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  • Marco Belinelli verso i Clippers. I Lakers insidiano i Nets per Howard

    Marco Belinelli verso i Clippers. I Lakers insidiano i Nets per Howard

    Marco Belinelli è finito nel mirino dei Los Angeles Clippers: a sponsorizzare l’arrivo della guardia Azzurra sarebbe stato il suo ex compagno di squadra, ai New Orleans Hornets, Chris Paul. Belinelli tornerebbe in California (è stato scelto dai Golden State Warriors nel Draft del 2007) per colmare il vuoto lasciato da Nick Young accasatosi ai Philadelphia 76ers. I losangelini vorrebbero offrire a Belinelli un contratto con la “mid level exception”. L’altro scenario prevede invece un sign and trade con gli Hornets con il coinvolgimento dell’ala Ryan Gomes. In attesa di vedere se si concretizzerà il passaggio del “Beli” a Los Angeles, i Clippers stanno costruendo una grande squadra per la prossima stagione: rinnovato il fenomeno Blake Griffin (la prima scelta assoluta al Draft 2009 si metterà in tasca 95 milioni di dollari nelle prossime 5 stagioni), sono arrivati a dare man forte a Chris Paul (in attesa anche lui di firmare il rinnovo contrattuale) Lamar Odom e Jamal Crawford.

    Tim Duncan, 36 anni, ha trovato l’accordo per giocare altre 3 stagioni nei San Antonio Spurs: per lui 36 milioni di dollari complessivi che lo terranno alla corte di coach Gregg Popovich probabilmente fino a fine carriera. Duncan è arrivato a San Antonio nel 1997 come prima scelta assoluta al Draft. I movimenti degli Spurs non finiscono qui, infatti è stato anche raggiunto l’accordo per il ritorno di Boris Diaw (biennale da oltre 9 milioni) e Danny Green (triennale da 12 milioni). San Antonio pesca anche in Spagna: il 25enne francese Nando De Colo, negli ultimi 3 anni al Valencia, ha annunciato attraverso il sito del club spagnolo che giocherà negli Spurs le prossime 2 stagioni.

    L’altra notizia di giornata è la complicazione dell’affare Dwight Howard tra Brooklyn Nets e Orlando Magic. L’affare sembrava in dirittura d’arrivo, la trade doveva essere la seguente con 4 squadre coinvolte (oltre a Magic e Nets anche Cavaliers e Clippers): a Brooklyn sarebbero finiti, oltre ad Howard, anche Jason Richardson ed Earl Clark. Ai Magic sarebbero andati Brook Lopez, Damion Jones, Shelden Williams (dai Nets), Luke Walton (da Cleveland) e ben 3 scelte future (tutte da primo giro). Per i Cavaliers pacchetto composto da Quentin Richardson (in arrivo da Orlando) da Kris Humpries, da Sundiata Gaines (provenienti da Brooklyn), oltre ad una prima scelta e 3 milioni di dollari dai Nets. I Clippers invece avrebbero rilevato il contratto della guardia MarShon Brooks. Cleveland però ora si sarebbe tirata indietro, Brooklyn ha provato a convincere Orlando a mandare lo scambio in porto anche senza i Cavs ma non c’è stato nulla da fare. Ed allora sono entrati in gioco i Los Angeles Lakers che hanno inserito come terza parte dell’accordo gli Houston Rockets. In breve Howard finirebbe ai Lakers, Bynum a Houston (visto che il centro non vuole andare assolutamente ad Orlando) e i Magic riceverebbero una miriade di scelte future al Draft per poter ricostruire la squadra. In più pare che i pesanti contratti di Turkoglu e Jason Richardson, che gravano nel monte salari del team della Florida, potrebbero essere assorbiti proprio dai californiani e dai texani che prenderebbero un giocatore ciascuno. Tuttavia lo scambio appare ancora molto “fumoso”, alcuni analisti dicono addirittura che comunque la strada che porterebbe Howard ai gialloviola sia morta, dato che il giocatore firmerà il nuovo contratto (in scadenza a giugno 2013) solo quando approderà ai Brooklyn Nets, voluti fortemente dal centro. Staremo a vedere l’evoluzione della trattativa.

    Marco Belinelli © Doug Pensinger/Getty Images

    Secondo fonti ben informate i New York Knicks nelle prossime ore pareggeranno l’offerta dei Rockets fatta a Jeremy Lin (restricted free agent) e tratterranno il playmaker nella Grande Mela.

    Rashard Lewis firma un biennale con i Miami Heat: Lewis raggiunge in Florida l’ex compagno di squadra Ray Allen ai Seattle Supersonics.

    Atlanta sostituisce Joe Johnson (andato a Brooklyn) con Louis Williams, in uscita da Philadelphia. Il corteggiatissimo Courtney Lee (nell’ultimo anno agli Houston Rockets) vuole andare a Boston (per il grande rapporto di amicizia che lo lega a coach Doc Rivers ed alla sua famiglia) ma su di lui c’è l’interesse di almeno altre 7-8 squadre.

    Il 39 enne Grant Hill è pronto a raggiungere l’amico Steve Nash ai Lakers, il russo Shved approda ai Minnesota Timberwolves (triennale da 10 milioni complessivi), Dorell Wright va dai Golden State Warriors ai Philadelphia Sixers. Bayless, lasciato libero dai Raptors, trova la sua  nuova casa ai Grizzlies.

  • NBA: James straripante contro i Pistons, a Charlotte nuovo KO per i Lakers

    NBA: James straripante contro i Pistons, a Charlotte nuovo KO per i Lakers

    Cadono ancora una volta i Lakers, questa volta distrutti a Charlote per 98-83. Bryant infila 26 punti ma Jackson e Wallace (21+17) sono i padroni del parquet e permettono ai Bobcats di ottenere una importantisima e vitale vittoria in vista della corsa all’ultimo posto disponibile per i playoff nella Eastern Conference. Ancora una volta un mostruoso LeBron James (40 punti, 6 assist e 13 rimbalzi conditi da 2 stoppate e 3 palle rubate) trascina i Cavs alla vittoria contro una delle rivali storiche, i Pistons, quest’anno però in decadenza e in enormi difficoltà fisiche e tecniche. LeBron sempre più lanciato verso il titolo di MVP della stagione regolare e con ottime prospettive di riuscire a vincere il primo titolo NBA.
    Il trio Garnett (22 punti) Rondo (16) e Ray Allen (16) conduce i Celtics alla vittoria a Philadelphia. Gli strepitosi Milwaukee Bucks continuano a mietere vittime, e ad essere travolti (come nel turno scorso) sono i Washington Wizards. Ottimi Delfino e Bogut con 19 punti a testa e il solito John Salmons che ne mette 17. Nota di merito anche a coach Scott Skiles che con il poco materiale a disposizione (rispetto a franchigie più importanti) sta spremendo il massimo dai suoi uomini e sta raggiungendo traguardi non pronosticati ad inizio stagione. Josh Smith con 29 punti porta gli Hawks ad imporsi sui Warriors ai quali non basta uno splendido Stephen Curry da 31 punti. La grande prova di squadra dei Magic (6 uomini in doppia cifra) permette un agevole successo sui poveri Nets di questa sventurata annata. Dallas infila la decima vittoria consecutiva grazie a Nowitzki (31 punti) e al francesino della Guadalupa Beaubois (22 Punti) che in questa stagione da rookie sta mostrando un talento significativo. A nulla sono valsi i 21 punti di Landry e i 20 a testa per Evans e Udrih per i Sacramento Kings. 34 punti di Carmelo Anthony bastano a piegare la flebile resistenza dei Pacers di questo periodo. 7 uomini in doppia cifra degli Spurs (20 di Parker) quasi sicuramente estromettono i New Orleans Hornets dalla post-season, a meno di clamorosa striscia vincente di partite per la franchigia della Louisiana e contemporaneo crollo delle avversarie: uniche note positive sono i progressi incredibili dei 2 rookie Darren Collison e Marcus Thornton che permettono di guardare con più fiducia al futuro. Kevin Durant (32 punti) e i suoi Oklahoma City Thunder demoliscono i Los Angeles Clippers, conquistando un successo esterno che vale quasi sicuramente l’accesso ai tanto desiderati quanto inaspettati playoff.

    Risultati NBA del 5 marzo 2010

    Charlotte Bobcats – Los Angeles Lakers 98-83
    (Cha: Jackson 21, Wallace 17, Thomas 14 – Lak: Bryant 26, Bynum 14, Farmar 12)
    Cleveland Cavaliers – Detroit Pistons 99-92
    (Cle: James 40, Jamison 17, Varejao 16 – Det: Prince 23, Hamilton 20, villanueva 12)
    Philadelphia 76ers – Boston Celtics 86-96
    (Phi: Williams 22, Brand 17, Iguodala 14 – Bos: Garnett 22, Rondo 16, R. Allen 16)
    Washington Wizards – Milwaukee Bucks 74-102
    (Was: McGee 13, Blatche 13, Boykins 12 – Mil: Delfino 19, Bogut 19, Salmons 17)
    Atlanta Hawks – Golden State Warriors 127-122
    (Atl: Josh Smith 29, Horford 27, Bibby 23 – GS: Curry 31, Morrow 21, Watson 20, Tolliver 20)
    New Jersey Nets – Orlando Magic 87-97
    (NJ: Lopez 18, Harris 17, T. Williams 14 – Orl: Barnes 16, Nelson 15 Carter 13, J. Williams 13)
    Dallas Mavericks – Sacramento Kings 108-100
    (Dal: Nowitzki 31, Beaubois 22, Kidd 17 – Sac: Landry 21, Udrih 20, Evans 20)
    Denver Nuggets – Indiana Pacers 122-114
    (Den: Anthony 34, Smith 20, Billups 14 – Ind: Granger 32, Murphy 14, Rush 12, Hibbert 12)
    San Antonio Spurs – New Orleans Hornets 102-91
    (SA: Parker 20, Ginobili 16, Bogans 15 – NO: Collison 32, West 22, Thornton 18)
    Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 87-104
    (Cli: Smith 19, Kaman 19, Butler 17 – Okl: Durant 32, Harden 17, Westbrook 15)

    CLASSIFICA NBA

  • NBA: Iverson ritorna a Philadelphia.

    Allen Iverson, pochi giorni dopo aver annunciato il suo ritiro dal basket giocato, rientra nella NBA e lo fa scegliendo il suo “primo amore”, la squadra che più di tutte le altre lo ha visto protagonista per 10 lunghi anni (1996-2006), il team che più lo ha amato e rispettato ovvero i Philadelphia 76ers, che in quelle stagioni ha beneficiato di una media punti stratosferica da parte del suo numero 3: ben 5 stagioni con oltre 30 punti e 3 invece sui 28. Solo le prime 2 regular season sono state con medie “un pò basse” per via dell’ovvio ambientamento ai ritmi NBA (23 punti a partita!). Medie corroborate dal fatto di essere anche un ottimo passatore con molti anni sugli oltre 7 assist e un eccellente “ruba palloni” con quasi 3 steal per partita.

    “The Answer” solo pochi giorni fa aveva lasciato i Memphis Grizzlies, franchigia con la quale aveva firmato quest’estate un contratto annuale da 3 milioni di dollari.
    Ora ritorna in Pennsylvania sempre con un contratto annuale al minimo salariale (1,2 milioni di dollari circa).
    Le voci di un suo ritorno coi Sixers si erano avute già ieri durante la trasferta della squadra a Dallas (partita poi persa di un soffio, all’ultimo tiro, per 104-102). Il suo debutto, stando a quanto affermano fonti anonime, dovrebbe avvenire Lunedì sera quando Philadelphia, dopo essersi scontrata con Thunder (Giovedì) e Bobcats (Sabato), sul proprio campo affronterà un ex-squadra di AI3 ovvero i Denver Nuggets.

    Iverson nei giorni precedenti alla firma con Phila aveva intavolato trattative coi New York Knicks di Mike D’Antoni, ma tutto è naufragato quasi subito.
    Si era parlato anche di un interessamento dei Cleveland Cavs sotto la forte pressione di LeBron James che evidentemente avrebbe gradito (e non poco) la sua presenza nel roster per cercare di dare l’assalto, con un’arma in più, al titolo NBA tanto agognato.
    Ma è chiaro che il richiamo della squadra che lo ha lanciato e che lo ha reso famoso negli Stati Uniti e in tutto il mondo (facendogli vincere peraltro un titolo di MVP ,miglior giocatore NBA dell’anno, nel 2001 quando quasi da solo trascinò Philadelphia alla finale NBA persa contro gli imbattibili Lakers per 4-1) è stato più forte di qualsiasi altra tentazione.

    Iverson dovrà cercare di dare il massimo e sostituire al meglio l’infortunato playmaker titolare Louis Williams, rimasto vittima di un brutto infortunio alla mascella (frattura guaribile in 8 settimane). Williams aveva preso il posto da titolare di Andre Miller, andato via questa estate (a Portland) e stava esprimendo nel ruolo una buona potenzialità: 14 partite giocate (34.7 minuti sul parquet) con 17.4 punti di media, 3.5 rimbalzi, 5.1 assist, 1.7 palle rubate e 0.21 stoppate. Iverson non dovrà farlo rimpiangere. Il talento c’è tutto, ma il gioco dimostrato sul campo negli ultimi 2 anni (prima nei Denver Nuggets e successivamente nei Detroit Pistons) non è stato all’altezza. Il destino dei Sixers (che hanno costruito un’ ottima squadra per essere protagonista non solo in stagione regolare ma anche nei play off, ma che al momento sta un pò deludendo) dipende ora anche da AI3. Chissà che questa unione non possa portare benefici ad entrambe le parti, come già è avvenuto in passato.