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  • Trofeo fair-play: premiato il Chievo Verona, esempio di lealtà

    Trofeo fair-play: premiato il Chievo Verona, esempio di lealtà

    La tifoseria e  la squadra più corrette d’ Italia? Il Chievo Verona, che lo scorso giugno si è aggiudicato, per la 15esima volta nella sua storia, la Coppa Disciplina come squadra più corretta della stagione 2012/13, ma non solo, si è infatti aggiudicata anche il Trofeo fair-play dedicato all’ indimenticato Gaetano Scirea, per la tifoseria più corretta dello scorso campionato di serie A, a pari merito con il Parma.

    I due trofei entrambi istituiti dal Consiglio di Lega Calcio sono stati consegnati al presidente Luca Campedelli questa mattina nella sede del club di via Galvani.

    Questi sono due riconoscimenti ai quali tengo particolarmente – ha commentato il presidente Campedelli – perché testimoniano la correttezza, la lealtà e la sportività che contraddistinguono il ChievoVerona e tutti i suoi tifosi. Per noi sono valori che da sempre caratterizzano la mia società, princìpi nei quali i nostri sostenitori si sono identificati sin da quando la famiglia Campedelli è alla guida del Chievo. Per questo motivo voglio ringraziare i nostri tifosi: è un orgoglio per la società e la squadra vantare appassionati che ogni anno vincono il Trofeo Gaetano Scirea“.

    La Coppa Disciplina è il trofeo attribuito al club che ha ricevuto meno sanzioni in totale (multe alla società, squalifiche ai calciatori e via dicendo).

    Luca Campedelli | © Marco Luzzani/Getty Images
    Luca Campedelli | © Marco Luzzani/Getty Images

    Di seguito la classifica relativa allo scorso campionato:

    1) CHIEVO VERONA 02,70
    2) PARMA 02,97
    3) SIENA 04,02
    4) UDINESE 04,03
    5) PALERMO 04,08
    6) TORINO 04,15
    7) CAGLIARI 04,39
    8) BOLOGNA 04,40
    9) GENOA 04,62
    10) SAMPDORIA 04,64
    11) FIORENTINA 05,26
    12) MILAN 05,30
    13) LAZIO 05,70
    14) CATANIA 06,90
    15) PESCARA 06,92
    16) NAPOLI 08,45
    17) ATALANTA 08,49
    18) INTERNAZIONALE 10,14
    19) ROMA 12,30
    20) JUVENTUS 13,8

    Il Trofeo fair-play è stato istituito dal Consiglio di Lega per premiare le tifoserie più corrette del massimo campionato nazionale, la classifica tiene conto esclusivamente dei provvedimenti disciplinari adottati per il comportamento dei tifosi.

    Questa la calssifica completa, relativa allo scorso campionato:

    1) CHIEVO VERONA 00,00 e PARMA 00,00
    3) SIENA 00,12
    4) CAGLIARI 00,20
    5) UDINESE 00,41
    6) PALERMO 00,48
    7) SAMPDORIA 00,51
    8) TORINO 01,12
    9) BOLOGNA 01,14
    10) GENOA 01,23
    11) FIORENTINA 01,45
    12) MILAN 01,90
    13) CATANIA 01,93
    14) PESCARA 03,02
    15) LAZIO 03,16
    16) ATALANTA 03,54
    17) NAPOLI 04,38
    18) INTERNAZIONALE 06,43
    19) ROMA 08,44
    20) JUVENTUS 10,19

     

     

  • Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Arrivati alla sesta giornata di Serie A di questa nuova stagione cominciano già le polemiche sugli allenatori: dopo Sannino, esonerato nella scorsa settimana per lasciare posto a Gasperini approdato alla guida del Palermo, concluse le partite del week end a rischio sono Ficcadenti e Di Carlo. Il primo, allenatore del Cagliari, si trova in una situazione di certo non favorevole dopo la sconfitta subita con la neopromossa Pescara: l’1-2 di ieri ha infatti mosso definitivamente Cellino il quale non vuole continuare ad essere il fanalino di coda della classifica. In sei partite i sardi hanno totalizzato solamente due punti, frutto dei pareggi rispettivamente contro il Palermo e l’Atalanta: nelle restanti gare infatti sono usciti sempre sconfitti dal campo con risultati e prestazioni da dimenticare. Proprio per questo l’idea è quella di dare una scossa a tutta la squadra e di cambiare la guida di essa: i primi nomi che compaiono sulla lista di Cellino sembrano essere Edy Reja, ex tecnico della Lazio, e Delio Rossi, tanto discusso nella passata stagione per l’episodio con il suo giocatore Ljajic.

    Quel che è certo è che i vertici del Cagliari sono alla ricerca di una persona in grado di dare una svolta a questa squadra, in modo tale da cominciare a guadagnare punti importanti per scrollarsi di dosso l’ultimo posto. Da non sottovalutare è l’ipotesi di promuovere Diego Lopez, attuale allenatore della primavera, il quale a detta di molti porterebbe quel qualcosa in più all’interno della squadra; altri papabili sostituti si identificano poi in Daniele Arrigoni, Alessandro Costacurta e soprattutto in Davide Ballardini.

    Massimo Ficcadenti © Enrico Locci/Getty Images

    Altra panchina a rischio è quella veronese del Chievo: in queste ore si sta infatti discutendo il lavoro svolto fino ad oggi da Domenico Di Carlo in quanto l’unica vittoria dall’avvio del campionato non sta accontentando il presidente Luca Campedelli. A peggiorare la situazione è stata poi la partita di ieri dove i gialloblu si sono arresi con un pesantissimo 4-1 al Palermo: questa sconfitta è andata ad aggiungersi alle altre quattro subite con Parma, Lazio, Juve e Inter ma soprattutto ha dato dei segnali negativi vista la mancata grinta e la poca determinazione messa in campo.

    Ecco dunque che sul web spopolano i primi nomi anche se, a detta dell’interessato Di Carlo, il Chievo non avrebbe parlato di esonero: si vocifera che il club veneto abbia contattato Delio Rossi, già in trattativa con il Cagliari, ma abbia pensato anche a Ballardini, Malesani e Delneri, ma si dice anche che la società voglia aspettare il risultato e le prestazioni del match della prossima settimana. Sabato i veronesi dovranno affrontare la Sampdoria la quale è riuscita a mettere in piedi un avvio positivo grazie alle vittorie con Pescara, Siena e Milan, portandosi al quinto posto in classifica: di certo i ragazzi di Ciro Ferrara vorranno riprendersi dalla sconfitta subita domenica contro il Napoli già da questo imminente impegno. Dall’altra parte se Di Carlo dovesse fallire nuovamente, le possibilità che Campedelli scelga di togliergli la guida del Chievo diventano altissime dato che al presidente gialloblu non sta di certo bene il terzultimo posto in classifica davanti solamente a Cagliari e Siena.

  • Pellissier intercettato, sospetti sul capitano del Chievo

    Pellissier intercettato, sospetti sul capitano del Chievo

    Sergio Pellissier, capitano del Chievo alla ricerca del centesimo gol in maglia gialloblu, non ha motivi per esultare in questi ultimi giorni dell’anno, segnati dalla seconda fase dello scandalo scommesse del calcio italiano.

    Sergio Pellissier | ©Dino Panato/Getty Images
    Al contrario, il suo nome è finito nel mirino per un’intercettazione “sospetta” riportata dal quotidiano la Repubblica, e riguardante i documenti allegati alle intercettazioni di Cristiano Doni ed i suoi interlocutori. In tal caso, l’intercettazione di riferisce ad una telefonata fra il capitano del Chievo, Pellissier appunto, ed un uomo dal marcato accento meridionale, al quale l’attaccante si rivolge in tono amichevole chiedendo testualmente: “Si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?”, con la pronta risposta dell’ interlocutore: “dai 250 ai 400”, la seguente risata di Pellissier e l’interlocutore che aggiunge: “Ho esagerato?” e Pellissier che precisa: “No anche un po’ di meno”.

    Il punto rilevante della questione riguarda il peso che si vorrà attribuire a tali parole, anche se la telefonata in questione è comunque stata considerata “rilevante”, poichè Pellissier è ritenuto coinvolto come compartecipe della manipolazione delle partite in cui è impegnata la squadra.

    In ogni caso, la società gialloblu, ed in particolare il presidente Luca Campedelli, si sono schierati dalla parte del giocatore, pur imponendogli ed imponendosi la linea del “no comment”, almeno finchè le cose saranno chiarite, anche se il presidente Campedelli ha comunque voluto precisare che “si butterebbe nel fuoco credendo all’estraneità di Pellissier ai fatti in questione”, riservandosi comunque di agire nelle opportune sedi per difendere la reputazione del Chievo Verona e dei suoi tesserati.

    Il legale dell’attaccante valdostano, l’avvocato Malagnini, inoltre, ha precisato quanto emerso già dal mese di giugno, all’avvio dell’inchiesta da parte della procura di Cremona, ossia che non sussiste la volontà di indagare il giocatore e che, pertanto, il polverone solleavato da tale intercettazione può essere racchiuso in un’ unica parola: “Millanterie”.

    Quel che realmente è stato, e quel che dovrà essere, lo si potrà scoprire soltanto quando la giustizia sportiva deciderà come pronunciarsi in merito, e sarà necessario attendere comunque almeno la fine di gennaio.

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  • Calcio scommesse, i convocati di Palazzi

    Calcio scommesse, i convocati di Palazzi

    Tra domani e dopodomani il procuratore federale Stefano Palazzi consegnerà al presidente della Figc Giancarlo Abete il suo lavoro di ricostruzione per quanto riguarda il nuovo filone a Calciopolo e l’assegnazione dello scudetto del 2006. Dopo un week end, ipotizziamo di relax, Palazzi sarà però chiamato nuovamente a disctricarsi con il calcio scommesse nuovo scandalo con cui il calcio italiano dovrà confrontarsi in fretta e dal quale potrebbe nascere un nuovo polverone.

    Stefano Palazzi | © Andreas Solaro/Getty Images
    La Figc comunica oggi il calendario degli interrogatori che inizieranno lunedi 4 luglio e termineranno giovedi con gli interrogatori di Signori e Bettarini. In totale sono 21 i nomi concordati da Palazzi in concertazione con il procuratore di Cremona Di Martino ma fa notizia sopratutto la presenza di Massimo Erodiani personaggio cardine nello scandalo ma non è un tesserato Figc. Di seguito di riportiamo il calendario:

    • Lunedi 4 luglio

    Antonio Ciriello (vice presidente Ravenna) Luca Campedelli (presidente Chievo) Federico Zaccanti (calciatore Virtus Entella) Gianni Fabbri (presidente Ravenna) Leonardo Rossi (allenatore Ravenna) Gibellini (dirigente)

    • Martedi 5 luglio

    Ivan Tisci (ex giocatore) Simone Malacarne (Viareggio) Alex Pederzoli (Ascoli) Marco Zamboni (ex calciatore)

    • Mercoledi 6 luglio

    Giorgio Buffone (ds Ravenna) Marco Paoloni (calciatore) Gianfranco Parlato (dirigente)

    • Giovedi 7 Luglio

    Gianluca Tuccella (tesserato calcio a 5) Andrea Pezzali (non tesserato) Beppe Signori Massimo Erodiani Vincenzo Sommese (Ascoli) Nicola Santoni (preparatore portieri Ravenna) Stefano Bettarini Sandro Turotti (dg Cremonese)

  • Intercettazioni: anche Campedelli a colloquio con Pairetto

    Anche il Chievo telefonava. Saltano fuori come funghi dopo una giornata piovosa “nuove” intercettazioni che dimostrano la prassi consolidata e diffusa dei designatori arbitrali di tener colloqui con tutti i presidenti di serie A. Il colloquio tra Campedelli e Pairetto precisiamo subito, non ha nessuna rilevanza per la giustizia penale o sportiva ma serve a sbugiardare ancora una volta il pm Narducci “Piaccia o non piaccia non c’è una telefonata tra i designatori e Moratti, Facchetti e neanche con Campedelli del Chievo…”
    .

    Ennesimo autogol di chi è chiamato a formulare l’accusa ed è incredibile la negligenza con cui sono state affrontate le indagini che dovevano far luce per riportar credibilità al nostro calcio.

    Pairetto: «Pronto?».
    Campedelli: «Campedelli, buona sera».
    Pairetto: «Buonasera signor Campedelli».
    Campedelli: «Auguri in ritardo».
    Pairetto: «Auguri anche a lei».
    Campedelli: «Come sta?».
    Pairetto: «Abbastanza bene, insomma sempre qualche non problema ma qualche.. fanno parte purtroppo della nostra attività».
    Campedelli: «Io ho chiamato solo per questo, sa non mi piace lamentarmi di queste cose, perché non fa parte del mio carattere». Pairetto: «Sì lo so».
    Campedelli: «Però anche oggi l’arbitro a due metri… rigore, lascia correre, e addirittura ammonisce il mio giocatore. Io capisco tutto però… ci sta l’errore non mi lamento…».
    Pairetto: «C’era un rigore? Non ho ancora visto immagini…».
    Campedelli: «Ecco se mi fa una cortesia, provi a guardare… Poi guardi io sono qua, il mio numero l’ha visto ce l’ha».
    Pairetto: «Glielo dico».
    Campedelli: «Magari mi posso sbagliare io per carità, non voglio fare, gestire..».
    Pairetto: «No, no, diamine. Nel primo o nel secondo tempo?».
    Campedelli: «Primo tempo».
    Pairetto: «Lo guardo sicuramente e poi le dico qualche cosa al cento per cento».
    Campedelli: «No, no. Cioè, se non c’è mi chiami, se c’è va bene, lasciamo stare».
    Pairetto: «Glielo dico anche se c’è».
    Campedelli: «Se non dovesse esserci preferisco…è giusto perché magari ho una visione diversa e lei me la può correggere».
    Pairetto: «Certamente… Glielo guardo e sicuramente le dico qualche cosa, sia in un senso che nell’altro». Campedelli: «La ringrazio… Lei è sempre gentilissimo ci parliamo così giusto per sentirci».
    Pairetto: «Non si vive solo nei 90 minuti, ma anche nella quotidianità che conta almeno come quei 90 minuti. Per cui è giusto avere anche un certo tipo di rapporto. Mi sembra corretto»

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