Tag: Lucas Barrios

  • Lippi, esordio vincente col Guangzhou

    Lippi, esordio vincente col Guangzhou

    Buona la prima per Marcello Lippi. Nella giornata di ieri, il neo allenatore del Guangzhou ha bagnato il suo esordio alla guida del club cinese con una vittoria. Vittoria di misura per il Guangzhou che si è imposto 1-0 sul Qingdao Jonoon grazie alla rete decisiva realizzata da Gao Lin al minuto 68 della partita.

    Con questa vittoria il Guangzhou consolida il suo primato nella Super League cinese con 25 punti totalizzati in 11 partite. Ottimo inizio per il ct dell’Italia campione del mondo 2006, che giovedì scorso si è legato al club cinese con un contratto faraonico di due anni e mezzo a 10 milioni di euro all’anno.

    Marcello Lippi © STR/AFP/GettyImages

     

    Ecco il commento di Marcello Lippi riguardo la sua prima partita in terra cinese : “Sono molto felice, è un risultato che mi dà più fiducia per il futuro”. L’ex allenatore di Juventus e Inter ha poi commentato le prime sensazioni della sua avventura cinese: “Sono arrivato da tre giorni e ho trovato la squadra un po’ stanca, dato che aveva giocato diciassette partite negli ultimi tre mesi. Ora i giocatori hanno bisogno di tempo per ritrovare la condizione e adeguarsi alle nuove posizioni in campo, ma sono fiducioso”.

    Il Guangzhou Evergrande punta a diventare sempre più forte e per questo è stato scelto un allenatore che nella sua carriera ha vinto tanto e possiede l’esperienza giusta per far progredire le sue idee calcistiche anche oltre i confini europei. A giugno sbarcherà alla corte di Lippi il grande bomber, Lucas Barrios 27enne paraguaiano vincitore con il Borussia Dortmund delle ultime 2 Bundesliga. L’ex attaccante giallonero ha deciso di continuare la sua carriera in Cina visto il poco spazio avuto nella squadra di Jurgen Klopp durante l’ultima stagione. Lucas Barrios vincitore della medaglia d’argento nella Coppa America 2011 vinta dall’Uruguay di Forlan e Cavani rappresenta il grande rinforzo per la capolista della Super League cinese, squadra che punta a diventare il “Chelsea d’Asia” e le premesse affinchè questo avvenga ci sono tutte.

  • Coppa America, stasera la finale Uruguay – Paraguay. Probabili formazioni

    Coppa America, stasera la finale Uruguay – Paraguay. Probabili formazioni

    Ultimo atto di questa 43ma edizione della Coppa America. Stanotte, infatti, alle 21 ore italiane, avrà luogo l’attesissima finale della competizione fra Uruguay e Paraguay. Le due squadre arrivano all’ultima partita con un cammino totalmente diverso l’uno dall’altra: la celeste ha eliminato, seppur ai rigori, avversari del calibro dell’Argentina padrona di casa e affidandosi spesso all’ottima verve del proprio cannoniere Suarez, mentre per quanto riguarda i guaranì curioso il loro approdo al match del Monumental, la squadra guidata dal Tata Martino si è qualificata con 5 pareggi senza vincere una sola partita, entro il tempo regolamentare.  

    dal web
    I precedenti danno per favorita l’Uruguay, che con 28 vittorie sui 68 incontri contro l’Albiroja, parte con i favori del pronostico anche grazie ad un maggiore tasso tecnico all’interno del proprio organico, ma questa edizione della Copa ci ha dimostrato come molto spesso essere favoriti possa essere considerato quasi un handicap. Il Paraguay è una squadra che pur non avendo un gran gioco, fa della difesa rocciosa e del contropiede la propria arma e punto di forza, arriva molto poco in zona gol, ma allo stesso tempo subisce poche reti, il compito degli uomini di Tabarez sarà molto arduo, e se l’undici uruguayano vorrà superare nella classifica iridata l’Argentina (14 successi per entrambe), dovrà dimostrare molto di più di quello fatto fin’ora.   Tabarez ha un unico dubbio chi schierare tra Arevalo e Gargano al fianco di Perez, rientrerà Caceres ed in difesa al fianco di Lugano confermato Coates visto che Scotti è ancora infortunato, ha recuperato invece Cavani che andrà in panchina in caso di necessità il Matador sarà chiamato in causa. L’undici titolare dovrebbe essere formato dallo strepitoso Muslera in porta, linea difensiva a quattro con Caceres appunto e Maxi Pereira sugli esterni, con Lugano e Coates a completare il reparto. In mediana spazio ad Alvaro Pereira e Gonzales sulle linee dell’out e gli “italiani” Gargano e Perez in mezzo, con il partenopeo leggermente più avanzato a sostegno della manovra e del tandem d’attacco composto da Forlan e dall’ispiratissimo Luis Suarez. Uruguay (4-4-2): Fernando Muslera; M. Pereira, Lugano, Coates, Caceres; Alvaro Pereira, Gargano, Perez, Gonzales; Diego Forlan, Luis Suarez. Nel Paraguay squalificato Martino ed il suo vice in panchina siederà l’allenatore delle giovanili, squalificato anche Santana ed indisponibile per infortunio Santa Cruz, in campo andranno Ortigoza, incredibilmente non squalificato dopo la rissa con il Venezuela, e Valdez che farà coppia in attacco con una delle delusioni della Copa America Lucas Barrios, si rivedrà nella squadra titolare anche Estigarribia, che era stato incredibilmente accantonato nei match precedenti nonostante avesse fornito delle prestazioni notevoli. Modulo speculare a quello della celeste per el Tata, con Villar in porta e linea difensiva a quattro composta da Alcazar e Da Silva al centro e Veron e Piris sulle fasce. A centrocampo come detto Ortigoza ed Estigarribia ad agire sulle linee laterali e in mezzo Riveros e Caceres. Davanti come detto la coppia Valdez-Barrios. Paraguay (4-4-2): Villar; Verón, Da Silva, Alcaraz, Piris; Ortigoza, Riveros, Caceres, Estigarribia; Valdez, Barrios. SPECIALE COPPA AMERICA 2011

  • Paraguay-Venezuela, la semifinale che non ti aspetti

    Paraguay-Venezuela, la semifinale che non ti aspetti

    L’Uruguay questa notte conoscerà la rivale al titolo di Campione d’America 2011, alle 2:45 (ora italiana) Paraguay e Venezuela si sfideranno per decretare chi può continua a sognare l’impresa. Partite con il ruolo di vittime sacrificali le due squadre seppur con un cammino diverso sono arrivate alla soglia della sfida più importante stravolgendo strategie e preconcetti di tutti gli addetti ai lavori.

    © Pablo Porciuncula/Getty Images
    Il Paraguay è in semifinale senza aver mai vinto una partita e paradossalmente potrebbe arrivare in finale senza riuscirci. Oltretutto la partita contro il Brasile ha dimostrato come Barrios e compagni abbiano la buona sorte dalla propria parte visto il gran numero di gol sprecati dai verdeoro e l’eccezionale lotteria dei rigori. Il Venezuela è la vera rivelazione della rassegna orchestrata a dovere dal maestro Farias è bravissimo a non far giocare l’avversario e sfruttare poi le occasioni da rete sopratutto su palla inattiva. PARAGUAY: Villar; M.Cáceres, Verón, Da Silva, Torres; Vera (Barreto), V. Cáceres, Riveros, Estigarribia; Valdez, Barrios. Ct: Martino VENEZUELA Vega; Rosales, Vizcarrondo, Peroso, Cichero; González, Orozco, Lucena, Arango; Miku, Maldonado. Ct: Farías

  • Paraguay-Brasile, in palio le semifinali

    Paraguay-Brasile, in palio le semifinali

    Dopo la cocente eliminazione dei padroni di casa ad opera dell’Uruguay e la sorprendente qualificazione del Perù di Vargas, stasera toccherà al Brasile di Mano Menezes confermare almeno un pronostico in questa strana Coppa America. I verdeoro affronteranno stasera alle 21, ora italiana, il Paraguay di Martino, per la seconda volta, le due squadre si erano già affrontate nella fase a gironi, e con un solo dubbio di formazione, che riguarda l’impiego del convalescente Thiago Silva. Il milanista dovrebbe essere della partita, ma la sua presenza non è sicura al 100% per questo è già in pre-allarme l’altro centrale, in forza al Chelsea, David Luiz. La formazione che il tecnico carioca manderà in campo dovrebbe prevedere lo stesso undici che ha superato l’Ecuador nell’ultima gara del girone.

    © Miguel Rojo/Getty Images
    Quindi 4-2-3-1 con Julio Cesar in porta, l’estremo difensore dell’Inter è chiamato al riscatto dopo la deludente prestazione dell’altra volta, linea difensiva con Maicon confermato sulla destra e Dani Alves ancora in panchina, sull’altra fascia agirà Andrè Santos e mentre la coppia centrale dovrebbe essere come detto composta da Thiago Silva e Lucio, con Luiz pronto a subentrare. A centrocampo confermato anche il duo Lucas Leiva-Ramires, con Ganso, Robinho e Neymar in posizione da trequartisti ad agire alle spalle del milanista Pato, che agirà da unica punta. Brasile (4-2-3-1) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Thiago Silva, André Santos; Lucas Leiva, Ramires; Robinho, Ganso, Neymar; Pato. In casa guaranì invece l’unico dubbio è su chi tra Lucas Barrios e Valdez, farà coppia con il bomber Santa Cruz, il primo però pare essere avvantaggiato sul secondo. I paraguayani arrivano al match molto carichi, anche se con gli sfavori del pronostico, che però a quanto pare in questa edizione della Copa, visti i risultati delle sfide precedenti, non conta poi molto. Un duello interessante della sfida sarà quello che vedrà impegnati Maicon ed Estigarribia, quest’ultimo nella partita del girone, finita 2-2, aveva tenuto a bada Dani Alves disputando un’ottima prestazione, chissà se con l’esterno interista riuscirà a fare lo stesso. Classico 4-4-2 quello di Martino, con Villar tra i pali, Veron e Torres esterni bassi e Alcaraz e Da Silva a completare il reparto difensivo. In mediana come detto sul out di sinistra agirà Estigarribia, mentre sul versante opposto ci sarà Ortigoza, diga centrale composta da Vera e Riveros. Coppia d’attacco Santa Cruz-Barrios, con il primo già a segno contro i brasiliani nella seconda gara del girone C. Paraguay (4-4-2): Villar; Verón, Alcáraz, Da Silva, Torres; Ortigoza, Vera, Riveros, Estigarribia; Santa Cruz, Barrios.

  • Coppa America scatta l’ora dei quarti

    Coppa America scatta l’ora dei quarti

    E adesso i quarti, dopo una fase a gironi alquanto strana, con il solo Brasile, tra le favorite, a chiudere al primo posto nel girone non senza difficoltà e grazie a prestazioni non proprio esaltanti, in linea, del resto con quanto fatto dalle altre due grandi attese di questa Copa, Argentina e Uruguay.

    Le tre grandi del calcio sudamericano, hanno molto deluso le aspettative e hanno raggiunto la qualificazione ai quarti solo nell’ultima gara del girone, dimostrando per certi aspetti dei limiti a livello corale ed individuale che hanno sconcertato molti, tra gli addetti ai lavori. I padroni di casa ad esempio puntavano molto sul loro giocatore più rappresentativo, stiamo parlando di Leo Messi, ovviamente, che ha chiuso però la prima parte della manifestazione con zero gol in classifica e da uno che in questa stagione ha siglato fra campionato e coppa oltre 50 reti, ci si aspettava molto di più dalla pulce. Una nota positiva, invece, è stata quella del sogno di mezza estate juventino, El Kun Aguero, che con i suoi gol ha regalato ben 4 dei 5 punti totali racimolati dall’albiceleste contro avversarie non irresistibili come la Costa Rica e la Bolivia.

    Un’altra grande che non ha esaltato le platee e che sarà proprio avversaria dell’Argentina, è l’Uruguay del tanto atteso bomber Cavani, anch’esso autore di una stagione da incorniciare ma che oltre ad aver deluso per la scarsa vena realizzativa nella Copa, anche per il poco aiuto dato ai compagni in fase di costruzione, cosa che, invece, il Matador aveva sempre fatto nel corso della passata stagione, a peggiorare le cose ci si è messo poi il fastidioso infortunio occorsogli durante la gara contro il Cile che lo ha tenuto fuori anche nell’ultima gara del girone, la speranza è che si rifaccia nelle prossime gare, di certo l’impegno che aspetta la celeste non è dei più agevoli.

    Veniamo poi al Brasile l’altra nobile impegnata in questa competizione, sicuramente la squadra più attesa per la grandissima quantità di talenti presenti in rosa, uno su tutti Neymar, il desiderio neanche tanto nascosto del Real Madrid di Mourinho. Il campioncino del Santos ha deluso le attese almeno fino a ieri sera, quando è stato protagonista della vittoria dell’undici verdeoro sull’Ecuador, siglando una doppietta al pari del suo compagno di reparto Pato. Anche quest’ultimo, dopo essere stato incoronato dal proprio Ct Mano Menezes, come erede di Ronaldo, ha dimostrato il suo valore solo nel match di ieri, nelle precedenti due partite, invece, la sua stella è rimasta molto in ombra.

    Tra le sorprese positive di questa coppa ci sono però le altre nazionali, qualificate ai quarti, se per Cile e Colombia una qualificazione, certo non al primo posto nei rispettivi gironi, era da preventivare, colpisce molto quella di Venezuela e Perù. La vinotinto soprattutto è la vera outsider di questa prima fase, partita con il netto sfavore dei pronostici ed in un raggruppamento che la vedeva sfavorita rispetto ai più quotati brasiliani e paraguaiani, è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante con un gioco apprezzabile e sfruttando con le ripartenze e il gioco corale, vista la mancanza d’individualità di spicco, le opportunità che gli avversari gli hanno concesso. Capitolo a parte merita il Perù, la bicolor ha cominciato la propria avventura nella Copa, dovendo fare i conti con numerose assenze di spicco, come Farfan e Claudio Pizarro e con il fiorentino Vargas a mezzo servizio, ma nonostante ciò è riuscita a qualificarsi come miglior terza in un girone competitivo dove la parte da leoni l’hanno fatta Cile ed Uruguay. Nei quarti si troverà davanti una squadra compatta come quella colombiana e non sarà di certo un’impresa facile, con il pronostico tutto a favore dei cafeteros, reduci da una qualificazione autorevole da primi della classe e con il bomber Falcao che pare non aver perso la verve realizzativa che lo ha visto protagonista quest’anno, sia in Europa League sia nel campionato portoghese.

    Altra prima della classe è stata la squadra cilena, guidata dal futuro blaugrana Sanchez e dal possibile juventino Vidal, la Roja ha mostrato nelle sue uscite sprazzi di gioco apprezzabile e di ottima fattura, usando come arma la velocità e l’ottimo palleggio si è imposta in due gare su tre (contro Messico e Perù) ed ha pareggiato la sfida per la conquista della vetta contro la celeste del bomber Suarez, l’impegno che l’attende il prossimo 17 luglio a San Juan, contro il Venezuela non pare proibitivo anzi, sembra scontata la qualificazione alle semifinali, dove verosimilmente dovrebbe affrontare il Brasile, che ai quarti invece se la vedrà con il poco convincente Paraguay, autore nella scorsa partita di un rocambolesco pareggio allo scadere contro la formazione venezuelana, dopo aver guidato la gara per quasi tutto il secondo tempo. I guaranì sono l’ultima formazione ad accedere ai quarti, con un magro bottino di soli tre punti e senza mostrare un gran calcio, affidandosi molto alle individualità di spicco che hanno in avanti, come i due bomber Santa Cruz e Lucas Barrios. Tre punti li ha conquistati anche la vera sorpresa di questa edizione della Copa, ovvero la Costa Rica, che non è riuscita però ad accedere al turno successivo per una peggiore differenza reti. Gli uomini guidati da La Volpe hanno però messo in vista ottime prestazione, e per una squadra inesperta hanno dato del filo da torcere a tutte le avversarie incontrate, inoltre molti dei suoi giovani gioiellini hanno attirato le attenzioni dei club europei, un nome su tutti quello di Joel Campbell, giovanissimo attaccante in forza al Deportivo Saprissa e protagonista della sfolgorante vittoria dei ticos sulla Bolivia.

    La Copa si appresta, quindi, nei prossimi giorni ad entrare nel vivo e c’è da scommettere che le sfide dei quarti di finale saranno molto più emozionanti di alcune gare viste durante la fase a gironi, da seguire con particolare attenzione sarà la sfida fra i padroni di casa dell’Argentina e l’Uruguay, unica partita con il risultato poco scontato degli accoppiamenti usciti fuori dopo la prima parte della manifestazione.

    Questi i match:

    Colombia – Perù
    Argentina – Uruguay
    Brasile – Paraguay
    Cile – Venezuela

    SPECIALE COPPA AMERICA

  • Venezuela-Paraguay, probabili formazioni

    Venezuela-Paraguay, probabili formazioni

    A sorpresa e contrariamente a quanto anche noi stessi avevamo pronosticato, è proprio il Venezuela la prima squadra del girone B a strappare un biglietto per i quarti di finale e che stasera avrà l’opportunità battendo il Paraguay o anche solo pareggiando di farlo da prima della classe. Il tecnico della vinotinto, Cesar Farias, pare, però, orientato a lasciare in panchina alcuni dei protagonisti di questa impresa, effettuando un turn-over in vista dei quarti di finale. In panchina dovrebbero finire l’attaccante Miku, e i centrocampisti Arango e Gonzalez.

    © Omar Torres/Getty Images
      I venezuelani dovrebbero quindi schierarsi con il solito 4-4-2, con Vega tra i pali, solito blocco difensivo a quattro, formato da Rosales e Granados sugli esterni e Perozo e Vizcarrondo centrali. Seijas e Lucena a comporre il lato destro della mediana e Orozco e Meza sostituti di Arango e Gonzalez sul lato sinistro del centrocampo. In attacco come detto a riposo Miku, toccherà Moreno sostituirlo e far coppia con Maldonado. Venezuela (4-4-2): Vega; Rosales, Perozo, Vizcarrondo, Granados; Seijas,  Lucena, Orozco, Meza; Maldonado, Moreno. In casa guaranì l’imperativo è vincere e proprio per puntare a questo il tecnico Martino pare intenzionato a schierare il tridente pesante formato da Santa Cruz, Haedo Valdez e Lucas Barrios, vincere vorrebbe dire qualificazione oltre che anche un’eventuale passaggio in vetta al girone. Per quanto riguarda la difesa, invece, Alcaraz pare aver vinto il ballottaggio con Ivan Piris e quindi schieramento tattico molto votato all’attacco per l’albiroja. Un 4-3-3, quello paraguayano, con Villar in porta, Veron, Alcazar, Paulo da Silva e Torres quartetto di difesa, trio di mediana composto da Vera, Riveros e Estigarribia, i quali dovranno tamponare e supportare il pesante attacco che, come detto, Martino prevede di schierare. Paraguay (4-3-3): Villar; Verón, Alcaraz, Paulo da Silva, Torres; Vera, Riveros, Estigarribia; Santa Cruz, Haedo Valdez, Barrios. SPECIALE COPPA AMERICA 2011: CLASSIFICHE, RISULTATI, CURIOSITA’

  • Fuori i secondi, Paraguay – Ecuador probabili formazioni

    Fuori i secondi, Paraguay – Ecuador probabili formazioni

    Anche se i riflettori saranno puntati sul match delle 21, anche quello successivo fra Paraguay e Ecuador è da tenere sott’occhio, perchè da questa partita potrebbe venir fuori la vera antagonista del Brasile nel girone B, dato ovviamente per scontato (magari sbagliando) che i venezuelani faranno da sparring partner nelle partite che li vedranno impegnati, levandosi, forse, qualche piccola soddisfazione.

    © AIZAR RALDES/AFP/Getty Images
    Gli uomini di Gerardo Martino sono dati come favoriti non solo nel girone ma anche ad arrivare fra le prime quattro della competizione, aspettative più che legittime dopo il mondiale di alto livello disputato lo scorso anno e che l’ha vista eliminata solo ai quarti di finale. Il tecnico argentino schiererà la propria squadra con un canonico 4-4-2, con in porta l’esperto Justo Villar, protetto da una linea che avrà sugli esterni Caceres e Marecos, mentre in mezzo la coppia Veron-Alcazar. A centrocampo le modifiche più sostanziali rispetto al 4-3-3 sudafricano, infatti, Martino ha rimpolpato il centrocampo con due esterni alti come Barreto e Estigarribia, anche se l’atalantino dovrebbe pensare più alla fase di copertura essendo abituato ad agire generalmente nella parte centrale del campo, dove, invece, giostreranno Santana e Riveros del Sunderland. In attacco a far coppia con il bomber del Borussia Lucas Barrios, ci sarà il navigato Roque Santa Cruz che ha vinto il ballottaggio con l’ex compagno di reparto del puntero giallonero Nelson Valdez. Paraguay (4-4-2): Villar; Caceres, Veron, Alcaraz, Da Silva, Marecos; Barreto, Santana, Riveros, Estigarribia; Santa Cruz, Barrios. Stesso modulo e stessa voglia di vincere in casa ecuadoregna, in realtà il tecnico colombiano Reinaldo Rueda adepto del santone Maturana, ha ben poco materiale su cui lavorare i veri pezzi da 90 di questa formazione sono il centrocampista del Rubin Kazan, Noboa e l’ala del Manchester United, Antonio Valencia. Il risultato dovrebbe quindi essere tutto a vantaggio dell’albiroja, a cercare di ribaltare i pronostici saranno Elizaga in porta, B. Caicedo e Ayovi sugli esterni bassi e Araujo ed Erazo ad occuparsi di Barrios e Santa Cruz. A centrocampo oltre a Noboa e Valencia, il pacchetto sarà completato da Arroyo sull’esterno e Castillo al centro, pronto a scalare per coprire qualche sortita offensiva dell’ala dei red devils. In attacco molta attenzione susciterà l’attaccante Caicedo, di proprietà del Manchester City, ma che quest’anno ha militato nelle fila del Levante, il giovane bomber farà coppia con “El Chucho” Benitez, meteora in Premier League qualche anno fa e che adesso ha trovato fortuna nel campionato messicano. Ecuador (4-4-2): Elizaga; B.Caicedo, Araujo, Erazo, W. Ayovi, Valencia, Noboa, Castillo, Arroyo; Benitez, Caicedo. Allenatore: Reinaldo Rueda. SPECIALE COPPA AMERICA 2011

  • La strana coppia: Andrè Villas Boa e Jürgen Klopp

    La strana coppia: Andrè Villas Boa e Jürgen Klopp

    Sono probabilmente i due allenatori emergenti più in vista del momento, e stanno ottenendo ottimi risultati alla guida di Porto e Borussia Dortmund: si tratta di André Villas Boa e Jürgen Klopp. Entrambi giovani (44 anni per il tedesco, appena 34 per il portoghese), stanno conducendo le rispettive formazioni alla vittoria del campionato. E se per le i lusitani non è una novità, forti dei loro 24 titoli nazionali, si tratta invece di una sorpresa per i tedeschi, che hanno vinto la loro sesta e ultima Bundesliga nella stagione 2001/2002.

    IL NUOVO MOURINHO – Scontatissima l’etichetta di “nuovo Mourinho” per Villas Boa, dato che la storia del tecnico di Oporto ricalca per ampi tratti quella dello “Special One”. Inizia la carriera nel mondo del calcio giovanissimo, a soli 16 anni, come osservatore, ed a 22 è già allenatore delle Isole Vergini. Ma probabilmente la vera svolta arriva nel 2003/2004, quando diventa assistente proprio di Mou, nella sua esperienza al Chelsea, con un rapporto che si protrarrà sino al 2008/2009, quando Villas Boa decide di spiccare il volo e diventare allenatore dell’Académica, squadra portoghese invischiata nella lotta salvezza, e portata all’11° posto finale. Il Porto allora, decide di riprovarci, e consegna la panchina al discepolo di Mourinho. E i risultati non tardano ad arrivare: 19 vittorie e 2 pareggi nelle prime 21 giornate di campionato, miglior attacco e miglior difesa del torneo (appena 7 gol subiti), con 8 punti di vantaggio sul Benfica.

    Villas Boa schiera il suo Porto con un 4-3-3 che ha saputo valorizzare le doti offensive di tutta la rosa, e che mette in risalto le qualità del bomber brasiliano Hulk (all’anagrafe Givanildo Vieira de Souza), pezzo pregiato della squadra e oggetto del desiderio si numerosi club spagnoli, Siviglia e Altletico Madrid su tutti. Altro perno del’undici titolare è Joao Moutinho, centrocampista 23enne sbarcato quest’anno nella città portoghese, diventato ormai titolare inamovibile, grazie alla sue abilità tecniche e alla sua duttilità, visto che oltre ad essere impiegato come centrocampista centrale avanzato, può giocare anche più defilato sul fronte offensivo.

    OUTSIDER – Se tutto sommato il tecnico portoghese “non ha fatto altro” che riportare il Porto ai fasti degli anni passati, si può dire che il lavoro compiuto da Jürgen Klopp a Dortmund ha davvero i crismi dell’impresa. Sbarca sulla panchina dei gialloneri nel 2008, dopo 8 anni al Mainz, squadra che aveva condotto alla sua prima, storica, promozione in Bundesliga.

    Il Borussia, nel recente passato, aveva rischiato prima il fallimento e poi la retrocessione, con il solo fiore all’occhiello della finale, persa, di Coppa di Germania. Ed è proprio da qui che riparte Klopp, vincendo la Supercoppa tedesca ai danni della corazzata Bayern, e concludendo la stagione al 6° posto (miglior piazzamento delle ultime 4 stagioni), e bissa lo stesso risultato nella stagione successiva. La stagione 2010/2011 però, è quella della svolta: il suo Borussia uccide letteralmente il campionato, accumulando, dopo 24 giornate, 12 punti di vantaggio sulla seconda, e ben 16 sul Bayern Monaco campione uscente, divario legittimato anche dalla splendida vittoria ottenuta per 3-1 sul campo dei bavaresi nell’ultima giornata di campionato.

    Le fortune del Borussia di Klopp si basano sulla prolificità dei suoi centrocampisti, che contribuiscono non poco alla fase realizzativa della squadra. I vari Şahin, Großkreutz, Götze e il nipponico Kagawa, hanno segnato insieme 24 reti, poco meno della metà delle reti complessive messe a segno in campionato. Il resto lo fa Barrios, centravanti paraguaiano, che può vantare uno score personale di 11 gol in 21 partite. Dopo i Mondiali, il 26enne attaccante giallo-nero era stato accostato a numerosi clubs, tra cui il Milan, ma è rimasto un altro anno in Germania, e i risultati gli stanno dando ragione.

    Insomma si tratta di due formazioni giovani, che praticano un bel calcio e che sono guidate da due tecnici diversi tra loro, ma che stanno dimostrando di avere capacità per ambire alla guida di grandi squadre. E chissà se nella prossima stagione, la vetrina della Champions, non li consacrerà definitivamente.

  • Lucas Barrios, il Milan pensa ancora all’attacco

    Lucas Barrios, il Milan pensa ancora all’attacco

    Chi pensava che con Ibra e Robinho il Milan avesse risolto i problemi d’attacco per i prossimi anni si sbagliava di grosso, almeno stando alle indiscrezioni che da più fronti vogliono il club di via Turati interessatissimo a Lucas Barrios per la prossima stagione.

    L’attaccante paraguayano accostato in estate ai rossoneri ma anche al Napoli e alla Lazio è stato avversario dell’Italia nell’ultimo Mondiale sudafricano, attualmente in forza al Borussia Dortmund. Il Milan vorrebbe prenderlo per sostituire Inzaghi in organico quando deciderà di abbandonare la carriera agonistica.

    Per arrivare al giocatore i rossoneri oltre a sborsare circa 15 milioni di euro devono battere la concorrenza di Manchester City e Tottenham.

  • Mondiali 2010: Paraguay – Giappone la sfida per la storia

    Mondiali 2010: Paraguay – Giappone la sfida per la storia

    Doveva esser il nostro giorno, ma oggi l’Italia non si fermerà perchè a Pretoria questo pomeriggio alle ore 16 sarà il Paraguay a sfidare il Giappone in una sfida che vale la storia. I quarti, infatti, sono un traguardo mai raggiunto dalle due compagini e questo aumenta arcor di più la suspance intorno a questo match imprevedibile.

    Culture calcistiche differenti a confronto quelle Paraguaiana e giapponese. I sudamericani, come abbiam avuto modo di apprezzare, sono una squadra compatta e unita, capace di asfissiare le fonti di gioco e che fonda le sue fortune sulla vivacità del trio d’attacco composto Haedo Valdez-Santa Cruz-Barrios. Di contro la filosofia “brasiliana” degli asiatici orientati ad un possesso palla continuo e illuminati dai piedi sopraffini di Honda.

    PROBABILI FORMAZIONI
    PARAGUAY-GIAPPONE
    Paraguay (4-3-3):
    1 Villar; 6 Bonet, 21 Alcaraz, 14 Da Silva, 3 Morel; 13 Vera, 20 Ortigoza, 16 Riveros; 18 Valdez, 9 Santa Cruz, 19 Barrios. (12 Barreto, 22 Bobadilla, 2 Veron, 4 Caniza, 5 Caceres, 7 Carodzo, 8 Barreto, 10 Benitez, 11 Santana, 17 Torres, 23 Gamarra).
    Giappone (4-5-1): 21 Kawashima; 2 Abe, 22 Nakazawa, 4 Tulio, 3 Komano; 5 Nagatomo, 16 Okubo, 7 Endo, 17 Hasebe, 8 Matsui; 18 Honda. (1 Narazaki, 23 Kawagichi, 6 Uchida, 9 Okazaki, 10 S. Nakamura, 11 Tamada, 12 Yano, 13 Iwamasa, 14 K. Nakamura, 15 Konno, 19 Morimoto, 20 Inamoto)
    Arbitro: De Bleckere (Belgio)