Tag: luca baraldi

  • Padova, Fulvio Pea nuovo tecnico. E già si pensa al mercato

    Padova, Fulvio Pea nuovo tecnico. E già si pensa al mercato

    Fulvio Pea è il nuovo allenatore del Padova. Ha comunicarlo con una nota sul proprio sito ufficiale è stata proprio la società biancoscudata. “Siamo stati un po’ in silenzio in questo periodo perché non avevano fatti concreti da comunicare. – ha dichiarato il presidente Marcello Cestaro Adesso posso dire che la scelta è andata su mister Pea e che siamo convinti di aver fatto un’ottima scelta. Siamo partiti da diesse e mister, certi di costruire con loro una squadra competitiva. Ne approfitto per mandare un saluto a tutti gli sportivi che hanno a cuore i nostri colori”.

    Una scelta, quella del tecnico ex Sassuolo, che fa presagire un’annata da protagonista per la formazione veneta, considerando che l’allenatore fino a qualche anno fa alla guida della Primavera dell’Inter aveva ricevuto nelle scorse settimane anche delle proposte dalla Serie A, in primis dalla Lazio che poi ha virato su Petkovic e subito dopo dal Catania, che proprio oggi ha annunciato l’arrivo di Maran. L’accordo con Pea è giunto dopo appena due colloqui nel giro di 48 ore, il primo a Bologna venerdì pomeriggio, il secondo a Dueville ieri.

    Fulvio Pea © Claudio Villa/Getty Images

    L’ennesima novità da parte del presidente Cestaro che ha deciso di cambiare un po’ tutto visto che pochi giorni fa aveva dato uno scossone alla società nominando come nuovo direttore generale Luca Baraldi e mentre nel ruolo di direttore sportivo è stato chiamato Fabrizio Salvatori. A spingere il patron dei veneti alla scelta di Pea non solo gli ottimi risultati complessivi raggiunti dal Sassuolo, ma anche il doppio confronto contro il Padova in questa stagione. Battuta cosi la concorrenza di Di Francesco, legato contrattualmente con il Lecce e che era un altro dei candidati alla panchina biancorossa.

    Mercoledì ci sarà la presentazione del nuovo tecnico. Capitolo mercato. Su indicazioni dello stesso Pea si seguono il centrocampista australiano Valeri, anche se c’è da battere la concorrenza del Bologna, ma anche i giovani Romanò e Longo della Primavera interista. Non sarà facile, tuttavia, portarli in Veneto per via dell’agguerrita concorrenza.

  • Processo Calciopoli: Monti “tace”, Bergamo scoppia d’ira

    Processo Calciopoli: Monti “tace”, Bergamo scoppia d’ira

    Nonostante le diserzioni di Zamparini, Nucini e Facchetti (verranno sentiti il prossimo 15 marzo) l’udienza di ieri a Calciopoli presso la nona sezione penale del Tribunale di Napoli è stata comunque vibrante e ricca di spunti interessanti. Alle interessanti deposizioni di Baraldi e Corbelli rispettivamente dirigenti di Parma e Napoli al momento dei fatti è seguita quella del giornalista Monti amico di Giacinto Facchetti che ha parlato di colloqui tenuti con l’ex presidente nerazzurro nel quale gli confessò la presenza di qualche anomalia nella gestione del campionato.

    Ma andiamo con ordine. Luca Baraldi ha raccontato le dinamiche della cessione di Marco Di Vaio alla Juventus “Per Di Vaio si videro il procuratore del giocatore, Moggi, Giraudo e Sacchi, si chiuse intorno ai 27 milioni e mezzo di euro. La trattativa fu impostata con la cessione a titolo definitivo per una cifra intorno ai 15-16 milioni.” Baraldi confessa poi le pressioni di Giraudo per ottenere diritti di prelazione per Gilardino, Bresciano, Marchionni e alcuni giocatori della Primavera“Per raggiungere i 27 milioni fu strutturata un’operazione con l’acquisto del 50% di Brighi con l’impegno per la Juve di cedere l’altro 50 dopo due anni  ci fu una scrittura privata tra le società, procedura che la Lega non consente, ma che dal punto di vista civilistico ha valenza. Decidemmo di fare così perché i bianconeri volevano pagare in 5 anni e non in tre come era la regola. Al momento di formalizzare la scrittura privata, la Juve ci chiese opzioni su Gilardino, Marchionni e Bresciano. Io dissi di no, perché non era negli accordi e poi come società in liquidazione non potevo svendere il patrimonio della società. Ci rivedemmo il 23 giugno, ultimo giorno utile e il mattino stesso sempre io e Minotti incontrammo Giraudo che mi richiese in cambio un’opzione almeno su calciatori del settore giovanile. Dissi ancora di no, e Giraudo ci minacciò. Di questo non ho mai avvertito gli organi federali”.

    Particolari interessanti anche dalle deposizioni di Corbelli, copresidente del Napoli con Ferlaino. Il patron di Telemarket svela che a suggerire il nome di Zeman per la panchina fu Luciano Moggi in persona mentre di accettare la consulenza della Gea per il mercato fu una idea di Ferlaino “Su consiglio del mio socio, mettemmo sotto contratto di consulenza Alessandro Moggi, affinché ci aiutasse sul mercato  il nome di Zeman, per la panchina, ci fu fatto da Luciano Moggi in persona. Arrivarono Amoruso, Pecchia e Baccin dalla Juve, nonché Fresi e Moriero, giocatori della Gea. Moggi jr. ci propose l’acquisto dell’uruguaiano Pacheco ma Ferlaino disse di no, perché già avevamo troppi giocatori della sua scuderia. Non penso che i giocatori Gea abbiano fatto del male contro il Napoli volontariamente, eccezion fatta per Fresi: credo che ci abbia fatto perdere due partite e lo dissi a suo tempo, senza essere querelato”.

    L’intervento di Monti fa scoppiare l’ira di Paolo Bergamo costringendo il giudice Casoria a farlo allontanare dall’aula. Il giornalista infatti racconta delle confessioni di Giacinto Facchetti “di un sistema Moggi” ma afferma di non conoscere le fonti del presidente nerazzurro “Facchetti era convinto che ci fossero delle anomalie pesanti nel sistema, dalla conduzione delle designazioni adalcune decisioni, in generale parlava di una tendenza a violare le leggi. Parlava di ‘un sistema Moggi‘. Era convinto che la figura centrale fosse quella di De Santis, e che dentro ci fossero anche Palanca, Gabriele, Bertini, Trefoloni e Racalbuto”. Il giornalista del Corriere della Sera risponde poi alla domanda come Facchetti avesse maturato queste convinzioni “si interpretavano gli episodi” , scatenando l’ira di Paolo Bergamo, che ha urlato “Non è una cosa seria, questa è una presa in giro”, prima di esser invitato ad allontanarsi dall’aula.

  • Calciopoli, Narducci convoca Facchetti Jr., Corbelli e Baraldi

    Calciopoli, Narducci convoca Facchetti Jr., Corbelli e Baraldi

    Il giudice Casoria ha accolto le richieste del pm Narducci convocando, come persone informate sui fatti, per la prossima udienza in programma il primo marzo Gianfelice Facchetti figlio di Giacinto, l’ex presidente del Napoli, Corbelli, il presidente del Palermo Zamparini, i dirigenti del Parma, all’epoca dei fatti, Baraldi e Minotti, e l’ex arbitro Nucini.

    Tutti i convocati erano stati ascoltati da Narducci e Capuano e ritenuti teste importanti per avallare la tesi dell’accusa. L’udienza si è chiusa con il prolungamento di altri 45 giorni di tempo per il consulente Porto di trascrivere le intercettazioni portate come prova dalla difesa, ma su segnalazione di Narducci accolta dal giudice Casoria dovrà ricontrollare quelle sbobinate“indicazione errata di un interlocutore degli ex arbitri Bergamo e Pairetto: nella perizia esso risulta come un “tal Danilo”, mentre è accertato che l’utenza apparteneva all’ex dirigente del Milan Leonardo Meani.

  • Caos a Bologna: si dimettono il presidente Zanetti e l’ad Baraldi

    Caos a Bologna: si dimettono il presidente Zanetti e l’ad Baraldi

    L’annata del Bologna sembra essere colpita da una sorte di maledizione: alle prese prima con i problemi economici legati alla gestione Porcedda, il club emiliano ora deve far fronte alle dimissioni del presidente Massimo Zanetti e dell’amministratore delegato Luca Baraldi, subentrati neanche un mese fa per garantire alla società una sopravvivenza e un futuro tranquillo. Alla base di questa decisione, che ha gettato nello sconforto nuovamente la tifoseria rossoblu, dei contrasti sorti con alcune componenti della società come spiega lo stesso comunicato apparso sul sito del Bologna:

    • E’ con profondo rammarico che – unitamente ai miei collaboratori Dr. Luca Baraldi e Dr. Stefano Trombetti – mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni da Presidente e Consigliere di Amministrazione della nostra gloriosa società. Contestualmente, pur rimanendo socio, ho rassegnato le dimissioni anche da Consigliere di Amministrazione di Bologna 2010. Ben sapendo che in questi pochi giorni di lavoro dall’insediamento nelle rispettive cariche si è fatto solo il bene del Bologna FC, che ha già beneficiato di un positivo impatto nella riduzione dei costi, avendo riscontrato sia divergenze sugli aspetti finanziari sia ambigui comportamenti nell’ambiente interno ed esterno alla società, ivi inclusa certa stampa locale, prendo atto che io ed i miei collaboratori non siamo in grado di svolgere in maniera soddisfacente quanto merita il Bologna FC. Al futuro Presidente, certo che avrà maggiori capacità gestionali rispetto a noi, auguro ogni successo così come auspico per la lodevole iniziativa progettata da Bologna 2010“.

    Il Bologna, già penalizzato di 3 punti in questo campionato, rischia seriamente il fallimento societario. Nonostante tutti questi problemi, squadra e tifosi avevano fatto quadrato e grazie alla guida tecnica di Malesani si era riusciti nelle settimane scorse a tirarsi un pò fuori dalla zona calda della classifica. Ora nuvoloni neri tornano ad addensarsi sulla città felsinea.

  • Bologna, il nuovo corso con Zanetti, Baraldi e Sacchi

    Bologna, il nuovo corso con Zanetti, Baraldi e Sacchi

    Il Bologna è finalmente nelle mani di Massimo Zanetti, l’imprenditore del caffè dopo una estenuante trattativa è riuscito a trovare l’accordo con i Menarini-Porcedda prospettando un nuovo futuro per i rossoblu di Malesani. Già domani nel corso del cda verrà ratificato il cambio di proprietà e la nuova cordata si impegnerà ad effettuare l’aumento di capitale necessario a colmare i debiti e pagare gli stipendi facendo ritirare la messa in mora da parte dei giocatori.

    Ma non è solo economica la rivoluzione proposta da Zanetti pare infatti che siano intensi i colloqui con Luca Baraldi e Arrigo Sacchi per la gestione societaria da un punto di vista tecnico. Pare infatti che nel corso del cda lo stesso Zanetti voglia proporre Baraldi come ad e Sacchi come responsabile della gestione sportiva.

  • Calciomercato, gli affari conclusi del 14 gennaio. Il Bologna prende Buscè e Savio

    Il Bologna è stato il protagonista assoluto di questa giornata di mercato. I felsinei hanno portato a termine due operazioni in entrata e una in uscita: il ds Baraldi porta alla corte di Colomba l’esterno Antonio Buscè, prelevato dalla Reggina a titolo definitivo e il giovane Savio dalla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto per la metà del cartellino. Ceduto invece Giacomo Tedesco alla Reggina, rientrato nell’affare Buscè.
    Soddisfatto delle operazioni Baraldi: Savio è uno dei giovani più interessanti del nostro campionato, Buscè è uno dei pupilli del ds che, quando era ancora dirigente a Parma, ha provato più volte a portarlo in Emilia inutilmente.

    Mercato estero: il Liverpool ha acquistato Maxi Rodriguez dall’Atletico Madrid; l’argentino era seguito anche dalla Juventus ma negli ultimi giorni l’interesse per il calciatore era diminuito sensibilmente.

    LA TABELLA DEGLI AFFARI CONCLUSI DEL 14 GENNAIO

    Giocatore A Da Formula/costo
    Buscè Bologna Reggina definitivo
    Savio Bologna Fiorentina prestito
    Tedesco Reggina Bologna definitivo
  • Moggi “Mourinho? Poco più di un dilettante allo sbaraglio”

    A uno come Luciano Moggi questa serie A non può certo piacere e anche ieri durante la trasmissione Studio Stadio in onda su Sette Gold ha praticamente sparato a zero su tutti, ribellandosi ancora una a chi, a suo dire, lo ha fatto passare per la mela marcia di un mondo sano. Le vittime preferite come al solito sono l’Inter e Mourinho, la “sua” Juventus e l’amico Bettega, la sudditanza psicologica, la Lazio e Ballardini e per ultimo il manager Baraldi. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni di big Luciano tratte dal blog di Stefano Discreti.

    SUDDITANZA ARBITRI
    “Se in passato avessero negato ad una nostra avversaria un rigore come quello di Quaresma contro il Chievo o avessimo vinto noi con un punizione come quella concessa all’Inter contro il Siena sarebbero scattate interrogazioni parlamentari….Invece oggi i media fanno finta di niente.E questo sarebbe il nuovo calcio pulito?”

    INTER CAMPIONE, LA MENO PEGGIO DI UN CAMPIONATO MEDIOCRE.

    “Il campionato italiano è già assegnato all’Inter, che è la meno peggio di un campionato assolutamente mediocre. I migliori tecnici italiani sono emigrati all’estero così come i campioni internazionali più forti. Ormai il calcio italiano è in pieno declino su tutti i fronti. ”

    MOURINHO, CHE CULO!
    “Il tecnico portoghese è davvero una persona fortunata. Come allenatore è poco più che un dilettante allo sbaraglio , come il proprio Presidente. Rende molto meglio nel ruolo di pubbliche relazioni.”

    BETTEGA, PERCHE’?
    “Bettega non doveva accettare di rientrare con questa Juventus che solo pochi mesi aveva ha fatto una denuncia patrimoniale contro ignoti che poi ignoti non erano (era contro la TRIADE…), cercando a tutti i costi di farci condannare patteggiando la pena …. In pratica ci hanno accusato di esser dei ladri. Come può lavorarci insieme? Non ha capito che l’hanno preso solo per scaricargli addosso tutti i loro fallimenti futuri e calmare la piazza. Un po’ come se il Torino adesso richiamasse Zaccarelli per fermare i tifosi furenti…”

    FALLIMENTO JUVE? LA COLPA E’ DI CHI HA COSTRUITO LA SQUADRA

    “La nostra Juventus era una Società perfettamente organizzata su tutti i fronti. In Europa solo il Manchester United ci era superiore come struttura complessiva. Questi invece stanno distruggendo un patrimonio del calcio italiano.
    Ma avete visto che facce mentre Bettega a Parma gli spiegava i movimenti in campo? Per me comunque non hanno capito niente lo stesso.
    Adesso poi cercano esterni per tornare a giocare sulle fasce? E’ ridicolo. L’anno scorso hanno detto a Nedved “non ci servi più perché non giocheremo più con le ali”.Ma vi rendete conto?”

    MILAN, OTTIMO IL RITORNO DI BECKHAM

    “Il Milan ha finalmente trovato i giusti equilibri. La società ancora una volta ha dimostrato la sua organizzazione sostenendo Leonardo nei momenti difficili. Ottimo davvero il ritorno di Beckham, giocatore davvero intelligente e duttile.”

    NAPOLI, LA VERA FORZA SONO I TIFOSI

    “La risalita del Napoli è dovuta ad una serie di coincidenze fortunate come ad esempio l’ingaggio di Mazzarri, anche se fare meglio di Donadoni non è che fosse molto difficile.
    Non c’entra niente comunque con l’allontanamento di Marino rimpiazzato da Bigon, che prima faceva il Team Manager…Proprio come Secco alla Juventus, quindi…
    La vera forza del Napoli sono i tifosi. Un pubblico grandioso”

    ROMA IN CHAMPIONS CON TONI E TOTTI

    “Erano anni che dicevo che alla Roma serviva un giocatore come Luca Toni. Invece di buttare soldi negli acquisti di gente come Baptista, Menez e Cicinho avessero puntato da subito sull’attaccante italiano avrebbero vinto lo scudetto del 2008, anche se poi quel campionato è sfuggito soprattutto per i tanti favori arbitrali a favore dell’Inter. Con il rientro di Totti ai massimi livelli il quarto posto per la Roma è garantito anche grazie all’ingaggio di Montali, un ottimo motivatore.”

    LOTITO E BALLARDINI STANNO ROVINANDO LA LAZIO
    “Mi sono espresso più volte su Ballardini. Non è assolutamente un tecnico da Lazio.
    Lotito invece sta operando malissimo ultimamente, ridimensionando una grande piazza come quella della Lazio che non lo merita.
    Che errore poi mandare via Sabatini, uno dei migliori scopritori di talenti in giro!”

    BARALDI ED IL BOLOGNA DEMOGGIZZATO
    “La tanto strombazzata cura Baraldi demoggizzante mi pare che stia funzionando alla perfezione. Da quando è arrivato lui, il Bologna ha sempre perso……”

  • Bologna: rivoluzione dei Menarini, dopo Baraldi arriva Perinetti?

    I Menarini dopo l’indecisione della scorsa estate hanno preso in mano le sorti del Bologna per cercar di dare una dimensione importante e decisa alla squadra e tentare cosi di evitare ogni anno di annaspare nei bassi fondi della classifica. Ieri è stato ufficializzato l’ingaggio di Luca Baraldi nel ruolo di direttore generale con il chiaro intento di far quadrare i conti del club con un occhio esperto però alla gestione della squadra, con queste premesse è da capire la scelta del club di affidarsi all’esperto Baraldi per aver già ricoperto il ruolo al Parma e alla Lazio.

    Ma la rivoluzione decisa dalla proprietà a quanto pare non riguarderà soltanto il management economico dell’azienda ma anche quello tecnico e il colpo preparato dalla società è di quelli sensazionali. Pare infatti che a sostituire l’attuale ds Salvatori, con il quale i rapporti non sono idilliaci da tempo, con l’attuale ds del Bari Giorgio Perinetti.

    Perinetti può considerarsi a tutti gli effetti l’artefice del miracolo Bari, capace con sapienti scelte tecniche e di uomini di portare i pugliesi nelle zone alte della classifica pur con un budget notevolmente ridotti. I principali quotidiani emiliani oggi davano la trattativa ben avviata, anzi alcuni la davano addirittura per conclusa e sarà ufficializzate solo dopo la sessione di mercato invernale per consentire cosi a Perinetti di adempiere correttamente al suo lavoro nei confronti del presidente Matarrese e dei tifosi del Bari.

    C’è da capire però il perchè uno dei più quotati ds in Italia debba accettare un incarico al Bologna, che con tutto il rispetto e blasone non può offrire a Perinetti un importante salto in carriera come magari potrebbe esserlo accettando le lusinghe del presidente De Laurentis per il Napoli che verrà