Tag: luca antonini

  • I preconvocati di Prandelli e le reazioni degli esclusi

    I preconvocati di Prandelli e le reazioni degli esclusi

    L’attesa è stata finalmente premiata, ieri sera intorno alle 19 abbiamo scoperto quali sono i 30 preconvocati del Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli dai quali saranno poi selezionati i 23 che parteciperanno al Mondiale in Brasile.

    I preconvocati in realtà sono 31, in quanto Prandelli ha deciso di portarsi un portiere in più, Antonio Mirante del Parma, per avere maggiore copertura nel ruolo in caso di eventuali infortuni.

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Le sorprese non sono mancate, tra i portieri si pensava alla convocazione del giovane Simone Scuffet dell’Udinese ed invece il tecnico ha optato per Buffon, Perin e Sirigu, con Mirante come già detto quarta scelta.

    Anche in difesa sono arrivati nomi inaspettati, in pochi infatti avrebbero puntato sulla convocazione di Pasqual e Darmian che si giocheranno il posto con gli altri 3 esterni Abate, De Sciglio e Maggio. Oltre ai citati sono stati chiamati Barzagli, Bonucci, Chiellini, Paletta e Ranocchia.

    A centrocampo si è avuta l’eccellente esclusione di Diamanti, probabilmente aver lasciato la Serie A per la Cina potrebbe aver pesato nella scelta del Ct, e la sorpresa di Romulo, oltre all’inserimento dell’ultimo minuto, così pare, di Aquilani che avrebbe escluso dai 31 un attaccante, il centravanti del Genoa Alberto Gilardino.

    Veniamo quindi all’attacco che oltre all’escluso già citato, Gilardino, ha visto l’inserimento del recuperato dell’ultimo momento Pepito Rossi, Prandelli non ha mai nascosto il fatto di puntare sul recupero dell’attaccante viola, e la conferma dei nomi che si facevano già da tempo: Balotelli, Cassano, Cerci, Destro, Immobile ed Insigne. Niente da fare per El Shaarawy che ha recuperato troppo tardi per comparire nella lista.

    Questa la lista completa dei 31 preconvocati:

    Portieri (4): Buffon, Mirante, Perin, Sirigu

    Difensori (10): Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Sciglio, Maggio, Paletta, Pasqual, Ranocchia

    Centrocampisti (10): Aquilani, Candreva, De Rossi, Marchisio, Montolivo, Parolo, Pirlo, Thiago Motta, Romulo, Verratti

    Attaccanti (7): Balotelli, Cassano, Cerci, Destro, Immobile, Insigne, Rossi.

     

    Tra i preconvocati spicca la felicità di chi ci sarà, Pepito Rossi ha così commentato sui social network la sua gioia:

    “Sperando di condividere insieme ancora grandi successi… Grazie a tutti!”.

    A questo messaggio di felicità però fanno da contraltare le reazioni degli esclusi come quella di Domenico Criscito che pareva esser certo del posto e che una volta trovatosi fuori ha così commentato tramite il proprio profilo Twitter:

    Il Tweet di Domenico Criscito
    Il Tweet di Domenico Criscito

    Oltre all’esterno dello Zenit, sempre tramite Twitter, è arrivata la reazione di Luca Antonini che ha commentato l’esclusione del compagno di squadra Gilardino:

    Il Tweet di Antonini
    Il Tweet di Antonini

     

    Dunque come era prevedibile le scelte di Prandelli hanno riservato, sorprese, delusioni e critiche, sicuramente avremo le stesse reazioni anche quando saranno selezionati i definitivi 23. Sarà compito del ct dimostrare di aver avuto ragione e smentire chi non crede in questa nazionale, a decidere chi avrà ragione saranno i campi brasiliani tra un mese.

  • Contro un Genoa così, non basta il miglior Aquilani

    Contro un Genoa così, non basta il miglior Aquilani

    Bellissima partita questa sera tra Genoa e Fiorentina, le due squadre si affrontano a viso aperto, creando occasioni e segnando ben 6 goal in totale, (altro…)

  • Il Genoa affonda l’Inter nel pantano di Marassi

    Il Genoa affonda l’Inter nel pantano di Marassi

    Il match più atteso fra quelli in programma oggi alle 15, per la 20esima giornata del campionato di Serie A era sicuramente Genoa-Inter. (altro…)

  • Milan, calciomercato all’insegna dei giovani: idea Santon

    Milan, calciomercato all’insegna dei giovani: idea Santon

    Le parole di Berlusconi riguardo le strategie di calciomercato Milan sono state chiare: no ai giocatori che non siano giovani, e no a tutti quelli con cartellino e ingaggio stratosferici. La cassa del Milan è stata risanata parzialmente sia con le cessioni illustri di Thiago Silva e Ibrahimovic in estate che, ultimamente, con quella di Pato. Fra stipendi e cash, i rossoneri hanno aggiustato il loro bilancio ma nonostante queste entrate, non è tempo di sperperi. La linea di mercato tracciata dalla società rossonera è stata chiara: i top-player vanno creati in casa e non prelevati a fior di quattrini. Seguendo queste idee, vediamo gli ultimi movimenti di mercato del Milan.

    IDEA DAVIDE SANTON – Nelle ultime ore è spuntato un nuovo nome per la fascia destra, in sostituzione di un Abate possibile partente verso lo Zenit di Spalletti. Si tratta di Davide Santon, ex giocatore nerazzurro attualmente al Newcastle, sarebbe il prototipo di giocatore che tanto piace al Milan. Giovane e di belle speranze, con una discreta esperienza del campionato italiano. Nella giornata di ieri, a conferma del reale interesse del Milan per Santon, è apparso l’agente del giocatore nella sede rossonera di via Turati.

    Davide Santon
    Davide Santon “il Bambino” per il Milan | ©Getty Images
    FASCIA SINISTRA – Molto movimentata anche la situazione riguardante la fascia sinistra. Nel ruolo da terzino, sta convincendo Constant che sempre più spesso è solito partire titolare. In definitiva, Luca Antonini non è più la prima scelta di Allegri e molte squadre lo stanno già corteggiando: i nomi più caldi sono quelli di Galatasaray, Spartak Mosca e Wolfsburg. Sempre a sinistra c’è una nuova idea: uno scambio fra Parma e Milan che coinvolgerebbe Mesbah e Zaccardo. Il rossonero si trasferirebbe a Parma mentre l’ex difensore del Palermo, approderebbe a Milanello. Il presidente degli emiliani Ghirardi chiede però 2 milioni di euro per liberare il suo giocatore.

    ALTRI MOVIMENTI – Nell’agenda del Milan ci sono comunque altri nomi. Fra questi capeggiano Astori e Nainggolan, giocatori del Cagliari che, vista la situazione precaria del club sardo, potrebbero scegliere di cambiare aria. Su di loro la concorrenza è però molto alta e prelevarli ad un buon prezzo non sarà cosa facile. Pista sempre molto interessante è quella che collega Milano a Genova: anche in questa finestra di calciomercato, è possibile una nuova operazione che consentirebbe ai rossoneri di comprare Granqvist, difensore centrale del Genoa. Anche quì la concorrenza non manca. Infine, sempre restando a Genova, sponda Sampdoria, da registrare un interesse del Milan per Poli, giovane regista della squadra blucerchiata. Nel reparto offensivo non si segnalano ulteriori sviluppi per la trattativa che vede coinvolto Robinho: il giocatore alla fine dovrebbe restare a Milanello visto che nè il Milan, nè lo stesso giocatore hanno trovato una giusta intesa con i club brasiliani. Comunque sia, Berlusconi ha fatto capire a gran voce che ci sarebbe un giocatore da Milan, Mattia Destro, anche se da Roma lo blindano. Intanto, come riporta Calciomercato.com, queste le parole dell’agente del giocatore: “Chiaramente siamo vincolati alla volontà della Roma che la scorsa estate investì moltissimo su Mattia. E’ altrettanto evidente che il giocatore risponde ai requisiti tracciati dal Milan: grande talento ed età inferiore ai 23 anni. Le parole di Silvio Berlusconi ci lusingano, sono segno di un interesse da parte della società rossonera, che non è comunque l’unica a cui piace Destro. Da qui a dire che è fattibile la distanza è ancora lunga”.

  • Calciomercato Milan: vertice Galliani-Allegri, consigli per gli acquisti

    Calciomercato Milan: vertice Galliani-Allegri, consigli per gli acquisti

    Tornato dal Brasile appena in tempo per vedere il suo Milan vincere per 2-1 contro il Siena ultimo in classifica, Adriano Galliani ha annunciato ai microfoni di Milan Channel che quest’oggi incontrerà il tecnico Massimiliano Allegri per decidere le mosse future da attuare in sede di mercato durante le ultime tre settimane di gennaio. Fin qui ha lasciato Milanello soltanto Alexandre Pato, direzione Corinthians. Nei piani della dirigenza rossonera sarebbe dovuto mancare all’appello anche l’altro brasiliano, Robinho, ma l’ex Manchester City ha detto a chiare lettere di volere solo il Santos, denigrando così le spiagge di Rio e la maestosa copacabana, sacrilegio ai più, non però per gli intenditori delle spiagge di San Paolo. E così Binho ha fatto ritorno a Milano, da dove non si schioderà fino a quando il Peixe non avanzerà un’offerta economica importante per il giocatore, sebbene l’ultimo acquisto di Montillo lasci pensare ad una fumata nera anche nei prossimi giorni, con il rischio per il Milan di perdere il verdeoro a parametro zero il prossimo anno, sempre in questi stessi giorni.

    Consigli per gli acquisti

    CENTROCAMPO – Nel caso non partisse Robinho quindi, in Via Turati ci penserebbero su due volte prima di acquistare un altro attaccante, dal momento che in rosa figurano già cinque calciatori in quel ruolo, con la stellina Niang pronta a brillare in questo girone di ritorno,  insieme all’ex blaugrana Bojan, sbloccatosi ieri nel match contro il Siena. Va da sé che il Milan investirebbe i soldi ricavati dalla cessione di Pato in un altro reparto. Per il momento una delle urgenze più evidenti per i rossoneri è quella della diga a centrocampo, la cui casella è restata miseramente vuota dopo la partenza dell’olandese Van Bommel. Chi dunque meglio di Strootman per rimpiazzare il maestro? Il costo al momento non pare proibitivo (10 milioni, più o meno), e le finanze del Milan possono, se lo vogliono, permettersi questo investimento, dal momento che non stiamo parlando di una scommessa ma di un calciatore dal presente già importante e da un futuro ancora più luminoso.

    Angelo Ogbonna in azione contro il Milan | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Angelo Ogbonna in azione contro il Milan | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    DIFESA – Sistemato il centrocampo, arriva la difesa, che anche nella partita di ieri contro il modesto Siena ha palesato una paura difficilmente leggibile negli sguardi di altre squadre come Juve, Barcellona e quant’altro (non citiamo il Manchester United perché da quest’anno Vidic e compagnia bella si stanno prendendo vacanze piuttosto lunghe, abbonandosi al segno over fin da inizio stagione). Consigliato Strootman a centrocampo, non possiamo non esimerci dal suggerire a Galliani e Allegri il nome di Angelo Ogbonna, potenzialmente il difensore centrale più forte su cui la Nazionale di Prandelli potrà contare nei prossimi anni. Prezioso diamante del Torino, presente a Euro 2012, costo del cartellino non impossibile (siamo ai livelli di Strootman, euro in più euro in meno), Ogbonna andrebbe a raccogliere l’eredità di un certo Nesta, la cui assenza quest’anno se sommata a quella di Thiago, si è fatta sentire eccome.

    ATTACCO – Volendoci spingere ulteriormente avanti, sebbene già i nomi di Strootman e Ogbonna possano apparire di per sé sufficienti per una seria rimonta nel girone di ritorno, consigliamo anche il nome di Muriel, gioiellino dell’Udinese tornato finalmente a risplendere dopo i problemi muscolari che l’hanno bloccato all’inizio. Il nuovo Ronaldo (quello brasiliano) della Colombia, così è stato ribattezzato in patria, per le sue movenze in campo e un’esplosività negli arti inferiori eclatante, ieri ha fatto a pezzi la difesa nerazzurra con le sue accelerazioni, costituendo con Di Natale una magnifica coppia di contropiedisti. Voi direte, con che soldi il Milan potrebbe prendere Muriel? Quelli in teoria ci sono già, basterebbe dire sì allo Zenit e allo Spartak per Abate, Acerbi, Antonini. AAA, 18-20 milioni di euro dal nulla, e la difesa ringrazia.

  • Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    L’Italia saluta la Champions League. Al Camp Nou Barcellona Milan finisce 3-1 per i padroni di casa, che si illudono alla mezzora del primo tempo con il gol di Nocerino che aveva riportato momentaneamente in parità l’incontro sbloccato al 10′ minuto dal rigore di Messi. Il dominio dei blaugrana è però schiacciante e al 41′ il secondo penalty della serata consente agli uomini di Guardiola di mettere una seria ipoteca per la qualificazione alla semifinale. Nella ripresa arriva anche il terzo gol ad opera del centrocampista Iniesta. Per i rossoneri una notte da dimenticare, resa ancora più drammatica per l’infortunio muscolare di Pato, uscito quasi subito dopo il suo ingresso a metà della seconda frazione di gioco. Il Barca è meritatamente per il quinto anno consecutivo in semifinale di Champions.

    PRIMO TEMPO – Porqué? Manca soltanto Mourinho nel primo tempo del Camp Nou. Due rigori per il Barcellona, nati entrambi da regali dei difensori del Milan. Prima è Mexes a perdere il pallone a centrocampo su pressione di Messi che si invola indisturbato verso l’area rossonera. E’ poi Antonini ad atterrare la Pulce, non lasciando altra scelta all’arbitro Kuipiers che fischiare il penalty in favore dei padroni di casa. L’argentino è implacabile, il Barcellona è già avanti per 1-0 al 10′ minuto. I catalani sembrano controllare agevolmente la partita, ma commettono l’errore di far rientrare in gara la squadra di Allegri. Alla mezzora infatti, dopo un contropiede fulmineo, il Diavolo trova la rete dell’1-1. Ibrahimovic pesca con un delizioso assist l’inserimento di Nocerino che di destro insacca alle spalle di Victor Valdes. La gioia dei quattromila tifosi rossoneri però dura poco perché al 41′ minuto il Barca si riporta in vantaggio grazie al secondo rigore della serata. Nell’occasione il direttore di gara olandese appare troppo fiscale, giudicando da penalty la trattenuta di Nesta ai danni di Busquets. Gli uomini di Guardiola chiudono il primo tempo avanti 2-1. La quinta semifinale di Champions negli ultimi cinque anni è più vicina. Messi con i suoi 14 gol in Europa appare irraggiungibile.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Il Barcellona continua a dominare l’incontro, sebbene non sia in giornata di grazia. Per questo Milan però può bastare così. Passano otto minuti e i blaugrana si portano sul 3-1, grazie al gol di Iniesta che si avventa su un rimpallo dopo la conclusione di Messi e infila senza problemi Abbiati. A questo punto è abbastanza inspiegabile la scelta tattica di Allegri nel far entrare Aquilani al posto di Seedorf, rinunciando ad inserire una punta in più fino al 70′, quando Pato subentra a Boateng. Il Milan prova a sbilanciarsi ulteriormente, ma la forza sembra abbandonare il Milan. La disfatta rossonera è completa con l’uscita del Papero dopo appena dieci minuti il suo ingresso in campo. Ennesimo infortunio muscolare per il brasiliano, tutto inutile quindi il viaggio negli Usa e quello che era stato salutato come un miracolo all’interno dell’ambiente del Milan. Nel finale il Barca potrebbe allungare ancora il divario con il neo entrato Adriano, che grazia Abbiati. Finisce con i 90 mila del Camp Nou in festa, la trasferta spagnola del Milan si rivela un flop senza attenuanti.

  • Milan bastone e carota per battere il Barcellona. Le strade per Allegri

    Milan bastone e carota per battere il Barcellona. Le strade per Allegri

    La sfida contro il Barcellona appariva una sfida proibitiva, ma ora il pareggio a reti inviolate conquistato a San Siro ha fatto cambiare idea a molti in casa Milan. Allegri, insieme al vice Tassotti, sta studiando un piano per riuscire a superare indenne la prova del Nou Camp, in programma martedì prossimo. La mission impossible blaugrana fa meno paura ai tifosi del Diavolo. I rossoneri si presentano in Spagna avendo a disposizione due risultati su tre per passare il turno e approdare alle semifinali di Champions League, dove incontrerebbero la vincente di Benfica-Chelsea (all’andata terminata con la vittoria degli inglesi per 1-0 in Portogallo). Scopriamo quale idea serpeggia a Milanello per battere il Barcellona di Guardiola.

    DUE STRADE – Ci sono due strade in grado di mettere in difficoltà la sinfonia catalana. Una è il pressing fin dalla loro area di rigore, in modo tale da tagliare i rifornimenti a gente come Xavi e annullare contemporaneamente la fonte di gioco più luminosa, il Pallone d’oro Messi. Atteggiamento che il Milan ha avuto nel corso dei primi 10′ minuti della partita d’andata, durante i quali i rossoneri sono riusciti a mettere in seria difficoltà un Barca apparso troppo timoroso. Tale pressing però è impensabile per una squadra come quella di Allegri per tutti i 90′ minuti, perché giocatori come ad esempio Seedorf, Ambrosini, Robinho non hanno né il dinamismo né la forza per un lavoro del genere. Sono pochissime le squadre capaci di affrontare il Barcellona in questo modo. Forse soltanto il Real Madrid di Mourinho ha avuto la forza di pressare con una ferocia agonistica disumana gli uomini di Guardiola, dal primo all’ultimo minuto. La finale di Copa del Rey dello scorso anno rimane l’esempio più eclatante in questo senso ma anche l’unico trionfo del vate di Setubal contro l’acerrimo rivale blaugrana da quando è sulla panchina dei Blancos.

    massimiliano allegri | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    L’ALTRA VIA – L’altra strada è quella rappresentata dal “catenaccio”. Allegri però sta pensando di aggiungere al sistema di gioco più antico del mondo qualche variante di originalità per sorprendere il Barcellona. La base resta quella di sempre, con una linea di difesa bassissima. La sorpresa dovrebbe essere un pressing improvviso ai danni dei giocatori blaugrana, che sbilanciati in avanti offrirebbero importanti spazi per il contropiede rossonero, una delle armi fondamentali che a San Siro gli uomini di Allegri non sono riusciti a innescare. Inoltre il recupero di Abate, assente nel match d’andata, consentirà al Milan di sfruttare la spinta dei suoi terzini, i quali secondo il piano della coppia Allegri-Tassotti dovranno proporsi in avanti per poi tagliare alle spalle dei difensori avversari. La retroguardia blaugrana rappresenta il punto debole del dream team di Guardiola, ed il Milan ha gli uomini in grado di colpire mortalmente la squadra spagnola.

  • Milan – Barcellona 0-0, le pagelle. Antonini eroico. Delude Sanchez

    Milan – Barcellona 0-0, le pagelle. Antonini eroico. Delude Sanchez

    Si è concluso con un pareggio a reti inviolate il big match di San Siro fra Milan Barcellona, uno 0-0 che lascia intatte le speranze di qualificazione per i rossoneri. Nel Diavolo da lodare la prestazione dell’intero reparto difensivo, capace di mantenere la porta inviolata al cospetto dei blaugrana. Robinho fallisce l’ennesimo gol, Ibra tira in porta una sola volta. Tra i catalani non brilla la stella di Sanchez, mentre Xavi e Messi confermano la propria natura extra-terrestre.

    Milan Barcellona 0-0, le pagelle

    MILAN
    Abbiati 6,5: San Abbiati da Londra salva il risultato in più di un’occasione, non sempre in maniera legale però, come quando atterra Sanchez in area nel corso del primo tempo. L’arbitro Eriksson però lo grazia.
    Antonini 7,5: il sito dell’Uefa l’ha nominato man of the match di ieri sera, in virtù di due salvataggi prodigiosi prima su Sanchez e poi nel finale sul neo entrato Tello. E’ anche grazie a lui che il Milan può considerarsi ancora in gioco per un posto in semifinale.
    Mexes 6,5: il francese gioca una prova attenta, mostrandosi sempre lucido nei disimpegni. Mostrasse tale concentrazione anche nelle partite di campionato sarebbe un campione.
    Nesta 7: tornato dall’infortunio viene subito catapultato nella partita più difficile della stagione rossonera. Fino a quando le gambe lo sorreggono si erge a totem della difesa, senza far rimpiangere l’assenza di Thiago Silva. (75′ Mesbah 6)
    Bonera 7: conferma di attraversare un periodo di forma eccezionale, forse il suo migliore anno da quando è approdato al Milan. Prima a destra e poi al centro dopo l’uscita di Nesta, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia.
    Ambrosini 7,5: insieme ad Antonini il migliore in campo. Il capitano rossonero sfodera una prestazione tutta cuore, costruendo un muro invalicabile per l’attacco blaugrana. Insieme ai difensori centrali ferma Messi. Partita indimenticabile per il numero 23 del Diavolo.
    Seedorf 6,5: l’olandese disputa un buon primo tempo, durante il quale offre una bellissima palla ad Ibrahimovic che lo svedese spreca a tu per tu con Valdes. Cala nella ripresa, in ogni caso resta positiva la prestazione di mister Champions.
    Nocerino 6: svolge bene il compito di pressare il centrocampo blaugrana, senza però disdegnare qualche inserimento dei suoi in attacco, come in occasione del secondo tempo quando butta all’aria un pericoloso contropiede dei suoi compagni di squadra.
    Boateng 5,5: il ghanese non è al massimo della forma e si vede. E’ sua la prima clamorosa opportunità da gol, però il Boa si addormenta al momento di tirare.  Da lì in poi il nulla. Allegri lo sostituisce con Emanuelson (5,5) alla metà della ripresa.
    Robinho 4,5: lontano anni luce dal giocatore capace di rifilare due gol all’Arsenal negli ottavi. Ciò che spreca al primo minuto è da suicidio sportivo. In seguito non fa nulla per farsi perdonare. Pochi minuti dopo l’inizio della seconda frazione lascia il posto ad El Shaarawy (6).
    Ibrahimovic 5: lo svedese offre un’altra prova insufficiente in campo internazionale. Contro i suoi ex compagni di squadra si fa vedere solo verso la metà del primo tempo, quando imbeccato ottimamente da Seedorf calcia debolmente di sinistro sui guanti del portiere blaugrana. Al Nou Camp il Milan avrà bisogno anche del suo apporto per ottenere il pass qualificazione.

    daniele bonera | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    BARCELLONA
    Valdes 6: deve compiere una sola parata nell’arco dei 90′ minuti, proprio quella sull’attaccante svedese. Per il resto ordinaria amministrazione nonostante i primi 10′ minuti non fossero stati del tutto piacevoli per l’estremo difensore del Barca.
    Dani Alves 7: si legge terzino ma è a tutti gli effetti l’attaccante aggiunto dei blaugrana. Uno dei migliori laterali al mondo. L’avversario più pericoloso? Il terreno di San Siro.
    Piqué Mascherano 6,5: seguono Ibrahimovic come un’ombra. Se non si trattasse di una partita di calcio le fidanzate sarebbero anche gelose del trattamento speciale riservato al bomber di Malmoe.
    Puyol 6: partita senza sbavature per il capitano del Barca, il quale può recriminare su una trattenuta subita in area di rigore e non vista dall’arbitro Eriksson.
    Xavi 7: un maestro del pallone, quello che fa con Messi e Iniesta è un qualcosa di sconosciuto ai più. Limited edition Barca.
    Sergio Busquets-Keita 6: scelti da Guardiola per fronteggiare la forza fisica dei rossoneri, svolgono discretamente il proprio compito. Senza infamia e senza lode.
    Iniesta 6,5: il gemello diverso di Xavi mostra tutta la sua classe anche su un campo così disastrato come San Siro. Qualcuno potrebbe gridare allo scandalo per il fatto che né lui né Xavi abbiano mai vinto il Pallone d’oro. Una spiegazione però c’è…(67′ Tello 6,5)
    Messi 7: ecco il motivo per il quale nessun calciatore può aspirare al trono di migliore al mondo. Quando ha la palla fra i piedi illumina la scena e crea sempre pericoli. Non nella sua versione migliore, tanto basta però per mettere paura alla Curva Sud rossonera.
    Sanchez 5: il cileno si accende solo a sprazzi. Meriterebbe il calcio di rigore dopo l’entrata a valanga di Abbiati. Ci pensa poi Antonini a rovinargli la serata con un recupero mozzafiato alla fine del primo tempo. (77′ Pedro s.v.)

    MILAN BARCELLONA 0-0, ANDATA QUARTI CHAMPIONS LEAGUE, HIGHLIGHTS 
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”130783″]

  • Armero, contatto tra Milan e Udinese

    Armero, contatto tra Milan e Udinese

    Armero è finito nel mirino del Milan. L’esterno sinistro dell’Udinese rappresenta uno dei primi obiettivi del mercato rossonero estivo. La trattativa tra le due società ha conosciuto una tappa importante nel match del Friuli vinto dalla squadra di Allegri in rimonta, quando la dirigenza di Via Turati ha allacciato i rapporti con la famiglia Pozzo per il gioiellino bianconero. L’Udinese si aspetta un’offerta base di 15 milioni di euro per la cessione del colombiano, sebbene tale cifra possa essere abbassata qualora il Milan trovasse una contropartita tecnica ritenuta valida dai friulani.

    Giunto a Udine nel 2010, Armero ha iniziato in sordina la sua avventura nel campionato italiano. Ben presto però è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nella formazione di Guidolin, convincendo il tecnico a schierarlo in campo dal primo minuto. Nella sfida contro la Fiorentina dell’11 dicembre 2010 sigla il primo gol con la maglia dell’Udinese. Il colombiano è ormai una pedina fondamentale dello scacchiere bianconero.

    pablo armero | © AFP/AFP

    Il ruolo di esterno sinistro non fa dormire sogni tranquilli a Massimiliano Allegri. Da un anno e mezzo il Milan è alla ricerca di un uomo in grado di coprire l’intera fascia sinistra con grande dinamismo, senza dimenticare che la politica societaria rimane all’insegno della parsimonia. Nonostante l’ottima prova disputata in Champions League nella partita “perfetta” contro l’Arsenal, Antonini rimane ancora una seconda scelta. Anche il neo arrivato Mesbah, acquistato dal Lecce a gennaio, non ha convinto del tutto in queste prima gare con la maglia rossonera, sebbene la duttilità dell’algerino rappresenti un punto a favore per l’ex terzino giallorosso.

    Non sarà facile per Galliani riuscire a strappare uno sconto sul cartellino del calciatore. Lo stesso amministratore delegato rossonero ha più volte definito l’Udinese una “boutique molto cara”. In estate avevano lasciato Udine due i due gioielli più luccicanti della squadra di Guidolin, Alexis Sanchez ingaggiato dal Barcellona per oltre 40 milioni di euro, e Inler trasferitosi al Napoli per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. Isla (nel mirino dell’Inter) e Armero saranno i prossimi?

  • Milan Siena, allarme difesa. Debutta De Sciglio

    Milan Siena, allarme difesa. Debutta De Sciglio

    Messe da parte le polemiche del match di Bologna e conoscendo l’avversario degli ottavi di Champions League il Milan si appresta a scender in campo a San Siro domani sera per riprendersi, almeno per 24 ore la vetta della classifica. Milan Siena è sulla carta una partita scontata ma in realtà nasconde tantissime insidie legate alla qualità del gioco dell’undici di Sannino ma anche alle tante defezioni in difesa. Oltre ad Abbiati e Nesta nell’ultima settimana il Milan ha perso Yepes costretto a fermarsi per qualche mese per un infortunio alla caviglia e nell’allenamento di rifinitura anche Abate ed Antonini sguarnendo le fasce di difesa. Al centro al fianco di Thiago Silva a questo punto dovrebbe trovare spazio Philippe Mexes oramai da qualche settimana in gruppo. Sugli esterni invece potrebbe esser l’occasione per veder in campo il giovane Mattia De Sciglio sulla destra mentre a sinistra ci potrebbe esser l’ultima chance di Taiwo sempre più lontano dal Milan dopo le esternazioni della scorsa settimana.

    Mattia De Sciglio debutta a Milan Siena | © MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images
    Le buone notizie per Allegri arrivano invece dal centrocampo dove il tecnico rossonero ritroverà la dinamicità di Nocerino elemento dimostratosi indispensabile per gli equilibri rossoneri e importante per tamponare i contropiedi dell’undici di Sannino in Milan Siena. In avanti con Ibrahimovic dovrebbe esser confermato Pato alla ricerca di continuità e del gol.

    Nell’undici di Sannino non dovrebbero trovare spazio dall’inizio nonostante la buona prova al Barbera Reginaldo e Gonzalez mentre l’unico ballottaggio è in difesa tra Terzi e Contini.

    Curiosità. Tornando per un momento a Mattia De Sciglio il ragazzo dopo il debutto in Champions League ha la possibilità di ripetersi in campionato e per una partita il cui esito è ancora più importante. Fiore all’occhiello della cantera Milan per molti accumulando esperienza può diventare il sostituto ideale di Abate.

    MILAN SIENA sabato ore 20.45
    Milan (4-3-1-2):
    Roma; De Sciglio, Mexes, Thiago Silva, Taiwo; Aquilani, Van Bommel, Nocerino; Boateng; Pato, Ibrahimovic
    A disp.: Amelia, Bonera, Emanuelson , Ambrosini, Seedorf, Robinho, El Shaarawy. All.: Allegri
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Flamini, Gattuso, Cassano, Nesta, Yepes, Zambrotta, Abbiati, Abate, Antonini

    Siena (4-4-2): Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Calaiò, Destro
    A disp.: Pegolo, Contini, A. Rossi, Angelo, Bolzoni, Gonzalez, Reginaldo. All.: Sannino
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Vergassola, Belmonte