Tag: Liscio & Sbalascio

l’angolo “Liscio e Sbalascio”: in cui sarà presentato,in chiave assolutamente imparziale, tutto ciò che nella giornata di campionato ci è piaciuto e ciò che invece no

  • Liscio e Sbalascio: i protagonisti della stagione 2010-2011

    Liscio e Sbalascio: i protagonisti della stagione 2010-2011

    Traiamo un bilancio della stagione con i protagonisti assoluti in positivo e in negativo dell’annata appena conclusa della nostra rubrica “Liscio e Sbalascio“:

    Il Milan, fresco del titolo di Campione d’Italia, è stata senza dubbio la miglior squadra della stagione, quindi merita in pieno il primo posto dei nostri Lisci. Sin dall’inizio della stagione si era capito che i rossoneri volessero fare sul serio dopo anni a secco di trofei. Il 4-0 alla prima di campionato contro il Lecce è stato più di un segnale alle rivali, in particolare l’Inter, reduce da un’annata trionfale con 4 titoli vinti e uno ancora da conquistare (il Mondiale per Club verrà vinto dai nerazzurri a Dicembre). La brusca frenata di Cesena e il pareggio casalingo col Catania non hanno però inciso sul morale degli uomini di Allegri che, a parte la sconfitta casalinga contro la Juventus alla nona di campionato, riusciranno a conquistare la testa della classifica per non lasciarla più. Sugli scudi le grandissime prestazioni di Ibrahimovic (seppur con un calo nella seconda parte di campionato), di Pato (l’anno della consacrazione definitiva per lui) e di Thiago Silva (il giocatore che ha avuto una maggiore crescita rispetto all’anno precedente). Ma anche il resto della squadra è stato monumentale, basti pensare alle prestazioni di un super Abbiati e alla seconda giovinezza vissuta da Seedorf, prima fischiato e poi acclamato. Il tutto merito di un Allegri da 10 e lode in pagella, colui che al primo anno in rossonero ha saputo gestire le grandi responsabilità di una squadra come il Milan e l’ha portato a vincere uno scudetto che manacava in Via Turati da 7 anni.

    Seconda piazza per la grande rivelazione stagionale, l’Udinese di Guidolin. Partita malamente con 4 sconfitte in altrettante gare, sembrava essere prematuramente destinata a un anno travagliato con possibile retrocessione, come molti sportivi hanno inizialmente espresso. si parlava addirittura di esonero di Guidolin, il principale colpevole di quell’avvio orribile di campionato, senza vedere però che la squadra friulana aveva mostrato un bel gioco soprattutto con Genoa e Inter. Invece Pozzo ha saputo dar fiducia a un progetto (e che progetto!) che richiedeva tempo per amalgamare i “senatori” con i giovani, e così gli sforzi effettuati alla fine sono stati ripagati. Nemmeno Guidolin stesso prima dell’inizio del campionato avrebbe pensato ad un possibile approdo alla fase preliminare di Champions, segno che la voglia di confermarsi sul campo e di mostrare il proprio valore (Sanchez e Di Natale in primis) li ha portati il più lontano possibile, dove nemmeno loro si aspettavano. Ora c’è da completare l’opera, il sogno vero e proprio è rimandato ad agosto, affronterà una delle squadre dei campionati maggiori (Inghilterra, Germania, Francia, Spagna e Portogallo), ma dal canto suo l’Udinese ha la caratteristica di giocare un calcio spettacolare, come pochi al mondo. Speriamo comunque che il patron Pozzo non ceda così facilmente i suoi gioielli, in modo tale da vedere 4 club italiani ai giorni di Champions ma soprattutto una squadra spettacolare a misurarsi contro le grandi potenze del calcio europeo.

    Sul gradino più basso del “podio” troviamo il Napoli formato Champions. Erano 20 anni che i partenopei non approdavano all’Europa che conta, anche per via degli anni difficili che il club azzurro ha vissuto. Sprofondata in C per fallimento nella stagione 2004, è riuscita man mano a risalire la china negli anni seguenti grazie alla stabilità finanziaria portata da Aurelio De Laurentiis, fino ad arrivare di nuovo nella massima serie. L’acquisto di Cavani in estate è stato l’ago della bilancia, e grazie alle reti del “Matador” i partenopei sono riusciti a conquistare l’accesso alla fase a gironi della Champions dalla porta principale, senza dimenticare il sogno cullato per gran parte del campionato di poter vincere lo scudetto insidiando la vera rivale di stagione, il Milan, proprio come 20 anni fa, quando a guidare gli azzurri verso il tricolore ai battendo i rossoneri ci pensò Diego Armando Maradona. Comunque è un terzo posto importantissimo per Napoli e i suoi tifosi, che si affacciano sul grande palcoscenico dopo anni di buio, merito soprattutto di uno stratosferico Edinson Cavani che farà impazzire sicuramente i dirigenti delle più grandi società in questa rovente estate.

    Passando agli Sbalasci, la delusione più grande è stata ancora una volta la Juventus. Abbiamo speso troppe parole (e troppe critiche) per giudicare un’annata disastrosa che deve essere subito cancellata se si vuole realmente tornare ai livelli che la competono, e non abbiamo più aggettivi pertinenti allo scempio biennale di cui è stata protagonista. Nessuno poteva minimamente pensare che si potesse fare addirittura peggio dell’anno scorso, ma i risultati mostrano inesorabilmente l’involuzione catastrofica di una squadra che ormai della Juve sembra avere soltanto il nome. Bisogna riazzerare (per l’ennesima volta) tutto, ripartire da un nuovo progetto che possa garantire ai tifosi bianconeri il ritorno ai grandi fasti con la speranza di ritornare a padroneggiare come un tempo, non solo in Italia ma anche in europa, dove manca ormai da tanto tempo la conquista di un trofeo continentale. La stagione è da 4 in pagella.

    Altro Sbalscio della stagione è la Roma, quella stessa Roma che un anno fa contendeva lo scudetto all’Inter fino all’ultimo respiro, e che ora è riuscita a malapena a conquistare i preliminari di Europa League. L’ultimo anno dei Sensi alla presidenza della Roma non si è chiusa affatto nel migliore dei modi, e con la nuova presidenza di Di Benedetto (che garantirà alla Roma una stabilità finanziaria solida) i tifosi giallorossi sperano una volta per tutte di conquistare quello scudetto che per ben 2 anni è sfuggito proprio all’ultima di campionato, sempre ai danni dell’Inter. Con nuovi campioni nella rosa nulla è proibito alla squadra capitolina.

    L’ultimo posto degli Sbalasci va alla Samp, protagonista di una stagione disgraziata cominciata ad agosto quando un gol subìto al 94esimo minuto ha spazzato via le speranze blucerchiate di accedere in Champions League, nella persona di Garrone; successivamente, dopo un inizio di campionato abbastanza soddisfacente, il divorzio dal ds Gasparin prima e il caso Cassano poi ha sconvolto gli equlibri nell’ambiente doriano, finito in malo modo con la cessione del barese al Milan. Anche Pazzini venne ceduto dallo stesso presidente nel mercato di gennaio, e da lì la Sampdoria ha perso fiducia e convinzione: come se ciò non bastasse, allontanò Di Carlo e scelse come guida tecnica Cavasin, il quale non è riuscito ad invertire la rotta, ottenendo soltanto una vittoria con il Bari retrocesso nelle 10 partite rimanenti alla fine del campionato. L’annus horribilis della Sampdoria, destinata a ripartire dalla Serie B con la speranza di ritornare al più presto in A e rigiocarsi le sue carte nella massima serie, è dovuto principlamente al disastro compiuto da Garrone.

  • Hernanes come Nedved. Juve, ennesimo flop

    Hernanes come Nedved. Juve, ennesimo flop

    Andiamo a scoprire i migliori e i peggiori della penultima giornata del massimo campionato con la nostra rubrica “Liscio e Sbalascio“:

    Davanti a tutti nella classifica dei Lisci troviamo il “Profeta” Hernanes, che alla sua prima stagione con la maglia della Lazio eguaglia il record di reti messe asegno da un centrocampista che apparteneva al campione ceco Pavel Nedved con 11 gol. A Lecce potrebbe definitivamente entrare nella storia del club, arrivando a quota 12 (ed essere così il centrocampista più prolifico in una stagione dei biancocelesti) e, Udinese-Milan permettendo, regalando ai suoi la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League. E’, dopo Ibrahimovic e Cavani, l’acquisto più azzeccato della Serie A. Complimenti a Lotito!

    Secondo posto alla “Formica Atomica” Sebastian Giovinco, il quale ci ha preso gusto a far sprofondare sotto i suoi colpi la sua squadra del cuore, che è quella che poi lo ha lanciato al grande calcio, la Juventus. Come già successo all’andata, fa impazzire i suoi ex-compagni regalando al suo pubblico giocate di alta classe e l’attesa vittoria. I dirigenti bianconeri molto probabilmente lo stanno rimpiangendo, e non poco…Che sia il suo riscatto il vero colpo della Juve nella prossima stagione?

    Al terzo Liscio collochiamo le due neopromosse che al contrario del Brescia hanno saputo guadagnarsi la salvezza attraverso il bel gioco, impressionando piacevolmente gli addetti ai lavori: Lecce e Cesena, due squadre molto diverse, ma che hanno avuto in comune il vero obiettivo principale di questa stagione, ossia la permanenza in Serie A. Ora le due squadre potranno affrontare serenamente il finale di stagione e prepararsi a un nuovo ed emozionante campionato.

    Tra gli Sbalasci è doveroso citare il disastro del quale è stata protagonista la Sampdoria, che in un anno esatto è passata dalla qualificazione ai preliminari di Champions alla Serie B. Un vero è proprio dramma, se si pensa che a inizio stagione gli obiettivi erano ben altri. Sicurmante il fallimento dei blucerchiati è iniziato dopo la vicenda Cassano, il quale su ceduto dopo una furibonda lite col presidente Garrone (ora Fantantonio gioisce per aver conquistato lo scudetto col Milan, Garrone piange). Non contento dell’ “affare” concluso, si è permesso il lusso di lasciar via l’altro ex-gioiello di casa Samp, Pazzini, cedendolo all’Inter per poco più di 15 milioni (compreso il cartellino di Biabiany), quando in estate aveva affermato che non si sarebbe mosso da Genova neanche per 100 milioni. Un’esagerazione, è vero, ma cosa ci ha guadagnato ora da queste 2 importanti perdite? Niente, anzi, a nostro parere sono stati buttati soltanto anni importanti di lavoro, dai quali la Sampdoria ne aveva tratto un gran beneficio, partecipando prima alla Coppa Uefa, arrivando l’anno successivo in finale di Coppa Italia persa ai rigori contro la Lazio e raggiungendo l’insperato traguardo Champions League, sogno spezzato bruscamente da una rete di Rosenberg al 94′ di Samp – Werder, che ha permesso alla squadra tedesca di giocare la competizione europea più importante proprio a discapito dei doriani. Auguriamo comunque alla squadra blucerchiata di ritornare il prima possibilie nella massima serie, anche se la fiducia nei Garrone dopo questo scempio è praticamente terminata.

    Un altro Sbalascio dovuto riguarda la Juventus: ancora un altro anno senza Champions League, praticamente fuori dall’Europa League (deve vincere col Napoli e sperare in una debacle casalinga della Roma contro la Sampdoria già retrocessa) tanti soldi spesi, squadra rivoluzionata; risultato??? sempre lo stesso, anzi peggio, se si pensa che la stagione scorsa è stato conquistato l’ultimo posto per l’Europa. Dal 2008 ad oggi la società bianconera sta facendo i passi del gambero: anzichè andare avanti e migliorare, va indietro e peggiora. Sintomo di una società che non c’è, di un allenatore che non è riuscito a farsi capire e di un gruppo che sembra essersi sfaldato, sempre se c’è stato un gruppo alla Juventus. Ora si accorgono tutti del fallimento totale, persino i giocatori, come Chiellini che proprio stamane ha dichiarato che alla Juve non esiste un gruppo: ma l’abbiamo visto tutti che i giocatori della Juve non sono un gruppo. Neanche una squadra della Terza Categoria giocherebbe così male come la squadra bianconera. L’ennesimo fallimento di una stagione catastrofica farà riflettere i dirigenti di Madama, perchè agli occhi del mondo la Juventus non può sembrare così debole essendo la squadra italiana con più tifosi al segiuto e soprattutto una società blasonata. Ci auguriamo di vederla di nuovo ai fasti di un tempo il prima possibile.

    Ultimo posto va alla Roma, che in una giornata iniziata col botto per il vantaggio firmato Loria, si fa beffare prima da Bergessio e poi da Gomez perdendo malamente le speranze di Champions, dove potrebbero accedere i cugini laziali. Ma non è tutto, ancora l’aritmetica non la vede qualificata per la prossima Europa League, magra consolazione della stagione che sta per giungere al termine, anche se dovrebbe essere una formalità, in quanto affronterà una Samp già retrocessa la quale l’unico stimolo che avrà per giocare sarà dimostrare almeno un pò di orgoglio dopo questo terribile epilogo. Non è di certo quello che si aspettava il nuovo patron Di Benedetto, ma proprio per questo le risorse su cui puntare in estate non mancano…

  • Totti è ancora Re, De Rossi è il vero flop

    Totti è ancora Re, De Rossi è il vero flop

    In attesa del Monday Night Lazio – Juventus, analizziamo i buoni e i cattivi della 35esima giornata di Serie A per la nostra rubrica settimanale “Liscio e Sbalascio“:

    La palma del migliore di giornata se l’aggiudica il “Re di Roma” Francesco Totti, il quale con la sua doppietta permette alla Roma di avere la meglio su un ottimo Bari e di superare così nella classifica dei migliori bomber della massima serie il mitico Roberto Baggio. Fanno cosi 206 gol con la maglia giallorossa in Serie A, e se non avesse sbagliato il secondo rigore assegnato ai capitolini sarebbe uno in più, e il prossimo obiettivo è di raggiungere e superare Josè Altafini, oltre che portare la sua Roma In Champions. La cura Montella lo ha ringiovanito, e la scritta in inglese sulla maglietta certifica che il capitano è più vivo che mai.

    Secondo posto dei Lisci va a Giampaolo Pazzini, l’attaccante nerazzurro resosi protagonista nell’extra-time della partita di Cesena. Quando ormai il match andava in archivio, con tanto di scudetto virtualmente ai cugini rossoneri e con la squadra cesenate a un passo dalla salvezza, ecco che il guastafeste di turno ci mette lo zampino per ben due volte nel giro di 3 minuti, rimandando un paio di verdetti alla settimana prossima. Un acquisto quello del “Pazzo” su cui l’Inter getterà le basi per una prossima scalata a cui era abituata da un pò di anni ma che ora, al 99,9% (Allegri docet), sarà del Milan.

    Ultimo posto dei migliori se l’aggiudica Alessio Cerci, il trascinatore vero di questa Fiorentina di fine stagione: 4 gol in 2 partite, giocate spettacolari e assist per i compagni, se avesse giocato con continuità forse la Fiorentina sarebbe in bagarre per il quarto posto. Intanto il trequartista cerca di farsi notare anche in ottica Nazionale, e il talento è veramente apprezzabile.

    Lo Sbalascio di giornata è senza dubbio Daniele De Rossi, che ha disputato fin qui l’annata peggiore della sua carriera. Capitan Futuro, come lo chiamano a Roma, è sempre spaesato e molle, e quando viene saltato fa spesso falli sciocchi, che gli costano molte volte l’espulsione. Inoltre sembra aver ripreso il vizio di dare gomitate agli avversari, che dopo quel famoso Italia – Usa di Germania 2006 sembrava aver accantonato, e invece…(e non è la prima volta di questa stagione, vedi Shakhtar Donetsk – Roma). E cosa farà quando avrà addosso la fascia di Capitano? Certi gesti non passano certo inosservati!

    Al secondo posto collochiamo Salvatore Sirigu, portiere del Palermo e della Nazionale che, nonostante abbia disputato un campionato veramente ottimo (è infatti l’erede di Buffon), commette un errore grossolano nella partita persa a Parma 3-1: un portiere del suo calibro non dovrebbe rinviare cosi in modo sciocco il pallone contro l’avversario, Dzemaili, che così ringrazia doppiamente per il vantaggio dei suoi e per la sua prima rete in Serie A. Conosciamo comunque le capacità del ragazzo e non lo crocifiggiamo per un errore banale che a fine campionato ci può anche stare.

    Altro peggiore di giornata è il tecnico del Cesena Massimo Ficcadenti, poichè la responsabilità della sconfitta agli sgoccioli contro l’Inter quando si è avanti 1-0 è prossocchè tutta sua: in primis, perchè ormai sicuro di aver vinto la partita (e conseguentemente di aver acciuffato la salvezza) toglie Giaccherini, il migliore dei suoi, e inserisce un altro difensore ai 4 già presenti, concedendo così tutto il campo ai nerazzurri; secondo, perchè per una sciocchezza può seriamente compromettere la stagione dei bianconeri, che dovranno ora sudare molto per staccare le rivali nelle zone basse della classifica, e l’1-2 rifilato da Pazzini potrebbe essere pesante come un macigno a fine campionato…

  • Ibra, cosa ti succede? Totti non è finito

    Ibra, cosa ti succede? Totti non è finito

    Scopriamo il bello e il brutto della 32esima giornata di Serie A con la nostra rubrica settimanale Liscio e Sbalascio.

    Al primo posto dei nostri Lisci si piazza Francesco Totti, il capitano della Roma, rivitalizzato dalla cura Montella: il 34enne attaccante giallorosso è il vero trascinatore di questa Roma che cerca di non perdere il treno per l’Europa che conta, e sta trascinando a suon di gol la sua squadra, segno che la voglia e la classe che l’hanno sempre contraddistinto non è per niente scemata.

    Secondo gradino del “podio” per il Lecce: con una grande prova di forza va a vincere a Genova uno scontro diretto pesantissimo contro la Sampdoria, e la scavalca in classifica inguaiando seriamente proprio la squadra blucerchiata. Inoltre gioca anche un gran bel calcio e la salvezza non sembra essere ormai troppo lontana.

    Terzo e ultimo piazzamento dei Lisci per il Cesena, capace in 10 uomini di acciuffare al 96esimo una partita che fino al minuto 91 sembrava essere in ghiaccio per il Palermo, che conduceva 2-0. Prima la rete speranza dell’emergente Parolo, infine a 2 secondi dal termine la rete insperata del “piccolo” Giaccherini, per la gioia dei ragazzi di Ficcadenti che ci hanno creduto fino all’ultimo. Una rimonta “pazza” stile Inter della stagione 2004/2005, che può valere in ottica salvezza un punto d’oro. Da segnalare inoltre i comportamenti inspiegabili e non onorevoli di Miccoli e Liverani, i quali presi dal nervosismo, hanno tentato di scagliarsi contro alcuni tesserati bianconeri.

    Passando agli Sbalasci di giornata, troviamo al primo posto ancora Ibrahimovic, rientrante dalla squalifica di 3 turni inflittagli grazie alla prova tv per un pungo rifilato al difensore barese Marco Rossi. Ebbene, nonostante abbia giocato un gran match, nel quale si è rivista l’intesa perfetta con Pato nonostante le voci che li davano “incompatibili”, a tempo scaduto, per un pallone perso malamente commette la sciocchezza di mandare il guardalinee a quel paese e di beccarsi un rosso diretta che, regolamento alla mano, significherebbe 3 giornate di squalifica. Un’altra pesante sanzione in vista dell’importantissimo rush finale di campionato, che potrebbe consegnare dopo 7 anni lo scudetto ai rossoneri. Malessere o solo coincidenze? Che ci sia qualcosa a turbare il gigante svedese?

    Secondo posto per Leonardo Bonucci, il difensore “strapagato” dalla Juventus al Bari, ma che tutti questi soldi effettivamente non li vale, nonostante sia nel giro della Nazionale. Difensore troppo sicuro e superficiale, gioca una partita veramente pessima, condita da un’autogol rocambolesco di cui ha poche colpe. E’ veramente imbarazzante quando difende, vince solo una volta un duello con Floro Flores (manco fosse Messi, con tutto il rispetto per Floro, che è molto bravo) e per lo più è sempre spaesato. E’ veramente la brutta copia di quello ammirato l’anno scorso.

    Ultimo posto degli Sbalasci va a Claudio Lotito, il quale dopo aver acciuffato il quarto posto con la sua Lazio, tenta di difenderlo “diplomaticamente”, avvertendo la FIGC di eventuali complotti ai danni dei biancocelesti in vista della volata per il quarto posto che varrebbe i preliminari di Champions e che attualmente coinvolge quattro squadre (la stessa Lazio, l’Udinese, la Roma e la Juventus). Vogliamo ricordare a Lotito che ci sono squadre che hanno avuto più sfavori durante il corso della stagione (come la Juventus), ma che preferiscono concentrarsi sul campo evitando di aizzare gli animi in vista di un roventissimo finale di campionato. E questo comportamento da parte del patron della Lazio non ci sembra per niente signorile.

  • Leo, il derby è maledetto. Scoppia la Bertolacci mania

    Leo, il derby è maledetto. Scoppia la Bertolacci mania

    Torna il nostro appuntamento settimanale Liscio e Sbalascio, col quale analizziamo i protagonisti in positivo e in negativo del nostro campionato, a sette giornate dalla conclusione del campionato di Serie A:

    Il migliore di giornata è indubbiamente (e nuovamente) il bomber del Napoli Edinson Cavani, ma poichè è sempre presente nella nostra rubrica e non volendo essere monotoni, andando alla ricerca di altri aggettivi per descrivere il suo talento, preferiamo dare spazio a chi in questa giornata si è rivelato una lieta sorpresa. Quindi assegnamo la palma del migliore dei nostri Lisci al Milan, che tanto sorpresa non è, essendo capolista e padrone indiscusso del campionato, ma la vittoria (e che vittoria) nel derby contro i cugini nerazzurri dell’Inter ha sempre un sapore particolare, specie se il risultato è un roboante 3-0 che mancava dai tempi della coppia Sheva-Kakà, e parlando di derby speciali, in concomitanza con i rossoneri collochiamo un’altra squadra ammazza-derby, il Catania, che ha steso il Palermo per 4-0. Stavolta il leader indiscusso è stato Pato, dato in dubbio per tutta la settimana per un fastidio alla caviglia ma che non ha di certo fatto rimpiangere l’assenza sicura, quella di Ibrahimovic, di cui tanto si è parlato alla vigilia e quella a cui dopo il match nessuno ha fatto caso. Mattoncino importante nella corsa allo scudetto. Per quanto riguarda il derby siciliano, i rossazzurri hanno ottenuta una vittoria incredibile come già accaduto 2 anni fa al Barbera quando si imposero per 0-4. Questa sconfitta per il Palermo fa ancora più male della scoppola subita dall’Udinese qualche domenica fa. Catania da applausi.

    Al secondo posto si colloca la strana coppia della 31esima giornata, il “vecchio e il nuovo”, ovvero Fabio Grosso e Andrea Bertolacci. Il primo ha giocato un match perfetto ieri sera contro la Roma, condito da due preziosissimi assist per le reti di Krasic e Matri: era dai tempi dei Mondiali giocati in terra tedesca che non si vedeva un Grosso simile, quello che ci ha fatto gridare di gioia a Dortmund prima e a Berlino poi; dopo tante (meritate) critiche, un pò si soddisfazione per il terzino campione.
    Il nuovo che avanza, Andrea Bertolacci, ha steso la formazione più in forma della nostra Serie A, l’Udinese, rispedendola sulla Terra e smorzandole tutto l’entusiasmo creatosele attorno. 7 presenze e 3 reti in A, chissà che questa giovane promessa non possa realmente diventare un campione. Juve e Udinese ne sanno qualcosa…

    Al terzo posto dei nostri Lisci, e per la prima volta quest’anno, collochiamo il Bari fanalino di coda, perchè nonostante la Serie B sia a un passo, ci colpisce la voglia e l’impegno con cui questi ragazzi, con la testa già rassegnata alla retrocessione, onorano il loro campionato, senza fare sconti a nessuno. E invece c’è chi ha la faccia tosta di rimproverare questo “Signor” comportamento, vedi il capitano del Parma Morrone che, frustrato dall’esito del match, se la prende con il difensore Marco Rossi, “reo” a suo avviso di essersi impegnato troppo. Che tristezza…

    Tra gli Sbalasci di giornata troviamo il vulcanico presidente rosanero Zamparini, il quale non contento della situazione in cui versa la sua società, e non contento inoltre della batosta subita nel derby dal Catania, esonera Cosmi e richiama all’ordine il suo ex tecnico Rossi, dopo che al momento dell’esonero ne aveva denigrato pubblicamente il lavoro svolto in questi anni di collaborazione. Farebbe bene a spendere più soldi per rinforzare l’organico della sua squadra e non a collezionare stipendi con gli allenatori.

    Secondo Sbalascio per la partita più brutta di tutto il campionato, Chievo – Sampdoria. Oltre ad essere stata avara di emozioni, il match è stato messo in discussione per via della presunta combine secondo la quale le due squadre averebbero optato per un pareggio già “parlato”. Infatti le aziende di scommesse calcistiche hanno eliminato l’X dall’esito finale della partita, in quanto si era già vociferato di un possibile pari al Bentegodi. Non avendo prove concrete di questo “caso”, non possiamo permetterci di giudicare in malo modo questa situazione, però il poco impegno mostrato dalle due squadre ieri pomeriggio ci fa pensare a qualcosa di strano, e per giunta Chievo e Samp devono ancora lottare per salvarsi.

    L’ultimo posto dei peggiori se l’aggiudica Leonardo, uscito malamente KO dal derby di Milano contro la sua ex società, che tanto lo ha fatto apprezzare nel mondo del calcio. Tre stracittadine su tre da allenatore perse malamente, la prima da quando siede sulla panchina nerazzurra, segno che questo evento per Leo significhi veramente una maledizione.

  • Matri resuscita la Juve, Eto’o che disastro!

    Matri resuscita la Juve, Eto’o che disastro!

    Ecco come ogni lunedì seguente il weekend calcistico la nostra rubrica Liscio e Sbalascio con la quale andremo ad assegnare il podio in positivo ed in negativo relativo alla 25esima giornata di Serie A.

    Primo posto in assoluto per Alessandro Matri, che decide il derby d’Italia al debutto nella partitissima. Il centravanti lodigiano è la vera arma in più per la Juventus con la quale ha già segnato 3 gol in 3 partite: ieri sera si è reso protagonista di un match perfetto siglando il gol partita e sfiorando varie volte il raddoppio. A metà secondo tempo si infortuna alla costola e lui come un vero guerriero resta in campo a dare una mano ai suoi nonostante il problema lo stesse limitando fortemente. Corre, si sfianca e segna: la Juve ha trovato il suo bomber, e ora il quarto posto non è più così tanto lontano.

    Seconda piazza per il Milan capolista ispirato da un Cassano in forma smagliante. Partita stile-Brasile per gli uomini di Allegri, che affondano un malcapitato Parma risultato assolutamente nullo per tutta la partita. L’attacco rossonero fa faville, Ibra manda in gol Seedorf con un magia, poi è Gattuso a travestirsi da Cassano proprio per un assist al barese, nel finale è proprio un brasiliano (Robinho) a chiudere la pratica, deliziando i suoi tifosi con una doppietta fulminea. Chi fermerà questa armata?

    Piazza d’onore va a chi ha contribiuto a cambiare il match a favore della propria squadra, quindi elogiamo le prestazioni di Francesco Lodi e Adem Ljajic: il primo ha evitato in 5 minuti una sconfitta pesantissima del suo Catania contro il Lecce al Massimino, estraendo dal cilindro due punizioni superbe, con rosati non esente da colpe; il giovanissimo serbo invece è entrato nell’ultimo quarto d’ora ma è stato decisivo per la vittoria della sua Fiorentina contribuendo su un suo cross velenoso all’autogol di Bovo e poi fornendo un assist a Montolivo dopo un contropiede travolgente per il definitivo 2-4. Due talenti puri che però trovano ogni domenica poco spazio…

    Tra gli Sbalasci collochiamo al primo posto Samuel Eto’o, che nella supersfida di ieri sera è stato il peggiore non solo per il clamoroso errore sottoporta che è costato 2 punti ai nerazzurri ma perchè doveva essere lui l’uomo della provvidenza interista, invece il giovanissimo (e futuro pilastro) Sorensen lo ha controllato perfettamente, da vero veterano. Il camerunense ha giocato una partita disastrosa, commettendo errori, orrori e scempi incredibili facendo così esultare i tifosi juventini. Dobbiamo riconoscere comunque che una partita storta capita a tutti, non si può metterlo in croce per una prestazione brutta che non condiziona il grande campionato che sta facendo il numero 9 dell’Inter.

    Al secondo posto c’è la retroguardia del Chievo, insolitamente porosa per una squadra che prende pochi gol grazie a una difesa solida e compatta. Il colabrodo veronese è andato in scena ieri a Cagliari, dove i sardi sono andati a nozze nel tiro a segno: 4 sberle e prestazione indecorosa, ci chiediamo se la squadra di Pioli si senta effettivamente già salva e se abbia abbassato la guardia in questa fase fondamentale di stagione.

    Ultimo posto che va al primo tempo del Bologna, una squadra irriconoscibile visto le ultime uscite. La squadra emiliana dopo soli 13 minuti era già sotto di 3 reti contro una Sampdoria che ultimamente ha fornito prestazioni imbarazzanti, e non si spiega il perchè di questo clamoroso tracollo. Nel secondo tempo si è vista una squadra più volenterosa, ma ormai la frittata era fatta.

  • 100 volte Di Natale – Toni. Bari quasi in B

    100 volte Di Natale – Toni. Bari quasi in B

    Eccoci con l’appuntamento settimanale di Liscio e Sbalascio, col quale andremo ad analizzare i migliori e i peggiori della 24esima giornata di campionato:

    Al primo posto dei Lisci c’è Totò Di Natale, che sabato contro la Sampdoria ha siglato le sue 100 reti in maglia friulana. Lui, che è da anni l’idolo dei tifosi (a Udine è più amato di Zico), in estate ha rifiutato grandi club, tra i quali la Juventus, proprio per non abbandonare quella gente che tanto lo ama e apprezza, sdebitandosi così con la 100esima rete in 6 anni di Udinese. In concomitanza con Di Natale, per via delle 100 reti, collochiamo anche Luca Toni, autore anch’egli del 100esimo gol (in serie A) siglato sabato sera durante Cagliari – Juventus. Un traguardo importante per l’attaccante modenese a coronamento di una grande carriera tra i professionisti.

    Al secondo posto collochiamo Samuel Eto’o, sempre più trascinatore di questa Inter. 27 gol stagionali tra campionato e coppe, il camerunense non stecca una partita e risulta essere sempre decisivo nei momenti convulsi del match. Sta ingaggiando un duello a distanza con Edinson Cavani e tutti siamo curiosi di sapere come andrà a finire, ovvero chi dei due vincerà la classifica cannonieri. Una sfida intensa fino alla fine tra i bomber più prolifici della stagione.

    Piazza d’onore per Josip Ilicic, autore ieri di una prova straordinari. Entrato nella ripresa di Lecce – Palermo quando i suoi erano sotto 2-1, in pochi minuti cambia il match a favore dei rosanero siglando un gol di vitale importanza (2-4) dopo aver mandato in gol prima il suo gemello Pastore e poi il rientrante Hernandez. Lo sloveno 21enne ha veramente una classe impressionante, questo palermo ormai non può più fare a meno di lui.

    Tra gli Sbalasci di giornata troviamo al primo posto Julio Sergio, il portiere della Roma autore ieri di una prova alquanto imbarazzante contro l’Inter, non tanto per i 5 gol incassati quanto il modo in cui li ha presi: grossolana la papera su Eto’o per il 2-1 momentaneo dei nerazzurri, e anche se tenta di rimediare agli errori, non riesce mai ad infondere sicurezza alla retroguardia giallorossa. Ha straperso il confronto diretto con il collega (e connazinale) Julio Cesar, il quale dall’altro lato del campo si è superato con almeno 4 interventi decisivi.

    Al secondo posto rinnoviamo la critica verso un Bari completamente allo sbando, bruttissima copia di quello ammirato l’anno scorso quando arrivò decimo in campionato, e ormai abbandonata al suo destino (la serie B). La squadra, priva del suo uomo migliore Barreto (ma questo non è un alibi), non riesce a esprimersi e a essere pericolosa in zona gol, e ora recuperare 9 punti per tirarsi fuori dalla zona retrocessione sembra un’impresa veramente difficile, se non impossibile.

    Infine ultimo posto per i tafferugli visti al Ferraris tra le tifoserie di Genoa e Milan. Gli ultras rossoblù hanno attaccato quelli rossoneri lanciando petardi, fumogeni e altri oggetti in direzione del settore ospiti. La rivalità, o meglio l’odio che i genoani nutrono nei confronti dei milanisti, è tristemente nota per l’omicidio di Spagnolo avvenuta nel 1995 per mano di un ultrà rossonero, e da quel giorno in poi i rischi di gravi disordini durante questa partita non si sono mai placati. Speriamo veramente che su questo accaduto si ci possa mettere una pietra sopra.

  • Morganti cosa hai visto? Il Chievo sveglia il Napoli dal sogno

    Morganti cosa hai visto? Il Chievo sveglia il Napoli dal sogno

    Turno infrasettimanale anche per la nostra rubrica Liscio e Sbalascio, dove andremo ad analizzare quanto accaduto nella 23esima giornata di campionato, in attesa del posticipo Bari – Inter di stasera.

    Tra i Lisci di giornata troviamo il Chievo ammazza-grandi, che riporta il Napoli stellare sulla Terra infliggendogli una pesante sconfitta per 2-0. I clivensi continuano la loro imbattibilità casalinga dopo aver vinto con Inter (2-1) e pareggiato con Roma (2-2) e Juventus (1-1), e viaggiano sulle ali dell’entusiasmo. Protagonisti della grande serata Davide Moscardelli, il quale si è inventato un eurogol, e Gennaro Sardo, il terzino che ha segnato con una grande azione personale alla squadra della sua città. Cavani e compagni stavolta hanno dovuto arrendersi sotto i colpi dei “Mussi”, ormai da anni non più una sorpresa ma piccola realtà del nostro calcio.

    Secondo gradino del podio per il centrocampista belga-indonesiano del Cagliari Radja Nainggolan, il quale con un’autentica prodezza regala 3 punti pesantissimi alla sua squadra sul campo della Sampdoria. Questo giocatore 22enne sta impressionando tutti per carisma e qualità, e se continuerà così diventerà più che un promettente mediano. Intanto il Cagliari lo ha riscattato per poco più di 2 milioni dal Piacenza, che dire: grande affare!

    Terza e ultima piazza del nostri Lisci per il Lecce, corsaro in quel di Parma. I salentini hanno vinto una partita di importanza capitale contro una diretta concorrente per non retrocedere, grazie all’esperto Ernesto Chevanton, ben imbeccato da Olivera (anche lui superbo nelle ultime uscite) allo scadere dei minuti di recupero. Un’importante iniezione di fiducia che può essere davvero fondamentale per tirarsi fuori dalle grinfie della zona retrocessione.

    Al primo posto in assoluto e meritatamente tra gli scempi di giornata collochiamo l’arbitro Morganti, il quale nella sfida di Palermo tra i rosanero e la Juventus ne combina di tutti i colori facendo andare su tutte le furie Del Neri che si sfoga ai microfoni nel dopo partita. Incredibile come non abbia visto un rigore grossolano commesso da Bovo per un fallo di mano evidente nell’area di rigore, ma ciò che risulta veramente troppo strano è che proprio l’arbitro era a due passi dallo svolgimento dell’azione, con una visuale chiara e corretta per giudicare. Ammesso e non concesso che non abbia visto quel rigore, come ha fatto a non darne almeno altri 2 netti a favore dei bianconeri? Vogliamo credere che non sia malafede, però consigliamo al designatore Braschi di tenerlo a riposo per qualche giornata.

    Secondo Sbalascio di giornata ancora una volta ad Eduardo, il portiere portoghese del Genoa che rinnova il suo appuntamento con le papere permettendo così a Santana di segnare, e alla Fiorentina di battere proprio il Genoa. I tifosi del grifone si staranno sicuramente chiedendo dove il loro presidente abbia preso questo portiere (è titolare nella nazionale portoghese), e sperano a fine stagione di non vederlo più a proteggere la porta rossoblù.

    Ultimo posto tra i peggiori alla Sampdoria, la vera delusione di quest’annata. Partita all’inizio dell’anno con l’immeritata uscita dai preliminari di Champions ad opera del Werder Brema e con le convincenti prestazioni contro le big, la squadra di Di Carlo sembra abbia smarrito la bussola e insieme anche le motivazione che l’anno scorso l’hanno spinta fino al miracolo quarto posto. Sembra una lontana parente della squadra ammirata nel 2010, anche per via delle dolorose cessioni di Cassano e Pazzini…

  • Inter Pazzesca, Paletta un disastro

    Inter Pazzesca, Paletta un disastro

    Consueto appuntamento settimanale con la nostra rubrica Liscio e Sbalascio, col quale trattiamo gli eventi salienti del week end calcistico:

    Senza nulla togliere a Cavani, già citato settimana scorsa e ancora una volta mattatore con un’altra tripletta, questa settimana poniamo al primo posto dei nostri Lisci Pazzini, il neo arrivato in casa Inter già diventato l’idolo dei tifosi per la sua performance nella gara contro il Palermo. Entrato all’inizio del secondo tempo quando la sua squadra era sotto 0-2, capovolge da solo il risultato mettendo a segno una doppietta e procurandosi il rigore che permette ai nerazzurri di completare la rimonta e vincere la partita. Una partita da vero “pazzo”, e con lui l’Inter crede nella rimonta ai cugini in fuga.

    Secondo posto per la meravigliosa rete messa a segno da Marchisio nel posticipo contro l’Udinese. Mezza rovesciata e palla all’angolino, roba da vero fuoriclasse, peccato che il suo gol non sia servito poi alla Juve per vincere la partita. Sicuramente sarà uno dei gol candidati all’Oscar del Calcio dell’anno venturo.

    Terzo gradino del podio per la categoria portieri, che questa volta nel confronto faccia a faccia dal dischetto hanno avuto la meglio. Ben 4 i rigori parati, altrettanto quelli segnati, ma fa più notizia la grande giornata dei portieri. In Cagliari – Bari sia Agazzi che Gillet respingono i rigori calciati rispettivamente da Rudolf e Acquafresca; Julio Cesar si supera evitando il tracollo dell’Inter spianandone la strada verso la rimonta parando il rigore a Pastore sul 1-2 per i rosanero; Rosati infine ha ipnotizzato Budan ma questo non è bastato al portiere leccese a mantenere inviolata la porta, in quanto nel recupero il miracolo fatto precedentemente è stato vanificato dal gol di Bogdani allo scadere.

    Tra i peggiori di giornata troviamo in primis Gabriel Paletta, difensore del Parma, autore ieri di una partita disgraziata. L’argentino, infatti, non solo fa fallo di rigore su Floro Flores, ma dopo il pareggio dei suoi conduce la partita sui binari del Genoa insaccando nella propria porta un cross innocuo di Criscito. I tifosi del parma non gliele avranno di certo mandate a dire…

    Secona piazza tra gli Sbalasci per l’arbitro Rizzoli, l’arbitro di Inter – Palermo, il quale ha preso degli abbagli clamorosi su alcuni episodi cruciali: non vede il tocco di mano di Thiago Motta in area e di conseguenza non fischia un rigore al Palermo; la punizione su Lucio, dalla quale poi verrà su cross di Maicon il gol del pareggio di Pazzini, è alquanto dubbia, ma sembra che il difensore dell’Inter accentui la caduta; infine il rigore decretato a favore dell’Inter non andava fischiato poichè Pazzini commette per primo fallo su Munoz, il quale poi lo spinge provocando così il rigore. Decisioni che lasciano un pò perplessi gli addetti ai lavori, che potrebbe scatenare reazioni sulla “tutela” delle big.

    Ultima piazza per la Fiorentina, apparsa molle e noiosa sul campo della Lazio. Una stagione fino a questo momento deludente per la Viola, la quale ha deluso le aspettative di tutti nonostante abbia una rosa di buon livello. Nella gestione Mihajlovic pochissime volte abbiamo assistito a prestazioni eccellenti come quelle con Prandelli sulla panchina viola. Che i tifosi lo rimpiangano?

  • Liscio e Sbalascio: Udinese “piccolo” Barcellona, botte in Bologna – Lazio

    Liscio e Sbalascio: Udinese “piccolo” Barcellona, botte in Bologna – Lazio

    Consueto appuntamento settimanale con la nostra rubrica “Liscio e Sbalascio”, col quale andremo a trattare i protagonisti di giornata, sia in positivo che in negativo:

    Al primo posto troviamo ancora una volta l’Udinese, ormai vera rivelazione di questa stagione. Dopo aver rifilato lezioni di calcio a Milan e Genoa, a cadere sotto i colpi dei friulani sono stati i campioni d’Italia e del Mondo, l’Inter. La squadra nerazzurra è stata letteralmente schiantata dai bianconeri del Friuli, guidata da mister Guidolin e capitan Di Natale, ancora una volta a segno (44 reti in 55 partite, media da Pallone d’Oro), ma a meravigliare è stata la facilità dei giovani di casa Pozzo (i vari Armero, Asamoah, Benatia, Sanchez…) di giocare a pallone con tale personalità da far invidia a un veterano. E noi azzardiamo un paragone importante come quello di piccolo Barcellona…

    Il secondo gradino del podio se lo merita Lavezzi, il quale si è reso protagonista di una gara perfetta condita da un pregievole gol di tacco e un assist per il suo “gemello” Cavani. Partita da vero numero 10, che sulle spalle del Napoli manca dai tempi di Diego Armando Maradona e che lo stesso Pibe de Oro ha espressamente richiesto alla società azzurra di consegnarlo proprio al “Pocho”.

    Terza piazza per Sebastian Giovinco, la “Formica atomica” che nelle ultime uscite sembra essersi ripreso il Parma in mano avendo siglato 3 gol in 3 partite (2 delle quali con la “sua” Juventus). Le punizioni, sono ormai un marchio di fabbrica per il piccoletto gialloblù, lui che nelle stagioni trascorse a Torino doveva essere l’erede di Del Piero, e invece è stato spedito in prestito altrove…

    Primo posto tra i peggiori la rissa avvenuta in Bologna – Lazio, episodio ripugnante da censurare assolutamente. Sputi, insulti, pugni e calci, ma che sport è questo? Si parla tanto di fair-play, di lanciare messaggi positivi per i ragazzi, e quasi sempre si pensa a fare a botte e insultare gli avversari. Speriamo che il giudice sportivo li stanghi per un bel pò di giornate, perchè quanto visto ha dell’incredibile. Siamo stufi di vedere queste cose, il calcio è divertimento!

    Secondo posto tra gli Sbalasci va a Krasic, che dopo aver ricevuto tanti onori a inizio stagione, ha ora il merito di aggiudicarsi i suoi oneri. Il serbo sembra essere stanco, non è più decisivo come nelle giornate precedenti, e addirittura è stato sostituito ai primi minuti del secondo tempo. Doveva essere l’arma in più di questa (brutta) Juve di inizio anno, invece ha subito una brusca involuzione, che ne sta condizionando il rendimento. Gli serve un pò di riposo.

    Ultimo posto va a Pellegrino. Sia chiaro, non è per essere ripetitivi, ma proprio una settimana fa avevamo detto che in questo torneo l’errore ci può stare (il rocambolesco autogol contro la Roma), ma farne addirittura 2 in una settimana ha veramente dell’incredibile. E’ suo il gol (nella porta sbagliata) che fa crollare il muro messo in piedi da Antonioli condannando così il suo Cesena a un’altra sconfitta, anche se a fine gara arriverà il bel gol di Ibrahimovic. Frastornato.