Tag: luciano moggi

  • Calciopoli: Scende in campo la Juve e si vede, respinte quasi tutte le richieste dei Pm

    Calciopoli: Scende in campo la Juve e si vede, respinte quasi tutte le richieste dei Pm

    Si torna in aula a Napoli per riuscire a completare la vidimazione delle trascrizioni del perito Porto delle telefonate introdotte nel fascicolo processuale e chiudere la fase dibatti­mentale del processo Cal­ciopoli.

    I pm e le parti civili hanno richiesto l’ acquisizione di alcuni importanti documenti come i tabulati dei contratti delle schede svizzere, la rassegna stampa di alcune delle gare sotto indagine e le sentenze del processo Gea. Da parte della parte civile Brescia Calcio rappresentata dall’avvocato Catalanotti, c’è stata la produzione di una memoria sulla salvezza di Lazio e Fiorentina della stagione 2004/23005, nella quale si fa riferimento alla necessità ad avviso dell’avvocato di ascoltare come testimone anche il presidente del Genoa Preziosi.

    Tale richiesta ha scatenato le ire degli avvocati di big Luciano ma anche di quelli della Juventus, infatti sia Prioreschi, legale di Moggi che Vitiello che rappresenta la vecchia Signora, tra le tante e documentate eccezioni procedurali sull’inserimento «tardivo che nega gli imputati il diritto alla difesa» evidenziano la parzialità – ad esempio – della rassegna stampa tratta da internet e prodotta dai pm.

    Ma a far scalpore è l’ intervento deciso dell’ avvocato della Juventus Vitiello: «Sono inammissibili le sentenze Gea con rito abbreviato, quei processi erano fatti noti e andavano chiesti prima. Consideriamo anonimi e dunque inutilizzabili tutti i documenti riportati perché nessuno di loro è sottoscritto, non si fa riferimento alle fonti di prova dai quali sono tratti e quanto agli articoli di stampa è ancora peggio: sono riportati riguardo ai commenti sulle partite di calcio addirittura le citazioni, ad esempio, dei siti dei tifosi della Lazio a commento di una partita della loro squadra contro la Juve. E su un Inter-Juventus le dichiarazioni a mezzo stampa di un direttore tecnico dell’Inter. Eche prova è, la voce pubblica diventa mezzo di prova? E su Lecce-Juve riecco dichiarazioni di Zeman, ma Zeman è stato testimone dell’accusa e non gli sono state fatte domande su questo punto. E a proposito degli articoli di stampa penso che i tifosi della Juventus si potrebbero ben lamentare dell’assenza di Tuttosport da questa rassegna stampa, magari per un banale concetto di par condicio lo potevano inserire. Insomma – conlcude Vitiello- Qui non c’è nessuna prova diretta, nessuna prova nuova, gli articoli 468 e 507 dicono che questa produzione è inammissibile». Conclude prima che la Corte si ritiri a valutare l’ammissione di questi ultimi elementi di prova l’avvocato di Moggi Paolo Trofino: «Noi non vogliamo chiedere altri testi, ma quanto ai racconti di Nucini sull’incontro con Moggi al Concorde, lasciateci produrre – per dimostrare l’illogicità di quella accusa – lo stradario di Torino per farvi vedere quanto sarebbe stato più “segreto” l’incontro presunto: Moggi abitava a pochi passi, mentre il Concorde, era notoriamente l’hotel del ritiro della Juventus, per accedervi si doveva passare in una hall affollata di tifosi ed era impossibile, secondo la piantina dell’hotel che che vi produciamo, un passaggio diretto e invisibile dal garage alle camere».

    Il Giudice Casoria e la Corte dicono no a quasi tutte le richieste: no ai tabulati per le schede svizzere, no agli articoli di Gazzetta e Repubblica, no all’audizione di Preziosi. La prossima tappa sarà il 3 maggio con l’inizio della requisitoria dei pm. La sentenza dovrebbe arrivare a luglio se la giudice Casoria non verrà ricusata il 20 maggio.

    Questo intervento denota come la Juventus sia ormai in prima linea nel processo ed ha definitivamente abbandonato l’ atteggiamento remissivo tanto contestato dai tifosi bianconeri.

  • Radiazione Moggi. Dalla Figc un assist per la revisione?

    Radiazione Moggi. Dalla Figc un assist per la revisione?

    La decisione della Figc di deferire Moggi, Giraudo e Mazzini e altri 35 tesserati proponendo la radiazione come conseguenza del quadro accusatorio uscito fuori nel 2006 dalle indagini e dalle decisioni del processo sportivo potrebbe forse esser usato dagli accusati per chiedere la revisione di quel processo.

    E’ questo quanto esce fuori dall’analisi condotta da Alvaro Moretti e Guido Maciago e pubblicata oggi su TuttoSport. In parole povere i due giornalisti affermano in un tentativo della Figc di riaprire il processo in virtù di quanto è uscito fuori dalle stanze di Napoli con la consapevolezza di aver fatto allora un processo parziale.

    Moggi e soci dunque potrebbe presentarsi davanti alla disciplinare chiedendo però che vengano acquisti le nuove intercettazioni e gli interrogatori condotti nel Tribunale Partenopeo cercando di riabilitarsi e magari ritornare in corsa per la direzione tecnica di una squadra di serie a.

  • Moggi “vedo Ibra e Buffon lontani da Milan e Juve”

    Moggi “vedo Ibra e Buffon lontani da Milan e Juve”

    Tanto restio a parlare quando si occupava della Juventus, tanto prospero scoop e indiscrezioni adesso che occupa il posto di editorialista. Luciano Moggi, il guru del calcio italiano, ci regala un’analisi introspettiva del mercato svelando quali possono esser le trattative per la prossima stagione attraverso l’appuntamento fisso ormai con l’editoriale per TMW.

    Big Luciano confessa le intenzioni bianconere di affidarsi ancora a Del Neri e sempre riguardo alla Vecchia Signora lancia l’allarme per le ultime due bandiere: Buffon e Del Piero. Il portierone bianconero è ormai proiettato verso la nuova avventura nella Roma a stelle e strisce di DiBenedetto, mentre il futuro del capitano è ancora un mistero.

    Allarme anche in casa Milan, Moggi infatti conferma il possibile addio di Zlatan Ibrahimovic verso nuovi lidi e sopratutto verso l’Inghilterra campionato che manca al suo palmares. Capitolo panchine, l’Inter dovrebbe ripartire da Guardiola, Ancelotti dalla Roma anche se molto dipende dalle volontà di Abramovic, mentre Mazzarri non si sposterà da Napoli.

  • La Casoria si tiene Calciopoli

    La Casoria si tiene Calciopoli

    Il Caos sul caso Calciopoli si arricchisce di una nuova puntata, se ieri la notizia di trasferimento del giudice Casoria il Tribunale alla prima sezione del Tribunale Ci­vile faceva temere l’ombra della prescrizione sul processo a “Moggi e compagni” oggi si può tirare un leggero sospiro di sollievo. Il presidente del Tribunale di Napoli, Carlo Alemi, ha infatti completato l’iter aggiungendo al trasferimento la lettera di “applicazione” per tutte le resi­due udienze del processo Calciopoli, fino a pronun­cia della sentenza.

    In parole povere il giudice Casoria continuerà a sedere sullo scranno della stanza 206 insieme ai giudici Pandolfi e Gualtieri. Lo snodo cruciale a questo punto sarà il prossimo 20 maggio quando si esaminerà le terza richiesta di ricusazione ma si ha la sensazione che qualora fosse accettata cambierà l’intero colleggio giudicante.

    Il Processo adesso riprenderà il 19 aprile con la conclusione della fase dibattimentale e l’acquisizione delle prove con la ricezione delle ulti­me trascrizioni delle in­tercettazioni richiesta da accusa e difese. Sarà interessante verificare il clima in aula dopo gli screzi delle scorse settimane.

  • Calciopoli, La Casoria trasferita. A rischio prescrizione tutto il processo

    Calciopoli, La Casoria trasferita. A rischio prescrizione tutto il processo

    Siamo sempre alle solite, in Italia non si riesce a concludere un processo, una situazione assurda in un paese che grida ogni giorno allo scandalo ma non si indegna per una giustizia paralizzata.

    Uno dei processi che interessano i tanti tifosi juventini e non solo è a rischio prescrizione e con il giudice che lo presiede in procinto di trasferimento. Secondo Tuttosport , quotidiano sportivo torinese, è stata accolta la richiesta di trasferimento avanzata dal giudice Casoria che, precedentemente, aveva domandato di essere indirizzata a presiedere un’altra sezione del Tribunale di Napoli. Ieri è arrivata la notifica dell’accettazione della domanda con spostamento alla Prima sezione civile senza però la deroga a concludere il processo in attività, ovvero quello di Calciopoli che sarebbe a forte rischio prescrizione. I giudici a latere, sempre secondo Tuttosport, potranno invece continuare a seguire le udienze sebbene siano anch’esse in regime di trasferimento. Tale decisione lascia molto perplessi perché molte volte, il Giudice che domanda un trasferimento vieme lasciato concludere il processo che presieduto per tanto tempo.

    La notizia, quella del trasferimento, arriva dopo la censura del Csm per il linguaggio del giudice Casoria, ritenuto eccessivo per il ruolo che ricopre. Chi ha seguito attentamente le vicende di napoli ha capito che l’ indirizzo dato dal Giudice è volto ad una assoluzione degli imputati o comunque ad una conclusione molto più tenue rispetto al cataclisma dell’ estate 2006. A pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca.

  • L’Inter ripartirà da Guardiola, Moggi conferma

    L’Inter ripartirà da Guardiola, Moggi conferma

    Solo una settimana fa sembrava impossibile che l’unione tra Leonardo e l’Inter potesse concludersi in cosi breve tempo, ma la doppia sconfitta contro Milan e Schalke oltre a render difficile il proseguo del campionato hanno palesato una difficoltà del tecnico a preparare un certo tipo di partite.

    E’ inevitabile che si torni a parlare di mercato allenatore in casa nerazzurra e il nome più gettonato è quello di Pep Guardiola da sempre pupillo di Moratti per stile eleganza e sopratutto per il suo modo di far giocare la sua squadra.

    Ieri in molti ipotizzavano un incontro tra Moratti e Guardiola nel viaggio dello spagnolo in Italia di una settimana fa ufficialmente per salutare i vecchi amici del Brescia e dedicarsi allo shopping. Una conferma importante arriva oggi da Luciano Moggi, che avvalora le indiscrezioni nel suo editoriale per TMW.

    Si chiama Josep Guardiola. L’attuale tecnico del Barcellona è l’uomo al quale Moratti affiderà la restaurazione di una squadra e di una società che ha imparato a vincere troppo di recente per volersene già dimenticare. Gli acquisti stessi impostati dalla società nerazzurra, saranno figli di questa svolta, che finirà ovviamente per influenzare le caratteristiche tecniche di una squadra volente o nolente diversa, rispetto a quella che Mourinho portò ai trionfi della scorsa stagione. Lo stile del calcio blaugrana, sarà garantito da Alexis Sanchez. Il talento dell’Udinese sarà il giocatore in più dell’Inter di Guardiola, quello cui sarà richiesto di cambiare passo e di accendere le luci di un reparto avanzato rapido, tecnico e veloce. Non ci sarà più Milito, mentre dovrebbe esserci anche Ganso. Continuo a vedere i nerazzurri favoriti rispetto ai cugini milanisti. Il peso specifico di Leonardo, nelle mansioni che più gli si addicono, finirà inevitabilmente per farsi sentire.

    Big Luciano quindi si sbilancia anche sul mercato confermando i rumors che vogliono l’Inter vicinissima al fenomeno dell’Udinese Alexis Sanchez e nonostante i Braida stia per partire per il Brasile per limare le richieste del Santos per Ganso sia ancora l’Inter la favorita.

  • Moggi “Ganso andrà all’Inter insieme a Sanchez”

    Moggi “Ganso andrà all’Inter insieme a Sanchez”

    Per la stampa il Milan avrebbe risuperato l’Inter nella corsa a Ganso grazie alle garanzie di Galliani nell’incontro di via Turati con i rappresentanti del giocatore. Per Luciano Moggi, però, questo vantaggio non è reale tanto da sbilanciarsi e affermare che il giovane talento brasiliano alla fine approderà all’Inter.

    Big Luciano a differenza degli anni passati avalla le strategie di mercato nerazzurre e sopratutto la scelta Leonardo abile come tecnico ma sopratutto come motivatore e proprio l’aiuto del brasiliano sarà indispensabile per il vincere il derby per Ganso.

    Anche per il derby in programma domani sera vede i nerazzurri favoriti anche se la sosta ha potuto far ricaricare l’ambiente rossonero e metabolizzare le sconfitte e l’assenza di Ibrahimovic. Ma il mercato nerazzurro si dovrebbe arricchire, stando sempre alle indiscrezioni di Moggi su TMW, del miglior giocatore dell’attuale campionato Alexis Sanchez, partirà invece Milito dopo la stagione travagliata.

  • Processo Gea, altro flop dei pm. Assolti i Moggi

    Processo Gea, altro flop dei pm. Assolti i Moggi

    Si è conclusa con l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere volta all’alterazione della concorrenza nel settore dei procuratori di Luciano Moggi, suo figlio Alessandro, gli agenti Zavaglia, Lippi e Gallo e il dirigente Ceravolo nell’ambito del Processo Gea.

    La Corte d’Appello di Roma ha peraltro effettuato uno sconto di pena per Luciano e Alessandro Moggi riguardo alle accuse di violenza privata. Big Luciano ha avuto ridotto la sentenza ad 1 anno di reclusione per il caso di violenza privata nei confronti del centrocampista Emanuele Blasi, è stato imposto un risarcimento di 10.000 euro per l’ex procuratore Antonelli e di 2.000 euro per la FIGC, mentre il figlio Alessandro è stato condannato a 5 mesi per la vicenda relativa ai contratti dei due bielorussi Zeytulaev e Boudianski.

    I legali dei Moggi nonostante la sentenza sia coperta da indulto hanno già annunciato di ricorrere in Cassazione “È stato respinto il ricorso in appello dei PM che volevano riproporre l’associazione a delinquere. Tutte le pene sono coperte dall’indulto ma andremo in Cassazione. Speravamo nell’assoluzione definitiva. E’ rimasta un’imputazione sui bielorussi, è paradossale: una tentata violenza nei confronti di due persone con le quali Alessandro ha parlato per tre mintui in totale come emerge dagli atti di questo processo. Comunque che la tesi principale del processo è crollata: niente asociazione e ancora una volta assoluzione per il nostro altro assistito Zavaglia.”

  • Moggi “la Juve tra Spalletti e Mancini”

    Moggi “la Juve tra Spalletti e Mancini”

    Big Luciano nel consueto editoriale del venerdì per TMW sviscera i rumors di mercato bacchettando ancora una volta la “sua” Juventus. Da sempre contrario all’ingaggio dei sudamericani, Moggi boccia l’acquisto di Bastos considerando 20 milioni di euro una spesa folle per un terzino che non sa difendere e con tanti limiti tattici.

    L’ex dg bianconero dà invece per concluso il percorso di Gigi Del Neri sulla panchina ipotizzando un ballottaggio tra Luciano Spalletti e Roberto Mancini per la prossima stagione. Nonostante l’ex interista fosse uno dei più grandi accusatori Moggi ha per lui parole positive dicendo di meritare un’altra possibilità nel campionato italiano.

    Il valzer delle panchine potrebbe riportare in Italia anche Carlo Ancelotti da sempre voglioso di allenare la Roma, arriverebbe come garanzia per il nuovo corso targato Di Benedetto. La Samp ripartirà da Sabatini e Delio Rossi, mentre Zamparini punta tutto sul Gasperini.

  • Nucini e Facchetti, doppio autogol di Narducci. Calciopoli non esiste

    Nucini e Facchetti, doppio autogol di Narducci. Calciopoli non esiste

    E’ da tempo che ne sono convinto e con i miei post cerco di sensibilizzare chi crede ancora alla farsa di Calciopoli. Il colonnello Auricchio insieme ai pm Narducci e Capuano hanno costruito un castello di sabbia che d’udienza in udienza si sta sgretolando come neve al sole.

    Ieri, al Tribunale di Napoli è stata definitivamente compromessa la credibilità dei pm Narducci e Capuano e a farla crollare sono stati proprio i supertest Nucini e Facchetti Jr chiamati a dar nuova credibilità alla tesi dell’accusa, portando finalmente prove certe e inconfutabili di una rete occulta che mirava a condizionare l’andamento del campionato.

    Il memoriale portato da Facchetti, invece, non è stato considerato attendibile e pertanto non potrà esser usato come prova “non è sufficientemente garantita la veridicità degli appunti, del resto – ha detto ancora la Casoria – hanno un valore probatorio molto scarso”. Lo stesso Facchetti ha però “incastrato” “Nucini confessando una confidenza del padre ucini segnalò a mio padre che aveva arbitrato una gara, Avellino-Messina, commettendo errori intenzionalmente per danneggiare l’Avellino”.

    L’arbitro amico di Giacinto Facchetti ha poi dato il colpo di grazia contraddicendosi in molte occasioni e costringendo spesso la giudice Casoria al richiamo ufficiale. L’ex arbitro ha poi confermato di aver ricevuto una sim dal ds del Messina Mariano Fabiani, ritenuto vicino all’ex dg della Juve Luciano Moggi, una scheda telefonica ma ancora una volta cambia la versione dicendo questa volta di non averla mai utilizzata, mentre in altre occasioni diceva di aver ricevuto qualche telefonata.

    Di seguito vi riportiamo la cronistoria dell’udienza del 15/3/11 (via juvemania.com)
    CONTROESAME DI FACCHETTI

    Avv. Prioreschi: Lei ha detto che De Canio era della GEA?
    Facchetti: Sì.
    Avv. Prioreschi: Sa che gli allenatori non potevano essere sotto procura?
    Facchetti: No.

    Avv. Gallinelli: Questo processo si riferisce a quale campionato?
    Facchetti: 2003-2004 e 2004-2005.
    Avv. Gallinelli: Questo processo?
    Facchetti: No, 2004-2005 e 2003-2004…
    Avv. Gallinelli: Lei ha fatto riferimento a fatti del 2004-2005?
    Facchetti: No, ad anni precedenti.
    Avv. Gallinelli: Le contesto allora che Lei ai pm riferisce: ‘Prendo atto che dovrò riferire sulla struttura che condizionava il campionato fino all’anno 2006”: può riferire quali erano questi fatti?

    Avv. Gallinelli: Sa se Suo padre registrava le conversazioni con Nucini?
    Facchetti: No.
    Avv. Gallinelli: Questo non l’ha letto sui gionali?
    Facchetti: No.
    Avv. Gallinelli: Posso esibire un articolo de La Repubblica.
    Facchetti: Ah sì, quello di Mensurati.
    Avv. Gallinelli: Quindi lo sapeva?

    LO SHOW DI NUCINI: LE CHICCHE
    Avv. Prioreschi: Sulla scheda data da Fabiani: Lei prima ha indicato il numero, ma poi ha detto di non averla usata e che Le sono arrivate solo un paio di telefonate. Lei il 23 settembre 2007 ai carabinieri ha detto di avere avuto la scheda ancora imballata e che l’aveva buttata via.
    Opposizione del PM Narducci.
    L’avv. Prioreschi si arrabbia: Avrebbe dovuto farle Lei queste domande, lo sa bene quante versioni ha dato sul fatto!
    Avv. Prioreschi: Ha detto prima che l’aveva usata, poi che non lo aveva fatto, che non ricordava il numero, poi dice che non l’ha buttata… mi dice dopo 7 anni come ha fatto a ricordare il numero nel 2010?
    Nucini (a Prioreschi che incalza): STA CALMO!
    Presidente Casoria: Non si permetta!
    Nucini: A Borrelli dico che l’ho annotata, poi a Lei, che mi ha posto la stessa domanda dopo un controesame di 6 ore, ho dato la stessa risposta, ho sempre detto che l’avevo annotata.
    Presidente Casoria: Ma nei verbali c’è scritto il contrario.

    Avv. Morescanti: Sono state fatte 25 domande sul punto e Lei mi ha detto: ‘Magari me lo ricordassi’.
    Nucini urla.
    Avv. Morescanti: Presidente, lo faccia stare zitto!
    Nucini: Allora, facciamo così: la scheda me l’ha data Marconi e a Torino c’era Garibaldi.
    Presidente Casoria: Nucini, Lei si sta squalificando come teste, tutto ciò verrà registrato.

    Avv. Prioreschi: Le leggo il verbale della scorsa udienza in cui veniva chiesto se Lei aveva conservato il numero dopo averlo dato a facchetti, Lei rispondeva di no.
    Nucini: Non avevo capito la domanda, intendevo una copia.
    Avv. Prioreschi: Le chiedo di interrompere l’interrogatorio e nominare un difensore.

    Presidente Casoria: Cinque minuti fa il figlio di Facchetti ha detto che lei avrebbe arbitrato con dolo la gare e che era un arbitro pentito, lo ha detto o no?
    Nucini: Assolutamente no. È impensabile, bisogna vedere se davvero Facchetti lo ha detto al figlio, i fatti oggettivi corrispondono a quello che io e Facchetti abbiamo vissuto insieme.
    Avv. Prioreschi: Il posto di lavoro offerto da Facchetti. Mi fa la cronistoria dei colloqui procurati da Facchetti?
    Nucini: Dott Paolillo (attuale AD dell’Inter ndr) presso la Banca Popolare di Milano
    Avv. Prioreschi: L’attuale dirigente dell’Inter?

    Avv. Prioreschi: Bene. Rispondendo al PM ha detto che nei colloqui con Facchetti a volte faceva riferimento al fatto a vostre considerazioni. Io vorrei dividere le due cose. Quando ha riferito degli arbitri che facevano parte dell’associazione erano fatti o considerazioni?
    Nucini: Le dinamiche che ci interessavano ce le siamo andate a prendere, sul resto erano percezioni.
    Avv. Prioreschi: Quindi quando dice che gli arbitri facavano parte dell’associazione erano sue impressioni?
    Nucini: Si aveva la percezione.
    Presidente Casoria: Non impressioni ma percezioni.
    Nucini: Che alcuni arbitri rispondessero in maniera diretta altri indiretta.
    Avv. Prioreschi: Lei ai cc ha detto che era probabile che alcuni arbitri facevano parte del sistema Moggi. Preciso che questo era un nostro commento perché non avevamo prove di questa affermazioni.
    Nucini: Si è così era un commento su nostre percezioni.
    Avv. Prioreschi: Lei ai cc riferisce la storia che nel corso del 2001/2002 venivano mandati alla juve arbitri giovani se la ricorda?
    Nucini: Sì.
    Avv. Prioreschi: Risparmio la lettura. Questa cosa la riferisce prima di Lei Gianfelice e Lei la ripete. Lo fa perché lo aveva detto Facchetti o perché ne era a conoscenza?
    Nucini: Per noi quelli erano arbitri che rispondevano alle dinamiche, che poi fossero giovani…
    Avv. Prioreschi: No, così sta modificando. Le leggo la sua testimonianza in cui parla prpprio di arbitri giovani.
    Nucini: Avevamo fatto anche la considerazione che anche tra gli arbitro giovani potevano avere la possibilità di far conoscere l’associazione. In generale si parlava anche dei giovani che era molto facile riuscire ad influenzare.
    Presidente Casoria: Lei ha detto che nominavano i giovani perché erano influenzabili.
    Nucini: È così
    Presidente Casoria: E l’avv. ha fatto un elenco…
    Nucini: Anche quella era una percezione.
    Avv. Prioreschi: Ha mai arbitrato l’Inter dopo la nomina di Facchetti a Presidente?
    Nucini: Ho fatto il quarto uomo.
    Avv. Prioreschi: Ed era corretto visti i suoi rapporti?
    Nucini: Il quarto uomo è assolutamente ininfluente…
    Bergamo si inalbera e Nucini: “Dai Paolo, lo sai…”.
    L’avvocato Morescanti si arrabbia.
    Nucini: E poi io non posso ricordare quante volte ho fatto il quarto e anche ammesso e concesso che avessi fatto il quarto uomo …
    Presidente Casoria: Perché non ha detto a Facchetti, visto che stavate facendo questa indagine, che non era il caso?
    Nucini: Perchè l’indagine era già terminata, e poi io avendo la coscienza a posto potevo fare anche l’arbitro.
    Avv. Prioreschi: Mi arrendo!! Nessuna altra domanda.

    Avv. Gallinelli: Tra febbraio 2001 e l’estate del 2002 ha incontrato Facchetti?
    Nucini: Sì, ma in maniera molto superficiale.
    Avv. Gallinelli: E il sospetto sul malessere già c’era?
    Nucini: Io lo avevo già, non lo confidai a Facchetti.
    Avv. Gallinelli: Si sentiva anche telefonicamente?
    Nucini: Dopo l’estate 2002 sì.

    Avv. Gallinelli: Lei ha parlato con Facchetti dell’articolo o della convocazione della Boccassini?
    Nucini: No.
    Avv. Gallinelli: Ed è vero che ha fatto scena muta?
    Nucini: Abbiamo parlato di calcio, punto.
    Avv. Gallinelli: In che senso?
    Nucini: Abbiamo parlato di calcio.
    Avv. Gallinelli: Quali erani gli argomenti?
    Nucini: Abbiamo parlato di calcio.
    Avv. Gallinelli: Ammonisca il teste!
    Presidente Casoria: Specifichi.
    Nucini: Io portai un articolo di giornale in cui Casarin aveva confidato che un arbitro gli aveva detto che un designatore gli aveva chiesto di ammonire un determinato giocatore che era diffidato.

    Avv. Gallinelli: Nel 2004 aveva già degli appunti? Li consegnò alla Boccasini?
    Nucini: No.
    Avv. Gallinelli: Perché?
    Nucini: Perché non me la sono sentita di affrontare da solo il problema che c’era nel mondo del calcio.
    Avv. Gallinelli: Quindi non parlò di Fabiani, delle schede, di niente?
    Nucini: No delle confidenze con Giacinto no.
    Avv. Gallinelli: Scusi ma non collaborava con Facchetti? Perché parla di solitudine?
    Nucini: In quel momento ero da solo, se andava fatta una denuncia dovevamo farla insieme.
    Avv. Gallinelli: Si è chiesto perché la Boccasini l’ha chiamata?
    Nucini: No.
    Avv. Gallinelli: Non sa se c’è stata una segnalazione di qualcuno dell’Inter?
    Nucini: No sono andato con nessuna indicazione di nessuno.
    Presidente Casoria: Cioè l’hanno chiamata e Lei è andato?
    Nucini: Sì.
    Presidente Casoria: E avete parlato del più e del meno.
    Nucini: Sì.
    Avv. Gallinelli: Io ho chiesto da un anno e mezzo la copia di questi fascicolo archiviato e non ho mai avuto risposta.
    Avv. Prioreschi: Lei ha firmato un verbale?
    Nucini: no.
    Presidente Casoria: Se hanno fatto una chiacchierata perché doveva firmare un verbale.

    Presidente Casoria: Perché quando è andato dalla Boccassini non ha parlato di tutto?
    Nucini: Per pudore della morte di Facchetti.
    Avv. Morescanti: Ma la Boccassini è del 2003! (Facchetti muore nel 2006, ndr)

    Difesa Racalbuto, avv. Mungiello: Nella cena del natale 2002 lei chiede chi era Fabiani vero?
    Nucini: Sì.
    Avv. Mungiello: Di che stavate parlando?
    Nucini: Di nulla.
    Avv. Mungiello: Eravate muti tra un’insalata di rinforzo e un capitone

    Avv. Morescanti: Lei ha riferito che l’Inter Le aveva promesso un posto di lavoro, se Lei fosse stato allontanato dal mondo del calcio
    Nucini: Ha formulato male, non è l’Inter.
    Avv. Morescanti: Volevo dire Facchetti.
    Nucini: Lei formula la domanda sbagliata…
    Avv. Morescanti: Io non formulo la domanda sbagliata, troppa confidenza! Quindi è stato Facchetti.
    Nucini: Sì.
    Avv. Morescanti: Lei ha detto anche che avrebbe subito rifiutato.
    Nucini: Sì.
    Avv. Morescanti: Invece qui, oggi, ha fatto un elenco di banche. Perché la volta precedente ha detto che aveva rifiutato?
    Nucini: Io ho detto che lui si è prodigato…
    Avv. Morescanti: No, non è vero, nel verbale c’è scritto che si è proposto…
    Nucini: Vada a rileggersi tutto.
    Avv. Morescanti: Io non mi rileggo tutto e Lei non si permette! Perché va nelle banche?
    Presidente Casoria: Facchetti l’ha obbligata ad andare nelle banche? E’ andato con i suoi piedi?
    Nucini: Ma certo, Lui sapeva che quello che stavamo facendo era imbarazzante.

    Avv. Morescanti: La Boccassini non le ha fatto domande specifiche?
    Nucini: No.
    Avv. Morescanti: Le contesto che la volta precedente ha dichiarato che Ella Le aveva fatto domande specifiche sulle confidenze. Quando ha mentito oggi, o la volta precedente?

    ZAMPARINI E IL SORTEGGIO DI RIZZOLI

    PM Narducci: Nel 2004 ha trattato con la Juve per Maresca e Miccoli?
    Zamparini: Sì, andai a Torino ad incontrare l’amico Moggi.
    PM Narducci: E parlaste solo di questi due giocatori o anche del Palermo?
    Zamparini: Moggi mi chiese come andava il campionato, io gli dissi “Bene, gli arbitri sono un po’ scarsi”. Mi chiese quali erano gli arbitrri migliori della B ed io dissi Rizzoli, e Moggi telefonò e disse: “Vediamo se si può avere Rizzoli per il Palermo la prossima gara con il Verona che è importante”. Effettivamente arrivò Rizzoli ed io mi meravigliai. Moggi seppe subito che io ne avevo parlato con gli altri presidenti e mi disse: “Bella riconoscenza”; ed io gli dissi “Se mi hai voluto fare un piacere non me ne fare più altrimenti dovrò informare le autorità”.

    Avv. Prioreschi: Questa gara era un anticipo?
    Zamparini: Sì, del venerdì.
    Avv. Prioreschi: Quindi anche il sorteggio si fa in anticipo?
    Zamparini: Non lo so, credo che non si faccia.
    Avv. Prioreschi: Si c’è, anche per l’anticipo, Lei non ha collocato temporalmente questa telefonata di Moggi?
    Zamparini: Sicuramente prima della gara.
    Avv. Prioreschi: È in grado di escludere che quando Moggi fa la telefonata il sorteggio era già stato fatto?
    Zamparini: Non lo so, non so in che giornata era la telefonata né quando si fa il sorteggio dell’anticipo.
    Avv. Prioreschi: Quale era stata la sua valutazione della telefonata, se era finta o vera?
    Zamparini: Non penso mai che Moggi faccia le telefonate finte davanti a me, eravamo nel suo ufficio, non ricordo se col fisso o il portatile, non ci credevo nemmeno, mi sono preoccupato quando ho saputo che Rizzoli era effettivamente l’arbitro.
    Avv. Prioreschi: Può riferire le parole di Moggi?
    Zamparini: No assoltamente, io dissi che tra i più bravi c’era Rizzoli e lui alzò il telefono.

    Presidente Casoria: Lei ha detto che questo fatto avvenne allo studio di Moggi: non riesce proprio a ricordare e a risalire in che data avvenne?
    Zamparini: Bisognerebbe controllare, ma non so.
    Presidente Casoria: Quanti incontri ha fatto del genere?
    Zamparini: Uno solo.
    Presidente Casoria: E non sa collocarlo?
    Zamparini: No.
    Presidente Casoria: Può andare.

    Dichiarazione spontanea di Pairetto: In questa occasione il sorteggio è avvenuto il giovedì, quindi, né io né Paolo Bergamo eravamo presenti, in quanto è stato fatto a Roma nella nostra segreteria.

    L’avvocato Prioreschi deposita il verbale del sorteggio, nel quale è riportato chi lo ha effettuato, ovvero Manfredi Martino davanti al notaio Ioli.

    Dichiarazione spontanea di Luciano Moggi:
    “Il Concord è l’albergo dove si riunisce la Juventus, dove ci sono cento tifosi. Lei si immagina che io faccio venire Nucini in quell’albergo quando a cento metri c’è casa mia, dove si arriva dal garage direttamente in casa?”

    L’udienza è tolta. Si torna il aula il 19 aprile.