Tag: lisandro lopez

  • Juventus colpo last minute Lopez o Belfodil

    Juventus colpo last minute Lopez o Belfodil

    Juve ferma sul mercato? Non proprio! La società bianconera, dopo un gennaio deludente che ha visto il club uscire dalla Coppa Italia e ridursi il distacco dalle inseguitrici, vuole regalare al tecnico Antonio Conte, una punta in grado di finalizzare le varie occasioni da rete create durante le partite. L’arrivo di Anelka non ha suscitato grande entusiasmo (si aspettavano la folla all’aeroporto?) e Peluso sta deludendo non poco (arrivato per sostituire Asamoah, autore di sei mesi eccezionali, e ritrovatosi ad occupare il ruolo di terzo centrale a sinistra). Per questo motivo, le ultime ore di mercato vedranno una Juventus super attiva. L’obiettivo è uno tra Lisandro Lopez e Ishak Belfodil. Il nome del francese del Parma è uscito fuori in nottata e si tratterebbe di un investimento per il presente ma soprattutto per il futuro.

    La punta del Lione invece è un obiettivo ormai datato e si cercherà fino all’ultimo di trovare un accordo con la società francese per acquistarlo in prestito.

    Belfodil, nuovo obiettivo della Juventus © Dino Panato/Getty Images
    Belfodil, nuovo obiettivo della Juventus © Dino Panato/Getty Images

    PRESENTE o FUTUROLopez o Belfodil, l’usato sicuro o la punta del futuro, il bomber d’aria di rigore oppure l’attaccante mobile? La differenza tra i due giocatori è netta. Il primo, più statico, più bomber, il secondo più agile, capace di giocare su tutto il fronte d’attacco. Resta da capire cosa serve davvero al tecnico bianconero che a più riprese si è lamentato per una certa difficoltà nel finalizzare le tante occasioni create.

    TRATTATIVA CON IL PARMA – La società ducale valuta Belfodil circa 15 milioni di euro e la Juventus sarebbe pronta ad inserire nella trattativa Fabio Quagliarella, che dopo un litigio con Angelo Alessio (molti di voi lo ricorderanno, un battibecco subito dopo una sostituzione) non ha più visto il campo. L’attaccante napoletano non sarebbe convinto della destinazione emiliana, rischiando così di far saltare la trattativa prima ancora di iniziare. E’ più probabile che questo affare venga intavolato a partire da giugno.

    LOPEZ – Per l’attaccante argentino, il Lione non abbassa le pretese. Prestito gratuito con obbligo di riscatto (legato alle presenze) da 8 milioni di euro. La Juventus valuta il giocatore esattamente la metà e non sembra disposta ad alzare la propria proposta (riscatto da 4, massimo 4.5 milioni).

    Qualcosa andrà fatta, l’arrivo di Anelka difficilmente migliorerà la percentuale di realizzazione sulle azioni create. Infatti, l’ex attaccante del Chelsea è tutto tranne che un bomber…

  • Juve, affare Lisandro Lopez ad un passo

    Juve, affare Lisandro Lopez ad un passo

    Dopo l’annuncio dell’arrivo, previsto per la prossima stagione, di Fernando Llorente, la Juve sta per chiudere un’altra operazione per ciò che riguarda il reparto offensivo. Ma stavolta si parla di un rinforzo per l’immediato e che, cosa da non sottovalutare, sarebbe utilizzabile anche in Champions League. I bianconeri infatti sono ad un passo da Lisandro Lopez, 30enne attaccante attualmente al Lione. Già nei giorni scorsi le squadre avevano intavolato una trattativa che nelle ultime ore sembra aver subito un’accelerata di non poco conto. Le parti stanno discutendo sulla formula: la Juventus punta ad un prestito con diritto di riscatto a giugno. Il Lione invece punta su un prestito oneroso con obbligo di riscatto. E sono questi i nodi, che appaiono comunque superabili, della trattativa. I bianconeri infatti potrebbero mettere sul piatto 800 mila euro per il prestito fissando poi un riscatto di 9 milioni a giugno nel caso in cui si vorrà puntare ancora sull’argentino.

    Lisandro Lopez ad un passo dalla Juventus © FRED DUFOUR/AFP/Getty Images
    Lisandro Lopez ad un passo dalla Juventus © FRED DUFOUR/AFP/Getty Images

    I francesi potrebbero quindi gradire questa formula considerando che il contratto di Lopez scadrà nel 2014 e dunque a giugno si entrerà nell’ultimo anno di contratto, cosa che costringerà di fatto il club transalpino ad abbassare le pretese economiche. La sensazione è che le possibilità che l’affare vada in porto sono tante, in primis poiché la Juve si assicurerebbe cosi un giocatore di esperienza internazionale, cosa che serve in Europa, senza un esborso immediato particolarmente alto.

    Il Lione invece incasserebbe subito una cifra vicina al milione per il prestito e potrebbe monetizzare di più in estate. Considerando poi che il rendimento dell’argentino, giocatore molto gradito ad Antonio Conte, non è stato dei migliori in quest’annata, anche sul piano tecnico non sembrano esserci grossi ostacoli da parte dei francesi. L’eventuale arrivo dell’ex giocatore del Porto sbarrerebbe definitivamente le porte a Didier Drogba, altro giocatore nel mirino di Beppe Marotta da diverse settimane.

  • Lisandro Lopez saluta Lione, Juve in agguato?

    Lisandro Lopez saluta Lione, Juve in agguato?

    La scadenza del mercato di riparazione si avvicina ed i tempi stringono per la Juventus al fine di provare a rinforzare il reparto offensivo, in particolar modo dopo i problemi fisici di Quagliarella che non è stato convocato per il match di questa sera, che si sommano al problema “cronico” di Mirko Vucinic al tendine, che lo ha costretto diverse volte a dare forfait per ragioni precauzionali. I nomi sul taccuino di Beppe Marotta sono, come noto, quelli ormai impossibili da raggiungere di Drogba e di Llorente (almeno per Gennaio), oltre che di Immobile, Gabbiadini e Borriello, ma in queste ore spunta anche la pista che conduce all’attaccante argentino Lisandro Lopez del Lione, confermata dalla rivelazioni del compagno di squadra Michel Bastos, a proposito del fatto che Lisandro Lopez abbia deciso di restituire la fascia da capitano della squadra francese.

    Lisandro Lopez saluta il Lione. Juve in agguato? | © SEBASTIEN BOZON/AFP/Getty Images
    Lisandro Lopez saluta il Lione. Juve in agguato? | © SEBASTIEN BOZON/AFP/Getty Images

    A ben vedere, lo stesso Michel Bastos ha confermato il fatto che non sia a conoscenza delle ragioni precise per cui l’attuale compagno di squadra abbia restituito la fascia da capitano, aggiungendo che, anche senza fascia, resta comunque uno dei leader dello spogliatoio, ma in ogni caso si tratta di un “segnale” comunque significativo in chiave mercato, che potrebbe appunto condurre al fatto che le trattative attorno a lui potrebbero essere frenetiche in particolar modo nelle ultime settimane prima del “gong” finale.

    Un altro “segnale” importante giunge, poi, dallo stesso Lisandro Lopez che dopo il match terminato 0-0 tra il Lione e l’Evian ha compiuto un giro di campo a “salutare” i tifosi, che lo hanno ricambiato tributandogli una standing ovation a mò di addio.

    Per avere la conferma di ciò sarà necessario attendere probabilmente l’inizio della prossima settimana, quando la Juventus potrebbe annunciare il suo arrivo, oltre che le caratteristiche dell’accordo che, finora, non sembrava promettere una conclusione positiva considerando le smentite molto nette da parte del presidente del Lione Aulas, che si opponeva al prestito secco del suo attaccante. In ogni caso, comunque, se arrivasse alla Juventus Lisandro Lopez non potrà essere schierato in Champions League.

  • Inter, chi è il vice Milito, tra Borriello e Lisandro Lopez?

    Inter, chi è il vice Milito, tra Borriello e Lisandro Lopez?

    Dopo la roboante vittoria con il Pescara, l’entusiasmo del gruppo e del tecnico dell’Inter Andrea Stramaccioni ha contagiato anche il presidente Massimo Moratti, convinto di dover regalare al proprio tecnico l’ultimo rinforzo a pochissimi giorni dalla chiusura del mercato estivo. Il nome del mister x che dovrebbe dare il cambio a Diego Milito inizia a prendere forma nelle ultime ipotesi sempre più plausibili, nei nomi di Marco Borriello, Sergio Floccari, o nelle suggestioni più complicate di Lisandro Lopez del Lione o Abel Hernandez del Palermo. Nonostante gli enormi sforzi finanziari per i numerosi acquisti, e gli ultimi tre arrivi in simultanea di Cassano, Gargano e Pereira, Branca dovrebbe chiudere il cerchio incassando denaro fresco dalle cessioni di Julio Cesar (con il risparmio sull’ingaggio lordo del portiere) ormai ufficialmente pronto per difendere i pali del Qpr, e l’addio sempre più vicino di Maicon in direzione Manchester City, nonostante le smentite e i bluff di Roberto Mancini.

    Lisandro Lopez © JEFF PACHOUD/AFP/GettyImages
    L’imperativo categorico a questo punto nella rosa dell’Inter, è inserire un giocatore che non possa rovinare gli equilibri che si sono creati, riuscendo a prendere il ruolo di vice Milito, considerando come il Principe non sia di certo più un giovincello. La ricerca è partita da tempo, e con il prestito secco di Samuele Longo all’Espanyol ora è il momento di concretizzare l’affare, scegliendo l’uomo giusto che ha richiesto lo stesso Stramaccioni. Occhio però, perché l’Inter non vuole svenarsi economicamente, cercando l’occasione last minute come il passato recente insegna (Sneijder e Zarate gli esempi più lampanti), o optando per un prestito come nel caso di Marco Borriello della Roma. Il calciatore giallorosso è ormai da tempo con le valigie in mano, resta solo da capire la sua prossima destinazione. L’Inter gradirebbe il suo approdo alla Pinetina, ma solo in caso di un prestito e magari accollandosi parte dello stipendio del calciatore. Rimane da capire se a Trigoria accetteranno la proposta.

    In alternativa si fanno i nomi di Floccari, sul quale sarebbe già da tempo il Bologna, e quello di Lisandro Lopez, attaccante di peso e di qualità in forza al Lione. Rimangono molti dubbi sulla buona riuscita della trattativa considerando come il costo del cartellino dell’attaccante argentino si aggiri intorno ai 15 milioni di euro, cifra inavvicinabile per la nuova politica monetaria nerazzurra. A questo punto rispunta fuori il nome di Abel Hernandez del Palermo, su cui avrebbe posto già tempo fa il suo veto negativo il presidente rosanero Maurizio Zamparini, dichiarandolo incedibile. Forse l’inserimento di qualche contropartita tecnica adeguata potrebbe dar vacillare le idee decise di Zamparini, convincendolo a rinunciare al suo gioiello migliore dopo Cavani e Pastore, anch’essi dichiarati incedibili all’epoca. La storia si potrebbe ripetere?

    Rimangono ancora pochi giorni per capire quale sia il volto di questo mister X per l’attacco. Gira e rigira vuoi vedere che il vice Milito potrebbe essere già in rosa, con Palacio che risponderebbe precisamente all’identikit del calciatore richiesto da Stramaccioni? Dopotutto inserendo in pianta stabile Coutinho o Cassano vicino a Sneijder, sarebbero proprio Palacio e Milito a darsi il turn over per l’unico posto libero da prima punta.

  • Argentina, l’Arsenal Sarandì vince il campionato clausura

    Argentina, l’Arsenal Sarandì vince il campionato clausura

    Mentre in Europa siamo impegnati con Euro 2012, in Sud America è tempo di verdetti nel campionato argentino. Dopo la promozione in prima divisione del River Plate, avvenuta grazie alla vittoria di sabato firmata David Trezeguet, nella giornata di ieri si è concluso il campionato clausura argentino e a trionfare per la prima volta è stato l’Arsenal de Sarandì, club del sud di Buenos Aires. Mai infatti l’Arsenal aveva vinto un titolo nazionale prima di ieri quando nell’ultima giornata del clausura ha battuto il Belgrano per 1-0 grazie alla rete al 27′ di Lisandro Lopez, giovane difensore classe 1989 che vanta anche due presenze nella nazionale argentina. I neo campioni di Argentina hanno approfittato del passo falso del Tigre, che ha pareggiato 2-2 con l’Independiente, mentre i campioni del torneo d’apertura ovvero il Boca Juniors hanno perso con l’All Boys e chiuso al terzo posto in classifica a pari merito tra l’altro con il Velez Sarsfield (ex squadra di Ricky Alvarez e Maxi ‘nano’ Moralez), che aveva trionfato nel clausura 2011.

    Festa Arsenal Sarandì dopo la vittoria del clausura 2012 © MARCELO CAPECE/AFP/GettyImages
    Vittoria storica e meritata quindi per il club di Sarandì, che ha chiuso il clausura con 38 punti in classifica 2 punti in più del Tigre e 5 in più di Boca Juniors, Velez Sarsfield e All Boys. La vittoria nel clausura 2012 è soprattutto merito del rendimento casalingo del club di Sarandì. Infatti nelle 10 partite giocate allo stadio “El Viaducto” i ragazzi allenati da Gustavo Alfaro non hanno mai perso ottenendo ben 24 punti sui 30 disponibili frutto di 7 vittorie e 3 pareggi. Saranno contenti dello storico titolo conquistato ieri alcuni giocatori che in passato hanno giocato nelle file dell’Arsenal prima di arrivare in Italia. German Denis è uno di questi perchè nel 2003/2004 e 2004/2005 ha giocato e totalizzato 54 presenze e 13 gol con la maglia del club di Sarandì. Lo stesso vale per El Papu Gomez, attualmente al Catania. L’attaccante del club siciliano infatti è cresciuto nelle giovanili dell’Arsenal de Sarandì prima di approdare nella prima squadra dove ha giocato dal 2004 al 2008.

    Non solo festa in Argentina visto che sempre ieri un grande giocatore argentino ha dato il suo addio al calcio giocato. Stiamo parlando di Juan Sebàstian Veron, centrocampista argentino che ha militato in Italia con le maglie di Samp, Parma, Lazio, Inter e in Europa con quelle di Chelsea e Manchester United. La sua carriera è finita là dove era cominciata ovvero all’Estudiantes, dove ieri i suoi tifosi gli hanno riservato una lunga standing ovation e una pioggia di applausi che hanno generato in Veron una grande commozione. Ecco le sue parole: “Non è una giornata triste, al contrario. Sono felice di ritirarmi indossando la maglia della squadra che ho sempre amato e con cui ho vinto tanto. La vita, così come il calcio, è fatta di cicli, e il mio si è concluso nel migliore dei modi”. Prima di chiudere la carriera in Argentina, Veron ha vinto e tanto con diverse maglie in Europa. Splendidi gli anni col Parma dove ha vinto una Supercoppa italiana, una Coppa Uefa e una coppa Italia come del resto è splendida l’annata 1999/2000 giocata con la maglia della Lazio e culminata con la vittoria dello scudetto. Negli ultimi sei anni è tornato a vestire la maglia del club che l’ha cresciuto e fatto conoscere al mondo e non dimentichiamo i successi ottenuti dall’Estudiantes anche grazie a lui (2 campionati Apertura 2006 e 2010 e 1 Coppa Libertadores nel 2009). Il calcio argentino e non solo ha perso ieri un grande interprete.

  • Champions League, Lione Apoel. Lisandro decisivo?

    Champions League, Lione Apoel. Lisandro decisivo?

    Allo Stade de Gerland va in scena l’andata degli ottavi di finale fra Lione Apoel. I francesi affrontano l’esame cipriota. Gli isolani vogliono continuare la favola che gli ha visti protagonisti durante il girone d’andata, diventando la squadra rivelazione dell’edizione di quest’anno. Il tecnico dei padroni di casa non si fida e chiede una prova di maturità alla sua squadra. Jovanovic invece, allenatore dell’Apoel, sembra intenzionato a non cambiare l’assetto tattico spregiudicato che ha consentito ai ciprioti di ottenere una leggendaria qualificazione alla fase finale del torneo. I pronostici sono tutti a favore dei transalpini, ma la Champions League si è sempre contraddistinta come la competizione più imprevedibile, il Lione è avvisato.

    QUI LIONE – I “miracolati”, con Zagabria divenuta in questi ultimi mesi meta di pellegrinaggio da parte dei tifosi francesi, hanno ormai impresso l’inno della Champions League, avendovi partecipato quasi ininterrottamente dai primi anni 2000. Il tecnico Remi Garde schiererà il classico 4-4-2. In porta Lloris, difesa composta dalla coppia centrale Lovren-Konè, terzini Reveillere e Cissocko. A centrocampo sarà lo svedese Kallstrom a prendere per mano le redini del gioco, affiancato dal talentuoso Gonalons. Sulle fasce l’allenatore dei transalpini schiera Bastos e Briand, mostrando la chiara volontà di proporre un atteggiamento ultra-offensivo.  In attacco la coppia titolare Gomis-Lisandro, con l’argentino pronto a trascinare la propria squadra ai quarti.

    lisandro lopez | © PHILIPPE MERLE/AFP/Getty Images

    QUI APOEL – Sebbene le dichiarazioni di Jovanovic lascino immaginare un Apoel guerriero e pronto a fare la partita in terra francese, con ogni probabilità lo spregiudicato 4-2-3-1 si rimodellerà in un più attendista 4-5-1. Gli isolani dovranno dimostrare di aver appreso particolarmente bene la lezione storica dell’invincibile linea Maginot, cercando di replicare allo Stade de Gerland, in quella che è la partita più importante di tutta la storia calcistica dell’Apoel Nicosia. Chiotis è chiamato a difendere i pali della squadra cipriota, con Poursaitidis e Solomou terzini. Paulo Jorge farà coppia con Marcelo Oliveira in posizione centrale. I due di centrocampo saranno Nuno Morais ed Helio Pinto, Charalambides esterno di destra mentre sulla corsia opposta il macedone Trickovski. Dietro l’unica punta Ailton, l’Apoel schiera il trequartista centrale Manduca.

    Probabili formazioni Lione Apoel

    Lione (4-4-2): Lloris, Reveillere, Koné, Lovren, Cissocko, Briand, Gonalons, Kallstrom, Bastos, Lisandro, Gomis.
    Panchina: Valverde, Dabo, Cris, Ederson, Gourcuff, Grenier, Lacazette. Allenatore: Garde

    Apoel (4-2-3-1): Chiotis, Kaka, Boaventura, Adorno, Alexandrou, Satsias, Solari. Allenatore: Jovanovic

     

  • Real Madrid – Lione: ultime e probabili formazioni

    Real Madrid – Lione: ultime e probabili formazioni

    La forza di Josè Mourinho per sconfiggere la maledizione degli ottavi di Champions League. Tra poco più di un’ora il Real Madrid ospiterà al Bernabeu il Lione nel return match di coppa alla ricerca del lascia passare per i quarti lontani da Madrid ormai da cinque stagioni.

    L’1-1 dell’andata mette i madrileni in leggero vantaggio ma come ha spesso dimostrato il Lione è una squadra propensa alle imprese e sopratutto abile a giocare quando può agire di rimessa. Mou può contare sul rientro di Cristiano Ronaldo e sullo stato di forma di Benzema.

    Puel recupera Lisandro Lopez ma dovrà fare a meno di Bastos, il brasiliano verrà sostituito da Briand nell’ormai consueto 4-2-3-1.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo, Xabi Alonso, Khedira, Di Maria, Ozil, Cristiano Ronaldo, Benzema. A disposizione: Adan, Arbeloa, Garay, Albiol, Diarra, Granero, Adebayor. All:Mourinho

    Lione (4-2-3-1):
    Lloris, Revelleire, Cris, Lovren, Cissokho, Toulalan, Kallstrom, Delgado, Gourcuff, Briand, Lisandro Lopez. A disposizione: Vercoutre, Gassama, Diakhitè, Gonalons, Pjanic, Lacazette, Gomis. All: Puel

  • Lione – Real Madrid: Mou “Facciamo un gol in più e passiamo il turno”

    Lione – Real Madrid: Mou “Facciamo un gol in più e passiamo il turno”

    Stasera in campo torna l’Europa che conta con uno scontro già riproposto lo scorso anno tra Real Madrid e Lione. Stavolta però sulla panchina dei galacticos siede lo Special One Jose Mourinho, l’uomo dei dettagli che vede nella Champions League il suo “habitat naturale”. Il Real Madrid da 6 anni non raggiunge i quarti di finale e nemmeno l’esborso stratosferico della precedente gestione con gli acquisti maxi milionari di Ronaldo Kaka e soci ha portato i risultati attesi, con l’eliminazione già agli ottavi di finale proprio da parte del Lione. Le statistiche non sorridono agli spagnoli che in 6 sfide dirette contro i francesi ne hanno perse 3 e pareggiate altrettante a dimostrazione di come la sfida sia tutt’altro che facile.

    Josè in conferenza stampa ha curato tutto nei minimi dettagli, professando un silenzio stampa riguardo l’undici da schierare, dichiarando come stavolta la formazione “la conosco soltanto io”, ha detto ai giornalisti, lasciando molti dubbi sullo schieramento iniziale.

    “Non è cambiato niente, abbiamo parlato stamattina ed analizzato il nostro avversario. – ha aggiunto il tecnico portoghese- Abbiamo bisogno di tempo per mettere in pratica le parole, il Lione è una buona squadra. Tanti nuovi giocatori si sono integrati nel nostro gruppo, non erano qui lo scorso anno e quindi non ci sarà l’aspetto psicologico. Marcheremo un gol in più e passeremo il turno. Sappiamo che il Lione è un avversario tosto, con esperienza, e che abbiamo già incontrato più volte. Le statistiche esistono perché possano arrivare ad un termine. Le lasciamo nel passato e pensiamo al presente. Siamo pronti e ci aspettano due gare impegnative. Siamo il Real Madrid, i campioni dei campioni nella storia d’Europa. E’ una pressione, ma anche un valore da dover difendere. Dobbiamo superare gli ottavi di finale, è da sei anni che non accade. Una barriera simile l’ho abbattuta anche all’Inter, dove poi ho riportato la Champions dopo 50 anni”.

    I continui riferimenti ai nerazzurri faranno sicuramente piacere ai suoi ex tifosi italiani, ma soprattutto hanno il compito di  motivare una squadra che troppe volte in questi ultimi anni è stata ridimensionata nella cornice europea.

    Il dubbio principale sulla formazione dei blancos è quello relativo al ballottaggio tra Adebayor che parte leggermente in vantaggio rispetto a Benzema (ex Lione).  Lo schieramento dovrebbe essere più difensivista rispetto al normale con una linea di centrocampo composta da  Khedira, Xabi Alonso e Lassana Diarra, sacrificando l’esterno argentino Di Maria.In difesa dovrebbe esserci Arbeloa più che Ramos. Infine un dettaglio su Cristiano Ronaldo che essendo diffidato deve far attenzione alle ammonizioni per non saltare la gara di ritorno.

    Il tecnico del Lione Puel parla di Josè facendogli i complimenti: “E’ ovviamente uno dei migliori acquisti del Real ma non possiamo dimenticare la grande qualità dei giocatori che sono arrivati . Sappiamo che è un allenatore capace di far funzionare le sue squadre, il Real mi sembra più equilibrato rispetto allo scorso anno e le sue stelle riescono a esprimersi”.

    Sfortunata la squadra francese per l’assenza di Lisandro Lopez, poiché l’attaccante argentino ex Porto, si è infortunato calciando un pallone durante la sessione di allenamento. Un’assenza di peso come spiega il tecnico Puel in conferenza stampa: “Ci mancherà davvero molto Lisandro. Tanto più che si tratta di un match troppo importante. Può raggiungere il suo miglior livello molto velocemente e sa trainare la squadra. Mancherà in questa partita, è un dato di fatto. Ma abbiamo altri giocatori che sono disponibili e in forma”.

    Al posto di Lisandro Lopez dovrebbe giocare Delgado con Bastos a insidiare il reparto difensivo degli spagnoli.

    La parola al campo per una partita che segnerà in un modo o nell’altro il destino dell’allenatore più discusso e chiacchierato degli ultimi anni!

  • Tris di Olic al Lione, Bayern Monaco in finale di Champions

    Tris di Olic al Lione, Bayern Monaco in finale di Champions

    Il Bayern Monaco è la prima finalista di questa edizione della Champions League: i bavaresi, che tornano in finale 9 anni dopo il successo di San Siro contro il Valencia, dominano allo stadio de Gerland sui padroni di casa del Lione in una partita in cui non c’è mai stata storia vincendo, meritatamente, per 3-0 e trascinati da Olic autore della tripletta che manda al tappeto i francesi.

    Senza Ribery squalificato (domani si saprà se il fantasista francese potrà giocare la finalissima), gli uomini di Van Gaal, forte dell’1-0 dell’andata, annientano la squadra allenata da Puel con estrema facilità sfiorando il gol dopo solo 2 minuti di gioco con Muller che, servito in area dal protagonista assoluto del match Olic, non inquadra la porta mandando di pochissimo a lato. I tedeschi pressano bene togliendo ossigeno al cervello dei portatori di palla francesi e si procurano numerosi spazi muovendosi in perfetta sincronia.
    Al 26′ la rete del vantaggio: l’azione parte sempre dai piedi di Robben che da in profondità per Muller, l’attaccante a sua volta serve in mezzo Olic che disorienta Cissokho e in girata mette alle spalle di Lloris. La reazione del Lione è tutta in una conclusione al volo di Bastos che spreca malamente un ottimo assist di Lisandro Lopez.

    Nella ripresa va in scena lo stesso film: Lione disorganizzato e Bayern pungente. Ci provano Schweinsteiger e Robben ma senza fortuna, a complicare la vita dei francesi ci si mette anche Cris che si fa espellere in maniera ridicola da Busacca: il difensore viene prima ammonito e poi applaude ironicamente il direttore di gara che gli sventola il secondo giallo mandandolo negli spogliatoi. E con una voragine lasciata in difesa i bavaresi dilagano: al 66′ Olic fa 2-0, poi chiude i conti 11 minuti più tardi con un perfetto colpo si testa su assist di Lahm. Nel finale Altintop sfiora il poker.
    Da elogiare l’incitamento nonostante l’eliminazione e la brutta sconfitta, anche sul punteggio di 3-0, dei tifosi francesi verso i propri beniamini che comunque si possono ritenere soddisfatti per aver centrato per la prima volta nella loro storia la semifinale di Champions League.

    Il Bayern stacca così il biglietto per Madrid, teatro della finale, e aspetta di conoscere la sua avversaria in finale. Sarà l’Inter di Mourinho o il Barcellona di Messi? I nerazzurri partono con il vantaggio di 3 reti a 1 conquistato a San Siro nella gara di andata. Per la risposta bisognerà attendere ancora un giorno.

    Il tabellino
    LIONE – BAYERN MONACO 0-3
    26′ Olic, 66′ Olic, 77′ Olic
    LIONE (4-2-3-1): Lloris; Reveillere, Cris, Boumsong, Cissokho (46′ Gomis); Gonalons, Makoun; Govou, Delgado (67′ Pjanic), Bastos; Lisandro (79′ Ederson).
    A disposizione: Vercoutre, Anderson, Gassama, Kallstrom.
    Allenatore: Puel.
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt; Lahm, Van Buyten (46′ Demichelis), Badstruber, Contento; Robben (75′ Klose), Van Bommel, Schweinsteiger (78′ Alaba), Altintop; Muller, Olic.
    A disposizione: Rensing, Gorlitz, Gomez.
    Allenatore: Van Gaal.
    Arbitro: Busacca
    Ammoniti: Gonalons (L), Altintop (B)
    Espulsi: Cris (L)

  • Champions League: il Bayern colpisce ancora con Robben, battuto il Lione 1-0

    Champions League: il Bayern colpisce ancora con Robben, battuto il Lione 1-0

    Non ci sono più aggettivi per descrivere questo formidabile giocatore: Arjen Robben firma il gol della vittoria nella gara d’andata della semifinale di Champions League consentendo al suo Bayern Monaco di battere il Lione per 1-0 ipotecando così la finale di Madrid.

    All’Allianz Arena di Monaco di Baviera si mette subito male per i padroni di casa che perdono per espulsione Ribery reo, secondo il direttore di gara Rosetti, di essere andato sulle gambe di Lisandro Lopez volontariamente. Da qui in poi ci si aspetta un Lione intraprendente ma che non va oltre un tiro dalla lunga distanza di Kallstroem che chiama al difficoltoso intervento Butt.

    La ripresa è tutta di marca bavarese: la pressione degli uomini di Van Gaal aumenta, seppur con un uomo in meno, e con Pranjic e Schweinsteiger vanno vicini al gol del vantaggio. Poi l’ingenuità di Toulalan che si fa ammonire per due volte nel giro di pochi minuti vanificando la superiorità numerica dei francesi e che spalanca le porte all’eroe della serata Robben che sale in cattedra regalando il gol vittoria al Bayern: come al solito l’esterno olandese si accentra dalla destra e lascia partire un sinistro, dalla stessa zolla dalla quale aveva castigato la Fiorentina, che sorprende Lloris. Un gol che ormai sta diventando abitudine per il numero 10 dei bavaresi.
    Da li in poi il Bayern controlla la gara, anzi rischia anche di raddoppiare ancora con Robben ma questa volta l’estremo difensore transalpino si fa trovare pronto.
    Ritorno tra sette giorni al De Gerland per decretare la finalista che incontrerà, con molta probabilità, l’Inter di Mourinho.

    Il tabellino
    BAYERN MONACO – LIONE 1-0
    69′ Robben
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt; Lahm, Demichelis, Van Buyten, Contento; Schweinsteiger, Pranjic (63′ Gomez), Robben (85′ Altintop), Muller; Ribery, Olic (46′ Tymoshchuk).
    A disposizione: Rensing, Gorlitz, Alaba, Klose.
    Allenatore: Van Gaal.
    LIONE (4-2-3-1): Lloris; Reveillere, Cris, Toulalan, Cissokho; Gonalons, Kallstrom; Ederson (70′ Bastos), Pjanic (56′ Makoun), Delgado (79′ Govou); Lisandro.
    A disposizione: Vercoutre, Anderson, Gassama, Gomis.
    Allenatore: Puel.
    Arbitro: Rosetti
    Ammoniti: Pranjic (B), Bastos (L)
    Espulsi: Ribery (B), Toulalan (L)