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  • Hamsik punisce il Chievo, il Napoli non molla la Juve

    Hamsik punisce il Chievo, il Napoli non molla la Juve

    Nel posticipo della nona giornata di campionato il Napoli batte per 1-0 il Chievo e mantiene il secondo posto in classifica alle spalle della Juventus. Alla fine ci pensa Marek Hamsik – indiziato numero uno alla vigilia – a sbrogliare la matassa, resa ingarbugliatissima dalla leggerezza sotto porta degli arcieri azzurri. Una sequela di errori clamorosi hanno impedito ai partenopei di liquidare la pratica in maggiore scioltezza. Insomma, vittoria meritata per gli uomini di Mazzarri, ma quanta fatica! Con un Cavani in meno, infortunato in tribuna, e i compagni che si esibiscono in una ripetuta serie di errori e incertezze sottoporta, a inizio ripresa è il bel sinistro dello slovacco a rompere gli equilibri e regalare i tre punti ai suoi.

    Cavani non ce la fa, Pellissier out — Come da pronostico della vigilia “El Matador” non recupera dal fastidio ai flessori della coscia sinistra. Al suo posto c’è Insigne che si posiziona in linea con Pandev. Questa l’unica novità – forzata – presentata da Mazzarri. Behrami è in campo regolarmente. Nel Chievo la sorpresa la panchina di Pellissier, ancora non al top. Corini si copre e schiera Marco Rigoni e Luciano a fare mediana, Thereau unico riferimento avanzato. In mezzo spazio a Vacek.

    Solo Napoli — Il Napoli vuole scacciare le paure dopo le ultime due sconfitte subite tra campionato e coppa. E infatti i partenopei partono fortissimo, dominando per tutto il primo tempo. Con un Insigne in giornata a svariare come un pazzo. Ma la precisione sottorete è un optional, e anche la lucidità in fase di rifinitura è qualcosa di quantomeno astratto. Questione di cattiveria. Certo la fortuna non aiuta. Inler all’8′ lascia partire un destro violento da fuori area con la palla che finisce sul palo, poi sulla schiena di Sorrentino e ancora prende un effetto strano a pochi centimetri dalla linea. Per Maggio e Pandev le responsabilità sono più evidenti. Il primo irrompe di testa su un cross di Insigne e manda incredibilmente alto da due passi; il secondo si divora un’altra occasione girando alto a porta vuota. Prove generali di una serata da incubo. Il Chievo non reagisce, perforato com’è sugli esterni e spesso in confusione sulle accelerazioni di Insigne. Zero emozioni per i clivensi, e fine primo tempo a reti inviolate.

    Marek Hamsik
    Marek Hamsik decide Napoli-Chievo © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Sempre Marechiaro — La ripresa è un gioco psicologico per cuori forti. Troppi fantasmi per una squadra sola. Poi Al 13′, il gol dei tre punti. Come una luce in mezzo al marasma. E ancora una volta, a risolvere le grande del Napoli è Hamsik: intuizione in verticale di Zuniga, sinistro incrociato dello slovacco. San Paolo in delirio. La reazione del Chievo ha il nome di Pellissier. Con l’ingrasso dell’attaccante il Chievo comincia a spingere, lasciando però spazi importanti ai partenopei. Che non ne approfittano sprecando ancora moltissimo. Poco dopo la mezz’ora i veneti rimangono in dieci per l’espulsione di Vacek, ma il Napoli non ne ha più. Sofferenza forse immeritata per quello che si è visto in campo. Alla fine, però, missione compiuta. E Juve sempre a tre punti.

    NAPOLI-CHIEVO 1-0 (primo tempo 0-0)

    MARCATORE: 13′ st Hamsik.

    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga (26′ st Dossena); Pandev (30′ st Vargas), Insigne (40′ st Dzemaili). In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Aronica, Mesto, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

    CHIEVO (4-4-1-1): Sorrentino; Frey, Andreolli, Dainelli, Dramè; Vacek, L. Rigoni, Hetemaj (16′ st Pellissier), Luciano (10′ st Papp); M. Rigoni (31′ st Moscardelli), Thereau. In panchina: Puggioni, Viotti, Jokic, Cruzado, Cofie, Guana, Samassa, Stoian, Di Michele. Allenatore: Corini.
    ARBITRO: Celi di Bari.

    De Sanctis 6 – Normale amministrazione per portiere napoletano.
    Campagnaro 6,5 – Non è che sia sollecitato più di tanto dagli attaccanti del Chievo, ma lui comunque si fa trovare pronto.
    Cannavaro 6,5 – Vale lo stesso discorso fatto per Campanaro.
    Gamberini 6,5 – Esperienza e carattere al servizio della squadra. Importante.
    Maggio 6,5 – Trottolino non si ferma un attimo. Brucia l’erba del San Paolo, ma quel gol divorato clamorosamente pesa come un macigno.
    Behrami 7 – Troppo importante per gli equilibri del Napoli. Tuttofare. E con qualità.
    Inler 7 – Sfiora più volte il gol, imposta con continuità, fa filtro sulla mediana. Pilastro.
    Hamsik 7 – Ormai è lui la chiave per aprire le casseforti difensive. Con Cavani un asse terrificante per qualsiasi avversario.
    Zuniga 6,5 – Suo l’assist per Hamsik al 13’st. Il duello con Frey è pura accademia. Incide sul match per almeno 50’.
    Pandev 6 – Meno incisivo del solito. Cade nel vortice degli errori sottoporta dei partenopei.
    Insigne 7 – Un pazzo scatenato sul prato del San Paolo. Ogni pallone che tocca è un pericolo per il Chievo. Manca solo il gol.
    Mazzarri 6,5 – Con Cavani in campo sarebbe stata un’altra partita. In ogni caso il suo Napoli domina in lungo e in largo.

    VIDEO NAPOLI-CHIEVO 1-0

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  • Napoli-Chievo, Cavani assente Mazzarri lancia Insigne

    Napoli-Chievo, Cavani assente Mazzarri lancia Insigne

    Battere il Chievo per riprendere subito la corsa sulla Juve in campionato. Il Napoli, dopo le sconfitte esterne contro i bianconeri e il Dnirpo, ospita al San Paolo il rigenerato Chievo di Corini, nel posticipo della nona giornata. Partita a cui i partenopei si presentano senza Edinson Cavani, ancora alle prese con dei fastidi ai flessori della coscia sinistra. Insomma, turno di riposo per l’uruguaiano, e largo ad Insigne. Di fronte gli azzurri si troveranno un avversario “che pensa da grande”, in crescita dopo il cambio in panchina. L’arrivo di Corini finora ha portato un cambio di mentalità decisivo, con la squadra maggiormente propositiva e votata al gioco d’attacco.

    Qui NapoliWalter Mazzarri non ha dubbi: spazio ai titolari e concentrazione massima. Le batoste europee impongono una seria riflessione in casa napoletana, alla luce soprattutto del divario esistente tra le prestazioni dei titolari e quelle delle seconde linee. La tattica, stando alle ultime indicazioni date dalla rifinitura, parlano di un classico 3-5-2 con Hamsik pronto a supportare l’azione delle punte e ad assistere Inler nell’impostazione della manovra. L’allenatore azzurro, quindi, riproporrà grosso modo la formazione titolare vista a Torino contro la Juventus, ma con qualche modifica obbligata. Davanti a De Sanctis linea difensiva con Campagnaro, Cannavaro e Gamberini. A centrocampo Maggio e Zuniga sugli esterni con Behrami, Inler ed Hamsik al centro. In attacco Pandev e Insigne. Fuori dunque Cavani, fermo ai box per un leggero risentimento muscolare. Nel suo recupero si era sperato fino all’ultimo. Ma meglio non rischiare.

    Lorenzo Insigne
    Lorenzo Insigne titolare in Napoli-Chievo © Valerio Pennicino/Getty Images

    Qui ChievoEugenio Corini non snatura la sua creatura, e conferma l’intenzione di giocare per vincere. Gioco d’attacco, quindi, e velocità in fasi di transizione positiva. Con qualche accorgimento in fase di non possesso: esterni bloccati, per limitare le incursioni di Maggio e Zuniga. Dall’infermeria le notizie certo non aiutano. Mentre è certo il recuperato Marco Rigoni, che comunque partirà dalla panchina, sono confermate, invece, le indisponibilità di Squizzi, Paloschi e Sardo. Nel 4-3-3 offensivo dei gialloblù linea difensiva con Dainelli ed Andreolli al centro, Frey a destra e Dramè a sinistra. A centrocampo Guana, Rigoni ed Hetemaj. In attacco Luciano e Thereau in supporto a Pellissier.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI-CHIEVO

    NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev; Insigne. A disposizione: Rosati, Grava, Fernandez, Aronica, Britos, Mesto, Dzemaili, Donadel, El Kaddouri, Dossena, Vargas. All: Mazzarri.

    CHIEVO (4-3-3): Sorrentino; Frey, Dainelli, Andreolli, Dramé; Guana, L. Rigoni, Hetemaj; Luciano, Thereau, Pellissier. A disposizione: Puggioni, Viotti, Jokic, Farkas, Papp, Vacek, Cruzado, M. Rigoni, Moscardelli, Samassa, Stoian, Di Michele. All: Corini.

    ARBITRO: Domenico Celi di Bari (Marrazzo-Giachero/De Pinto; add1: Damato; add2: Di Paolo)

  • Dnipro-Napoli, Mazzarri non rinuncia al turnover

    Dnipro-Napoli, Mazzarri non rinuncia al turnover

    Il Napoli di Walter Mazzarri vuole rialzare la testa dopo la prima sconfitta in campionato rimediata con la Juve. I partenopei questa sera sono attesi a Dnipropetrovsk, dove è in programma Dnipro-Napoli, match valido per la terza giornata del girone F di Europa League. Gli ucraini guidano il girone a punteggio pieno, Napoli e Psv sono fermi a quota 3 mentre gli svedesi dell’Aik Solna sono ancora fermi al palo. Il Napoli quindi è chiamato a non sbagliare in Ucraina soprattutto dopo il 3-0 rimediato in Olanda dal Psv Eindovhen nell’ultima apparizione europea. Una sconfitta stasera e una contemporanea (e probabile) vittoria del Psv con l’Aik Solna complicherebbe, non poco, il discorso qualificazione per gli uomini di Mazzarri. Nonostante questo stasera il Napoli varerà il solito turnover sperando di non dover ricorrere all’artiglieria pesante in panchina che risponde ai nomi di Cavani e Pandev. Hamsik squalificato per l’espulsione rimediata con il Psv, non sarà della partita così come Maggio e Campagnaro non sono stati convocati.

    Mazzarri
    Mazzarri e il Napoli vogliono rialzare la testa © Marco Luzzani/Getty Images

    In attacco spazio quindi dal 1′ a Edu Vargas, capocannoniere europeo del Napoli grazie ai 3 gol rifilati all’Aik Solna, affiancato dall’estro di Lorenzo Insigne, ancora a caccia del primo gol europeo con la maglia del Napoli. Degli 11 che hanno affrontato la Juve, stasera scenderanno in campo solo Behrami e Gamberini, per il resto squadra rivoluzionata negli uomini ma non nel modo di giocare. In porta Rosati sostituirà De Sanctis, in difesa detto della presenza di Gamberini, ci saranno anche Aronica e l’argentino Fernandez. A centrocampo agiranno sulle fasce Mesto e Dossena, con Donadel e Behrami al centro. Dzemaili farà le veci di Hamsik alle spalle della coppia d’attacco formata da Insigne e Vargas.

    Non un impegno facile per il Napoli quello di stasera, il Dnipro infatti è un avversario alquanto temibile soprattutto se affrontato tra le mura amiche. I 6 punti con i quali guida il girone non sono casuali, chiedere al Psv che prima di demolire a domicilio il Napoli, aveva perso in Ucraina per 2-0. Reduce dalla seconda sconfitta stagionale in campionato, il Dnipro dopo 12 gare è secondo con 24 punti nella Premier League ucraina, comandata a punteggio pieno dallo Shakhtar Donetsk, squadra che in Champions ha messo in fila niente meno che il Chelsea, campione d’Europa, e la Juventus, campione d’Italia.

    Il Dnipro, che di recente in campionato ha battuto a domicilio la Dinamo Kiev, impegnata nel girone di Champions del Psg, rappresenta una squadra estremamente tecnica ma con dei limiti difensivi che il Napoli può e deve sfruttare. Gli ucraini, allenati da Juande Ramos ex tecnico del Siviglia che vinse 2 Coppa Uefa consecutive ma anche di Tottenham e Real Madrid, giocano con un 4-4-2 dove trovano maggior risalto i 2 giocatori più talentuosi, il 24enne attaccante croato Kalinic e il numero 10 ucraino Konoplyanka. In attacco oltre a Kalinic da tenere d’occhio Seleznyov, capocannoniere degli ultimi 2 campionati ucraini. Grazie a questi interpreti la fase offensiva è l’arma più pericolosa degli ucraini, che di contro spesso mancano di una buona fase difensiva lasciando spazio ai contropiedi degli avversari. Il Napoli, una delle squadre maestre del contropiede, ha le capacità per far male alla retroguardia ucraina ma allo stesso tempo gli azzurri dovranno dimostrare una solidità difensiva che in Europa (complice l’ampio turnover) non sempre hanno dimostrato di avere vedi i 3 gol presi dal Psv.

    Probabili formazioni Dnipro-Napoli

    Dnipro (4-4-2): Lastuvka; Mandziuk, Mazuch, Odibe, Strinic; Zozulya, Rotan, Giuliano, Konoplyanka; Kalinic, Seleznyov. All.: Juande Ramos

    Napoli (3-4-1-2): Rosati; Gamberini, Fernandez, Aronica; Dossena, Behrami, Donadel, Mesto; Dzemaili; Insigne, Vargas. All.: Walter Mazzarri

  • Juve-Napoli, chi più stanco dopo le nazionali?

    Juve-Napoli, chi più stanco dopo le nazionali?

    Poco più di 3 giorni ci separano dal big match Juve-Napoli, la sosta per le nazionali volge al termine con la testa dei giocatori già proiettata al prossimo impegno di campionato. Tra una partita e l’altra delle varie nazionali però non sono mancate le polemiche con protagonisti i giocatori delle prime 2 squadre di Serie A, Juve e Napoli per l’appunto. La chiamata di De Laurentiis ad Abete, le spiegazioni di Prandelli su un presunto favoritismo ai bianconeri nazionali, il ballottaggio Buffon-De Sanctis davvero futile poichè riguardante i portieri, che giocando acquisiscono più fiducia che stanchezza. Insomma non ci siamo fatti mancare niente in questo mare di polemiche dove l’unico filo conduttore è la sfida al vertice di sabato sera. Ieri è andata in scena la seconda tornata dei match per le qualificazioni ai mondiali del 2014. Ecco che allora noi, trascinati da tutte le polemiche, vogliamo capirci di più. Tra Juve e Napoli chi ha riposato di più? Chi arriva meglio alla sfida al vertice? Il Napoli? O la Juve?

    Innanzitutto considerando anche la prima tornata di sfide nazionali, quelle giocate venerdì scorso per intenderci, è la Juve ad aver giocato di più con i suoi 1699′ totali, ben 120 minuti più del Napoli (1579′). Considerando invece solo le partite giocate ieri, il Napoli ha giocato in totale 729′ mentre i bianconeri 713′. 16 minuti di riposo in favore della Juve, faranno la differenza? Non dovrebbe essere così, ma per capirci di più possiamo continuare la nostra analisi facendo una distinzione importante che ci porterà a confrontare solo i minuti giocati dai titolari bianconeri e i minuti giocati dai titolarissimi di Mazzarri.

    Prima di tutto, la nostra analisi ha come punto di riferimento le formazioni tipo di Juve e Napoli di seguito elencate:

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Vidal, Asamoah; Vucinic, Giovinco

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Cannavaro, Campagnaro, Gamberini; Maggio, Inler, Behrami, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani

    Juventus FC v SSC Napoli - 2012 Italian Super Cup
    Cresce l’attesa per Juventus-Napoli © Lintao Zhang/Getty Images

    Dei 22 giocatori sopra elencati ieri non hanno giocato neanche un minuto Buffon, Bonucci, Vidal, Asamoah, Giovinco per la Juventus e Cannavaro, Gamberini, Maggio, Zuniga e Pandev per il Napoli. Questa prima analisi finita in pareggio (5-5) non soddisfa abbastanza la nostra curiosità. Quindi passiamo ad analizzare dettagliatamente i minutaggi di coloro che sono scesi in campo. Barzagli, Chiellini e Pirlo hanno giocato ieri la partita per intero così come Lichsteiner con la Svizzera. A questi aggiungiamo i 74′ giocati da Marchisio, uscito per una sublussazione alla spalla sinistra che non dovrebbe mettere a rischio la sua presenza contro il Napoli, e i 4 minuti giocati da Vucinic subentrato a Jovetic con il Montenegro. Se la matematica non è un’opinione i 6 titolari bianconeri in campo ieri hanno totalizzato 438 minuti. Per quanto concerne il Napoli partita intera per De Sanctis, Behrami, Inler e Hamsik. A loro si aggiungono Campagnaro, per lui 90′ in Cile-Argentina e la punta di diamante Cavani. El Matador è subentrato a Maxi Pereira al 37′ di Bolivia-Uruguay 4-1, senza riuscire però a cambiare l’inerzia della partita. In definitiva sommando i minutaggi dei 6 titolari azzurri vien fuori un totale di 503′, che genera una differenza di 65′ relativamente più grande rispetto al confronto fatto senza distinzione tra titolari e panchinari.

    Questo perchè molti possibili panchinari di Juve-Napoli ieri hanno giocato eccome. Partita piena per i juventini Isla, Marrone e Bendtner mentre Giaccherini ha visto il campo solo negli ultimi 5 minuti. Nel Napoli da segnalare i 90′ giocati da Insigne, i 36′ disputati da Vargas con il Cile, i 10′ di Dzemaili con la Svizzera e infine la partita intera di Fernandez nell’Argentina. I numeri dicono che i nazionali del Napoli hanno giocato leggermente in più, soprattutto ieri, ma è anche vero che alla Juve la nazionale ha restituito ben 3 titolari acciaccati vedi Buffon, Giovinco e Marchisio.

    Dopo aver dato i numeri è tempo di lasciar spazio al campo. Tra poco più di 72 ore il prato dello Juventus Stadium ci dirà il suo verdetto.

  • L’Italia Under 21 vince anche in Svezia e si qualifica agli Europei

    L’Italia Under 21 vince anche in Svezia e si qualifica agli Europei

    Continua ad incantare l’Under 21 italiana. La Nazionale azzurra passa anche in Svezia e si qualifica per la Fase finale dei prossimi Campionati Europei. Successo strameritato per Insigne e compagni, che in un finale ad alta tensione la spuntano per 3-2 contro i pari età scandinavi. Oltre a Lorenzo il “Magnifico” sono andati in rete anche Florenzi e Immobile, che così completano il fantastico revival della prima partita giocata con Devis Mangia in panchina, l’amichevole folgorante contro l’Olanda nella terra dei tulipani, fin qui la migliore partita di tutto il filotto. Si va quindi in Israele, dove a metà giugno si disputerà Euro 2013. L’Italia si candida prepotentemente alla vittoria finale, con la sola Spagna a poter essere di intralcio nel cammino che porta alla finalissima.

    Prestazione da prima della classe quella dell’Under 21, sbarcata in Svezia consapevole della propria forza e “ingrata” del successo ottenuto quattro giorni prima allo Stadio Adriatico. Subito pressing altissimo e voglia di proporre gioco, senza che gli avversari potessero replicare. Il pallone viene recuperato regolarmente prima che varchi la metà campo e viene subito rispedito ai due laterali Insigne e Florenzi (quest’ultimo spostato sulla fascia destra con la promozione di Fausto Rossi in mezzo al campo) che riescono sempre a creare pericoli alla retroguardia non irresistibile dei padroni di casa.

    Italy v Sweden - UEFA European Under-21 Championship
    Devis Mangia e i suoi ragazzi parteciperanno a Israele 2013 | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Molte le palle gol sprecate dagli azzurri, sia nel corso del primo che del secondo tempo. Fino a quando è arrivato il gioiello di Insigne al 68′, che in un amen ha prima ricevuto palla, si è girato e trovato un angolo impensabile per il portiere avversario. L’Italia si sblocca definitivamente e trova il raddoppio tre minuti più tardi con Florenzi, grazie a un gol fotocopia che lo stesso aveva realizzato contro l’Olanda. L’incontro pare finito ma la Svezia trova subito la rete con Ishak e nel giro di cinque minuti pareggia incredibilmente l’incontro con un bellissimo tiro al volo di Hiljemark. Inizia così un finale ad alta tensione, perché altri due gol degli scandinavi avrebbero rappresentato la fine dei sogni azzurri. E’ stato bravissimo Bardi nel riscattare la prova opaca di venerdì scorso, ed altrettanto bravo Gabbiadini (appena entrato) a confezionare l’assist decisivo per Ciro Immobile, che a quattro minuti dal termine faceva riprendere la festa italiana, una lunga e meritata festa per Devis Mangia e per chi, come Sacchi, ha saputo dare un nuovo impulso ad un movimento che dopo la sconfitta contro la Bielorussia nel 2010 di due anni fa era sull’orlo del fallimento.

    VIDEO SVEZIA-ITALIA UNDER 21 (LA MAGIA DI INSIGNE)
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  • Under 21, Italia in Svezia con finestra su Euro 2013

    Under 21, Italia in Svezia con finestra su Euro 2013

    L’Italia Under 21 si avvicina alla partita di questa sera contro la Svezia consapevole di poter staccare con relativa tranquillità il pass per Israele 2013. Da quanto visto venerdì scorso allo stadio Adriatico, gli azzurri di Devis Mangia hanno le carte in regola per cogliere in successo anche in terra scandinava, lasciando così i nipoti di Zlatan Ibrahimovic a casa durante i prossimi Campionati Europei che avranno inizio l’otto giugno prossimo. Il gioco e la mentalità vincente con cui l’Italia ha affrontato il match d’andata la dicono lunga sulle idee tattiche dell’allenatore, che dopo un trascorso da grande a Varese (sponda Primavera) non ha poi trovato la giusta continuità in Serie A, forse per via della scelta infelice di approdare sulla bollente panchina del Palermo di Zamparini. Questa sera Mangia ha quindi l’opportunità di scrivere una delle pagine più importanti fin qui della sua carriera.

    In campo scenderà lo stesso undici titolareche ha affrontato la sfida contro la Svezia a Pescara quattro giorni fa. Dovrebbe partire ancora dal primo minuto lo stesso Bardi, più volte in verità resosi protagonisti di svarioni nella propria area di competenza che per poco non causavano la classica frittata di inizio stagione. Scelta che lascia tuttora perplessi, dal momento che in panchina siede un certo Mattia Perin, uno dei migliori giovani della Serie A fino a questo momento e considerato come l’erede di Gianluigi Buffon per la porta azzurra dei prossimi anni (fra l’altro di recente il nome di Perin è stato accostato anche alla panchina del Milan).

    Italy v Republic of Ireland  - UEFA Under-21 Championship
    L’Italia Under 21 di Devis Mangia stasera in campo contro la Svezia | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    A centrocampo giostrerà la coppia Marrone-Florenzi, la quale ha dimostrato di creare un mix unico di aggressività e tecnica, mandando in tilt (e ci riferiamo ad Alessandro) a più riprese la statica difesa avversaria. Fari puntati poi sull’intesa ancora magica tra Insigne e Immobile. I due infatti non si sono dimenticati come giocavano a Pescara, e seppur con un modulo diverso rispetto al 4-3-3 zemaniano, sono riusciti a incantare ugualmente il loro (ex) pubblico. In attacco il compagno di Ciro sarà la Zanzara De Luca.

    Probabili formazioni Svezia-Italia Under 21
    Svezia: Johnsson, M. Johansson, Jansson, Pettersson, Demir, Hiljemark, J. Johansson, Hamad, Ajdarevic, Thern, Iskak.
    Italia: Bardi, De Sciglio, Caldirola, Capuano, Frascatore, Marrone, Florenzi, Saponara, Insigne, De Luca, Immobile.

  • Under 21 sprecona, Immobile regala il successo

    Under 21 sprecona, Immobile regala il successo

    Termina 1-0 in favore dell’Under 21 Italia-Svezia, match d’andata delle qualificazioni play-off per i prossimi Campionati Europei di Israele 2013.  Dopo ieri sera il traguardo è più vicino. Non tanto per il risultato, che sta strettissimo ai ragazzi di Mangia, quanto per il livello di gioco espresso dagli azzurri. In pochi a Pescara, se non a livello affettivo, hanno fatto in tempo ad accorgersi dell’assenza di Verratti, loro concittadino. Il 4-4-2 del nuovo tecnico federale è il modulo più convincente degli ultimi anni in seno all’Under 21. Calcio propositivo, di prima, veloce, aggressivo, difesa alta, tutti concetti che vengono interpretati al meglio dai ragazzi a disposizione dell’ex allenatore del Varese (Primavera) e del Palermo. Volendo aprire una breve parentesi, lo stesso Zamparini ieri ha dichiarato che Ancelotti non capisce nulla di calcio. Vedendo e ammirando la partita di ieri sera, non si può non dire lo stesso anche per il patron rosanero. In simpatia.

    Tralasciando i primi 10′ minuti, dove la Sveziasi è resa pericolosa più per l’inizio confusionario di Bardi (perché non dare fiducia a Perin?) quanto per meriti suoi, l’incontro è stato giocato ad una porta sola. Insigne a sinistra e Immobile al centro dell’attacco hanno fatto rivivere emozioni forti al pubblico abruzzese, che ormai li ha adottati come beniamini sebbene non giochino più nel Delfino. Oltre a Insigne che ha fatto impazzire i difensori scandinavi sulla propria fascia di competenza, da sottolineare l’ennesima prestazione maiuscola di un certo Alessandro Florenzi, anche lui plasmato a immagine e somiglianza da Zeman.

    Italy v Sweden - UEFA European Under-21 Championship
    E’ una grande Giovane Italia quella vista a Pescara | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il gol è arrivato quasi subito, al 17′ minuto, con Immobile bravo a ribattere in rete la corta respinta del portiere avversario sul calcio di punizione battuto proprio dall’ex compagno di squadra Lorenzo Insigne. Sembra il preludio ad una goleada, invece l’Under 21 non riesce più a trovare la via del gol nei restanti 70′ minuti del match. Sfortunata la squadra di Mangia, più volte vicina al raddoppio ma che alla fine ha dovuto accontentarsi di uno striminzito 1-0, risultato che comunque non inficia la grandissima prova offerta ieri sera dai ragazzi. Il ritorno è in programma fra 3 giorni in Svezia. Difficile ipotizzare un ribaltamento repentino dopo quanto visto a Pescara.

    VIDEO UNDER 21 ITALIA-SVEZIA 1-0
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  • Italia-Svezia Under 21, c’è Insigne per Euro 2013

    Italia-Svezia Under 21, c’è Insigne per Euro 2013

    A Pescara è tutto pronto ormai per Italia-Svezia, andata dei play-off qualificazione di Euro 2013. Chi vince accede alla Fase finale dell’Europeo che si giocherà il prossimo giugno in Israele. Entrambe le nazionali hanno vinto il proprio girone d’appartenenza e ora si ritrovano difronte per staccare l’ultimo decisivo pass per Israele. Due anni fa terminò come peggio non poteva per gli azzurri di Casiraghi: un successo illusorio all’andata per poi subire la cocente sconfitta per 3-0 in Bielorussia, ko che sancì l’addio a Euro 2011 e alle Olimpiadi di Londra. Alla vigilia della sfida il ct Devis Mangia non ha voluto caricare di troppe responsabilità i suoi uomini, per evitare spiacevoli sorprese qualora qualcosa dovesse andare storto nei 180′ minuti che attendono l’Under 21.

    L’ex tecnico di Varese e Palermo continua a puntare sul 4-4-2 delle ultime uscite. In attacco spazio alla coppia Immobile-De Luca. La punta dell’Atalanta sostituisce Fabio Borini, reduce da una frattura allo scafoide carpale del piede destro, infortunio per il quale sarà costretto a dare forfait anche per la gara di ritorno.

    SSC Napoli v Parma FC - Serie A
    Lorenzo Insigne torna a Pescara insieme a Immobile | ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Sulle fasce agiranno Lorenzo Insigne e Saponara. Il primo vuole dimostrare a Prandelli di meritare la chiamata in Nazionale maggiore tanto quanto El Shaarawy. Facile ipotizzare un suo impiego in posizione più avanzata rispetto a Saponara per cercare maggiormente il dialogo con l’ex compagno di squadra Immobile, la coppia d’oro del Pescara allenato da Zdenek Zeman la scorsa stagione. A centrocampo, complice la pesante assenza di Verratti (selezionato da Prandelli per il match contro l’Armenia), Mangia si affida a Marrone e Florenzi, con quest’ultimo chiamato ad accorciare verso le due punte e offrire soluzioni alternative al gioco degli azzurri. In difesa la coppia centrale sarà composta da Capuano e Caldirola, con De Sciglio e Frascatore terzini. Per il ruolo di estremo difensore dovrebbe spuntarla Bardi, con Perin che si accomoderà in panchina.

    Probabili formazioni Italia-Svezia Under 21 (ore 21)
    Italia (4-4-2): Bardi, De Sciglio, Caldirola, Capuano, Frascatore, Marrone, Florenzi, Saponara, Insigne, Immobile, De Luca.
    Svezia (4-4-2): Jonhson, M. Johansson, Jansson, Petterson, Demir, Hiljemark, J. Johansson, Ajdarevic, Hamad, Ishak, Armenteros.

  • Under 21, convocati per la Svezia. Mangia sfida Prandelli

    Under 21, convocati per la Svezia. Mangia sfida Prandelli

    L’Under 21 del nuovo commissario tecnico Mangia si affaccia ai play-off per le qualificazioni a Euro 2013. La doppia sfida contro la Svezia (match di andata questo venerdì, il ritorno di martedì) è l’ultimo passo che manca per raggiungere nuovamente palcoscenici da tempo soltanto accarezzati con la mente. Sebbene quella scandinava non sia una Nazionale materasso, gli azzurri hanno tutte le carte in regola per ottenere il pass che darebbe la presenza certa ai prossimi campionati europei di categoria. Fin qui il cammino di Mangia è stato ottimo, a partire dall’esordio scintillante in amichevole contro l’Olanda. L’unico neo della nuova gestione rimane la sconfitta casalinga (ininfluente) contro la modesta Irlanda del Nord.

    Le convocazioni del commissario tecnico azzurro faranno sicuramente discutere. Leggendo i nomi dei convocati infatti, più di uno potrebbe storcere il naso e vedere un gesto di sfida quasi plateale nei confronti di Cesare Prandelli e della Nazionale maggiore, impegnata nel girone di qualificazione ai prossimi Mondiali del 2014 in Brasile. Mangia non si è fatto problemi nel convocare almeno due-tre elementi che ad oggi, anche alla luce della lista dei convocati dello stesso Prandelli, avrebbero potuto far parte tranquillamente della Nazionale A.

    lorenzo insigne
    Lorenzo Insigne, il pomo della discordia tra Mangia e Prandelli | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    In attacco Mangia ha selezionati Insigne e Borini. Il primo è reduce dalla prima assoluta con l’Italia dei “grandi”, nel match che gli azzurri hanno disputato un mese fa contro Malta. Il secondo invece ha fatto parte dei 23 prescelti per gli Europei di Ucraina e Polonia, sebbene non abbia mai calcato il terreno di gioco. In difesa poi spicca anche il nome di Mattia De Sciglio, una delle rivelazioni di questo avvio di campionato, con Prandelli che ha ripetuto più volte di tenerlo sotto osservazione per le grandi potenzialità dimostrate nelle prime uscite da titolare con il Milan. Senza dimenticarci infine di Alessandro Florenzi, centrocampista tuttofare della Roma di Zeman, anche lui in odore di Nazionale maggiore dopo le ottime prestazioni offerte con la maglia giallorossa.

    CONVOCATI ITALIA UNDER 21 PER LA DOPPIA SFIDA CON LA SVEZIA
    Portieri: Bardi, Colombi, Perin.
    Difensori: Bianchetti, Caldirola, Capuano, De Sciglio, Donati, Frascatore, Romagnoli, Sampirisi.
    Centrocampisti: Crimi, Florenzi, Insigne, Marrone, Rossi, Sala, Saponara, Viviani.
    Attaccanti: Borini, De Luca, Gabbiadini, Immobile, Longo.

  • Mazzarri ha scelto il campionato. Il Napoli umiliato ad Eindhoven

    Mazzarri ha scelto il campionato. Il Napoli umiliato ad Eindhoven

    Che disastro. Il Napoli delle seconde linee crolla ad Eindhoven incassando tre gol dal Psv nella seconda giornata del girone F. Match sempre in mano agli olandesi che sin dall’inizio hanno imposto il loro ritmo passando in vantaggio dopo 19’ con Lens, raddoppiando sul finire di primo tempo con Mertens e triplicando ad inizio ripresa con Marcelo. Insomma partenopei mai in gara che hanno rischiato anche un passivo più pesante nonostante Mazzarri nella ripresa ha cercato di gettare nella mischia qualche big rimasto inizialmente fuori.

    Il ko contro il Psv evidenzia ancora una volta tutti i limiti di una squadra, quella azzurra, che oltre all’undici titolare sembra avere poco in termini qualitativi. La figuraccia contro il Psv poi è stata resa ancora più pesante dal grosso nervosismo dimostrato durante il match con ben otto cartellini gialli che rischiano di pesare per il prosieguo del girone. Che il campionato sia la priorità dei campani lo si è capito da tempo, ma stravolgendo così la rosa in Europa League non solo non si andrà avanti ma il rischio figuracce è sempre alto. Troppo disattenta, ma sin dalle prime battute, la squadra ospite, che adotta un atteggiamento attendista, cosa che fa andare a nozze la formazione di Advocaat che approfittando dell’inesperienza di molti avversari afferra la preda e pian piano la divora, grazie all’esperienza di gente come Van Bommel e al brio di un ottimo Strootman. Il vantaggio però è tutto frutto del Napoli, o per meglio dire del suo portiere Rosati che al 19’ su un innocuo pallone calciato dalla metà campo avversaria, e preda del compagno Fernandez, decide di uscire al limite e travolgere proprio quet’ultimo regalando a Lens un pallone solo da depositare in gol.

    Il gol del Psv Eindhoven © Dean/Getty Images

    Il Psv ha così cavalcato l’onda, spingendo sulle corsie laterali dove i napoletani hanno palesato più di una difficoltà. E prima della fine del tempo, su cross di Narsingh è Mertens a ribadire in rete per il 2 a 0. Mazzarri ad inizio ripresa prova a calare l’asso Cavani per un anonimo El Kaddouri ma nulla cambia. E’ Marcelo, tutto solo soletto a fare il 3 a 0 con un colpo di testa. Dentro anche Pandev e Zuniga ma i partenopei la porta avversaria la vedono con il cannocchiale e cominciano a raccogliere gialli in sequenza disarmante. Un Napoli brutto, spento e nervoso. Con l’Udinese ringalluzzita dal successo di Anfield Road serve una svolta immediata per non complicare anche i piani scudetto.

    Le pagelle di Psv-Napoli:
    Van Bommel 7: L’ex giocatore del Milan è onnipresente. Non lascia scampo ai dirimpettai sradicando palloni su palloni e giocandoli alla perfezione.
    Strootman 7: Tanto brio e freschezza per lui che in mezzo al campo fa quello che vuole.
    Mertens 7: Un fulmine che manda in tilt gli esterni del Napoli e trova anche la via del gol.
    Rosati 4.5: La sua papera dà il la al successo olandesi. Ok che non gioca quasi mai, ma un errore così elementare non ha attenuanti.
    Fernandez 4,5: In serata no, dalle sue parti trova strada libera chiunque transiti.
    Vargas 5: I tre gol con l’Aik Solna sono solo un flebile ricordo. Ma di palloni gliene arrivano pochi.
    Mazzarri 4,5: Ok il turnover, ma stavolta si è esagerato. I suoi non sono mai stati in partita e sono apparsi spaesati. Esperimento da non rifare.

    Il tabellino di Psv-Napoli:
    PSV EINDHOVEN (4-3-3): Waterman 6; Hutchinson 6,5, Marcelo 7, Derijck 6, Bouma 6; Strootman 7, Van Bommel 7, Toivonen 6,5; Narsingh 7, Lens 7, Mertens 7. In panchina: Tyton, Engelaar, Ritmaler, Van Ooijen, Manolev, Wijnaldum, Locadis. Allenatore: Advocaat 7
    NAPOLI (3-4-1-2): Rosati 4,5; Cannavaro 5,5, Fernandez 4,5, Aronica 5; Mesto 5, Dzemaili 5,5, Donadel 5, Dossena 5,5 (27′ st Zuniga sv); El Kaddouri4, 5 (1′ st Cavani 5,5); Vargas 5, Insigne 5,5 (17′ st Pandev 5,5). In panchina: De Sanctis, Campagnaro, Uvini, Inler. Allenatore: Mazzarri 4,5

    Le immagini di Psv Eindhoven-Napoli: