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  • Milan, se parte Ibrahimovic arriva Carroll

    Milan, se parte Ibrahimovic arriva Carroll

    Adriano Galliani sembra divertirsi nel creare confusione sul mercato del Milan in quanto, dopo aver spiegato di voler trattenere al cento per cento sia Ibrahimovic che Thiago Silva poco meno di dieci giorni fa, nella giornata di ieri ha ribaltato il tutto dicendo che i giocatori non sono incedibili e che, se arrivasse un’offerta piacevole, i due sarebbero pronti a lasciare il club rossonero. Mentre su Thiago Silva sembra esserci il timbro di Berlusconi, che è già intervenuto due volte per salvare in extremis la partenza del brasiliano, su Ibrahimovic nessuno ha sprecato mezza parola anzi, in quelle di Galliani si è potuto capire che la società di Milanello sta già puntando gli occhi sui probabili sostituti dello svedese.

    Ad aprire le danze dei possibili arrivi è l’inglese Carroll: proprio in queste ore il manager del Liverpool Brendan Rodgers ha confermato l’inserimento del giocatore sul mercato e che l’idea del prestito potrebbe essere una cosa interessante per il club ma che non ha avuto ancora nessun tipo di contatto con il Milan. Sarà dunque contento delle parole di Rodgers Piersilvio Berlusconi, al quale il giovane ventitrenne dell’Inghilterra è sempre piaciuto soprattutto per la grande forza e fisicità con la quale si impone sui difensori.

    Andy Carroll © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Per il giocatore comunque non è stata un’annata da ricordare quella di quest’anno in quanto, nonostante sia stato acquistato per 41 milioni di euro nel gennaio del 2011 dal Liverpool, ha disputato un campionato sotto le aspettative; l’unica soddisfazione del 2012 per il calciatore è stata infatti la convocazione in Nazionale dove con l’Inghilterra ha partecipato agli Europei 2012, scendendo in campo anche contro l’Italia dove è stato notato da più club, tra cui il Milan.

    Non sono però da escludere le trattative con Edin Dzeko e Carlos Tevez, due calciatori che sono sempre stati nel mirino di Adriano Galliani e che, nel recente passato, sono stati vicini all’arrivo nel club rossonero. L’argentino del Mancherster City doveva arrivare al Milan già a gennaio ma poi, causa alcuni problemi economici, la trattativa non si è conclusa. Per il bosniaco compagno di squadra di Mario Balotelli, non c’è invece più spazio tra le fila di Roberto Mancini che da tempo l’ha escluso dai suoi pupilli.

  • Roma, da Borini i soldi per arrivare a Destro

    Roma, da Borini i soldi per arrivare a Destro

    Borini al Liverpool, si può fare. Il 21enne attaccante italiano è il primo obiettivo della società di Anfield Road. Il neo tecnico dei Reds Brendan Rodgers è un grande estimatore di Fabio Borini, visto che il tecnico nordirlandese ha già allenato il nazionale italiano per 3 mesi (marzo-maggio 2011) quando entrambi erano allo Swansea. Terminato il prestito allo Swansea (in prestito dal Chelsea) Borini fu poi acquistato dal Parma, che lo girò subito alla Roma in compartecipazione. Nell’ultima stagione l’attaccante nato a Bentivoglio è passato alla ribalta grazie ai 9 gol in 24 partite siglati in serie A con la maglia giallorossa. La società capitolina consapevole del valore dell’italiano si è premurata nel comprare l’intero cartellino di Borini risolvendo in proprio favore la comproprietà esistente con il Parma, in particolare battendo alle buste i ducali con un’offerta alle buste di 5,3 milioni di euro, superiore ai 4,2 milioni offerti dalla società di Tommaso Ghirardi.

    Ma per rivedere Fabio Borini con la maglia giallorossa potrebbe non bastare il fatto che la Roma abbia acquistato l’intero cartellino, visto che il Liverpool fa sul serio, spinto soprattutto dalla volontà dell’erede di Dalglish. Secondo le indiscrezioni che arrivano da oltremanica la società inglese è pronta ad offrire ben 12 milioni alla Roma per portare il nazionale italiano a Liverpool. La Roma non chiude le porte ad un’eventuale cessione di Borini ma chiede qualche milione in più, 15 per la precisione. I Reds potrebbero accontentare alla fine i giallorossi mettendo sul piatto dei capitolini la cifra richiesta dal ds Walter Sabatini.

    Fabio Borini © Paolo Bruno/Getty Images

    I 15 milioni derivanti dalla cessione di Fabio Borini al Liverpool, verrebbero poi dirottati a Genoa e Siena per avere Mattia Destro, altro gioiello del mercato italiano molto gradito al neo tecnico giallorosso Zdenek Zeman. Le intenzioni della Roma sembrano molto chiare e la staffetta Borini-Destro appare un affare molto concretizzabile anche se non dimentichiamo che sul bomber di Ascoli Piceno sono sempre vigili sia Juve che Inter, con i nerazzurri favoriti in caso di cessione di Pazzini e il contemporaneo acquisto dell’intero cartellino da parte del Genoa, società che gode di rapporti floridi con Massimo Moratti.

    Qualcosa si muove nel calciomercato della Roma ma non come vorrebbe il suo capitano Francesco Totti. Il numero 10 giallorosso ha parlato ieri dal ritiro di Riscone di Brunico e non solo ha ammesso che la propria squadra è un gradino al di sotto di Juventus, Milan e Inter ma anche dichiarato la speranza che la società acquisti qualche campione in grado di assicurare il salto di qualità alla squadra della capitale. Le dichiarazioni di Totti sono più che comprensibili soprattutto perchè pronunciate da colui che più di tutti vuole il bene della Roma e più di tutti vuole tornare a lottare per i vertici ma sembrano in contrasto con la politica attuata dalla dirigenza romanista. I primi colpi della Roma infatti sono costituiti da giocatori giovani e di prospettiva non di certo da calciatori affermati a livello mondiale. Ciò non toglie che i vari Bradley, Castan, Dodò e Tachtsidis potranno poi rivelarsi acquisti di grande qualità in relazione anche al fatto che i giocatori sopra citati staranno alle direttive di un allenatore che con i giovani ci sa fare eccome.

  • Calciomercato Milan: idea Carroll, Keita va in Cina

    Calciomercato Milan: idea Carroll, Keita va in Cina

    Milan Carroll. L’idea è di Piersilvio Berlusconi, figlio del presidente milanista, che si è innamorato calcisticamente dell’attaccante inglese in occasione dell’ultimo Europeo in Polonia e Ucraina. Una trattativa che non è ancora iniziata, anche a causa dei limiti economici imposti dalla dirigenza rossonera nei confronti dell’amministratore delegato Adriano Galliani.
    Il Liverpool acquistò Carroll dal Newcastle il 31 gennaio 2011, staccando un assegno da 41 milioni di euro (superando Rio Ferdinand tra i trasferimenti più costosi per un giocatore inglese). Il 23 enne attaccante inglese ha deluso ad Anfield Road, avendo realizzando solamente 6 reti in 42 partite disputate in un anno e mezzo. Per questo motivo la società inglese è disposta a trattare ad una cifra inferiore rispetto ai milioni spesi per l’acquisto del giocatore pur di liberarsi del giocatore che non rientra nei piani tattici del nuovo manager del Liverpool Brendan Rodgers.

    Per far spazio al gigante inglese, il Milan si ritroverebbe costretta a cedere un giocatore del reparto offensivo per finanziare questa trattativa di mercato.

    Andy Carroll © Alex Livesey/Getty Images

    Ibrahimovic e Pato, per motivi diversi, hanno poco mercato. Il primo a causa del lauto ingaggio, il secondo per la sua fragilità fisica.
    El Sharaawy è il nuovo che avanza e dopo aver terminato la sua prima stagione a Milano con buone prestazioni, ci si aspetta la definitiva consacrazione del giocatore. Cassano ha dimostrato di poter fare la differenza e la società lo reputa incedibile, nonostante un leggero mal di pancia mostrato durante gli Europei, dove ha messo in dubbio la sua permanenza a Milanello.
    Il giocatore sacrificabile potrebbe essere Robinho, croce e delizia del Milan. Grande lavoro di sacrificio e poca lucidità sotto porta. Il brasiliano ha mercato ed ha attirato l’interesse di Malaga e Santos.

    Carroll per il Milan rappresenterebbe per il presente l’alternativa a Ibrahimovic ed in futuro potrebbe raccogliere l’eredità dello svedese. Giocatori simili sotto l’aspetto fisico, molto diversi sotto l’aspetto tecnico. La società rossonera tenterà un primo approccio con il classico prestito con diritto di riscatto, tanto amato negli ambienti milanisti (e non solo), ma il Liverpool preferirebbe vendere a titolo definitivo il giovane attaccante inglese.

    Tramonta invece sul nascere l’ipotesi Keita che si trasferirà in Cina, dove lo attende un ricco contratto biennale da 14 milioni totali.

  • Calciomercato, la Juventus torna all’attacco per Suarez

    Calciomercato, la Juventus torna all’attacco per Suarez

    A quanto pare, le trattative di calciomercato possono essere innescate da una “scintilla non scoccata”, da un feeling non nato, sia dal punto di vista calcistico che personale. Sarebbe proprio questo il caso di Luis Suarez, bomber uruguaiano del Liverpool ed ex punta dell’Ajax, e del neo tecnico dei Reds, Brendan Rodgers, che appena insediatosi sulla panchina del club inglese ha avuto un colloquio telefonico con l’attaccante. Gli esiti, però, pare non siano stati particolarmente positivi, considerando che – proprio in seguito a tale telefonata – sarebbe nata l’intenzione del bomber di “cambiare aria” e del tecnico di cercare un’alternativa importante, tra cui  l’olandese Jan Klaas Huntelaar dello Shalke 04.

    Se, dunque, fino alle scorse settimane la porta del Liverpool sembrava chiusa ad  ogni eventuale trattativa, adesso esiste qualcosa di più di uno spiraglio, e la Juventus potrebbe decidere di approfittarne mettendo sul piatto un’offerta “ghiotta”.

    Milos Krasic e 18 milioni di euro cash: di fronte a tale proposta i Reds potrebbero cedere o, perlomeno, iniziare a vacillare, considerando che lo stesso tecnico Rodgers ha mostrato la necessità di acquistare un’ala dalle caratteristiche simili a quelle di Krasic, ossia velocità e corsa, che ben si adatti alla sua idea di gioco. Inoltre, nei mesi scorsi, il Liverpool aveva già cercato l’ala serba, molto gradita all’ex tecnico Kenny Dalglish (poi silurato, ndr).

    Luis Suarez | © PABLO PORCIUNCULA/AFP/GettyImages

    Nel complesso, dunque, sommando la valutazione di Krasic con l’offerta “liquida”, la Juventus metterebbe sul piatto circa 28 milioni di euro, rimanendo in linea con le richieste iniziali del club inglese. La trattativa potrebbe avere buone possibilità di andare in porto, dunque, in particolare se la Juventus decidesse di adottare un atteggiamento di apertura nell’ipotesi che il Liverpool richieda un margine di liquidità maggiore, aggiustando di uno-due milioni la sua proposta. Il Liverpool, infatti, ha necessità di ottenere liquidità per impostare il suo mercato-rinforzi, dopo l’esborso (annunciato dalla BBC) di circa dieci milioni di euro per il gioiellino islandese Gylfi Sigurdsson pupillo dello stesso neo tecnico Rodgers.

    Per la Juventus la convenienza dell’operazione sarebbe comunque importante: in un colpo solo verrebbe piazzato l’acquisto del top player d’attacco di cui tanto si sta parlando, ed anche la cessione di uno dei giocatori ormai fuori rosa, ai margini del gruppo e dello spogliatoio dopo la più che deludente stagione scorsa, in cui non ha saputo confermare i segnali positivi intravisti all’inizio del campionato 2010-2011 con Gigi Del Neri in panchina.

    Il ritorno di fiamma fra Suarez e la Juventus potrebbe divenire, così, una reale possibilità anche perchè l’ingaggio del bomber uruguaiano è in linea con le possibilità del club bianconero e, soprattutto, l’operazione Suarez se dovesse concretizzarsi per come appena spiegato sarebbe la più conveniente fra le possibili alternative a disposizione della Juventus perchè, allo stato dei fatti, l’affare Cavani presenta delle difficoltà notevolmente maggiori da superare, così come l’ipotesi Van Persie è ritenuta eccessivamente onerosa. Dopo i colpi di Isla, Asamoah e Sebastian Giovinco, dunque, la ricerca di Beppe Marotta del famigerato “top player” a completamento del reparto offensivo potrebbe passare proprio da Anfield Road: si attendono sviluppi nei prossimi giorni.

  • Favola Di Matteo, il Chelsea trionfa in FA Cup

    Favola Di Matteo, il Chelsea trionfa in FA Cup

    5 Maggio 2012. Data memorabile per Roberto Di Matteo, che nella giornata di ieri ha trionfato nella finale di FA Cup battendo il Liverpool 2-1 davanti a 90000 spettatori presenti nel nuovo Wembley. Da notare che per il terzo anno consecutivo un allenatore italiano trionfa in FA Cup, dopo i successi dei due anni precedenti targati Mancini e Ancelotti. Per il Chelsea quarta affermazione in FA Cup negli ultimi sei anni e primo trofeo stagionale in attesa della finale di Champions League che vedrà i londinesi sfidare il Bayern Monaco il prossimo 19 maggio.

    PRIMO TEMPO – Parte subito forte il Chelsea che trova il vantaggio dopo appena 10 minuti grazie a Ramires che con un tiro violento finalizza al meglio il contropiede dei blues nato da un errore in fase di impostazione dei reds. Dopo aver trovato il vantaggio il Chelsea prova a raddoppiare ma non crea particolari problemi a Reina, portiere dei reds. Sul finire del primo tempo si segnala l’unico tiro in porta del Liverpool ad opera di Luis Suarez.

    SECONDO TEMPO – Il Liverpool prova a partire forte, ma a colpire è ancora il Chelsea, che dopo 5 minuti trova il raddoppio grazie al gol di Didier Drogba, ottavo goal in una finale di FA Cup per l’ivoriano. A questo punto Kenny Dalglish, tecnico del Liverpool, si gioca la carta Andy Carroll e dopo 10 minuti, il giovane attaccante della nazionale inglese lo ripaga nel migliore dei modi siglando il goal che riapre la finale. L’ultima mezz’ora di gioco vede il Liverpool assediare la metà campo dei blues, che difendono bene il goal di vantaggio grazie al solito affidabile Cech. Nei minuti finali il Liverpool molla la presa e il Chelsea, trascinato dal solito Drogba, va vicino per ben due volte al 3-1. A Wembley finisce 2-1 in favore del Chelsea, prima vittoria da allenatore per Roberto Di Matteo.

    Roberto Di Matteo © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    FAVOLA DI MATTEO – Sono passati solo 2 mesi da quel 4 marzo 2012, giorno in cui Roberto Di Matteo venne nominato allenatore ad interim del Chelsea e siamo già a parlare del primo trofeo incamerato dal giovane tecnico italiano. Successo importante per Di Matteo e per il Chelsea, squadra autrice di una stagione mediocre in patria (attualmente è sesto in Premier League) ma capace di spingersi fino alla finale di Champions League dopo aver eliminato in semifinale i titani del Barcellona. Adesso a Londra c’è voglia di Champions e Di Matteo è pronto ad accontentare i tifosi blues che ancora non hanno dimenticato la finale persa a Mosca nel 2008. Il prossimo 19 maggio c’ è la finale europea da giocare all’Allianz Arena di Monaco e Roberto Di Matteo proverà a centrare il double, impresa riuscita sia a Mourinho che ad Ancelotti ma mai vincendo la Champions League. In caso di doppietta, il patron del Chelsea,  Ramon Abramovic non avrebbe dubbi nel confermare il giovane tecnico italiano e sicuramente non avrebbe voglia di strapagare un altro tecnico dopo l’esperienza infelice vissuta con Andrè Villas Boas.

  • Tevez trascina il City. Liverpool in finale di Fa Cup

    Tevez trascina il City. Liverpool in finale di Fa Cup

    Il Manchester City segna 10 reti in 5 giorni e sembra essere tornata la squadra che ha dominato la Premier League per 6 mesi consecutivi. Dopo i quattro gol rifilati al West Bromwich Albion martedi, ieri il City ne fa sei in trasferta contro il Norwich, una delle rivelazioni del campionato. Roberto Mancini si affida di nuovo alla coppia argentina in avanti Tevez-Aguero, con David Silva e Nasri a creare alle loro spalle.

    La partita è subito vivace fin dai primi minuti, Silva scalda subito i guanti a Ruddy con una conlusione ravvicinata dopo uno scambio con Tevez e subito dopo l’Apache viene ammonito per simulazione per una caduta in area abbastanza dubbia. Il Norwich prova ad uscire dalla propria metà campo e riesce con un break ad andare vicinissimo al gol con Holt che di testa va altissimo ma Lescott è attento e salva sulla linea ad Hart battuto. Dopo lo spavento il City si ricompone, e al 18′ in un’azione tutta in velocità Nasri innesca Aguero, che allarga sulla destra per Tevez che appena arrivato al vertice dell’area fa partire un missile sul primo palo sul quale Ruddy non può arrivare. Passano 10′ e il Norwich ancora intontito dal gol subisce anche il secondo, con una combinazione spettacolare Aguero-Tevez, dai e vai con assist di tacco di Tevez e il bomber ex Atletico Madrid non si fa pregare e dal limite calcia di prima intenzione sotto l’incrocio dei pali.

    Nel secondo tempo il tecnico del Norwich corre ai ripari mettendo Surman e Hoolahan che sono i protagonisti della rete che accorcia le distanze al 52′, quest’ultimo crossa dalla sinistra, Hart sbaglia l’uscita e Surnam appostato appena dentro l’area la mette dentro. Il City ci mette un po’ a riorganizzarsi, ci prova ancora Aguero da posizione defilata ma Ruddy è pronto sul primo palo, l’estremo difensore del Norwich però si deve arrendere quando al 73′ Yaya Toure con una percussione centrale arriva al limite e calcia forte e centrale, Ruddy non trattiene e Tevez è il più veloce di tutti e di testa mette dentro il 3-1 e la doppietta personale. Passano 2′ e il City segna ancora, Aguero parte da centrocampo palla al piede, arriva in area sulla sinistra, converge e fa calcia a giro sul secondo palo segnando un grandissimo gol.

    Carlos Tevez © Matthew Lewis/Getty Images

    Ma non è finita qui perchè Tevez qualche minuto più  tardi approfitta di un retropassaggio di Martin al portiere per insaccare il 5-1 e il suo hat trick con Mancini che gli regala addirittura la standing ovation dei tantissimi tifosi del City giunti a Norwich. Anche se il risultato è già in banca da un pezzo il City continua ad attaccare e c’è il tempo per un palo di Aguero e una traversa di Johnson con una gran conclusione dal limite e anche per il 6-1 proprio con il gol dell’esterno inglese su assist di Clichy.

    Ora i Citizens sono in attesa dell’incontro tra Manchester United e Aston Villa oggi pomeriggio, facendo salire la pressione ai ragazzi di Ferguson portandosi a meno 2 punti in classifica. Il City sembra proprio aver recuperato la forma dei tempi migliori ed ha ricominciato a segnare a raffica, tra l’altro vincendo per 1-6, come nella storica vittoria in trasferta a casa United in ottobre.

    Si è disputata anche la semifinale di FA Cup con il derby Liverpool-Everton. Il match non si è giocato ad Anfield o Goodison Park ma a Wembley, teatro delle semifinali e della finale di FA Cup. Prima dell’incontro è stata onorata la tragedia di Hillsborough con un minuto di silenzio, quando nel 1989 durante la finale di FA Cup contro il Nottingham Forest morirono 96 tifosi dei Reds. La partita è lenta e le squadre si studiano arrivando alla conclusione un paio di volte a testa, fino ad arrivare al 24′, minuto in cui l’Everton sblocca in risultato con Jelavic che approfitta di una clamorosa indecisione di Carragher e trafigge il terzo portiere del Liverpool Jones. Il Liverpool prova a risorgere nella ripresa ma Carroll si divora un gol di testa praticamente fatto, e al 64′ con Suarez l’uomo più determinato dei Reds arriva il pareggio, sfruttando un maldestro retropassaggio di Distin al portiere. Il match sembra destinato ad andare ai supplementari ma all’87’ Carroll va più alto di tutti su una punizione calciata da Bellamy e regala la finale ai suoi.

  • Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    Premier League e FA Cup. Cinquine per Manchester United e Chelsea

    In Premier League il Manchester United continua a volare e questa volta lo fa alle spese del Wolverhampton, con il risultato di 0-5 e andando a più quattro. Dopo aver sorpassato il City in classifica la settimana scorsa, gli uomini di Ferguson sembrano aver la condizione fisica e mentale giusta per rimanere in testa fino alla fine, visto anche il calendario leggermente favorevole. Il Manchester City di Mancini non ha giocato questo weekend e recupererà il match contro il Chelsea, oggi impegnato in FA Cup, mercoledì sera.

    I Red Devils oggi pomeriggio hanno passeggiato al Molineux, andando in vantaggio con Evans al 21′ che in area su corner è bravo a sfruttare una palla vagante. Il raddoppio arriva al 43′ con Valencia che dopo un’accelerazione sulla destra a tu per tu con il portiere è bravo ad incrociare sul secondo palo e due minuti più tardi al 45′ è Welbeck a segnare il 3-0 su assist di Valencia e a chiudere definitivamente la partita. Il secondo tempo è pura accademia per lo United che però trova il gol in ancora due occasioni ed entrambe le volte con il Chicharito Hernandez, al 56′ di testa su cross di Rafael e al 61′ su ennesimo assist di Valencia, vero valore aggiunto di questa squadra in questo periodo e protagonista di una grande stagione.

    Javier Hernandez &copy Scott Heavey/Getty Images

    Il calendario di Premier League metteva di fronte il Newcastle in casa in un’insidiosa sfida con il Norwich. I Magpies riescono a vincere di misura per 1-0 e mantengono vivi i sogni di una qualificazione in Champions League, anche se le speranze sono sempre meno forti dopo che Arsenal e Chelsea si sono risvegliate. Il gol vittoria è stato realizzato da Cissè. Lo Swansea continua a sorprendere e la squadra di Rodgers, espugna il campo del Fulham per 3-0 con doppietta di Sigurdsson e rete di Allen. La squadra gallese sta continuando ad esprimere un grande calcio, il più bello da vedere insieme al Tottenham e non a caso il nome del manager Rodgers è accostato ad importanti club, proprio come gli Spurs, che se in caso di partenza di Redknapp con destinazione la panchina della nazionale inglese, prenderebbero volentieri i servizi del coach Nord Irlandese.

    In FA Cup continua la striscia vincente del Chelsea adesso arrivata a quattro vittorie consecutive da quando Roberto Di Matteo si è insediato al posto di Villas-Boas. Oggi nei quarti di finale di FA Cup i Blues hanno passeggiato sul Leicester, squadra di Championship, per 5-2. La rete del vantaggio arriva al 12′ con Cahill che va altissimo di testa e schiaccia in rete, sfoggiando poi una maglietta in onore dell’ex compagno di squadra del Bolton, Fabrice Muamba, collassato ieri in campo a White Hart Lane durante un altro quarto di finale di FA Cup. Le condizioni del centrocampista del Bolton restano stazionarie ma critiche all’ospedale “The London Chest Hospital”. Il raddoppio del Chelsea arriva al 18′ con Kalou che deve solo spingere in rete un perfetto assist di Fernando Torres, che si fa tutta la fascia destra e poi serve in mezzo l’Ivoriano. I ragazzi di Di Matteo controllano il match e trovano il 3-0 nella ripresa al 67′ con Fernando Torres, che è bravo a mettere la palla nell’angolo basso su assist di Meireles. Al 77′ il Leicester accorcia le distanze con Beckford ma all’85’ il Chelsea va ancora in rete e ancora con Fernando Torres questa volta di testa. C’è ancora il tempo per due reti, all’89’ Marshall segna un eurogol dalla distanza per il 4-2 e al 90′ Meireles sigla il definitivo 5-2 ancora su palla Torres.

    Altri risultati di FA Cup.

    Liverpool-Stoke City 2-1 (Suarez, Downing LIV, Crouch STO)

    Everton-Sunderland 1-1 (Cahill EVE, Bardsley SUN)

    Tottenham-Bolton sospesa

  • Juventus, Suarez e Song “osservati speciali”

    Juventus, Suarez e Song “osservati speciali”

    La Juventus pensa a Suarez, il  Direttore generale Beppe Marotta e la tutto l’entourage bianconero, stanno valutando l’idea di aggiungere nella rosa bianconera un attaccante di fama internazionale e dal gol facile ed un robusto centrocampista in vista soprattutto della partecipazione in Champions League della prossima stagione.

    In attacco il nome più caldo al momento è rappresentato dall’uruguaiano del Liverpool Luis Suarez che non sta sicuramente vivendo un periodo facile in Inghilterra dopo le note vicissitudini legate alle offese razziste rivolte al capitano del Manchester United Evra ed il rifiuto, sicuramente poco elegante e fuori luogo, di voler stringere la mano al terzino francese, nell’ultimo incontro fra Manchester United e Liverpool di alcune settimane fa.

    Il problema in zona gol che attanaglia la Juventus da un po’ di mesi è palese, davanti l’unico che riesce a segnare con qualche continuità è Alessandro Matri anche se, l’ex attaccante del Cagliari, non pare avere quella qualità e soprattutto quel fiuto del gol necessari per futuri palcoscenici europei prestigiosi. Il montenegrino Mirko Vucinic sta confermando la sua assoluta allergia in zona gol già vista nella sua esperienza capitolina con appena due centri in questa stagione e, con la contestazione subita nell’ultimo match casalingo contro il Chievo, anche la tifoseria bianconera non sembra più essere propensa a perdonargli simili prestazioni. Anche l’idea del mercato di riparazione di gennaio, rappresentata dall’acquisto di Marco Borriello, non sembra suscitare più molto interesse nella dirigenza juventina e soprattutto in Antonio Conte, che preferisce all’attaccante ex Milan e Roma, Fabio Quagliarella.

    Luis Suarez ©Clive Mason/Getty Images

    Ecco quindi che l’ipotesi Suarez sembra essere più di qualche semplice voce di mercato considerato anche della presenza degli osservatori bianconeri nell’ultimo match di premier fra Liverpool e Arsenal della scorsa settimana in cui, oltre all’attaccante uruguaiano, sul taccuino di Marotta e Paratici risulta essere finito anche Alexandre Song, 24enne nazionale camerunese con passaporto francese, in forza ai Gunners. Il centrocampista camerunense sarebbe un grande rinforzo nel centrocampo bianconero, considerata anche la sua esperienza internazionale e darebbe una più che valida alternativa ad Antonio Conte in mediana per poter far rifiatare, sia Claudio Marchisio che il cileno Arturo Vidal.

  • Premier League, Vittorie per United, City e Arsenal. Chelsea ko

    Premier League, Vittorie per United, City e Arsenal. Chelsea ko

    La ventisettesima di Premier League oltre a consolidare la fuga delle due di Manchester è anche l’ultima partita per Andres Villas-Boas sulla panchina del Chelsea. Il manager portoghese paga a caro prezzo la sconfitta di sabato sul campo del WBA per 1-0, anche se l’esonero era nell’aria da tempo. I Blues in questa stagione di transizione hanno sofferto molto e raccolto poco in campionato, con 13 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte per un totale di 46 punti in classifica e trovandosi provvisoriamente al quinto posto vede le porte della Champions League chiuse, a tre punti dall’Arsenal quarto in classifica. Anche in Champions League le cose non stanno andando al meglio, con la sconfitta di settimana scorsa a Napoli per 3-1 negli ottavi di finale, risultato sicuramente difficile da ribaltare. Il tecnico portoghese, forse troppo giovane per un incarico così di blasone, ha provato a far ruotare tutti i suoi giocatori e facendo sempre giocare i più in forma in allenamento senza troppo badare ai nomi, ma commettendo a volte errori di valutazione a gara in corso e anche nella scelta dei primi undici, come per esempio settimana scorsa lasciando fuori dal primo minuto Lampard, Cole ed Essien. Ora Abramovic si lancerà probabilmente su Rafa Benitez, conoscitore del calcio inglese e libero da impegni, offrendogli un contratto da 18 mesi, a partire dalla partita di FA Cup di giovedì nel replay contro il Birmingham.

    Il Manchester United ha vinto una partita fondamentale per la corsa al titolo trionfando per 3-1 a White Hart Lane contro il Tottenham, alla seconda sconfitta consecutiva. I Red Devils erano costretti a vincere dopo la vittoria di sabato dei cugini del City che si erano portati a più 5, e lo fanno in gran stile. Il Tottenham parte bene e De Gea è subito costretto agli straordinari su una conclusione dal limite di Adebayor e subito dopo viene annullato un gol agli Spurs sempre ad Adebayor reo di aver colpito la palla con un braccio prima di concludere in porta. Gli uomini di Ferguson si svegliano in chiusura di primo tempo e trovano la rete del vantaggio sugli sviluppi di un corner calciato da Young che trova Rooney in area, e di testa fulmina Friedl. Nella ripresa ancora Tottenham pericoloso, con una conclusione da fuori deviata da Saha a due passi da De Gea, e ancora il giovane portiere spagnolo è super a negare il pareggio ai padroni di casa.

    Manchester United © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Nel giro di 10 minuti, tra il 60′ e il 70′ lo United chiude la partita con Young che segna una bellissima doppietta, prima coordinandosi alla perfezione in acrobazia poi mettendo la palla all’incrocio dei pali dal limite dell’area con una pennellata a giro di destro. Il Tottenham riesce solo ad accorciare le distanze al 90′ con Defoe, bravo a beffare De Gea sul primo palo da fuori.

    Il Manchester City guida ancora la classifica, e sabato ha steso in scioltezza il Bolton per 2-0. Mancini ha lasciato fuori Silva, Aguero e Dzeko per gli impegni con le nazionali, e ha buttato nella mischia dal primo minuto Mario Balotelli, anche se ne ha combinate un’altra delle sue. Apparentemente l’attaccante italiano, venerdì sera sarebbe stato avvistato in uno Strip Club, tornando a casa alle 2 di mattina e facendo infuriare Roberto Mancini. Il City comunque continua la propria marcia trionfale casalinga con 14 vittorie in 14 partite all’Etihad Stadium, aprendo il risultato con un autogol di Steinsson su conclusione di Clichy e con raddoppio nella ripresa di Balotelli che mette in rete un assist al bacio di Johnson che praticamente mette a sedere da solo la difesa del Bolton.

    Altro match importante del sabato, soprattutto in chiave Champions League, è stato Liverpool-Arsenal, con i Gunners che portano via 3 punti pesantissimi da Anfield grazie a bomber Van Persie che segna l’ennesima doppietta stagionale per un totale di 25 reti in campionato e 31 in stagione, e grazie anche al portiere Szczęsny, autore di veri miracoli. Il Liverpool dopo la vittoria della Carling Cup di domenica scorsa, scende in campo carico a 1000, e parte subito bene tenendo il possesso palla e costringendo l’Arsenal nella propria metà campo. Al 19′ Suarez si conquista un calcio di rigore lasciandosi cadere un po’ troppo in area, Kuyt va dal dischetto ma Szczęsny vola e intercetta il tiro, la palla torna a Kuyt che ribadisce verso la porta ma il portierone polacco è una molla e para anche la seconda conclusione, mantenendo il risultato sullo 0-0. Passano 4 minuti e il Liverpool finalmente passa in vantaggio, Jordan Henderson mette la palla in mezzo dalla destra e Koscielny con l’intento di liberare l’area mette la palla alle spalle del proprio portiere. Passano meno di 10′ e i Gunners pareggiano con Robin Van Persie, che su cross di Sagna dalla destra insacca di testa, lascito libero da Carragher. Il secondo tempo scorre veloce, anche con tanta paura per un infortunio al collo per Arteta. L’arbitro assegna 8′ di recupero per l’incidente e nel corso del primo Song pesca con un perfetto lancio dalla trequarti Van Persie in area che al volo di piatto fulmina Reina con un gran gol, che chiude la partita e regala i tre punti all’Arsenal lanciato ora quarto in classifica a più tre sul convalescente Chelsea.

  • Al Liverpool la Carling Cup, il sogno del Cardiff svanisce ai rigori

    Al Liverpool la Carling Cup, il sogno del Cardiff svanisce ai rigori

    Il Liverpool torna ad alzare un trofeo dopo sei anni d’astinenza grazie alla vittoria di oggi pomeriggio nella finale di Carling Cup contro il Cardiff City. Si gioca  a Wembley davanti a 60.000 spettatori, con un clima atipico per essere a febbraio a Londra, 15 gradi con il sole. Il Liverpool si presenta con l’artiglieria pesante schierando in avanti Carroll e Suarez dal primo minuto, con Gerrard e Adam in mezzo al campo e il giovane Henderson e Downing sugli esterni mentre il Cardiff city parte molto coperto, con lo scopo di giocarsela in contropiede cercando di sorprendere i Reds al primo errore.

    La partita inizia e il Liverpool sfiora subito il gol con Johnson che colpisce la traversa con un tiro al giro dal limite e sulla ribattuta Gerrard spara alle stelle. La parita sembra prendere subito una piega sbagliata per il Cardiff, che però è bravo a sfruttare un errore della difesa del Liverpool al 10′, con Skrtel che rinvia corto di testa, Miller raccoglie la palla al limite e serve subito con un tocco filtrante Mason che a tu per tu con Reina non sbaglia e sblocca il risultato. 1-0 per il Cardiff e il Liverpool accusa la botta. I Reds tengono il pallino del gioco con un possesso palla quasi del 70% ma senza mai creare grossi problemi alla retroguardia del Cardiff, cercando la conclusione da fuori con Adam al 30′ e provando cross dalla trequarti per la testa di Carroll che sgomita e lotta senza successo.

    Il Cardiff resiste bene all’urto del Liverpool finchè la condizione atletica lo sostiene, raddoppiando le marcature e tenendo sempre la squadra cortissima, ma gli uomini di Dalglish trovano il pareggio al 59′ con Martin Skrtel, che è il più veloce in area sulla respinta del palo su colpo di testa di Suarez. Dopo il pareggio il Liverpool cerca con insistenza la vittoria, collezionando corner e mettendo in campo Bellamy al posto di Henderson e Kuyt, ma il risultato resta invariato fino al 94′.

    Gerrard alza la Carling Cup © Pool/Getty Images

    Iniziano i tempi supplementari e il motivo della partita resta il solito, Liverpool che attacca e Cardiff che con difficoltà tiene il risultato, fino al 108′ quando Kuyt segna il gol del 2-1 al termine di una percussione dello stesso olandese sulla destra che fulmina il bravo Heaton sul primo palo. A questo punto il Cardiff con le poche energie disponibili e con un paio di giocatori ai margini con i crampi si riversa in avanti e trova su calcio d’angolo il gol del pareggio al 118′, al termine di una mischia grazie a Turner, che rimanda tutto ai calci di rigore.

    Ad iniziare la lotteria dei penalty è capitan Gerrard che si fa parare il tiro da Heaton, successivamente si presenta sul dischetto Miller che colpisce in pieno il palo. Arriva Adam per il Liverpool altro gran rigorista, ma lo scozzese spara alle stelle, e subito dopo Cowie per il Cardiff e Kuyt per il Liverpool trasformano. Siamo 2-1 per il Cardiff e Gestede per i gallesi colpisce il palo e Glen Johnson, Wittingham e Downing segnano. E’ il momento del decimo rigore e decisivo rigore per il Cardiff, e Anthony Gerrard calcia a lato consegnando la vittoria al Liverpool che torna ad alzare finalmente un trofeo, dopo un’attesa lunga sei anni con l’ultimo trionfo in FA Cup nel 2006. Onore comunque al Cardiff, squadra militante nella Championship inglese, Serie B inglese, che ha tenuto testa con onore e grinta a una grande squadra come il Liverpool.