Tag: lorenzo tassi

  • Inter Palacio, si fa. Preziosi cerca un sostituto

    Inter Palacio, si fa. Preziosi cerca un sostituto

    E’ corsa contro il tempo adesso. L’Inter ha deciso di accontentare Gasperini alzando l’offerta per Rodrigo Palacio trovando una porta aperta nel Genoa. L’intero cartellino di Viviano più un altro bel gruzzoletto cash sono un offerta allettante per il Grifone che però prima di accettare deve trovare un degno sostituto. Un incontro fiume nella notte ha praticamente consegnato l’argentino ai nerazzurri tanto che alcune indiscrezioni vogliono un possibile ritorno di fiamma da parte di Preziosi per El Shaarawy considerato il degno sostituto di Palacio e in comproprietà con i rossoneri. Il presidente genoana sfruttando gli ottimi rapporti con Galliani lo avrebbe chiesto anche se al momento il casa rossonera la porta sembra esser chiusa.

    ©Claudio Villa/Getty Images
    Il Genoa proverà a regalare una punta a Malesani. Mentre si allontana Gilardino salgono le quotazioni di Maxi Lopez mentre è sempre percorribile l’idea Floccari anche se non entusiasma tantissimo. Se Palacio è il colpo a sorpresa il chiaro intento in casa nerazzurra è di anticipare il mercato delle prossime stagioni, il giovane Poli, Kucka a gennaio e il baby Tassi sono solo un esempio delle nuove strategie dell’Inter che secondo la Gazzetta dello Sport starebbe anche per chiudere per Lucas, vecchio pallino rossonero e uno dei prospetti più interessanti del mercato brasiliano.

  • Santon bye bye, l’Inter vende un altro gioiello nostrano

    Santon bye bye, l’Inter vende un altro gioiello nostrano

    Si parla di progettualità futura, di inserire i giovani gradualmente nelle grandi squadre facendoli crescere, di vivai al centro di ogni progetto, di filosofia della cantera con in concreto l’immagine dei moltissimi giovani portati in prima squadra dal Barcellona, e poi alla fine che si fa? Si vendono i giovani gioielli nostrani per monetizzare e spendere il ricavo in investimenti sicuri ma anche datati. Guardando in Italia e in particolar modo in casa Inter, proprio i nerazzurri in queste ultime stagioni in vista del FPF (Fair Play Finanziario) hanno riveduto e corretto la vecchia rotta morattiana delle spese folli e senza freno, cercando di puntare su giovani talenti provenienti dal vivaio cercando di valorizzarli e inserirli a titolo definitivo in prima squadra. Bellissima idea, e grande progetto, ma solo nelle parole perché nel concreto l’ideale si trasforma e cambia radicalmente negli intenti. Vediamo nel dettaglio le sorti di due possibili campioni futuri del nostro calcio epurati dal progetto Inter per fare cassa e per il poco spazio trovato nel corso delle stagioni passate.

    ©Claudio Villa/Getty Images
    BALOTELLI- Il primo nome che viene in mente è proprio quello di Super Mario Balotelli, talento puro,  genio e sregolatezza, che fa praticamente innamorare i tifosi nerazzurri sin dalle sue prime apparizioni, dapprima con una doppietta in Coppa Italia contro la Juventus e poi con i primi gol in campionato appena 17enne conquistando la piena fiducia di Mancini. Il rapporto stenta a decollare con Mourinho e nonostante non faccia mancare l’apporto con i suoi gol ai nerazzurri, il poco impegno e le sue gesta più eclatanti (una su tutte fu il lancio della maglia nerazzurra per terra davanti ai suoi tifosi) fecero davvero perdere la pazienza a tutto l’ambiente interista. Moratti in primis si stancò di difenderlo e decise che la sua cessione fosse quasi una necessità. Col senno di poi vendere Balotelli è stato quasi un’azione necessaria visto il pessimo rapporto anche con gran parte dello spogliatoio e dell’ambiente nerazzurro in generale, ma ai semplici fini sportivi è davvero un peccato enorme veder partire uno dei rarissimi talenti italiani che a soli 20 anni è capace di realizzare giocate impossibili per chiunque. SANTON- Oggi è arrivata l’ufficialità, ‘il bambino’ come amava chiamarlo Mourinho nella sua stagione migliore, saluta Milano e sbarca a Newcastle, diventando uno dei Magpies. Le cifre dell’operazione dovrebbero essere vicine ai 6 milioni di euro più eventuali bonus, ma aspetti economici a parte, per ogni singolo tifoso nerazzurro la partenza di un così giovane talento italiano lascia senza dubbio non poco amaro in bocca. Dopo il lancio nel grande calcio ad opera dello Special One che decise di scalzare dalle gerarchie della fascia addirittura Chivu e Maxwell , Davide Santon non deluse le aspettative del portoghese, collezionando prestazioni da sette in pagella, tanto da guadagnarsi il posto da titolare negli ottavi di Champions contro il Manchester United. L’uomo da fronteggiare? Cristiano Ronaldo, allora top player assoluto, e giocatore inarrestabile. Come molti tifosi ricordano quella sera ‘il bambino’ non deluse le aspettative e giocò una partita perfetta, tanto da prendersi gli appellativi di nuovo Facchetti. Ma i sogni a volte finiscono e il giovane Davide a seguito di un infortunio non è riuscito più a tornare ai suoi livelli, ricordando in particolar modo una brutta prova contro il Palermo che gli precluse il posto per diverse giornate, sino ad arrivare nella passata stagione a dover approdare al Cesena per trovare spazio. Il ritorno a Milano quest’anno non è dei migliori e l’Inter seguendo le orme di altri piccoli talenti cresciuti in casa decide di venderlo per ottenere soldi da reinvestire o per rimpinzare il bilancio in rosso. La notizia dell’ultima ora è che l’Inter ha acquistato il giovanissimo Lorenzo Tassi, classe 1995 definito il nuovo Baggio. Il problema è che molto probabilmente anche lui fra qualche anno diverrà una delle tante contropartite tecniche per acquistare un trentenne Kakà da sempre nei pensieri di Moratti.

  • Lorenzo Tassi, “il nuovo Baggio” è dell’Inter

    Lorenzo Tassi, “il nuovo Baggio” è dell’Inter

    Lo abbiamo detto in parecchie occasioni, tifosi nerazzurri abbiate pazienza il futuro è dell’Inter. La società del patron Moratti adesso impegnata nel rimpiazzare il partente Eto’o ha messo a segno un colpo importantissimo acquistando dal Brescia Lorenzo Tassi trequartista classe ’95 ribattezzato da Corioni come il nuovo Baggio.

    dal web
    Classe cristallina sin dalle sue prime apparizioni si è messo in luce guadagnosi il rispetto degli avversari e la curiosità degli addetti a lavori. Qualche anno fa fu il Milan a provarci trovando però la porta sbarrata da parte del Brescia, questa notte però, come svela la Gazzetta dello Sport, una telefonata tra Corioni e Moratti ha sbloccato la trattativa con Tassi pronto a trasferirsi a Milano e guidare la nuova Primavera nerazzurra completando la maturazione per poi prendersi una maglia da titolare della prima squadra. Il club nerazzurro ha speso 2,5 milioni di euro per la comproprietà a dimostrazione del valore del ragazzo. La strategia nerazzurra è preziosa e darà sicuramente i suoi frutti, se Francesco Bardi acquistato lo scorso anno dal Livorno e adesso ai labronici in prestito sostituirà Julio Cesar tra qualche anno. Poli ha tutte le carte in regola per imporsi nel centrocampo nerazzurro imparando da Cambiasso e Stankovic in questa stagione raccogliendone poi l’eredità nelle prossime. Tassi lo scorso anno ha debuttato in serie A con la maglia del Brescia a soli 16. Ecco l’intervista post partita tratta da Youtube [jwplayer config=”240s” mediaid=”93832″]

  • Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Il finale di campionato nelle partite in cui erano coinvolte le squadre per cui i verdetti erano già scritti, ha dato spazio ad alcune giovani promesse del nostro calcio, baby dalla belle speranze e dal futuro incerto, schiacciati come sempre dalla concorrenza interna dei big e degli stranieri, giudicati più affascinanti, e perciò spesso costretti a ” farsi le ossa ” lontano dal grande calcio, per vedere poi spesso ridimensionate le proprie ambizioni, in parallelo con la filosofia dominante nel nostro Paese, anche in altri settori, tale che ” non c’è spazio per i giovani “.

    Ieri, però, hanno avuto il loro momento di gloria alcuni come Filippo Boniperti, Francesco Grandolfo, Nicola Leali, Mattia Perin e Lorenzo Tassi, in ordine rigorosamente alfabetico, ed è giusto far luce sulle loro caratteristiche e sul loro curriculum, per capire meglio quali siamo le loro potenzialità e le loro prospettive.

    Filippo Boniperti è nipote d’arte, ed ha intrapreso la carriera calcistica come il celebre nonno, presidente onorario della Juventus. E’ un classe 1991 ed è cresciuto a pane e Juventus, fin dai pulcini, passando poi per la Berretti e la Primavera, rifiutando nel frattempo di passare ai cugini granata del Toro, in estrema coerenza con i valori bianconeri.

    E’ un esterno offensivo, che può giocare sia da centrocampista che da seconda punta, dotato di buone doti fisiche (180 per 74 kg), e di buone doti tecniche sia di destro che di sinistro, oltre che di un buon dribbling.

    Nel corso di Juventus-Napoli di ieri sera, ha compiuto il suo debutto in serie A, entrando per sostituire Simone Pepe, 50 anni dopo l’ ultima apparizione in campo di nonno Giampiero che, sicuramente, avrà seguito con orgoglio il suo erede.

    Per Francesco Grandolfo del Bari, l’ esordio in serie A è stato ancora più indimenticabile, in un pomeriggio perfetto, da ricordare e raccontare: tripletta al Bologna per l’attaccante classe 1992, che, oltre all’ ottima vena realizzativa, mette in mostra buone doti tecniche che all’ età di 15 anni già gli consentivano di realizzare 150 palleggi di seguito, per ben 2 minuti, ed una personalità non indifferente che gli consente di mantenere freddezza e lucidità e di mantenere a freno l’ emozione, nonostante i suoi soli 18 anni.

    Gioca in porta, invece, Nicola Leali, classe 1993, in forza al Brescia ma appetito da molti grandi club, che intravedono in lui un grande potenziale, da numero uno assoluto, come Gigi Buffon per intenderci: i due sono anche conterranei, di Castiglione delle Stiviere Leali, di Carrara Buffon, distanti solo tre ore di macchina. Il paragone è sicuramente molto impegnativo, ma il portierino ha già esordito in serie A dimostrando buona personalità. Piace soprattutto a Napoli e Juventus, ed il dirigente bresciano, oltre che ex allenatore, Gigi Maifredi lo definisce “regale”, sottolineandone, poi, la straordinaria correttezza ed educazione, doti che lo porteranno secondo Maifredi” a far la storia del calcio italiano “.

    Nel Brescia ha esordito anche Lorenzo Tassi, 16 anni e tre mesi, classe 1995, che dopo Andrea Pirlo (che ha debuttato con le rondinelle a 16 anni e 2 giorni) è l’ esordiente più giovane del Brescia. Singolare che sia entratper sostituire il 37 enne Emanuele Filippini, bamdiera della società. Passaggio di consegne simbolico, fra il vecchio ed il nuovo, accendendo i riflettori su un ragazzo promettente, molto serio e posato a detta di chi lo conosce, e che già si è guadagnato la fama di talismano “anti Bergamaschi”, per la sua rete decisiva nel derby con l’Atalanta con la maglia degli Allievi nazionali del Brescia.

    Un altro baby portiere, Mattia Perin, ha esordito ieri con la maglia del Genoa dal primo minuto nel match contro il Cesena, mostrando un buon talento ed una grande freddezza, dote fondamentale per un portiere, che gli ha permesso di compiere un intervento importante dopo solo un minuto di gioco, da portiere esperto e navigato, nonostante i suoi 19 anni, e che mostra una dote ulteriormente importante per un portiere, ossia l’ estrosità: nella partita contro la Roma, durante il riscaldamento, è stato filmato mentre era impegnato a palleggiare con un chewing gum. Originale, senz’ altro.

    Al termine della gara con il Cesena, però, ha rivelato come l’ emozione fosse il sentimento prevalente, ringraziando iol tecnico per l’ occasione che gli ha concesso, oltre che i compagni ed i tifosi e la società. Probabilmente per la prossima stagione andrà in prestito altrove per fare esperienza, ma ha dichiarato di fidarsi completamente della società e del presidente Preziosi, nella speranza di far presto ritorno a Genova.

    Cinque nomi, dunque, che sarebbe bene annotare per molti grandi club, evitando di lasciarli scappare altrove, ed evitando di farli intristire in provincia per troppo tempo. Il futuro è dei giovani e, per questo, bisogna credere in loro non soltanto quando le partite non hanno più nulla da chiedere alla classifica, ma responsabilizzandoli nel corso di match importanti.

    Anche in chiave Azzurra la loro valorizzazione, oltre che di tanti altri talentini, potrebbe essere una chiave fondamentale, in un processo di necessario rinnovamento e ringiovanimento, che consenta di programmare cicli ad ampio spettro temporale, valorizzando i “prodotti” dei vivai made in Italy.

  • Lanzafame al Brescia, la Juve opziona Tassi e Leali

    Lanzafame al Brescia, la Juve opziona Tassi e Leali

    Il Brescia è riuscito a strappare ad una agguerrita concorrenza Davide Lanzafame, la giovane ala non ha convinto Del Neri trovando sempre meno spazio e possibilità di mettersi in mostra.

    Voluto fortemente dal ds Nani e da mister Beretta, Lanzafame dovrà aiutare il Brescia nella corsa alla salvezza dimostrando che la parentesi di Parma non è stata un caso. La giovane ala arriva in prestito ma non è esclusa la cessione del 50% bianconero al termine della stagione.

    Se i lombardi hanno strappato Lanzafame è anche perchè Marotta è riuscito a strappare una sorta di prelazione per due giovani talenti del vivaio di mister Saurini: Lorenzo Tassi e Nicola Leali.

    Tassi ha risvegliato in Corioni il ricordo del primo Roberto Baggio, è ancora quindicenne ma è considerato il futuro del calcio italiano. Milan e Inter a più riprese sembravano vicine all’ingaggio ma a spuntarla al momento sembra esser stata la Vecchia Signora.

    Leali è un portiere diciassettenne a detta di molti già pronto per il grande calcio. Se Buffon è destinato a partire Leali può esser un ottimo investimento per il futuro.

  • Il Milan pensa al futuro: oltre a Tassi interessa Nicola Leali

    Ieri vi abbiamo anticipato l’interessamento del Milan per Lorenzo Tassi, pezzo pregiato del vivaio bresciano e paragonato da Corioni a Roberto Baggio (leggi l’articolo). Oltre a Tassi l’interessamento dei rossoneri va verso un altro elemento del vivaio delle rondinelle.

    Si tratta del portierino Nicola Leali, eletto miglior portiere del campionato primavera appena concluso e vinto dal Genoa. Per il diciassettenne Leali il Milan sarebbe disposto a spingersi fino a 2/2,5 milioni di euro ma ci sarà da battere l’agguerrita concorrenza di tutti i più grandi club d’Europa nonché con la voglia di non depauperare il valore del suo vivaio da parte di Corioni.

    La volontà rossonera di inserirsi in trattative di questo genere piuttosto che in giocatori utili alla prima squadra fa capire bene ilo nuovo progetto societario che in regime  di fair play finanziario deve contare gioco forza sulla valorizzazione dei vivai.

    l’immagine di Nicola Leali dal sito ufficiale del Brescia Calcio

  • Milan offerta choc per il baby Lorenzo Tassi

    Milan offerta choc per il baby Lorenzo Tassi

    Si chiama Lorenzo Tassi ed è un classe ’95 gioca negli allievi del Brescia e viene definito dal suo presidente come “il nuovo Roberto Baggio”. Punto di riferimento delle giovani rondinelle in molti sono pronti a scommettere sul suo futuro, gli addetti ai lavori gli auspicano una carriera sulle orme di Andrea Pirlo anch’esso cresciuto nelle giovanili bresciane.

    A conferma del valore del giocatore ma anche dell’idea di base del nuovo Milan, il presidente Corioni ha confessato ieri di un offerta di 5 milioni di euro da parte dei rossoneri. Dopo il tentennameno iniziale il presidente delle Rondinelle fresco di serie A sembra aver deciso di rifiutare sicuro di aver tra le mani un pezzo pregiato.

    E’ l’ennesima dimostrazione comunque della nuova strategia rossonera imperniata sulla rivalorizzazione del settore giovanile attraverso il rastrellamento dei vivaii italiani e non alla ricerca di possibili nuovi talenti.