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  • Calciopoli: Ancelotti salta l’udienza, ma ci saranno altri colpi di scena

    Il vulcano islandese potrebbe far saltare la deposizione di Carlo Ancelotti ma l’udienza di domani regalerà sicuramente nuovi colpi di scena. Il giudice Teresa Casoria dovrà comunicare il parere della commissione in merito alla richiesta degli avvocati di difesa di acquisire le 74 nuove intercettazioni non ritenute rilevanti nel 2007.

    Stando alle indiscrezioni la corte accoglierà le richieste della difesa e avverrà la trascrizione delle intercettazioni e da esse usciranno fuori i nomi di altri presidenti coinvolti. Pare infatti oltre ai “soliti noti” Facchetti, Galliani, Meani, ci sono colloqui con i presidenti di Brescia, Livorno e Chievo.

    La più rilevante dovrebbe esser tra Nello Governato, ex calciatore e dirigente del Brescia, e Pairetto nell’intercettazione l’ex designatore confessa l’arbitro della partita tra i lombardi e la Fiorentina ancor prima delle comunicazioni ufficiali:
    Nello Governato: «Si sono Nello…»
    Pierluigi Pairetto: «Ciao come va?»
    Governato: «Come è andata?»
    Pairetto: «Collina..»
    Governato: «Ah ah ah..e meglio di così…senti ti volevo dire ma lo hai letto ieri il Corriere dello Sport?…»
    Pairetto: «Sì..»
    Governato: «Ma è vero che avete litigato?»
    Pairetto: «Ma assolutamente no… ma fammi ridere..questi buttano sempre merda…»
    Governato: «Ma quella di ieri era parecchia…»

  • Intercettazioni, la Fazi catechizza Bergamo: “Facchetti non è Einstein”

    Intercettazioni, la Fazi catechizza Bergamo: “Facchetti non è Einstein”

    Le 74 intercettazioni proposte dai legali di Luciano Moggi spopolano in rete facendo divampare nuovamente la polemica vissuta dagli sportivi quattro anni fà. Al fianco di quelle proposte da Big Luciano per dimostrare l’inesistenza di una cupola bensì di una prassi consolidata della gran parte dei club di serie A è apparsa una nuova intercettazione tra l’ex-segretaria della Can di A e B Maria Grazia Fazi e Paolo Bergamo.

    Dalla lettura si evince che l’ex designatore fosse ormai in balia degli eventi e una marionetta in mano a chiunque bussasse alla sua porta. Ma Fazi durante la conversazione catechizza Bergamo sull’imminente cena con Facchetti e se questa può esser un ulteriore prova del coinvolgimento diretto dell’Inter è palese la poca considerazione dei due nei confronti del presidente.

    Fazi: “Per stasera hai organizzato tutto?”
    Bergamo: “Ma penso di sì, non l’ho nemmeno sentito per l’organizzazione..cioè ho chiamato solo un…”
    Fazi: “Ma chi chiami? Solo lui?”
    Bergamo: “Si si si”
    Fazi: “Paolo, molto silenzioso, fai parlare lui”
    Bergamo: “Beh sì, non mi posso mica mettermi a sbottonarmi troppo”
    Fazi: “Più silenzioso che tu puoi…ti riesce cosi bene parlare…fai parlare lui…tu ascolta…rispondi solo quello che ti dice…però rispondi, come ti posso dire, entrando dentro l’argomento ma dalla sua parte… quello che è in difficoltà?hai capito?mettigliela sotto questo aspetto?la grande fatica, la grande difficoltà che fai”
    Bergamo: “Ma gli si può mettere anche qualche stupidata che ha fatto Mancini, eh….perché gli ci voglio far entrare un po’ il discorso di Matteo (Trefoloni, ndr) eh”
    Fazi: “Alla fine eh…ti ci riportera’ lui…alla fine della serata”
    Bergamo: “Ma tanto ci si arriva poi, figurati se non si parla di arbitri…gli devo dire quella per dirgli: sai, come fa Mancini a mettersi contro con un internazionale come lui…”
    Fazi: “Non fare che sia l’argomento della serata però…non è questo”
    Bergamo: “Noooo”
    Fazi: “Hai capito…”
    Bergamo: “Sì,sììììì”
    Fazi: “L’argomento principale deve essere quello della fatica che tu fai minuto per minuto, il disagio, la fatica, il lavoro…sempre quelle cose li…per stare con tutti…non quello che dicono…che tu stai soltanto con Juve e Milan…e adesso il Milan è pure incazzato con te, perché loro sono sullo stesso piano ma quando deve raccogliere non raccoglie mai?questa è l’ultima di questa mattina….capito?”
    Bergamo “Scusa, ho perso il filo…”
    Fazi: “Dunque…devi essere dalla parte di tutti…io ti ho detto…non solo dalla parte di Juve e Milan…visto che adesso il Milan è incazzato perché sta sempre sullo stesso piano della Juve, ma quando deve incassare non incassa mai…hai capito?”
    Bergamo: “…quando deve incassare non incassa…cioè…se c’è…quando…cioè, se c’è una cosa che non gli va…non lo accetta…insomma, questo”
    Fazi: “Noooo…se c’è qualcosa che deve prendere a lui non gli tocca mai quando c’è la Juve”
    Bergamo: “Aaah, ho capito ho capito”
    Fazi: “Che rimanga tra noi…hai capito?”
    Bergamo: “Sì, ma con loro non incassa mai nessuno…con loro, con Torino, non incassa mai niente nessuno…è questa poi la logica del discorso”
    Fazi: “Sì, ma adesso però si cominciano a rompere i coglioni tutti…tu però eri quello che poteva un attimo bilanciare questa situazione…non proprio con tutti…con qualcuno…o con tutti a dare ognuno il suo…non ci stai riuscendo nemmeno te…per quale motivo? Hai capito…questa è di stamattina. Quindi per lo stesso motivo che ti dico all’altra fonte…stai attento quello che gli dici…hai capito…quindi non è che gli altri non incassano…e che è umanamente impossibile fare tutto da soli avendo tutti contro. E da qui le eventuali discussioni?quel chiacchiericcio che sta uscendo fuori che non è piu’ un chiacchiericcio, ma è una cosa messa ad arte per quello che conta perchè c’hai davanti non Einstein… però…però
    Bergamo: “Sì, ma sai le cose hanno preso una piega cheee…”
    Fazi: “Infatti”
    Bergamo: “Hai capito…”
    Fazi: “Ha una cosa anche lui, infatti?ha un suo valore molto molto importante…quindi lascia perdere Mancini…che cazzo te ne frega…sì, fagliela la battuta…per carita di dio, spiegagli che cosi non si fa, che ci rimettono, tutto quello che vuoi. Ma non fare che sia l’argomento della serata…se solo ben capisci e studiati però, ti ho detto… essendo meno irruento. Però…se diventa questo l’argomento, cambia, se o dai adito a quello che loro hanno risaputo…loro fonte inter….hai capito? Ecco quindi, mi raccomando…quindi ogni volta che parli di’: è giusto questo? Dentro di te, senz’altro, sarà giusto, ma ponderalo, non lo dire di getto, a te non ti riescono bene le cose dette di getto”
    Bergamo “?anche perchè poi lui non è, non è un gran…”
    Fazi: “Bravo…capito”
    Bergamo: “Lui non è un grande intelligente…”
    Fazi: “Quindi, hai capito…quindi devi essere non immediato, ma incisivo, la frase a effetto lui non la capisce…devi girare intorno all’ argomento e poi ci devi entrare, con calma. Lo deve capire bene poi, perchè da quella parte li’ pensano questo, hai capito?”

  • Calciopoli 2: Palazzi ha scelto i suoi uomini, si (ri)parte

    In attesa di acquisire le intercettazioni proposte dalla difesa di Luciano Moggi, il Procuratore Federale Stafano Palazzi sta bruciando le tappe per dar il via al secondo filone dell’inchiesta a Calciopoli, ribattezzata dalla stampa Calciopoli 2. Da fonti vicine alla Federcalcio pare che il Procuratore stia studiando le mosse necessarie per evitare la prescrizione in modo da arrivare ad una sentenza, definitiva questa volta e non ci siano più pendenze o focolai pronti a riaccendersi.

    Il pool preparato da Palazzi si comporrà del viceprocuratore Giacchino Trovatore e dei sostituti Avagliano e Barone. Intanto, dopo la confessione di Aigner (“non abbiamo assegnato lo scudetto all’Inter“) un altra dichiarazione scottante arriva dal direttore generale della Figc Antonello Valentini “Per qualsiasi vicenda di carattere giudiziario – ha spiegato – noi ci mettiamo in scia alla magistratura ordinaria. Abbiamo accertato con il Procuratore federale che non abbiamo mai avuto quei dischetti. Il 15 dicembre 2007 Palazzi chiese i documenti a Napoli e alla vigilia di Natale ci furono recapitati tre faldoni cartacei su fatti che tra l’altro erano caduti in prescrizione sei mesi prima.

    Ciò avvalora la tesi degli avvocati di Luciano Moggi, le sentenze della giustizia sportiva si avvalerono “solo” del cartaceo sbobinato e ritenuto rilevante dal generale Auricchio.

  • Calciopoli 2, Bergamo a Facchetti dopo Juve – Inter: “De Sanctis mi ha accontentato”

    Tra le 75 nuove intercettazioni portate dai legali di Moggi e depositate agli atti dal tribunale di Napoli nel processo in corso all’ex direttore generale della Juventus per Calciopoli, ce n’è una che vede nuovamente protagonisti l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo. Si discute dell’arbitraggio del direttore di gara De Santis in un Juventus – Inter terminata 1-0 per i nerazzurri del 20 aprile 2005 (gol decisivo di Cruz), quella, per intenderci, in cui Ibrahimovic venne squalificato dalla prova tv per tre giornate per un fallo a gioco fermo su Cordoba che gli costò la sfida scudetto contro il Milan.

    Di seguito la trascrizione di alcuni passi dell’intercettazione:

    • Bergamo e Facchetti, 20 aprile 2005 dopo Juventus – Inter 0-1

    Bergamo: “Sto preparando le partite di domani e ci ho tenuto molto alla partita con la Juventus, la partita era stata preparata bene… De Santis d’altra parte… lui deve pensare al mondiale… non può pensare ad altre storie… quindi mi ha accontentato in quella partita…”
    Facchetti: ”Noi adesso dobbiamo riprenderci subito”.
    Bergamo : ”Io poi avevo voglia di fare un salto a Milano… di farti vedere delle cose per il prossimo anno, è di interesse vostro… vorrei lasciare le cose sistemate bene… magari ti do una telefonata”.
    Facchetti: ”Quando vuoi… e auguri per il tuo compleanno anche se in ritardo”.
    Bergamo: ”Ma figurati ciao…”.
    Facchetti: ”Ciao…ciao”.

  • Intercettazioni, Bergamo e Pairetto: referto alterato per salvare Totti

    Iniziano ad uscire fuori altre trascrizioni delle 74 intercettazioni proposte dalla difesa di Luciano Moggi e che potrebbero esser acquisite dal Tribunale di Napoli. E’ il 24 novembre del 2004 e al telefono i due ex designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto parlano di un omissione del quarto uomo per salvare Totti e quindi evitare la squalifica prima di un Juventus – Roma:

    Bergamo: ”Ayroldi si è comportato male in Roma…Roma, Roma Roma… (Roma-Palermo 1-1 ndr) è successo questo alla fine della partita Totti lo ha mandato a cagare, ha mandato a cagare Trefoloni, ma lui non se ne è accorto…. e nello spogliatoio ha detto lui che doveva scrivere questa cosa. Ha fatto un discorso non chiaro, è stato ascoltato ma non da Matteo. Quando è stato ascoltato non da Trefolini. Quando sono arrivato il giovedì successivo all’allenamento questo cretino di Ayroldi parlando con un altro arbitro ha detto: ‘oh meno male che non ho scritto di Totti… te lo immagini…. giocavano con la Juve, metti caso che lo squalificavano e perdevano davano la colpa che non c’era Totti. Matteo ha detto ‘ma che cazzo dici questa storia la sai te…”. Matteo con me non ne ha voluto parlare e mi ha detto ‘guarda questa cosa è una bruciatura detta cosi’ per lui per me”. Io ho detto a Matteo ‘noi non ne vogliamo parlare pubblicamente ma con Ayroldi ne parleremo io e Gigi al prossimo raduno perche’ la dobbiamo chiarire: se lui prende una iniziativa di questo tipo la deve concordare con noi non con se stesso, ne parlarne in presenza di altri…”.
    Pairetto: ”E’ proprio un coglioncello… non è un malizioso,è da sciocchi parlare in presenza di altri…”
    Bergamo: ”E’ un coglione non è un coglioncello…se c’è qualcosa prendi l’arbitro in disparte e dici: è successo questo…lo scrivo?”.
    Pairetto: ”Per lo meno a pensare a chi gioca la settimana dopo… magari gli è venuto in mente dopo”.
    Bergamo: ”Io ci metto la mano sul fuoco che lui non ci ha nemmeno pensato che la partita dopo era Juve-Roma, ci scommetterei le palle ma lui non è un arbitro che può essere ingenuo cosi….”.
    Pairetto: ”Bisogna dirglielo però… se decidiamo di metterlo in B non è un problema, certo non litighiamo su Ayroldi…”.

  • [video] Moggi a Mattino 5: “la Federcalcio guardi il controesame di Auricchio”

    Luciano Moggi rinvigorito dalle nuove intercettazioni continua la sua arringa difensiva intervistato al telefono dal direttore Belpietro durante Mattino 5 questa mattina su canale 5. Big Luciano è sicuro che dalle intercettazioni usciranno fuori altri scoop rilevanti e alla fine si dimostrerà la sua innocenza, guarda il video:

  • Facchetti Jr. alle Iene: “restituiamo lo scudetto del 2006”

    Dopo l’infuocata udienza di ieri a Napoli, nella quale la difesa ha tirato fuori “la madre di tutte le intercettazioni” che voleva l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti consigliare la griglia a Bergamo, le Iene hanno intervistato il figlio Gianmaria:

    Negli anni d’oro di Moggi che ruolo ha avuto tuo padre? Gianfelice Facchetti:
    «È stato vicepresidente e presidente negli ultimi due anni circa».
    Hai mai avuto dei sospetti su Calciopoli?
    «Sì»
    In famiglia ne avete mai parlato?
    «Sì, tante volte. Abbiamo par la to di alcuni episodi che si vedevano, di una serie di strane coincidenze, chiamiamole così. Io all’inizio facevo fatica a credere e poi sono felice di essere stato sbugiardato».
    Hai mai pensato che qualcuno lo stesse fregando?
    «Spesso».
    Ha mai peccato un po’ di ingenuità?
    «Sicuramente».

    Avrebbe potuto fare qualcosa per portare al la luce Calciopoli prima?
    «Penso che abbia fatto tutti i tentativi nelle sue possibilità perché ciò accadesse».
    Tuo padre parla va con i designatori arbitrali?
    «Sì».
    Quindi faceva come Moggi?
    «No, faceva diversamente perché il contenuto delle telefonate era differente».
    Perché lo stanno tirando in mezzo proprio ora?
    «Perché nel momento in cui il processo fa verso la sua fase cruciale la difesa di Moggi sta cercando di fare il suo lavoro. Sicuramente i sistemi sono in parte inaccettabili, quello che è accaduto ieri lo dimostra».

    Tutta Italia parla di una telefonata tra Facchetti e il designatore degli arbitri. Di cosa l’accusano?
    «Lo accusano di aver indicato il nome dell’arbitro Collina per una partita».
    Hai qualcosa in contrario se sentiamo la telefonata?
    «Volentieri, sono felice». (Si ascolta la telefonata)
    Cosa c’è di strano in questa telefonata?
    «C’è di strano che per tutta la giornata di ieri e che per i giorni che hanno anticipato l’udienza è stato detto che c’era questa “madre di tutte le intercettazioni” in cui mio padre dettava la griglia degli arbitri, in cui mio padre avrebbe dato indicazioni al dott. Bergamo di mandare Collina a una partita invece il nome del signor Collina lo pronuncia per la prima volta nel la telefonata il dottor Bergamo e non Giacinto Facchetti. La telefonata è completamente diversa dalla trascrizione che è stata usata in aula ieri, che è stata diffusa dai giornali, in rete, nei vari siti, che è stata riportata da varie tv private e non e quindi c’è proprio una falsificazione dei fatti che è una cosa assolutamente grave e inaccettabile».

    Quindi pensi ci sia una manipolazione di questi contenuti?
    «Non so se ci sia stata una manipolazione, però sicuramente c’è stata un’alterazione del significato delle cose , anche perché trascrivere una testo che viene diffuso e che poi si va ad ascoltare ed è diverso, è quasi comico».
    Chi vuole coinvolgere tuo padre in questa intercettazione? Chi lo vuole sporcare?
    «Credo la difesa di Moggi per cercare di portare avanti la teoria che tutti facevano così e quindi che tutti vanno assolti perché facevano le stesse cose».
    Quindi tutti colpevoli nessun colpevole?
    «Questa è la suggestione che loro vorrebbero far passare ma che noi non possiamo accettare».
    Perché no?
    «Non si può accettare perché basta ascoltare… la sostanza è assolutamente differente. Chiedere il miglior arbitro per giocare una partita mi sembra la richiesta di giocare una partita in condizioni di legalità nel campionato più taroccato nel la storia del campionato italiano».

    Chi ha calunniato tuo padre?
    «Troppe persone, ho perso il conto».
    Qualcuno si è mai scusato con la famiglia Facchetti?
    «Sì, l’ex arbitro Massimo De Santis che noi avevamo querelato perché aveva fatto delle insinuazioni su mio papà e poi ha firmato una lettera di pubbliche scuse, salvo poi negli ultimi giorni di cercare di tornare sui suoi passi…».

    Come definisci Calciopoli?
    «Una degna conclusione di una pagina del calcio italiano orribile durata più di dieci anni».
    Come definisci Luciano Moggi?
    «Non voglio definirlo, non voglio spendere altre parole». Vi siete mai incontrati? «No».
    Senza Calciopoli l’Inter avrebbe vinto quattro scudetti di fila?
    «No, assolutamente no, per un sacco di motivi».

    Lo scudetto del 2006 l’Inter lo deve riconsegnare?

    «Sarebbe un gesto molto eclatante ma che avrebbe il potere di far acquisire ancora più punti alla nostra storia…. Anche restituendo lo scudetto ci sarà chi rivorrà indietro i suoi, ma secondo me sarebbe una mossa vincente».

    Il calcio è più pulito dopo il 2006?
    «Un po’ di più sì».

    L’Inter vince lo scudetto?

    «Non voglio dirlo per scaramanzia».

    Ti stai toccando?
    «Sì».

    E la Champions?
    «Non lo voglio dire come lo scudetto e mi sto toccando».

    E la Coppa Italia ?

    «Idem».

    Adesso l’Inter è ostacolata dagli arbitri?

    «No».

    C’è un complotto contro l’Inter?
    «No, penso proprio di no».

    Glielo dici tu a Mourinho?

    «Se ho occasione sì».

    Cosa diresti a tuo padre se ci fosse ancora?

    «Ieri ci siamo divertiti parecchio. Si sarà divertito molto anche lui con l’Avvocato Prisco, ci sarebbe voluto lui ieri a Napoli in aula».

    Cosa pensi del la richiesta di Vieri?
    «Io di Vieri ricordo solo Lido Vieri, il portiere del la grande Inter»

  • Calciopoli 2, Bergamo: “Fu Facchetti a nominare Collina”

    A fare, in parte, chiarezza sull’intercettazione portata in Tribunale dai legali di Moggi nell’udienza di ieri del processo di Calciopoli a Napoli in cui l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti propone Collina come arbitro da inserire nelle griglie, è l’ex designatore arbitrale e diretto interessato Paolo Bergamo che, con decisione, afferma: “Fu Facchetti a fare il nome di Collina e non viceversa“.

    La risposta di Bergamo arriva dopo il comunicato del figlio del defunto presidente nerazzurro Gianfelice Facchetti che aveva espresso tutta la sua rabbia sostenendo che fosse Bergamo a fare il nome di Collina e non suo padre: “In tale conversazione a mio padre viene attribuito l’aver pronunciato il nome del Sig. Collina, cosa che invece dialogando faceva il Dott. Bergamo; di conseguenza, ne è risultata un’interpretazione totalmente differente dalla realtà delle cose, utilizzata peraltro dai legali stessi del Sig. Moggi in aula” e di alcuni organi di stampa che ne aveva messo in discussione il significato sostenendo la tesi di Gianfelice.

    Infine l’ex designatore spiega, in merito ad un’altra intercettazione non ancora portata alla luce, di non aver mai ricevuto regali da Moratti: “Non ricordo di essere mai andato nella sede a ritirare nessun regalo. Era Natale e in quel periodo era normale ricevere dalle società il classico regalo per le feste e insomma anche nel valutare questi audio ci vorrebbe un po’ di buon senso. Le cene con i dirigenti? Non mi sembra una cosa vergognosa. Era il mio ultimo anno da designatore e così, d’accordo con mia moglie, organizzai delle serate a casa con vecchi amici, tra i quali Giraudo e Moggi. Moratti non venne mai, fu lui a invitarmi negli anni precedenti a Forte dei Marmi“.

  • Calciopoli 2: ecco le 74 telefonate proposte dalla difesa

    Le 75 intercettazioni “inedite” proposte dal collegio difensivo di Luciano Moggi per dimostrare quanto era diffusa tra la maggior parte delle società di intrattenere rapporti telefonici e non con i designatori. La difesa è sicura che attraverso la trascrizione di queste telefonate in quadro accusatorio non sarà più cosi netto e mistificativo nei confronti di Luciano Moggi bensì verrà fuori un modus operandi squallido si, ma comune a tutte le società italiane.

    La Gazzetta dello Sport, grimaldello dell’accusa quattro anni addietro adesso è più cauta nelle sue riflessione, in un articolo di questa mattina riporta il modo in cui sarebbero ripartite le telefonate tra i principali indiziati:

    • Facchetti: 41 telefonate

    17 con Paolo Bergamo
    10 con Pierluigi Pairetto
    5 con Antonio Ghirelli a quei tempi segretario della Federcalcio
    4 con Gennaro Mazzei designatore degli assistenti
    3 con Massimo De Santis
    1 con Innocenzo Mazzini,
    1 con Tullio Lanese

    • Moratti: 3 telefonate

    3 con Paolo Bergamo

    • Galliani: 8 telefonate

    3 con Paolo Bergamo
    3 con Pierluigi Pairetto
    2 con Innocenzo Mazzini

    • Meani: 1 telefonata

    1 con Massimo De Santis

    • Rino Foschi: 9 telefonate

    9 con Pierluigi Pairetto

    • Massimo Cellino: 3 telefonate

    2 con Paolo Bergamo
    1 con Pierluigi Paieretto

    • Lillo Foti: 4 telefonate

    4 con Paolo Bergamo

    • Renato Cipollini: 2 telefonate (pres Bologna)

    2 con Paolo Bergamo

    • Luciano Spalletti: 1 telefonata (all’epoca allenatore dell’Undinese)

    1 con Paolo Bergamo

    • 1 colloquio fra Bergamo e Pairetto
    • 1 fra il direttore sportivo della Roma Pradè e Mazzini
  • Calciopoli 2: i commenti post udienza. Moggi contento, Narducci sicuro, adirato Facchetti Jr

    Calciopoli 2: i commenti post udienza. Moggi contento, Narducci sicuro, adirato Facchetti Jr

    Era tanta l’attesa per l’udienza di oggi. I legali di Moggi dopo aver sbobinato centinaia di intercettazioni fremevano per far inserire il nuovo materiale tra l’incartamento del processo sicuri da poter scardinare la teoria della cupola e altresì dimostrare che la pratica era notevolmente diffusa.

    Le intercettazioni sono state accolte e dalla procura e Moggi a fin udienza si dimostra soddisfatto “Sono state sbugiardate tante cose dette in precedenza – ha detto l’ex dg – E non finisce qui nelle prossime udienze tireremo fuori altre conversazioni inedite che riguardano Inter e Milan”. Il riferimento è ad un regalo promesso telefonicamente da Facchetti a Bergamo e ad un colloquio tra Meani e Galliani su alcuni assistenti arbitrali.

    Di tutt’altro avviso è il commento del pm Narducci “Le nuove intercettazioni non spostano alcunché. A chi le dovesse ritenere inopportune e disdicevoli sul piano morale e dei comportamenti, diciamo che noi ragioniamo sui reati. E se c’è un’operazione in corso di mistificazione che vuole cancellare i fatti reato con altre finalità, la procura della Repubblica sta qui a lavorare…. L’ipotesi è che una parte di queste persone ha costituito un’associazione per delinquere finalizzata all’alterazione del campionato di calcio di seria A 2004-5. Altre persone non hanno fatto parte di questa organizzazione ma ne hanno beneficiato soprattutto nella seconda fase di quel campionato”

    E sulle nuove intercettazioni proposte dalla difesa “la procura di Napoli, contestualmente alla richiesta di rinvio a giudizio, ha preso atto per tantissime situazioni del fatto che gli elementi erano scarsi, insufficienti, si prestavano a equivoci. La questione – aggiunge – era e resta un’altra: riesce questa attività di indagine attraverso intercettazioni telefoniche, dichiarazioni di persone informate sui fatti, ricostruzione del traffico riservato, a fornire un dato probatorio sicuro, ovvero che è stata organizzata una alterazione complessiva del campionato? Noi crediamo di sì”.

    Scoppia anche la rabbia della famiglia di Giacinto Facchetti, il figlio Gianfelice in un comunicato lasciato alla stampa accusa i legali di Moggi e gli organi di stampa di aver fatto passare un messaggio diverso atto a ledere l’onorabilità del padre. Facchetti jr si riferisce alla telefonata prodotta dalla difesa e che vorrebbe il padre a suggerire la griglia a Bergamo mentre dall’audio non è cosi certo.

    ”In tale conversazione – scrive Gianfelice Facchetti – a mio padre viene attribuito l’aver pronunciato il nome del Sig. Collina, cosa che invece dialogando faceva il Dott. Bergamo; di conseguenza, ne è risultata un’interpretazione totalmente differente dalla realtà delle cose, utilizzata peraltro dai legali stessi del Sig. Moggi in aula e diffusa con irresponsabile complicità da alcuni organi di informazione”.

    “Pur riponendo la massima fiducia nella giustizia la famiglia di Giacinto Facchetti chiede a tutti gli organi competenti, sportivi e non, di prendere una posizione decisa e definitiva a riguardo di questa vicenda indegna”.