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  • NBA, lockout: Altro problema, si spacca l’associazione dei giocatori

    NBA, lockout: Altro problema, si spacca l’associazione dei giocatori

    Un nuovo problema si aggiunge a tutti quelli già presenti nella vertenza tra giocatori e proprietari NBA, un nuovo ostacolo, per niente trascurabile, nella lunga strada che dovrebbe portare alla risoluzione del lockout che sta bloccando il campionato professionistico del basket americano.

    logo NBA / foto tratta dal web
    Molti giocatori non hanno infatti gradito come Derek Fisher e Billy Hunter, rappresentanti dell’associazione giocatori, stiano conducendo le trattative, rei secondo questo gruppo di “discordanti”, di aver concesso troppo alle richieste dei proprietari. Anche a dispetto delle classiche dichiarazioni di facciata della coppia Fisher-Hunter, che allontanano ogni sospetto sulla dissoluzione dell’associazione, le voci provenienti dagli States non lasciano dubbi e dipingono una situazione molto instabile all’interno che può esplodere da un momento all’altro all’ennesima mossa sbagliata dei 2 rappresentanti. La questione è molto rilevante visto che tra questi 50 atleti ci sarebbero anche alcuni All-Star, alcuni dei giocatori più forti della Lega, che quindi sono pronti a lasciare l’associazione mettendo in atto la “decertification” che come logica conseguenza avrebbe la dissoluzione dell’intero sindacato degli atleti. Per mettere in pratica lo scioglimento serve l’appoggio del 30% dei membri, quindi l’ipotesi non è campata in aria. E se tutto ciò avvenisse i singoli giocatori potrebbero fare causa alla NBA nei tribunali competenti per un “lockout non legale”. Sabato nuova riunione, che farà capire molto sul reale stato delle cose, sia tra le 2 parti (atleti contro proprietari), sia nell’associazione dei giocatori.

  • La NBA e la sua stagione “fantasma”…

    La NBA e la sua stagione “fantasma”…

    Per tutti gli appassionati del basket NBA la data del 2 novembre 2011 era cerchiata in rosso sul calendario: nella notte avrebbe dovuto prendere il via l’attesissima regular season con 3 partite affascinanti, con il match tra i Dallas Mavericks neo campioni della Lega ed i Chicago Bulls che avrebbe dovuto prevedere anche la consegna degli anelli per il titolo conquistato qualche mese fa dai texani contro i Miami Heat in Finale, la sfida tra Houston Rockets e gli Utah Jazz e l’incontro tra i Los Angeles Lakers del neo assistant-coach Ettore Messina e gli Oklahoma City Thunder del fenomenale Kevin Durant, la stella della NBA nel prossimo decennio. Ed invece tutto questo rimarrà un programma senza via di realizzazione per via del lockout.

    NBA.com
    Non vogliamo esaminare per l’ennesima volta le colpe, i meriti, i demeriti, le buone intenzioni delle parti in causa (associazione dei giocatori, capitanata da Derek Fisher, da un lato e i proprietari dall’altro, appoggiati dal Commissioner David Stern) vogliamo solo sottolineare il grave danno che questa situazione sta portando a tutti coloro che credono fermamente in questo sport, tutti noi tifosi che siamo pronti a “sacrificare” una fetta importante del nostro tempo per seguire le gesta degli atleti e le sorti delle squadre in nome di una passione innata che ci rende partecipi quotidianamente di uno spettacolo unico, di rara bellezza e che purtroppo per via delle ultime vicende ci lascia molto delusi. Ultimamente si è mosso anche il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, ma anche i suoi consigli sono caduti nel vuoto e tutto è rimasto esattamente come prima, anzi, forse, peggio di prima. La crisi economica che sta attanagliando gli sport americani è evidente ma i fatti degli ultimi mesi ci lasciano in dote una considerazione triste e desolante, ovvero quella che ormai l’unica cosa che conta in ambito sportivo sono i soldi, il denaro e le prospettive di guadagno. Da questa situazione, permetteteci di dire, ne escono male entrambe le parti, i giocatori che attraverso messaggi fiduciosi ai tifosi di voler trovare una soluzione sulla spartizione dei proventi tuttavia dimostrano che il motivo principale delle loro imprese sui parquet sono i ricchi contratti garantiti a cui non vogliono rinunciare per nessuna ragione, ed i proprietari che ora vorrebbero rimediare a tutti gli errori commessi in più di 10 anni di gestione dalla firma dell’ultimo contratto collettivo che ha dato la possibilità di elargire emolumenti principeschi ad atleti che in fondo non se lo meritavano e che ha creato così delle perdite consistenti all’interno del sistema ora non più sopportabili. E’ per questo che esaminando i fatti (che poi sono l’unica cosa che conta in questi momenti delicati) la soluzione, al di là dell’ottimismo di facciata che alcune volte risulta anche indecente perchè prende in giro i tifosi, è ben lontana dall’essere trovata, i più ottimisti sperano che, come già successo nel lontano 1998/1999, la stagione possa partire da gennaio 2012, una regular season “mozzata” che però salverebbe onore e “faccia” ad una Lega che sta perdendo molto, non solo in termini economici ma soprattutto in credibilità! I ben informati parlano addirittura di un anno di stop (come successe nella NHL nel 2004/2005 e che portò alla cancellazione dell’intero campionato), un’ipotesi quasi surreale. Surreale perchè basta dare tranquillamente un’occhiata, su siti specializzati, agli enormi guadagni che alla fine percepiscono le star del basket d’oltreoceano. Una vera valanga di soldi, per carità magari anche ampiamente guadagnati, ma rinunciare a qualche milione e dare un esempio di attaccamento ai valori dello sport sarebbe un gesto alquanto gradito e forse anche doveroso da parte di chi ha fatto le sue fortune (economiche, di immagine e non solo) proprio grazie all’attività sportiva. In molti riusciamo ad andare avanti nella nostra vita con poche migliaia di euro guadagnate nell’arco di un anno, non necessariamente deve esserci l’esigenza di avere uno stipendio milionario e di poter acquistare ogni genere di lusso. Evidentemente così non la pensa chi si è ormai abituato ad un determinato stile di vita al quale non vuole rinunciare anche a discapito di tutte quelle persone (chiamate comunemente fans) che hanno contribuito alle sue fortune. Perchè, ricordiamolo, che uno sport senza seguito non permette di essere pagati lautamente e profumatamente, uno sport senza seguito è più o meno come una macchina bellissima, costosissima e con tutti i comfort ma senza benzina: ovvero inutilizzabile perchè non potrà mai percorrere neanche un metro di strada…

  • NBA: Si torna indietro, il lockout prosegue e non si gioca fino a dicembre

    NBA: Si torna indietro, il lockout prosegue e non si gioca fino a dicembre

    Non è servito a nulla neanche l’intervento di Barak Obama (leggi l’articolo) per cercare di spronare le parti in causa (quella dell’associazione dei proprietari e quella dei giocatori) per porre fine alle discussioni e poter trovare una soluzione al lockout NBA.

    nba.com
    Chi si aspettava una stretta di mano e l’inizio delle operazioni per dare il via alla stagione regolare è rimasto purtroppo deluso, anzi, l’unico effetto sortito dalla riunione di ieri è stato, come già ampiamente preventivato e riportato qualche giorno fa (leggi l’articolo), la cancellazione di altre 2 settimane di gare, quindi niente NBA almeno fino agli inizi di dicembre. Il pomo della discordia riguarda sempre e solo la spartizione dei proventi con i giocatori che vogliono restare al di sopra del 52% ed i proprietari che chiedono una divisione “ex aequo” del 50%. Un probabile nuovo incontro è fissato per la prossima settimana, amaro è il commento del commissioner Davids Stern che aveva sperato nel “miracolo” fino all’ultimo:

    • Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter trovare un accordo, ma il sindacato ha troncato le discussioni, il tempo stringe e il calendario è impietoso, per cui siamo costretti a cancellare altre partite“.

    E con questa cancellazione di 2 settimane ulteriori di gare svanisce anche l’ultima residua possibilità di vedere un campionato con le canoniche 82 partite. Questo invece il commento di Derek Fisher, presidente del sindacato giocatori:

    • Non siamo riusciti ad avvicinarci abbastanza, ovviamente vogliamo trovare un accordo, abbiamo fatto tante concessioni ma evidentemente per i proprietari non è sufficiente. Non sappiamo quando ci incontreremo ancora ma speriamo di poter arrivare a una soluzione il prima possibile“.

    Fare previsioni resta difficile, non sappiamo quando e come questa vicenda potrebbe trovare un lieto fine. Intanto a giovarsi di questa situazione sono le squadre europee che potranno contare sui giocatori NBA, che hanno firmato un contratto per giocare nel Vecchio Continente, ancora per qualche altra settimana.

  • NBA, lockout: Obama si arrabbia e le parti si riavvicinano

    NBA, lockout: Obama si arrabbia e le parti si riavvicinano

    Nella disputa tra proprietari delle squadre NBA e associazione dei giocatori che sta bloccando il regolare svolgimento del campionato, situazione che ha portato come logica conseguenza al lockout, interviene niente meno che il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama!

    Barak Obama | © JIM WATSON/AFP/Getty Images
    L’uomo più potente del Mondo, intervistato da Jay Leno in un famosissimo programma americano, ha pesantemente tuonato contro le parti in causa:

    • E’ora che i giocatori e i proprietari delle squadre di NBA pensino di più ai loro tifosi e che si ricordino che devono a loro tutto il successo che hanno avuto. In questi anni hanno guadagnato tutti (sia proprietari che giocatori) milioni di dollari, dovrebbero essere in grado, adesso, di spartirsi una torta da 9 milioni.Hanno bisogno di ricordare a loro stessi che se hanno raggiunto questi numeri di successo è perchè là fuori c’è una massa di gente che ama il basket. Sinora è andato tutto bene, ma dopo questo tipo di serrate, come capita spesso, poi serve molto tempo a risolvere i problemi e far tornare tutto alla normalità“.

    La “strigliata” in diretta nazionale (tra l’altro Obama è un grande tifoso di basket, dei Chicago Bulls per essere precisi, oltre ad averlo giocato da giovane) ha provocato subito i primi effetti dato che le parti sono tornate ad incontrarsi con una riunione-fiume di ben 15 ore in cui erano presenti il commissioner David Stern, il vice Adam Silver, i numeri uno di San Antonio (Peter Holt), Minnesota (Glen Taylor) e New York (James Dolan), con i vertici del sindacato rappresentati da Billy Hunter, Derek Fisher e Maurice Evans. Secondo varie fonti, l’accordo è più vicino con un incontro a metà strada legato alla divisione dei proventi della Lega: ai giocatori spetterebbe il 51,5%. Si cercherà inoltre, in caso di esito positivo su questo accordo verbale, di lasciare intatto il calendario NBA senza tagli, quindi con una stagione regolare da 82 partite (in caso di inizio stagione ai primi di dicembre), ovviamente con una frequenza delle sfide molto più ravvicinata rispetto alla normale programmazione. Un vero tour de force per i giocatori che saranno chiamati ad uno sforzo quasi sovraumano come quello di giocare quasi ogni sera una partita senza in pratica mai riposare! Queste le parole del commissioner all’uscita dagli uffici:

    • La riunione è stata produttiva, non escludo una stagione a 82 gare, anche se dipenderà da molti fattori. Cercheremo di disputare una stagione con il maggior numero di gare possibili. Oggi abbiamo lavorato bene, dobbiamo fare lo stesso domani“.

    Non resta che sperare in un felice esito delle trattative.

  • NBA: Prosegue il lockout, cancellate altre 2 settimane di gare

    NBA: Prosegue il lockout, cancellate altre 2 settimane di gare

    Come già ampiamente anticipato qualche giorno fa (leggi l’articolo) il lockout NBA non troverà una soluzione positiva molto presto. Ecco che quindi sono in arrivo altre 2 settimane di gare cancellate, un totale di 102 partite dopo le 100 già eliminate delle prime 2 settimane di novembre. Il risultato sarebbe quello di un possibile ritorno in campo non prima dell’inizio di dicembre, ma qualche analista NBA è pronto a scommettere che di basket giocato non se ne parlerà almeno fino alle festività natalizie.

    nba.com
    Sarebbero al momento 650 milioni di dollari di perdita complessiva quelli registrati dalla NBA (incluse queste altre 102 gare cancellate), una cifra incredibile che fa sorgere qualche domanda spontanea in merito a questo lockout. A nostro modesto avviso chi ne sta uscendo con le ossa rotte sono i giocatori che si stanno impuntando su alcune questioni economiche come se fossero sottopagati (dovrebbero ricordare le vagonate di milioni di dollari che percepiscono) andando poi davanti alle telecamere per dire che sono pronti a giocare ed a fare ogni genere di sacrificio per i fans. Un atteggiamento un pò ipocrita che sta mettendo in cattiva luce proprio l’associazione dei giocatori. I proprietari non sono esenti da critiche ma da una parte non si può dare loro torto: se nella Lega i bilanci sono in rosso con perdite pesanti e 22 delle 30 squadre presenti sul territorio hanno chiuso con esercizi in passivo (alcuni veramente allarmanti) da qualche parte bisognerà pur chiudere il rubinetto delle perdite. E necessariamente dovranno esserci dei tagli agli stipendi, che i giocatori non accettano o sono pronti ad accettare solo in parte, garantendosi sempre determinati privilegi. Una situazione delicata che ormai sta stancando un pò tutti, nella speranza che prima o poi qualche passo avanti venga fatto per trovare una soluzione valida per le parti in causa.

  • NBA: Il lockout prosegue ed i giocatori vanno in tournèe

    NBA: Il lockout prosegue ed i giocatori vanno in tournèe

    Dopo 2 giorni di riunioni (ieri ed oggi) ed oltre 24 ore complessive passate attorno ad un tavolo a discutere sulle possibili soluzioni per porre fine al lockout NBA, ancora non si è trovato un accordo per scongiurare il rinvio della stagione agonistica. Sembra quasi certa la cancellazione della stagione regolare fino a Natale, dopo aver già deciso di abortire le prime 2 settimane con oltre 100 partite eliminate dal calendario ed una perdita complessiva di oltre 40 milioni di dollari per la Lega e 170 milioni di dollari di stipendio ai giocatori.

    NBA.com
    Intanto le stelle del basket americano hanno deciso di andare in tour mondiale: a partire dal 30 ottobre al 9 novembre è prevista una tourneè  con l migliori superstar, come Kobe Bryant (che evidentemente con questo tour vede soddisfatte le sue pretese economiche!), LeBron James,Derrick Rose, Dwyane Wade, Carmelo Anthony, Chris Paul, Chris Bosh, Rajon Rondo, Paul Pierce, Amar’è Stoudemire e Russell Westbrook. Indeciso invece Kevin Durant, che però secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe dare il suo assenso, forse sarà assente Kevin Garnett, mentre Dwight Howard ha già rifiutato. Alcuni di questi giocatori avrebbero già firmato l’adesione per un accordo che assicurerà ad ogni giocatore un introito. Si tratta in questo caso di 6 esibizioni in 4 diversi continenti, sfide in programma tra Portorico, Londra, Macao e Australia, organizzate da Calvin Darden, celebre organizzatore di eventi cestistici. Si cercano impianti da oltre 15.000 posti per assicurare buoni incassi, e parte del ricavato sarà poi anche devoluto in beneficienza.

  • NBA: Il lockout prosegue, nessun accordo nell’ultima riunione

    NBA: Il lockout prosegue, nessun accordo nell’ultima riunione

    Nulla di fatto nell’incontro svoltosi nella serata americana (durato oltre 7 ore) tra proprietari delle squadre NBA e rappresentanti dei giocatori che si erano dati appuntamento per cercare un accordo per porre fine al lockout che sta paralizzando il basket d’oltreoceano ormai da diversi mesi. L’ennesima fumata nera non fa presagire nulla di buono, ufficialmente sono state cancellate le prime 2 settimane di regular season, 100 incontri totali (che non verranno recuperati ovviamente) per un danno complessivo da 85 milioni di dollari circa.

    • Nonstante tutti gli sforzi profusi non siamo comunque stati in grado di trovare un accordo con il sindacato che permettesse alle 30 squadre di giocare tutto il campionato e garantire il giusto guadagno ai giocatori. Ogni giorno che passa dobbiamo guardare a ulteriori riduzioni. Il gap è così significante che in questo momento non basta un ponte per eliminarlo. Lontani in tutto, abbiamo un golfo che ci separa

    NBA.com
    Ha spiegato il Commissioner David Stern in un’intervista.

    • Arrivare a questo punto non fa felice nessuno. Purtroppo si è verificato ciò che noi stessi avevamo più volte anticipato. E’ un peccato soprattutto per i tanti tifosi, loro non hanno voce in questa disputa, ma li sentiamo comunque. Loro vogliono il basket, e noi amiamo giocare a basket. Però così è impossibile farlo“.

    Questa la risposta di Derek Fisher, il presidente del sindacato giocatori. Una situazione non facile come ha tenuto a precisare il vice di Stern, Adam Silver:

    • “La Lega potrebbe perdere centinaia di milioni di dollari!“.

    Billy Hunter invece sottolinea le perdite possibili anche per i giocatori:

    • I giocatori ci rimetteranno 350 milioni di dollari per ogni mese di stop. Se i proprietari pensano che tutto finirà dopo che i giocatori non riceveranno lo stipendio per un mese o 2  credo che questo si rivelerebbe un terribile errore perchè non sarà così“.

    Ovviamente le prospettive di salvare la stagione restano minime perchè la distanza tra le parti è molta e un accordo non sarà assolutamente facile da trovare.

  • NBA: Niente accordo, ora è a rischio tutta la stagione

    NBA: Niente accordo, ora è a rischio tutta la stagione

    Altro incontro finito male quello di ieri tra i proprietari delle squadre NBA ed i rappresentanti dei giocatori, a questo punto, cancellata la preseson, c’è il forte rischio che l’intero campionato venga cancellato dato che sostanzialmente in ogni riunione avvenuta finora le 2 parti proseguono con le loro idee e non vengono fatti passi avanti nelle trattative per trovare un accordo collettivo che soddisfi sia le esigenze degli owners che quelle dei giocatori.

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    Ieri erano presenti tra gli altri, al meeting, anche alcuni degli atleti più famosi (tra i quali Kevin Garnett e Paul Pierce dei Boston Celtics, Amar’è Stoudemire dei New York Knicks e Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers), forse per dare un segnale ai proprietari delle franchigie, ma tutto ciò non è bastato per avere il via libera alla stesura del nuovo accordo collettivo. I giocatori hanno fatto presente di voler scendere dal 57% al 53% dei guadagni della Lega per i loro contratti ma insistono sul mantenere un salary cap soft, i proprietari invece vogliono necessariamente che le Star NBA scendano al 46% dei guadagni complessivi e spingono per il salary cap hard quindi senza nessuna possibilità che squadre con più disponibilità sforino il tetto massimo di stipendio fissato dalla Lega, questo quindi per dare possibilità di vittoria anche alle squadre più piccole che magari non possono competere con le disponibilità economiche dei team delle grandi città.

    • Oggi l’accordo non si è trovato. Non siamo stati in grado di avvicinarci abbastanza a tal punto da risolvere la questione. Pensiamo ad un accordo collettivo che possa andare bene ai nostri giocatori, non solo stando ad oggi, ma guardando soprattutto al futuro . Vogliamo che si torni in campo, vogliamo giocare a basket e non stare fermi. Ma la realtà è che siamo dipendenti e la NBA è il datore di lavoro, e quindi loro hanno in mano le chiavi fino a quando il lockout sarà concluso“.

    Ha affermato il presidente dell’associazione giocatori. Adam Silver, vice del commissioner David Stern si mostra molto pessimista:

    • Siamo sul punto di annullare il resto della pre-season. Quindi è ufficiale, in sostanza, come abbiamo detto ai giocatori, che se entro lunedi 10 ottobre non avremo un accordo di base, non avremo scelta se non quella di annullare le prime due settimane della stagione regolare“.

    David Stern ha provato in ogni modo a fare da mediatore tra le parti ma il suo intervento non è servito a nulla. Queste le sue parole all’uscita dagli uffici:

    • La posizione ufficiale delle parti era questa: giocatori al 53% ed i proprietari al 47%. Poi c’era un gruppo molto, molto ridotto, che includeva anche me e Adam Silverha portato avanti un’altra proposta che sarebbe quella di dividere gli introiti esattamente al 50%”. Questa proposta comunque per ora non ha trovato successo“.

    Si attendono giorni veramente caldi per risolvere la vertenza che potrebbe quindi portare alla cancellazione totale dell’intera stagione agonistica 2011/2012.

  • Basket, varato il calendario Serie A in attesa di Bryant

    Basket, varato il calendario Serie A in attesa di Bryant

    La Lega di Serie A di basket ha diramato il calendario per la stagione 2011-2012. Calendario che potrebbe subire qualche modifica, come concordato tra tutti i presidenti dei club della massima serie, nel caso dovesse arrivare il sì, ipotesi molto concreta, di Kobe Bryant alla Virtus Bologna.

    © Kevork Djansezian/Getty Images
    Infatti se il 5 volte campione NBA dei Los Angeles Lakers accettasse la proposta del patron delle V Nere Carlo Sabatini di 800 mila dollari a gettone per 10 partite, queste verrebbero concentrate tra il 9 ottobre e il 16 novembre. Ciò vuol dire che la Virtus Bologna si troverebbe a giocare due volte a settimana, appunto per sfruttare, anche e soprattutto a livello di immagine, l’ “effetto Bryant” il più possibile andando a giocare nei palazzetti più capienti e importanti in modo tale da avere un ritorno economico non indifferente così da poterci guadagnare tutti. Tutto questo può avvenire “grazie” al lockout NBA: le trattative tra proprietari delle franchigie, giocatori e commissioner della lega professionistica americana di basket David Stern per evitare la “serrata” e conseguente cancellazione di pre-season e probabile dimezzamento, quasi, del calendario per la nuova stagione (come avvenne nel ’98 quando la stagione fu ridotta a 50 gare a fronte delle 82 previste dal regolamento) vanno avanti ma, attualmente, con scarsi risultati. Questo ha portato diverse stelle NBA ad accordarsi per un periodo limitato con club europei in modo tale da “tenersi in allenamento” in attesa che la situazione si sblocchi e si arrivi ad un accordo che soddisfi entrambe le parti: tra queste ricordiamo il nostro Danilo Gallinari, che ha fatto ritorno nella “sua” Milano, e il probabile rientro di Andrea Bargnani conteso da Siena e da Montegranaro, Deron Williams al Besiktas, Leandro Barbosa al Flamengo, Rudy Fernandez al Real Madrid, Mehmet Okur all’Ankara, Sasha Vujacic all’Efes solo per citarne alcuni. Tornando al calendario la prima di Bologna è in casa al Futurshow Station con Roma, il 23 ottobre i felsinei andranno a Milano mentre il match con la Benetton Treviso, previsto per il 27 dicembre, sarà anticipato al 12 ottobre. Lo stesso potrebbe essere fatto per la gara con i campioni d’Italia in carica della Montepashi Siena in programma l’11 gennaio. Questo il calendario completo della Serie A di basket per la stagione 2011-2012 1 GIORNATA (andata 9 ottobre – ritorno 22 gennaio) Armani Milano – Cimberio Varese Banco di Sardegna Sassari – Novipiu’ Casale Monferrato Canadian Solar Bologna – Virtus Roma Pepsi Caserta – Benetton Treviso Vanoli-Braga Cremona – Bennet Cantu’ Fabi Shoes Montegranaro – Sidigas Avellino Angelico Biella – Scavolini Pesaro Banca Tercas Teramo – Montepaschi Siena Riposa: Umana Venezia 2 GIORNATA (andata 16 ottobre – ritorno 29 gennaio) Montepaschi Siena – Umana Venezia Bennet Cantu’ – Banco di Sardegna Sassari Benetton Treviso – Banca Tercas Teramo Sidigas Avellino – Canadian Solar Bologna Cimberio Varese – Fabi Shoes Montegranaro Virtus Roma – Angelico Biella Scavolini Pesaro – Armani Milano Novipiu’ Casale Monferrato – Vanoli-Braga Cremona Riposa: Pepsi Caserta 3 GIORNATA (andata 23 ottobre – ritorno 5 febbraio) Montepaschi Siena – Pepsi Caserta Armani Milano – Canadian Solar Bologna Sidigas Avellino – Benetton Treviso Cimberio Varese – Novipiu’ Casale Monferrato Vanoli-Braga Cremona – Banco di Sardegna Sassari Fabi Shoes Montegranaro – Virtus Roma Angelico Biella – Banca Tercas Teramo Umana Venezia – Bennet Cantu’ Riposa: Scavolini Pesaro 4 GIORNATA (andata 30 ottobre – ritorno 12 febbraio) Bennet Cantu’ – Scavolini Pesaro Banco di Sardegna Sassari – Armani Milano Canadian Solar Bologna – Vanoli-Braga Cremona Virtus Roma – Cimberio Varese Pepsi Caserta – Novipiu’ Casale Monferrato Angelico Biella – Montepaschi Siena Banca Tercas Teramo – Sidigas Avellino Umana Venezia – Fabi Shoes Montegranaro Riposa: Benetton Treviso 5 GIORNATA (andata 6 novembre – ritorno 26 febbraio) Montepaschi Siena – Virtus Roma Benetton Treviso – Bennet Cantu’ Sidigas Avellino – Banco di Sardegna Sassari Cimberio Varese – Pepsi Caserta Scavolini Pesaro – Umana Venezia Vanoli-Braga Cremona – Angelico Biella Banca Tercas Teramo – Canadian Solar Bologna Novipiu’ Casale Monferrato – Armani Milano Riposa: Fabi Shoes Montegranaro 6 GIORNATA (andata 13 novembre – ritorno 4 marzo) Bennet Cantu’ – Sidigas Avellino Armani Milano – Montepaschi Siena Canadian Solar Bologna – Cimberio Varese Virtus Roma – Vanoli-Braga Cremona Pepsi Caserta – Scavolini Pesaro Fabi Shoes Montegranaro – Angelico Biella Novipiu’ Casale Monferrato – Benetton Treviso Umana Venezia – Banca Tercas Teramo Riposa: Banco di Sardegna Sassari 7 GIORNATA (andata 20 novembre – ritorno 7 marzo) Montepaschi Siena – Cimberio Varese Bennet Cantu’ – Pepsi Caserta Sidigas Avellino – Novipiu’ Casale Monferrato Banco di Sardegna Sassari – Virtus Roma Scavolini Scavolini Pesaro – Benetton Treviso Fabi Shoes Montegranaro – Canadian Solar Bologna Angelico Biella – Umana Venezia Banca Tercas Teramo – Vanoli-Braga Cremona Riposa: Armani Milano 8 GIORNATA (andata 27 novembre – ritorno 18 marzo) Benetton Treviso – Angelico Biella Banco di Sardegna Sassari – Banca Tercas Teramo Cimberio Varese – Umana Venezia Virtus Roma – Bennet Cantu’ Scavolini Scavolini Pesaro – Sidigas Avellino Pepsi Caserta – Armani Milano Vanoli-Braga Cremona – Montepaschi Siena Novipiu’ Casale Monferrato – Fabi Shoes Montegranaro Riposa: Canadian Solar Bologna 9 GIORNATA (andata 4 dicembre – ritorno 25 marzo) Montepaschi Siena – Bennet Cantu’ Armani Milano – Vanoli-Braga Cremona Canadian Solar Bologna – Banco di Sardegna Sassari Virtus Roma – Pepsi Caserta Fabi Shoes Montegranaro – Benetton Treviso Angelico Biella – Sidigas Avellino Banca Tercas Teramo – Scavolini Pesaro Umana Venezia – Novipiu’ Casale Monferrato Riposa: Cimberio Varese 10 GIORNATA (andata 11 dicembre – ritorno 1 aprile) Bennet Cantu’ – Banca Tercas Teramo Benetton Treviso – Virtus Roma Sidigas Avellino – Montepaschi Siena Banco di Sardegna Sassari – Cimberio Varese Scavolini Pesaro – Fabi Shoes Montegranaro Vanoli-Braga Cremona – Pepsi Caserta Angelico Biella – Canadian Solar Bologna Umana Venezia – Armani Milano Riposa: Novipiu’ Casale Monferrato 11 GIORNATA (andata 18 dicembre – ritorno 9 aprile) Armani Milano – Fabi Shoes Montegranaro Benetton Treviso – Banco di Sardegna Sassari Cimberio Varese – Angelico Biella Canadian Solar Bologna – Umana Venezia Virtus Roma – Sidigas Avellino Pepsi Caserta – Banca Tercas Teramo Vanoli-Braga Cremona – Scavolini Pesaro Novipiu’ Casale Monferrato – Bennet Cantu’ Riposa: Montepaschi Siena 12 GIORNATA (andata 27 dicembre – ritorno 15 aprile) Montepaschi Siena – Novipiu’ Casale Monferrato Bennet Cantu’ – Armani Milano Sidigas Avellino – Pepsi Caserta Canadian Solar Bologna – Benetton Treviso Scavolini Pesaro – Cimberio Varese Fabi Shoes Montegranaro – Banco di Sardegna Sassari Banca Tercas Teramo – Virtus Roma Umana  Venezia – Vanoli-Braga Cremona Riposa: Angelico Biella 13 GIORNATA (andata 30 dicembre – ritorno 22 aprile) Armani Milano – Sidigas Avellino Benetton Treviso – Montepaschi Siena Banco di Sardegna Sassari – Scavolini Pesaro Cimberio Varese – Bennet Cantu’ Virtus Roma – Umana Venezia Pepsi Caserta – Canadian Solar Bologna Vanoli-Braga Cremona – Fabi Shoes Montegranaro Novipiu’ Casale Monferrato – Angelico Biella Riposa: Banca Tercas Teramo 14 GIORNATA (andata 3 gennaio – ritorno 25 aprile) Montepaschi Siena – Scavolini Pesaro Armani Milano – Virtus Roma Sidigas Avellino – Vanoli-Braga Cremona Cimberio Varese – Benetton Treviso Canadian Solar Bologna – Novipiu’ Casale Monferrato Fabi Shoes Montegranaro – Banca Tercas Teramo Angelico Biella – Banco di Sardegna Sassari Umana Venezia – Pepsi Caserta Riposa: Bennet Cantu’ 15 GIORNATA (andata 8 gennaio – ritorno 29 aprile) Bennet Cantu’ – Angelico Biella Benetton Treviso – Umana Venezia Banco di Sardegna Sassari – Montepaschi Siena Scavolini Pesaro – Canadian Solar Bologna Pepsi Caserta – Fabi Shoes Montegranaro Vanoli-Braga Cremona – Cimberio Varese Banca Tercas Teramo – Armani Milano Novipiu’ Casale Monferrato – Virtus Roma Riposa: Sidigas Avellino 16 GIORNATA (andata 11 gennaio – ritorno 2 maggio) Armani Milano – Benetton Treviso Cimberio Varese – Sidigas Avellino Canadian Solar Bologna – Montepaschi Siena Virtus Roma – Scavolini Pesaro Pepsi Caserta – Angelico Biella Fabi Shoes Montegranaro – Bennet Cantu’ Novipiu’ Casale Monferrato – Banca Tercas Teramo Umana Venezia – Banco di Sardegna Sassari Riposa: Vanoli-Braga Cremona 17 GIORNATA (andata 15 gennaio – ritorno 6 maggio) Montepaschi Siena – Fabi Shoes Montegranaro Bennet Cantu’ – Canadian Solar Bologna Benetton Treviso – Vanoli-Braga Cremona Sidigas Avellino – Umana Venezia Banco di Sardegna Sassari – Pepsi Caserta Scavolini Pesaro – Novipiu’ Casale Monferrato Angelico Biella – Armani Milano Banca Tercas Teramo – Cimberio Varese Riposa: Virtus Roma

  • NBA: Week end decisivo sul lockout, David Stern preoccupato

    NBA: Week end decisivo sul lockout, David Stern preoccupato

    Fine settimana decisivo in NBA: i rappresentanti dei giocatori ed i proprietari delle squadre si riuniranno per cercare di trovare una soluzione comune e porre fine al lockout che rischia di far saltare la stagione 2011/2012. Un tentativo disperato (l’ennesimo tra l’altro) per trovare un accordo al massimo entro l’inizio della prossima settimana.

    • La situazione non è sempliceFaremo di tutto per far re-incontrare le parti e proveremo a trovare un accordo. Ora la faccenda si fa seria: in questo weekend c’è in gioco l’intera stagione

    nba.com
    Ha spiegato il commissioner NBA, David Sternparlando al network ESPN. Proprio Stern potrebbe anche ricorrere alle maniere forti, minacciando l’associazione dei giocatori di far saltare completamente la stagione quindi non dando la possibilità di avere una stagione eventualmente dimezzata da gennaio in poi (con 50 partite di regular season invece delle canoniche 82 come successe nel 1998/1999). Quindi in pratica o si giocano tutte e 82 le gare, o non si gioca per nulla, e si perde un anno intero. Negli ultimi incontri c’è da dire che la linea integerrima dei proprietari si è leggermente ammorbidita: con il vecchio contratto collettivo, i giocatori ricevevano il 57% degli introiti, una percentuale che i proprietari avrebbero voluto abbassare al 46%, ma che ora hanno rialzato al 48%I proprietari sono inoltre disposti a rinunciare al progetto di inserire un salary cap rigido (fortemente osteggiato dai giocatori) a patto che vengano rispettate 4 nuove condizioni: 1) Riduzione a scalare di tutti gli stipendi attuali: 5% in questa stagione, 7.5% nella stagione 2012-13, e 10% nella stagione 2013-14; 2) Limitazione a un solo giocatore per squadra della “Larry Bird exception”, la scappatoia che permette alle franchigie di superare il salary-cap rifirmando un proprio free-agent; 3) Riduzione della lunghezza e del valore dei contratti stipulati attraverso la mid-level exception, che l’anno scorso ammontava a 5.8 milioni di dollari; 4) Incremento della luxury-tax, per la quale, secondo il vecchio contratto, le franchigie erano costrette a pagare un dollaro di multa per ogni dollaro di stipendio sforato sopra il cap. Quindi una sorta di “dare per avere” che alla fine potrebbe anche portare al tanto sospirato accordo e lanciare finalmente la stagione regolare 2011/2012. Fonte: Eurosport