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  • Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Era l’ex temuto, un vero e proprio incubo che alla fine si è tramutato in una tremenda realtà: con 2 gol e 2 assist Mohamed Salah ha travolto la Roma nell’andata della semifinale di Champions League.

    Una “Manita”, oltre a Salah hanno segnato anche Mané e Firmino con la doppietta, che però lascia ancora una piccola speranza ai giallorossi, nel finale infatti i gol di Dzeko e Perotti hanno accorciato le distanze lasciando aperto ancora un piccolo varco verso la qualificazione.

    Servirà l’impresa come già fatto con il Barcellona nei quarti, non sarà però così semplice perché per trovare tre reti la Roma dovrà scoprirsi e lasciare dei varchi al trio Salah-Firmino-Mané può rivelarsi davvero deleterio.

    Di Francesco, con il senno di poi, può rimpiangere la scelta iniziale della difesa a tre che, dopo un promettente inizio, è naufragata, specialmente in Juan Jesus, sotto gli attacchi ad alto ritmo degli uomini di Klopp.

    Veniamo al racconto della gara.

    La prima occasione è per la Roma con Strootman che riceve la sponda di Dzeko e calcia, troppo debole blocca Karius. La risposta dei reds è nell’azione di Salah che va al tiro ma non impensierisce Alisson. Al 5° brivido per la difesa giallorossa, Salah imbecca Firmino, l’attaccante si presente davanti ad Alisson ma calcia da posizione troppo angolata e la palla scivola via attraversando tutta l’area piccola. La Roma tiene bene il campo e con un buon giro palla riesce a limitare le possibili ripartenze del Liverpool. Al 18° problemi per Klopp che deve sostituire l’infortunato Chamberlain, al suo posto entra Wijnaldum. Subito dopo il cambio enorme chance per Kolarov, il suo tiro violento da fuori sorprende Karius che con molta fatica sfiora la palla mandandola sulla traversa. Al 28° la Roma perde palla a metà campo, Firmino lancia Mané che controlla alla grande, si presenta solo davanti ad Alisson ma per fortuna dei giallorossi calcia alto. Nemmeno un minuto che Mané dal centro dell’area spara altissimo su assist ancora di Firmino. Il Liverpool si è svegliato e al 29° serve un ottimo Alisson pronto a volare per deviare il tiro di Salah. Al 33° Mané gira alle spalle del portiere della Roma il gol del 1-0 ma l’attaccante è in netto fuorigioco, si rimane sullo 0-0. Gli uomini di Di Francesco non riescono a ripartire ed al 36° Salah s’inventa un tiro a giro perfetto sotto l’incrocio che non lascia scampo ad Alisson. La Roma è in totale tilt ma per fortuna il colpo di testa di Lovren, su azione di corner, colpisce la traversa. I reds non calano il ritmo e Wijnaldum prima serve Mané che si fa anticipare poi si mette in proprio e calcia impegnando Alisson. Al 45° contropiede micidiale del Liverpool, Firmino lancia in profondità Salah che con gran freddezza colpisce con dolcezza la palla che supera Alisson in uscita e si infila lenta, lenta in porta. Il primo tempo si chiude sul 2-0 per i padroni di casa.

    Si riparte con Schick che prende il posto di un negativo Under. Nei primi minuti il copione non cambia con un Juan Jesus in palese difficoltà. Al 55° gran lancio per Salah che scatta sul filo del fuorigioco (o forse oltre), entra in area, appoggia a Mané che non può assolutamente sbagliare. Al 60° grosso brivido nell’area della Roma, alla fine Alisson si salva respingendo una conclusione da due passi. Non c’è partita, al 61° Salah si sbarazza con facilità di Juan Jesus e da dentro l’area serve l’assist perfetto a Firmino che cala il poker. Al 64° Alisson si lascia sfuggire la palla in presa ma per sua fortuna i difensori salvano a due passi dalla linea. Firmino trova anche la doppietta, lo fa al 68° con un colpo di testa sul corner di Milner. Il Liverpool cala i ritmi e Schick con un buon colpo di testa impensierisce Karius che blocca a terra. I padroni di casa rallentano molto e al 81° Nainggolan pesca Dzeko, il bosniaco controlla e batte Karius. Il gol carica la Roma e al 85° Milner tocca di mano in area, è rigore che Perotti trasforma alla grande. Non succede molto altro, finisce 5-2 alla Roma servirà un’altra impresa in casa per strappare il biglietto per Kiev.

     

    LIVERPOOL – ROMA 5-2 (36°, 45° Salah (L), 55° Mané (L), 61°, 68° Firmino (L), 81° Dzeko (R), 85° Rig. Perotti (R))

    Liverpool (4-2-3-1): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Milner, Henderson, Oxlade-Chamberlain (18° Wijnaldum); Salah (75° Ings), Firmino (92° Klavan), Mané.

    Allenatore: Klopp.

    Roma (3-4-2-1): Alisson; Fazio, Manolas, Juan Jesus (66° Perotti); Florenzi, De Rossi (66° Gonalons), Strootman, Kolarov; Ünder (46° Schick), Nainggolan; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Juan Jesus (R), ALexander-Arnold (L), Lovren (L), Fazio (R)

  • Roma, il ritorno di Salah l’ultimo ostacolo verso Kiev

    Roma, il ritorno di Salah l’ultimo ostacolo verso Kiev

    L’urna di Nyon ha deciso che ci sarà un ex, tanto amato a Roma, sulla strada dei giallorossi verso la finale di Kiev. Gli uomini di Di Francesco infatti sono stati sorteggiati contro il Liverpool di Salah, nella semifinale di Champions League. 

    Dunque nella gara di ritorno il 2 maggio, l’andata si giocherà ad Anfield il 24 aprile, la Roma ed i suoi tifosi si troveranno contro il calciatore egiziano che, dal 2015 al 2017, ha vestito la casacca giallorossa per 83 volte, con il bottino di 34 gol segnati, prima di passare al Liverpool nella scorsa estate.

    Ovviamente i Reds non sono soltanto Salah.

    Sulla panchina siede Jurgen Klopp, un concentrato di grinta che trasmette alle sue squadre come si è già visto ai tempi di Mainz e Dortmund. Dal punto di vista tattico l’allenatore tedesco, che con il Borussia dei miracoli utilizzava il 4-2-3-1, tende ad schierare la squadra con il 4-3-3.

    In difesa non mancano certamente esperienza e fisicità grazie alla presenza del croato Lovren e dell’olandese van Dijk. 

    A centrocampo i cardini sono Milner ed Oxlade-Chamberlain ma è l’attacco il punto di forza del Liverpool. Un trio di attaccanti veloce e decisamente molto tecnico, formato da Salah, Firmino e Mané capaci di segnare oltre 50 gol in 3 durante questa stagione. 

    In questa Champions League il Liverpool non ha mai perso, sino ad ora ha ottenuto sei vittorie e quattro pareggi, eliminando il Manchester City nei quarti con due vittorie, andando a segnare la cifra record di 33 gol e subendone solo 7, uno solo nelle fasi ad eliminazione diretta nelle 4 gare con Porto e City.

    Quindi la Roma dovrà fare molta attenzione, Di Francesco dovrà trovare la giusta alchimia, trovando la partita perfetta, come già fatto nel ritorno dei quarti con il Barcellona.

    Per quanto riguarda i precedenti, nei cuori di tutti i tifosi giallorossi è ancora aperta la ferita di quella finale di Coppa dei Campioni del 1984 giocata all’Olimpico di Roma e persa ai calci di rigore. Altro precedente risale alla Champions League 2001/02, nella seconda fase a gironi i giallorossi pareggiarono 0-0 all’Olimpico e persero 2-0 ad Anfield, con quella sconfitta che costò alla Roma il passaggio ai quarti proprio a favore dei Reds.

    Il risultato del Sorteggio Champions | © UEFA.com

    L’altra semifinale sarà quindi tra Bayern Monaco e Real Madrid con i tedeschi che hanno ancora il dente avvelenato per la semifinale dello scorso anno persa ai supplementari al Santiago Bernabeu con parecchie polemiche per il gol del momentaneo 2-2 di Ronaldo in posizione di fuorigioco.

  • Europa League: il Siviglia cala uno storico tris

    Europa League: il Siviglia cala uno storico tris

    Una frase di Gary Lineker è divenuta celebre “Il calcio è uno sport in cui si gioca 11 contro 11 e alla fine vincono i tedeschi”. Questa sera si può coniare un nuovo detto “L’Europa League è una competizione disputata da diversi club europei ma alla fine vince sempre il Siviglia”. Insomma da Europa League a Siviglia League. 

    Da Torino a Basilea, passando per Varsavia, il vincitore degli ultimi tre anni è sempre lo stesso, ovvero il Siviglia.

    Un tris storico, quello nella notte del St. Jakob-Park, arrivato in rimonta per 3-1, ai danni del Liverpool di Jurgen Klopp che aveva chiuso in vantaggio il primo tempo, protestando anche per due rigori non concessi.

    Quello del Siviglia è quindi un tris consecutivo di successi per un totale di 5 trofei (aggiungendo anche le due Coppa Uefa del 2005/06 e 2006/07) nella seconda competizione europea per club.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due allenatori si sfidano utilizzando lo stesso modulo, il 4-2-3-1. Il primo tempo vede un Liverpool decisamente in serata migliore rispetto al Siviglia. Gli uomini di Klopp paiono decisamente più convinti e, dopo le proteste per un mani nell’area spagnola, costruiscono alcune azioni pericolose e poi trovano il vantaggio con uno splendido esterno sinistro a giro di Sturridge che non lascia scampo a Soria. Il Siviglia non sembra avere grandi idee e gli inglesi tengono in mano il pallino del gioco sfiorando anche il raddoppio.

    Al rientro dagli spogliatoi però la squadra di Emery ci mette meno di un minuto per trovare il pareggio con Gameiro bravo a spingere in gol un perfetto assist di Mariano. Il Liverpool accusa il colpo e rischia in un paio d’occasioni di finire in svantaggio, sempre per opera di Gameiro. Il gol però è solo rimandato perchè al 64° dopo una splendida azione di squadra, Coke lascia partire il tiro che supera Mignolet. I reds non reagiscono e capitolano nuovamente al 70° sempre con Coke che, dopo un rimpallo, si trova il pallone in area e non lascia scampo al portiere avversario. Klopp le prova tutte, inserisce altre punte ma il Liverpool non spaventa mai il Siviglia e si arriva così al fischio finale e alla nuova festa spagnola.

     

    LIVERPOOL – SIVIGLIA 1-3 (34° Sturridge (L), 46° Gameiro (S), 64°, 70° Koke (S))

    LIVERPOOL (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Touré (82° Benteke), Lovren, Moreno; Can, Milner; Lallana (73° Allen), Coutinho, Firmino (69° Origi); Sturridge.

    Allenatore: Klopp.

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Soria; Mariano, Rami (78° Kolodziejczak), Carriço, Escudero; N’Zonzi, Krychowiak; Coke, Banega (93° Cristoforo), Vitolo; Gameiro (89° Iborra).

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Lovren (L), Vitolo (S), Banega (S), Origi (L), Rami (S), Mariano (S), Clyne (L).

  • Supermario, il ritorno che ti aspetti

    Supermario, il ritorno che ti aspetti

    Supermario riapproda a Milanello, dopo un esilio inglese durato solo una stagione. A Milano si aspettava Ibrahimovic dopo l’arrivo di Bacca e di Luiz Adriano e invece a sorpresa il Milan, con pare un blitz, ha sbloccato i ceppi che legavano Balotelli a Liverpool.

    La notizia non è passata inosservata e soprattutto ha suscitato qualche reazione di stupore, in effetti a pensarci bene i rossoneri continuano ad ogni sessione di mercato a puntare sul Top Player in attacco, quando nelle stagioni recenti non hanno mai avuto realmente bisogno di un rinforzo massiccio in quel reparto. Inoltre per andare ad acquisire un calciatore ingombrante, a livello di immagine, come Mario Balotelli, considerando già chi c’è in rosa, vengono molte perplessità alla mente, eppure noi de Il Pallonaro eravamo abbastanza preparati alla notizia.

    In un articolo di novembre, dopo il passaggio e le prime uscite di Supermario con il Liverpool, avevamo riportato un’indiscrezione tutta britannica che ai più era passata inosservata ed oggi ritorna prepotentemente d’attualità Il passaggio di Mario Balotelli al Milan era molto probabilmente, come auspicato a novembre, uno degli scenari preventivati allora.

    Supermario ritorna al Milan | Foto Twitter
    Supermario ritorna al Milan | Foto Twitter

    Allora Duncan Castles per il Bleacher Report riprendendo una famosa frase pronunciata da Brendan Rodgers, manager dei Reds, ipotizzava un affare tra il Liverpool, il Milan e Mino Raiola che dipingeva lo sfondo di quanto accaduto in questi giorni.

    “E’ un rischio calcolato”.

    Da questa frase di Brendan Rodgers, Castles partiva per la sua inchiesta e concludeva parlando del trasferimento di Supermario come di un affare a titolo temporaneo mascherato, con l’aiuto dell’agente del calciatore, come fosse un trasferimento a titolo definitivo. Vediamo perché riavvolgendo il nastro della vicenda:

    Il Milan voleva cedere Balotelli nella finestra di mercato estiva della scorsa stagione a titolo definitivo, in pochi e con pochi capitali sia per l’ingaggio che per l’acquisto si erano fatti avanti. L’unica proposta concreta arrivava da Liverpool e la Premier League per Raiola era una collocazione ideale per il suo assistito che vedeva dopo il fallimentare Brasil 2014 il campionato inglese come un’ottima vetrina per Balotelli. Il problema sussisteva nel fatto che però il Liverpool voleva il calciatore solo a titolo temporaneo scontrandosi così con la volontà del Milan.

    Secondo Duncan Castles la soluzione è stata trovata in una maniera fantasiosa che bypassa le regole rigide sui trasferimenti per le squadre della Premier League. Il giornalista nella sua inchiesta ricorda che il Milan ha rifiutato di dare in prestito il calciatore al Liverpool, tuttavia può aver accettato di cedere i diritti economici all’agente. In questo modo Raiola ha potuto offrire Balotelli in prestito al Liverpool che quindi ha accettato dando via al trasferimento per le cifre riportate allora e permesso allo stesso agente di incassare la sua quota di indennità di trasferimento. Una soluzione estrosa che permetteva di mettere d’accordo tutte e tre le parti. Il Milan si toglieva definitivamente l’ingombro Balotelli, Raiola incassava il suo per il trasferimento e il Liverpool aveva il suo “rischio calcolato”.

    Non era certo che Balotelli tornasse al Milan se le cose a Liverpool non fossero andate bene, ma vista com’era andata la finestra di mercato estiva della scorsa stagione era auspicabile che i buoni rapporti tra Galliani e Raiola avrebbero riportato il calciatore a Milanello se si verificava quello scenario e infatti è andata così. Esattamente come previsto da quell’inchiesta allora che ricordava come questo tipo di trattative fosse vietato in Premier ma che all’interno dei contratti spesso ci sono cavilli e scappatoie che poi rendono possibile l’aggiramento dei regolamenti come è ipotizzato per l’affaire Balotelli.

    Nel mezzo, in questa finestra di mercato e per tutto l’anno, ovviamente Raiola ha provato a piazzare il suo assistito nella Sampdoria ed in altre realtà, ma come un anno fa tanto fumo e niente arrosto anche per la poca volontà di Supermario ad abbassarsi sensibilmente l’ingaggio, fino all’epilogo di qualche giorno fa a tinte rossonere.

    Per lo stesso motivo, il giallo che è attorno al messaggio via Facebook recapitato da Supermario ai tifosi del Liverpool con quel “Non è un arrivederci ma un addio!” pur trattandosi in questo caso di un prestito gratuito fino al 30 giugno 2016, potrebbe non essere un mistero. Ma solo un altro giochino tra i cavilli delle tre parti in causa, con la sicurezza che Mario Balotelli a fine stagione non ritornerà ai Reds.

     

  • Borini, l’ultima follia lo spinge a Napoli?

    Borini, l’ultima follia lo spinge a Napoli?

    Al 93° della partitissima di Premier League Fabio Borini tenta un colpo di kung-fu su Santi Cazorla e viene espulso, un gesto folle che nel panorama calcistico inglese difficilmente passa inosservato, soprattutto se fatto da un giocatore italiano e a maggior ragione se il giocatore indossa la maglia gloriosa del Liverpool, che vive già una situazione paradossale da separato in casa con un altro italiano, Mario Balotelli.

    borini
    La maglia di Santi Cazorla strappata dal calcio di Borini | Foto Twitter

    Il mercato inizia a mettere su serio le basi per le trattative da concludere dal 1 gennaio dove tante squadre, complici gli infortuni patiti dai propri giocatori, devono cercare di porre rimedio alle lacune delle rose. E’ il caso del Napoli, che con l’infortunio di Insigne si è ritrovato mutilato in avanti perché Mertens non è ancora al top della forma e gli azzurri hanno bisogno di un po’ più di peso in avanti. La sorpresa Duvan Zapata, che fin qui aveva deluso, fa sorridere e respirare un po’ i partenopei e Higuain, tuttavia il belga e Callejon al momento non hanno sostituti all’altezza, visto che Hamsik quando viene spostato ai margini del centrocampo patisce la posizione.

    Borini non sta passando una stagione esaltante a Liverpool e quest’estate aveva rifiutato il solito ripiego in prestito, come già era accaduto l’anno precedente al Sunderland dell’allora tecnico Paolo Di Canio. Rodgers, che già non ne può più di Balotelli, ad inizio anno aveva accettato di buon grado la decisione del giocatore. Il tecnico infatti è stato il fautore della crescita di Fabio Borini ai tempi dello Swansea dove aveva fornito prestazioni eccezionali e poi era stato acquistato dal Parma. Successivamente una serie di fastidiosi infortuni e prestazioni non sufficienti hanno convinto Brendan Rodgers a mettere Borini in stand-by a discapito di altri giocatori.

    Il giocatore ha espresso più di una volta di volere maggiore spazio, ma di fatto il suo impiego è con il contagocce, così arriviamo alla supersfida di domenica quando entra nella ripresa al posto di Markovic (74°) ed al 93° si fa espellere per questo calcio alto rifilato allo spagnolo Cazorla, ennesimo segnale di un nervosismo crescente.

    Il calcio di Fabio Borini a Santi Cazorla che gli costa il rosso | Foto Twitter
    Il calcio di Fabio Borini a Santi Cazorla che gli costa il rosso | Foto Twitter

    Rafa Benitez si dice che sia già d’accordo per approdare al Liverpool nella prossima stagione, non è un caso che infatti pare abbiano trovato l’accordo Milan e Liverpool per il passaggio in reds di Torres che ha fatto vedere le sue migliori prestazioni con Benitez proprio al Liverpool. Borini non rientrerebbe nei piani futuri di Benitez in Inghilterra, ma potrebbe essere molto utile alla causa partenopea in questa stagione, così i media inglesi parlano di un colpo da maestro da parte del tecnico iberico per accontentare Napoli, Liverpool e lui stesso. Il gesto dell’attaccante italiano sarebbe il manifesto della sua frustrazione per la sua fallimentare esperienza in Premier League.

    Certo lo scenario se fosse tutto confermato sarebbe interessante, dalle fonti di casa nostra Borini era stata un’idea iniziale di Milan e Inter che poi hanno ripiegato dandosi battaglia per Alessio Cerci, ma non solo, di solito Benitez si porta nella nuova squadra qualche giocatore della sua precedente esperienza e questo farebbe drizzare le antenne per il giocatore attualmente più rappresentativo degli azzurri, Gonzalo Higuain autore anche lui di una stagione fin qui non proprio esaltante.

  • Balotelli torna in azzurro, dubbi a Liverpool

    Balotelli torna in azzurro, dubbi a Liverpool

    Antonio Conte lo sapeva, prima o poi la “gatta da pelareMario Balotelli doveva uscire fuori e probabilmente dobbiamo credergli se nella sua testa ha pensato “Perché non farlo in questa sosta con una gara per le qualificazioni agli Europei ed un’amichevole?” dopo tutto ci sono tanti acciaccati nel clan azzurro, a cominciare dal pupillo Zaza comunque convocato, che fargli fare la prova adesso sarebbe la soluzione più ovvia ma forse non la più meritocratica.

    L’esperienza al Liverpool doveva dare a Balotelli l’occasione del riscatto lontano dalle chiacchere nostrane e dalle polemiche in un paese dove si dice, ma poi in fondo non è così, le polemiche non si fanno. Le prestazioni dell’attaccante ex-Milan sono state decisamente insoddisfacenti, due sole reti realizzate, una contro il Ludogorets in Champions League ed una in Capital One Cup mentre in Premier è nebbia assoluta e come dopo l’ultima sconfitta dei reds contro il Chelsea si susseguono bravate “balotelliane” come dopo questa gara sia stato immortalato a divertirsi in un Night Club fino alle tre di notte.

    Mentre da noi l’attenzione mediatica si concentra sull’utilità della convocazione di Mario Balotelli in Nazionale con conseguente assedio mediatico su Antonio Conte, che nega ingerenze sulle sue scelte. Oltremanica invece escono alcuni retroscena o presunti tali sull’accordo tra Milan-Liverpool-Raiola che farebbe tirare sospiri di sollievo ai tifosi del Liverpool.

    Quando giunse la notizia dell’acquisto di Supermario da parte del Liverpool qualcuno giurò di aver sentito il manager dei reds Brendan Rodgers pronunciare le enigmatiche parole:

    “E’ un rischio calcolato”.

    Frase che di per sé non ha trovato finora alcun risvolto chiaro, ma che una recente inchiesta fatta da Duncan Castles per il Bleacher Report farebbe tornare prepotentemente d’attualità. Secondo il giornalista la transazione tra il Milan e il Liverpool in realtà sarebbe non a titolo definitivo ma solo a titolo temporaneo, in pratica un prestito mascherato. Ma vediamo perché.

    Mario Balotelli e Mino Raiola | Foto Twitter
    Mario Balotelli e Mino Raiola | Foto Twitter

    L’intenzione iniziale del Liverpool e di Brendan Rodgers era chiara, avere Balotelli in prestito, soluzione non gradita al Milan che voleva disfarsi del giocatore in modo definitivo e qui entra in scena, sempre secondo Castles, il lavoro oscuro di Mino Raiola. In pratica Castles cita fonti vicine al giocatore per ipotizzare che il Milan avrebbe rifiutato di cedere in prestito Balotelli al Liverpool, mentre avrebbe accettato di cedere i diritti economici all’agente. In questo modo Raiola sarebbe stato in grado di cedere in prestito Balotelli ai reds, attraverso la cifra che conosciamo versata dal Liverpool, fino al termine della stagione e incassare una quota dell’indennità di trasferimento. Questa soluzione accontenterebbe tutte e tre le parti, perché qualora il Liverpool non volesse tenere Balotelli a fine stagione, Raiola potrebbe offrire il giocatore ad un altro club tenendo per sé la quota dell’indennità di trasferimento.

    Questo tipo di trattative per il regolamento della Premier League è vietato con il coinvolgimento di terze parti, tuttavia attraverso uno sfruttamento di clausole e scappatoie varie secondo il Bleach Reporter è possibile farlo quindi se tutto fosse confermato il Liverpool avrebbe presentato l’affare Balotelli come un acquisto a titolo definitivo, ma di fatto si tratterebbe di un prestito con diritto di riscatto mascherato.

    Fonte: 90min.com

     

  • Champions League: incredibile Arsenal, fuori Prandelli

    Champions League: incredibile Arsenal, fuori Prandelli

    La quarta giornata di Champions League è stata caratterizzata dall’incredibile rimonta dell’Anderlecht in casa dell’Arsenal che, avanti per 3-0, si è fatta rimontare fino al 3-3. Il Borussia di Immobile, autore della terza rete, ha praticamente compromesso l’accesso agli ottavi di finale del Galatasaray di Prandelli.  Anche il Real Madrid ha strappato il pass per gli ottavi battendo 1-0 il Liverpool; bene il Benfica e il Bayer Leverkusen. Vittoria in Svezia per l’Atletico Madrid.

    Nel gruppo A di Champions League MALMOE FF-ATLETICO MADRID 0-2 L’Atletico di Simeone porta a casa la posta piena dalla Svezia giocando una ottima partita e legittimando il primato nel girone A, sfiorando a più riprese la rete del vantaggio con il destro di Raul Garcia e e con il quasi auto gol di Joahnsson, sul piazzato insidioso di Gabi. E’ una vera magia di Koke a sbloccare la gara: cross dalla destra di Juanfran a mezz’altezza e colpo di tacco volante del giocatore. Nella ripresa il Malmoe ci ha provato  e le azioni più pericolose sono state: il salvataggio sulla linea di Godin e il palo colpito da Rosenberg con un tiro dal limite. Il raddoppio è arrivato al 78′: destro di contro balzo di Raul Garcia. 

    La classifica: Atletico Madrid 9, Olympiakos 6, Juventus 6, Malmoe 3

    Nel gruppo B di Champions League BASILEA-LUDOGORETS 4-0 I padroni di casa disputano una grande gara e portano in cascina tre punti meritati. Ad aprire le marcature ci ha pensato il classe 1997 Breel-Donald Embolo bravo a resistere alla carica del diretto marcatore per poi riuscire a battere il portiere. Fabian Frei è sempre più il leader del centrocampo della squadra elvetica e autore dei primi due assist decisivi; la rete del raddoppio è opera del classe 1994  Derlis Gonzalez con un  rasoterra sul primo palo; nella ripresa la terza rete di Gashi su cross di Embolo. A chiudere la gara è Suchy.

    REAL MADRID-LIVERPOOL 1-0 Il Real Madrid centra la qualificazione agli ottavi di finale con due gare di anticipo battendo per 1-0 il Liverpool, o meglio le seconde linee del Liverpool in quanto il suo allenatore Brendan Rodgers ha applicato un turn over massiccio in vista della gara di campionato contro il Chelsea. La rete decisiva porta la firma di Benzema al 27′: Arbeloa, Isco e Marcelo apparecchiano il comodo appoggio a porta sguarnita del francese; nella ripresa l’ingresso di Bale che sembra aver smaltito l’infortunio.

    La classifica: Real Madrid 12, Basilea 6, Liverpool 3, Ludogorets 3

    Nel gruppo C di  Champions League  ZENIT-BAYER LVERKUSEN 1-2 Colpo  esterno del Bayer Leverkusen in casa dello Zenit, la vittoria per 1-2 consolida il primato in classifica dei tedeschi. Il primo tempo non ha avuto marcature e ha avuto un sostanziale predominio dei padroni di casa; le occasioni migliori le ha avute l’attaccante Alexsandr Kerzhakov ma il portiere Leno si è opposto due volte da campione; anche un palo di Hulk che ha lambito il palo. Vantaggio ospite al 68′: lo schema sulla punizione del Leverkusen libera al tiro Heung-Min Son , il cui piazzato s’infila proprio nell’angolo alla sinistra di Lodygin. Raddoppio sempre di Heung-Min Son con un piatto di sinistro. Al’89’ il gol della bandiera: uno-due al limite dell’area tra Rondon e Ryazantsev e conclusione vincente di Rondon.

    BENFICA-MONACO 1-0 Vittoria per 1-0 e distanze nel girone ridotte per il Benfica che torna in corsa anche per il secondo posto. Risultato compelssivamente giusto anche se sul risultato di parità  Julio Cesar si è reso protagonista di una grande parata sul destro  a botta sicura di Ferreira Carrasco. Il gol della vittoria lo ha firmato l’attaccante brasiliano Anderson Talisca abile a sfruttare uno schema da calcio d’angolo.

    La classifica: Leverkusen 9, Monaco 5, Zenit 4, Benfica 4

    Nel gruppo D di Champions League  ARSENAL-ANDERLECHT 3-3 Incredibile suicidio dell’Arsenal che avanti per 3-0, si è fatto rimontare dall’Anderlecht fino al pari del definitivo 3-3. Al 25′ a sbloccare la gara è stato Arteta su rigore che è stato procurato da Wellbeck; il raddoppio è arrivato grazie a un destro al volo dal limite dell’area di Sanchez; la terza rete al 58′ con una percussione centrale da parte di Oxlade-Chamberlain. La rimonta dell’Anderlecht è iniziata al 61′ con Anthony Vanden Borre su cross dalla sinistra del ghanese Acheampong; lo stesso Vanden Borre ha ulteriormente accorciato le distanze su rigore al 71′ e il pareggio è maturato al 90′ con tuffo di testa del serbo Aleksandar Mitrovic su cross di Najar.

    Il Galatasaray di Prandelli, saluta la Champions League
    Il Galatasaray di Prandelli, saluta la Champions League

    BORUSSIA DORTMUND-GALATASARAY 4-1 Il Borussia Dortmund di Klopp elimina dalla corsa per i primi due posti il Galatasaray di Prandelli sconfiggendolo per 4-1. Ad aprire le marcature ci ha pensato Reus al 39′; nella ripresa a siglare la seconda rete è stato Papastathopoulos; il terzo gol è segnato da Immobile che, pur partendo dalla panchina, è riuscito a lasciare il segno nel match. Al’ 86′ è stata un autorete di Kaya a siglare il poker dei tedeschi; i turchi hanno siglato la rete della bandiera con Hakan Balta al 70′.

    La classifica: Borussia Dortmund 12, Arsenal 7, Anderlecht 2, Galatasaray 1

  • Champions: goleada Real, tonfo Atletico, Immobile e Balotelli in gol

    Champions: goleada Real, tonfo Atletico, Immobile e Balotelli in gol

    La prima serata di Champions League non ha deluso le aspettative, spettacolo, gol (sono state 23 le reti negli otto match disputati) gioia per due italiani all’estero, Immobile e Balotelli protagonisti nei successi dei propri team e anche qualche sorpresa come la caduta dei vicecampioni d’Europa dell’Atletico Madrid ad Atene.

    Detto del successo della Juventus sugli svedesi del Malmoe per due a zero, veniamo al racconto delle altre sette gare di questa prima giornata di Champions League dei gironi A, B, C, e D.

     

    GIRONE A

    JUVENTUS – MALMOE 2-0 (59°, 81° Tevez)

    OLYMPIACOS – ATLETICO MADRID 3-2 (13° Masuaku (O), 31° Afellay (O), 38° Mandzukic (A), 73° Mitroglou (O), 86° Griezmann (A))

    Risultato a sorprese ad Atene, l’Olympiacos di Michel, ex grande calciatore del Real Madrid, surclassa l’Atletico Madrid per 3-2. Partenza a razzo dei padroni di casa che al 13° con una conclusione da fuori di Masuaku trovano il vantaggio. I Colchoneros provano una reazione ma al 31° Afellay sfrutta un’indecisione dei difensori di Simeone e batte Oblak per il 2-0. Al 38 ° ci pensa Mandzukic con un colpo di testa preciso a riaprirla. Nella ripresa l’Atletico ha la chance per il pareggio ma non la sfrutta e così al 73° Kasami piazza un passaggio perfetto per Mitroglou che si gira e segna il 3-1. L’Atletico non vuole perdere e si butta in avanti, al 86° Griezmann è abile ad accorciare le distanze ma non basta a riagguantare almeno un punto, ad Atene festeggiano i padroni di casa.

    CLASSIFICA GIRONE A

    Juventus 3, Olympiacos 3, Atletico Madrid 0, Malmoe 0

     

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    GIRONE B

    LIVERPOOL – LUDOGORETS 2-1 ( 82° Balotelli (Li), 91° Abalo (Lu), 93° rig. Gerrard (Li))

    Una partita che si è accesa solo nel finale, il primo tempo non racconta grandissime emozioni se non una chance per Sterling ed una potenziale per Lallana. Ad inizio ripresa la prima chance è per Coutinho che però non riesce a centrare la porta. Anche il Ludogorets ha la possibilità di trovare il vantaggio ma Mignolet salva su Bejzak deviando sul palo. Al 83° arriva il primo gol di Mario Balotelli in maglia Reds, SuperMario controlla una palla in area e riesce a liberare un tiro imparabile. Sembra fatta ma al 91° il Ludogorets sfrutta un buco difensivo, Abalo salta Mignolet e deposita in rete il vantaggio gelando Anfield. Ma il popolo Reds esulta subito dopo quando il portiere ospite commette fallo da rigore che Gerrard trasforma per il definitivo 2-1.

     

     

    REAL MADRID – BASILEA 5-1 (14° aut. Suchy (B), 30° Bale (R), 31° Ronaldo (R), 37° Rodriguez (R), 38° Gonzalez (B), 79° Benzema (R))

    Dilaga il Real Madrid che in casa contro il Basilea ci mette solo poco più di mezz’ora per annientare gli svizzeri. Ad aprire le marcature è un autogol di Suchy su tiro di Nacho intorno al quarto d’ora. Al 30° è Bale a raddoppiare con un pallonetto sul portiere, ribadito in gol sulla linea. Un minuto dopo Bale serve a Cr7 la palla perfetta per il 3-0. Al 37° è il turno di James Rodriguez depositare in gol un facile tap-in. Un minuto dopo arriva la reazione d’orgoglio del Basilea che con un gran tiro di Gonzalez dal limite segna il gol della bandiera. Nella ripresa arrotonda Benzema che segna il 5-1 che vale il 1000esimo gol delle Merengues nella coppe europee.

    CLASSIFICA GIRONE B

    Real Madrid 3, Liverpool 3, Ludogorets 0, Basilea 0.

     

    GIRONE C

    BENFICA – ZENIT 0-2 (5° Hulk, 22° Witsel)

    Tutto facile per lo Zenit San Pietroburgo in casa del Benfica. I russi trovano l’immediato vantaggio con Hulk che con il portiere in uscita piazza il tiro che si insacca in rete. Al 18° i portoghesi restano in 10 per l’espulsione diretta del portiere Artur. La gara in sostanza si chiude qualche minuto dopo quando Witsel di testa segna il gol del 2-0

     

    MONACO – BAYER LEVERKUSEN 1-0 (61° Moutinho)

    Il Bayer fa la partita ma i 3 punti li portano a casa i padroni di casa del Monaco. Le Aspirine costruiscono occasioni nel primo tempo  ma non segnano e vengono beffati nella ripresa dall’unico tiro nello specchio della porta del Monaco effettuato da Moutinho al 61°.

    CLASSIFICA GIRONE C 

    Zenit 3, Monaco 3, Bayer Leverkusen 0, Benfica 0

     

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    GIRONE D

    BORUSSIA DORTMUND – ARSENAL 2-0 (45° Immobile, 48° Aubameyang)

    Quando Klopp lo ha messo in formazione Ciro Immobile ha capito che questa poteva essere la sua sera e così  stato. Dopo un occasione non sfruttata da Aubameyang ed un tiro alto di Immobile è stato proprio l’ex granata a sbloccare la gara sul finire del primo tempo con una cavalcata di 50 metri inseguito da 3 difensori dell’Arsenal e conclusa con un diagonale vincente. Nella ripresa ci pensa subito Aubameyang a chiuderla, scatto in profondità, dribbling sul portiere e gol a porta vuota. Arsenal annullato.

     

     

     

     

    GALATASARAY – ANDERLECHT 1-1 (52° Praet (A), 91° Ylmaz (G))

    Ylmaz nel recupero salva l’esordio di Cesare Prandelli. Il Galatasaray non convince in questa prima uscita in Champions, va sotto per un gran gol di Praet abile a concludere con un rasoterra vincente nell’angolino alle spalle di Muslera, ma riesce a recuperare con Ylmaz che gira in rete al minuto 91° un perfetto assist di Chedjou.

    CLASSIFICA GIRONE D

    Borussia Dortmund 3, Anderlecht 1, Galatasaray 1, Arsenal 0.

  • Premier League: la vetta è sempre più Blues

    Premier League: la vetta è sempre più Blues

    Il Chelsea di Mourinho non ha intenzione di fermarsi, 4 vittoria su 4 gare, oggi tra l’altro i Blues hanno sconfitto la ex compagna di vetta, il sorprendente Swansea. Rallenta il passo il Manchester City che pareggia all’Emirates con l’Arsenal. Sale il Southampton, cade il Liverpool alla prima di Balotelli ad Anfield, mentre rimangono sul fondo Wba e Newcastle agganciate a quota 2 da Burnley e Crystal Palace.

    Domani Manchester Utd-Qpr, lunedì Hull-West Ham completeranno il turno.

    Veniamo al racconto della giornata.

    Ad aprire il turno è stato il pareggio tra Arsenal e Manchester City. I Citizens si portano in vantaggio con la rete di Aguero intorno alle mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa arriva la reazione dei Gunners che in 10 minuti ribalta la situazione con il gran gol di Wilshere al 63° e la rete di Sanchez al 74°. Successo conquistato per i biancorossi? Assolutamente no perchè al 83° Demichelis trova il gol del definitivo 2-2.

    Diego Costa festeggiato dai compagni
    Diego Costa festeggiato dai compagni

    A Stamford Bridge andava in scena il big match tra le due capoliste, Chelsea e Swansea. In realtà però si è trattato di un Diego Costa show. L’attaccante dei Blues si è scatenato e dopo lo svantaggio, causato dall’autogol di Terry ad inizio gara, ha piazzato una tripletta che ha mandato al tappeto gli ospiti. Al 81° Remy ha calato il poker Blues prima che Shelvey a pochi minuti dal termine addolcisse un po’ la sconfitta con il gol del 2-4. Chelsea in vetta a punteggio pieno.

     

    Super Pellè ed il Southampton va. I Saints grazie anche alla doppietta dell’attaccante italiano si sbarazzano per 4-0 del Newcastle. Di Cork e Schneiderlin le reti che fissano il 4-0 finale.

    Primo successo stagionale per l’Everton che si impone per 2-0 in casa del Wba. Una vittoria firmata Belgio visto che i gol sono di Lukaku e Mirallas.

    Un gol di Ulloa al 64° permette al Leicester di andare a vincere per 1-0 in casa dello Stoke City e sorpassarli in classifica posizionandosi a quota 5 punti.

    Pirotecnico pareggio tra Sunderland e Tottenham. Botta e risposta nei primi 4 minuti, al vantaggio ospite siglato da Chadli ha replicato Johnson per il Sunderland. Ad inizio ripresa Eriksen trova il nuovo vantaggio Spurs, vanificato al 82° dall’autogol di Kane.

    Pareggio a reti bianche che smuove un po’ la classifica tra Crystal Palace e Burnley.

    Il posticipo tra Liverpool ed Aston Villa, rappresentava la prima di Mario Balotelli ad Anfield Road. Supermario però, nei 70 minuti disputati, non ha brillato ed i Reds non sono riusciti a ribaltare il vantaggio di Agbonlahor siglato dopo soli 9 minuti, uscendo sconfitti per 1-0.

     

    RISULTATI 4° GIORNATA

    Arsenal – Manchester City 2-2 (28° Aguero (M), 63° Wilshere (A), 74° Sanchez (A), 83° Demichelis (M))

    Chelsea – Swansea 4-2 (11° aut. Terry (C), 45°, 56°, 67° Diego Costa (C), 81° Remy (C), 86° Shelvey (S))

    Crystal Palace – Burnley 0-0

    Southampton – Newcastle 4-0 (4°, 19° Pellè, 54° Cork, 94° Schineiderlin)

    Stoke City – Leicester 0-1 (64° Ulloa)

    Sunderland – Tottenham 2-2 (2° Chadli (T), 4° Johnson (S), 48° Eriksen (T), 82° aut. Kane (T))

    Wba – Everton 0-2 (2° Lukaku, 66° Mirallas)

    Liverpool – Aston Villa 0-1 (9° Agbonlahor)

    Manchester Utd – Qpr Domenica 14/9

    Hull City – West Ham Lunedì 15/9

     

    CLASSIFICA dopo 4 Giornate

    Chelsea 12, Aston Villa 10, Swansea 9, Southampton, Manchester City e Tottenham 7, Arsenal e Liverpool 6, Everton e Leicester 5, Hull City* e Stoke 4, Sunderland, West Ham* e Qpr* 3, Manchester Utd*, Crystal Palace, Burnley, Wba e Newcastle 2

    * una partita in meno

     

     

  • Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    L’avventura di Mario Balotelli con la maglia rossonera del Milan, iniziata a Gennaio 2013, sembra essere ormai giunta ai titoli di coda.

    Indizi di trattativa c’erano stati nei giorni scorsi con la visita a Milanello del procuratore di SuperMario, Mino Raiola e da alcuni rumors usciti nella serata di ieri che avevano parlato di una richiesta del Liverpool di poter ottenere il prestito, con diritto di riscatto, di Balotelli, rifiutata però dal Milan.

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    Questa mattina poi è arrivato questo annuncio del canale tematico “Milan Channel” che è andato a togliere i dubbi sulla veridicità dell’esistenza di una trattativa con il Liverpool:

    E’ in corso una trattativa con il Liverpool per la cessione a titolo definitivo di Mario Balotelli

    Dopo quest’annuncio è arrivata l’accelerata con un accordo tra i due club che sarebbe stato trovato su una cifra intorno ai 20 milioni di euro. 

    Sistemata la situazione tra i due club, c’è da ottenere il sì dell’attaccante. Impresa che non pare difficile, calcolando che Raiola, già in Inghilterra da ieri, si dice per trattare il passaggio del difensore greco Manolas all’Arsenal, sarebbe volato in quel di Liverpool per trovare l’accordo che prevederebbe, ma ovviamente sono solo cifre teoriche tratte da rumors, un contratto quinquiennale da sei milioni di euro per Balotelli.

    Altro segnale di un addio lo avrebbe dato proprio lo stesso Balotelli che, come riportano diverse testate online, prima dell’allenamento mattutino avrebbe confidato, ma anche qua niente di confermato, che quello di questa mattina sarebbe stato il suo ultimo giorno a Milanello.

    Reazioni ai poli opposti per i tifosi rossoneri, c’è chi è felice della cessione di SuperMario, confidando in un buon utilizzo dei milioni incassati dal Milan, c’è chi invece è critico per la perdita di un talento che causerebbe un indebolimento della rosa.

    SuperMario quindi è pronto ad indossare la 4 maglia della sua carriera, dopo quelle di Inter, Manchester City e Milan e lascia i colori rossoneri dopo un anno e mezzo nel quale ha disputato 54 partite ufficiali andando a segno 30 volte.

    Un ritorno in Inghilterra che fa già felici i Tabloid britannici pronti a mettere Balotelli in prima pagina ogni giorno. SuperMario però dovrà dimostrare la sua maturazione, cercando di conquistare un pubblico caloroso come quello dei Reds con la consapevolezza che ad Anfield “You’ll Never Walk Alone”.