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  • Inter Genoa 2-1, nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

    Inter Genoa 2-1, nerazzurri ai quarti di Coppa Italia

    Continua il momento d’oro per l’Inter che dopo aver vinto il derby e riacceso i sogni scudetto, stacca il biglietto per i quarti di Coppa Italia in programma al San Paolo contro il Napoli, battendo un rimaneggiato Genoa. Ancora meriti e lodi per Ranieri che riesce a far quadrare la squadra inserendo forze fresche e giocatori inutilizzati, (trovando il gol di uno che siede in pianta stabile in panca come Poli) risparmiando i senatori in vista della prossima sfida contro la Lazio. Pochi spunti e troppa sterilità offensiva per il Genoa che trova la rete della bandiera solo negli ultimi minuti. I rossoblu già privo di moltissimi titolari devono inoltre fare i conti con due infortuni occorsi durante il match.

    Maicon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Novità per entrambi i tecnici alla lettura delle formazioni ufficiali: Ranieri risparmia Chivu per un leggero affaticamento schierando Zanetti al suo posto e avanzando Faraoni in mediana; Marino lancia il primavera Sampirisi dai primi minuti, preferendo Birsa a Biondini e schierando Ze Eduardo con Pratto davanti.

    PRIMO TEMPO – L’Inter è l’emblema della concretezza e al primo tiro in porta trova il gol del vantaggio: capolavoro calcistico di Maicon che al 9’ fa partire un destro violentissimo dal limite dell’area ad incrociare e battere Lupatelli, con il pallone che si infila nell’angolino alto, facendo esultare la curva nerazzurra.
    L’Inter arretra il baricentro, con il Genoa che si butta a testa bassa davanti senza riuscire a creare però azioni degne di nota. Al 23’ il freddo fa la sua prima vittima, con Rossi per il Genoa che accusa un dolore muscolare e viene sostituito da Constant. Alla mezz’ora si riaffaccia davanti l’Inter, con una bella discesa di Obi a servire Sneijder: l’olandese dal limite dell’area calcia di potenza trovando una pronta risposta di Lupatelli ad evitare il gol del raddoppio. Il primo vero e proprio tiro in porta del Genoa arriva al 40’ con Constant che prova la conclusione col sinistro da quasi 30 metri senza trovare lo specchio della porta di pochissimo. Assenti ingiustificati in questa prima frazione di gioco sia Pratto che Ze Eduardo, annullati dalla difesa interista. Nonostante il Genoa abbia un maggior possesso palla, la squadra di Marino non riesce mai ad essere incisiva, sfruttando pochissime le verticalizzazioni e abusando dei passaggi in orizzontale, rende in questo modo prevedibile ogni azione offensiva.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio nella ripresa con i tecnici che si affidano agli stessi uomini della prima frazione di gioco. Al 5’ arriva il raddoppio nerazzurro, frutto di un’azione bellissima: Maicon crossa dall’esterno, triangolazione tutta di prima tra Poli e Obi in area con l’ex doriano che segna la sua prima rete in nerazzurro. Al 9’ ancora un infortunio tra le fila del Genoa con Constant che a seguito di uno scontro di gioco lascia il posto al capitano della Primavera del Genoa Marchiori.
    Al 13’ grande spunto di Sneijder che con un tunnel salta Marchiori e Sampirisi provando un gran tiro a giro da posizione defilata: se fosse entrato sarebbe stato il gol dell’anno. Ranieri effettua il primo cambio togliendo Castaignos e inserendo Zarate. Pochi minuti più tardi Marino toglie uno spentissimo Ze Eduardo facendo vestire la maglia rossoblu ad una vecchia conoscenza come Giuseppe Sculli. Segnali di risveglio per il Genoa al 25’ quando su una brutta palla persa da Cambiasso è il cileno Jorquera ad approfittarne calciando dal limite dell’area e impegnando in una parata in due tempi Castellazzi.  Ultimi cambi in casa Inter, prima con Nagatomo a sostituire Poli e poi Sneijder che mette 80 minuti nelle gambe prima di lasciare il posto ad Alvarez. Nei minuti finali arriva il gol della bandiera per il Genoa: colpo di tacco di Sculli, Pratto di testa colpisce la traversa e Birsa sulla ribattuta, complice una dormita della difesa interista batte Castellazzi infilando la palla in rete. Fischio finale a distanza di un minuto, con i nerazzurri che continuano a vincere staccando il pass per i quarti di finale contro il Napoli di Mazzarri.

  • Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.

    QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?

    AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.

    SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borriello agli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno.  Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.

    Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.

  • Genoa Bologna, le pagelle. Sorpresa Pratto, Di Vaio che assist

    Genoa Bologna, le pagelle. Sorpresa Pratto, Di Vaio che assist

    Alberto Malesani contro la sua ex squadra, il Bologna, con la quale lo scorso compì un vero e proprio miracolo affrontando mille e più difficoltà ieri pomeriggio ci teneva a vincere, dimostrando ai suoi “nuovi” tifosi che la sua squadra lo segue, e che il Genoa può recitare un ruolo importante in campionato, portandosi a quota 21 punti in campionato, al pari del Napoli in attesa del posticipo di questa sera.

    Lucas Pratto, autore del gol decisivo | © Getty Images

    Decisivi in Genoa Bologna, per il Grifone, Marco Rossi, il capitano rossoblu autore del gol dell’1 a 0 (in posizione irregolare, ndr), e Lucas Pratto, autore del gol del vantaggio del 2 a 1. Nel Bologna, buona prova di Gimenez, prezioso con le sue giocate e vicinissimo al gol anche partendo dalla panchina ed entrando solo nel finale, ed il solito Di Vaio, che non segna ma colpisce un palo e regala assist preziosi.

    Pagelle Genoa Bologna:

    Frey 7 Attento e concentrato, salva con una parata importante, da campione su Gimenez. Salvato dal palo in occasione del tiro di Di Vaio

    Mesto 6.5 Buona gara, qualche inserimento, buon ritmo

    Granqvist 6 Non sempre attento e preciso, in un’occasione rischia molto in coppia con Kaladze

    Kaladze 6 Come il suo compagno di reparto, non sempre impeccabile nelle chiusure

    Moretti 6 Gara generosa, lotta con sostanza

    Rossi 7 Protagonista, nel bene e nel male, da capitano: è abile a segnare la rete dell’ 1 a 0, sfruttando l’esperienza per fare il passo decisivo che inganna il guardalinee, facendogli ritenere regolare la sua posizione; salva con un fallo tattico e provvidenziale una pericolosa ripartenza del Bologna sul finale: ammonito in tale circostanza

    Veloso 6.5 In buona giornata, lucido ed autore di buone giocate, soprattutto in fase di suggeriemento

    Constant 6 Solito gioco per il francese, che prova alcune buone iniziative, ma non incide molto. Sostituito da Caracciolo nel secondo tempo

    Merkel 6 Non la sua miglior giornata. Sostituito al 25′ del secondo tempo da Jorquera

    Ze Eduardo 6.5 Una buona occasione al 22′, sprecata e parata da Gillet: nel complesso, una gara positiva, sostituito da Jankovic al 24′ del secondo tempo

    Pratto 7 Gol decisivo, quello del 2 a 1, reso ancor più importante dal fatto che è la sua prima rete in serie A. Oltre alla rete, entra in maniera decisiva anche nel primo gol realizzato da Marco Rossi, proprio su assist di Lucas Pratto

    Gillet 6.5 Incolpevole sui gol subiti, attento nel corso della gara, salva in un occasione importante su Ze Eduardo

    Crespo 6 Gara sufficiente, non demerita particolarmente

    Portanova 5.5 Soffre in alcune occasioni, non sempre impeccabile in chiusura

    Raggi 5.5 Anche lui non sempre attento, commettendo alcuni svarioni, come quello che al 22′ serve involontariamente Ze Eduardo

    Cherubin 6
    Gara sufficiente, anche se sembra soffrire, come tutta la difesa, alcune accelerazioni del Grifone

    Pulzetti 5.5 Soffre alcune accelerazioni del Genoa, ammonito per brutto fallo su Moretti nel primo tempo, sostituito nel finale per Acquafresca

    Mudingayi 6 Vivace e nel vivo del gioco, autore di una gara generosa: anche lui finisce la gara ammonito

    Kone 5.5 Dovrebbe fare di più, ci prova ma non riesce ad incidere: nel finale avrebbe alcune buone occasioni per rendersi pericoloso, ma calcia non riesce a farlo, calciando malamente una punizione da buona posizione non sfruttandola a dovere

    Diamanti 6 La sua qualità è indiscussa, ma oggi la mostra a corrente troppo alternata, sostituito da Gimenez al 32′.

    Gimenez 6.5 Va vicinissimo al gol su suggerimento di Di Vaio di tacco: in quell’occasione, però, Frey si supera, mostrando tutto il suo valore

    Ramirez 6.5 Il suo gol del pareggio illude il Bologna, la sua prestazione è comunque molto importante, nel vivo della gara. Sostituito al 25′ del secondo tempo da Casarini

    Di Vaio 7 Sempre pericoloso, sempre in agguato: sfortunato nel colpire il palo, bravissimo nel suggerimento per il gol di Ramirez, di tacco. Non riesce a segnare contro il suo ex allenatore ed amico Alberto Malesani, interrompendo la sua personale striscia positiva di tre gol in tre partite

    Genoa Bologna, video highlights
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  • Il Genoa supera il Bologna, Malesani 100 vittorie in A

    Il Genoa supera il Bologna, Malesani 100 vittorie in A

    Genoa Bologna è una gara fra due squadre che sanno aggredire il campo, ripartire e creare occasioni, che puntano al risultato pieno per diverse ragioni, e lo dimostrano fin dai primi minuti di gara, dando vita ad un primo tempo molto interessante ed a tratti divertente, con occasioni soprattutto per i padroni di casa, che dimostrano di essere sulla giusta strada per rispondere alle richieste della piazza, che vorrebbe un Grifone sempre brillante nel gioco e meno discontinuo nei risultati.

    Due protagonisti di Genoa Bologna, Diamanti e Marco Rossi | © Getty Images

    Così, dopo un primo tempo frizzante e vibrante nel ritmo di gioco, aggressivo da ambo le parti – con un’ammonizione per il Bolognese Pulzetti per fallo su Moretti al 32′ – con ripartenze veloci che non concedono attimi di respiro, al 39′ giunge il gol che sblocca la gara firmato dal capitano del Genoa, Marco Rossi, al suo terzo gol in campionato, anche se in sospetta posizione di fuorigioco su passaggio di Pratto in area di rigore; l’azione viene iniziata da Ze Eduardo che suggerisce per Pratto, il quale si allarga e serve Rossi proprio davanti alla porta difesa da Gillet: l’arbitro Giannoccaro e la terna arbitrale, però, convalidano, assumendo una decisione molto contestata dai giocatori del Bologna ed, in particolare, da Diamanti che ha seguito da vicino l’azione “sospetta”.

    Il secondo tempo, però, si apre subito con il pareggio del Bologna dopo sei minuti dall’inizio della ripresa ad opera di Ramirez che finalizza una bella azione innescata da Diamanti servito da Di Vaio che di tacco lo libera per la rete dell’1-1.
    Al 59′ ancora Bologna pericolosissimo quanto sfortunato con il palo colpito da Marco Di Vaio, dopo aver superaro Kaladze e Granqvist. Un minuto dopo, al 60′ è Diamanti a rendersi insidioso, ma il suo tiro finisce fuori non di molto.

    All’81’, altra buona occasione per gli ospiti emiliani ma è bravo il portiere del Genoa Sebastian Frey a farsi trovare prontissimo, negando a Gimenez la gioia del gol. All’84’, però, è il Genoa a passare nuovamente in vantaggio, con il gol realizzato dall’argentino Lucas Pratto, alla sua prima rete in serie A, che conclude di prima su assist di Caracciolo a battere Gillet.
    Il Bologna allo scadere avrebbe una buona occasione per agguantare il secondo pareggio con Konè, prima, e poi con una buona occasione in ripartenza avviata da Gimenez, il quale viene però fermato da Marco Rossi con un fallo “tattico” che gli costa l’ammonizione.

    Nel primo minuto dei quattro concessi per il recupero, Konè è impreciso e non riesce a sfruttare una buona occasione su calcio di punizione da posizione potenzialmente interessante: la gara termina, così, con la sconfitta di un Bologna comunque generoso e la vittoria del Grifone in casa, per la soddisfazione del tecnico Malesani, ex della gara, che festeggia la 100esima vittoria in Serie A e risponde in questo modo alle critiche ingenerose che gli vengono rivolte.

    Il Genoa sale a quota 21 punti in classifica, al pari del Napoli (impegnato questa sera nel posticipo contro la Roma, ndr) conquistando con merito la sua sesta vittoria in campionato, mostrando determinazione e buona condizione atletica, oltre che un pizzico di fortuna sulla dubbia posizione in occasione del gol del vantaggio del suo capitano Marco Rossi nel primo tempo: ma le partite si vincono anche così.

  • Il “cammello” Lucas Pratto vicino al Genoa

    Il “cammello” Lucas Pratto vicino al Genoa

    Come abbiamo più volte sottolineato per Preziosi far calciomercato è qualcosa di morboso, il patron del Genoa vive infatti per i colpi a sorpresa, per aver il merito di scoprire nuovi talenti, per rivoluzionare ad ogni occasione il suo organico.

    Quest’inverno, dopo aver cambiato la fisionomia dell’organico aveva promesso ai tifosi equilibrio e nessun nuovo colpo di testa, ovviamente la promessa sarà disattesa quantomeno in entrata vista la mole di trattativa che vede coinvolto il Grifone.

    Sky Sport questa sera annuncia l’accordo trovato per “il cammello” Lucas David Pratto, attaccante argentino classe ’88 in forza ai cileni dell’Universidad de Catolica e autore di sei reti in Libertadore. Pratto chiamato el camelo per lo strano modo di correre e la postura un pò ingobbita sembrava dovesse tornare al Boca per sostituire Martin Palermo ma il Genoa sembra pronto a portarlo in Italia e scommetere su di lui.