Tag: liga

  • Bufera Mou, il Real non vince più

    Bufera Mou, il Real non vince più

    Il Real Madrid stecca ancora. Dopo il mezzo passo falso contro il Malaga, Mourinho è costretto a incassare il secondo pareggio consecutivo, stavolta sul campo del Villareal. Parlare di crisi forse è prematuro, tra i Blancos però serpeggia un discreto nervosismo, come testimoniano le espulsioni nel finale di Sergio Ramos e Ozil che hanno raggiunto negli spogliatoi il loro tecnico, cacciato pochi minuti prima. L’ombra del Barcellona si avvicina. Nello spazio di quattro giorni i blaugrana hanno guadagnato quattro punti sui diretti rivali, e il distacco fra le due squadre è di 6 punti. Guardiola può sorridere, consapevole di poter contare sullo scontro diretto in programma fra meno di un mese per accorciare ulteriormente il gap in classifica.

    PUNIZIONE DECISIVA – Il match di ieri sera è stato la perfetta fotocopia dell’incontro di domenica contro il Malaga. Cazorla ieri, Senna oggi. Due punizioni nelle battute conclusive che hanno arrestato la marcia fin qui strepitosa della squadra di Mourinho. Quattro punti persi per strada, il loro peso specifico verrà misurato a fine campionato, nel frattempo i catalani preparano la bilancia da cui sperano di ottenere la remuntada che imperversa nell’emisfero nord occidentale della Spagna, e non solo.

    RONALDO ILLUDE – Più che illusione una vera e propria beffa. L’asso portoghese aveva siglato il momentaneo 1-0 intorno all’ora di gioco, firmando il gol stagionale numero 33 nella Liga, a una rete dal Pichici Messi. La marcatura del lusitano non è però sinonimo di tre punti, come invece accade nella sponda catalana, dove l’equazione Messi gol = vittoria viene sistematicamente applicata. La beffa deriva dal fatto che a fermare il Real nelle ultime uscite siano state due punizioni, le stesse con cui Ronaldo pare aver smarrito quel feeling magico che lo aveva consacrato nell’olimpo dei migliori specialisti. Un ossessione acuita da Marcos Senna, comandante del sottomarino giallo con cui ha affondato il Titanic blancos.

    cristiano ronaldo | © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    CORRIDA FINALE – Al pareggio del Villareal scoppia la corrida madrilena. Prima Jose Mourinho applaude ironicamente l’arbitro per il fallo, a giudizio del portoghese inesistente, che ha consentito ai padroni di casa di battere la punizione decisiva. Oltre agli applausi, l’allenatore del Real rivolge una frase ingiuriosa nei confronti del fischietto iberico, il quale non può far altro che espellerlo. Passa un minuto e Sergio Ramos viene ammonito per la seconda volta dopo un violento scontro con il brasiliano Nilmar. L’espulsione di Ramos fa scatenare il placido Ozil. Le proteste del tedesco vengono spente dal secondo cartellino rosso nel giro di pochi secondi. Il Real Madrid in nove prova ugualmente a cercare la rete della vittoria, ma ogni sforzo è vano.

    LIGA VIVA – Mancano 10 partite al termine della Liga, sei punti dividono Real e Barcellona, quanto basta per definire la remuntada catalana una mission possible. Prima della sfida di domenica scorsa contro il Malaga, i Blancos venivano da 11 vittorie consecutive, un ruolino di marcia impressionante che aveva permesso agli uomini di Mourinho di solcare un divario apparentemente incolmabile nei confronti dei blaugrana. La punizione di Cazorla ha contribuito a stravolgere le tabelle dei tifosi madrileni, i quali sognavano di presentarsi al Nou Camp il prossimo 22 aprile, già campioni di Spagna con quattro giornate d’anticipo. Fra un mese il Nou Camp potrebbe  invece trasformarsi nel peggior incubo per il Real e i suoi tifosi, Messi e Ronaldo permettendo.

    VILLAREAL REAL MADRID 1-1, HIGHLIGHTS
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  • Messi record, 234 gol. Nessuno come lui al Barcellona

    Messi record, 234 gol. Nessuno come lui al Barcellona

    Lionel Messi, grazie alla tripletta segnata al Granada ieri sera, raggiunge 234 gol in maglia blaugrana, diventando il miglior marcatore di sempre del Barcellona. Numeri strepitosi quelli della Pulce, protagonista assoluto della squadra più forte del mondo. Ennesima stagione stellare per l’argentino. Se nella Liga la squadra catalana è ancora lontana dal Real Madrid, in Champions League Messi sta trascinando i suoi compagni alla finale di Monaco. Ieri sera l’ultima magia del calciatore blaugrana, capace di riscrivere pagine storiche del calcio spagnolo e mondiale. I paragoni si sprecano, e dopo Diego Armando Maradona viene scomodata la leggenda vivente del basket, Michael Jordan, per molti anni associato ad una figura celeste più che terrena.

    POVERO GRANADA – Al Nou Camp ormai sono in pochi a sorprendersi. Segnare tre gol è ormai diventato quasi un evento comune, normale. Sì, per Messi. Anche ieri la Pulce ha dimostrato di essere il calciatore più forte in circolazione. Presto Messi dovrà servirsi di un buon architetto per costruire una nuova stanza all’interno della sua casa dove poter custodire i palloni che gli vengono regolarmente consegnati dopo una tripletta-normal. Con il successo sul Granada i catalani si sono portati a meno 5 dal Real, che dopo il passo falso di domenica contro il Malaga al Bernabeu è chiamato al riscatto sul campo del Villareal questa sera.

    RECORD – Non sappiamo se i gol di Messi saranno sufficienti agli uomini di Guardiola nel recuperare lo svantaggio nei confronti dei Blancos, di certo le reti del blaugrana continueranno ad abbattere tanti record da qui fino alla fine della sua carriera. Ieri è caduto quello di Cesar Rodriguez, che deteneva il primato di capocannoniere assoluto del Barcellona da oltre mezzo secolo. Raggiunta la quota di 234 gol, cifra impressionante se si considera che l’argentino ha totalizzato in tutto 314 presenze.

    lionel messi | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    STAGIONE PAZZESCA – Quella che si sta per concludere verrà ricordata come la stagione del Messi record. Quando mancano ancora 11 partite, il blaugrana ha già stabilito il suo personale record di segnature, con 34 centri realizzati in 27 incontri di Liga. Stesso discorso in Champions League, dove ha eguagliato il record di 12 gol fatto registrare lo scorso anno, e con tutta probabilità anche questo primato verrà presto frantumato (il Milan è avvisato). In ogni caso un record è stato già abbattuto. Infatti Messi, grazie alla tripletta di ieri, ha raggiunto le 54 marcature stagionali, superando se stesso quando l’anno scorso fu in grado di realizzare 53 gol in 55 match ufficiali. Numeri da fantascienza.

    IL JORDAN DEL CALCIO – A rendere meglio l’idea del Messi show è il soprannome affibbiatogli da Guardiola al termine dell’incontro di Liga contro il Granada. E’ il Jordan del calcio,  così il tecnico dei blaugrana ha voluto definire il calciatore considerato all’unanimità come the best player ever.  L’anno prossimo potrebbe diventare il primo ad aver conquistato per quattro anni di fila il Pallone d’oro, staccando definitivamente sua maestà Platini. L’unico trofeo che manca nel palmares di Messi è la Coppa del Mondo. L’Argentina può stare tranquilla, anche perché la Pulce è nata nel 1987. Nei primi 25 anni ha conquistato la Terra, nei prossimi 25 otterrà la leggenda?

  • Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Il Real Madrid di Mourinho sembra intenzionato a voler fare sul serio, senza concedersi nessuna distrazione e per poter mettere “fieno in cascina”, approfittando delle difficoltà delle dirette concorrenti, in particolar modo degli acerrimi rivali blaugrana. Pertanto, i blancos madrileni, ieri hanno archiviato la pratica Levante, e con i tre punti conquistati hanno portato a più dieci il loro vantaggio in classifica sul Barcellona.

    Una vittoria, quella delle merengues, sotto il segno di Cristiano Ronaldo, che pare rinato, e che ieri ha trascinato i suoi alla vittoria per 4-2, conquistata in rimonta, dopo esser andato sotto di una rete siglata da Cabral. E’ stato del portoghese il rigore che ha riportato la gara in parità sul finire del primo tempo, consentendo alle merengues di affrontare il ritorno dagli spogliatoi con un diverso spirito: ma è nella ripresa che Crisitiano Ronaldo si scatena, realizzando prima il gol del vantaggio, poi la rete del 3-1 che vale la sua personale tripletta. Il 3-2 per il Levante è stato firmato da Konè, ma a nulla è valso, soprattutto alla luce delle notevoli difficoltà della sua squadra, in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo a causa dell’espulsione di Vicente Iborra; a completare il tabellino, poi, è giunto il 4-2 del francese Benzema, che ha fissato il risultato finale.

    Con la vittoria conquistata, al termine della 23 esima giornata della Liga, il Real Madrid si porta a quota 58 punti, a più dieci dal Barcellona di Pep Guardiola, a quota 48, che è stato fermato nell’anticipo del sabato, dall’Osasuna, subendo in trasferta all’Estadio Reyno de Navarra una sconfitta per 3-2, la seconda stagionale per i blaugrana. Una sconfitta meritata, considerando il doppio vantaggio con il quale l’Osasuna è giunto al riposo, con doppietta di Dejan Lekic; nel secondo tempo, è l’ex Udinese Alexis Sanchez ad accorciare le distanze, ma Raul Garcia porta il risultato sul 3-1, rendendo vano il gol finale di Cristian Tello.

    Al terzo posto, stabile, il Valencia, che vince agevolemente contro lo Sporting Gijon con reti di Sofiane Feghouli, Alberto Botia su autorete, e la doppietta di Jonas Oliveira.

    HIGHLIGHTS REAL MADRID LEVANTE 4-2

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  • Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    E ora la Liga si fa complicata per non dire quasi impossibile. Il Barcellona, dopo tre anni di assoluto dominio, sta per abdicare al trono di campione di Spagna. Il ko rimediato a Pamplona nell’anticipo della 22esima giornata potrebbe costare caro agli uomini di Guardiola: se infatti il Real Madrid stasera dovesse battere il Levante al Santiago Bernabeu si porterebbe a +10 in classifica sugli acerrimi rivali, un gap quasi incolmabile anche per la squadra più forte del mondo nonostante manchino ancora 16 giornate al termine del campionato.

    I blaugrana, ieri sera in tenuta verde mare, vanno subito sotto dopo appena 5 minuti di gioco, Puyol e Piquè si fanno sorprendere subito dal duo Garcia – Lekic con il serbo che siglerà il primo dei due gol con il quale trascinerà i suoi al successo. L’Osasuna ha una marcia in più e lo dimostra quando raddoppia ancora con Lekic, cross rasoterra di Cejudo per la zampata dell’attaccante serbo che sbuca in mezzo ai due centrali blaugrana che dormono in mezzo all’area. E’ notte fonda per i campioni di tutto che vanno negli spogliatoi sotto di due reti e pagano forse la giornata sottotono della sua stella più brillante, Leo Messi.

    Guardiola decide di cambiare all’intervallo togliendo Puyol e Pedro per i canterani Cuenca e Tello, saranno proprio questi due a mettersi in mostra nella ripresa che inizia subito con il Barça che accorcia le distanze con un’azione quasi in fotocopia del due a zero dell’Osasuna, Thiago Alcantara allarga sulla destra per il neo entrato Cuenca il quale mette in mezzo per Sanchez che non deve far altro che depositare la sfera in rete. Non c’è neanche il tempo però per festeggiare e tentare l’assalto al pareggio che i padroni di casa danno al Barcellona il colpo di grazia conil 3-1 firmato Garcia con un preciso rasoterra che sbatte sul palo interno e finisce la sua corsa in rete. Al 73′ le speranze dei catalani tornano ad accendersi quando Tello fa fuori con una finta un difensore dell’Osasuna e con il sinistro batte Fernandez sul primo palo.

    Il forcing finale non porta i frutti sperati, il Barcellona perde 3-2 e concede ai rivali del Real un’occasione irripetibile per chiudere la Liga, troppo ghiotta per non essere sfruttata. La palla ora passa a Mourinho e company. I blaugrana dovranno riorganizzare subito le idee perchè martedì saranno impegnati nella difficile trasferta di Leverkusen in casa del Bayer per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, forse l’unica competizione rimasta realmente alla portata di Messi e soci. E sarà assolutamente vietato sbagliare un’altra volta.

    HIGHLIGHTS OSASUNA BARCELLONA 3-2

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  • Liga: passo falso del Barca, Mourinho a +7

    Liga: passo falso del Barca, Mourinho a +7

    Dopo l’ennesima eliminazione rimediata nei confronti diretti con il blaugrana, per il Real Madrid di Josè Mourinho la 21esima giornata della Liga ha in serbo una bella sorpresa, probabilmente insperata, ossia un mezzo passo falso da parte del Barcellona, impegnato contro i “sottomarini gialli” del Villareal, al Madrigal, che non è riuscito ad andare oltre il pareggio a reti inviolate, soprattutto per merito della grande unità difensiva del Villareal, che è riuscito a chiudere bene gli spazi ai blaugrana, limitandone così l’immenso potenziale offensivo.

    Un pareggio che potrebbe costare molto caro alla truppa di Guardiola in vista dell’obiettivo rimonta in classifica, soprattutto perchè – con l’imminente ritorno della Champions League – e con gli impegni in Coppa del Re (prossima sfida contro il Valencia, ndr) sarà più difficile concentrare le energie fisiche e mentali sulla Liga.

    La partita con il Villareal è stato, così, il solito testa-coda con tanto di insidia, che ha mandato fuoristrada il Suv blaugrana. Il Barca, però, qualche occasione importante l’ha costruita nel corso della gara: già dopo tre minuti dal fischio d’ inizio, Dani Alves si era ritrovato a tu per tu con il portiere del Villareal, ma senza successo. Nel corso del primo tempo, poi, altre occasioni per Messi, con un delizioso pallonetto che esce di pochissimo, ma anche per i gialli che si rendono pericolosi in alcune circostanze, senza troppi timori reverenziali nei confronti dei campioni d’Europa: al 27′, Piquè in azione difensiva sfiora il clamoroso autogol su colpo di testa, al 35′ si registra una bella conclusione di Marcos Senna, deviata da Victor Valdes, e poi al 37′ Gonzalo Rogriguez trova il gol per il Villareal, ma viene annullato per posizione di fuorigioco.

    Nel secondo tempo, le due squadre ritornano in campo con meno brio ed intrensità di gioco, fattore sorprendente soprattutto per i blaugrana: le occasioni da gol sono poche, ma negli ultimi dieci minuti il Barcellona prova a scuotersi e trasforma gli ultimi minuti di gara in un vero e proprio assedio alla ricerca del gol del vantaggio. Al 79′ gran tiro di Fabregas, deviato però dal portiere del Villareal fino a colpire la clamorosa traversa; all’ 87′ azione da pallone d’oro di Lionel Messi che da solo dribbla tutta la difesa avversaria, tira in porta (ma il portiere respinge), e sulla deviazione Fabregas non riesce a segnare nonostante la porta sia sguarnita.

    pep guardiola | © KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Il Barcellona, così, porta a casa solo un punto dalla trasferta di Villareal, e vede allontanarsi la vetta della classifica, dove le merengues di Mourinho sono ora a +7, dopo la vittoria di ieri per 3-1 contro il Saragozza, ultimo in classifica. Una vittoria, quella dei Blancos, in pefetto “stile Mou”, giunta con grinta ed in rimonta: gol realizzati da Kakà, che pareggia il gol del Saragozza (Lafita al 10′ del primo tempo, ndr), e poi da Cristiano Ronaldo e dal tedesco Ozil.

    Un passo falso per gli uomini di Guardiola che in campo non hanno mostrato il solito mordente offensivo e che, anzi, si sono mostrati alquanto appannati e stanchi: fisiologico verrebbe da dire, soprattutto se si parla di una squadra che nelle ultime stagioni ha scritto realmente la storia del calcio, ma preoccupante per gli amanti del pallone, perchè la fine dell’epopea Barca significherebbe la fine di un sogno, di un capolavoro da Oscar.

    Fra gli interpreti blaugrana, su tutti Fabregas e Dani Alves hanno mostrato un rendimento inferiore ai soliti standard, con Fabregas, in particolar modo, responsabile di alcune clamorose occasioni da gol non concretizzate, ma sono state soprattutto le assenze importanti a penalizzare il rendimento della formazione di Guardiola che non può pretendere dal suo funambolico pallone d’oro, Lionel Messi, di risolvere da solo tutte le partite.

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Sarà il Barcellona a giocare la semifinale di Coppa del Re. Il verdetto arriva dopo il quarto di finale di ritorno contro il Real Madrid terminato 2-2. Un risultato che premia i blaugrana, forti del 2-1 conquistato al Bernabeu e che con ogni probabilità nel prossimo turno sfideranno il Valencia. Ma non è stato facile per i catalani, che nonostante fossero avanti per 2-0 e avessero dalla loro la vittoria dell’andata, hanno tremato fino alla fine contro i detentori della coppa che dopo aver raggiunto il 2-2 hanno forzato alla ricerca di quel 3-2 che poteva significare grande i impresa.

    Nel complesso, tra le cinque disputate, è stata la gara migliore che i madridisti hanno giocato contro i rivali di sempre. Ma ciò non è bastato: per Mou sfuma ancora la possibilità di violare il Camp Nou. Un tempo per parte, parlando prettamente di gol segnati, con i padroni di casa che grazie a Pedro e Dani Alves hanno chiuso avanti la prima frazione. Nella ripresa Cristiano Ronaldo e Benzema riaprono i giochi, facendo sognare i propri tifosi sino al termine.
    Guardiola non cambia nulla rispetto all’undici preventivato alla vigilia. Tra i big infatti restano fuori solo Mascherano e Pedro. Diverse sorprese invece nel Real: giocano Arbeloa, Kakà e Higuain al posto di Albiol, Marcelo e Benzema.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Nel primo tempo parte meglio il Real, obbligato al successo, ma Higuain manda di poco a lato su un errore della difesa di casa. Ci prova due volte Cristiano Ronaldo ma senza fortuna. Al 25’ l’occasionissima targata Ozil: il tiro del tedesco, a Pinto battuto, incoccia la traversa. Le cose per Guardiola non sembrano mettersi bene quando Iniesta deve abbandonare il campo per infortunio. Dentro Pedro. Una mossa che darà i suoi frutti al 44’ quando Messi, dopo una splendida azione personale, serve il nuovo entrato che non sbaglia. Il Real accusa il colpo e dopo pochi istanti subisce ancora: gran destro di Dani Alves che si infila sotto l’incrocio.

    Nella ripresa il Real le tenta tutte. Mourinho si gioca la carta Granero per Diarra e al 8’ trova il gol con Sergio Ramos ma l’arbitro ravvede un fallo annullando la segnatura tra le polemiche. Poco dopo dentro Benzema e Callejon per Kakà e Higuain e al 23’ ecco il gol del 2-1: filtrante di Ozil per Cristiano Ronaldo il quale mette a sedere Pinto e insacca. Stavolta sono i madridisti a colpire due volte nel giro di pochi minuti: al 27’ infatti il neo entrato Benzema, con un sombrero, salta Pinto e gonfia la rete. Sono 18’ di fuoco nei quali Messi spreca due volte il 3-2 e Sergio Ramos si fa espellere. Per il Real sfuma l’impresa. A fare festa sono solo i tifosi catalani.

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Si giocherà stasera alle 22 al Camp Nou il quinto confronto stagionale tra Barcellona e Real Madrid. Il match, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Coppa del Re, vedrà di fronte due squadre che arrivano con stati d’animo differenti. Tanta tensione in casa madridista dove il tecnico portoghese Jose Mourinho, nelle ultime ore accostato nuovamente all’Inter in vista della prossima stagione, è finito sotto accusa della stampa e non solo, visto che dopo la lite con Sergio Ramos anche parte dello spogliatoio è contro lo Special One. Una vittoria nel match più atteso dai tifosi potrebbe essere la chiave per la risoluzione di tutti questi problemi, considerando che nei quattro precedenti stagionali il bilancio è tutto dalla parte dei blaugrana che hanno vinto per tre volte concludendo un solo match in parità. Ma servirà un’impresa per centrare il passaggio del turno visto il 2-1 targato Puyol e Abidal venuto fuori dal confronti di andata al Bernabeu. Sarà necessario dunque vincere con due gol di scarto. Molto più tranquillo invece il clima in casa Barcellona. La qualificazione alla semifinale ad un passo ha favorito il lavoro di Guardiola che però punta al successo pieno davanti al pubblico amico.

    Jose Mourinho e Josep Guardiola | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Consueto 4-3-3 per Guardiola che davanti al portiere Pinto schiererà una difesa formata da Dani Alves e Abidal laterali con Piquè e Puyol al centro. In mezzo al campo spazio a Xavi, Busquets e Fabregas mentre Iniesta e Sanchez agiranno accanto al Pallone d’oro Leo Messi.

    Mou dovrebbe schierare una formazione per buona parte simile a quella dell’andata. Davanti a Casillas difesa a quattro con Sergio Ramos e Pepe, protagonista nel match di andata per i diversi comportamenti antisportivi, centrali, mentre sugli esterni agiranno Arbeloa e Marcelo. Diarra, Xabi Alonso e Coentrao saranno i tre di centrocampo mentre in avanti toccherà a Ozil e Cristiano Ronaldo, quest’ultimo in gol nel confronto del Bernabeu, assistere la punta centrale Benzema. Fuori Kakà, Di Maria e Higuain.

    PROBABILI FORMAZIONI BARCELLONA REAL MADRID

    BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Dani Alves, Piquè, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Fabregas; Iniesta, Messi, Sanchez. A disp: Valdes, Mascherano, Adriano, Cuenca, Thiago, Pedro. All. Guardiola
    REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Diarra, Xabi Alonso, Coentrao, Ozil, Benzema, C. Ronaldo. A disp: Adan, Varane, Callejon, Kakà, Di Maria, Higuain. All. Mourinho

  • Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Maestro a fare da parafulmine e ad attirare su di sè tutte le attenzioni e le critiche per proteggere la squadra, questa volta Josè Mourinho si trova a dover far fronte ad una situazione nuova e che non aveva mai avuto la necessità di affrontare prima, la rottura, così pare, con una parte dello spogliatoio, in particolare con i senatori spagnoli. Nonostante il primo posto nella Liga, l’aria che si respira in casa Real Madrid dopo la sconfitta del Bernabeu in Coppa del Re, l’ennesima contro i rivali storici del Barcellona, è a dir poco pesante.

    Josè Mourinho | © Denis Doyle/Getty Images

    Come si apprende oggi da Marca infatti, una fonte più che attendibile dal momento che il quotidiano spagnolo è da sempre molto vicino e attento a tutto quello che succede nell’ambiente madridista, durante un allenamento il tecnico portoghese avrebbe avuto una discussione piuttosto accesa con Sergio Ramos. Lo Special One avrebbe accusato i giocatori, con particolare riferimento al difensore, di averlo “ucciso in zona mista” nelle interviste al termine della gara con i blaugrana, “No Mister, lei ha letto solo quello che è uscito sui giornali, non tutto ciò che abbiamo detto” la risposta di Sergio Ramos. La replica piccata non è piaciuta per niente a Mourinho che avrebbe rincarato la dose coinvolgendo in prima persona anche il portiere e capitano del Real Madrid Iker Casillas, imputando loro il fatto di essere considerati intoccabili dalla stampa “Ovvio, voi spagnoli avete vinto il Mondiale e quindi i vostri amici della stampa vi proteggono. Come al portiere per esempio...”. Il numero uno del Real e della nazionale spagnola, percepita la frase mentre stava allenandosi in un’altra zona del campo, non ha atteso un secondo per rispondere al tecnico “Mister, qui le cose si dicono in faccia, ok?“.

    Il battibecco poi si sarebbe spostato sugli errori commessi in campo, in particolare Mourinho avrebbe chiesto a Ramos dove si trovasse in occasione del vantaggio del Barcellona invece di marcare il giocatore designato e, poi autore del gol, PuyolMarcavo Piqué misterla risposta – “No, dovevi marcare Puyol. Ora ti metti pure a fare l’allenatore…?” Il botta e risposta sarebbe continuato “No, ma a seconda della situazione della gara a volte bisogna cambiare le marcature. E visto che lei non ha mai giocato non sa che a volte si generano questo tipo di situazioni.

    L’atmosfera nello spogliatoio del Real è incandescente nonostante il primato in classifica, stasera nella gara con l’Athletic Bilbao vedremo il comportamento sul campo degli uomini, se così si possono ancora chiamare, di Mourinho. Nella peggiore delle ipotesi infatti il tecnico potrebbe essere sfiduciato dai giocatori, sul quale peserà appunto soprattutto il parere dei senatori dello spogliatoio e Casillas e Sergio Ramos sono due di questi. In tal caso un divorzio anticipato nel pieno della stagione non sarebbe poi così improbabile. Riuscirà il vate di Setubal ad evitare un ammutinamento dei suoi uomini?

  • Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Il Clasico è ancora blaugrana. Ennesimo successo del Barcellona che supera in rimonta il Real Madrid al “Bernabeu” e ipoteca così già nel match di andata dei quarti il passaggio alle semifinali di Coppa del Re. Terzo successo stagionale su quattro confronti dunque per la squadra di Pep Guardiola che dopo essersi trovata sotto di un gol per effetto della marcatura iniziale di Cristiano Ronaldo ha saputo reagire trovando la rimonta grazie alle reti di due difensorsi, Puyol ed Abidal. Non riesce a rompere l’incantesimo dunque Josè Mourinho capace di raccogliere appena un pareggio in quattro gare stagionali contro i rivali storici.

    Real Madrid Barcellona | © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Un match a tratti nervoso, in particolare a causa di uno scatenato Pepe che nel corso della ripresa, senza che l’arbitro se ne accorga, “passeggia” sulla mano di Messi. Dopo la rimonta i catalani hanno amministrato senza problemi con il Real Madrid chiamato all’impresa al Camp Nou nel match di ritorno. Ma i favori del pronostico a questo punto sono tutti per Puyol e compagni.

    Ma andiamo alla gara. Mourinho sorprende tutti per ciò che riguarda l’undici iniziale. In difesa infatti si affida a Carvalho, il quale affianca così Sergio Ramos. Sugli esterni invece spazio ad Altintop e Coentrao. Pepe dirottato a centrocampo insieme a Diarra e Xabi Alonso mentre in avanti ci sono sia Higuain che Benzema accanto a Cristiano Ronaldo. In panchina dunque Ozil, Callejon e Marcelo. Secondo previsioni invece il Barcellona. Guardiola infatti schiera l’undici pronosticato alla vigilia schierando tuttavia una difesa a quattro con Dani Alves a destra. In porta c’è Pinto al posto di Valdes.

    Passano appena 11’ e il Real Madrid trova il vantaggio: lancio preciso di Benzema per Cristiano Ronaldo il quale appostato sulla sinistra prende palla e si accentra calciando verso la porta e bucando un Pinto tutt’altro che irresistibile nell’occasione. La reazione dei blaugrana di Guardiola è immediata: passano appena 5’ e l’ex Udinese Sanchez approfitta di un bell’assist di Fabregas per colpire di testa ma la palla si infrange sul palo a Casillas battuto. Ci prova anche Messi pochi minuti dopo, ma il rasoterra della Pulce trova l’opposizione del portiere madridista. Poco prima della mezz’ora avrebbe la palla del pari anche Iniesta dopo una bella azione cominciata da Xavi e rifinita da Sanchez ma il tiro del giocatore spagnolo si perde a lato. Il Real dal canto suo bada ad amministrare il vantaggio cercando di chiudere i varchi alla squadra di Guardiola. E in parte sembra riuscirci.

    L’inizio di ripresa però regala subito emozioni. E’ appena il 4’ quando su un corner di Xavi il difensore Puyol, di testa, anticipa un Pepe apparso in ritardo, insaccando la palla dell’1-1. Il gol stordisce la formazione di Mourinho che 5’ dopo rischia ancora di capitolare: splendido passaggio di Fabregas per Iniesta il cui tiro, sporcato da Sergio Ramos, incoccia in pieno l’incrocio dei pali. L’episodio scuote i padroni di casa che vanno vicini al nuovo vantaggio con Benzema: il francese anticipa Piquè e di testa prende la parte esterna del palo. Il match si incattivisce, anche a causa dell’episodio prima descritto tra Pepe e Messi. Mourinho intanto correi ai ripari, inserendo Ozil e Callejon al posto di Diarra e Higuain. Ma è sempre il Barça a giocare meglio, e al 24’ su una punizione di Xavi per poco Busquets non trova il gol dell’1-2. Xavi lascia il posto a Thiago ed un minuto dopo questo cambio ecco il gol che permette agli uomini di Guardiola di mettere la freccia: Messi serve un gran pallone ad Abidal il quale in piena area di rigore aggancia la sfera e di sinistro anticipa Casillas proteso in uscita. Mou getta nella mischia Granero al posto di un nervosissimo Pepe mentre dall’altra parte Adriano e Cuenca rilevano Sanchez e Fabregas. Il Barcellona amministra e non rischia più di tanto. La semifinale, adesso, sembra essere davvero vicinissima.

  • Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Spettacolo assicurato. Non importa che sia “solamente” un match di Coppa del Re. Real Madrid Barcellona è sempre una partita dal fascino irresistibile. Le due squadre dopo i precedenti di campionato e Supercoppa di Spagna si ritroveranno di fronte questa sera al “Bernabeu” per la quarta volta.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Sinora il bilancio vede i blaugrana decisamente avanti con due vittorie e un pareggio, ma più in generale negli ultimi dodici confronti tra le due compagini i madridisti non sono mai riusciti a vincere nel corso dei tempi regolamentari. Riusciranno i “bianchi” di Mourinho ad invertire il trend contro gli uomini di Guardiola? Di sicuro non sarà facile, ma c’è da aspettarsi tanto spettacolo e, si spera, tanti gol.

    Madrileni che partono con i favori del pronostico, almeno sulla carta. Il tecnico portoghese si affiderà ai cosiddetti titolari puntando deciso su Cristiano Ronaldo, al centro delle critiche nel corso degli ultimi tempi ma che gode della piena fiducia del tecnico suo connazionale. Davanti al portiere Casillas giocheranno Sergio Ramos e Pepe. Sempre in difesa, ma sugli esterni, spazio a Diarra e Marcelo. In mezzo al campo agiranno Coentrao e Xabi Alonso, con il trio formato da Cristiano Ronaldo, Ozil e Callejon dietro l’unica punta che dovrebbe essere Benzema, il quale parte favorito su Higuain. In panchina invece Di Maria, alle prese con qualche problema fisico.

    Dall’altra parte Guardiola non dovrebbe cambiare tantissimo rispetto all’undici base e ovviamente in campo ci sarà anche il neo pallone d’oro Leo Messi che dunque intavolerà l’ennesimo duello a distanza della stagione con CR7. Davanti al secondo portiere Pinto, preferito in questa competizione a Valdes, difesa a tre con Puyol, Piquè e Abidal. A centrocampo linea a quattro tutta quantità e qualità con Busquets, Xavi, Fabregas e Iniesta. Tra le linee giocherà Messi a supporto del tandem formato da Daniel Alves e Sanchez.