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  • Mondiali 2010: Paraguay senza patemi d’animo, ora gli ottavi di finale

    Finisce 0-0 a Polokwane tra Paraguay e Nuova Zelanda. Ma il risultato sta benissimo ai sudamericani che si confermano al primo posto nel girone F e passano, con gran merito, agli ottavi di finale della Coppa del Mondo. La Nuova Zelanda chiude imbattuta il suo Mondiale e si toglie, oltre a questo, la soddisfazione di stare in classifica davanti all’Italia ormai ex Campione del Mondo.

    Gara da sbadigli nella prima mezzora: la sensazione è che il Paraguay voglia fare la partita e decidere il ritmo di gioco, ma, di fatto, gli uomini di Martino si rendono pericolosi solo col perfido destro del capitano Caniza: di poco alto il suo tiro al 19esimo minuto, ancora più pericolosa la seconda conclusione al 29esimo. I neozelandesi fanno piuttosto fatica a superare le strette maglie difensive sudamericane e la situazione non migliora col passare dei minuti: al 35esimo arriva anche il primo tiro nello specchio della porta per i paraguaiani, ad opera di Nelson Haedo Valdez, subito imitato da Cardozo, ma senza successo. I biancorossi, tuttavia, complice la momentanea sconfitta dell’Italia per 1-0 contro la Slovacchia, non hanno fretta a concretizzare quanto creato e le squadre vanno al riposo sul risultato di 0-0.

    La ripresa mette in mostra, fin da subito, una Nuova Zelanda più intraprendente, molto più decisa nel cercare la vittoria per rendere reale un piccolo miracolo sportivo con una storica qualificazione agli ottavi addirittura come prima del girone! E così, bisognosa del vantaggio, costruisce la sua azione più pericolosa già al terzo minuto: percussione da metà campo sul fronte di destra di Elliot e conclusione a lato di poco. Il Paraguay amministra senza grandi difficoltà, ma non esita a portarsi in attacco, con l’immenso capitan Caniza prima e con Cardozo poi: il muro neozelandese regge l’urto e continua a sperare. Al 70esimo minuto Martino rivoluziona il reparto offensivo per garantire più ritmo e copertura ai suoi: Barrios e Benitez sostituiscono Valdez e l’immobile Cardozo. Proprio Barrios, servito da Santa Cruz, va vicino al vantaggio; quindi è lo stesso attaccante del Manchester City a salire in cattedra con un bolide centrale, respinto a pugni chiusi da Paston. Partita giocata più a viso aperto da entrambe le squadre negli ultimi minuti, con gli “All Whites” che ci provano visto il 3-2 slovacco sugli “Azzurri”, ma lo 0-0 non si schioda fino al fischio finale.

    Esultano i sudamericani che prendono primo posto e un cammino più agevole per il prosieguo del torneo, soddisfazione per i neozelandesi che non hanno nulla da rimproverarsi per i 270 minuti giocati nel Mondiale, magari con qualche campione in più la storia sarebbe stata diversa!
    IL TABELLINO
    PARAGUAY-NUOVA ZELANDA 0-0
    Paraguay (4-3-3): Villar; Caniza, J. C. Caceres, Da Silva, Morel; Vera, V. Caceres, Riveros; Santa Cruz, Cardozo (21’st, Barrios), Valdez (21’st, Benitez). A disposizione: D. Barreto, Bonet, Bobadilla, Veron, Alcaraz, Torres, E. Barreto, Ortigoza, Santana, Gamarra. All.: Martino.
    Nuova Zelanda (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Vicelich, Bertos, Elliott, Lochhead; Fallon, Smeltz, Killen (34’st, Brockie). A disposizione: Moss, Bannatyne, Sigmund, Boyens, Brown, Barron, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Christie, Wood. All.: Herbert.
    Arbitro: Nishimura (Giappone)
    Marcatori: –
    Ammoniti: V. Caceres (P), Santa Cruz (P), Nelsen (N).

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  • Mondiali 2010: Italia – Paraguay probabili formazioni [live]

    Mondiali 2010: Italia – Paraguay probabili formazioni [live]

    Ci siamo. L’attesa è finita l’Italia campione del Mondo in carica scenderà in campo questa sera per la prima partita in Sudafrica per affrontare il Paraguay.

    Gli azzurri tra lo scetticismo generale arrivano, coccolati da Lippi, con la convinzione di poter bissare il successo tedesco grazie ad un gruppo unito e coeso piuttosto che alla stella.

    La difesa ermetica scelta Lippi dovrebbe prevedere l’utilizzo dell’esperto Zambrotta su Maggio e di Criscito a sinistra. Scontata la coppia centrale. Avanti Gila parte in vantaggio su Pazzini, già in naftalina il miglior bomber azzurro stagionale Di Natale.

    Il Paraguay, senza Cardoso, spera nella voglia di stupire della stellina Barrios. Segui con noi questa lunghissima attesa.

    ITALIA (4-2-3-1): Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito, De Rossi, Montolivo, Marchisio, Pepe, Gilardino, Iaquinta. All.: Lippi.
    A disposizione: De Sanctis, Bocchetti, Maggio, Bonucci, Gattuso, Palombo, Camoranesi, Di Natale, Pazzini, Quagliarella, Marchetti

    PARAGUAY (4-4-2): Villa, Bonet, Da Silva, Alcaraz, Morel, Vera, Riveros, V. Caceres, Aureliano Torres, Barrios, Haedo Valdez. All.: Martino.
    A disposizione: D.Barreto, Bobadilla, Veron, Caniza, J. Caceres, Ortigoza, E. Barreto, Santana, Benitez, Cardozo, Roque Santa Cruz, Gamarra.

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  • Napoli: Fred è la prima scelta per l’attacco

    In casa Napoli è la questione prima punta a tenere banco. Il presidente De Laurentis ha promesso un attaccante da 20 reti ma andando a trattare sul mercato si è reso conto della diffilcoltà di arrivarci senza doversi svenare. Scartati Pazzini, Maxi Lopez e l’irragiungibile Gilardino si era pensato a Luca Toni per poi accorgersi che anche quest’ultimo era fuori mercato per ingaggio ed età.

    Le nuove piste portano nuovamente al Sud America e precisamente al brasiliano Fred del Fluminense, vecchia conoscenza del calcio europeo per aver giocato e segnato con la maglia del Lione. Sembra ci sia già stato un incontro tra gli emissari partenopei e i dirigenti carioca e alla chiusura della trattativa ci sarebbe una differenza di appena cinque milioni di euro.

    L’alternativa al ventiseinne portano all’argentino naturalizzaro paraguaiano Barrios, mentre in Italia si monitora sempre la situazione di Robert Acquafresca.

  • Bundesliga: Bayern campione di Germania sotto gli occhi di Mourinho

    Il Bayern Monaco ora è ufficialmente campione di Germania, per la 22esima volta nella sua storia, dopo la vittoria per 3-1 a Berlino nella 34esima e ultima giornata di campionato. La squadra che affronterà l’Inter nella finale di Champions League, in programma il 22 maggio prossimo a Madrid, ha terminato la stagione con 70 punti, cinque in più dello Schalke 04, che oggi ha pareggiato 0-0 a Magonza. Alla partita del club bavarese ha assistito l’allenatore dell’Inter Josè Mourinho, in visita lampo a Berlino per vedere i prossimi avversari.

    Un trionfo già deciso da una settimana e conquistato ufficialmente con la vittoria in casa dell’Hertha, visto che la differenza reti tra Bavaresi e Schalke 04 era abissale e quasi impossibile da colmare con una sola giornata da giocare.
    Sabato prossimo, i nuovi padroni del calcio tedesco cercheranno di portare a casa il secondo trofeo: per farlo, dovranno battere il Werder Brema nella finale della coppa nazionale. E poi, naturalmente, partirà la rincorsa all’eventuale “tripletta”, cercando di conquistare la Champions League.

    Anche l’Inter è a caccia della storica tripletta che proietterebbe i nerazzurri nella storia del calcio italiano e per la partita degli avversari tedeschi in tribuna c’era Josè Mourinho per raccogliere qualche preziosa informazione in vista dell’attesissima finale di Madrid.
    Difficilmente Mou avrà annotato sul suo taccuino i nomi di Olic e Robben, personaggi fin troppo noti in questa stagione straordinaria per il club bavarese. Sono ancora il croato e l’olandese a entrare nel tabellino dei marcatori e ad affondare l’Hertha. Olic sblocca il risultato con un perfetto diagonale rasoterra, servito da Robben. Poi, dopo il momentaneo pareggio di Ramos (solita dormita della difesa del Bayern), il giustiziere di Fiorentina, Manchester Utd e Lione si mette in proprio: prima segna il 2-1 con una botta dal limite, poi trova anche il 3-1 ribadendo in rete un tiro deviato di Contento, respinto dalla traversa per 15 gol in campionato, veramente un bel bottino per un centrocampista.
    L’Hertha, ultima e già retrocessa, non oppone molta resistenza. Al fischio finale, partono dunque i festeggiamenti bavaresi. Van Gaal, che si mette in tasca il secondo campionato vinto consecutivamente (l’anno scorso regalò l’Eredivisie all’AZ Alkmaar), fa la doccia con la birra. Una scena davvero impensabile solo qualche mese fa: prima della sfida di Champions con la Juve, disputata a Torino nell’ultima giornata della fase a gironi, il tecnico olandese sembrava sull’orlo dell’esonero, perché la squadra stentava in campionato ed era sull’orlo dell’eliminazione in Europa. Vinto quel match, la stagione del Bayern ha avuto una svolta inaspettata quanto inesorabile per quanto riguarda i successi. In Bundesliga, il testa a testa con lo Schalke si è risolto positivamente, mentre in Champions sono arrivati alcuni colpi di fortuna, che hanno agevolato il cammino verso la finale di Madrid, raggiunta comunque con merito.

    Lo Schalke 04 (fermato sul campo del Mainz sullo 0-0 come già accennato in precedenza) è secondo a cinque lunghezze dal Bayern e va in Champions League, mentre il Werder Brema pareggia contro l’Amburgo (1-1, Van Nistelrooy risponde al verdearancio Pizarro) e si assicura i preliminari.
    Bayer Leverkusen (1-1 sul campo del Borussia Mönchengladbach), Borussia Dortmund (battuto 3-1 a Friburgo) e Stoccarda (1-1 a Hoffenheim) sono invece le squadre che si giocheranno la prossima Europa League. Il Wolfsburg, campione lo scorso anno, chiude ottavo e resta fuori dalle competizioni europee del prossimo anno.
    La vittoria dell’Hannover (3-0 contro il Bochum) condanna il Norimberga a giocarsi il playout con l’Augsbourg (terzo in seconda divisione) il 14 e 16 maggio prossimi; Hertha Berlino e Bochum salutano la Bundesliga e fanno spazio a Kaiserslautern e St Pauli.
    Dicevamo del pareggio dell’Amburgo contro il Werder: ebbene, avrebbe dovuto essere la squadra rivelazione della Bundesliga, e la vincitrice dell’Europa League, visto che aveva la possibilità di giocare la finale in casa: invece gli anseatici si sono trasformati nella grande delusione stagionale e chiudono il campionato fuori dall’Europa. Il pareggio a Brema esclude infatti la squadra (che nel 1983 ad Atene sconfisse la Juventus in finale di Coppa dei campioni con gol di Felix Magath) dai tornei continentali 2010-2011, dal momento che la relega al settimo posto in classifica.
    Edin Dzeko, bosniaco del Wolfsburg sogno proibito delle squadre di mezza Europa, vince il titolo di capocannoniere con 22 reti (succedendo al suo compagno di squadra Grafite vincitore nello scorso anno), l’ultima delle quali nel 3-1 all’Eintracht Francoforte; precede Stefan Kiessling del Bayer Leverkusen a quota 21 e l’argentino Lucas Barrios del Borussia Dortmund a 19.

    Una curiosità per chiudere: il St. Pauli, quartiere un pò “particolare”di Amburgo il prossimo anno potrà cimentarsi in un derby molto sentito contro i più rinomati rivali. Dopo tanti anni di attesa finalmente è arrivata la grande occasione!

    • CLASSIFICA
    Pos Squadra G. V. T S. Goals Diff Pti
    1 Bayern Monaco 34 20 10 4 72 – 31 41 70
    2 Schalke 34 19 8 7 53 – 31 22 65
    3 Werder Brema 34 17 10 7 71 – 40 31 61
    4 Bayer Leverkusen 34 15 14 5 65 – 38 27 59
    5 Borussia Dortmund 34 16 9 9 54 – 42 12 57
    6 Stoccarda 34 15 10 9 51 – 41 10 55
    7 Amburgo 34 13 13 8 56 – 41 15 52
    8 Wolfsburg 34 14 8 12 64 – 58 6 50
    9 Magonza 34 12 11 11 36 – 42 -6 47
    10 Eintracht Francoforte 34 12 10 12 47 – 54 -7 46
    11 Hoffenheim 34 11 9 14 44 – 42 2 42
    12 Borussia Moenchengladbach 34 10 9 15 43 – 60 -17 39
    13 Colonia 34 9 11 14 33 – 42 -9 38
    14 Friburgo 34 9 8 17 35 – 59 -24 35
    15 Hannover 34 9 6 19 43 – 67 -24 33
    16 Norimberga 34 8 7 19 32 – 58 -26 31
    17 Bochum 34 6 10 18 33 – 64 -31 28
    18 Herta Berlino 34 5 9 20 34 – 56 -22 24