Tag: luciano moggi

  • Radiazione Moggi, l’Alta Corte si prende un altro mese

    Radiazione Moggi, l’Alta Corte si prende un altro mese

    Sembrava dovesse arrivare nel giro di poche ore, poi di qualche giorno adesso invece si dovrà aspettare addirittura un altro mese, l’Alta Corte del Coni infatti dopo aver consigliato alla Federazione di attualizzare le prove sullo scandalo Calciopoli prima di decidere della radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini. Adesso, chiamata in causa direttamente ha deciso di chiedere nuovi riscontri.

    Giraudo insieme a Moggi e Capello | ©PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

    “Ritenuta l’esigenza di integrare la documentazione esistente agli atti la Corte ha ordinato alle parti in causa l’espletamento di una serie di adempimenti istruttori, da effettuarsi entro il termine di 30 giorni”.

    L’ennesimo slittamento questa volta sembra sortire un effetto diverso nei tre radiati e nell’opinione pubblica che alla luce delle nuove intercettazioni e degli sviluppi del dibattimento nelle stanze del processo di Napoli chiede a gran voce una verità assoluta e una intera attualizzazione delle accuse che nel lontano 2006 stravolsero le gerarchie del nostro calcio. Non è escluso poi che per emettere un verdetto i componenti dell’Alta Corte abbiano deciso di temporeggiare in attesa che proprio da Napoli arrivi la sentenza di primo grado in modo da aver elementi probanti sulla condotta dei tre ricorrenti

  • Processo Calciopoli, da Trofino e Morescanti le ultime picconate

    Processo Calciopoli, da Trofino e Morescanti le ultime picconate

    L’udienza di ieri presso il Tribunale di Napoli era stata annunciata come vibrante per via delle arringhe conclusive degli avvocati Morescanti e Trofino componenti delle difese di Paolo Bergamo e Luciano Moggi. A sfaldare il castello accusatorio dell’accusa e demolire l’esistenza della famosa cupola disegnata da Auricchio e dai pm Narducci, Beatrice e Capuano in queste settimane ci avevano pensato le trascrizioni di nuove intercettazioni tra Bergamo e Rodomonti e lo stesso designatore e la Fazi dimostrando una strategia quantomeno contorta dei “mammasantissimi” del calcio.

    L'avv Paolo Trofino insieme ai suoi collaboratori | ©Mario Laporta/Getty Images
    Le dichiarazioni spontanee di Bergamo. L’udienza di quest’oggi è nata però con delle dichiarazioni spontanee dello stesso Bergamo nel corso delle quali il designatore ha ripercorso i suoi trascorsi agonistici prima e poi da dirigente, tirando in ballo tanti aneddoti del suo mandato dall’incontro nel 2002 con Moratti a Forte dei Marmi “Credetti di averlo convinto della nostra onestà e invece cominciarono le indagini della security della Telecom su di me e i miei familiari su richiesta dell’Inter” fino alle schede svizzere “Ho sempre avuto diversi telefoni e gli stessi investigatori hanno riconosciuto che la diedi dopo pochi giorni a mia moglie che la usò per le sue telefonate”. Morescanti vs Narducci. La parola passa poi a Silvia Morescanti che oltre a Bergamo difende anche la Fazi e Fabiani. L’avvocato senza giri di parole e con fare deciso si scaglia contro il pm Narducci “Noi ci siamo trovati davanti ad un pm che, dando le spalle alla corte, si permette di dire “Piaccia o non piaccia…”. Per Narducci la prova regina degli illeciti compiuti sono le intercettazioni, quindi, come si possono difendere gli imputati se non ci sono tutte le intercettazioni? . L’avvocato critica poi i metodi con cui sono state estorte le dichiarazioni ai protagonisti ad accuse confezionate e mai dimostrate “Non ci è mai stato detto dall’accusa: è stato truccato quel sorteggio e in quel modo”. Le ultime accuse sul modo non legale in cui sono state assegnate le utenze svizzere agli accusati. Le picconate di Trofino. L’avvocato cita alcune passi delle trascrizioni delle intercettazioni bis tra Bergamo e Rodomonti “Se hai un dubbio pensa prima a chi è più dietro e poi a chi è davanti.” e tra Bergamo e Fazi “Non gli farà mica male al Milan per quello che hanno fatto per il figlio”. Il Legale snocciola poi una serie di telefonate di Meani, addetto agli arbitri per il Milan a suo dire più compromettenti di tutte quelle presentate dall’accusa per dimostrare il sistema Moggi. Dalle schede svizzere ai sorteggi Trofino dice che è stato tutto montato ad arte partendo dalla fine e cioè crocefiggere Moggi. Il prossimo 8 novembre l’avvocato concluderà la sua arringa prima che la parola passi ai pm per alcune precisazioni e a meno di nuovi colpi di scena si dovrebbe arrivare ad un giudizio forse nello stesso giorno o al massimo per il prossimo 15 novembre..

  • Nuova intercettazione occultata tra Bergamo-Fazi

    Nuova intercettazione occultata tra Bergamo-Fazi

    Come abbiamo avuto modo di dire già nella prima intercettazione tra Paolo Bergamo e Maria Grazia Fazi di qualche giorno fa il castello accusatorio dell’accusa fa acqua da tutte le parti. La famosa cupola come dimostrano le intercettazione era tutt’altro che coesa verso un obiettivo e aveva tante falle. Quest’oggi, giorno importantissimo a Napoli per le arringhe finali della difesa tra le quali si aspetta con trepidazione quella del legale di Moggi Trofino spunta una nuova intercettazione dove si il designatore da Francoforte interloquisce con la solita Fazi sulle designazioni arbitrali del 12 febbraio 2005, quelle della famosa “grigliata di Moggi”. I due cercano un modo di colpire De Santis, per l’accusa parte integrante di Calciopoli, mentre nutrono fiducia in Trefoloni. Ecco l’intercettazione presa da Juvemania.

    Paolo Bergamo | ©MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images
    Bergamo-Fazi. 12 febbraio 2005 DD.755 Bergamo chiama la Fazi da Francoforte dove si trova per un raduno della Fifa. Fazi: Ho chiamato il bastardo vero, Massimo De Santis… Gli ho detto: ‘Buonasera, signor bastardo… Volevo dirti che ho perso il telefonino… comunque gran figlio di puttana ti saluto…’ Bergamo: Anche io non so come gestirlo… Avevo quasi pensato di sputargli addosso qualcosa, però… devo capire come gestirlo dopo… Fazi: E’ quello… devi aspettare ancora, non gli si può sputà addosso niente, devi aspettare, che gli dici? Bergamo: Ma se mi danno quest’incarico (un incarico internazionale, ndr)… Fazi: Sì, ma fattelo dà quest’incarico… ma non glielo potevi chiedere a quel deficiente di Garcia Aranda… La conversazione passa ai possibili candidati alla successione di Bergamo e Pairetto nel ruolo di designatore. Fazi: Ho saputo da Matteo (Trefoloni, ndr), che alla riunione che è andato lui da Pisacreta a Prato… Bergamo: C’era Braschi, c’era… Fazi: Bravo, te l’ha detto… Bergamo: Sì, sì. Fazi: Infatti ho detto, guarda, diglielo, non conta niente, ma tu diglielo. Bergamo: Può darsi, Braschi è stato un nome… quindi… Fazi: Sai Firenze è lui! Quindi te l’ha detta? Bergamo: Sì, sì, me l’ha detta. Fazi: Vedi che il bimbo fa le cose che gli dico de fa’, eh? Le fa le fa… La Fazi chiede, dicendo che andrà da Marco (Gabriele, ndr) a vedere la partita: “C’è Trefo, ti pare che non vedo la partita!!” E si informa sugli arbitri sorteggiati per le partite: Fazi: Chi fa la Lazio? Bergamo: Brighi. Fazi: Chi?? Bergamo: Brighi… Fazi: Brighi? Auguri… mamma mia!! Mamma mia, che manina felice, mamma mia, vabbè Bergamo: Ho parlato anche con Brighi e gli ho fatto capì chiaramente come stanno le cose, quindi bene bene o male male… Fazi: Mi mandi Brighi a fa’ la Lazio, poraccio… Bergamo: Chissà che la faccia bene. Fazi: Speriamo, povera Lazietta… […] Fazi: Con chi gioca la Juve? Bergamo: Juventus-Udinese. Fazi: A casa sua? E chi la fa quella? Bergamo: Rodomonti. Fazi: Ah però! Ma chi cazzo l’ha fatto ‘sto sorteggio? (ride) … Rodomonti… Oh Dio! C’ho le recchie piene di Rodomonti… che Dio volesse!! Vai!!… Bene… e il Milan chi lo fa, non te lo ricordi? Non mi chiami nemmeno per dirmi questo… Trefo mi manda il messaggio… Bergamo: Il Milan a Reggio con Racalbuto… Fazi: (ride) Bello, bello… vabbè! Racalbuto non gli fa male al Milan… non te preoccupà… Bergamo: No, sì, figurati… Fazi: Racalbuto non gli fa male al Milan… Bergamo: Figurati… Fazi: Con quello che hanno fatto per il figlio… Figurati… Bene bene, la Juve Rodomonti, poi Inter-Roma Trefoloni, basta, il resto è noia, non ci frega più niente… Ma Brighi, mi hai messo i brividi, però…

  • Calciopoli, intercettazione Bergamo-Fazi. Due “cupolari” anomali

    Calciopoli, intercettazione Bergamo-Fazi. Due “cupolari” anomali

    Ieri sera nel corso della trasmissione “Forza Juve” condotta da Marco Venditti su Rete 7 è stato svelato il contenuto di una intercettazione tra il designatore Paolo Bergamo e la dottoressa Maria Grazia Fazi dirigente dell’Aia e secondo le ricostruzioni dell’accusa parte integrante della presunta cupola costruita da Luciano Moggi.

    Paolo Bergamo | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    L’intercettazione datata novembre 2004 va a collocarsi subito dopo quella ormai famosa dello stesso Bergamo con Rodomonti (“In caso di dubbio pensa a chi sta dietro“) demolisce ulteriormente il castello accusatorio da come si evince infatti sia la Fazi che lo stesso Bergamo speravano in una debacle bianconera contro l’Inter. Di seguito vi riportiamo la trascrizione dell’intercettazione svelata nel corso di Forza Juve: Bergamo-Fazi (28.11.2004) Fazi: Paolo? Bergamo: Ecco fatto. Fazi: Allora? Bergamo: Ci ho parlato. Fazi: E’ andata? Bergamo: Molto, molto, molto, molto esplicito… Fazi: Ah, co’ Pasquale proprio? Bergamo: Sì, sì, sì, sì. Ho detto: “Io conto anche sulla tua intelligenza, perché… una telefonata fra me e te”, quindi… Fazi: E lui? Bergamo: Sappi che se poi non mantieni la discrezione dovuta le conseguenze le paghi te. Dice “No, no, stai tranquillo, ti ringrazio, ho capito…”. Boh, vediamo cosa fa. La cosa: non chiara, più che chiara. Fazi: Più che chiara. Bergamo: Più che chiara. Fazi: Sei stato proprio chiaro, chiaro, chiaro. Bergamo: Più che chiaro. E quindi… Fazi: Uhm, è andata dai… è andata, io son sicura che farà bene… Bergamo: Speriamo. Fazi: Eh, non era per lui questa partita, non c’è niente da fare… infatti, quella non è per nessuno, figurati per lui, dopo tanto tempo… ma ringraziamo Dio ci stanno ‘sti 15 punti, però… Bergamo: Eh ma gliel’ho detto “Hai faticato anni a ritornare lì, cerca di rimanerci”… Fazi: Il Milan non c’è proprio. Quest’anno la Juve lo scudetto lo vince perché non c’è nessun altro… nessuno! Mamma mia… Bergamo: Ma sai, il problema sai qual è? Che se stasera perdessero con l’Inter… Fazi: Mamma mia, che Dio volesse! Bergamo: … allora poi si riapre, poi c’è la Coppa dei Campioni, gli impegni, gli infortuni… Fazi: Ma come fa a perdere con l’Inter, che l’Inter è morta? Bergamo: Eh… stasera giocano senza Trezeguet e senza Del Piero, cioè questi hanno fatto questo campionato senza il centravanti titolare… Fazi: Te rendi conto? E stanno a 15 punti dalle papabili… Bergamo: E sai, questi qui, purtroppo… non c’è niente da fare Fazi: Ma quelli son bravi, son bravi. Questi, quando copri le fasce, la difesa ce l’hai, Buffon c’è… prima o poi pure Zalayeta la butta dentro Bergamo: Hai capito?

  • Moggi “chiederò a Moratti 30 milioni per danni”. Video

    Moggi “chiederò a Moratti 30 milioni per danni”. Video

    Quando Moggi ha la parola il titolone da prima pagina è assicurato. L’ex dg bianconero nel solito angolo settimanale “Il calcio dal suo punto di vista” su Libero Tv con Fabrizio Biasin risponde alle domande dei tifosi con il suo solito stile e senza troppi peli sulla lingua. Gli interlocutori lo incalzano con domande ad ampio raggio, dal mal di pancia di Ibrahimovic alla valutazione di Torino e Sampdoria.

    Luciano Moggi |© Giulio Piscitelli/Getty Images
    Moggi si esalta però quando le domande vertono su Calciopoli, quest’oggi l’Alta Corte si riunisce per decidere sul ricorso presentato contro la radiazione del quale sono protagonisti anche Giraudo e Mazzini. Big Luciano per nulla preoccupato annuncia che andrà avanti anche in caso di rigetto preannunciando una nuova puntata a Strasburgo. Inevitabile la domanda sulla richiesta danni presentata da Massimo De Santis nei confronti di Moratti per lo spionaggio e il “dossieraggio”. Big Luciano si accoda all’ex arbitro e a Vieri annunciando la sua presentazione di richiesta danni nei confronti del patron dell’Inter “Come De Santis gli chiederò i danni. Solo che 21 milioni di euro non mi bastano. Credo che gliene chiederò una trentina” ovviamente dopo che la sentenza di Napoli gli avrà dato ragione. Per ascoltare le risposte di Moggi basta cliccare qui Sugli aspetti tecnici del campionato Moggi vede la Juventus ancora dietro qualitativamente a Inter e Milan che ritiene favorite per lo scudetto nonostante il gap in classifica.

  • Radiazione Moggi e Giraudo, oggi decide l’Alta Corte

    Radiazione Moggi e Giraudo, oggi decide l’Alta Corte

    Inizia questo pomeriggio il lungo periodo di sentenze che secondo le indiscrezioni dovrebbero stravolgere le carte in tavola e modificare colpiti e colpevole nello scandalo a Calciopoli nel 2006. L’Alta Corte del Coni è chiamata a dirimere il ricorso presentato da Moggi, Giraudo e Mazzini contro l’istanza di radiazione comminata ad hoc dalla Figc non tenendo conto dei nuovi sviluppi del processo in corso a Napoli.

    Moggi e Giraudo | Carlo Baroncini/AFP/Getty Images
    Le difese hanno chiesto ed ottenuto dall’Alta Corte di poter attualizzare il processo portando a discolpa dei propri clienti le nuove intercettazioni che dimostrano non l’esclusività delle telefonate tra dirigenti e designatori bensì una prassi consolidata che mirava a far pressioni. Nel caso di Moggi anche la sentenza di archiviazione del “famoso” sequestro di persona di Paparesta a Reggio Calabria ma sopratutto due casi che han fatto giurisprudenza: la radiazione di Enrico Preziosi poi conciliata con la Figc e quella di Walter Sabatini che poi fu tolta perchè giudicata tardiva. Resta da capire poi se la radiazione è valida solo per l’Italia o ha valore anche per la Fifa e in tal caso potrebbe violare il diritto del lavoro dando a Moggi, Giraudo e Mazzini la possibilità di continuare ulteriormente la battaglia con un ricorso alla Corte sui diritti dell’uomo di Strasburgo. E’ prevista la presenza di Moggi e Mazzini mentre per Giraudo ci saranno solo i suoi legali. La Figc continuerà a sostenere di aver agito rispettando le regole mentre resterà da valutare la posizione del Brescia che ha presentato istanza per la radiazione di Palazzi per aver indagato ed emesso sentenza su fatti prescritti. L’Alta Corte dovrebbe prendersi almeno 24 ore per decidere.

  • Moggi “presto altre scomode verità su Calciopoli”

    Moggi “presto altre scomode verità su Calciopoli”

    In questo momento sono riuniti presso il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport di Roma i legali di Inter, Juventus e il collegio giudicante per la prima udienza sull’esposto bianconero in merito all’assegnazione dello scudetto del 2006. C’è molta attesa per capire se il Tnas si dichiarerà competente emettendo finalmente una sentenza chiara che ci porti ad una verità assoluta. Ma se la giustizia deve far ancora il suo corso, Luciano Moggi, principale indiziato e per l’accusa ai vertici della cupola che ha condizionato i campionati indiziati è sicuro di aver smontato tutti i capi d’accusa annunciando grosse novità per novembre quando il giudice Casoria dovrebbe emetter sentenza del primo grado di giudizio. Big Luciano, in una intervista concessa all’Avvenire confessa di sapere chi ha inscenato lo scandalo Calciopoli e per quali motivi. Gli strali dell’ex dg colpiscono poi il presidente Preziosi inspiegabilmente ancora nel calcio nonostante la famosa squalifica e ovviamente Massimo Moratti. Di seguito vi riportiamo alcuni passi dell’intervista

    Andrea Agnelli con Giraudo, Capello e Moggi | © Paco Serinelli/Getty Images

    “Calciopoli è stato un grosso male che ha causato tante vittime. Io non mi sento più vittima dal giorno in cui ho letto bene quali erano le accuse nei miei confronti e che tipo di intercettazioni erano state usate contro la mia persona. Allora ho capito che dovevo combattere contro un sistema che era torbido e in cui domina l’invidia. Se prendi Zidane a 7 miliardi e poi sei capace di rivenderlo per 150 al Real Madrid, ecco che ti attiri tutta l’invidia delle altre società. Se poi uno come me ha avuto anche il merito di fare delle squadre in cui 9 giocatori erano della Nazionale e nella finale Mondiale Italia-Francia del 2006 otto giocavano nella Juventus, è normale che in questo sistema diventi l’uomo da combattere e possibilmente da fare fuori . L’unico peccato che mi posso rimproverare è stato vincere tanto con la Juventus e non perché gli arbitri ci davano una mano, ma semplicemente perché avevamo la squadra più forte. Mai sentita una vittima. Ripeto, qui le vittime sono tutti coloro che amano il calcio al quale cinque anni fa è stato inferto un colpo mortale” “Io non ho più nessuna fiducia nella giustizia sportiva che mi ha radiato. Ma ne ho ancora nella giustizia ordinaria e posso assicurare che a Napoli nella sentenza di novembre emergeranno ancora tante di quelle verità… Presto tutti capiranno che le responsabilità di Calciopoli risiedono molto in alto. Vorrei che mi spiegassero come Preziosi possa ancora fare il presidente del Genoa, essendo per lui elusa una radiazione. O perché le intercettazioni dell’Inter escono solo dopo quattro anni e solo grazie ai miei consulenti. O perché Moratti prima mi voleva nella sua società e poi tramite i suoi amici della Telecom mi faceva pedinare e intercettare”.

    Stoccatine finale per altri due nemici storici come Franco Baldini e Znedek Zeman “Di Baldini chiedete a Gabriele Oriali cosa gli ha combinato sulla vicenda del passaporto falso di Recoba e non credo che vi dirà che è una vittima… Zeman invece ha detto che io non lo facevo più allenare: è falso. Davanti ai giudici ha anche dichiarato che lui non è mai stato esonerato nella sua carriera… Ridevano tutti in aula”.

  • L’attacco di Moggi “l’Inter vendeva Seedorf e Pirlo per Vampeta e Taribo West”

    L’attacco di Moggi “l’Inter vendeva Seedorf e Pirlo per Vampeta e Taribo West”

    Oggi era il giorno di Luciano Moggi, l’evento preparato ad arte dallo stesso ex dirigente bianconero era importante tanto da attirare al Tribunale di Napoli le maggiori testate nazionali nei mesi scorsi sempre distanti e diffidenti nei confronti dell’accusa.

    Big Luciano aveva annunciato una nuova intercettazione “pesante” e ieri è iniziata a veicolare in rete l’intercettazione tra Bergamo e Rodomonti alla vigilia di un Inter Juventus concluso sul 2-2 e come confessa lo stesso Collina viziato da un mancato rosso a Toldo. Moggi quest’oggi parla a ruota libera tirando in ballo tutti, da Galliani per la famosa intercettazione nel giorno della morte del papa a Ranieri innalzato a nemico di Moggi negli ultimi giorni per trovare un collante con i tifosi nerazzurri scontenti della scelta.

    La parte centrale del suo intervento è però intento a speigare il potere sul campo della sua Juventus evidenziato da un organico che metteva insieme i capitani delle migliori nazionali al mondo e un tecnico di fama mondiale. Le stoccate ai nerazzurri non sono finite, Moggi infatti tira in ballo la gestione dell’organico privato da campioni come Pirlo e Seedorf e rimpiazzati da autentici flop come Coco, Taribo West, Vampeta e Gresko.

    Moggi conclude tirando in ballo anche l’ex pm Narducci che sin dall’interrogatorio si fece sfuggire un eloquente “lei lo sa che è finito”.

  • Intercettazione, Bergamo a Rodomonti “pensa più a chi è dietro”

    Intercettazione, Bergamo a Rodomonti “pensa più a chi è dietro”

    Luciano Moggi lo aveva annunciato la scorsa settimana e adesso a meno di 24 ore dall’udienza nelle stanze del Tribunale di Napoli in rete è iniziato a circolare il contenuto della telefonata tra Bergamo e Rodomonti che per la difesa è l’ultimo tassello per rompere il palazzo accusatorio creato dai pm Narducci e Beatrice avvalendonsi del lavoro del colonnello Auricchio.

    Paolo Bergamo ©Mario Laporta/Getty Images
    Quella che è stata soprannominata la “nonna delle intercettazioni” è un colloquio tra il designatore arbitrale Bergamo e l’arbitro Rodomonti alla vigilia di un Inter-Juventus a San Siro terminato sul 2-2 senza grossi errori arbitrali ma con qualche dubbio di valutazione sul giallo a Toldo invece del rosso in occasione del rigore, due fallacci di Zebina e Stankovic non sanzionati a dovere. Bergamo, che per l’accusa dovrebbe esser un elemento di spicco della cupola Moggiana, dà uno spassionato consiglio a Rodomonti per il proseguo della sua carriera. “In caso di dubbi pensa a chi sta sotto” facile pensare proprio ai nerazzurri distanti in classifica dalla prima posizione. Di seguito vi riportiamo il contentuo dell’intercettazione e il video con i momenti salienti e gli highlights del match. B. Stai preparando bene la partita? R. Sì, sì, sì… B. Hai visto qualcosa oggi mentre ti riposavi? R. No, ho visto quasi niente… B. Però, mi raccomando… Hai faticato tanto per arrivare lì… Per ritornarci, e quindi io mi aspetti, credimi, che tu non sbagli niente. R. Mi fa immensamente piacere quello che hai detto, perché è la verità. B. Oltretutto, c’è una differenza di 15 punti tra le due squadre, capito? Quindi anche psicologicamente preparatici bene. R. Va’ bene, tranquillo… B. Le fatiche che hai durato non le devi mettere in discussione, fa la tua partita, non ce n’è per nessuno, e, se ti dico proprio la mia, in questo momento, se hai un dubbio, pensa più a chi è dietro piuttosto che chi è davanti, dammi retta! R. Va bene, parola d’onore, va bene, sta tranquillo. B. E’ una cosa che rimane tra me e te… Arrivare lassù lo sai quanto sia faticoso, e ritornare giù sarebbe per te proprio stupido. Fa la persona intelligente! R. Perfetto, ho capito tutto! B. La cosa rimane tra me e te, come mi auguro. R. Vai tranquillo… No, no, tranquillo, io non parlo mai con gli altri di me. B. Io ci conto, perché è soltanto una scelta per te, credimi, devi pensare a te stesso in questo momento [jwplayer config=”240s” mediaid=”97929″]

  • Moggi “nuova intercettazione stravolgerà il processo”

    Moggi “nuova intercettazione stravolgerà il processo”

    L’udienza del 27 settembre a Napoli si preannuncia ricca di colpi di scena. Luciano Moggi in persona quest’oggi a Radio Manà Manà ha annunciato il rinvenimento di una nuova intercettazione il cui contenuto cambierà definitivamente le sorti del processo a Calciopoli.

    Secondo l’ex dg della Juventus l’intercettazione, il cui contenuto è ancora top secret dimostrerà definitivamente l’esistenza di un progetto per sovvertire le gerarchie del campionato affossando i bianconeri per favorire altri.

    “Questa notte è stata trovata un’intercettazione che sconvolge il processo. Il 27 andrò a parlare io e vedrete che questo nuovo elemento dimostrerà il contrario di quanto ci hanno detto.
    Questa intercettazione dice che è stato fatto un processo volutamente per togliere la Juventus di mezzo e mettere al centro altri”.