Il presidente Lillo Foti non ha perso tempo per programmare il ritorno nella sua Reggina in A, per la panchina si è affidato alle mani esperte di Walter Novellino per dimostrara appunto la voglia di ritornare nel calcio che conta nel suo palmares infatti si annoverano ben quattro promozioni dalla B alla A, con Venezia (1998), Napoli (2000), Piacenza (2001) e Sampdoria (2003). Rescisso il contratto con Corradi, si è scatenata un asta attorno al pezzo forte degli amaranto Edgar Barreto: seguito da Fiorentina, Genoa e Lazio in serie A ma anche all’estero ha forti estimatori, anche lui lascerà lo stretto per confrontarsi in nuovi obiettivi. Potrebbe invece tornare in Calabria, Nicola Amoruso amato dal pubblico della Reggina dopo un anno in chiaro scuro tra Torino e Siena potrebbe rinascere ed esser utile alla causa amaranto, con lui a formare una coppia d’attacco di ex amati in Calabria, Foti starebbe pensando di riportare Davide Possanzini un eroe per i calabresi dei primi anni di serie A.
da:strill.it
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La Reggina riparte da Novellino: è ufficiale.
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Il 13° gol di Zarate condanna la Reggina alla B
La Serie A perde la Reggina: nell’anticipo della 37° Giornata vi è il secondo verdetto matematico: dopo lo scudetto dell’Inter la settimana scorsa è la Reggina che a raggiungere un altro traguardo ma in negativo questa volta: la retrocessione. I calabresi non sono mai sembrati in grado di poter vincere contro la Lazio pur creando diverse buone occasioni. La Lazio ha giocato ad intermittenza ma creando di volta in volta pericoli alla porta di Puggioni. Il gol arriva grazie all’ennesima prodezza di Mauro Zarate abile a coincretizzare un verticalizzazione di Dabo.
IL TABELLINO
LAZIO-REGGINA 1-0 26′ pt Zarate
Lazio (4-4-2): Carrizo; De Silvestri, Rozenhal, Diakité, Kolarov; Lichtsteiner, Dabo (13′ st Meghni), Ledesma, Foggia (3′ st Mendicino); Zarate(21′ st Kozak), Pandev. A disp.: Muslera, Tuia, Perpetuini, Del Nero. All.: D.Rossi.
Reggina (3-5-1-1): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Cirillo; Vigiani (10′ st Ceravolo), Carmona, Barreto, Barillà, Costa (6′ st Corradi); Cozza (22′ st Adejo); Brienza. A disp.: Marino, Alvarez, Hallfredsson, Viola. All.: Orlandi.
Arbitro: Gervasoni
Ammoniti: Pandev (L) Cirillo (R)Le altre partite del 37° Turno
Atalanta – Palermo
Cagliari – Inter
Catania – Napoli
Chievo – Bologna
Lecce – Fiorentina
Milan – Roma
Sampdoria – Udinese
Siena – Juventus
Torino – GenoaSquadra Punti Squadra Punti Inter
Milan
Juventus
Fiorentina
Genoa
Roma
Palermo
Udinese
Cagliari
Lazio(+1)81
71
68
67
62
57
55
54
50
50Atalanta
Sampdoria
Napoli
Siena
Catania
Chievo
Torino
Bologna
Reggina(+1)
Lecce46
44
43
43
40
37
34
33
30
29 -
Anticipo 35 Giornata: Mazarri condanna la sua ex squadra
A Marassi gioca solo la Samp: 5-0.
La Reggina sbaglia l’approccio alla partita forse sperando in un aiuto da parte dell’ex tecnico Mazzarri e che i blucerchiati avessero gia la testa alla finale di Coppa Italia. Ma sin dall’inizio si ha l’impressione che la Sampdoria sia piu in palla e vogliosa di regalar una vittoria dopo la scottante sconfitta nel derby. Dessena alla prima occasione porta i suoi in vantaggio dalla distanza, incolpevole Puggioni. I calabresi cercano di reagire con il solito Brienza ma di pericoli per Castellazzi nemmeno l’ombra. La Samp mette spesso alle corde la Reggina per i primi dieci minuti, poi gli uomini di Orlandi si fanno piu intreprendenti ma nel momento migliore rimangono in dieci per l’espulsione di Valdez per fallo da ultimo uomo su Pazzini, i calabresi non protestano ma la punizione da cui nasce l’espulsione viene battuta da Del Vecchio con palla in movimento e da una posizione diversa. La Reggina subisce il colpo e non riesce a reagire e Dessena e Del Vecchio chiudono il primo tempo sul 3-0. Nella ripresa Orlandi gioca la carta Corradi ma nemmeno il tempo di sistemarsi che il baby Marilungo firma il poker chiudendo del tutto la partita, nel finale gloria anche per Pazzini. Situazione ancor piu difficile adesso per i calabresi, il tanto osannato miracolo potrebbe non bastare.
IL TABELLINO
Sampdoria-Reggina 5-0 (1′, 31′ Dessena , 37′ Delvecchio, 46′ Marilungo, 52′ Pazzini )
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Raggi (71′ Regini); Padalino, Dessena, Palombo (65′ Franceschini), Delvecchio, Ziegler; Pazzini (60′ Mustacchio), Marilungo. A disposizione: Mirante, Ferri, Pieri, Cassano. All.: Mazzarri.
Reggina (3-5-1-1): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Santos (61′ Cirillo); Adejo, Barreto, Carmona, Barillà (46′ Corradi), Costa; Brienza; Ceravolo. A disposizione: Marino, Cozza, Hallfredsson, Viola, Vigiani. All.: Orlandi.
Arbitro: Trefoloni di Siena
Ammoniti: Stankevicius. Dessena (S)
Espulsi: 19′ Valdez (R) -
LOTTA SALVEZZA: chi la spunterà?
Chievo
35Torino
30
Bologna
29
Lecce
28Reggina
2735° Inter Bologna Torino Napoli Samp 36° Genoa Napoli Lecce Bologna Cagliari 37° Bologna Genoa Chievo Fiorentina Lazio 38° Napoli Roma Catania Genoa Siena Quattro partite al termine e ancora tutte le squadre impegnate nella lotta retrocessione hanno possibilità di salvarsi. La 34° è stata favorevole a Chievo e Reggina, i clivensi dopo gli ultimi passi falsi trovano un buon pari sul campo della Roma, il punto potrebbe esser decisivo per gli uomini di Campedelli. La Reggina ancora una volta stupisce tutti aggrappandosi alla speranza salvezza, dopo il successo ottenuto con una diretta concorrente i tifosi ricominciano a crederci mentre il presidente Lillo Foti è sempre stato sicuro delle possibilità della sua squadra. Bologna e Toro arrancano, fornendo prestazioni alterne e nella prossima giornata si affronteranno, un pareggio potrebbe condannare entrambi. Valutando gli scontri delle ultime 4 Giornate sembra almeno sulla carta che il cammino piu facile sia quello dei calabresi che incontreranno squadre che non avranno piu nulla da chiedere al campionato: le motivazioni potrebbero far la differenza. Il Lecce ha il cammino piu duro, nella prossima giornata affronterà il Napoli alla ricerca di certezze e conferme in vista della prossima stagione, poi lo scontro diretto con il Bologna e infine si scontrerà con le pretendenti al quarto posto nell’ultimo turno. Il Bologna avrà tre scontri diretti nelle prossime tre giornate prima di incontrare il Catania all’ultima giornata, potrebbe esser un vantaggio a patto che cambi l’approccio alle partite.