Sicuramente una delle storie più emozionanti di tutto il panorama sportivo mondiale quella del sudafricano Oscar Pistorius che raggiunge il sogno di una vita, e cioè poter partecipare ai giochi olimpici di Londra 2012 che scatteranno il 27 luglio prossimo.
Prima volta nella storia che un atleta amputato ad entrambe le gambe riesce a partecipare all’avvenimento sportivo più importante del mondo con Pistorius che, oltre alla staffetta 4X400, disputerà anche la gara individuale..
E dire che Pistorius aveva comunque raggiunto due volte il limite olimpico per la sua federazione sudafricana, lo scorso anno a Lignano Sabbiadoro e a marzo ai campionati nazionali a Pretoria, in Sudafrica, ma secondo i criteri del Comitato olimpico sudafricano avrebbe dovuto confermarlo entro il 30 giugno, cosa che non gli è riuscita. Tuttavia, il 45”20 fatto registrare a Pretoria da Pistorius è risultato però essere il miglior tempo sudafricano dell’anno, seguito dal 45”36 ottenuto da Williede Beer e dal 45”59 di Ofentse Mogawane consentendo quindi a Pistorius, di poter essere a Londra anche se il tempo non è stato confermato entro giugno.
Ripercorriamo brevemente la storia dell’atleta sudafricano che nasce con una grave malformazione (entrambi i peroni erano assenti ed i piedi erano gravemente malformati), situazione questa, che lo costringe all’età di undici mesi, all’imputazione di entrambi gli arti inferiori. Il suo approdo all’atletica leggera arriva per un fine riabilitativo ma con il passare del tempo diventa il suo sport e soprattutto il suo mezzo per riuscire ad imporsi nella vita che sicuramente non è stata magnanima con lui.
Pistorius a Londra doveva disputare solo la staffetta 4X400, staffetta che il sudafricano disputò anche agli ultimi mondiali a Daegu dove ha vinto la medaglia d’argento anche se non disputò la finale (fece solo la batteria di qualificazione) ma in deroga alle regole interne, tuttavia, è stato convocato anche per la gara individuale dei 400m.
Poteva andare peggio al cestista Tony Parker che, dopo l’operazione forzata e inaspettata all’occhio sinistro, spiega che avrebbe anche potuto perdere la vista dell’occhio. Il giocatore di basket francese, play degli Spurs, si è infatti dovuto sottoporre all’intervento chirurgico dopo essere finito in mezzo ad una rissa scoppiata nel nightclub di New York. Dunque Olimpiadi 2012 a rischio per il cestista Tony Parker, una tegola non da poco per la Nazionale francese.
Ma la rissa che ha costretta Parker a correre d’urgenza al pronto soccorso non è una rissa qualsiasi: ad averla avviata sono infatti i famosissimi rapper Drake e Chris Brown i quali avevano perso il controllo del dibattito ed erano arrivati alle mani. Il motivo del litigio tra i due sembra essere proprio lei, Rihanna, rispettivamente la nuova fiamma e la ex fidanzata delle due star americane.
I due dopo aver discusso animatamente hanno cominciato a venire alle mani, facendo partire pugni, calci, sputi ma soprattutto bottiglie, ed è stato proprio un pezzo di vetro di queste a colpire in pieno volto Tony Parker. Lo sfortunato stava tranquillamente sorseggiando un drink al nightclub e, un pezzo di vetro volante si è conficcato completamente nell’occhio sinistro.
Il dolore ed il colpo hanno preoccupato subito i presenti e gli amici di Parker in quanto il cestista rischiava dei problemi alla retina e soprattutto la vista dell’occhio colpito, rischiando di perderlo. Portato d’urgenza all’ospedale i medici non hanno esitato a sottoporlo all’intervento chirurgico nella mattinata di domenica, ma solo oggi il giocatore ha deciso di raccontare il tutto ai giornalisti.
Il cestista ha ammesso che l’operazione è riuscita alla perfezione ma che la paura di perdere la vista è stata tanta. Ha inoltre spiegato che prima di tornare in campo dovrà avere l’approvazione del medico e per questo motivo il 5 luglio dovrà tornare negli Stati Uniti dove si sottoporrà alla visita di controllo per avere l’ok per le Olimpiadi di Londra 2012. Intanto l’avvocato di Parker ha fatto causa al locale dove è avvenuta la rissa, chiedendo un risarcimento danni di 20 milioni di dollari.
Continua a piovere sul bagnato per la Nazionale statunitense di basket perchè Chris Bosh e Dwyane Wade, stelle dei MiamiHeat (squadra neo campione NBA) dovranno rinunciare alle Olimpiadi di Londra 2012 a causa di alcuni infortuni, a poco meno di un mese dall’inizio della rassegna olimpica.
Bosh, ala grande tra le migliori nelle Lega, soffre ancora per lo stiramento ai muscoli addominali patìto nei playoff NBA contro gli Indiana Pacers. Ha stretto i denti per ritornare in campo nella Finalissima contro gli Oklahoma City Thunder (vinta dai suoi Heat per 4-1) ma il dolore ora si è ripresentato, rendendo inevitabili nuove cure che gli impediranno di allenarsi.
Per Wade invece i problemi riguardano il ginocchio sinistro che necessita di un’operazione, consigliatagli dal suo staff medico: la guardia di Miami ha informato Jerry Colangelo, general manager di Team U.S.A. e coach Mike Krzyzewski, che non potrà partecipare alle Olimpiadi.
Le 2 superstar degli Heat non sono le prime a dover dare forfait: coach Krzyzewski a Londra dovrà già fare a meno del fortissimo centro Dwight Howard (KO per la schiena), del fenomenale playmaker Derrick Rose (stop di un anno per la rottura dei legamenti del ginocchio avvenuta nei playoff contro Philadelphia), del leader dello spogliatoio Chauncey Billups (rottura del tendine d’achille in regular season) e dell’ala grande di Portland LaMarcus Aldridge(problemi di varia natura alle ginocchia). Tutti questi giocatori hanno già informato la federazione.
A questo punto si spera che i 2 giocatori chiave degli Stati Uniti, LeBron James (anche lui dei Miami Heat) e Kevin Durant, vengano preservati dalla cattiva sorte che sta lentamente ma inesorabilmente decimando la Nazionale olimpica.
La nazionale U.S.A. campione del mondo e campione olimpica in carica comincerà ad allenarsi per il torneo la settimana prossima a Las Vegas con 16 giocatori (tra cui la neo prima scelta assoluta al Draft 2012 Anthony Davis, ancora senza esperienza in NBA) che poi diventeranno 12 entro l’8 luglio e disputerà 5 amichevoli prima di affrontare la Francia, il 29 luglio nel primo incontro olimpico.
A Roma è avvenuta oggi la consegna del tricolore da parte del Presidente dello Stato Giorgio Napolitano alla fiorettista Valentina Vezzali, designata come portabandiera alle Olimpiadi di Londra 2012. Napolitano, visibilmente commosso alla consegna dei tricolori – è stata consegnata anche la bandiera a Oscar De Pellegrin, portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi di Londra 2012 – ha spiegato che tutti gli atleti dovranno rappresentare al massimo la nazionale italiana e che farà di tutto per essere accanto agli atleti che scenderanno in campo.
Il Presidente nel riportare alla mente di tutti i presenti i pareggi e la vittoria dei calciatori impegnati agli Europei in questi giorni, non è riuscito a contenere la commozione, spiegando che l’importante non è solo vincere, ma soprattutto avere una mentalità vincente.
Lo stesso ha voluto fare De Pellegrin che ha invitato Napolitano a seguire da vicino le gare degli azzurri a Londra 2012, dopo aver ringraziato tutti per avergli affidato quest’importante ruolo alla cerimonia d’apertura.
Vezzali e De Pellegrin alla fine della consegna si fanno fotografare fieri di essere stati chiamati a fare da portabandiera, riportando alla mente di tutti la dichiarazione rilasciata dalla nuotatrice Federica Pellegrini, la quale si era rifiutata di fare da alfiere nella cerimonia d’apertura per motivi fisici.
Valentina Vezzali va quindi ad aggiungersi alla lunga lista di atleti che dal 1912 ad oggi è stata scelta dall’Italia come portabandiera:
Sono stati resi noti ieri i calendari della pallavolo per la prima fase delle Olimpiadi Londra 2012 che si svolgeranno presso il Palazzetto dello Sport di Earls Court dal 28 luglio al 12 agosto e dove le dodici squadre qualificate saranno divise in due gironi sia nella maschile che nella femminile. A superare la prima fase saranno le prime quattro squadre di ogni girone che andranno a comporre il quadro dei quarti di finale. La Nazionale Italiana sarà presente sia con la squadra femminile che con quella maschile all’evento più importante per ogni nazione e saranno impegnate già dal 28 luglio.
Per quanto riguarda la squadra azzurra femminile guidata da Massimo Barbolini la prima sfida sarà proprio il 28 luglio dove l’Italia dovrà affrontare la Repubblica Dominicana alle 16.45 locali. Due giorni dopo la formazione azzurra affronterà il Giappone e il 1 agosto dovrà vedersela con le padrone di casa della Gran Bretagna; negli ultimi due match del girone la squadra di Barbolini giocherà il 3 agosto contro l’Algeria ed il 5 agosto contro la Russia, una delle più quotate alla vittoria finale.
Sarà proprio con la Russia che le azzurre si giocheranno la vittoria del girone in quanto le altre big del torneo sono state inserite nell’altro girone dove a contendersi il primato saranno Cina, Stati Uniti e Brasile.
Convocate: Sara Anzanello, Valentina Arrighetti, Cristina Barcellini, Caterina Bosetti, Lucia Bosetti, Carolina Costagrande, Paola Croce, Monica De Gennaro, Antonella Del Core, Simona Gioli, Eleonora Lo Bianco, Noemi Signorile.
Torneo femminile
Girone A
28 Luglio: Algeria-Giappone, Gran Bretagna-Russia, Italia-Rep. Dominicana (ore 16.45)
30 Luglio: Rep.Dominicana-Russia, Italia-Giappone (ore 20), Gran Bretagna-Algeria
01 Agosto: Rep.Dominicana-Giappone, Algeria-Russia, Gran Bretagna-Italia (ore 16.45)
03 Agosto: Giappone-Russia, Gran Bretagna-Rep.Dominicana, Algeria-Italia (ore 22)
05 Agosto: Algeria-Rep. Dominicana, Gran Bretagna-Giappone, Italia-Russia (ore 16.45)
Girone B:
28 Luglio: Cina-Serbia, Stati Uniti-Corea del Sud, Brasile-Turchia
30 Luglio: Cina-Turchia, Serbia-Corea del Sud, Stati Uniti-Brasile
01 Agosto: Serbia-Turchia, Stati Uniti-Cina, Brasile-Corea del Sud
03 Agosto: Brasile-Cina, Turchia-Corea del Sud, Stati Uniti-Serbia
05 Agosto: Cina-Corea del Sud, Stati Uniti-Turchia, Brasile-Serbia
Per quanto riguarda la Nazionale azzurra maschile, l’esordio è fissato per il 29 luglio dove, i ragazzi di Mauro Berruto dovranno vedersela con la Polonia, guidata dal ben noto Anastasi il quale conosce bene gli azzurri in quanto ex ct della Nazionale Italiana. Nei giorni successivi gli azzurri affronteranno il 31 luglio l’Argentina, il 2 agosto come le azzurre affronteranno i locali della Gran Bretagna, il 4 agosto l’Australia e per finire il 6 agosto la Bulgaria.
Anche qui la formazione azzurra punterà alla vittoria del girone; le uniche squadre che potrebbero intralciare il percorso dell’Italia sono infatti la Polonia e la Bulgaria. Girone sicuramente più tosto quello B dove sono state inserite Russia, Serbia, Brasile e Stati Uniti, tutte squadre quotate per la vittoria finale.
Convocati: Ivan Zaytsev, Dragan Travica, Simone Parodi, Cristian Savani, Samuele Papi, Luigi Mastrangelo, Michail Lasko, Alessandro Fei, Dante Boninfante, Emanuele Birarelli, Andrea Bari, Jiri Kovar.
Torneo maschile
Girone A
29 Luglio: Gran Bretagna-Bulgaria, Australia-Argentina, Italia-Polonia (ore 20)
31 Luglio: Polonia-Bulgaria, Italia-Argentina (ore 14.45), Gran Bretagna-Australia
02 Agosto: Australia-Bulgaria, Polonia-Argentina, Gran Bretagna-Italia (ore 22)
04 Agosto: Gran Bretagna-Polonia, Australia-Italia (ore 14.45), Argentina-Bulgaria
06 Agosto: Australia-Polonia, Italia-Bulgaria (14.45), Gran Bretagna-Argentina
Girone B
29 Luglio: Russia-Germania, Stati Uniti-Serbia, Brasile-Tunisia
31 Luglio: Serbia-Tunisia, Stati Uniti-Germania, Brasile-Russia
02 Agosto: Serbia-Germania, Russia-Tunisia, Brasile-Stati Uniti
04 Agosto: Germania-Tunisia, Russia-Stati Uniti, Brasile-Serbia
06 Agosto: Russia-Serbia, Stati Uniti-Tunisia, Brasile-Germania
Era nell’aria, ora è ufficiale: Valentina Vezzali, signora del fioretto Azzurro, sarà la portabandiera italiana alle prossime Olimpiadi di Londra. Una scelta giusta, a riconoscimento di una carriera straordinaria, costellata di trionfi e medaglie, a conferma della superiorità della scuola italiana in fatto di scherma e, d’altronde, i numeri parlano per lei: cinque ori olimpici, tre successi consecutivi nel fioretto individuale da Sidney 2000 a Pechino 2008, ed un argento ad Atlanta 1996.
Così, il prossimo 22 Giugno Valentina Vezzali farà visita al Quirinale al Presidente Giorgio Napolitano, da cui riceverà la bandiera tricolore che, poi, avrà l’onore di rappresentare nella parata inaugurale dei giochi londinesi, coronando quello che era il suo sogno, non segreto. Dopo la vittoria dell’oro ad Atene 2004, “Vale” aveva dichiarato apertamente la sua volontà di diventare mamma e, detto-fatto, il 9 Giugno 2005 è nato Pietro: subito dopo è tornata in pedana, ancora più grintosa, ancora più affamata di successi ed ha ottenuto, così, anche la vittoria a Pechino 2008, dove sperava di essere scelta come porta bandiere: in tal caso, venne preferito il canoista Antonio Rossi ma lei non ha desistito ed, ora, il suo desiderio è stato esaudito.
Le spetterà un grande onore, ma anche l’onere di rappresentare a livello di immagine lo sport del nostro Paese ed, in particolare, la parte “rosa” che, di questi tempi, risulta essere la più competitiva, in ogni disciplina, partendo proprio dalla scherma, di cui la Vezzali è la regina incontrastata, con un palmares da capogiro, con ben undici coppe del mondo in bacheca, 76 vittorie individuali e tredici ori all’attivo. Valentina è Jesina ed, in tal caso, la provenienza geografica non è un particolare irrilevante, considerando che la cittadina marchigiana ha dato i natali anche ad altre stelle della scherma, come – tra gli altri – Giovanna Trillini ed Elisa Di Francisca, e che è riconosciuta in tutta Italia come la scuola di scherma maggiormente accreditata, al punto da associare alla città di Jesi un vero e proprio “cromosoma scherma”, come se vi fosse un fattore genetico che renda gli atleti jesini maggiormente competitivi: in realtà, il merito non è legato al Dna ma, bensì, alle strutture ed alla tradizione, alla bravura dei maestri, ed all’eccellenza di una scuola che continua a sfornare talenti della pedana.
Valentina, dunque, rappresenterà tutto questo, incarnerà i valori del su background sportivo e sociale, porterà la sua immagine “acqua e sapone”, sempre sorridente, ma con una grande forza interiore, con una determinazione ferrea, che le permette di scendere in gara ponendosi sempre e comunque l’imperativo della vittoria, a prescindere da ciò che è stato già fatto e già conquistato, come solo i grandi riescono a fare: una piccola-grande donna, una mamma sprint, una campionessa. Tutto questo è Valentina Vezzali, agli antipodi rispetto alla sfrontatezza e dall’immagine patinata di Federica Pellegrini, ormai nota per il “gran rifiuto”, per aver declinato la proposta di divenire alfiere azzurro. La scelta della Vezzali, però, non è affatto una decisione di ripiego, bensì è il giusto riconoscimento per la sua gloriosa ed impeccabile carriera, così come ha sottolineato lo stesso presidente del Cio, Jacques Rogge, che ha già annunciato che “tiferà per lei, e sarà felice se riuscirà a conquistare il suo quarto oro olimpico”.
Sarà certamente onorata di questo Valentina Vezzali, così come sarà felice di coronare il suo sogno, vestendo i vessilli Azzurri e succedendo alla sua collega-concittadina Giovanna Trillini, ultima alfiere donna ad Atlanta ’96, in un’ideale “passaggio del testimone” a distanza di sedici anni.
Continua il dominio continentale di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè nel sincro dal trampolino dei tre metri. Le azzurre dominano la finale con più di venti punti di vantaggio sull’Ucraina, argento con la Germania a completare il podio.
Quarto titolo continentale consecutivo per la coppia azzurra che non perde una gara Europea da Torino2009 lanciando un segnale chiaro alle avversarie, in ottica Londra 2012.
Si attendeva il riscatto per le azzurre che non avevano brillato sicuramente nella gara individuale con soprattutto Tania Cagnotto, che aveva chiuso con un deludente quarto posto, la gara in cui era la campionessa europea uscente. Il solco le ragazze azzurre lo realizzano già con i tuffi obbligatori in cui Tania e Francesca sono assolutamente perfette rasentando la precisione cinese nell’entrata in acqua. Il resto della finale vede un dominio azzurro con le altre coppie a sbagliare, soprattutto nel sincro, situazione in cui le ragazze italiane sono perfette.
Si chiude quindi con un oro l’europeo pre-olimpico di Eindhoven con l’Italia che conquista anche una medaglia d’argento con Noemi Batki nella piattaforma dei 10 metri ed un altro argento con Tania Cagnottonel trampolino da un metro.
Nelle altre gare dominio del britannico Thomas Daley nella piattaforma da 10m con gli azzurri Chiarabini e Dell’Uomo che chiudendo rispettivamente in sesta e nona posizione. Il trampolino da tre metri maschile, con Tommaso Rinaldi fuori per poco dalla finale (tredicesimo) e Michele Benedetti ultimo delle eliminatorie, ha visto la vittoria del francese Matthieu Rosset sul tedesco Patrick Ausding con il russo Zacharov a conquistare la medaglia di bronzo. Le finali del sincro dalla piattaforma hanno visto, tra le donne, l’accoppiata inglese dominare dimostrando di essere già in forma per l’appuntamento olimpico di casa mentre fra gli uomini la medaglia d’oro è stata vinta dalla Germania. nella gara del trampolino sincro dai tre metri infine, l’accoppiata vincente si rivela essere quella formata dai russi Kunzhentov e Zacharov, capaci di mettersi alle spalle il tuo tedesco formato da Hausding e Feck, staccati di più di venti punti dalla vetta, ma che riescono a superare per un pelo gli ucraini Prigorov e Kvasha, terzi per un solo punto di distacco. Chiudono settimi i fratelli Marconi nell’ultima gara internazionale della carriera.
L’Italvolley targata Mauro Berruto conquista il pass olimpico per Londra 2012 grazie alla sofferta vittoria per 3-2 contro la Germania nel torneo di qualificazione per i giochi londinesi in Bulgaria, a Sofia.
Mattatore della finale è il giovane Ivan Zaytsev che con i suoi 19 punti, spiana la strada per Londra 2012 ai ragazzi azzurri a scapito di una nazionale tedesca, sempre dura a morire.
Infatti, nella Armeec Arena di Sofia (tutta schierata per l’Italia) c’e’ stato bisogno di lottare contro la Germania per conquistarsi, alla seconda occasione, dopo il quarto posto in World Cup in Giappone, la decima olimpiade di fila della pallavolo maschile italiana. Ci sono voluti 5 set ed oltre due ore di gioco per avere la meglio sui tedeschi che erano partiti sotto due set a zero grazie alle schiacciate di Lasko ed ai muri di AlessandroFei e GigiMastrangelo.
Il black out azzurro arriva quando ormai Londra sembrava ad un passo, la Germania ci schianta nel terzo set e nel quarto aumentano le paure degli azzurri quando Grozer realizzava l’ennesimo punto di una partita stratosferica per l’opposto teutonico (28 punti). Arriva quindi il tie break decisivo per la conquista di un posto all’olimpiade e qui, il motto di Berruto “Le cose straordinariamente belle meritano fatica”, diventa realtà con gli azzurri che non lasciano scampo ai tedeschi conducendo il parziale decisivo sin dal primo punto e chiudendo con il punteggio finale di 15-12 con i due punti finali firmati da Christian Savani.
Per Zaytsvev, Bonifante, Bari, Kovar, Lasko, Parodi e Savani sarà la prima olimpiade della carriera se confermati dal C.T. Mauro Berruto, saranno presenti sicuramente Mastrangelo e Fei con Dragan Travica sapientemente al comando della regia in palleggio con l’unico dubbio, rappresentato dalla presenza del veterano di lungo corso Samuele Papi autore comunque di un buon torneo in Bulgaria. La nazionale azzurra tenterà di conquistare l’unico titolo che manca in una storia fatta di tanti trionfi e di molte delusioni tutte targate cinque cerchi.
Italia – Germania 3-2 (25-22; 26-24; 19-25; 22-25;15-12).
Terza partita e terza vittoria per l’Italvolley di Mauro Berruto che, grazie al sonoro 3-0 inflitto alla nazionale slovacca con un super Alessandro Fei, raggiunge le semifinali al torneo di qualificazione olimpica di Sofia.
Italia in semifinale con la vittoria in tre set, molto più semplice rispetto a quella ottenuta contro la Germania di giovedì scorso. Da registrare le belle prestazioni sia di Mickal Lasko, soprattutto in battuta, che di Alessandro “Fox” Fei a muro.
Alla Armeec Arena di Sofia l’Italia parte decisamente contratta nel primo set, gli azzurri sentono la pressione di non poter sbagliare nulla e l’equilibrio del parziale dura sino al 14 pari. L’Italia riesce a portarsi avanti 22-19 grazie anche a Kovar, due punti in poche azioni quando ha sostituito Lasko per aiutare la ricezione, ma la Slovacchia sorprende e rientra fino al 23 pari. A questo punto sale in cattedra Alessandro Fei che – con due muri – finalizza il 25-23 che vale la vittoria del primo set. A rompere l’equilibrio del secondo parziale, in cui la Slovacchia ha provato a mettere avanti la testa (fino al 6-5), è il turno in battuta di Lasko: dal 9-8 arriva un parziale di 11-1 che segna la partita. Il punto decisivo è ancora firmato da Alessandro Fei,dal centro per il 25-13.
L’Italia doveva almeno vincere due set per avere la matematica certezza della qualificazione in semifinale e quindi, nel terzo set, MauroBerruto lascia spazio a Savani, Kovar, Papi e Birarelli (per Zaytsev, Parodi, Lasko e Mastrangelo). Il risultato comunque non cambia, con il muro finale di Birarelli per il 25-22 che sancisce la vittoria per 3-0 ed il passaggio in semifinale come primi del girone.
Adesso fra l’Italia e la finale c’e’ la Serbia di Kolakovic che perde il primo set con la Slovenia, ma alla fine riesce a conquistare i tre punti che valgono la semifinale. Avversario sempre ostico e difficile da affrontare quello serbo, soprattutto in partite da dentro o fuori come quella in programma alle ore 16:30 di sabato con diretta su raisport1. L’altra semifinale vedrà opposte le nazionali di Bulgaria e Germania con i Bulgari leggermente favoriti sui teutonici per l’approdo in finale.
Nel secondo match delle qualificazioni olimpiche a Londra 2012, in corso di svolgimento a Sofia in Bulgaria, la nazionale azzurra conquista la seconda vittoria a scapito della Germania proseguendo il cammino verso un posto ai giochi olimpici londinesi.
Vittoria netta nel punteggio ma non nei parziali dei set con gli azzurri costretti alla rimonta sia nel secondo che nel terzo set.
Bene l’avvio della compagine guidata dal C.T. Mauro Berruto, il primo set è solido e condotto sempre al comando dagli azzurri con il turno in battuta di Zaytsev che porta il primo break (6-2) contro i tedeschi che lasciano in panchina Popp e Kaliberda, oltre al centrale Dunnes. Complici un paio di errori, i tedeschi si riavvicinano (15-14). Restano lì fino al 23-22, ma prima Lasko e poi un errore di Andrae porta il primo parziale all’Italia (25-22).
Il secondo set vede i teutonici andare subito avanti nel punteggio grazie soprattutto a Grozer che non sbaglia nulla in attacco. Ma è il capitano Gigi Mastrangelo a guidare la rimonta italiana prima con un attacco devastante e poi con un Ace che porta l’Italia avanti 21-19 con Fei che sigilla la vittoria del seconda set con due muri che portano avanti l’Italia sul 2-0. L’andamento del terzo set è la fotocopia del secondo con la Germania impeccabile sia a muro che in attacco sino al 22-19, poi è ancora Mastrangelo che insieme questa volta a Zaytsevriesce a rivoltare completamente il parziale che viene conquistato dall’Italia con il punteggio di 25-22 finale.
Le dichiarazioni degli azzurri dopo la vittoria: “Quando spingiamo sull’acceleratore riusciamo a far vedere di cosa siamo capaci”, spiega Dragan Travica. “Siamo contenti di essere riusciti a reagire nei momenti determinanti – gli fa eco Ivan Zaytsev – Sono contento di essere riuscito a trovare una buona continuità, siamo stati bravi a girare la partita quando la Germania è andata avanti”. Simone Parodi si proietta già nel futuro: “Abbiamo giocato divertendoci, siamo sulla buona strada. Domani contro la Slovacchia dovremo essere ancora più aggressivi”. Chiude Michal Lasko, tra i migliori: “Siamo stati assistiti soprattutto dalla battuta. Quando sai che funziona, sai che il break riesci a farlo prima o poi. Sono contento perché abbiamo fatto un salto di qualità rispetto alla partita contro la Finlandia“.
Le due vittorie contro Finlandia e Germania non consentono ancora agli azzurri di conquistare il pass le semifinali, si deve vincere nell’ultima partita contro la Slovacchia o comunque perdere conquistando almeno due set.