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  • Premier League, il Liverpool stende il Chelsea

    Premier League, il Liverpool stende il Chelsea

    In attesa di Tottenham-Aston Villa che chiuderà il programma della dodicesima giornata, tra ieri e oggi hanno giocato tutte le big di Premier League. I fari erano puntati sull’incontro di oggi pomeriggio a Stamford Bridge, tra Chelsea e Liverpool. La posta in palio era alta, sia per la rivalità tra le due squadre sia per non perdere ulteriore terreno dalle due di Manchester che stanno letteralmente dominando il campionato.

    Chelsea – Liverpool | © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Villas Boas ha schierato un 4-3-3 tenendo fuori Fernando Torres e buttando dentro Drogba, affiancato da Mata e Malouda, e sulla mediana Lampard a scandire i tempi di gioco con Ramires e Mikel. Il Liverpool si presenta più coperto, con il solo Suarez in avanti e con un folto centrocampo, con Lucas, Maxi Rodriguez, Adam e Kuyt.

    La partita inizia con ritmi altissimi, con il Chelsea che prova a condurre il gioco e a creare qualche trama e con il Liverpool molto aggressivo sui tackle e sulle ripartenze in contropiede. Il Chelsea si fa vedere al 10′ con una conclusione al volo di Mata e con una sventola da fuori di Mikel, ma non riuscendo mai a entrare nel cuore dell’area dei Reds. La partita scorre lenta, senza troppe emozioni fino al 20′, quando Drogba da l’illusione del gol con una punizione che lambisce il palo. Al 30′ il Liverpool mette per la prima volta la testa fuori dal guscio e va in vantaggio. Mikel perde malamente un pallone sulla propria trequarti su pressione di Adam, Bellamy raccoglie la sfera, la scambia con Suarez e serve un assist al bacio per Maxi Rodriguez che non sbaglia a tu per tu con Cech. Liverpool in vantaggio e Chelsea visibilmente scosso e privo di idee, con Mata, Lampard e Malouda nascosti e ben controllati dai Reds, e Drogba troppo isolato in avanti che sgomita e fa quel che può contro Skrtel e Agger.

    La ripresa inizia con la novità Sturridge per il Chelsea al posto di Mikel, per dare un po’ di brio all’attacco dei Blues, e Fernando Torres è sempre inchiodato alla panchina. Il Chelsea aumenta la pressione, spostando il baricentro in avanti e costringendo il Liverpool a difendere con 10 uomini dietro la linea della palla. La pressione dei ragazzi di Villas Boas porta risultati, prima Drogba va vicino alla rete con un tiro a giro dal limite e 10 minuti più tardi, al 54′ arriva il pareggio su iniziativa di Malouda, che parte dai 25 metri, entra in area e calcia, la palla sembra destinata ad uscire ma Sturridge è il più lesto di tutti e sul secondo palo fulmina Reina per l’1-1. Il Chelsea inizia a crederci, aumenta il ritmo e va vicinissimo al raddoppio con Ivanovic che di testa chiama agli straordinari Reina che compie un vero e proprio miracolo. Il Chelsea fra il 60′ e l’80’ resta sempre nella metà campo del Liverpool, senza però mai creare niente di pericoloso, i Reds si chiudono bene, e come nel primo tempo i costruttori di gioco sono intasati nelle maglie di centrocampo.

    All’81 finalmente è il turno di Fernando Torres che subentra al posto di uno sfinito Drogba. La partita sembra finire in un pareggio tutto sommato giusto viste le reali occasioni da rete, quando all’86’ Glen Johnson si inventa il gol vittoria con una discesa sulla destra e una volta rientrato in area fulmina Cech di sinistro nell’angolino. 1-2 e il Chelsea è KO, incapace di reagire, affidando le ultime speranze a lanci dalla difesa sempre preda di Skrtel e Agger. Arriva il triplice fischio, con la Kop in trasferta che esplode, e la squadra di Villas Boas che a testa bassa abbandona il terreno di gioco, consapevole forse di aver perso l’ultimo treno per il titolo, trovandosi a -12 dal Manchester City dopo appena 12 giornate.

    Le altre Big di Premier fanno tutte centro e conquistano i tre punti. La capolista Manchester City vince in casa 3-1 contro il Newcastle, infliggendo ai Magpies la prima sconfitta stagionale. A segno SuperMario Balotelli, Richards e Aguero. Lo United insegue sempre a -5, dopo aver espugnato il campo dello Swansea per 1-0 con rete del Chicharito Hernandez, e l’Arsenal sta continuando la sua rincorsa alla zona Champions, vincendo 2-1 sul campo del Norwich, grazie al proprio capitano-bomber Van Persie, autore della doppietta decisiva.

    Risultati 12 Giornata

    Norwich-Arsenal 1-2
    Everton-Wolves 2-1
    Manchester City-Newcastle 3-1
    Stoke-QPR 2-3
    Sunderland-Fulham 0-0
    WBA-Bolton 2-1
    Wigan-Blackburn 3-3
    Swansea-Manchester United 0-1
    Chelsea-Liverpool 1-2

  • Week-end di Premier League “tranquillo” per le big

    Week-end di Premier League “tranquillo” per le big

    L’undicesima giornata si apre con il classico “lunch” del sabato, questa volta è il turno di Newcastle-Everton. I Magpies sono l’unica squadra di Premier imbattuta insieme al City e cercheranno di allungare ancora un po’ il passo sulle contendenti per un posto in Europa, contro un Everton che sta transitando al sedicesimo posto con 10 punti ed ha un disperato bisogno di punti per ritirarsi un po’ su dopo un discontinuo inizio di stagione.

    Roberto Mancini | © Manuel Queimadelos Alonso/Getty Images
    La capolista City è in traserta a Londra con il QPR, sulla carta non c’è partita e Mancini non sembra intenzionato a fare turnover dopo la vittoria di Champions League contro il Villareal, partendo dall’inizio con il tandem Aguero-Balotelli in attacco, supportati dai due gioiellini Nasri-Silva. Il Mancio sa bene che per conquistare gli scudetti si devono vincere tutte le sfide con le piccole, soprattutto su campi insidiosi come il Loftus Road Stadium, dove già una grande come il Chelsea è caduta due settimane fa. Lo United affronterà in casa il Sunderland; anche per i Red Devils i tre punti sembrano alla portata, con Chicharito, Rooney e Welbeck in avanti e il coreano Park e Nani sugli esterni. Sir Alex Ferguson non può permettersi mezzi passi falsi, il City è già a più cinque e perdere ulteriore terreno potrebbe risultare decisivo, visto il passo dei Citizens. Il Chelsea di Villa Boas è alla disperata ricerca di punti in Premier per non perdere ancora contatto con le due di Manchester. I Blues stanno attraversando un periodo un po’ buio, reduce da due sconfitte consecutive in campionato in due derby, la prima contro il QPR in trasferta per 1-0, partita condita anche dalle accuse razziali rivolte a capitan Terry, e la seconda sabato scorso travolti dal ciclone Gunners per 5-3 a Stamford Bridge. Oggi pomeriggio la truppa di Villas Boas dovrebbe ritrovare il sorriso sul campo del “povero” Blackburn. Per quanto riguarda la volata Champions, Arsenal e Liverpool sono impegnate in casa, i Gunners contro il WBA e i Reds contro lo Swansea, due match alla portata per le due compagini. Sempre per un posto in Champions, la partita un po’ più difficile l’avrà il Tottenham, che si troverà di fronte al Fulham in uno dei tanti derby di Londra. Le altre partite della giornata sono: Aston Villa-Norwich, Wolves-Wigan e Bolton-Stoke City.

  • NBA: Will Smith azionista dei Philadelphia 76ers

    NBA: Will Smith azionista dei Philadelphia 76ers

    Will Smith, famosissimo attore americano, uno dei più popolari anche al Mondo, è diventato azionista dei Philadelphia 76ers, squadra NBA per la quale fa il tifo visto che nella “città dell’amore fraterno” l’attore nacque 43 anni fa.

    NBA.com
    Smith assieme alla moglie Jada Pinkett è entrato nella cordata che fa capo al multimilionario newyorkese Joshua Harris, socio di maggioranza e nuovo azionista di riferimento. Il primo commento alla notizia dell’entrata in società dell’attore è stato di Evan Turner, seconda scelta assoluta al Draft del 2010 proprio dei Sixers:

    • Non riesco ancora a credere che il Principe di Bel Air sia uno dei nostri nuovi proprietari!“.

    Smith non è il primo personaggio pubblico ad essere azionista di una squadra professionistica americana: il rapper Jay-Z è il socio di minoranza dei New Jersey Nets fin dal 2004 e proprio lui ha avuto un ruolo decisivo nel trasferimento dei Nets dal New Jersey a Brooklin dalla stagione 2012/2013. Ultimamente il famosissimo cestista NBA dei Miami Heat ha acquistato alcune azioni del Liverpool diventandone così socio minoritario e sabato è stato per la prima volta ad Anfield Road, stadio di casa dei Reds, per vedere la “sua” squadra giocare contro il Manchester United (sfida terminata 1-1 e che è costata ai Red Devils di Sir Alex Ferguson il primato in classifica a favore dei rivali cittadini del Manchester City di Roberto Mancini ora da soli in vetta alla classifica). Il caso più eclatante di V.I.P. che possiedono quote azionarie di una squadra professionistica americana è quello dei Miami Dolphins nella NFL: il multimiliardario newyorkese Stephen Ross, proprietario dal 2009 dei “Delfini” ha prima convinto il cantante Jimmy Buffett a diventare suo socio, poi è riuscito a vendere quote azionarie alle star della musica Gloria ed Emilio Estefano, a Marc Anthony (marito di Jennifer Lopez) ed a Fergie (Black Eyed Peas) e  per finire alle star del tennis Venus e Serena Williams. E tutti saranno sicuramente poco contenti dell’avvio dei Dolphins in questo campionato dato che la squadra ha collezionato 5 sconfitte senza riuscire mai a vincere nei primi 6 turni della regular season 2011.

  • Premier League, il City del Mancio vola in testa

    Premier League, il City del Mancio vola in testa

    Nonostante le molteplici assenze – Aguero per infortunio e Dzeko, Kolarov, Nasri e Silva per turnover in vista della gara di Champions con il Villarreal – il Manchester City di Mancini continua la sua corsa in Premier League macinando la settima vittoria in 8 partite disputate (solo il Fulham, al momento, è riuscito a bloccare sul pareggio i Citizens).

    Mario Balotelli | © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images
    Ad affondare l’Aston Villa ci pensano Balotelli, Johnson, Kompany e Milner che permettono così alla squadra del Mancio di essere quella più prolifica dell’intera Premier League con 27 reti all’attivo e lasciandosi dietro, con i 22 punti in classifica, i cugini dello United che ha impattato a Liverpool per 1-1 nel match di cartello dell’ottava giornata del campionato inglese, i Reds assaporano il colpaccio andando in vantaggio con un gol del capitano Gerrard ma a 10 dal termine ci ha pensato il messicano Hernandez ad evitare il ko ai Red Devils. Con il 3-1 impartito all’Everton, il Chelsea di Villas Boas si conferma terza forza del campionato seguendo da vicino i due club di Manchester. Di sturridge, Terry e Ramires le reti dei Blues. Pari pirotecnico tra Newcastle e Tottenham, londinesi in vantaggio per due volte con Van der Vaart e Defoe e per due volte riacciuffati dalle reti di Ba e Ameobi. Boccata d’ossigeno per l’Arsenal che riesce ad avere la meglio, soltanto nel finale, sul Sunderland, Van Persie fa 1-0 dopo pochi secondi, il pareggio è opera dell’ex Sebastian Larsson, poi è lo stesso attaccante olandese a punire i Black Cats. Per la squadra di Wenger, che nella scorsa giornata aveva dovuto ingoiare un altro boccone amaro per la sconfitta nel derby con il Tottenham dopo l’umiliante 8-2 impartito dal Manchester United ad inizio stagione, tre punti che portano i Gunners a centro classifica. Infine, nella gara tra due neopromosse, bella vittoria del Norwich allo Swansea, si risolleva dopo le 4 sconfitte consecutive il Bolton a Wigan, 2-0 per Stoke City e West Bromwich rispettivamente a Fulham e Wolverhampton, pari invece tra Queens Park Rangers e il fanalino di coda Blackburn. Risultati e marcatori 8 Giornata Premier League 2011-2012 ARSENAL – SUNDERLAND 2-1 1′ Van Persie (A), 31′ Larsson (S), 82′ Van Persie (A) CHELSEA – EVERTON 3-1 31′ Sturridge (C), 46′ Terry (C), 61′ Ramires (C), 81′ Velios (E) LIVERPOOL – MANCHESTER UNITED 1-1 68′ Gerrard (L), 81′ Hernandez (M) MANCHESTER CITY – ASTON VILLA 4-1 28′ Balotelli (M), 47′ Johnson (M), 52′ Kompany (M), 65′ Warnock (A), 71 Milner (M) NEWCASTLE – TOTTENHAM 2-2 40′ Van der Vaart (T), 48? Ba (N), 68? Defoe (T), 86? Ameobi (N) NORWICH – SWANSEA 3-1 1′ Pilkington (N), 10′ Martin (N), 12′ Graham (S), 63′ Pilkington (N) QUEENS PARK RANGERS – BLACKBURN 1-1 16′ Helguson (Q), 24′ Samba (B) STOKE CITY – FULHAM 2-0 80′ Walters, 87′ Delap WEST BROMWICH – WOLVERHAMPTON 2-0 8′ Brunt, 75′ Odemwingie WIGAN – BOLTON 1-3 4′ Reo-Coker (B), 40′ Diame (W), 48′ N’Gog (B), 92′ Eagles (B)

    CLASSIFICA

    Pos Squadra Pt G
    1. MANCHESTER CITY 22 8
    2. MANCHESTER UNITED 20 8
    3. CHELSEA 19 8
    4. NEWCASTLE 16 8
    5. LIVERPOOL 14 8
    6. TOTTENHAM 13 7
    7. STOKE CITY 12 8
    8. ASTON VILLA 11 8
    9. NORWICH 11 8
    10. ARSENAL 10 8
    11. QUEENS PARK RANGERS 9 8
    12. WEST BROMWICH 8 8
    13. SWANSEA 8 8
    14. FULHAM 7 8
    15. EVERTON 7 7
    16. WOLVERHAMPTON 7 8
    17. SUNDERLAND 6 8
    18. BOLTON 6 8
    19. WIGAN 5 8
    20. BLACKBURN 5 8
  • Il volti nuovi della Premier League: City pigliatutto, Arsenal depredato e United di giustezza

    Il volti nuovi della Premier League: City pigliatutto, Arsenal depredato e United di giustezza

    Tra magnati e sceicchi anche quest’anno il mercato della Premier League è stato ricco di colpi milionari e nomi prestigiosi. Ad occupare le prime pagine dei quotidiani sportivi sono state sicuramente le due squadre di Manchester che hanno investito pesantemente in questa sessione di calciomercato. Il City di Mancini ha compiuto il definitivo salto di qualità rinforzandosi in ogni reparto: in difesa è arrivato Gael Clichy, a centrocampo Hargreaves e Nasri ed in attacco la stella Aguero. I “citizens” adesso fanno paura all’Inghilterra e all’Europa.

    Alex Livesey/Getty Images
    Lo United dell’intramontabile Ferguson invece puntella la rosa con gli arrivi del portiere spagnolo De Gea e del talento Ashely Young, mentre salutano i Red Devils O’Shea e Wes Brown (entrambi al Sunderland). Il nuovo Chelsea dello “Special two” Villas Boas riparte dal giovanissimo attaccante belga Lukaku che è sbarcato a Londra per un cifra vicina ai 22 milioni di euro. Altro giovane talento alla corte del tecnico portoghese è l’esterno spagnolo Mata, arrivato dal Valencia, che ritroverà sulla mediana il portoghese Meireles. In uscita invece Zhirkov, Benayoun e Kakuta. Anno di transizione per l’Arsenal, che ceduti i gioielli Fabregas e Nasri (oltre ai vari Ebouè, Bendtner e Clichy), punta tutto sull’ivoriano Gervinho. A completare la rosa arrivano Arteta, Mertesaker, Andrè Santos ed il già citato Benayoun. Operazione in prospettiva quella legata all’attaccante Joel Campbell: prelevato dalla squadra costaricana del Saprissa e girato in prestito ai francesi del Lorient. Il Liverpool prende Doni per la porta, il ricercatissimo Coates, l’ala Downing e l’attaccante Bellamy. Il Tottenham si assicura l’ariete Adebayor ed il centrocampista Parker, oltre ai giovani Yago (prestito) e Coulibaly, provenienti rispettivamente da Juventus e Siena. Approda in Premier anche Davide Santon, passato al Newcastle per 6 milioni di euro. Firmano col Fulham gli “ex-italiani” Grygera, Riise e Kasami.

  • Juve, ritorno di fiamma per Alberto Aquilani

    Juve, ritorno di fiamma per Alberto Aquilani

    la Juventus è pronta a sferrare il colpo a sensazione, quell’acquisto che nessuno si aspetta e che, considerato il nome, ha davvero dell’incredibile. Dopo le cessioni di Felipe Melo al Galatasaray e Momo Sissoko al Psg, il centrocampo bianconero necessita di un ulteriore ritocco ed il ritocco è di quelli buoni, Alberto Aquilani, si proprio lui il centrocampista ex Roma che proprio l’anno scorso in bianconero era stato autore di un ottimo inizio di stagione per poi eclissarsi insieme a tutta la compagine bianconera.

    Alberto Aquilani e Mirko Vucinic possibili compagni in bianconero | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Beppe Marotta ha lavorato tutto il tempo sotto traccia ed adesso risulta comprensibile la titubanza di Aquilani ad accettare l’approdo in viola, alla corte di Sinisa Mihajlovic. Due mesi fa il Liverpool chiedeva 16 milioni di euro per il centrocampista azzurro, ma adesso si può chiudere anche per la metà, sicuramente un operazione geniale che se portata a termine rivaluterebbe l’operato di Beppe Marotta alla corte della vecchia Signora, sino ad ora, non esente da critiche.  

  • La Fiorentina sogna Aquilani

    La Fiorentina sogna Aquilani

    La Fiorentina è pronta per iniziare la prima parte della preparazione estiva in vista della nuova stagione, al fresco di Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti, dove rimarrà dal 14 Luglio al 29 Luglio, con una squadra in cui la parola d’ordine è “lavori in corso”, dato che l’organico non è stato ancora completato in modo significativo sul mercato. Ecco perchè Pantaleo Corvino sta cercando di attivarsi proprio in queste ore per mettere a segno un colpo importante nel reparto che più necessita di rinforzi, ossia il centrocampo.

    © Maurizio Lagana/Getty Images
    L’identikit del “bersaglio” ideale conduce ad Alberto Aquilani, tornato provvisoriamente in terra inglese al Liverpool, ma con tutta probabilità sul piede di partenza per precisa volontà sua oltre che dei Reds che non vogliono più corrispondere ingaggi elevati come il suo, pari a circa 4 milioni di euro a stagione. Aquilani gradirebbe un ritorno in Italia (anche per ragioni familiari, dato che è diventato padre da pochi mesi) e la Fiorentina potrebbe essere una destinazione molto gradita, anche in vista di una visibilità maggiore rispetto alla Premier League, finalizzata ad ottenere una convocazione dal cittì Cesare Prandelli per gli Europei della prossima estate. La problematica principale riguarda la necessità di convincere il Liverpool a concedere il centrocampista in prestito con diritto di riscatto integrale alla fine della prossima stagione, come Pantaleo Corvino vorrebbe, una formula non particolarmente gradita ai Reds che, invece, gradirebbero la cessione immediata per recuperare liquidità da investire sul mercato. In tal senso, potrebbero preferire la ricca offerta del Sunderland di circa 14 milioni di sterline. Si attendono sviluppi nei prossimi giorni, prima della fine della prima parte del ritiro di Cortina d’Ampezzo.

  • Aquilani torna al Liverpool, la Juve non lo riscatta

    Aquilani torna al Liverpool, la Juve non lo riscatta

    Dopo aver riscattato Quagliarella, Motta, Matri e Pepe la Juventus non fa lo stesso con Alberto Aquilani che torna al Liverpool al termine di un “tira e molla” infinito, fatto di richieste di ribasso del prezzo di riscatto e poi di una decisione definitiva pesantemente condizionato dal parere del neo allenatore Antonio Conte, che pare aver scelto Andrea Pirlo come leader e “ragioniere” del suo centrocampo formato da una coppia eterogenea di centrali, un regista ed un incursore con doti maggiormente muscolari e fisiche.  

    © Maurizio Lagana/Getty Images
    E’ stato lo stesso procuratore dell’ex romanista, Zavaglia, a comunicare che il suo assistito è sulla via del ritorno verso Liverpool anche se non è certa la sua permanenza in Inghilterra ad Anfield Road. Il tecnico dei Reds Dalglish pare essere un estimatore del centrocampista della Nazionale, anche se i Reds stanno per definire gli acquisti di Adam e Henderson che potrebbero essere diretti concorrenti di Alberto Aquilani. Un futuro incerto per il centrocampista romano che, anche se non ha demeritato nella scorsa stagione, non pare aver convinto fino in fondo l’entourage bianconero.   Solo il futuro, però, potrà rivelare se tale decisione sia giusta o sbagliata: allo stato attuale, resta come dato significativo per una prima valutazione, il confronto fra l’età di Aquilani (26 anni) e quella di Pirlo (32 anni). Un bottino d’esperienze diverse li separa, ma la Juve che punta ad una programmazione di lungo periodo ed a crescere con giocatori di valore, potrebbe pagare in futuro la superficialità di tale scelta di privarsi di un giocatore dell’importanza di Aquilani,una decisione che pare alquanto avventata.

  • Ultimatum alla Juve per Aquilani

    Ultimatum alla Juve per Aquilani

    L’agente di Alberto Aquilani, Franco Zavaglia, lancia un ultimatum alla Juve per sbloccare la questione del suo assistito in tempi brevi, al massimo due giorni. L’incontro che doveva essere previsto già in questa settimana per trovare un accordo con il Liverpool è stato rinviato a causa dei giorni di festa, ma dovrebbe avvenire al massimo per martedì prossimo: “Sto aspettando questa settimana perché loro mi hanno detto di aspettare quindi sto aspettando, ma aspettiamo oggi e domani poi decideremo, e potremmo guardarci intorno”.

    Il guardarsi intorno allude all’interessamento di altre squadre al centrocampista romano, ed in primis del Milan anche Zavaglia smentisce seccamente queste voci, ricordando come vi sia un diritto di prelazione della Juve con i Reds e di come sia, pertanto, fondamentale attendere una loro decisione in merito prima di poter compiere altre mosse. La palla passa quindi alla dirigenza bianconera: ma la pazienza per l’entourage di Aquilani sembra ormai agli sgoccioli.

  • Aquilani, la Juve non ti dimentica

    Aquilani, la Juve non ti dimentica

    Nel valzer di mercato bianconero fra arrivi ipotetitici, arrivi sicuri, parametri zero e partenze, la Juve non dimentica la situazione Aquilani, bianconero ancora “a metà”. Il suo procuratore Zavaglia, però, vuol rassicurare in merito al suo riscatto anche in vista del probabile sconto sui 16 milioni inizialmente fissati che il Liverpool potrebbe concedere.

    Inoltre, l’arrivo di Andrea Pirlo non implica conseguenze negative per il posto di Alberto Aquilani: i due in Nazionale vengono convocati insieme da Prandelli e possono coesistere in squadra, anche se nel gioco finora prediletto dal mister Antonio Conte a centrocampo sono previsti un centrocampista ed un interditore.

    Infine, il suo bilancio sulla stagione è positivo anche perchè la presente stagione gli ha permesso di rientrare nel giro della Nazionale, sottolineando come il giudizio negativo della critica sia influenzato dal complessivo andamento della Juve, nella quale nessuno ha eccelso.