Tag: Londra 2012

  • Paralimpiadi 2012: bis Morlacchi, argento per De Vidi e Mijno

    Paralimpiadi 2012: bis Morlacchi, argento per De Vidi e Mijno

    Quarantasei anni e non sentirli, è questa l’arma segreta di Alvise De Vidi, il quale ha conquistato nella giornata di ieri la propria quattordicesima medaglia paralimpica: il campione di Treviso ha infatti conquistato un fantastico secondo posto nei 100 metri T51 con il tempo di 22″60, facendosi superare proprio al traguardo dal finlandese Piispanen, il quale è riuscito a mettere a segno il nuovo record dei Giochi con un 21″72. A completare il podio di questa gara delle Paralimpiadi 2012 è stato l’algerino Berrahal con un crono pari a 22″97.

    Ma la vera impresa è stata quella dell’azzurro che, si porta alle spalle una carriera davvero spettacolare: Alvise infatti ha cambiato disciplina per ben tra volte durante la sua vita, partendo dal nuoto dove vinse la medaglia d’oro nei 25 metri a farfalla nel 1988, passando per l’atletica nel mezzofondo e fondo dove ha conquistato ben 7 ori in sole tre edizioni paralimpiche, per poi approdare alla pista per prepararsi in vista di Londra. Insomma, il non più giovanissimo atleta italiano continua a dare spettacolo e dimostra di azzeccare anche i vari cambi di disciplina che ha disputato fino ad ora.

    Elisabetta Mijno © Harry Engels/Getty Images

    A regalare un’altra gioia agli italiani ci pensa Elisabetta Mijno, arciere azzurro che ha conquistato la medaglia d’argento nella gara di ieri: la torinese si è arresa solamente in finale alla strapotenza della numero uno al mondo, l’iraniana Nemati con un 3-7 totale. Subito dopo la gara Elisabetta ha dichiarato di essere felice per il risultato ma che sperava di trovarsi in finale con Veronica Floreno, altra azzurra che si è dovuta accontentare di un quarto posto in quanto è stata superata in finalina dalla cinese  Jinzhi Li, vincitrice della medaglia di bronzo.

    Risultato importante della serata arriva invece dall’Acquatic Center dove questa volta a mettere a segno la doppietta è Federico Morlacchi: dopo aver regalato all’Italia la prima medaglia di queste Paralimpiadi,  il giovane nuotatore ha conquistato un magnifico terzo posto nei 400 stile libero S9: la prova di Federico è stata a dir poco sopra le righe in quanto ha chiuso la gara con un 4’18″55, tempo che gli ha permesso di mettere a segno il proprio nuovo primato italiano migliorandolo di ben 6 secondi. A completare il podio sono stati l’australiano Brenden Hall, autore di una prova stratosferica con cui ha stabilito il nuovo record mondiale pari a 4’10″88, e l’ungherse Tamas Sors che ha superato di poco, 4’17″95, Morlacchi.

  • Pistorius secondo e polemico, tris per Cecilia Camellini

    Pistorius secondo e polemico, tris per Cecilia Camellini

    Non c’è due senza tre per Cecilia Camellini che, dopo le due medaglie d’oro con tanto di record del mondo nei 50 e 100 sl si accontenta del bronzo nella gara dei 100 dorso. Così facendo la nuotatrice modenese si mette al collo la terza medaglia in queste Paralimpiadi 2012 dove ha saputo lasciare a bocca aperta tutti i presenti e soprattutto il suo staff: nella gara di ieri Cecilia ha nuotato in 1’19″91, dichiarando che la giapponese Rina Akiyama, vincitrice con il tempo di 1’19″50, e l’australiana Mary Fisher, medaglia d’argento in 1’19″62, erano troppo forti per lei. Ma le emozioni non sono di certo finite qui in quanto la Camellini scenderà in vasca all’Acquatic Center venerdì 7 settembre per disputare la gara nei 400 stile libero e sabato 8 dove proverà i 200 misti.

    Nella giornata di oggi invece arriva un’altra medaglia per l’Italia che così facendo raggiunge quota 7: con l’ultima freccia utile per conquistare l’oro Oscar De Pellegrin riesce a centrare l’obiettivo. Il portabandiera azzurro ha infatti superato in finale il malesiano Sanawi con un 6-5 nonostante fosse partito facendo nettamente capire che il metallo più pregiato sarebbe stato suo: con questa importante vittoria arriva così per De Pellegrin l’ennesimo risultato da incoronare dopo i quattro bronzi e l’altro oro che ha conquistato nelle cinque partecipazioni paralimpiche precedenti.

    De Pellegrin © Dennis Grombkowski/Getty Images

    Parlando di grande imprese arriva anche quella di Alan Fonteles, il quale è riuscito a superare Pistorius nella finale dei 200 metri, costringendo il sudafricano ad accontentarsi della medaglia d’argento. Il brasiliano è stato però subito messo sotto accusa proprio da Pistorius che sosteneva che le protesi speciali utilizzate da Alan modificassero la sua statura di ben 5 centimetri facendo si che l’atleta potesse andare più veloce.

    Tutto questo è accaduto pochi secondi dopo la gara, per questo Pistorius dopo le premiazioni si è voluto scusare con l’avversario, spiegando di non avere dubbi sulla regolarità della sua vittoria. A questo punto è però intervenuto il Comitato Paralimpico Internazionale, il quale ha voluto sottolineare il fatto che dopo la sconfitta il sudafricano ha presentato una protesta scritta per poter presentare ricorso. Lo stesso Comitato aveva risposto al sudafricano cercando di calmare gli animi della delusione ed invitandolo a riflettere su quanto accaduto, cosa che è di fatto avvenuta.

  • Cecilia Camellini che impresa, Paolo Villaggio dichiarazioni choc

    Cecilia Camellini che impresa, Paolo Villaggio dichiarazioni choc

    Neanche il tempo di festeggiare in “Casa Italia” che Cecilia Camellini regala un altro fantastico risultato alla squadra azzurra paralimpica che si trova in questi giorni a Londra: la nuotatrice modenese, dopo la medaglia d’oro con tanto di nuovo record del mondo nei 100 sl, nella giornata di ieri ha bissato il doppio successo, conquistando il primo posto nei 50 sl e siglando anche qui il nuovo record mondiale. L’atleta azzurra, non vedente fin dalla nascita, è riuscita a superare anche gli obiettivi che tutto il suo staff si era posto prima di partire per queste Paralimpiadi 2012: a Pechino infatti Cecilia aveva conquistato due medaglie d’argento e, dopo il titolo mondiale ed europeo, l’asticella era stata posta proprio sul metallo più pregiato.

    Altra vittoria importante arriva dal tennis tavolo dove l’italiana Pamela Pezzutto è riuscita a conquistare la medaglia d’argento: così facendo l’atleta azzurra è andata a bissare l’argento di Pechino 2008, aggiungendo un altro titolo al suo palmares dove spopolano la vittoria mondiale, quella europea e tante altre. Pamela è stata superata in finale dalla cinese Liu Jing con un 3-0 finale, con i parziali di 11-8, 11-8, 11-5.

    Contemporaneamente ai grandi successi degli azzurri, che raggiungono quota 5 medaglie, sono però arrivate alcune critiche dal noto attore Paolo Villaggio. L’ormai ottantenne genovese ha infatti lasciato a bocca aperta tutti rilasciando alcune dichiarazioni poco piacevoli nei confronti dei disabili e delle Paralimpiadi a Radio 24 durante un’intervista:

    Paralimpiadi 2012 © Dennis Grombkowski/Getty Images

    “Cosa penso delle Paralimpiadi di Londra? Fanno molta tristezza e non sono qualcosa di entusiasmante, sono la rappresentazione di alcune disgrazie e non si dovrebbero fare perché sembra una specie di riconoscenza o di esaltazione della disgrazia. Non fa ridere una partita di pallacanestro di gente seduta in sedia a rotelle, io non le guardo, fa tristezza vedere gente che si trascina sulla sedia con arti artificiali. Mi sembra un po’ fastidioso e non è per niente divertente. Ce n’è una, cieca, che fa i duecento metri in pista: dicevano che si allena con due persone a fianco che le dicono dove andare, tanto vale allora correre col bastone. La mia non è crudeltà, anzi è crudele esaltare una finta pietà, questo è ipocrita. Sembrano olimpiadi organizzate da De Amicis con dei personaggini”.

    Dichiarazioni alquanto imbarazzanti e che hanno suscitato subito la reazione di Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, il quale ha invitato l’attore a passare per Londra per poter capire realmente cosa fanno quotidianamente questi atleti:

    “Non ho molto da dire in quanto sono esternazioni che fanno molta tristezza. Forse a Paolo Villaggio farebbe bene venire qui e fare un giro a Londra, stringere le mani di questi atleti che potrebbero insegnargli molto di più delle sue parole. Provo profonda amarezza”.

  • Paralimpiadi 2012: tre medaglie per l’Italia, oro per Camellini

    Paralimpiadi 2012: tre medaglie per l’Italia, oro per Camellini

    Comincia nei migliori dei modi l’avventura della squadra azzurra alle Paralimpiadi 2012 che si stanno svolgendo a Londra: il primo successo arriva infatti dall’Acquatic Centre, proprio dove meno di un mese fa l’Italia è incappata in un tunnel senza riuscire a conquistare alcuna medaglia nonostante i tanti obiettivi dei nuotatori azzurri delle Olimpiadi. A rompere il ghiaccio è infatti Federico Morlacchi il quale è riuscito a conquistare un terzo posto nei 100 metri farfalla S9 con un 1’00”77, dietro all’ungherese Tamas Sors e all’australiano Matthew Cowdrey.

    Nella giornata di ieri invece è arrivato un importantissimo primo posto per l’azzurra Cecilia Camellini: le aspettative prima di partire per Londra erano davvero alte e, l’appena ventenne nuotatrice italiana è riuscita a stupire tutti. Con un fantastico 1’07”29, Cecilia è riuscita non solo a conquistare la medaglia d’oro ma anche a piazzare il nuovo record del mondo nei 100 stile libero S11 superando l’australiana Fisher e la cinese Li e andando a migliorare i risultati di Pechino 2008: quattro anni fa l’atleta modenese, ceca fin dalla nascita, conquistò infatti due medaglie d’argento rispettivamente nei 50 e nei 100 stile libero, andando poi ad aggiungere al suo palmares anche il titolo europeo e mondiale.

    Cecilia Camellini © Clive Rose/Getty Images

    A completare una giornata piena di emozioni arriva poi la medaglia d’argento nei 200 metri T35 di Oxana Corso, diciassettenne nata a San Pietroburgo ma adottata da una coppia romana: la velocista è riuscita a chiudere la gara con un ottimo 33”68 che le ha regalato il secondo posto nonostante sia partita dalla nona corsia. Inutile provare a descrivere le sensazioni di Oxana, ragazza colpita da una celebrolesione che l’ha portata a diventare un’atleta paralimpica:

    “Sono felicissima, non cosa dire – ha infatti spiegato a caldo la giovanissima azzurra – dedico questo argento a tutti i miei amici che mi hanno accompagnato in questa avventura e a tutti i compagni di Nazionale che non sono potuti venire qui a Londra con me”.

    I VIDEO DELLE GARE DEGLI AZZURRI

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  • Paralimpiadi 2012: saranno 98 gli azzurri a Londra

    Paralimpiadi 2012: saranno 98 gli azzurri a Londra

    Dopo le Olimpiadi di Londra arriva il turno anche delle Paralimpiadi 2012 che si svolgeranno dal 29 agosto al 9 settembre, dove l’Italia sarà rappresentata da quasi 100 atleti che voleranno oltre manica per tentare di conquistare un’importante medaglia da aggiungere alle 28 portate a casa durante i Giochi Olimpici. Delle 20 discipline che si disputeranno nei prossimi giorni, gli azzurri si cimenteranno nella pallacanestro in carrozzina, nella vela, nella scherma, nel tiro con l’arco, nell’atletica leggera, nel tennistavolo, nel nuoto, nel tennis in carrozzina, nel ciclismo, nel tiro a segno, nel canottaggio e nell’equitazione.

    Nel tiro con l’arco saranno dieci gli atleti che scenderanno in campo: Gabriele Ferrandi e Fabio Azzolini gareggeranno nel W1 Compound nelle gare individuali, Alberto Simonelli e Giampaolo Cancelli in quelle del W2 Compound Individuale Open, mentre Oscar De Pellegrin, Mario Esposito, Vittorio Bartoli, Elisabetta Mijno, Veronica Floreno e Mariangela Perna saranno impegnati nelle gare a squadre.

    Sono invece undici gli azzurri che si sono qualificati per l’atletica leggera: Alessandro Di Lello e Walter Endrizzi faranno la Maratona T46, Andrea Cionna la Maratona T11/12, Alvise De Vidi i 100 metri T51, Riccardo Scendoni i 100, 200, 400 metri T44 e Davide Dalla Palma gli 800, 1500 metri T46. Tra le azzurre invece Martina Caironi sarà impegnata nel salto in lungo e nei 100 metri T42, Elisabetta Stefanini nei 100, 200, 400 metri T12, Oxana Corso nei 100, 200 metri T35, Assunta Legnante nel getto del peso e lancio del disco T11 e la cantante Annalisa Minetti nei 1500 metri T11/12.

    Cavagnini capitano dell’Italia © Phil Cole/Getty Images

    Grandi attese invece dal ciclismo dove la squadra azzurra ha deciso di portare ben 13 atleti: a vestire il tricolore saranno Paolo Cecchetto, Paolo Viganò, Alessandro Zanardi, Claudia Schuler, Francesca Fenocchio, Mauro Cratassa, Giorgio Farroni, Roberto Bargna, Vittorio Podestà, Ivano Pizzi, Michele Pittacolo, Andrea Tarlao e Pierpaolo Addesi. Inizialmente però la squadra era composta da 14 persone: nelle ultime ore infatti il CONI ha deciso di mettere fuori rosa Fabrizio Macchi in quanto ha violato il divieto di avere contatti con il medico Michele Ferrari, ben noto per i suoi trascorsi con i casi di doping.

    Nell’equitazione spazio ad un quartetto composto interamente da donne: saranno infatti Silvia Veratti, Sara Morganti, Antonella Cecilia e Francesca Salvadè a cimentarsi in questa disciplina. Nel canotaggio invece il doppio mix sarà affidato a Silvia De Maria e Daniele Stefanoni mentre il quattro con sarà composto da Florinda Trombetta, Mahila Di Battista, Pierre Calderoni ed Andrea Marcaccini.

    Spazio a Fabrizio Olmi, Antonio Squizzato, Marta Zanetti, Massimo Dighe, Marco Gualandris e Paola Protopapa per quanto riguarda le gare della vela, mentre nel tiro a segno saranno Azzurra Ciani, Iacopo Cappelli, Marco Pusinich, Giancarlo Iori e Massimo Dalla Casa a tentare di conquistare un risultato importante.

    Per quanto riguarda il nuoto saranno Cecilia Camellini, Emanuela Romano, Stefania Chiarioni, Immacolata Cersauolo, Fabrizio Sottile, Federico Morlacchi, Francesco Bettella, Efrem Morelli, Nicolò Bensi, Francesco Bocciardo e Michele Ferrarin a tentare di cancellare dalla mente di tutti il flop che ha visto il nuoto italiano fare da padrone durante le Olimpiadi di Londra 2012.

    Nel tennistavolo solamente Salvatore Caci parteciperà alla gara individuale, mentre Clara Podda, Pamela Pezzutto, Michela Brunelli, Maria Nardelli, Valeria Zorzetto, Andrea Borgato, Giuseppe Vella, Raimondo Alecci e Davide Scazzieri si cimenteranno sia nel torneo a squadre che in quello singolo. Nel torneo del tennis Marco Innocenti e Giuseppe Polidori scenderanno in campo per il doppio e nel singolo mentre Marianna Lauro e Fabian Mazzei saranno impegnati nell’open open femminile e maschile.

    A scendere in gara nella pedana dell’ExCeL di Londra da mercoledì 4 settembre saranno Loredana Trigilia, Matteo Betti, Marco Cima, Andrea Macrì e Alessio Sarri i quali tenteranno di arrivare in finale nel fioretto, nella spada, nel fioretto a squadre e nella sciabola.

    Infine l’unica squadra che volerà alle Paralimpiadi 2012 sarà quella del basket la quale sarà impegnata nel torneo di pallacanestro in carrozzina: i 12 giocatori convocati sono Damiano Airoldi, Nicola Daniamo, Amhed Raourahi, Mohamed Sanna Ali, Fabio Raimondi, Fabio Bernardis, Vincenzo Di Bennardo, Amine Moukhariq, Jacopo Geninazzi, Galliano Marchionni, Alberto Pellegrini ed il giovane capitano azzurro Matteo Cavagnini.

  • Carolina Kostner su Alex Schwazer: “Sono delusa, ma ha avuto coraggio”

    Carolina Kostner su Alex Schwazer: “Sono delusa, ma ha avuto coraggio”

    Durante la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo di pattinaggio “Opera on Ice” che andrà in scena all’Arena di Verona il prossimo 22 settembre, inevitabili sono state le domande che i giornalisti hanno rivolto a Carolina Kostner in merito alla vicenda che ha visto Alex Schwazer, fidanzato da tempo della pattinatrice, coinvolto nel caso doping durante le Olimpiadi di Londra 2012. L’atleta bolzanina si è detta delusa da quanto successo ma allo stesso tempo ha voluto spezzare una lancia nei confronti del vipitense, dichiarando quanto segue:

    “Non posso negare di essere molto arrabbiata con Alex in quanto non condivido ciò che ha fatto nell’ambito sportivo, inciampando nel grande ed infinito tunnel del doping dove molti atleti finiscono. Lo sport a questi livelli è indubbiamente duro ed in questi anni l’ho visto soffrire tante volte perchè sei sempre messo sotto pressione. Devo però dire che come persona lo ammiro in quanto ha raccontato al mondo il suo dramma, non nascondendosi come fanno tanti atleti beccati con le mani nel sacco. So che ha pagato da quando è stato scoperto e sicuramente pagherà ancora per i suoi errori, ma spero che così facendo si sia liberato dai suoi demoni e che torni ad essere la persona che ho conosciuto 4 anni fa”.

    Carolina Kostner © TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images

    Con queste parole Carolina Kostner ha quindi confermato quanto dichiarato da Schwazer durante le prime interviste dopo essere risultato positivo al test anti doping: il marciatore aveva infatti detto che la sua compagna di vita non era a conoscenza della sua decisione di assumere l’EPO e che la Kostner aveva saputo il tutto quando a Londra è uscito il comunicato stampa del Coni.

    La stessa pattinatrice ha però voluto guardare anche l’altro lato della medaglia, ricordando che quando Alex Schwazer vinse a Pechino 2008 la marcia dei 50 km i giornali gli dedicarono solamente un giorno di notorietà mentre ora, che è finito tra i positivi dei test di Londra, è stato piazzato in prima pagina per interi giorni.

  • Londra 2012, pallamano: Norvegia e Francia centrano il bis

    Londra 2012, pallamano: Norvegia e Francia centrano il bis

    Le favorite di queste Olimpiadi di Londra 2012 per quanto riguarda i tornei di pallamano maschile e femminile riescono a conquistare il successo tanto atteso: la Francia e la Norvegia riescono infatti a bissare la medaglia d’oro di Pechino 2008, riconfermandosi così Campioni Olimpici a distanza di 4 anni dall’ultima competizione di tale importanza. A farne le spese questa volta sono rispettivamente la Svezia ed il Montenegro, le quali si sono dovute accontentare dell’argento, arrendendosi anche se di poco alle due vincenti.

    FEMMINILE: Si conclude come tutti si aspettavano il torneo olimpico di pallamano femminile a questi Giochi Olimpici di Londra 2012: ad avere la meglio tra Norvegia e Montenegro nella finale valida per la medaglia d’oro, sono le norvegesi che, con un 26-23, superano le ragazze di Adzic e vanno a bissare il primo posto di Pechino 2008. Nonostante un inizio in sordina infatti le campionesse olimpiche sono riuscite a ribaltare il 2-4 iniziale, arrivando a poco a poco a chiudere il primo tempo avanti di tre reti sul 13-10 grazie ad una strepitosa prestazione di Linn Sulland, a segno sette volte solamente nei primi 30′ di gioco.

    Norvegia Medaglia d’Oro © JAVIER SORIANO/AFP/GettyImages

    Nella ripresa le montenegrine fanno capire che non sono arrivate fino a li per lasciare vincere facile la Norvegia e, guidate dall’ottima Katarina Bulatovic, si portano sul 19-19 a 15′ dal termine del match, sorrette anche da Sonja Barjaktarovic che chiude la porta a Loke e compagne. In questi minuti inoltre la Norvegia si trova a dover fare a meno della propria trascinatrice Sulland, leggermente infortunata alla caviglia e, fino al suo rientro, fatica a trovare la via del goal: è proprio il forte terzino mancino a rimettere le cose al proprio posto nei 5′ finali dove, tornata in campo seppur dolorante, insacca la rete due volte consecutivamente, consegnando di fatto la vittoria nelle mani delle norvegesi.

    Nella partita valida per la conquista del gradino più basso del podio ad avere la meglio tra la Spagna e la Corea del Sud sono invece le iberiche che, con un 29-31 finale, conquistano un’importante medaglia di bronzo. Ottima la prova dell’intero team spagnolo che, dopo una partita al cardiopalmo, è riuscito a scalzare le coreane dal terzo posto, le quali lo conquistarono proprio a Pechino 2008 superando l’Ungheria.

    MASCHILE: Anche la Francia come la Norvegia, riesce a bissare la medaglia d’oro di Pechino 2008: in una partita combattuta il risultato finale vede infatti i francesi chiudere con un 22-21 che gli regala nuovamente il primo posto ai danni della Svezia. I ragazzi di Claude Onesta riescono quindi a centrare il pronostico che ormai tutti avevano fatto prima di questa finale: troppo forti infatti Nikola Karabatic e compagni per gli svedesi che, nonostante tutto scendono in campo con il coltello tra i denti, cercando di fare lo sgambetto ai campioni olimpici in gara.

    Francia Medaglia d’Oro © Jeff Gross/Getty Images

    Purtroppo però alla fine Niclas Ekberg e compagni si sono dovuti arrendere alla strapotenza francese che può vantare tra i tanti anche Thierry Omeyer, Luc Abalo e Michael Guigou. In ogni caso gli svedesi raggiungono un importante risultato, tornando sul podio dopo otto anni di non presenza ai Giochi Olimpici: ad Atene 2004 e Pechino 2008 infatti la Svezia non partecipò nemmeno mentre a Sydney 2000 conquistò come quest’anno la medaglia d’argento in quanto venne superata in finale dalla Russia.

    A chiudere il podio nel torneo di pallamano maschile è la Croazia che, con un 33-26 finale riesce ad imporsi sulla formazione dell’Ungheria e conquista così la medaglia di bronzo andando anche a prendersi la rivincita sul quarto posto di Pechino 2008 dove la Spagna la costrinse a rimanere ai piedi del podio.

    SPECIALE OLIMPIADI 2012

  • Bilancio azzurro di Londra 2012: Italia 28 medaglie e qualche rammarico

    Bilancio azzurro di Londra 2012: Italia 28 medaglie e qualche rammarico

    Il giorno dopo la chiusura dei giochi olimpici è sempre un giorno triste, emozioni, sogni, aspettative, delusioni e gioie in questi 16 giorni di giochi in cui l’Italia chiude con una medaglia in più rispetto alla spedizione cinese.

    Otto ori, nove argenti e undici bronzi è questo il bottino che gli atleti azzurri hanno saputo raccogliere in questi giorni a cinque cerchi dove la spedizione azzurra non si è fatta mancare assolutamente nulla nel bene e nel male.

    Il presidente del Coni uscente, Gianni Petrucci, si è ritenuto soddisfatto delle medaglie vinte dato che la previsione alla vigilia dei giochi era stata di 25 medaglie, previsione forse volutamente tenuta al ribasso. Come al solito la miniera azzurra è stata rappresentata dalla scherma che ha collezionato la bellezza di sette medaglie e tre titoli olimpici tutti nel fioretto con Elisa Di Francisca ed i due dream team maschile e femminile. La sorpresa più lieta di questi giochi è rappresentata dalla nazionale di tiro, che sempre aveva contribuito alla grande nei precedenti giochi, ma mai come in questa edizione con la scoperta dei fuoriclasse Niccolò Campriani e Jessica Rossi.

    Molmenti con il suo oro nella canoa  stato uno dei pochi atleti che ha confermato le speranze della vigilia, con la medaglia d’oro più bella sicuramente rappresentata da Carlo Molfetta nel Taekwondo e senza dimenticare lo splendido “ten” finale di Michele Frangillinella gara a squadre di arco.

    Carlo Molfetta, è suo l’oro più bello di Londra 2012 ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/GettyImages

    È opinione di chi vi scrive che però la tanta contentezza e soddisfazione rappresentata dal massimo organo sportivo italiano non è al 100% condivisibile. È vero che l’età media dei medagliati si è abbassata a 27 anni ma ci pare che i titoli vinti siano frutto più di un eccellenza tipica italiana che naturale conseguenza di una programmazione a lungo corso. Ovviamente come in ogni olimpiade ci ricordiamo sempre degli sport c.d. “minori” per poi non fare assolutamente niente per cercare di migliorare delle federazioni che potrebbero dare tantissimo allo sport italiano. Purtroppo non ci dobbiamo dimenticare che nel ciclismo su pista l’Italia ha presentato solamente un atleta (Elia Viviani) e le imbarcazioni qualificate in questi giochi sia nel canottaggio che nella canoa sono assolutamente poche per la tradizione e le vittorie conseguite in passato.

    Adesso l’appuntamento sarà fra quattro anni a Rio dove speriamo ci sia una crescita complessiva dello sport italiano e con la consapevolezza che i valori mostrati in questi giochi sono veramente cosa rara rispetto allo “splendido” spettacolo mostrato dal calcio italiano in occasione della finale di supercoppa fra Juventus e Napoli.

  • Olimpiadi di basket: Durant conduce gli Stati Uniti all’oro, Spagna KO

    Olimpiadi di basket: Durant conduce gli Stati Uniti all’oro, Spagna KO

    Tutto come da pronostico, anche se ottenuto con un pizzico di fatica in più rispetto al previsto: gli Stati Uniti di un super Kevin Durant e di un grande LeBron James battono la Spagna con il risultato di 107-100 nella Finalissima del le Olimpiadi di basket e vincono la medaglia d’oro. E’ il secondo successo olimpico di fila per gli americani nella pallacanestro dopo quello di Pechino 2008 dove nella Finale fu sempre la Spagna ad essere battuta.

    Gli iberici partono forte e volano sul 12-7 in avvio grazie alla vena realizzativa di Juan Carlos Navarro (10 punti con 3 triple). All’asso spagnolo risponde subito il fenomenale Durant che punisce la zona di coach Sergio Scariolo con i suoi tiri dall’angolo. L’ingresso in campo di Carmelo Anthony mette le ali alla Nazionale a stelle e strisce che vola sul 25-16 grazie ad un parziale di 18-2 in cui il giocatore dei New York Knicks piazza 8 punti. A ricucire il gap ci pensa il duo Fernandez-Ibaka che complice le disattenzioni difensive avversarie riporta nel match la “Roja”.

    La Spagna però deve fare i conti con il gran secondo quarto di Kevin Love che in pratica da solo regge attacco e difesa statunitense (9 pu ti e 6 rimbalzi il computo del giocatore di Minnesota nella frazione). La Spagna grazie all’indemoniato Navarro (19 punti)  resta a contatto (solo un punto separa le 2 squadre all’intervallo lungo, 59-58) mentre per gli U.S.A. ci sono 18 punti del solito Durant.

    L’avvio della seconda parte di gara sorride ai giallorossi che con uno scatenato Pau Gasol (13 punti in fila) tornano a mettere la testa avanti (67-64). Ibaka limita James ma a far rientrare immediatamente gli Stati Uniti è il talento di Kevin Durant che dall’arco inizia a bombardare il canestro avversario (82-81 alla fine del terzo periodo).

    Kevin Durant e LeBron James | © Christian Petersen/Getty Images

    Ultimo quarto tutto da vivere: Scariolo tenta il tutto per tutto ma Chris Paul scava un piccolo gap con il tiro dalla lunga distanza aiutato anche da un paio di magie di Kobe Bryant. Disperatamente la Spagna cerca di non sprofondare ma a dare la mazzata finale al team iberico è la premiata ditta Durant-James (il meglio possibile del basket odierno): la stella dei Miami Heat piazza 5 punti in un amen (schiacciata più tripla) che annientano la resistenza avversaria.Coach “K”, all’ultima gara sulla panchina della nazionale (ne ha vinte 62 su 63), toglie i titolari e svuota la panchina per dare spazio a tutti. E’ oro per gli Stati Uniti, decisivi  i canestri di LeBron James (19 punti) quando la palla scotta di più, un paio di lampi di Chris Paul nel finale (11 punti), la difesa di Kevin Love (9 punti e 9 rimbalzi) su Pau Gasol nel quarto periodo, e la grande prova di Kevin Durant (30 punti e 9 rimbalzi). Alla Spagna non è bastato un Pau Gasol straordinario (24 i suoi punti) e un Navarro indemoniato in avvio (19 punti nel primo tempo, spentosi alla distanza avendo racimolato 21 punti totali). Scariolo torna a Milano con l’argento.

    Nella Finale per il terzo/quarto posto la Russia batte l’Argentina per 81-77 e conquista il bronzo, prima medaglia nel basket olimpico da quando non c’è più la vecchia Unione Sovietica (oro a Seul 24 anni fa). I sudamericani vivono quasi esclusivamente sul tiro da 3 punti, i russi affidano le proprie speranze a Kirilenko ma soprattutto al neo Minnesota Timberwolves Alexei Shved che con una prova maiuscola da 25 punti ed una fondamentale tripla a 36 secondi dalla sirena finale regala la vittoria alla sua squadra. A fine incontro per l’ex CSKA ci sono 25 punti, 20 per Kirilenko mentre Fridzon chiude con 19. All’Argentina non bastano i 21 di Manu Ginobili, i 15 di Delfino ed i 16 di Nocioni.

    FINALE 3°/4° posto

    Argentina-Russia 77-81

    FINALE 1°posto

    STATI UNITI-SPAGNA 107-100

  • Scandalo nei supermassini. Joshua è oro, Cammarelle argento

    Scandalo nei supermassini. Joshua è oro, Cammarelle argento

    Purtroppo il nostro grande più grande sospetto nonché preoccupazione, di una sconfitta di Roberto Cammarelle non per mano, o meglio, per il pugno del suo avversario ma per la penna dei giudici, si è avverata con il campione di Cinisello Balsamo costretto ad abdicare dal trono olimpico dei supermassimi dopo un incontro assolutamente dominato.

    Che Anthony Joshua, pugile britannico dalla belle speranze, ma nettamente inferiore tecnicamente non solo nei confronti di Cammarelle ma di molti suoi avversari, dovesse arrivare in fondo nel torneo olimpico lo avevamo capito sin dai primi turni con il pugile britannico ad avanzare nei turni con lo stupore e lo sdegno dei suoi avversari e di quasi tutti gli addetti ai lavori, esclusi ovviamente quelli britannici.

    Come a Pechino, Roberto Cammarelle deve affrontare nella finale per l’oro il pugile di casa ma, a differenza di quattro anni fa, l’unico “errore” di Cammarelle è quello di non aver messo al tappeto il suo avversario perché è solo con una fine prima del limite, che la medaglia d’oro poteva tingersi d’azzurro.

    Il momento della farsa dei supermassimi ©Scott Heavey/Getty Images

    Ed invece non è stato così, Cammarelle stravince il primo round con Anthony Joshua messo all’angolo con il pugile britannico che non viene inspiegabilmente contato dall’arbitro. Ovviamente i giudici danno solo un punto di vantaggio al pugile italiano che chiude il primo round sopra 6-5. Anche nella seconda ripresa Cammarelle domina, Joshua è in bambola e subisce colpi su colpi con l’italiano che chiude la ripresa sopra di tre punti, 10-5. Ma quando tutto sembrava andare verso la vittoria italiana ecco il tocco magico dei giudici che assegnano la terza ripresa al britannico e addirittura di tre punti pareggiando il match.

    È già farsa, ma il massimo viene raggiunto con la c.d. decisione tecnica dei giudici che assegnano l’oro al britannico senza nessuna logica e né tantomeno basandosi sul fatto che Cammarelle avesse vinto i due precedenti round e che in tutto il match aveva messo più colpi del suo avversario. Ovviamente il reclamo italiano viene respinto dato che non si poteva assolutamente rovinare la festa all’interno del palazzetto olimpico gremito di bandiere britanniche.

    Comunque un grazie immenso al nostro Cammarelle che ha dimostrato di essere il più forte ma che non ha potuto assolutamente nulla contro delle logiche che noi comuni mortali non potremmo mai assolutamente capire.