Vedere il Camp Nou ammutolito era una sensazione a cui non eravamo più abituati, vederlo poi nella di Barcellona Real Madrid, notte che vale la Liga è ancora più surreale. Mourinho dimostra ancora una volta che il suo secondo anno di gestione in un club è quello dove riesce ad ottenere i frutti maggiori e il Real dopo un’annata strepitosa può adesso cercare l’accoppiata campionato Champions League che solo qualche mese fa era impossibile da preventivare.
Il Real Madrid ha superato il Barcellona giocando come gli extraterrestri, attaccando in massa e allargando il gioco mettendo in crisi la solita fitta rete di passaggi studiata da Guardiola. Il rischio dei “zeru tituli” per gli attuali campioni del mondo adesso diventa concreto anche se lo 0-1 dell’andata subito in casa del Chelsea è ampiamente recuperabile nella partita di domani sera ma il doppio ko è un campanello d’allarme importante.
Se il silenzio di Mourinho anche questa volta fa tanto rumore aumentando l’ego dello Special One, il “calma calma” di Cristiano Ronaldo ai tifosi al Camp Nou ha fatto il giro del mondo evidenziando come questa volta sia stato lui a vincere il testa a testa con Messi. Per CR7 una notte da protagonista nel tempio di re Messi e la chance concreta di strappargli la Scarpa d’Oro e se dovesse riuscire a ripetersi anche in Champions League potrebbe arrivare a strappargli anche il Pallone d’Oro nelle ultime tre stagione conquistato dall’argentino a mani basse. Barcellona Real Madrid commento, highlights e pagelle
Video il gol di Cristiano Ronaldo al Camp Nou
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Vittoria che vuol dire campionato in mano per il Real Madrid che passa per 2 a 1 al Camp Nou di Barcellona e allunga a più 7 sui blaugrana quando ormai mancano quattro giornale alla fine. Grande impresa da parte dei ragazzi di Mourinho che riescono dove nessuno ancora quest’anno vi era riuscito: superare il Barcellona nella propria tana. Dal canto suo la squadra di Guardiola è parsa irriconoscibile rispetto alle altre volte, messa in difficoltà dal pressing dei madridisti che non hanno lasciato modo agli avversari di proporre la loro classica manovra.
A deludere più di tutti i centrocampisti, che non hanno dato ordine ad una squadra, il Barcellona, che ora dovrà concentrare tutte le proprie energie nel ritorno di Champions di martedì con il Chelsea. Dal canto suo il Real, in vantaggio inizialmente con Khedira e che ha avuto il merito di replicare subito con Cristiano Ronaldo al gol di Sanchez, affronterà la propria semifinale di ritorno in casa contro il Bayern Monaco con una maggiore convinzione. E chissà che le due compagini non si sfideranno nella finalissima della massima competizione europea.
Novità nei due schieramenti messi in campo. Guardiola lascia fuori Sanchez, Piquè e Fabregas gettando nella mischia i giovanissimi Tello e Thiago. Dall’altra parte fuori Marcelo: al suo posto fiducia a Coentrato. Sin da subito il Real metta in mostra il tema della serata: pressing asfissiante e contropiede. E già al 4’ Cristiano Ronaldo si fa vivo di testa. Para Valdes. Ci prova poco Benzema ma senza fortuna ma al 17’ ecco che il match si sblocca: sugli sviluppi di un corner Pepe anticipa Adriano, Valdes esce male e Khedira riesce a girare in rete. Il Barcellona si sveglia dal torpore e al 27’ va vicinissimo al pari ma Casillas è superbo su Xavi.
Nella ripresa il Barcellona si getta a capofitto in avanti e Tello, ben imbeccato da Iniesta, potrebbe pareggiare già al 9’, ma spara fuori. Dall’altro lato risponde Xabi Alonso, ma bisogna aspettare il 25’ per vedere un altro gol: stavolta però è quello del Barcellona con Adriano che si avventa su un pallone respinto corto da Casillas appoggiando a Sanchez il quale insacca. A questo punto il Barcellona sente odoro di vittoria me ci pensa subito Cristiano Ronaldo a mettere le cose in chiaro: lancio di Ozil sul quale il portoghese si fionda anticipando Valdes. Finisce così con il Real Madrid ad esultare per una Liga praticamente in cassaforte.
Le pagelle di Barcellona Real Madrid: Cristiano Ronaldo 8: Un gol importantissimo in una serata in cui è costretto al sacrificio lottando sempre contro due o tre avversari. Khedira 7,5: Gol a parte fa una partita di grandissimo sacrificio ringhiando costantemente sui centrocampisti avversari senza dargli tregua. Ozil 7: Gli spunti sono tantissimi, gli assist di più. Una partita da incorniciare la sua. Xabi Alonso 7: Come Khedira gioca una partita di grande quantità, lottando come un leone e spegnendo le velleità del centrocampo blaugrana. Messi 5,5: Per la seconda gara di fila non riesce in nessuno dei suoi guizzi, chiuso com’è dalla difesa del Real Madrid. Iniesta 4,5: Impalpabile. Dovrebbe dare la marcia in più ed invece non riesce mai ad accendere la luce. Tello 4,5: Guardiola lo presenta come la sorpresa della serata ed invece è un flop gigantesco. Puyol 4,5: Dormita colossale sul primo gol che spiana la strada alla formazione di Mourinho.
Il tabellino di Barcellona Real Madrid: Barcellona (4-3-3): Valdes 5; Alves 5,5, Puyol 4,5, Mascherano 5, Adriano 5,5 (29′ st Pedro sv); Thiago Alcantara 5,5, Busquets 5,5, Xavi 5 (24′ st Sanchez 7); Iniesta 4,5, Messi 5,5, Tello 4,5 (35′ st Fabregas sv).In panchina: Pinto, Montoya, Keita, Piqué. Allenatore: Guardiola 4,5 Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 6; Arbeloa 6,5, Pepe 6,5, Sergio Ramos 6,5, Coentrao 6,5; Xabi Alonso 7 , Khedira 7,5 ; Di Maria 6 (29′ st Granero sv), Ozil 7 (44′ st Callejon sv), Cristiano Ronaldo 8; Benzema 6,5 (47′ st Higuain sv). In panchina: Adan, Kakà, Marcelo, Albiol. Allenatore: Mourinho 7
La video sintesi di Barcellona Real Madrid:
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Un match point per il Real Madrid che ha due risultati su tre per chiudere i conti e mettersi la Liga in tasca. L’ultima spiaggia per un Barcellona capace sin qui di recuperare punti su punti tanto da rientrare in gioco quando ormai sembrava spacciato. Un Clasico che potrebbe risultare decisivo dunque quello che si disputerà stasera al Camp Nou. Le due squadra, cosa più unica che rara, arrivano da una sconfitta in Champions League: il Barcellona in casa del Chelsea e il Real Madrid nello stadio del Bayern Monaco. Ma il campionato è altra cosa e non ci sarà la gara di ritorno come nella massima competizione europea.
Barcellona che dunque è obbligato a vincere e proprio per questo Guardiola potrebbe optare per un 3-4-3 con Valdes tra i pali, in difesa invece dovrebbero agire Piquè, Puyol e Mascherano. Sugli esterni spazio a Dani Alves e Iniesta con Xavi e Busquets al centro. In attacco il tridente dovrebbe essere formato da Cuenca, Sanchez e dal fenomeno Messi. Solo panchina dunque, almeno inizialmente, per Adriano e Fabregas.
Dall’altra parte Mourinho sa di poter giocare per due risultati su tre. Proprio per questo dovrebbe schierare una formazione non troppo sbottonato con Casillas tra i pali, difesa formata da Pepe e Ramos centrali con Arbeloa e Marcelo laterali. Davanti alla difesa dovrebbero giostrare Khedira e Xabi Alonso mentre il trio Di Maria, Ozil, Cristiano Ronaldo dovrebbe agire alle spalle di Benzema. Bocciato, dopo i disastri di martedì, Coentrao, mentre partiranno dalla panchina anche Kakà e Higuain.
Tra meno di una settimana Barcellona e Real Madrid, le due squadre considerate da più parti come le migliori d’Europa, gli esempi da seguire, si troveranno per l’ennesima volta l’una di fronte all’altra. Dopo i confronti nelle Coppe nazionali e nel match di andata in campionato, potrebbe essere questo l’ultimo confronto stagionale. O il penultimo qualora le due superassero le semifinali di Champions League. Ma le due compagini, distanziate da appena quattro punti in classifica, con gli uomini di Mourinho attualmente in testa, arrivano da momenti un po’ simili. Innanzitutto per via delle vittorie non semplici.
Il Real Madrid ha piegato 3 a 1 lo Sporting Gijon ma dopo aver sofferto per un tempo ed essere andato addirittura sotto. Ancora di più ha rischiato il Barcellona, vittorioso in casa del Levante con uno striminzito 2 a 1 che ha lasciato grossi strascichi polemici. Ciò a causa del rigore regalato ai blaugrana e che ha consentito così a Messi di sbloccare un match divenuto difficilissimo per via della grande voglia messa in campo dagli avversari. Ancora una volta dunque Barcellona al centro di favoritismi arbitrali, cosa che stona molto considerando la forza della squadra di Guardiola.
Ma un’altra curiosità che ha catturato l’attenzione di molti è stato anche il balletto di Fabregas in occasione di un calcio di punizione in favore dei catalani sul punteggio di 1 a 1: il giocatore del Barcellona infatti per ostruire la visuale al portiere avversario, con Messi sul punto di battuta, si è piazzato accanto alla barriera inscenando un ballo che ha ricordato tanto quello di Dudek contro il Milan nella finale di Champions League persa contro il Liverpool.
Se una squadra di questo calibro deve ricorrere a questi mezzucci poco leali, poi rivelatisi inutili, vuol dire che c’è da riflettere. Tanto nervosismo invece per Jose Mourinho nel corso della sfida vinta 3 a 1 contro il Gijon. Dopo un inizio apparentemente tranquillo il tecnico portoghese ha cominciato a dare in escandescenza, prima prendendosela contro l’allenatore avversario ed accusandolo, con un chiaro gesto, di essere pazzo, poi ha da ridire più volte contro l’arbitro e perfino contro un proprio giocatore, Sergio Ramos, reo di aver buttato la palla fuori con un avversario a terra.
Un nervosismo durato a lungo e che Mourinho ha cominciato a sfogare dopo il gol del 2 a 1 e ancor di più dopo il 3 a 1 messo a segno da Benzema, quando ha rivolto un chiaro gesto dell’ombrello ai rivali. Una caduta di stile indubbiamente, segno di un autocontrollo che manca ma soprattutto figlio di un nervosismo dovuto ad una settimana ricca di appuntamenti decisivi: prima la sfida di Champions contro il temibile Bayern Monaco, e poi nel weekend l’incubo Barcellona, squadra mai battuta in stagione ed avversario oramai divenuto davvero proibitivo.
Da ambedue le parti però è affiorata molta tensione e comportamenti sleali che di sicuro non sono da seguire. Peccato perché Barcellona e Real Madrid appaiono le formazioni, almeno sul campo, migliori di tutte in Europa, e certi atteggiamenti di certo non fanno bene a loro e ai supporters.
Ecco il video del balletto di Fabregas che tanto ha fatto discutere in Spagna nel post partita:
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Questo invece il rigore regalato al Barcellona contro il Levante:
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Infine ecco una clip che raccoglie il comportamento di Mourinho nella sfida contro lo Sporting Gijon:
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L’esito finale di questa Liga rimane ancora incerto e instabile. Vincono ancora Real Madrid e Barcellona, superando rispettivamente SportingGijon e Levante, seppur con grandissime difficoltà.
Il Real Madrid, in scena al Santiago Bernabeu, supera per 3-1 lo Sporting Gijon in una gara ricca di emozioni. Match aperto dal minuto di silenzio in ricordo di Piermario Morosini, scomparso tragicamente ieri in occasione del match di Serie B tra Pescara e Livorno. Passiamo alla gara. Partono forte i padroni di casa, aggressivi fin dalle prime battute. Ci provano Higuain e Ronaldo, ma le loro conclusioni terminano abbondantemente a lato. Poi è il turno di Di Maria, ma il suo sinistro è facile preda del portiere avversario. Ma al 30′ c’è il primo colpo di scena della gara. Al primo affondo, lo Sporting Gijon si procura un calcio di rigore, che De Las Cuevas trasforma in maniera impeccabile, 1-0 ospite! Mourinho suda freddo, ma il Real si riversa immediatamente in avanti trovando il punto del pari con Higuain, su preciso colpo di testa al minuto 38′. Il Bernabeu riprende coraggio, il Real preme, ma la prima frazione di gioco termina 1-1.
La ripresa vede uno Sporting Gijon sulla difensiva, pronto a sfruttare eventuali spazi per ripartire in contropiede. Ma al minuto 74′, su perfetto assist di Di Maria, C. Ronaldo sigla il 41° centro nella Liga con un perfetto colpo di testa, 2-1 Real! Nel finale gli ospiti rimangono in 10 e Benzema all’82’ sigla il punto del 3-1 sigillando così la gara. 107 i goal delle Merengues in questa Liga, eguagliato il record della stagione 89/90.
Vince in rimonta anche il Barcellona, impegnato nella difficile trasferta di Levante. Blaugrana con il lutto al braccio in ricordo di Piermario Morosini. Joseph Guardiola, costretto a vincere per tenere viva questa Liga, punta tutto sul momento di straordinaria forma di Lionel Messi. Padroni di casa subito pericolosi in più di una circostanza, ma prima Puyol e poi Valdez sventano la minaccia. Blaugrana al piccolo trotto, atteggiamento che costa ai catalani il goal del vantaggio del Levante su calcio di rigore, trasformato perfettamante da Barkero (penalty concesso per fallo di mano di Busquets). La ripresa vede i Blaugrana rigettarsi nella metà campo avversaria. E’ il solito Messi a salire in cattedra, prima sfruttando alla perfezione un assist di Sanchez, per il goal del pareggio, poi trasformando un calcio di rigore (dubbio), concesso dall’arbitro per un fallo su Botelho. 41° centro nella Liga anche per lui. Il finale serve agli uomini di Guardiola per congelare il risultato e rimanere ancora aggrappati a questa Liga.
Manca poco. Barcellona Real Madrid si giocherà sabato 21 Aprile alle ore 20:00. Camp Nou tutto esaurito, i Blaugrana proveranno a strappare i 3 punti ai nemici Madrileni per tentare di tener vivo questo campionato. Liga saldamente nelle mani del Real Madrid, che conduce con un momentaneo vantaggio di +4 sul Barcellona.
Barcellona Real Madrid è definito da sempre “El Clàsico” spagnolo, una sorta di derby d’Italia per ricondurlo ai nostri parametri nazionali. E’ quindi la partita dell’anno. I tifosi di entrambe le squadre vivono il match come una vera e propria “battaglia”, dove vincere è l’unica cosa che conta.”El Clàsico” vedrà di fronte il miglior attacco della Liga, in mano al Real Madrid con 104 goal all’attivo, e la miglior difesa, in forza al Barcellonacon appena 23 goal subiti in 32 partite.
Barça – Real è anche la sfida nella sfida tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, ma anche quella tra Joseph Guardiola e Josè Mourinho. Messi, quasi certo del 4° pallone d’oro consecutivo, arriva al big match dopo una stagione esaltante. Momentaneo capocannoniere della ChampionsLeague con 14 centri, vanta nella medesima competizione il nuovo record di goal segnati in una sola partita. Di fatto sono 5 i goal rifilati dal campione argentino al Bayer Leverkusen, record raggiunto nella gara di ritorno degli ottavi di finale. Ma Cristiano Ronaldo non sta di certo a guardare. Sono 8 i suoi goal nella massima competizione Europea e ben 40 i centri nella Liga, che gli valgono la momentanea leaderschip del torneo, seguito a ruota da Messi a quota 39. Numeri da capogiro per entrambi. Lionel Messi è considerato il miglior giocatore del mondo (forse il migliore di sempre), questo si sa, ma Cristiano Ronaldo non è da meno, ha solo avuto la “sfortuna” di essere esploso calcisticamente in concomitanza con l’asso argentino, passando così relativamente in secondo piano!
Barcellona Real Madrid sarà anche la sfida tra Guardiola e Mourinho. Il primo sempre pacato, composto e disciplinato, il secondo un po’ meno! Solo una volta l’allenatore portoghese è riuscito a spuntarla sul tecnico spagnolo. Gioia esplosa in occasione della finale di Coppa del Re, dove ha visto il Real Madrid trionfare ai danni del Barcellona, dopo i tempi supplementari. Mourinho è un nemico dichiarato dei blaugrana, basti pensare alle vecchie dichiarazioni in conferenza stampa dove il ct portoghese accusò il Barcellona di vincere grazie agli aiuti arbitrali e all’ Unicef. Certo dichiarazioni pesanti, ma allo stesso tempo quasi imbarazzanti. Sabato Mourinho e il Real Madrid avranno la possibilità di battere il Barcellona mettendo così la parola fine a questa Liga e spezzando così la tanto odiata supremazia Blaugrana.
Atletico Madrid Real Madrid 1-4. E’ questo il risultato finale del derby della capitale spagnola. Ritorna a sorridere Josè Mourinho ritornato a +4 punti sui nemici Blaugrana.
Prima frazione di gioco sostanzialmente equilibrata, con il Real più incisivo. Come da copione partono a mille le Merengues, consapevoli che si gioca solo per un risultato: la vittoria! Mourinho segue attentamente la sua squadra dalla panchina, carica i suoi uomini e cerca di partecipare attivamente ad ogni azione di gioco. L’Atletico Madrid, dal canto suo, impegnata ancora in Europa League, prova a complicare i piani del ct portoghese, rendendosi subito pericoloso con Falcao. Il Real Madrid attacca a testa bassa, l’Atletico prova a difendersi, ma non può nulla a ridosso della mezz’ora di gioco, quando su calcio di punizione Cristiano Ronaldo fa urlare al goal i tifosi madrileni, 1-0 Real. Grande gesto balistico dell’asso portoghese, traettoria perfetta! Mourinho predica calma, sa che la partita è ancora lunga. L’Atletico prova ancora a spaventare Casillas, ma la conclusione di Diego termina abbondantemente a lato. Termina così la prima frazione di gioco. Atletico Madrid Real Madrid 0-1.
La ripresa vede subito un Atletico Madrid spavaldo e al 55′ minuto, Falcao supera di slancio Sergio Ramos e batte Casillas con un perentorio colpo di testa, 1-1! Mourinho accusa il colpo e rimane impassibile dinanzi alla propria panchina. Il Barcellona è ora momentaneamente a -2. Ma servono solo 25 minuti a Cristiano Ronaldo per suggellare un goal capolavoro. E’ il minuto 68′, quando il portoghese da circa 27 metri , a ridosso del lato corto dell’area di rigore,lascia partire un destro-collo di rara potenza e precisione, che termina la sua corsa alle spalle del portiere Courtois, 2-1 Real! L’Atletico Madrid accusa definitivamante il colpo e affonda di li a poco sui colpi dei cugini madrileni. Il portoghese non è ancora sazio e all ’82’ trasforma il calcio di rigore che vale l’odierna tripletta, il 40° goal nella Liga e la momentanea leaderschip tra cannonieri. Il finale serve solo per il sigillo definitivo di Callejon, che al minuto 88′ timbra il goal del 4-1 riportando le Merengues a + 4 sul Barcellona.
Video & Highlights di Ateltico Madrid Real Madrid 1-4
Nella sfida del Camp Nou fra Barcellona e Getafe, valida per la 33esima giornata della Liga, i blaugrana hanno archiviato facilmente la pratica, con un sonoro 4 a 0 inflitto agli ospiti, ed in attesa di conoscere il risultato del derby madrileno di questa sera, si avvicinano alla vetta, ad un punto di distacco dalle merengues di Mourinho. L’impegno del Real Madrid, al Vicente Calderòn contro i cugini dell’Atletico Madrid allenati da Diego Simeone, non sarà di certo così agevole, anche se gli uomini dello Special one – che ieri ha disertato la conferenza stampa di presentazione della gara – avranno l’obbligo di conquistare i tre punti, essenziali per cercare di “mantenere le distanze” dal Barca, almeno fino al prossimo 21 Aprile, data in cui è in programma il prossimo “Clasico” al Camp Nou.
Intanto, ieri sera nel match del Camp Nou i blaugrana hanno mostrato la solita autorevolezza nel possesso palla e nelle manovre offesive, mandando in gol per due volte el Nino Maraviglia Alexis Sanchez, autore dell’ 1 a 0 e del 3 a 0, ed il solito Lionel Messi, autore del 2 a 0, (trentanovesimo gol in campionato per lui, ndr), oltre che Pedro, che ha chiuso il punteggio con il suo quarto gol.
Gli uomini di Pep Guardiola, dunque, con il perentorio risultato hanno riscattato nettamente il passo falso del girone d’andata contro gli uomini di Garcia Plaza, provando a metter pressione ai madridisti, che potrebbero sentire il “fiato sul collo” dei diretti avversari per il titolo.
Inoltre, nella bella serata blaugrana, da sottolineare il bellissimo gesto del pubblico del Camp Nou, che al minuto 22 del primo tempo ha tributato una commovente standing ovation in onore di Eric Abidal, (che indossa la maglia numero 22 del Barca, ndr), sottopostosi proprio nella giornata di ieri al delicato trapianto di fegato, durato ben nove ore: un modo per far sentire al difensore francese la vicinanza del suo pubblico in un momento tanto difficile. Un gesto d’affetto che ha indotto nella giornata odierna la moglie di Abidal a ringraziare, su richiesta dello stesso Eric sulla sua pagina Facebook, tutti i tifosi per il “sostegno e la forza trasmessa”.
Real Madrid Valencia 0-0, è questo il finale dal Bernabeu; questa Liga non finisce mai! Dopo il vantaggio massimo di 10 punti raggiunto dai madrileni questo inverno, i punti di distacco aggiornati ad oggi sono solo 4, con un Barcellona motivato a centrare il sogno “remuntada”.
Grande atmosfera al Bernabeu. Madrileni a caccia del successo che garantirebbe tranquillità a poche giornate dalla fine. Il Valencia, dal canto suo, lotta per un posto in Champions League e per questo motivo la partita appare subito entusiasmante. Parte a mille il Real. Cristiano Ronaldo dopo pochi minuti “incendia” Guaita dalla distanza, ma il suo tiro si infrange sul palo. Feghouli risponde al portoghese, spaventando Casillas con un tiro da fuori area che esce abbondantemente a lato. Il Real aumenta il ritmo, il Valencia si limita sostanzialmente al contropiede e si affaccia dalle parti di Casillas in altre due occasioni, ma i risultati sono praticamente nulli. Ozil prova ad infiammare il Bernabeu, ma la sua conclusione ravvicinata è facile preda di Guaita. Nente da fare per i padroni di casa. Il primo tempo va così in archivio.
La ripresa vede Mourinho cimentarsi subito in un cambio: fuori Higuain dentro Di Maria. La gara continua su ritmi elevati. Il copione è sempre lo stesso, padroni di casa all’attacco e ospiti pronti ad agire di rimessa. Ma è il Valencia ad andare vicino al goal con Tino Costa che centra l’incrocio dei pali della porta difesa da Casillas. Grande spavento per il popolo madrileno. Benzema prova ad accendere la luce, ma il suo doppio tapin al minuto 78′ è sventato ancora una volta da super Guaita, vero e proprio eroe della serata. Il Real si innervososce, rischiano grosso Di Maria e il solito Pepe ma l’arbitro li grazia. Il finale è di marchio ospite. Jordi Alba, lanciato a rete da Soldado si presenta dinanzi a Casillas, che prontamente devia in corner. Il finale è un vero e proprio assedio Merengues: prima Di Maria poi Benzema provano a battere Guaita, ma il portiere del Valencia dice ancora no.
Finisce 0-0 e Liga potenzialmente riaperta. Il Barcellona ora insegue a -4.
Non c’è pace al Real Madrid. Mourinho ha ordinato il silenzio stampa ai suoi calciatori dopo la bufera scoppiata nel finale dell’ultimo incontro di campionato contro il Villareal. I quotidiani sportivi iberici hanno puntato il dito sull’eccessivo nervosismo evidenziato dagli uomini di Mourinho. Qualcuno pensa che la rabbia dei Blancos non fosse in realtà per i presunti torti arbitrali subiti nel match di Villareal, quanto invece per la remuntada degli eterni rivali catalani. Il Barcellona ha quasi dimezzato il gap che aveva fino a sabato scorso, portandosi a 6 punti di distacco dal Real. Decisive le ultime 10 giornate che attendono le due duellanti da qui fino al termine della stagione.
E silenzio stampa fu. La decisione è stata presa questa mattina dal tecnico portoghese, in segno di protesta per il trattamento arbitrale riservatogli nel match di mercoledì. Oltre alle espulsioni di Mourinho, Sergio Ramos e Ozil, il Real potrebbe perdere anche il difensore Pepe. Quest’ultimo negli ultimi concitati minuti dell’incontro avrebbe rivolto frasi ingiuriose nei confronti del fischietto spagnolo Parados Romero. Mourinho e il vice Karanka hanno poi disertato la consueta conferenza stampa al termine dell’incontro. Entro la giornata di oggi la Commissione disciplinare iberica deciderà le sanzioni in relazione alla corrida finale di mercoledì scorso.
As e Marca sembrano aver già trovato il colpevole, Jose Mourinho. L’allenatore dei Blancos viene definito come il capo della dissennata rivolta madrilena, scattata subito dopo la punizione vincente di Marcos Senna nel finale. As definisce “catastrofica” la reazione del Real, e se la prende con Casillas per l’errore sul calcio piazzato del calciatore avversario, intitolando a caratteri cubitali “non è colpa di Parados Romero”. Anche Marca non è tenero nei confronti della capolista, scagliandosi contro Mourinho per aver gettato benzina sul fuoco nel clima incandescente del Madrigal e assegnandoli un eloquente 1 in pagella.
Il Barcellona può sorridere e sperare in quella che fino a una settimana fa sembrava una mission impossible. Messi e compagni hanno dalla loro il clasico, in programma al Nou Camp fra meno di un mese, e Guardiola si augura di rosicchiare altri punti importanti prima del big match decisivo per le sorti del campionato. I blaugrana ci credono, la remuntada è possibile.