso con un calcio piazzato fallito ed un errore marchiano che consente alla Scozia di mettere il naso avanti con la punizione di Laidlaw. Ancora un piazzato di Laidlaw consente alla Scozia di allungare 6-0 ma la frittata è servita al minuto 29 con Visser che viene lanciato in meta nella difesa di burro azzurra. La reazione italiana non manca ma il risultato è solamente un piazzato di Orguera che sigilla il 13-3 alla fine del primo tempo. Prima frazione di gioco pessima per la nazionale azzurra che subisce la Scozia nei raggruppamenti perdendo sempre i punti d’incontro, praticamente un’altra squadra rispetto ad una settimana fa contro la Francia.

    Il secondo tempo è ancora peggio del primo, dopo due minuti Scott buca di nuovo la difesa azzurra e nemmeno cinque minuti dopo, Orguera combina un altro disastro facendosi intercettare un passaggio che sancisce la terza meta scozzese con Hogg. Brunel tenta di dare la scossa cambiando tutta la linea mediana spedendo in panca sia Boates che ovviamente Orguera ma il risultato è un’altra marcatura scozzese con Lamont. Nel finale arriva la meta della bandiera di Zanni che però non cancella una delle più brutte prestazioni azzurre nella storia del Sei Nazioni.

  • Francia ko 23-18, immensa Italia al Sei Nazioni

    Francia ko 23-18, immensa Italia al Sei Nazioni

    Non ci poteva essere partenza migliore per la nazionale azzurra di rugby al Sei nazioni 2013, battuti gli odiati cugini transalpini, la seconda volta consecutiva a Roma, in una partita che ha dimostrato per l’ennesima volta il definitivo salto di qualità di Martin Castrogiovanni e compagni. Vittoria importantissima ed inaspettata per la compagine guidata dal Commissario Tecnico Jaques Brunel che partiva sfavorita in questa partita d’esordio del Six Nations ma che ha saputo con la solita grinta e tenacia ribaltare un risultato che per molti sembrava già scritto. Meta decisiva nel finale firmata dal guerriero indomabile Martin Castrogiovanni con Luciano Orquera eletto “Man of the match”.

    In uno stadio Olimpico gremito in ogni ordine di posto la partenza degli azzurri è degna di una grande squadra con il capitano Sergio Parisse a realizzare subito la meta al 4’ trasformata da Orguera. La Francia reagisce subito alla grande dimostrando di meritare il quarto posto del ranking mondiale pareggiando la meta di Parisse con Picamoles che approfitta di una difesa azzurra non proprio impenetrabile. Orquera a metà primo tempo inizia il suo personale show al tiro, un drop ed una splendida punizione portano l’Italia avanti 13-5 ma ecco i soliti dieci minuti di black out italiano con prima Michalak dalla piazzola e poi con una meta di Fall che consentono alla Francia di ribaltare completamente il match vanificando di fatto un primo tempo italiano praticamente perfetto.

    La gioia azzurra ©David Rogers/Getty Images
    La gioia azzurra ©David Rogers/Getty Images

    La ripresa si apre con l’Italia di nuovo a spingere, Orguera realizza un calcio piazzato che viene pareggiato subito dopo da Michalak. Ma è al 56’ che tutto l’Olimpico viene giù dalla gioia con la meta italiana trasformata dal suo uomo simbolo, Martin Castrogiovanni: azione massacrante degli azzurri sulla 22 transalpina, magistrale passaggio di Orguera con Castrogiovanni a sfondare i francesi in meta. La meta spacca psicologicamente i francesi che subiscono il drop di Burton che sancisce il 23-18 finale, infatti i minuti finale vedono la Francia tutta avanti ma in maniera confusionaria e dimostrandosi, er una volta, inferiore ai magnifici e leggendari combattenti italiani.

    Il prossimo impegno per la nazionale azzurra sarà ad Edimburgo contro la Scozia il 9 febbraio in un match assolutamente alla portata degli azzurri che non devono mai smettere di sognare in questo Sei nazioni che si preannuncia equilibrato più che mai.

  • Rugby, Italia bella solo un tempo. Australia ok 19-22

    Rugby, Italia bella solo un tempo. Australia ok 19-22

    Gioca solamente un tempo l’Italrugby contro i fortissimi australiani e per poco non bastava con la nazionale azzurra che esce sconfitta di misura con il risultato di 19-22.

    Partita a due facce dell’Italia: brutta, presuntuosa, troppo fallosa nella prima frazione di gioco e praticamente perfetta nella ripresa dove sfiora l’impresa svanita a due minuti dalla fine con l’errore di Orguera che manda fuori un piazzato che avrebbe consentito di riacciuffare un insperato pareggio.

    L’inizio partita per gli azzurri è molto incoraggiante con Orquera che realizza subito il piazzato per 3-0 al 4′ ma dopo appena due minuti, l’Australia con Barnes rimette le cose a posto grazie ad un piazzato sontuoso da metà campo. Al 15’ ancora Barnes con un piazzato porta avanti i “Wallabies” che realizzano anche la meta al 20’ con Cummins. Il primo tempo azzurro è troppo falloso, l’aggressività richiesta da Brunel non è incanalata nel verso giusto con il risultato che L’Australia, nello spazio di nove minuti,realizza tre piazzati con Barbieri che si fa anche buttare fuori per 10’ grazie ad un giallo ineccepibile. La prima frazione si chiude sul 22-6 Wallabies con gli azzurri forse un po’ troppo presuntuosi nei primi 40’ a dispetto di un Australia nettamente superiore per più di mezz’ora di gioco.

    Robert Barbieri
    La meta di Robert Barbieri ©Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa l’Italia lascia negli spogliatoi la presunzione e disputa una seconda parte di gara ricca di orgoglio, sacrificio e cuore. L’Australia compie un errore gravissimo in ripartenza regalando la meta azzurra con Barbieri. Al 52’ brutto infortunio per Mirko Bergamasco costretto ad uscire dal campo in maniera definitiva, Luciano Orquera è infallibile ed il piccolo dieci azzurro porta l’Italia ad un passo dai Wallabies sul 19-22. Gli azzurri sono fantastici e con il capitano Sergio Parisse sfiorano la meta del ko al 66’ con l’ovale che beffa l’Italia rimbalzando fuori dalla portata dell’azzurro ad un soffio dalla linea di meta.  Il pressing azzurro del secondo tempo potrebbe essere coronato con il pareggio contro i numeri 2 del Mondo quando Orquera è chiamato ad un piazzato da oltre trenta metri, ma il piccolo azzurro sbaglia proprio l’unico calcio di giornata facendo infrangere i sogni azzurri per un risultato di parità che sarebbe entrato nella storia.

    Finisce quindi 19-22 per i Wallabies australiani che hanno dimostrato la loro superiorità solamente nel primo tempo mentre nella ripresa hanno sofferto una signora Italia che può uscire, nonostante la sconfitta, sicuramente a testa alta dopo questo combattutissimo e sofferto test match.

     

  • Six Nations, il cucchiaio di legno è sempre più vicino, Italia vs Galles 16-24

    Six Nations, il cucchiaio di legno è sempre più vicino, Italia vs Galles 16-24

    Si batte bene la nazionale italiana ma alla fine arriva anche la sconfitta contro il Galles, 16-24 il punteggio che condanna la nazionale di Mallett, alla conquista del cucchiaio di legno con ogni probabilità visto il prossimo match, molto proibitivo contro la Francia.

    La partenza non è male per gli azzurri infatti, dopo aver subito i primi tre punti da calcio piazzato, la reazione è veemente con la metà firmata da Gonzalo Canale. Splendido numero di Gonzalo Canale che riceve l’ovale e con un calcetto raggiunge l’area di meta dove schiaccia, nonostante l’opposizione di Davies. Mirco Bergamasco sbaglia la trasformazione e non è un buon segnale visto che dopo 4 minuti il Galles pareggia il conto delle mete con Stoddart. Mirco si riscatta da calcio piazzato al 11’ ma il Galles sorprende di nuovo l’ Italia con Warbuton che sfrutta un’ altra azione splendida di Hook. Al 25’ il giallo, L’Italia sfonda a sinistra sfruttando il vantaggio: Burton trova Mirco Bergamasco, poi arriva Semenzato. L’ultimo sostegno è di Masi che passa sopra e sembra schiacciare in meta. Per l’ arbitro, dopo aver consultato il TMO, è solo calcio: Mirco Bergamasco segna l’11-15. Il primo tempo si chiude però non bene a causa di altri due calci piazzati dei gallesi che fissano il punteggio dopo il primo parziale, sul 11-21.

    Il secondo tempo vede l’ Italia più convinta in campo e dopo 12’ la meta della speranza con Parisse, il capitano azzurro riceve l’ovale a sinistra e sulla corsa respinge la difesa di Stephen Jones trascinandolo con sè fino a terra, dove schiacchia l’ovale che vale 5 punti. Mirco Bergamasco sbaglia la trasformazione: 16-21. Tuttavia, nonostante i continui sforzi, l’ Italia non riesce più a sfondare, sbaglia in mischia e con Orguera su calcio piazzato con il Galles che chiude la partita al 34’ con un drop di Hook, migliore in campo.