Tag: Londra 2012

  • Londra 2012 programma 9 agosto. Triplo sogno con Grego, Donato e Idem

    Londra 2012 programma 9 agosto. Triplo sogno con Grego, Donato e Idem

    Dopo la seconda giornata consecutiva senza medaglie ma con le stupende affermazioni della pallavolo maschile, del settebello della pallanuoto e l’approdo di Vincenzo Mangiacapre in semifinale nei super leggeri con al sicuro almeno il bronzo, oggi sarà il giorno dei triplisti Daniele Grego e Fabrizio Donato e dell’intramontabile Josefa Idem nella canoa K1 500.

    Nessuno avrebbe mai potuto pronosticare una possibile medaglia per la 47enne azzurra alla sua ottava avventura olimpica, già era un sogno approdare in finale, ma la Idem vista in semifinale fa sognare ed il podio non è assolutamente una chimera.

    Dopo l’ormai triste vicenda della positività di Alex Schwazer, l’atletica italiana è aggrappata per la conquista di una medaglia olimpica ai due trilisti Daniele Greco e Fabrizio Donato, tutti e due con possibilità di un posto sul podio. Dopo la brillante qualificazione in semifinale, Noemi Batki tenterà l’accesso in finale nella piattaforma 10m donne con la finale prevista in serata. Prima finale del nuoto di fondo con le speranze azzurre appese a Martina Grimaldi nella 10km. Ci sarà l’esordio delle farfalle azzurre della ritmica, possibile bronzo olimpico e per finire, occhio alla finale del dressage con Valentina Truppachiamata ad una bella figura.

    Josefa Idem ©DAMIEN MEYER/AFP/GettyImages

    Ecco il programma degli atleti azzurri ricordando che l’orario indicato e quello londinese mentre in Italia siamo un ora avanti.

    ATLETICA: ore 19.20 Finale Triplo U /Daniele Greco, Fabrizio Donato

    CANOA: ore 10.15 Finale K1 500 D / Josefa Idem

    CICLISMO: ore 15.00 3^ batteria quarti di finaleBMX U /Manuel De Vecchi

    GINNASTICA RITMICA: ore 13.18 All-Around ind. / Elisa Blanchi, Romina Laurito, Marta Pagnini, Elisa Santoni, Anzhelika Savrayuk, Andreea Stefanescu. /ore 14.50 Team All-Around

    NUOTO DI FONDO: ore 12.00 10 Km. D / Marta Grimaldi

    PALLANUOTO: ore 14.30 Finale 7°/8° posto D / Italia – Gran Bretagna

    SPORT EQUESTRI: ore 12.30 Finale Grand Prix Dressage / Valentina Truppa

    TUFFI: ore 10.00 semifinale piattaforma 10 m D / Noemi Batki / ore 19.00 ev. finale

    VELA: ore 13.00 470 U Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti Medal Race

  • Allison Felix 200 metri d’oro, Merrit domina gli ostacoli

    Allison Felix 200 metri d’oro, Merrit domina gli ostacoli

    Stati Uniti padroni assoluti nella serata londinese con ben 7 medaglie vinte e tre titoli con Merrit nei 110 ostacoli, Felix nei 200 e Reese nel salto in lungo. Gioia russa nei 400 ostacoli con Natalya Antyukh.

    Grande spettacolo anche nelle batterie dei 200 uomini con un solo uomo al comando, Usain Bolt, che dimostra per l’ennesima volta il suo enorme talento dominando la sua batteria e correndo praticamente solo per 150m. rischio assurdo quello corso dall’altro giamaicano Blake che si ferma letteralmente prima del traguardo e rischiando la qualificazione in finale ottenuto solamente per pochissimi centesimi.

    Ma andiamo con le finali di giornata con Allison Felix che si prende la rivincita delle delusioni patite ad Atene e a Pechino dalla giamaicana Veronica Campbell – Brown, solo quarta oggi.  L’americana brucia le avversarie fermando il cronometro a 21”88, mentre l’argento va alla giamaicana Shelly-Ann Fraser (22”09, primato personale). Bronzo per un’altra statunitense, Carmelita Jeter, terza in 22”14. Con il poco vento ed una serata più calda rispetto alle precedenti, la tanta criticata pedana dei salti ha risposto bene permettendo all’americana Reese di conquistare l’oro con la misura di 7.12m a scapito della russa Elena Sokolova (7.07) con il bronzo  che va ancora agli Usa, con il 6.89 di Janay Deloach.

    Allison Felix, regina dei 200m ©Ezra Shaw/Getty Images

    Ancora una vittima illustre nella finale dei 110m ostacoli infatti, dopo il capitombolo in batteria di Liu Xiang che ha causato la rottura del tendine d’achille al cinese, si è fermato dopo cinque ostacoli per infortunio anche il campione olimpico Dayron Robles. La medaglia d’oro è andata, tanto per cambiare, all’americano Aries Merrit che dimostra di meritarsi il titolo olimpico vincendo con un fantastico 12”94 a tre centesimi dal record del Mondo di Robles.

    Giornata negativa per i colori azzurri con Daniele Meucci che ha fallito l’accesso in semifinale nei 5.000m come Silvia Salis nel martello, autrice quest’ultima, di una qualificazione disastrosa. Tutto sommato bene Emanuele Abate che ha fallito per poco una storica finale nei 110 hs finendo in 13”35 con il secondo tempo degli esclusi.

     

  • Londra 2012, pallavolo maschile gli azzurri travolgono gli USA

    Londra 2012, pallavolo maschile gli azzurri travolgono gli USA

    Nella giornata di ieri ai Giochi Olimpici di Londra 2012 è arrivata una sconfitta dolorosa per le azzurre dell’Italvolley che sono state eliminate dalla Corea del Sud con un finale 3-1, perdendo nuovamente l’occasione di conquistare una medaglia olimpica. Fortunamente però a risollevare l’umore in casa dell’Italia è la formazione maschile che, in una gara quasi proibitiva, ha superato gli Stati Uniti ottenendo così il pass per la semifinale.

    PALLAVOLO MASCHILE: Una vittoria inaspettata e quindi dal valore doppio per Lasko e compagni che nella serata di oggi hanno superato gli Stati Uniti con un netto 3-0. Nonostante gli azzurri abbiano disputato un percorso altalenante, arrivando a conquistare la quarta posizione nel proprio girone, sono riusciti a trovare la chiave di volta per affrontare in questi quarti di finale la formazione americana, che si era classificata al primo posto nel girone B.

    Ivan Zaytsev © Elsa/Getty Images

    Un’altra Italia è infatti scesa in campo oggi, consapevole di avere davanti una rosa che aveva conquistato solo vittorie durante la fase a gironi, tranne la sconfitta al tie break contro la quotata formazione russa. Sarà stato sicuramente anche questo a influenzare i ragazzi di Berruto che hanno dimostrato di meritare nettamente la vittoria di questa sera sugli Stati Uniti. Su tutti, ottima la prova di Zaytsev e Savani, veri trascinatori, che han saputo chiudere il match nei momenti più delicati con un 3-0 composto dai 28-26, 25-20, 25-20.

    Ora altri due giorni di riposo per l’Italia che scenderà in campo venerdì 10 agosto alle 19.30 per disputare la semifinale contro il Brasile. Bulgaria, Germania, Polonia e Russia sono infine le altre quattro squadre che si giocheranno nella serata di oggi l’accesso all’altra semifinale.

    PALLAVOLO FEMMINILE: Si è chiusa con un quinto posto che lascia l’amaro in bocca l’Olimpiade di Londra 2012 per le ragazze di Barbolini che, proprio nella giornata di ieri sono state sconfitte con un 3-1 finale dalla Corea del Sud. Così, come era successo ad Atene 2004 e a Pechino 2008, l’Italvolley si vede sfumare in una partita la possibilità di conquistare una medaglia ai Giochi Olimpici, fermandosi proprio nella partita dei quarti di finale. Ieri a buttare fuori le azzurre ci hanno pensato Kim Ym e compagne che sono state in grado di mettere in difficoltà le azzurre, nonostante l’inizio di gara facesse prevedere tutt’altro: il primo set è stato infatti vinto dall’Italia ma negli altri set qualcosa è cambiato.

    Sicuramente quel che ha cambiato le carte in tavola durante la partita è stata l’ottima difesa che le coreane sono riuscite a mettere in piedi, forti del proprio muro e del grande attacco che sono riuscite a svillupare nel corso del match. Una sconfitta che fa male alle ragazze di Barbolini che fino a quel momento avevano disputato un percorso praticamente perfetto superando tutte le squadre del girone e arrendendosi solamente alla Russia al tie break.

    “La Corea ha meritato la vittoria – spiega il ct azzurro Massimo Barbolini – noi abbiamo fatto un’Olimpiade davvero buona, ma questa sera ci siamo trovati di fronte ad una squadra più forte di noi e, nonostante le mie ragazze non abbiano mai smesso di crederci e abbiano dato tutto in campo, ci siamo dovuti arrendere. Nel volley succede che a volte si lavora bene ma non arrivano i risultati e questa volta è toccato a noi”.

    Queste dunque le poche parole che a caldo ha dichiarato il tecnico della squadra femminile italiana di pallavolo. Ora il 9 agosto si disputeranno le due gare valide per conquistare un posto in finale: la Corea del Sud dovrà vedersela con gli Stati Uniti mentre l’altra semifinale sarà quella tra il Brasile ed il Giappone.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Intervista ad Alex Schwazer: “A Pechino ero pulito!”. Video

    Intervista ad Alex Schwazer: “A Pechino ero pulito!”. Video

    Per la prima volta dopo il caso di doping che l’ha colpito in prima persona, Alex Schwazer ha deciso di rilasciare un’intervista al Tg1 dove, dopo essersi scusato in lacrime, ha spiegato come è successo il tutto. Sicuramente questi giorni non saranno facili per l’atleta azzurro che è caduto nel tunnel infinito dell’EPO: è proprio questa infatti la sostanza di cui Schwazer ha scelto di fare uso per cercare di conquistare anche in questi Giochi Olimpici una medaglia d’oro e bissare il risultato di Pechino 2008. L’atleta italiano ha inoltre dichiarato di aver fatto tutto da solo, informandosi su internet e mentendo anche alla tanto amata fidanzata Carolina Kostner la quale, a differenza di lui, era riuscita a riprendersi benissimo dopo il flop di qualche anno fa.

    La paura di deludere e di non farcela si è quindi impadronita dell’atleta altoatesino che ora rischia dai due ai quattro anni e mezzo di squalifica: ad aggravare la situazione è inoltre il fatto che Schwazer faceva parte dei Carabinieri dai quale è stato ovviamente espulso con tanto di denuncia e fascicolo conoscitivo che si andranno ad aggiungere a tutte quelle fatte dopo i test della Wada.

    Alex Schwazer © Mark Dadswell

    Nell’intervista però Alex Schwazer ha voluto precisare che a Pechino 2008 era pulitissimo e che ha vinto solamente con le sue forze: l’idea dell’epo è infatti arrivata a luglio, proprio pochi giorni prima di partire per Londra 2012 spinto anche dalle parole che alcuni anni prima i russi gli dissero a riguardo dell’uso che loro facevano di alcune sostanze dopanti. Probabilmente però l’atleta azzurro è stato pedinato per molti giorni per vari sospetti e, il 30 luglio, la Wada si è presentata alla sua porta per prelevare un campione d’urina: qui Alex Schwazer ha infatti capito che la sua carriera sarebbe finita in quanto l’ultima iniezione risaliva al pomeriggio precedente.

    Interi anni di lavoro buttati al vento per poche iniezioni dunque, ma nelle parole rilasciate, Alex Schwazer ha preferito non parlare dei complici che l’hanno seguito in questi giorni di paura, ed ha invece puntato il dito contro altri atleti che fanno uso di sostanze dopanti: precisamente, anche se non ha fatto nomi, l’altoatesino ha fatto riferimento alla nuotatrice cinese Ye Shiwen, la quale ha disputato i 400 misti sotto i tempi di Michael Phelps, uno dei più forti nuotatori al mondo di tutti i tempi. Un modo come un altro per scaricare la colpa anche su altri e sentirsi un po’ meno in torto quello di Alex Schwazer, che però ora dovrà pensare a questo suo grave errore che gli costerà caro.

    L’INTERVISTA DI ALEX SCHWAZER

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    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Fenomeno Damiao, Brasile-Messico finale Olimpiadi calcio

    Fenomeno Damiao, Brasile-Messico finale Olimpiadi calcio

    Avevate dubbi? Noi sinceramente pochi, anche perché le Olimpiadi di calcio avevano già dato in termini di surprise. Stavolta la sorte non poteva giocare brutti scherzi alle due Nazionali che più di ogni altra sono riuscite a far divertire il pubblico inglese. Una squadra, il Messico, di cui si fa ogni volta fatica a capire il modulo tattico (forse perché un reale numero non c’è), caratteristica che pone i centroamericani sopra il gradino dell’imprevedibilità. Il collettivo è ciò che fa la differenza, terzini che spingono come ali, difensori che ricoprono il ruolo di centrocampisti, e classe lì davanti da vendere. Dall’altra c’è la superpotenza, il Brasile, costruito intorno a Oscar e Neymar, con uno splendido finalizzatore, Leandro Damiao, attuale capocannoniere del torneo con 6 reti.

    MESSICO-GIAPPONE  3-1 – Il dilemma che attanagliava i tifosi alla vigilia è stato presto risolto: Kensuke Nagai gioca, nonostante fosse stato costretto ad uscire anzitempo nell’incontro dei quarti contro il Senegal per infortunio. E proprio Nagai ieri è stato l’ombra di se stesso, forse condizionato da quell’infortunio di tre giorni fa. Il Giappone ha pagato cara la sua “assenza”, perché ieri serviva qualcosa di più che una pur lodevole organizzazione tattica, che per buona parte del primo tempo era riuscita a imbrigliare la manovra del Messico. Tutto merito del vantaggio iniziale di Otsu dopo 10′ minuti, con i binari della gara impostati sulle frequenze nipponiche. Però i verdi non sono tipi da sciogliersi come neve al sole. Ieri l’avevamo chiamato, lui ha risposto puntualmente presente. Quel Marco Fabian, rimasto a secco fino ad ora, ieri ha recitato il ruolo di protagonista assoluto del match, sia per il gol del pareggio, sia perché con le sue giocate ha destabilizzato spesso e volentieri la difesa avversaria. Nella ripresa il Messico saluta tutti e se ne va. E’ il minuto 65′ quando Peralta trova un angolo impossibile per la rete del 2-1. La risposta del Giappone non si fa attendere, ma ha il demerito di essere concentrata nello spazio di dieci minuti. Poi è di nuovo e solo Messico, che proprio nei minuti di recupero realizza il terzo gol dell’incontro, con il neo entrato Cortes (assist di tacco da parte di Peralta).

    leandro damiao | ©Stanley Chou/Getty Images

    BRASILE-SUD COREA 3-0 – Cinque vittorie su cinque e una finale da molti pronosticata prima che i verdeoro atterrassero a Londra. In fondo il roster parlava da sé, troppo superiore a qualsiasi Nazionale approdata ai Giochi. Anche ieri Golia ha trionfato, tre reti, ancora doppietta per Leandro Damiao, il quale se prima aveva una valutazione intorno ai 25 milioni di euro, ora crediamo che non si muoverà dall’Internacional per meno di 35. Per onor di cronaca bisogna sottolineare come in realtà i primi minuti del match siano stati a favore degli avversari orientali, salvo poi giungere come la lieta novella del mattina Romulo, autore dell’1-0 al 38′. Nel secondo tempo Damiao si è vestito da becchino e ha letteralmente seppellito il match, inchiodandolo sul definitivo 3-0.

    Una domanda sorge spontanea: chi può fermare questo Brasile? Chi crede agli alieni forse una risposta ce l’ha già, ma se la tiene per sé. Appuntamento fra 3 giorni, sabato alle ore 16, quando Londra incoronerà il suo Re. Brasile o Messico, la prima volta non si scorda mai.

    HIGHLIGHTS DI BRASILE SUD COREA
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    LA VITTORIA DEL MESSICO SUL GIAPPONE
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    SPECIALE OLIMPIADI DI LONDRA 2012

  • Londra 2012 programma 8 agosto. Italvolley e settebello per la semifinale

    Londra 2012 programma 8 agosto. Italvolley e settebello per la semifinale

    Dopo un’altra medaglia rubata all’Italia dai giudici londinesi che relegano una favolosa Vanessa Ferrari al quarto posto della finale del corpo libero, oggi non ci sono grandi speranze di medaglia per la spedizione azzurra.

    Protagonisti nella giornata odierna saranno gli sport di squadra con la nazionale maschile di pallavolo in cerca dell’impresa contro i campioni olimpici statunitensi ed il settebello che cercherà di regalare un incubo sportivo ai tre volte campioni olimpici ungheresi.

    Nel pugilato Vincenzo Mangiacapre deve assolutamente raggiungere Roberto Cammarelle e Clemente Russo in semifinale e garantirsi almeno la medaglia di bronzo, nella categoria Welter mentre nei tuffi, ci sarà l’esordio della campionessa europea Noemi Batki in cerca di una finale olimpica assolutamente alla sua portata. I velisti Giuseppe Angilella e Gianfranco Sibello tenteranno di rincorrere una difficilissima medaglia nell’ultima regata della categoria 49er.

    Maurizio Felugo, capitano del settebello © Streeter Lecka/Getty Images

    Nell’atletica Daniele Meucci proverà un accesso in finale nella batteria dei 5.000m, Silvia Salis sarà impegnata nel lancio del martello donne con la speranza di un approdo in finale sicuramente alla portata della bella lanciatrice italiana. Esordio olimpico anche per la Bmx con il nostro rappresentante Manuel De Vecchi in cerca di un posto in finale.

    Ecco il programma degli atleti azzurri in gara ricordando che l’orario indicato è quello londinese mentre in Italia siamo un ora avanti.

    ATLETICA: ore 10.00 Qualificazioni Martello D /Silvia Salis; ore 10.45: Batterie 5000 m. U / Daniele Meucci/ ore 19.15; semifinale 110 hs. U /Emanuele Abate; ev. finale ore 21.15

    CICLISMO: ore 15.00 seeding run BMX U / Manuel De Vecchi

    PALLAVOLO: ore 16.00 Quarti di finale U / Italia – Stati Uniti

    PALLANUOTO: ore 18.40 Quarti U / Italia – Ungheria

    PUGILATO: dalle ore 21.45 Quarti, sesto incontro, ctg.64 kg. Vincenzo Mangiacapre vs. D.Yeleussinov (Kaz

    TUFFI: ore 19.00 eliminatorie piattaforma 10 m D /Noemi Batki, Brenda Spaziani

    VELA: ore 13.00 49er Giuseppe Angilella-Gianfranco Sibello Medal Race; 9^ e 10^ regata classe 470 donne Giulia Conti e Giovanna Micol 12.00

  • Liu Xiang Olimpiadi maledette, cade al primo ostacolo. Video

    Liu Xiang Olimpiadi maledette, cade al primo ostacolo. Video

    Un infortunio che si ripete come una maledizione: è questo ciò che è successo nella batteria di qualificazione nei 110hs di oggi all’ostacolista Liu Xiang, Campione Olimpico ad Atene 2004. La sua gara si è infatti conclusa pochi metri dopo la partenza, come accadde a Pechino 2008 quando, davanti ad un pubblico accorso solo per lui allo stadio, diede forfait per un problema al tendine d’Achille. Stamattina stessa gara e stesso numero di pettorina: un 1356 che sembra portare alquanto sfortuna all’atleta cinese che, mentre stava per superare il primo ostacolo, è caduto di peso sulla pista infortunandosi la gamba destra.

    La gara è ovviamente continuata ma tutti gli occhi dei presenti erano puntati su Liu Xiang che, ancora una volta, si è visto costretto a raggiungere il traguardo percorrendosi tutto il tratto saltellando: nei metri finali sono poi stati il britannico Andrew Turner e lo spagnolo Jackson Quinonez ad aiutare l’atleta cinese a chiudere la sua gara per poi farlo salire su di una sedia a rotelle per raggiungere gli spogliatoi.

    Liu Xiang © Ezra Shaw/Getty Images

    Un incubo che si ripete quindi per lo sfortunato atleta che, dopo l’infortunio subito a Pechino 2008, fu sottoposto ad un intervento negli Stati Uniti che lo costrinse a ripartire da zero: nonostante questo però Liu Xiang riuscì a tornare ai livelli di sempre grazie alla determinazione con cui tornò ad allenarsi e, proprio l’anno scorso, conquistò la medaglia d’argento ai Mondiali. Un lavoro che ad oggi sembra tempo buttato al vento: i medici dello staff cinese hanno infatti confermato che l’atleta è ricaduto nella stessa rottura del tendine d’achille di quattro anni fa, complice anche il troppo allenamento disputato per arrivare pronto a Londra 2012.

    Ma quello che più ha lasciato a bocca aperta tutti i presenti è stato il gesto che l’atleta cinese ha fatto prima di lasciare la pista: dopo essersi infortunato infatti Liu Xiang è andato a baciare l’ostacolo, come se fosse l’addio ad un oggetto che ha fatto parte della sua vita per tanti anni. L’ennesima caduta farà sicuramente riflettere a lungo l’ostacolista cinese che ci penserà due volte prima di tornare in pista.

    Importante passaggio in semifinale invece per l’azzurro Emanuele Abate che, nonostante il problema ai blocchi dove ha discusso con un giudice per la posizione dei piedi, è riuscito a ritrovare la concentrazione e a centrare la qualificazione al turno successivo grazie al tempo finale di 13″46, che gli ha permesso di essere ripescato tra i 24 che cercheranno di conquistarsi un posto in finale nella gara di domani.

    VIDEO LA CADUTA DELL’EX CAMPIONE OLIMPICO LIU XIANG

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    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Sally Pearson ostacoli d’oro, Ukhov vola in cielo nell’alto

    Sally Pearson ostacoli d’oro, Ukhov vola in cielo nell’alto

    Altra bellissima serata allo stadio olimpico londinese, pista bagnata da una leggera ma fastidiosissima pioggia che comunque non ha impedito agli atleti di realizzare tempi e misure importanti nelle finali dei 100 ostacoli donne e nell’alto uomini.

    L’australiana Sally Pearson fa suoi i 100 ostacoli superando con il record olimpico di 12”35, l’americana vincitrice a Pechino Harper con l’altra americana Wells a chiudere un podio della finale dei 100 ostacoli più veloce della storia.

    Il pazzo russo Ivan Ukhov dimostra finalmente tutto il suo talento e questa volta, gareggiando sobrio e non ubriaco come fece in passato, vola a 2.38m relegando l’americano Kynard al secondo posto e bronzo al canadese Drouin. Nella finale del disco il tedesco Robert Harting, campione del mondo a Berlino e Daegu ma quarto quattro anni fa a Pechino, si dimostra per l’ennesima volta animale da gara centrando la misura di 68.27 al penultimo lancio beffando per pochi centimetri l’iraniano Ehsan Hadadi (68.18), al comando dall’inizio e alla fine argento, prima medaglia olimpica per il suo Paese. Il primato stagionale (68.03) consente al campione uscente Gerd Kanterdi assicurarsi il bronzo.

    Sally Pearson, regina dei 100 ostacoli ©Jamie Squire/Getty Images

    Altra mazzata paurosa per il Kenya che si presentava nella finale dei 1500m con tre atleti e tutti i favori del pronostico sulle spalle di Asbel Kiprop. Kiprop è letteralmente un fantasma in finale arrivando in ultima posizione con il titolo che viene vinto dall’algerino Taoufik Makhloufi, al secondo posto lo statunitense Leonel Manzano, terzo e bronzo il marocchino Abdalaati Iguider.

    In mattinata sanguinose batterie dei 110 ostacoli uomini che hanno visto tante cadute rovinose con su tutte quella del cinese Liu Xiang, favorito numero alla vigilia, che si dimostra ancora paurosamente iellato nelle competizioni a cinque cerchi.

    In casa Italia buonissime notizie dal salto triplo con Daniele Grego e Fabrizio Donato che staccano il biglietto per la finale, Marzia Caravelli ci ha provato nella semifinale dei 100 ostacoli ma non riesce a finire la gara incocciando sul quinto ostacolo, bene Emanuele Abate in semifinale nei 110 ostacoli e nelle batterie dei 5.000m, finale anche per Elena Romagnolo.

  • Immensa Josefa Idem, ottava finale olimpica

    Immensa Josefa Idem, ottava finale olimpica

    In una giornata alquanto grigia per lo sport italiano, a fare tornare il sole ci pensa Josefa Idem: la quarantasettenne canoista azzurra è infatti riuscita a centrare la sua ottava finale ai Giochi Olimpici, andando a vincere la semifinale con un 1’52″232 che le ha consegnato il settimo tempo valido per la gara di giovedì dove potrà giocarsi una medaglia nella finale della canoa K1 500. Così facendo l’ex atleta tedesca entra nella storia essendo l’unica donna ad aver raggiunto questo traguardo: Los Angeles 1984, Seul 1988, Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 sono infatti le Olimpiadi nelle quali l’atleta azzurra ha conquistato una finale. Importante anche il dato che stabilisce che Josefa Idem dal 1996 è sempre riuscita a salire sul podio, conquistando una medaglia d’oro, due argenti ed un bronzo.

    E nella gara di giovedì che si disputerà alle 11.08 italiane, l’italo-tedesca scenderà in acqua per conquistare quell’oro che proprio a Pechino 2008 gli fù negato per soli 4 millesimi di secondo. A vincere infatti in quella finale maledetta fu l’ucraina Usypenko-Radomska, che per un nulla mise dietro l’azzurra che si dovette accontentare dell’argento. Sicuramente la Idem scenderà in acqua decisa a raggiungere l’obiettivo per cui lavora da quattro anni: la stessa atleta ha dichiarato che alla sua età sarebbe da pazzi mettere da parte i figli per poi arrivare all’Olimpiade e non salire sul podio.

    Josefa Idem © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images

    Finita la gara infatti il cuor di mamma di Josefa Idem ha voluto dedicare la vittoria a Janek e Jonas, ed inevitabile è stato un pensiero ad Alex Schwazer che, vista l’età, potrebbe essere proprio il figlio da rimproverare per l’errore commesso: la canoista ha infatti dichiarato che in questo giorno di lutto sportivo non riesce a capacitarsi sul perchè un ragazzo come lui sia caduto in questi tranelli, spiegando di essere rimasta sotto shock appena è venuta a conoscenza di quanto accaduto. Ora però Josefa Idem dovrà liberare la mente da ogni pensiero in quanto giovedì scenderà in vasca contro atlete agguerrite che, come lei, vorranno conquistare il gradino più alto del podio.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Alex Schwazer positivo all’Epo. Le reazioni del mondo sportivo

    Alex Schwazer positivo all’Epo. Le reazioni del mondo sportivo

    Dolorosa e inaspettata è stata la notizia che ha portato alla squalifica di Alex Schwazer dalle Olimpiadi di Londra 2012. L’atleta italiano, campione olimpico a Pechino 2008 nella 50 km di marcia, è stato trovato positivo all’eritropoietina, più comunemente chiamata Epo, da un controllo a sorpresa effettuato dalla WADA (agenzia mondiale antidoping) il 30 luglio scorso presso la sua abitazione ad  Oberstdorf, luogo in cui vive con la fidanzata (Carolina Kostner) e dove si allena tutti i giorni. La domanda che gli alti dirigenti e non solo si chiedono è: perchè l’ha fatto? Ha dimostrato a Pechino quattro anni fa di essere il più forte e avrebbe puntato sicuramente alla medaglia anche nel corso di queste Olimpiadi.

    L’unica dichiarazione rilasciata da Schwazer è stata “ho sbagliato, la mia carriera è finita” aggiungendo che voleva essere più forte e che si assume tutte le responsabilità, avendo deciso autonomamente di prendere quelle sostanze che gli hanno causato l’esclusione dai Giochi Olimpici 2012. Per l’atleta italiano sono in corso anche provvedimenti dal Comando generale dei Carabinieri, essendo un componente del gruppo sportivo dell’Arma. Una leggerezza che potrebbe costar caro al 27enne di Vipiteno che vede scappar via la sua carriera, vede allontanarsi gli sponsor e mette a rischio il suo lavoro.

    Alex Schwazer © Michael Steele/Getty Images

    LE REAZIONI – L’allenatore dell’atleta, Michele Didoni, è rimasto basito davanti a questa situazione. Ha ricordato che Schwazer non è più un ragazzino e che non giustifica questo gesto. Il Coni, tramite il suo Presidente, Gianni Petrucci, ha confermato la linea rigida davanti a questi episodi escludendo immediatamente  Schwazer dalle Olimpiadi dichiarando che le aspettative verso l’altoatesino erano alte, aggiungendo però che preferisce una medaglia in meno e pulizia maggiore per casi del genere. Della stessa opinione è Franco Arese, presidente della federatletica, deluso e convinto che non avesse bisogno di doparsi per andare a medaglia essendo uno che si è sempre allenato duramente.

    Anche la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) è d’accordo sulla decisione presa dal Coni in merito all’esclusione dell’italiano, confermando la lotta contro qualsiasi tipo di doping e metodi che possano aiutare a migliorare le prestazioni degli atleti in maniera non legale.

    Infine la parola passa all’agente di Schwazer, Giulia Mancini, che vorrebbe sapere dal proprio assistito i nomi delle persone che gli hanno consigliato e dato questo tipo di prodotto, in modo da poterli denunciare.

    Un finale di carriera triste e prematuro per un’atleta che soltanto 4 anni fa ci aveva fatto gioire con la conquista dell’oro a Pechino nella 50 km di marcia.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012