Tag: Londra 2012

  • NBA: Howard infortunato, stagione finita e niente Olimpiadi di Londra

    NBA: Howard infortunato, stagione finita e niente Olimpiadi di Londra

    Dwight Howard, centro NBA degli Orlando Magic, dovrà operarsi alla schiena per un’ernia del disco (problema fisico che lo tormenta dai primi di marzo) e dovrà stare fermo almeno per i prossimi 4 mesi. Per lui campionato finito ed oltre al danno c’è la beffa perchè dovrà rinunciare a prendere parte alla spedizione della Nazionale degli Stati Uniti alle prossime Olimpiadi di Londra 2012.

    Termina così nel peggiore dei modi l’annata più difficile e travagliata per il miglior centro della Lega: è dall’inizio della stagione che infatti il numero 12 del team della Florida ha avuto problemi, in primis di carattere contrattuale visto che a più riprese ha chiesto alla dirigenza della sua squadra (in particolare al general manager Otis Smith) la cessione ad un’altra franchigia per poter lottare per il titolo NBA, cosa che evidentemente non riteneva di poter raggiungere con gli Orlando Magic. In un gioco di continue smentite e continue riconferme alla fine Howard ha esercitato l’opzione (presente nel suo contratto) di rinnovo di un ulteriore anno con Orlando a pochissimi giorni dalla fine degli scambi.

    Ma qui è arrivato il secondo problema del suo tribolato 2012: il centro soffriva infatti di dolori alla schiena ed esami specifici hanno rilevato un’ernia del disco. Howard ha provato a giocare ma le sue prestazioni erano evidentemente al di sotto della media ed alla fine il giocatore si è arreso al dolore, dovendo necessariamente ricorrere all’operazione chirurgica.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Sam Greenwood Getty Images

    Howard verrà operato in giornata a Los Angeles ma i problemi in cui è incappato hanno minato anche il rapporto con i tifosi dei Magic che ora sono divisi a metà in merito ad una sua permanenza in Florida: c’è chi preme per un suo ulteriore rinnovo per farlo diventare il simbolo di questa squadra e tentare di ricostruire un team da titolo attorno a lui, altri invece spingono per la sua cessione dalla quale ricavare ottime contropartite tecniche e magari qualche scelta molto alta nei prossimi Draft NBA in modo da poter inserire tasselli importanti che possano ridare splendore ai Magic, che dopo la Finale di qualche anno fa persa contro i Los Angeles Lakers sono andati incontro ad un inarestabile declino non riuscendo più a tornare su quei livelli.

    La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la fuga di notizie dallo spogliatoio quando si è saputo che Howard aveva chiesto espressamente alla dirigenza, in vista di un suo rinnovo pluriennale, il licenziamento di coach Stan Van Gundy, idolo dei tifosi e che poco ha a che fare con il peggioramento della squadra, smontata e riassemblata senza soluzione di continuità, da un anno all’altro, dal G.M. Otis Smith. I giocatori (e non solo i tifosi) al momento sono tutti dalla parte dell’allenatore e pare probabile che Howard nella prossima campagna di mercato possa essere scaricato: su di lui i Lakers che farebbero carte false per averlo ma non sembrano poter offrire buone scelte al Draft anche se la contropartita tecnica, il centro Andrew Bynum, fa gola ai Magic visti i miglioramenti compiuti. In pole ci sono sempre i New Jersey Nets che oltre ad un paio di ottimi giocatori (in primis il centro Brook Lopez) hanno delle scelte al Draft piuttosto interessanti da poter inserire nella trattativa. Staremo a vedere l’evolversi della situazione.

    Intanto questi sono i numeri della stagione di Howard, che non hanno risentito dei problemi accusati dentro e fuori dal campo: il 26enne centro, prima scelta assoluta al Draft 2004, chiude con 54 partite alla media di 20,6 punti, 14,5 rimbalzi (massimo in carriera e leader della classifica specifica), 2,1 stoppate e 43 doppie doppie.

  • Pallavolo, le scelte di Barbolini in vista di Londra 2012

    Pallavolo, le scelte di Barbolini in vista di Londra 2012

    Con la stagione italiana chiusa alla grande con il triplete messo a segno dalle ragazze di Busto Arsizio che hanno vinto Coppa Italia, Coppa Cev e Campionato, si apre la stagione 2012 per la nazionale azzurra che avrà come impegno più importante, le olimpiadi di Londra 2012.

    Tante novità e qualche gradito ritorno fra le 25 scelte dal Commissario Tecnico azzurro Massimo Barbolini che confida molto in un mix di esperienza e freschezza atletica, per la conquista dell’alloro a cinque cerchi.

    Il percorso di Barbolini è diviso in due con le atlete più esperte che rimarranno in Italia per lavorare più intensamente dal punto di vista fisico mentre, le giocatrici più giovani, andranno a disputare il Gran Prix (8 giugno-1 luglio, con finali in Cina) e dopo la fine del torneo ci saranno le scelte definitive per Londra 2012. Si rivedono fra le selezionate dei nomi storici per la pallavolo italiana come quello di Francesca Piccinini e di Paola Cardullo, sicuramente due innesti importantissimi per Barbolini che andranno ad affiancarsi allo zoccolo duro rappresentato dalle varie Lo Bianco, Gioli, Del Core e Costagrande. Graditi ritorni sono anche quelli rappresentati da Jenny Barazza (diventata mamma da poco) e di Serena Ortolani (infortunata nell’ultima World Cup). Spazio anche alla gioventù con la classe ’92 Giulia Pisani (neo scudettata), Valentina Diouf e Letizia Camera (la più giovane del gruppo) che hanno vinto i campionati Juniores.

    Francesca Piccinini ©Claudio Villa/Getty Images

    Questa la lista delle atlete per la stagione 2012. Alzatrici: Letizia Camera (Novara), Eleonora Lo Bianco (Galatasaray Istanbul), Giulia Rondon (Crema), Noemi Signorile (Bergamo). Opposti: Valentina Diouf (Bergamo), Serena Ortolani (Pesaro), Valentina Zago (Casalmaggiore). Centrali: Sara Anzanello (Azzerrail Baku), Valentina Arrighetti (Bergamo), Jenny Barazza (Modena), Raphaela Folie (Novara), Simona Gioli (Urengoy), Martina Guiggi (Villa Cortese), Giulia Pisani (Busto Arsizio). Schiacciatrici: Cristina Barcellini (Novara), Caterina Bosetti (Villa Cortese), Lucia Bosetti (Villa Cortese), Carolina Costagrande (Guangdog Evergrande), Antonella Del Core (Fakel Novy Urengoy), Alessia Gennari (Pavia), Gilda Lombardo (Busnago), Francesca Piccinini (Bergamo). Liberi: Paola Cardullo (Cannes), Paola Croce (Modena), Monica De Gennaro (Pesaro), Immacolata Sirressi (Urbino).

  • Vezzali portabandiere olimpico? “Sarebbe un onore”

    Vezzali portabandiere olimpico? “Sarebbe un onore”

    Il ruolo prestigioso di portabandiere Azzurro alle prossime Olimpiadi di Londra 2012 sembra essere destinato ad una donna: dopo la proposta, poi declinata, di Federica Pellegrini, che qualche mese fa ha reso noto di non essere disponibile ad assumersi tale impegno che, oltre ad onori comporta anche oneri, un’altra “papabile” candidata potrebbe essere Valentina Vezzali, la pluricampionessa del fioretto che, dall’alto dei suoi 38 anni e delle sue sette medaglie olimpiche conquistate (tre ori consecutivi nelle ultime tre edizioni olimpiche, da Sidney 2000, ad Atene 2004 a Pechino 2008, ndr), vedrebbe tale riconoscimento come un “un orgoglio ed un grandissimo onore“, anche se “non dipende da me, è il Coni che sceglie e sono sicura farà la scelta migliore”. Per la Vezzali, che in questi anni è riuscita a conciliare egregiamente gli impegni sportivi ed agonistici con quelli familiari (è anche mamma, ndr) sarà la quinta partecipazione olimpica, e si presenterà nuovamente come l’atleta da battere nella sua specialità, soprattutto dopo la conquista del suo sesto titolo mondiale, un record assoluto, che – come la stessa Vezzali afferma – “le permette di affrontare le competizioni con ritrovata serenità e tranquillità”.

    La quinta Olimpiade cui si appresta a partecipare non sarà, però, molto differente dalle precedenti, perchè per la campionessa Jesina nonostante i successi ed i trionfi non è mai cambiato il modo di approcciarsi alle gare, sempre con assoluta concentrazione, nè il modo di valutare la forza delle avversarie, che la Vezzali tende a considerare “sempre fortissime”, intendendo tale aspetto come contemporaneo suo punto di forza e di debolezza, probabilmente perchè, in questo modo, riesce a mantenere sempre alta la guardia e la concentrazione in gara, riuscendo a porsi ancora tanti obiettivi ambiziosi, senza accontentarsi dei successi ottenuti, limitandosi – almeno per ora – a tenerli chiusi in un cassetto e cercando di guardare avanti per provare ad ottenerne altri.

    Valentina Vezzali | © Getty Images

    Oltre che dell’argomento olimpico, nel corso dell’intervista rilasciata a Sky Sport, la Vezzali ha spaziato su altre questioni “calde” dell’attualità sportiva, soffermandosi, in particolare, a commentare il momento di due sportivi italiani molto in vista, per differenti ragioni. In primis, il pluricampione di motociclismo Valentino Rossi, che sta attraversando un momento tutt’altro che semplice con la sua Ducati: secondo Valentina, il suo “omonimo” resta sempre “il numero uno“, che probabilmente ci ha abituati troppo bene in questi anni, al punto da far risultare le sue vittorie “come una passeggiata”. In tal senso, è umano che si possa attraversare un momento negativo e, per superarlo, è essenziale che Rossi ritrovi al più presto la serenità interiore.

    Da Valentino Rossi a Mario Balotelli, nell’occhio del ciclone per la sua assoluta indisciplina in campo che, nella recentissima gara contro l’Arsenal, lo hanno portato ad incassare l’ennesima espulsione stagionale, facendo infuriare il suo coach Roberto Mancini. Sulla questione, la Vezzali adopera l’arma della diplomazia nei confronti degli atteggiamenti immaturi di Balotelli, giustificandoli parzialmente con l’attenuante della giovane età, che spesso rende complesso “reggere la pressione mediatica”. In tal senso, secondo la Vezzali, è importante dargli “una seconda possibilità, perchè l’importante è dagli sbagli si impari, perchè servono per farci crescere”.

  • NBA, Rubio dice addio al campionato ed alle Olimpiadi di Londra

    NBA, Rubio dice addio al campionato ed alle Olimpiadi di Londra

    E’ molto più grave del previsto l’infortunio patito dal playmaker spagnolo dei Minnesota Timberwolves Ricky Rubio nella gara persa in casa ieri contro i Los Angeles Lakers. In uno scontro di gioco con Kobe Bryant, sul finire del match, infatti Rubio si è procurato la lesione dei legamenti del ginocchio sinistro. Da qualche ora è arrivato il responso medico dopo gli accertamenti a cui si è sottoposto il rookie dei Timberwolves ed il verdetto è stato impietoso: per lui stagione finita ed Olimpiadi di Londra 2012 che resteranno solo un sogno visto che per la ripresa agonistica ci vorranno dai 6 ai 9 mesi.

    Un brutto colpo in primis per il giocatore, che sebbene esordiente in NBA stava disputando uan stagione eccellente da 10.6 punti, 8.2 assist e 4.2 rimbalzi di media a partita mostrando delle doti innate di leader sia in campo che nello spogliatoio. Lascia la sua squadra al nono posto ad Ovest con 21 vittorie e 20 sconfitte (nella notte è arrivata la 21esima sconfitta contro gli Hornets di Marco Belinelli). Ovviamente il discorso playoff per Minnesota si chiude qui quasi definitivamente visto che senza il talento dello spagnolo si riducono drasticamente le possibilità che i T-Wolves possano approdare alla post season. Ormai solo un miracolo potrebbe mantenerli in linea di galleggiamento.

    Ricky Rubio, Minnesota Timberwolves | © Harry How

    Tantissimi gli attestati di solidarietà non solo da tutti i suoi compagni e dal management del suo team, ma anche tramite internet da un pò tutta la NBA (fra gli altri, da Wade, James, Durant, DeRozan, Walker) e non solo, perchè anche il grande running back Adrian Peterson dei Minnesota Vikings, squadra di NFL, ha voluto esprimere un pensiero per lo spagnolo (ricordiamo che anche Peterson è convalescente dallo stesso tipo di infortunio che si è procurato nella passata stagione).

    Questo per sottolineare la grande stima e simpatia che il giovane spagnolo ha saputo creare intorno a sè . In bocca al lupo, Ricky, e torna presto.

  • NBA, i preconvocati del Dream Team per le Olimpiadi

    NBA, i preconvocati del Dream Team per le Olimpiadi

    La NBA ha reso noto l’elenco dei giocatori preconvocati in vista delle Olimpiadi di Londra 2012: al momento la lista comprende 20 elementi, nei prossimi mesi però questo numero sarà destinato a scendere fino ad arrivare ai 12 definitivi che avranno il compito di portare in alto la Nazionale degli Stati Uniti ai prossimi Giochi in terra inglese.

    LeBron James & Dwyane Wade, Miami Heat | © Mike Ehrmann/Getty Images

    I nomi sono stati ufficializzati dal Presidente della Federazione basket statunitense Jerry Colangelo. L’allenatore sarà sempre Mike Krzyzewski (che alla guida degli U.S.A. ha già conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2008 ed il primo posto ai Mondiali del 2010) coadiuvato dagli assistenti Jim Boeheim, Mike D’Antoni e Nate McMillan (gli ultimi 2 rispettivamente allenatori di New York Knicks e Portland Trail Blazers).

    Al momento le squadre più rappresentate con questi preconvocati sono i Los Angeles Clippers, che possono annoverare le convocazioni di Chris Paul, di Blake Griffin e di Chauncey Billups, ed i Miami Heat che contribuiscono con i soliti Big Three LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh. In totale sono rappresentate 14 delle 30 squadre della Lega.

    Le Olimpiadi prenderanno il via il 27 luglio e termineranno il 12 agosto e si disputeranno, come già detto, a Londra. Per la Nazionale di basket degli stati Uniti in bacheca ci sono già 13 ori. Tra i Big della NBA non manca nessuno e la scelta è comunque stata estremamente difficile visto l’alto livello di competitività del massimo campionato americano. Sotto la guida di coach Krzyzewski la Nazionale a stelle e strisce ha, fino ad ora, collezionato ben 48 vittorie ed una sola sconfitta.

    Ovvio che saranno proprio loro, i grandi campioni della NBA, ad avere lo status di favoriti ma in un torneo che si disputerà in così poco tempo le insidie non mancheranno e probabilmente la prima squadra antagonista sarà la Spagna di Sergio Scariolo che può vantare atleti di fama internazionale dei quali quasi tutti militano proprio nella Lega americana.

    Questo l’elenco completo dei preconvocati:

    LaMarcus Aldridge (Portland Trail Blazers); Carmelo Anthony (New York Knicks); Chauncey Billups (Los Angeles Clippers); Chris Bosh (Miami Heat); Kobe Bryant (Los Angeles Lakers); Tyson Chandler (New York Knicks); Kevin Durant (Oklahoma City Thunder); Rudy Gay (Memphis Grizzlies); Eric Gordon (New Orleans Hornets); Blake Griffin (Los Angeles Clippers); Dwight Howard (Orlando Magic); Andre Iguodala (Philadelphia 76ers); LeBron James (Miami Heat); Kevin Love(Minnesota Timberwolves); Lamar Odom (Dallas Mavericks); Chris Paul (Los Angeles Clippers); Derrick Rose (Chicago Bulls); Dwyane Wade (Miami Heat);Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder); and Deron Williams (New Jersey Nets).

  • L’ira di Federica Pellegrini: “Bonifacenti mi ha deluso”

    L’ira di Federica Pellegrini: “Bonifacenti mi ha deluso”

    Dopo la piccola debacle agli ultimi europei di corta in Polonia, dove Federica Pellegrini non è riuscita a salire sul podio nei 400m stile libero, ecco lo sfogo gridato ai quattro venti della nuotatrice veronese contro il suo ex allenatore, Federico Bonifacenti.

    Dalla morte di Alberto Castagnetti la fede nazionale non riesce proprio a trovare sintonia con i suoi allenatori, situazione molto preoccupante in vista di Londra 2012.

    La voglia di tornare in Italia e soprattutto nella sua Verona ha portato mesi fa alla rottura del rapporto con l’allenatore francese Philippe Lucas che, anche grazie ai modi un po’ rudi, era riuscito a portare la Pellegrini al doppio titolo mondiale a Shanghai. Il rapporto con nuovo tecnico, Federico Bonifacenti non era certo nato nei migliori auspici con il tecnico azzurro intenzionato ad utilizzare un differente metodo di lavoro rispetto a quello di Lucas.

    Federica Pellegrini ©PETER PARKS/AFP/Getty Images

    Ma dopo la delusione polacca ecco lo sfogo della Pellegrini che dopo aver interrotto il rapporto con Bonifacenti, prima degli europei, esprime tutta la sua rabbia e delusione dal suo blog: “”La mia, passatemi il termine, “incazzatura”, parte dal fatto che io avevo chiesto 3 cose al mio allenatore a settembre e soltanto 3 cose di numero – spiega la veneta – odio essere presa in giro perché io sono sempre sincera anche a costo di litigare e discutere”. La Pellegrini spiega che, alla presenza di sua madre e di Emiliano Brembilla, aveva chiesto tre cose a Bonifacenti: “Non nuotare più da sola. Avevo bisogno solo di più compagnia per affrontare almeno gli allenamenti più difficili e invece alla fine eravamo sempre e solo 3 gatti e vi posso assicurare che Federico era perfettamente al corrente dei miei attacchi di colite e nervoso perchè non ce la facevo più a nuotare da sola. Mantenere un buon lavoro a delfino durante gli allenamenti: perchè Philippe me lo faceva fare molto e ho visto che mi aiutava molto nella mia forza della bracciata e anche nella sensibilità e alla fine io il delfino da settembre in allenamento non l’ho mai fatto. Inoltre avevo chiesto di aumentare i lavori di velocità, intesa come aumento della velocità di base e di resistenza alla velocità. Queste erano richieste molto semplici e sulle quali Federico fu subito d’accordo. E soprattutto erano richieste fatte da una che qualcosa nel nuoto ha fatto e vuole continuare a fare. Come fanno tutti i professionisti indico dei punti di riferimento al mio nuovo allenatore per indirizzarlo sulla strada che può portare sia me che lui alla serenità sia di risultato che di rapporto. Ovviamente nessuna di queste 3 cose è stata fatta e quindi per una volta nella mia vita non mi sento di prendermi la responsabilità di questi 4 minuti agli europei. Mi dispiace ma per una volta no grazie!!! E basta dire cavolate! Da una persona che si ritiene così matura poi…”

    Forti quindi le dichiarazioni della veronese che forse sta correndo il rischio di perdere la c.d. bussola in vista dell’appuntamento olimpico londinese. Le continue voci sul gossip, la fine della sua storia con Luca Marin e la contemporanea relazione con Filippo Magnini non stanno rendendo certamente serena una campionessa che ha denotato in passato qualche problema dal punto di vista psicologico. Adesso il prossimo appuntamento sono gli assoluti di Roma nel week end dove Federica cercherà di ritrovare quella serenità incredibilmente smarrita nell’ultimo periodo.

  • Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Si può dire che viene sfatato un tabù, infatti dopo ben 8 lunghissimi anni (World League 2003), la pallavolo Italia di Mauro Berruto batte i campioni olimpici brasiliani 3-2 in una partita non adatta ai deboli di cuore.

    Stupenda vittoria dei ragazzi azzurri che compiono un deciso passo in avanti verso la conquista della qualificazione a Londra 2012.

    La gioia di Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Il C.T. Berruto torna al sestetto riproposto nella sconfitta patita contro la Russia nel match inaugurale di questa World Cup: Fei e Mastrangelo al centro, Zaytsev-Savani schiacciatori, Travica-Lasko (palleggiatore e opposto) e Giovi libero. È Zayztev che piazza il primo allungo a favore degli azzurri con ben 3 ace consecutivi che indirizzano il primo set verso l’Italia nonostante i campi di Bernardidho in un muro verdeoro che sembra non funzionare. Sembra appunto, perché nel secondo set Giba e compagni si rimettono in sesto dal punto di vista difensivo non concedendo punti facili agli azzurri che subiscono anche numerosi ace che consentono al Brasile di riportare la situazione in parità.

    Il Brasile, galvanizzato dalla conquista del secondo parziale, mette sotto l’Italia anche nel terzo set. Travica non riesce a distribuire il gioco con la consueta maestria anche a causa dei servizi verdeoro che non consentono quasi mai una ricezione pulita a Giovi. Fei cerca di sistemare le cose con un paio di muri che però non impediscono ai verdeoro di aggiudicarsi anche la terza frazione. Di solito in partite come queste, la vittoria del terzo set indirizza in maniera decisiva il match ma fortunatamente non è questo il caso con Berruto che riesce a spronare nella maniera giusta i ragazzi azzurri che partono alla grande ma si fanno subito recuperare dai brasiliani. Il quarto set è un continuo ribaltamento di risultato con l’Italia che riesce a piazzare la zampata decisiva con Savani portandosi sul 2 pari.

    Il Tie break è emozionantissimo, prima Italia si porta avanti con Zaytzev poi viene raggiunta grazie soprattutto ad un Sidao strepitoso, vengono annullati ben 5 match point al Brasile che si arrende in maniera definitiva grazie ad un muro sontuoso di Lasko su Giba e ad un ace di Travica che chiude il match sul 22-20 Italia.

    Italia – Brasile 3-2 (25-16, 20-25, 18-25, 25-21, 22-20)

  • Italia bene contro l’Egitto, vittoria 3-0 e domani spazio al Brasile

    Italia bene contro l’Egitto, vittoria 3-0 e domani spazio al Brasile

    Dopo la pesante sconfitta all’esordio della World Cup contro la Russia per 3-1, la nazionale azzurra guidata da Mauro Berruto batte, come da pronostico, i modesti egiziani in una partita comunque non semplice ma conclusa per 3 set a zero.

    Una buona reazione soprattutto psicologica per Mastrangelo e compagni che hanno dimostrato di voler sudare le classiche sette camicie per raggiungere il pass olimpico per Londra.

    Gigi Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Proprio il “Mastro” si accomoda in panchina nel sestetto iniziale di Berruto con Fei e Buti a scambiarsi il ruolo di centrale. L’inizio non è certamente dei migliori con l’Egitto che riesce a controbattere punto dopo punto gli assalti azzurri, la vogli comunque è presente nei giocatori italiani che lottano su ogni pallone riuscendo a piazzare un parziale di 6-0 che garantisce la vittoria della prima frazione con il punteggio di 25-22. Il secondo ed il terzo set filano via abbastanza tranquilli per la truppa di Berrutto che riesce anche a schierare Sabbi e Bonifante, sicuramente giocatori che saranno poco utilizzati in futuro.

    Adesso c’e’ il Brasile, una partita a dir poco decisiva per il destino azzurro in questa World Cup. La nazionale verdeoro guidata da Bernardinho non perde contro l’Italia da ben 8 anni, ultimo successo World League 2003 con la speranza di non dover attendere ancora molto per una vittoria che potrebbe spianare la strada verso Londra 2012.

  • Italvolley. Crollo Usa World Cup azzurra

    Italvolley. Crollo Usa World Cup azzurra

    L’Italvolley di Massimo Barbolini vince la World Cup in Giappone grazie alla vittoria numero 10 su 11 incontri contro il Kenia e al contemporaneo vantaggio proprio delle nipponiche contro gli Stati Uniti.

    Infatti la sfida fra Giappone e U.S.A è ancora in corso, ma il momentaneo vantaggio di due set a zero delle nipponiche non consentono alla nazionale stelle e strisce di poter sperare ancora nella conquista del trofeo.

    La gioia azzurra ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Anche contro la squadra più debole di tutta la competizione, le ragazze italiane hanno giocato come se dovessero vincere l’oro olimpico: 3-0 (25-6, 25-10, 25-17) ed un ultimo match che ha visto una vera e propria rivoluzione nel sestetto azzurro: Signorile in palleggio Lucia Bosetti opposta (dal secondo set poi ha lasciato il posto alla Barcellini), Folie e Anzanello centrali, Costagrande (molto ricercata dai media cinesi visto che fra meno di un mese comincerà il campionato orientale nella squadra di Lang Ping) e Caterina Bosetti martelli, Sirressi libero; con diversi ingressi di Moki De Gennaro arrivata qui all’ultimo momento per sostituire l’infortunata Ortolani. La partita ha poco da commentare, tanto è il divario sia tecnico che tattico rispetto alla nazionale africana, vera e propria cenerentola del torneo.

    Il C.T. Massimo Barbolini si è dimostrato a fine match molto contento del risultato raggiunto, infatti la tenacia e la voglia di lottare dimostrata dalle azzurre in questa World Cup rappresenta sicuramente un buon viatico verso la conquista di una medaglia a livello olimpico impresa questa, mai raggiunta in passato nella storia del Italvolley femminile.

  • Italia, splendida rimonta contro la Germania. Londra 2012 è realtà

    Italia, splendida rimonta contro la Germania. Londra 2012 è realtà

    Adesso è ufficiale, la nazionale femminile guidata splendidamente da Massimo Barbolini, stacca il biglietto per le olimpiadi di Londra 2012 grazie alla nona vittoria consecutiva in World Cup contro la Germania al tie break.

    Splendida rimonta delle ragazze italiane che recuperano le tedesche dopo essere state sotto di due set a zero.

    La gioia del C.T. Barbolini ©JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    La partenza delle azzurre non è certamente delle migliori con un parziale di 4 punti a zero che costringono da subito Barbolini a chiamare il classico time out d’emergenza per far entrare psicologicamente Gioli e compagne in partita. L’interruzione funziona e l’Italia, grazie anche ad uno splendido servizio di Antonella Del Core, si rimette in partita nel primo set ma è solo un illusione dato che, i tanti errori sia in difesa che in attacco, concedono la prima frazione alle teutoniche. Nel secondo parziale la partenza italiana è nettamente migliore, si va avanti 8-3 ma le tedesche dimostrano che la vittoria nella semifinale dell’ultimo europeo, proprio contro l’Italia, non è stata frutto di un caso recuperando il parziale e chiudendo anche il secondo set sempre per 22-25.

    La prima sconfitta in terra giapponese sembra ormai cosa fatta quando invece le azzurre tirano fuori anima e cuore iniziando a giocare con una concentrazione ed una intensità tale da far sembrare, la partita contro la Germania, una vera e propria finale olimpica. La migliore realizzatrice azzurra è ancora Carolina Costagrande che con i suoi 27 punti guida l’Italia alla conquista del terzo e quarto set.

    Si arriva al tie break decisivo con la Germania che scappa via di nuovo (10-6), ma come d’incanto si realizza una seconda rimonta con le azzurre che chiudono il match sul 15-13 finale. Adesso per l’Italia rimangono due partite la prima, contro gli Stati Uniti sicuramente quella decisiva per chiudere la World Cup al primo posto e rimanere imbattute considerando la molto probabile vittoria, contro la nazionale keniana nell’ultimo match.

    Italia-Germania 3-2 (22-25, 22-25, 25-21, 25-13, 15-13)