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  • Taribo West, giallo sull’età: “Ha 12 anni in più”

    Taribo West, giallo sull’età: “Ha 12 anni in più”

    La notizia è di quelle che potrebbero essere classificate fra la cronaca e la curiosità e, ad una prima lettura, potrebbe suscitare qualche dubbio sulla sua veridicità: in realtà, è tutto vero considerando che la “fonte”, ossia l’ex presidente del Partizan Belgrado, ha avuto modo di accertare direttamente la vera età di Taribo West, l’ex calciatore dell’Inter di fine anni ’90 noto nell’immaginario collettivo per il look stravagante con tanto di treccine colorate, che ha militato poi per breve tempo anche nel Milan, nella squadra inglese del Derby County ed in Germania al Kaiserslautern prima di trasferirsi nel 2002 alla squadra di Belgrado presieduta allora da Zarko Zacevic. Ebbene, all’epoca del trasferimento al Partizan di Belgrado Taribo West dichiarava di avere solo 28 anni ma, in realtà, ne aveva ben 40 ed, inoltre, quando nell’estate del 1997 i nerazzurri acquistarono Taribo West dall’ Auxerre, il nigeriano aveva già compiuto 35 anni mentre la dirigenza interista pensava di aver acquistato un calciatore di soli 23 anni, ad inizio carriera. Il tutto nasce, dunque, dalla “falsificazione” della suo anno di nascita con un consistente “ritocco” non di poco conto, di ben di 12 anni: Taribo West, infatti, sarebbe nato nel 1962 ed, invece, ha sempre dichiarato e fatto risultare di essere un classe 1974.

    Taribo West, 12 anni in più di quelli dichiarati | immagini dal web
    Taribo West, 12 anni in più di quelli dichiarati | immagini dal web

    Tuttavia, come dichiarato in queste ore, anche considerando il vero anno di nascita, il presidente del Partizan Belgrado Zarko Zacevic non si pente di averlo avuto in rosa, perchè “era una quarantenne in grande forma”.

    A conti fatti, dunque, bisogna considerare che nel 2007 quando Taribo West decise di porre fine alla sua carriera agonistica con le esperienze in Iran e Qatar all’età dichiarata di 33 anni in realtà aveva già 45 anni compiuti: una vicenda che, dunque, non può che suscitare scalpore soprattutto considerando che i fatti dimostrano come sia stato relativamente agevole bypassare controlli di anagrafica e documenti, e considerando che non è il primo caso simile nel mondo del calcio professionistico.

    E’ già successo nel 2002 con Luciano, ala del Chievo “dei miracoli” di Gigi Del Neri, che all’epoca dei fatti si faceva chiamare Eriberto, dichiarando di avere tre anni in meno rispetto alla sua vera età (facendo risultare di essere un classe 1979 anzichè un classe 1975, ndr): in quel caso, il brasiliano venne squalificato per un anno (anche se poi la squalifica venne ridotta a sei mesi, ndr) e lo scandalo condizionò in parte la sua carriera che, all’epoca dei fatti, era in grandissima ascesa. E’ successo ancora recentemente nel Mondiale sudamericano Under 20, quando il calciatore peruviano Max Barrios è stato accusato di aver falsificato la sua età (dichiarando 20 anni anzichè 25, ndr) ma anche la sua nazionalità considerando che, in realtà, è ecuadoreno.

    Situazioni paradossali, dunque, che però sono accadute in passato e che continuano ad accadere ed emergere ancora oggi evidenziando delle grandi crepe nel funzionamento dei necessari controlli “a monte” e che, di riflesso, potrebbero poi provocare anche dei gravi pericoli per la salute degli atleti considerando che, ovviamente, consentire ad un calciatore over 40 di praticare l’attività agonistica professionistica potrebbe comportare dei rischi considerevoli per gli atleti.

  • Calcio scommesse, Gervasoni e i nomi nuovi della Serie A

    Calcio scommesse, Gervasoni e i nomi nuovi della Serie A

    Calcio scommesse , Gervasoni fa i nomi dei calciatori di Serie A coinvolti nello scandalo scommesse. Nella deposizione rilasciata agli inquirenti e al procurato capo di Cremona Roberto Di Martino, l’ex difensore del Bari tira in ballo Lazio, Lecce, Chievo e Genoa. Oltre alle squadre e le relative partite truccate, Gervasoni parla anche dei giocatori corrotti che venivano contattati dagli slavi e il capo degli zingari Gegic.

    Tutti dentro signori e signore, va in scena il più grande scandalo del calcio italiano, difronte al quale anche lo stesso Moggi e la presunta cupola si tolgono il cappello e fanno chapeau. Aveva ragione Di Martino quando nelle giornate precedenti  sosteneva come lo scandalo scommesse fosse soltanto al primo stadio. Se la maggior parte degli addetti ai lavori sospettava che le leghe minori fossero oggetto delle attenzioni privilegiate da parte di vere e proprie associazioni a delinquere finalizzate alle scommesse illegale, in pochi potevano immaginare che lo scandalo si sarebbe allargato anche alla Serie A, mietendo vittime illustri. Di ieri la notizia del coinvolgimento del centrocampista biancoceleste Mauri e il capitano del Chievo Pellissier. Oggi la mannaia mediatica cade su Milanetto del Genoa e alcuni importanti giocatori di Lecce e Bari.

    carlo gervasoni | © Dino Panato/Getty Images

    Il nome di Omar Milanetto è stato fatto da Gervasoni in merito alla partita Lazio-Genoa del 14 maggio scorso, terminata 4-2 per i padroni di casa. Nella deposizione, tratta dal “Messaggero“, Gervasoni spiega : “Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono lo stesso giorno della partita con Zamperini, che poi li mise in contatto con Mauri della Lazio. Gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, che a sua volta incontrò altri giocatori della sua squadra”. Milanetto attualmente milita nel Padova, dopo essersi trasferito quest’estate dal club rossoblu.

    Oltre al centrocampista ex Genoa, Gervasoni tira in ballo anche gli ex giocatori del Lecce Rosati e Benussi. Oggi Rosati è al Napoli, come vice De Sanctis, mentre Benussi difende i pali del Palermo.  I due portieri sarebbero coinvolti nella combine di Lecce-Lazio, ultima partita della stagione 2010-2011, conclusasi con il punteggio di 2-4 in favori degli ospiti biancocelesti. Gervasoni afferma: “Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero di nuovo in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente, avuto questo contatto con Mauri, furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali ricordo solo Benussi e Rosati”.

    Finisce nel mirino degli investigatori Palermo-Bari disputata nel maggio scorso e che aveva visto la vittoria dei rosanero per 2-1 contro i biancorossi già condannati alla Serie B. Secondo Gervasoni sarebbero stati numerosi i calciatori del Bari coinvolti nella combine: il portiere Padelli, i difensori Parisi, Rossi, Masiello e il centrocampista Bentivoglio. Di seguito le dichiarazioni dell’ex Bari rilasciate agli investigatori riguardo questo match di campionato: “La prima partita di A combinata di cui parlai è Palermo-Bari del 7 maggio 2011, finita 2-1: il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari, con almeno due gol di scarto: si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell’immediatezza della partita, in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che sempre secondo quanto lui mi riferì, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi”. Miccoli mandò all’aria il piano involontariamente, sbagliando il rigore che avrebbe consegnato l’over agli scommettitori.

    Altra partita nell’occhio del ciclone è Chievo-Novara, sfida valevole per i sedicesimi di Coppa Italia (edizione 2010-2011), terminata con il punteggio di 3-0 in favore dei clivensi. Tra i giocatori corrotti Gervasoni cita Pellissier e Luciano, oltre all’attaccante del Novara Nicola Ventola (ora ritiratosi dal calcio professionistico), Fontana e l’ex Bertani. Ecco la deposizione di Gervasoni su Chievo-Novara: “Quando mi contattarono i fratelli Cossato in prossimità della partita Atalanta-Piacenza mi rappresentarono di avere dei contatti nel Chievo, in particolare Pellissier ed Eriberto. I due predetti consentivano ai fratelli Cossato di manipolare le partite del Chievo qualora se ne presentasse l’occasione. Tra i loro referenti c’era anche Italiano. Quanto alla partita Chievo-Novara di coppa Italia anno 2010 ho appreso da Gegic che gli slavi offrirono 150.000 euro ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un over. Ricordo di avere appreso che gli slavi si incontrarono con Ventola nell’albergo e consegnarono a un albanese che giocava nel Novara (dovrebbe trattarsi di Shala) circa 150.000 euro che gli stessi divisero anche con altri giocatori, tra i quali il portiere Fontana. Bertani fece da tramite in quanto non partecipò attivamente alla trasferta”.

    Il calcioscommesse sta assumendo forme inimmaginabili prima d’ora, mettendo a serio rischio la credibilità del calcio nostrano.

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  • Giudice Sportivo: Maicon fermato per 2 turni, salterà “Torino”

    A nulla sono valsi i tentativi di Mourinho e Moratti di “influenzare” attravero l‘ars oratoria il giudice sportivo in merito alle decisioni su Maicon, per il turno di squalifica in seguito all’espulsione nel finale di BolognaInter e per la squalifica del campo per la Juventus  a causa dei cori contro Balotelli durante la partita JuventusUdinese. Ha avuto la meglio la versione di Ayroldi scritta sul referto arbitrale e quindi in attesa di possibili ricorsi Maicon dovrebbe saltare le partite con Juventus e Fiorentina.
    Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha infatti deciso di punire la società bianconera ad un’ammenda di 20.000 euro senza quindi optare per la squalifica del campo  si legge dal comunicato in quattro occasioni nel corso della gara, hanno rivolto cori insultanti e incitanti alla violenza nei confronti di un calciatore tesserato per altra Societa”’ in base all’articolo 12 del codice di giustizia sportiva e che ”l’entità della sanzione è stata attenuata per avere la società concretamente operato onde prevenire tali deplorevoli comportamenti”..
    Il giocatore nerazzurro invece è stato punito con due giornate di squalifica saltando dunque il tanto atteso match contro la Juventusper avere, al 46° del secondo tempo, rivolto a un assistente reiteratamente un’espressione ingiuriosa“.

    Mano pesante del giudice anche per Lazio e Napoli, avvalendosi della prova televisiva Tosel ha squalificato per tre giornate Cruz e Rinaudo protagonisti di reciproche scorrettezze, infine una giornata di squalifica per il Luciano del Chievo e Donadel della Fiorentina. Saranno assenti nella 14° giornata per aver raggiunto la quarta ammonizione Pirlo (Milan), Peluso (Atalanta), Yepes (Chievo Verona), Mesto (Genoa), Galloppa (Parma)