Sarà Luciano Moggi il grande ospite di stasera del “Chiambretti Night”.
L’ex Direttore Generale della Juventus ha accettato l’invito del conduttore Piero Chiambretti, tra l’altro noto tifoso del Torino, e si preannuncia una puntata veramente esplosiva viste le ultime dichiarazioni rilasciate dall’ex dirigente negli ultimi tempi.
Saranno trattati sicuramente vari temi, ad esempio il momento critico della sua amata Juventus, il probabile esonero del suo allenatore ciro Ferrara, il rientro del suo grande amico in società (a lavorare a stretto contatto con il nemico Blanc) Roberto Bettega, il lavoro della nuova dirigenza, sia in fase di calciomercto che di competenza societaria, e si troverà spazio senza dubbio anche per parlare della “corazzata” Inter (visto anche l’exploit del derby) e del suo allenatore Josè Mourinho.
Argomenti, questi, molto cari al vecchio “Big Luciano” che saranno introdotti con la solita ironia pungente di Chiambretti: “Pierino la peste” infatti non si è mai risparmiato nel pungere e stuzzicare Moggi ogniqualvolta se n’è presentata l’occasione.
Puntata da non perdere dunque, a far da “giudice difensore” della società bianconera una inedita Cristina Chiabotto, grande tifosa juventina ma che sarà anche lei molto delusa dalle ultime vicissitudini attraversate dalla squadra.
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Stasera Moggi al Chiambretti Night
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Calciopoli: un’intercettazione inchioda Baldini e Mazzini
“Al processo di Napoli tirerò fuori un’intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l’ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve…)”.
Così Luciano Moggi dagli studi di Studio Stadio, in cui era presente come ospite anche l’opinionista Stefano Discreti, aveva annunciato al mondo domenica scorsa l’esistenza di una telefonata tra Franco Baldini, il suo grande e storico accusatore nel mondo nel calcio, ed uno dei protagonisti poi di Calciopoli, Innocenzo Mazzini, vicepresidente della FIGC. Sette giorni dopo, eccola qui.
La telefonata risale al 2005. Franco Baldini all’epoca dei fatti fresco ex dirigente della Roma chiede ad Innocenzo Mazzini di spendersi con Luciano Moggi in favore di Renzo Castagnini, suo amico, affinché venisse assunto dall’Arezzo Calcio. Il “giro Veltroni” non basta più, ci vuole il “giro Moggi”. Baldini suggerisce a Mazzini di mentire a Moggi riguardo una sua presunta inimicizia con il Castagnini “sin da quando erano piccoli”.Al minuto 1 della conversazione si può agevolmente sentire Baldini annunciare a Mazzini quale sarà la ricompensa per i suoi eventuali servigi. Franco Baldini dice: “Forse se ti comporti bene, quando farò il ribaltone e tanto lo farò perché io vivo per quello, fare il ribaltone e buttare tutti di sotto dalla poltrona, io ti salverò. Forse”. Al minuto 8 della conversazione, Mazzini solidarizza con Baldini fresco disoccupato e aggiunge che “tra un anno e mezzo però quando cambieranno un po’ di cose” chissà. Col ribaltone Baldini magari tornerebbe a lavorare. Baldini a proposito di quel ribaltone per il quale “ormai vive” lo rassicura a sua volta. “Io mi sono sempre guardato bene dal fare il tuo nome. Ho parlato di Carraro, Galliani, Giraudo. Non t’ho mai nominato”. Anzi. “Ho avuto persino il timore che tu ne fossi geloso”. Al processo Gea, è stata acclarata l’amicizia dapprima negata tra Baldini ed il maggiore dei Carabinieri Attilio Auricchio. All’epoca della telefonata in cui Baldini annuncia a Mazzini di star preparando il ribaltone del calcio italiano facendo nomi a qualcuno, il colonnello Auricchio era il responsabile delle segretissime indagini in corso su Calciopoli.
La telefonata è del 2005. Baldini ci aveva quasi preso. Moggi, Giraudo e Carraro saranno “ribaltati” (Galliani quasi). Castagnini tornerà a lavorare. Alla Juve. Ma Mazzini non si salverà. (Ascolta l’audio dell’intercettazione)
[via: juvemania] -
Moggi: “Blanc deve dimettersi, Wenger è l’allenatore ideale per la Juve”
L’appuntamento negli studi di Gold Sport per la trasmissione Studio Stadio sono ormai per Luciano Moggi un palcoscenico privilegiato per parlare con i suoi innumerevoli fans e prendersi delle rivincite su quella dirigenza che a suo dire fu parte attiva nello scandalo Calciopoli per epurare la Triade. Blanc e Secco sono i principali colpevoli per Big Luciano, cosi come la proprietà. Meno gravi invece le colpe di Ciro Ferrara, di seguito vi riportiamo parte delle sue dichiarazioni tratte dal blog di Stefano Discreti:
“La Juve paga l’incapacità e l’incompetenza calcistica della sua dirigenza. Si vede che i giocatori non vanno in campo tranquilli e hanno perduto la propria autostima, manca un punto di riferimento autorevole in società.Secco dovrebbe tornare a fare il Team Manager e Blanc si dovrebbe dimettere all’istante.
E pensare che Blanc un giorno ebbe a dire:”il calcio è una cosa più facile di quello che pensassi.” Evidentemente parlava della squadra fatta da altri...
Hanno distrutto una squadra che era tra le prime al mondo per organizzazione e competenza.
Hanno contribuito a metterci alla berlina, facendoci subire un linciaggio morale che ha colpito persino le famiglie ma ora il mal fatto gli si è ritorto contro. Con questa proprietà sarà impossibile riportare la squadra alla normalità che conviene ad una grande del calcio come la Juve.”FERRARA – WENGER IL SUO SOSTITUTO IDEALE
“Ferrara verrà cacciato? Questo non lo so. Magari verrà fatto un nuovo CDA straordinario di 3 ore senza decidere nulla come al solito. Ciro paga la mancanza di esperienza e il non aver avuto voce in capitolo nelle scelte operate dalla società. Ormai però la squadra non lo segue più.
Hiddink al suo posto? Benitez? L’unico allenatore straniero che vedo bene è’ Arsene Wenger dell’Arsenal, che nel 2004 avevamo in mano per sostituire Lippi, ma poi si liberò Capello ed è andata come tutti sapete.
Ecco, Wenger sarebbe l’allenatore perfetto per ripartire. Persino con questa dirigenza…….”ROMA – DA SABATO RANIERI HA UN NUOVO FAN!
“Ranieri sabato sera a Torino ha salutato tutti tranne la dirigenza della Juve? Ha fatto bene!
Lo Stile Juve è ormai finito. Se una persona perbene come lui ha deciso di negare il saluto a questi dirigenti vuol dire che gli hanno fatto davvero qualcosa di brutto e si è meritato questa rivincita sul campo. Da sabato sera sono diventato un sostenitore di Ranieri…”
BOLOGNA – VIVA MENARINI, ALTRO CHE BARALDI!
“Che bravo quel Gimenez che sta trascinando il Bologna alla salvezza. Indovinate un po’ chi l’ha scoperto? Renzo Menarini, un grande conoscitore di talenti. Domenica scorsa a Controcampo hanno detto che il giocatore era stato segnalato da Moggi e riscattato da Baraldi. Al contrario, è stato Renzo Menarini a dirmi che aveva comprato un campione: io ho chiesto informazioni e ho verificato che si trattava davvero di un giocatore di talento. Quindi bravo Menarini ad averlo adocchiato per primo quando Baraldi non era nella mente di nessuno a Bologna. Probabilmente Baraldi nemmeno adesso sa da dove proviene il giocatore…”LIVORNO – SPINELLI IL TUTTOFARE
“Io che faccio la formazione del Livorno? Non scherziamo. Spinelli è un grande amico ma vuole sempre fare tutto lui. Vedrete al posto di Cosmi tornerà Ruotolo, un suo uomo di fiducia….”CASSANO – E I CONTESTATORI DOVE SONO ADESSO?
“Dopo le nuove bizze di Cassano dove sono finiti tutti quei giornalisti che ne caldeggiavano fortemente la convocazione? Lippi per il bene del gruppo ha fatto la scelta migliore ed i fatti gli hanno dato ragione”NAZIONALE – IN SUDAFRICA COME TURISTI….
“In Sudafrica sarà una gita di piacere. Il gruppo del 2006 è ormai logoro e i rimpiazzi sono giocatori discreti e niente più -
Moggi: Nel 2011 torno! E con Agnelli vorrei la Juve
Luciano Moggi ha sempre fatto parlare di sè, nel bene e nel male.
C’è chi lo definisce un genio del calcio (ovviamente nei quadri dirigenziali), altri invece lo ritraggono come la persona più meschina e infida che sia mai apparsa sulle scene del calcio di casa nostra.
Le ultime dichiarazioni, rilasciate nella trasmissione “Studio Stadio” condotta da Paola Delli Colli, che vede tra i protagonisti anche l’opinionista Stefano Discreti, hanno evidenziato la sua voglia di tornare al più presto alla guida di una società di Serie A. E quale club nei suoi pensieri se non la sua amata Juventus. Moggi ammette che terminata la squalifica nel 2011 ritornerà sotto i riflettori sportivi, e potrebbe anche tornare alla Juve se Agnelli prendesse in mano il comando della società. Un rientro, quindi, solo a determinate condizioni. L’ex dirigente infatti ci tiene a precisare tanti concetti facendo emergere le responsibilità di Blanc nella gestione societaria:“Ormai Ferrara è da esonerare perché è evidente che lo spogliatoio non lo segue più e poi se la Juventus dovesse perdere anche sabato prossimo contro la Roma la crisi diventerebbe irreversibile. Squadra in emergenza infortuni? Vero, ma i soli Diego e Melo in campo costavano quanto tutto il Chievo. Ferrara pagherà per tutti anche perché Secco non conta e non decide nulla. Quindi cosa lo cacci a fare? Non so comunque chi potrà rimpiazzare Ciro in panchina. Comunque il vero responsabile di questo fallimento è Blanc che rappresenta in pieno l’incompetenza di questa nuova società. Ma vi rendete conto che per sbloccare l’affare Paolucci ha dovuto telefonare in prima persona Franzo Grande Stevens al Presidente del Siena? Paolucci, avessi detto Ibrahimovic…. Blanc sarebbe da cacciare all’istante!! In 3 anni hanno buttato 250 milioni di euro. Noi in 12 anni non abbiamo fatto cacciare un soldo alla Proprietà…. La vittoria contro il Napoli di Coppa Italia forse aveva illuso qualcuno che la crisi fosse finita e che con Lanzafame e Paolucci si potesse risalire la china…”.
Parole piuttosto forti e pesanti che comunque trovano riscontro nella realtà dei fatti visto che la società bianconera attraversa una crisi che quasi non trova precedenti nella sua più che centenaria storia.
E Moggi continua il suo discorso lanciando la bomba che forse in molti attendevano:“Nell’estate 2011 finirà la mia squalifica e tornerò nel calcio. Questo a molti da fastidio e spaventa. Un ritorno alla Juve? Non farò mai come Bettega. Con questa dirigenza che ci ha umiliati e che ha cercato in tutti i modi di farci condannare io non voglio avere niente a che fare. Con Andrea Agnelli al comando invece tornerei subito, anche per sdebitarmi con i tifosi juventini che in questi anni mai mi hanno fatto mancare il loro affetto“.
Da qui, anche un riferimento a Calciopoli, forse per levarsi qualche sassolino dalla scarpa con chi, secondo lui, è il responsabile della sua caduta:
“Al processo di Napoli tirererò fuori un’intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l’ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve…). Franco Baldini è un incapace e si pentirà amaramente di aver detto il falso perché a fine processo lo denuncerò penalmente! Come ho fatto a lavorare con Fabio Capello che ne è amico? Chiedetelo al tecnico dell’Inghilterra. Io non ho mai chiesto niente di Baldini a nessuno…“
E non poteva mancare la solita frecciatina contro l’Inter:
“Con la distruzione della Juventus del 2006, ormai il potere è tutto a Milano. Le squadre milanesi continueranno a dominare in Italia per tanti altri anni, soprattutto l’Inter che più di tutte ha tratto beneficio da Calciopoli. Quest’anno l’Inter senza Ibrahimovic ha più difficoltà ad andare in rete, ma resta comunque la più forte di un campionato mediocre“
Le dichiarazioni di Moggi in passato hanno fatto sempre un certo rumore, chissà se anche questa volta sortiranno lo stesso effetto…
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Moggi: “tra un anno torno in serie A. Napoli? Ci tornerei per la passione dei tifosi”
Luciano Moggi è pronto a ritornare a lavorare in serie A e lo vuol fare da protagonista come lui stesso confessa in una intervista concessa questa mattina al Mattino. La squalifica tra un anno finirà e Big Luciano può tornare a lavorare nel mondo del calcio, difficilmente però potrà tornare nella sua Juve dove i contrasti con l’attuale dirigenza sono ancora oggi all’ordine del giorno, discorso diverso invece sul Napoli. La passione dei tifosi e un presidente ambizioso come De Laurentis sarebbero una buona base per ripartire. Di seguito qualche stralcio dell’intervista a Luciano Moggi.
“La squalifica termina tra un anno e voglio tornare a lavorare. A Napoli ci tornerei soprattutto per la passione dei tifosi. De Laurentiis è un grande presidente, insieme si potrebbe programmare per vincere. Occorrerebbe una squadra fortissima come il mio Napoli di Maradona. Il Napoli ha già un campionissimo in organico, Marek Hamsik da tenere assolutamente. Quagliarella? è un buon giocatore. Lavezzi? fuori casa è utile, al San Paolo meglio Denis”.
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La Juve pesca ancora nel passato, il talent scout Franco Ceravolo vicino al ritorno
Franco Ceravolo, di professione Direttore Generale per l’Arezzo. Ha avuto un mandato di cinque anni, con carta bianca per tutto ciò che concerne la gestione tecnica. La squadra è quarta in classifica in Lega Pro, anche se potrebbe fare di più con la rosa che ha a disposizione. A novembre è arrivata anche la scelta, piuttosto impopolare ad Arezzo, dell’esonero del tecnico Semplici in favore di Galderisi. Ha messo a segno qualche colpo interessante nel mercato Ceravolo e continua ad osservare soprattutto i giovani, la sua specialità. Assolto nel processo GEA, già Chief Scout del QPR e DS del Livorno, Franco non è certo una persona che deve dimostrare il suo valore. Ovunque abbia operato nella sua quasi trentennale carriera, da Crotone (8 campionati vinti sino alla B, da consulente) alla Roma, al Torino, al Napoli, alla Pro Patria… è riuscito sempre a lasciare una eredità straordinaria grazie a colpi di grande livello. Calabrese purosangue, è stato collaboratore, fra gli altri, di Luciano Moggi, alla Juventus, per tredici anni come direttore dell’area tecnica. Straordinario talent scout, osservava i giovani migliori in giro, e li portava a Torino.Con la Juventus si sente spesso. Chiede giocatori per il suo Arezzo (abbiamo ancora giovani interessanti…). Tra una chiacchierata e l’altra, alla Juve gli hanno chiesto di tornare. Dopo che lo avevano allontanato perchè imputato (ma poi è stato assolto) nel processo GEA, ora pare chei rapporti siano migliorati. Lo liquidarono l’anno della B, subito dopo Calciopoli. Lui passò a Lo Spezia, che si salvò, ricorderete, proprio con la vittoria in casa della Juve all’ultima giornata della Serie B. Ci prova, la Juventus, offrendogli un ruolo da consulente esterno. Se ne parla già da qualche settimana, ma la situazione è in stallo. Ceravolo pretenderebbe carta bianca come aveva con Moggi. Più “spazio”, meno rigidità, meno burocrazia.
Secondo voci raccolte dall’entourage di Moggi, rimasto in buoni rapporti con Ceravolo, la trattativa non si dovrebbe concretizzare. Troppi nodi da sciogliere, troppe variabili in ballo, ma la presenza di Roberto Bettega potrebbe risultare decisiva. Lo pensa anche Michele Criscitiello di Sportitalia, che in un articolo conferma la possibilità di un ritorno di Ceravolo “all’ovile”. Sarebbe il secondo vero “colpo” di mercato di questa “nuova” Juventus dopo l’acquisto di Bobby-gol.
via: juvemania -
Juve: Ferrara vicino all’esonero, parola di Moggi
Luciano Moggi torna a parlare della sua ex squadra dai microfoni di Radio KissKiss, le sue parole faranno sicuramente aumentare il livello dello scontro mediatico tra i tifosi juventini che ancora adesso invocano un suo ritorno. Big Luciano si dice sicuro che a breve arriverà l’esonero di Ciro Ferrara, che paga per colpe non sue ma di una società incompetente. Ecco qualche passo dell’intervista:
“Quante possibilità Ferrara ha di evitare l’esonero? Poche. E non perché abbia tutte le colpe, anzi. A Ciro, al massimo, si addossa ogni responsabilità. Ho sempre detto, in sede di campagna acquisti, che una grande squadra deve faticare, a prendere un “10”. O prendi uno come Maradona, che ti risolve le partite, oppure hai grandi difficoltà tattiche, soprattutto a centrocampo ed in attacco. Diego è certamente uno degli equivoci della Juventus. L’altro è certamente Felipe Melo, un incontrista e non un regista. Il fatto che la Juve sia in queste condizioni è un abbaglio di chi ha comprato questi calciatori, invece tutto ricade su Ferrara. Zoff? Persona di spessore, in gamba, lo rispetto molto, ma non allena da tempo. Certo, la Juve ha fatto di tutto e può succedere anche questo. Alla fine, forse, arriverà Hiddink, che comunque dovrà affrontare eventualmente tanti problemi, da Diego, a Melo, ad Amauri, che non rende perché le fasce non sono sfruttate. Ha bisogno di tempo? Sicuramente è un allenatore fortunato”.
È tornato Bettega, torna anche Luciano Moggi? “Roberto è un bravo ragazzo, gli auguro il meglio. Da parte mia, non tornerei mai alla Juve con questi dirigenti. Non conosco il futuro, conosco il presente e con queste persone non ci starò mai.
Mourinho? È più fortunato che bravo, ottimo nelle pubbliche relazioni, ma un po’ meno ad allenare. Ha messo cinque punte contro il Siena, ha segnato Samuel, un difensore, ma ha avuto ragione”. -
Moggi: “sono rimasto solo io a difendere la Juve, Giraudo sarà assolto”
L’ex direttore della Juventus, Luciano Moggi, intervenendo nella seguitissima trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per la Juve“, in onda su RADIO ERRE 2, ha voluto dire la sua sulle prime sentenze emesse dal processo di Napoli, sulla docufiction OFF-SIDE mandata in onda da LA7, sulle dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Inter Paolillo e su quelli che lui ritiene i veri mandanti di Calciopoli.
LA SENTENZA CONTRO GIRAUDO? NON MI PREOCCUPA, ANZI
“Quella di Giraudo non è una condanna. È una sentenza di primo grado, ma in sostanza c’è la possibilità di appellarsi e poi di andare in Cassazione. Mi sembra normale una condanna con il rito abbreviato visto che si basa prevalentemente sulle investigative dei carabinieri. La mia posizione non è affatto peggiorata anzi le testimonianze al processo di Napoli stanno dimostrando che la Juventus era fuori da tutti gli impicci che ci hanno addebitato. Ci sono 50 testimoni della difesa da ascoltare e credo che le cose si metteranno abbastanza bene. Basti pensare che dei 50 testimoni portati dell’accusa, 45 hanno poi finito per esser a nostro favore….
Le intercettazioni stesse, se le ascoltate bene, riguardano altre squadre e non la Juventus: non c’è un’intercettazione in cui noi si chiede ad un arbitro “aiutami!”. Invece gli altri… Se ricordate c’è un dirigente di un’altra squadra che dice ad un assistente come doveva pilotare la bandierina. A chi dice che la scelta difensiva di Giraudo sia stata suggerita dall’attuale società, dico comunque che si sbaglia, la proprietà non ha imposizioni da fare a Giraudo: gli è contro e basta. È stata una sua scelta, sbagliata a mio parere, così come lui ha scelto di andare in Inghilterra e io di rimanere in Italia a combattere, per difendere me stesso ma soprattutto la Juventus visto che non l’ha difesa nessun altro. Sono rimasto solo io a difendere la Juve.”OFF- SIDE UNA DOCUFICTION “DISPERATA”
“Ho già scritto quello che penso. Come tutte le docufiction, che si inventano cose che non esistono, anche quella ha stravolto completamente la realtà. Mi consola il fatto che chi è stato chiamato in causa a giudicare la trasmissione l’ha definita una cosa sconsiderata, soprattutto perché c’è un procedimento in corso. Se avete letto chi l’ha fatta… Alla fine della trasmissione c’era scritto chiaramente: Telecom la stessa società che ha effettuato le intercettazioni….. E poi è andata su La7 e si tratta di un canale molto vicino a Tronchetti Provera. Devo aggiungere altro?
Ho visto i dati auditel, comunque, e hanno fatto oltre un milione di spettatori in meno delle “Casalinghe Disperate” e ho detto tutto”.MONTEZEMOLO? VIA QUELLA FACCIA
“Mi dite che su SkySport in questo momento stanno passando immagini di Montezemolo? Non le posso vedere, ma meglio così perché anche io sono del parere che è una faccia che fa star male”.PAOLILLO E GLI SCUDETTI “RUBATI”
“Questi signori parlano sapendo quello che dicono… Ma la realtà li sta sconfessando. Due settimane fa l’ex guardalinee Coppola ha in pratica dimostrato come l’Inter abbia fatto pressione per non far squalificare Cordoba. Fare pressione significa telefonare, telefonate che l’Inter faceva in serie, come hanno confermato anche gli ex designatori. Peccato queste telefonate siano sparite, d’altronde Telecom non è di proprietà della Juventus ma dell’Inter, nelle persone di Tronchetti Provera e di Buora. Non parliamo poi di Guido Rossi, che ha tolto gli scudetti alla Juventus per darli all’Inter. E poi cosa fa? Va a lavorare alla FIAT. Cos’altro dire di più?”
LE INTERCETTAZIONI MANOVRATE DA MORATTI….
“La verità sta venendo fuori al processo Telecom. Tavaroli è stato convocato da Moratti alla Saras e gli ha detto “intercettami queste persone e queste società”. Lo stesso Moratti non ha mai smentito, e come farebbe a smentire Tavaroli? Purtroppo è andata come è andata perché lo hanno permesso i proprietari della Juventus, perché a Roma al processo sportivo non si sono difesi, additando come colpevoli noi della Triade. Al processo di Torino hanno fatto il contrario, e per confermare che noi fossimo colpevoli hanno fatto una querela contro ignoti, che il giudice ha rigettato. Così come ha rigettato il tentativo di patteggiamento della Juventus. Se noi siamo ridicolizzati e messi all’indice da tutti lo dobbiamo solo alla nuova società della Juventus.”ANDREA AGNELLI: VISITA STRUMENTALIZZATA
“Una questione formale. Non c’è niente di più, la sua visita Vinovo è stata totalmente strumentalizzata. Voleva solo andare a trovare la squadra e mostrare la sua vicinanza. Buon sangue non mente, il padre è stato sempre attaccatissimo alla Juventus e lo stesso Andrea quando c’eravamo noi veniva spesso in campo.”
via: juvemania -
Calciopoli: il video delle lacrime di Moggi nella ricostruzione di La 7
Dopo le prime sentenze del Processo a Calciopoli che hanno portato alle condanne di Giraudo e Lanese su l’emittente televisiva La 7 ieri sera è andato in onda una docufiction che aveva l’ambizione di ricostruire le indagini del gruppo speciale “dell’Operazione Off Side” cercando di far capire come da quelle ricostruzioni si è arrivato alle condanne. A dire il vero non sono usciti nuovi particolari se non una interpretazione da parte di bravi attori di quelle che sono le intercettazioni in possesso di tutti e la convinzione che Luciano Moggi avesse un forte ascendente su molte persone che giravano intorno al mondo del calcio ma ancora una volta ci pare che quelle supposizioni debbano esser dimostrate ed avallate dalla magistratura.