Tag: lorenzo insigne

  • Varese – Pescara, le formazioni. Maran punta tutto su Neto Pereira

    Varese – Pescara, le formazioni. Maran punta tutto su Neto Pereira

    Sfida d’alta quota nell’anticipo di Serie B tra Varese e Pescara. I lombardi non possono permettersi passi falsi in ottica play off mentre gli ospiti, in un periodo no dopo la morte del preparatore atletico Mancini e il ko interno contro il Bari, puntano ad uscire dall’incubo e a riprendere la marcia verso la Serie A interrotta qualche settimana fa e che ha costretto gli uomini di Zeman al quarto posto in classifica dietro Torino, Sassuolo e Verona.

    Un match tra di squadre che hanno disputato un ottimo campionato dunque anche se arrivano a questo appuntamento non al top. Il tecnico di casa Maran infatti deve rinunciare allo squalificato Zecchin e agli infortunati Rivas, Corti e Pettinari. Tuttavia non sarà variato il classico 4-4-2, con Bressan tra i pali, difesa formata da Cacciatore e Grillo laterali con Troest e Terlizzi centrali. In mezzo al campo Filipe e Kurtic mentre Nadarevic e De Luca spingeranno sulle corsie laterali, e l’attacco sarà formato da Granoche e Neto Pereira, quest’ultimo favorito su Plasmati a sua volta destinato alla panchina.

    Neto Pereira © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Qualche defezione anche per Zeman che deve far fronte all’assenza per squalifica di Zanon e a quelle per infortunio di Kone e Martin. Nel classico 4-3-3 del boemo davanti ad Anania trovano spazio Romagnoli e Capuano centrali con Balzano e Bocchetti esterni. Il trio di centrocampo, complice il ko di Kone, sarà formato da Nielsen, Verratti e Cascione, con Caprari destinato cosi alla panchina, mentre in attacco ecco il trio delle meraviglie, quello formato da Sansovini, Immobile e Insigne.

    Varese Pescara, le probabili formazioni:
    VARESE (4-4-2): Bressan; Cacciatore, Troest, Terlizzi, Grillo; Nadarevic, Filipe, Kurtic, De Luca; Neto Pereira, Granoche. In panchina: Moreau, Pucino, Camisa, Damonte, Lepore, Martinetti, Plasmati. Allenatore: Maran
    PESCARA (4-3-3): Anania; Balzano, Romagnoli, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. In panchina: Ragni, Brosco, Perrotta, Gessa, Soddimo, Caprari, Maniero. Allenatore: Zeman

  • Pescara – Sassuolo 3-2, doppietta Immobile

    Pescara – Sassuolo 3-2, doppietta Immobile

    Pathos, emozioni, gol, intensità, spettacolo: nel big match di Serie B tra Pescara e Sassuolo non mancano tutti gli ingredienti piccanti a rendere la supersfida tra le squadre rivelazioni un vero e proprio sport per la categoria cadetta. Avrà la meglio il Pescara, che batte 3-2 il Sassuolo, ma i 90’ dello stadio Adriatico, davanti ad un pubblico straordinario che ha stabilito il record di presenze stagionali sugli spalti dell’impianto abruzzese, confermano che tanto i vincitori quanto i vinti di giornata saranno protagonisti fino alla fine.

    Una vittoria di cuore e carattere per i biancazzurri che si avvantaggiano rispetto agli avversari anche nella classifica avulsa e regalano al proprio tecnico Zeman la centesima vittoria in carriera in Serie B. Termina invece in parità per 2-2 la sfida tra i bomber principi del torneo, Sansone ed Immobile, che con un penalty ed una rete su azione ciascuno regalano un dato statistico importante che testimonia la loro grande stagione.

    Tornando al match, l’episodio chiave è da registrarsi ad inizio ripresa quando gli ospiti, in vantaggio di una rete, restano in 10 per un fallo di mano in area di Bianco che viene espulso: dal rigore scaturito nella circostanza il Delfino trova il pareggio momentaneo e la linfa per portarsi sul 3-1 prima della rete finale di Sansone, che inchioda la sfida sul 3-2, che consente ai neroverdi il vano assalto finale.

    Ciro Immobile © Marco Luzzani/Getty Images

    I GOL – Al 42’ Sassuolo in vantaggio: è Sansone a griffare il gol, concretizzando il suggerimento di Gazzola e vanificando il tentativo in extremis di Romagnoli di ricacciare il pallone su azione di ripartenza; al 5’Insigne centra per Immobile il cui colpo di testa è bloccato sulla linea con le mani da Bianco (4’), inevitabile l’espulsione del difensore ed il penalty che lo stesso Immobile trasforma. E’ dunque 1-1. Al 14’ i biancazzurri ribaltano il risultato: Verratti regala un’apertura magistrale per Zanon, cross telecomandato per Immobile a rimorchio a centro area che trafigge Pomini con un preciso colpo di testa. Al 16’ arriva il tris biancazzurro: lo sigla Insigne che sbuca alle spalle della retroguardia nero verde per raccogliere un prezioso invito e regalare sorrisi copiosi ai tifosi di casa. Al 33’, un intervento impacciato di Romagnoli con la mano in area di rigore su cross innocuo di Longhi determina un penalty per gli ospiti che Sansone realizza: i neroverdi accorciano, dunque, portandosi sul 3-2.

  • Italia Under 21 bene anche in Francia. Rapace Paloschi, Verratti leader

    Italia Under 21 bene anche in Francia. Rapace Paloschi, Verratti leader

    Esce indenne anche dalla difficile trasferta in Francia l’Italia Under 21 di Ciro Ferrara dimostrando di esser oramai matura e pronta a competere per i traguardi più prestigiosi. Senza Borini promosso dopo l’expolit con la Roma nella nazionale maggiore Ciro Ferrara si affida inizialmente al collaudato tandem Destro Gabbiadini che però incappano in una giornata non esaltante mentre Insigne seppur vivace sbaglia nel finale il gol della possibile vittoria. La Francia, pur con tanti giovani promettenti non è mai pericolosa dalle parti di Bardi che subisce l’unico tiro in porta solo in occasione del gol firmato da Lacazette con la complicità di Santon e Capuano.

    Under 21 Francia Italia 1-1, Italia la svolta dalla panchina. La forza degli azzurrini di Ferrara sta proprio nel fatto di aver più scelte di qualità tra i reparti. Nella giornata no di Gabbiadini e Destro rinvigoriscono l’attacco azzurro gente come Paloschi ed El Shaarawy bravi a toglier punti di riferimento alla difesa transalpina nel secondo tempo.

    Alberto Paloschi | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il primo tempo azzurro è migliore dei precendenti anche se Ferrara dovrà insistere per far entrare i suoi subito in partita ed evitare di dover sempre rincorrere gli avversari. La Francia infatti trova il vantaggio quasi per caso con il bomber Lacazette ma di fatto non riesce mai a sfruttare la qualità dei suoi talenti in organico.

    Paloschi torna al gol, Verratti già leader. Serata importante per Alberto Paloschi che ritrova un importante gol in azzurro dimostrando che dopo un periodo di appannamento può riprendersi la maglia da titolare. Benissimo Verratti subito a suo agio in mediana e autore di una prestazione su alti livelli. Il talento pescarese inseguito da Genoa e Roma è insieme a Florenzi il migliore in campo. Soddisfatto Ferrara al termine del match “Ho avuto delle conferme da parte di tutto il gruppo. E’ stata una grandissima prestazione, non era facile venire qui e avere tante occasioni da rete. Abbiamo giocato contro una squadra forte”.

    Contento per il gol anche Alberto Paloschi “Siamo consapevoli di essere un bel gruppo. Ci mettiamo grande impegno quando veniamo chiamati in causa e speriamo di continuare così. La Francia è forte, sono primi come noi nel loro girone, potevamo anche vincere, le occasioni le abbiamo avute ma va bene anche così. Siamo tanti lì davanti e tutti bravi, ci aiutiamo a vicenda e questo è importante”.

    Under 21 Francia Italia 1-1 video highlights
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  • Italia Under 21, Ferrara dimentica El Shaarawy

    Italia Under 21, Ferrara dimentica El Shaarawy

    Prandelli e Ferrara hanno dato in qualche modo nuova linfa alla maglia azzurra dimostrando che attraverso le idee e una serie progettualità anche il tanto bistrattato calcio italiano può ancora dire la sua. L’Italia maggiore messo finalmente in naftalina il ricordo del 2006 ha conquistato una convincente qualificazione all’Europeo di Polonia ed Ucraina rivitalizzando giocatori fuori dal giro come Cassano e Balotelli. Il compito di Ciro Ferrara per certi versi è stato ancora più difficile perché nei nostri campionati è sempre più difficile trovare posto con continuità per i giovani venendo sempre scavalcati da veterani in nome di un non del tutto comprensibile concetto di esperienza. L’ex tecnico della Juventus ha invece dimostrato di aver una sua identità di gioco, il coraggio di pescare anche nella serie cadetta non guardando la squadra di appartenenze ma prediligendo giocatori rodati e con tante partite nelle gambe.

    Stephan EL Shaarawy | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    I risultati ottenuti li mettono al riparo, almeno per il momento, dalle critiche anche se scorgendo la lista dei 20 convocati per l’amichevole Italia Under 21 contro la Francia salta subito all’occhio l’assenza del piccolo faraone El Shaarawy, dapprima fuori dal giro perché poco utilizzato mentre adesso che anche Allegri si è convinto resta ancora a guardare i compagni. Fanno parte della truppa azzurra invece Fabio Borini finito sotto la lente di ingrandimento della Nazionale maggiore di Prandelli, il piccolo funambolo Lorenzo Insigne e i veterani Gabbiadini, Paloschi e Destro. Insieme ad El Shaarawy restano a guardare Ciro Immobile e Antonino Ragusa.

    Elenco convocati Italia Under 21 per l’amichevole contro la Francia
    Portieri – Bardi (Livorno), Colombi (Juve Stabia), Pinsoglio (Vicenza).
    Difensori – Antei (Grosseto), Caldirola (Brescia), Capuano (Pescara), Crescenzi (Bari), Donati (Padova), Faraoni (Inter), Santon (Newcastle).
    Centrocampisti – Crimi (Grosseto), Florenzi (Crotone), Rossi Fausto (Brescia), Saponara (Empoli), Verratti (Pescara).
    Attaccanti – Borini (Roma), Destro (Siena), Gabbiadini (Atalanta), Insigne (Pescara), Paloschi (Chievo).

  • Pescara Modena 3-1, abruzzesi primi per una notte. Video

    Pescara Modena 3-1, abruzzesi primi per una notte. Video

    Primi per una notte. Il Pescara supera 3-1 il Modena e in attesa delle gare di domani si isola in testa alla classifica superando le due battistrada Sassuolo e Torino. Festa grande al termine dell’incontro sulle tribune di un Adriatico che sogna il grande salto nella massima serie dopo diversi anni di assenza. Ancora una volta la squadra di Zeman ha dimostrato grande personalità ma soprattutto un attacco esplosivo: Immobile, Sansovini e Insigne sono andati tutti a rete, a dimostrazione che possono ambire a palcoscenici di categoria superiore. A nulla è servito il gol di Di Gennaro alla formazione emiliana: troppo evidente il divario tra le due squadre.

    Passando alla partita Zeman scioglie l’unico dubbio della vigilia optando per Nielsen al posto di Kone. Per il resto la formazione è quella prevista con Immobile che rientra accanto a Sansovini e Insigne nel tridente d’attacco. Cuttone invece sorprende tutti lasciando fuori Perticone ma inserendo Carini, oltre ad uno schema più offensivo di quello che si pensava con Di Gennaro dietro Ardemagni e Greco. Non c’è dunque la staffetta che si immaginava.

    Nei primi minuti la formazione di casa manda in confusione i Canarini grazie a dei rapidi fraseggi. Certo è che per Cuttone le cose si complicano immediatamente visto che Rullo, causa infortunio, deve lasciare il campo. Al suo posto c’è Bassoli. Al 11’ ecco che i padroni di casa trovano il gol che sblocca l’incontro: splendida combinazione sulla sinistra tra Insigne e Balzano, quest’ultimo crossa al centro per Immobile che in mezzo all’area sale più in alto di tutti e deposita in rete. Per lui è il sedicesimo centro stagionale. Flebile reazione dei gialloblù con Ardemagni che però calcia fuori. Ma il controllo del gioco è nettamente a favore del Pescara che al quarto d’ora ci prova anche con Balzano ma Caglioni gli dice di no. Il raddoppio, nell’aria, arriva al 18’: Zanon appoggia per Cascione il quale serve l’accorrente Sansovini che deposita in rete facendo esplodere i proprio tifosi. Il Modena fa fatica ad uscire dalla propria metà campo tanto e prova il tiro solo alla mezz’ora con Di Gennaro su punizione ma Anania sventa il pericolo. Al 40’ ancora Immobile pericoloso ma Caglioni in uscita bassa lo ferma. A sorpresa al 41’ accorciano le distanze gli emiliani: Di Gennaro sguscia via in mezzo alla difesa pescarese e di esterno supera Anania.

    Nella ripresa il Modena esce allo scoperto ma il Pescara in contropiede è temibilissimo. E lo dimostra al 10’ quando Insigne parte da sinistra e dopo essersi accentrato lascia partire un destro che fulmina Caglioni per il 3-1. Zeman dà spazio a Kone e Soddimo per Nielsen e Sansovini mentre dall’altra parte Cuttone getta nella mischia Nardini per Greco. Il Pescara fa la partita e concede poco al Modena, come al 23’ quando Petre dalla distanza lascia partire un bel tiro che si perde a lato. Al 29’ ci prova Ardemagni, ma senza fortuna. Tra i padroni di casa Togni rileva Verratti mentre tra gli ospiti spazio a De Vitis il quale subentra a Ciaramitaro. Nel finale punizione a due in area avversaria per il Pescara ma Togni prima e Balzano poi non ne approfittano. Si chiude così il match con i tifosi di casa che intonano il coro “Torneremo in Serie A”

    Pescara Modena 3-1 video highlights Youtube
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  • Pescara, quanto spettacolo. La cura Zeman ha funzionato

    Pescara, quanto spettacolo. La cura Zeman ha funzionato

    In pochi, probabilmente, si aspettavano un Pescara saldamente in zona play off e ad appena due punti dal secondo posto quando ormai siamo in prossimità del giro di boa del campionato di B. Eppure la cura Zdenek Zeman ha funzionato alla grande nella città abruzzese, innamorata del gioco spettacolare che il tecnico boemo ha dato ai biancoazzurri. Ed è a lui che la società, nell’estate scorsa, ha deciso di affidarsi.

    Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    Il tecnico boemo rileva Eusebio Di Francesco e porta con se dal Foggia due elementi in grado di fare faville nel consueto tridente con il quale fa giocare le proprie squadre: Kone e Insigne. Dalla Juventus invece ecco arrivare un giovane di belle speranze: Ciro Immobile. Tante le conferme rispetto alla stagione precedente ma ci sono da registrare anche gli arrivi dei difensori Bocchetti e Brosco. L’obiettivo è quello di disputare una stagione tranquilla, ma le squadre di Zeman spesso hanno sorpreso tutti rivelandosi delle vere e proprie outsider. Come lo è in questa stagione, dove sta tenendo una media gol eccellente, con ben 41 segnature in appena 20 gare. La difesa come al solito è la nota stonata, con 31 gol al passivo, così come sono pochi i pareggi: appena tre. Numeri da Zeman insomma.

    LA STAGIONE – Che sia una stagione ricca di gol, fatti e subiti, lo si capisce subito dal primo turno di Coppa Italia, dove la formazione biancoazzurra viene estromessa dalla Triestina ai calci di rigore per 12-11, dopo i che i tempi regolamentari si erano conclusi sul 2-2. Inizia il campionato e il Pescara parte in quarta: vittoria a Verona per 2-1 e in casa contro l’Empoli per 3-2. In evidenza la stella Immobile, particolarmente ispirato in quest’inizio di stagione. Nelle successive cinque giornate gli abruzzesi sono una squadra dai due volti: straripante e implacabile in casa, in grossa difficoltà in trasferta. E così si passa dai successi facili contro Crotone ed Albinoleffe ai capitomboli di Modena, Reggio Calabria e Castellamare di Stabia. Ma la particolarità sta nel fatto che va a segno praticamente mezza squadra: dai soliti Immobile, Insigne e Sansovini ai vari Cascione, Maniero, Togni e Gessa. La trasferta di Sassuolo segna una mezza svolta: dal pareggio ottenuto contro i neroverdi infatti la squadra di Zeman comincia a decollare anche in trasferta. Arrivano ben cinque vittorie di fila, in casa Cittadella, Ascoli e Varese, fuori con Bari e Brescia. Si continua a segnare tanto, in particolare con Sansovini, Immobile ed Insigne, e sorprendentemente si continua a subire poco. Le ultime sette gare però hanno fatto perdere quota alla squadra del patron Sebastiani: appena due vittorie con Gubbio e Sampdoria, altrettanti pareggi con Padova e Vicenza, e ben tre sconfitte con Livorno, Grosseto e Torino. Il primo posto si è allontano, ma la zona playoff è rimasta. Il dato sorprendente però è quello di una squadra che nel corso delle ultime gare sette gare ha segnato di meno rispetto alle precedenti uscite. Stanchezza? O gli avversari hanno capito come fermare il Pescara? Sarà il tempo a dirlo.

    IL MERCATO – Per quanto concerne questo aspetto il tecnico Zeman recentemente ha aperto ad ogni possibilità. C’è da registrare un interesse del Napoli per il difensore Balzano, mentre in entrata l’obiettivo primario su cui da tempo sta lavorando il diesse Delli Carri concerne l’attaccante argentino Juan Ignacio Sánchez Sotelo, che appare ormai molto vicino. Ma ad inizio gennaio non sono da escludere ulteriori sorprese.

  • Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Si è conclusa con la prima sconfitta di Iachini e sopratutto il ritorno alla vittoria dell’undici Zeman il 2011 del campionato cadetto. L’1 a 0 finale di Pescara Sampdoria non deve illudere, gli abruzzesi hanno meritato in lungo e in largo la vittoria e il risultato striminzito è solo dovuto all’appannamento dell’attacco, una rarità per un undici targato Zeman. Il Pescara così dopo due sconfitte consecutive torna alla vittoria riportandosi in scia delle squadre che mirano alla vittoria diretta, di contro per la Samp ma sosta fu più salutare, il cambio da Atzori e Iachini non ha prodotto gli effetti sperati con la squadra smarrita e in preda a pericolose crisi d’identità che non fanno ben sperare per il futuro.

    Pescara Sampdoria, la partita. Zeman conferma le aspettative della vigilia affidando in assenza di Gessa e Cascione la mediana al giovane Verratti, Kone e Togni mentre in attacco il trio delle meraviglie Sansovini, Insigne Immobile è confermatissimo. Iachini schiera la sua Samp con un insolito 4-3-3 (cambiato poi dopo appena 20′ di partita) confermando capitan Palombo in mediana e preferendo Soriano ad Obiang come sostituto di Bentivoglio. Gli ospiti nonostante un organico di tutto rispetto e un trio d’attacco stellare con Foggia, Bertani e Piovaccari non riesce quasi mai ad impensierire Anania mentre il Pescara spreca tanto nel primo tempo con Sansovini ed Immobile. I blucerchiati provano qualche sussulto solo sul finire del primo tempo ma il pari va veramente stretto agli abbruzzesi.

    Sansovini decide Pescara Sampdoria | ©Getty Images
    La ripresa inizia con una bella conclusione di Palombo che fa sperare in una reazione doriana, invece è il Pescara a riprender il controllo dell’incontro e a trovare il pertugio vincente grazie ad una sontuosa giocata del baby Verratti, bravo a sradicare un pallone dei piedi ad un avversario a centrocampo e servire in profondità la corsa di Sansovini che supera Da Costa in dribbling prima di depositare a porta vuota. la reazione della Sampdoria è praticamente inesistente e Iachini congeda Palombo dando spazio ad Obiang decretando forse l’addio del capitano ai blucerchiati. Nel finale è il Pescara a non sfruttare tre nitide palle gol ma arrivano comunque tre punti salutari.

    Pescara Sampdoria 1-0 video highlights
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  • Pescara beffa finale, Trevisan risponde ad Insigne

    Pescara beffa finale, Trevisan risponde ad Insigne

    Il Pescara non riesce a metter in cantiere la settima vittoria consecutiva venendo fermato dall’ostico Padova tra le mura amiche subendo un gol ingenuo e beffardo nei minuti di recupero. Già in presentazione di partita avevamo definito come il match con un succulento antipasto di serie A e vedendo l’Adriatico gremito e festoso ne abbiamo avuto conferma.

    Lorenzo Insigne
    Zeman senza PInsoglio e Capuano si affida ad Anania in porta rilanciando il giovane Romagnoli in difesa. In avanti, complice la squalifica in Under, c’è Insigne con Immobile e Sansovini. Nel Padova Dal Canto spiazza un pò tutti mandando in panchina Osuji insieme al claudicante Trevisan irrobustendo ancor di più la difesa con Legati terzino destro e Franco in mezzo con Schiavi.

    Il primo tempo è sostanzialmente equilibrato anche se l’impatto iniziale è a favore del Padova con Cacia già pericoloso dopo poco minuti e con uno sgusciante Cutolo che partendo dalla destra mette in crisi la retroguardia. Gli abbruzzesi rispondono con qualche incursione di Insigne. L’occasione più pericolosa è però per gli ospiti con Cutolo, tiro cross che trova la complice deviazione di Zanon costringendo Anania ad un miracolo. La partita si accente e Immobile replica subito trovando però la pronta risposta di Perin. Prima del riposo, il Pescara ha una ghiottisima occasione con Insigne smarcato al meglio dall’ottimo Cascione.

    Nella ripresa i padroni di casa iniziano a spingere sull’acceleratore, Immobile è prima impreciso su un bel cross di Sansovini e poi sfortunato vedendo finire la sua conclusione sul palo. Perin fa un miracolo su Gessa ma non può nulla su Insigne lesto a catapultarsi su bel cross di Gessa. Il Pescara dopo il gol arretra colpevolmente dando però l’impressione di controllare, Dal Canto mischia le carte alla ricerca di una reazione ma a dire il vero senza grande successo. Il gol arriva in maniera fortunosa al 92° con Trevisan bravo e fortunato a calciare verso la porta un pallone vagante al limite dell’area pescarese.

    Punizione forse troppo severa per il Pescara che sopratutto nel secondo tempo ha fatto la partita sbagliando però troppo sotto porta.

    Pescara-Padova 1-1 video highlights Youtube
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  • Insigne show, il Pescara adesso fa paura. Video

    Insigne show, il Pescara adesso fa paura. Video

    Doveva esser un nuovo esame di prova per il Pescara di Zeman, la partita verità per aiutare a capire il reale valore degli abbruzzesi. La trasferta di Bari rappresentava infatti grosse insidie per una squadra che solitamente subusce tante reti e oltretutto deve far a meno del suo bomber principe Ciro Immobile. L’undici di Torrente era considerata una formazione ostica, forte in difesa e pericolosissima in avanti grazie alla solidità di Marotta e alla fantasia di Forestieri e Rivas. In assenza di Immobile però a rubare la scena è talento di Insigne, lo scugnizzo partenopeo continua ad impressionare per numeri e qualità regalando una prestigiosa vittoria che lancia il Pescara al secondo posto ad un solo punto dal rullo compressore Torino. Il talentino scuola Napoli, lo scorso anno con Zeman a Foggia, evidenzia tutti i limiti di una difesa giovane e insperta beffando Kopunek in occasione della prima rete (bellissima) e approfittando di una colossale dormita generale per segnare il gol del raddoppio. Il Bari non si vede praticamente per tutto il primo tempo dando però un doppio squillo proprio sul gong della prima frazione ma Forestieri e Rivas sbagliano incredibilmente.

    Lorenzo Insigne
    I galletti nella ripresa più per orgoglio che per qualità spingono e grazie ad un Pinsoglio non in giornata rischiano in più occasioni di pareggiare. Il gol non arriva e al 20′ arriva il sigillo di Insigne che nel finale poi avrebbe modo di realizzare la tripletta. Il Pescara continua a vincere e lo fa senza subire reti dando segnali di crescita importanti, per il Bari ancora un passo indietro. Nell’altro anticipo il Modena espugna Ascoli al fotofinish decretando forse l’addio di Castori. Video highlights Youtube Bari-Pescara 0-2 [jwplayer config=”240s” mediaid=”102403″]

  • Guardi Pescara e rivedi Zemanlandia

    Guardi Pescara e rivedi Zemanlandia

    Cirto Immobile | © Getty Immages
    Diciannove punti dopo 10 gare del torneo, quarto posto in graduatoria ed attacco stratosferico secondo la più pura delle tradizioni zemaniane: il Pescara 2011/12 ha iniziato il campionato con il piede giusto e, nonostante qualche fisiologica battuta d’arresto, diverte e convince. La trasferta di Brescia può rappresentare la svolta della stagione, anche se i tempi sono forse prematuri per parlare di salto di categoria, sempre che nel derby con l’Ascoli non si assista al calo motivazionale e di concentrazione visto a Castellammare di Stabia. Umiltà e dedizione, questi devono essere gli imperativi in casa Pescara per continuare sul cammino virtuoso intrapreso nelle prime dieci tappe. Non cogliere il successo nel derby, infatti, potrebbe parzialmente vanificare l’impresa di Brescia dove il Delfino ha sfata il tabù Rigamonti imponendosi con un secco 0:3 che non ammette repliche. Il Pescara soffre nei primi 20 minuti ma tiene bene il campo, poi cresce in misura esponenziale. Squadra corta (tantissime le volte nelle quali le Rondinelle sono finite in offside) e padrona del campo con Anania che agisce più da libero che da estremo difensore. Il tutto esaltato da una caratteristica che i detrattori definiscono ‘poco zemaniana’, la concretezza. Da 25 anni lo slogan di Zeman è sempre lo stesso, fare un gol più dell’avversario piuttosto che subirne uno in meno, e non è cambiato nemmeno dopo tutte le intemperie che nello Stivale del Pallone ha vissuto: a Pescara come agli albori della sua carriera, a Foggia come su entrambe le sponde del Tevere, in Puglia come nella sfortunata parentesi con la Leonessa d’Italia. Il boemo torna da Brescia da trionfatore dopo aver consumato una rivincita tanto attesa, probabilmente più con se stesso che non con quella squadra dove non è riuscito ad imporsi. Anche se, conoscendolo, non lo ammetterà mai. Non è tempo di cullarsi sugli allori né di fare proclami, è il tempo di lavorare per seminare ciò che a Primavera potrebbe essere un raccolto eccezionale. Immobile continua a segnare (8 gol e titolo di capocannoniere provvisorio del torneo), il collettivo cresce esaltato dalle magie del genio Insigne e dalla sagacia dello zoccolo duro di uomini esperti (Anania-Zanon-Gessa-Togni-Cascione-Sansovini) in attesa del rientro dei gioiellini Verratti e Capuano. Piedi per terra e tanto lavoro per poter volare in seguito. Il perfezionista Zeman docet in tal senso.