Tag: Luca Banchi

  • Basket: la Supercoppa è di Sassari, Milano battuta

    Basket: la Supercoppa è di Sassari, Milano battuta

    La festa è tutta qua, nel palazzetto amico del Palaserradimigni, il Banco di Sardegna Sassari alza al cielo la Supercoppa italiana di Basket, secondo trofeo messo in bacheca dopo la Coppa Italia conquistata nella stagione scorsa.

    In finale, probabilmente la più pronosticata prima dell’inizio di queste Final Four con anche Brindisi e Roma tra le protagoniste, i ragazzi di Meo Sacchetti hanno sconfitto con il risultato di 96-88 la EA7 Milano. Un successo che va a sfatare un tabù: la squadra sarda non aveva mai battuto Milano sul proprio parquet.

    La festa del Banco di Sardegna Sassari
    La festa del Banco di Sardegna Sassari

    Protagonista assoluto della sfida è stato Jerome Dyson che con i suoi 25 punti, non è stato però il maggior marcatore dell’incontro in quanto Brooks per Milano ne ha realizzati 26, ed una superba prestazione, ha messo a referto anche tre assist e sei rimbalzi, si è portato a casa il titolo di Mvp del match.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il Banco di Sardegna, fortemente rinforzato per affrontare anche l’Eurolega in questa stagione, parte fortissimo e sfruttando l’ottima difesa ed anche grazie al grande avvio di Lawal e Sanders riescono ad ottenere un netto vantaggio sino al 24-8. Milano è in netta difficoltà, Coach Banchi non riesce a trovare soluzioni ed il primo quarto si chiude sul 29-14 con uno 0/6 nel tiro da tre per la EA7.

    Nel secondo quarto il copione non sembra cambiare con i sardi che trovano piuttosto agevolmente il canestro e con Milano decisamente nervosa, dopo pochi minuti il Banco raggiunge il +21 sul 36-15. A questo punto però si accende Brooks e grazie ad uno strepitoso parziale di 19-1 Milano riesce a riportarsi ad un solo possesso di distanza sul 36-33. Sassari non ci sta e nel restante tempo che porta alla sirena dell’intervallo lungo il Banco di Sardegna torna protagonista chiudendo il quarto sul 50-40.

    Il terzo quarto si apre con il fallo tecnico fischiato a Gentile sulla sirena del secondo ma Milano non molla e anche grazie alle triple di Ragland e Brooks rimane in partita. La gara inizia a scorrere sui binari dell’equilibrio e al tiro pesante della EA7 risponde Sassari con un super Dyson, il terzo parziale si conclude sul 72-68 per il Banco.

    Nell’ultimo quarto è sempre Dyson ad esser protagonista con un vero e proprio show fatto di tripla, assist, palla rubata, riesce a riportare i suoi sul +10 (81-71). Milano si affida a Kleiza e Brooks per restare a galla ma sostanzialmente il distacco rimane sempre di dieci punti ed alla fine è 96-88, i tifosi sardi possono gioire, non solo per la Supercoppa conquistata ma anche per la bella sensazione lasciata sul campo, la stagione sarà lunga ed il Banco di Sardegna potrà certamente recitare un ruolo da protagonista.

     

    BANCO DI SARDEGNA SASSARI – EA7 MILANO 96-88 (29-14, 50-40, 72-68)

    Banco di Sardegna Sassari: Logan 14, Sosa 14, Samuels 10, Devecchi 12, Logan 12, Dyson 25, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 5, Todic 14, Cusin.

    Allenatore: Sacchetti.

    Ea7 Milano: Ragland 16, Brooks 26, Gentile 4, Gigli 2, Cerella, Melli 6, Merchan, Kleiza 17, James, Hackett 8, Samuels 9, Moss.

    Allenatore: Banchi.

  • Montepaschi Siena, uno scudetto tra mille difficoltà

    Montepaschi Siena, uno scudetto tra mille difficoltà

    Ancora Siena. Settimo tricolore di fila per la Montepaschi, capace di chiudere al quinto atto la contesa con l’Acea Roma. Ma non è stato uno scudetto come tutti gli altri per i toscani. Nell’estate scorsa infatti la crisi che investi il main sponsor, la Montepaschi, aveva ridimensionato progetti ed ambizioni. Via il tecnico protagonista degli anni d’oro Simone Pianigiani, divorzio con pezzi da novanta come McCalebb, Andersen, Kaukėnas, Lavrinovič e Zisis mentre Stonerook si ritira. In panca c’è quel Luca Banchi che Siena la conosce bene avendo fatto per anni il vice di Pianigiani. Organico rinnovato, restano i vari David Moss, Marco Carraretto e Tomas Ress, gente si di valore ma che adesso deve salire in cattedra e prendere in mano la squadra senza avere accanto gente più esperta. Tra gli altri giungono in Toscana Daniel Hackett e Bobby Brown, innesti che nel corso della stagione risulteranno decisivi. Come lo è poi l’innesto dicembrino di Benjamin Ortner arrivato al posto di Kasun e dimostratosi più efficace di quest’ultimo.

    Luca Banchi, allenatore della Montepaschi Siena © AFP/ Getty Images
    Luca Banchi, allenatore della Montepaschi Siena © AFP/ Getty Images

    La stagione però non era iniziata affatto bene, con la sconfitta in Supercoppa contro Cantù. Un inizio in salita, e il doppio impegno tra campionato ed Eurolega di certo non facilita il compito. Ma Siena c’è, pur non essendo come quella degli altri anni. Nei momenti decisivi sa tirare fuori le unghie, come nella finale di Coppa Italia vinta di tre punti contro Varese. In campionato si accusa parecchio la stanchezza e la squadra fatica a stare tra le prime quattro. Tanto che l’eliminazione dall’Eurolega viene vista quasi come una sorta di sollievo. La Mens Sana però chiude al quinto posto in campionato. Non l’ideale per i playoff, anche per i corsi e ricorsi storici: era dal 1995/1996 che una squadra, allora l’Olimpia Milano, non vinceva lo scudetto partendo da questa posizione. E ai toscani toccano proprio i meneghini, che nei quarti di finale cominciano meglio portandosi prima sul 2-0 e poi sul 3-2.

    Uno scatto d’orgoglio, su campo avversario, consente però al Siena di vincere nel match decisivo e di approdare cosi in semifinale. Avversario Varese, anche qui con fattore campo sfavorevole. Siena stavolta parte meglio, si porta sul 3-1, ma subisce la rimonta. Nel match decisivo però la squadra di Banchi non fallisce e centra un grandissimo salto in finale dove c’è l’Acea Roma. I pronostici sono dalla parte dei capitolini che però steccano la prima in casa. Si rifanno poco dopo, ma Siena nella due gare seguenti farà valere il fattore campo. Il 3-1 regala tre match point ai ragazzi di Banchi. Che non si fanno pregare e sfruttano il primo di questi travolgendo in trasferta Roma di 16 e festeggiando uno scudetto inatteso e dal sapore particolare rispetto a tutti gli altri. Una festa a metà per Banchi che dopo anni ha annunciato l’addio alla Mens Sana, e chissa che con lui non parta anche Hackett. Magari entrambi con destinazione Milano. Tanto la Montepaschi Siena agli stravolgimenti è abituata. Cosi come a vincere.