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  • Milan: tutte le strade portano ad Ibra

    Il Milan a piccoli passi e soprattutto nell’ombra si sta muovendo intorno ad Ibrahimovic. Lo svedese è considerato l’uncio giocatore che può aiutare a colmare il gap dalle squadre di vertice e gararntire al Milan un consistente numero di gol.

    La manovra di accerchiamento al Barcellona è ben studiata e il coivolge il potente Mino Raiola, agente di Ibra, nonchè le cessioni di Ronaldinho e Huntelaar. L’olandese sembra si sia rassegnato a dir addio ai colori rossoneri e si aspetta solo di trovare il giusto compresso sia per il giocatore che per la società.

    Di tutt’altro tenore è la situazione Ronaldinho, il Flamengo è uscito allo scoperto forte della voglia di tornare in patria del giocatore ma per il Milan sarebbe più praticabile la pista inglese. Con la cessione del gaucho il Milan si priverebbe di un ingaggio ormai fuori portata ma gli effetti collaterali sarebbero devastanti, sia per questioni di marketing e sia per la pazienza dei tifosi.

    La strategia prevede di far pressione sul Barcellona con l’aiuto di Raiola e avere quindi uno sconto sostanziale sul costo del cartellino. Per l’ingaggio faraonico, oltre ad un adeguamento al ribasso secondo il regime fiscale italiano pare possa intervenire il nuovo sponsor Fly Emirates coinvolgendolo come uomo immagine.

    Di tutt’altro tenore i rumors che portano al tedesco Podolski, il giocatore sarebbe un ottimo colpo per età, prezzo e prospettive di rilancio ma sicuramente non avrebbe il fascino dello svedese e men che meno di Ronaldinho.

  • Anche i ricchi piangono. Il Barcellona non paga gli stipendi

    La crisi che sta attanagliando le squadre di calcio sembra non lesinare proprio nessuno e le dichiarazioni del neo presidente del Barcellona Rosell ne sono la conferma.

    “Abbiamo trovato in eredità un club fortemente indebitato, con gravi problemi di cassa ma non siamo un club in fallimento e questa settimana avremo tutte le risorse per pagare i giocatori”.

    Problemi di cassa che hanno costretto il club catalano a rimandare il pagamento degli stipendi per il mese di giugno e chieder un prestito ad un istituto di credito inglese.

    L’ultima campagna acquisti firmata La Porta è stato un fallimento totale, se si pensa alle minusvalenze di Chygrynskiy acquistato per 25 milioni di euro e rivenduto per 10 milioni di euro e quella possibile di Ibrahimovic messo sul mercato dopo l’arrivo di Villa.

  • Mourinho molla Maicon, il sogno Real è Chiellini

    La trattativa per il passaggio di Maicon al Real Madrid era a detta di tutti i cronisti sicura. La voglia di Florentino Perez di accontentare Mourinho e l’esigenza nerazzurra di vendere un pezzo pregiato per far cassa erano ottimi deterrenti per far trovare un punto d’incontro ai due club.

    Negli ultimi giorni, però, la trattativa si è arenata perchè il Real non intende svenarsi e l’Inter ha bisogno di vendere ma certo non di regalare il suo patrimonio.

    Accantonato Maicon, lo Special One intende dar fiducia a Sergio Ramos (devastante con la Spagna) nel ruolo di esterno destro e di tentare il colpo per un difensore centrale.

    Il nome è quello di Giorgione Chiellini. Misteriosamente ancora senza rinnovo, il difensore azzurro potrebbe entrar anche lui nel vortice di ristrutturazione previsto dal cantiere di Marotta. La cessione di Chiellini porterebbe denaro da reinvestire nelle casse della Vecchia Signora o comunque la possibilità di arrivare al francese Benzema.

  • Luis Fabiano gela il Milan: “voglio restare al Siviglia”

    Nei giorni scorsi una presunta dichiarazione di Luis Fabiano aveva generato entusiasmo nei tifosi del Milan per la presunta volontà del giocatore di vestire rossonero.

    Dopo la cocente sconfitta di ieri ad opera dell’Olanda è lo stesso bomber brasiliano a metter luce sul suo futuro “da domani ci sarà tempo per pensare e parlare di tutto. Il presidente e Monchi, diesse del Siviglia, sanno perfettamente quali sono i miei desideri. Ho parlato con loro dicendogli che mi piacerebbe restare a Siviglia. So che si è detto che avrei espresso il desiderio di giocare in un altro club, però ho già parlato col presidente dicendogli che non è vero, mai dichiarato nulla del genere. Adesso ci siederemo a conversare e faremo le nostre valutazione.

  • David Silva al City. Colpaccio del Mancio

    Il Manchester City sarà la regina del mercato. L’enorme budget dello sceicco Mansour e la voglia concreta di eliminare il gap dalle squadre di vertice in Premier League consentiranno a Roberto Mancini di rivoluzionare il suo organico.

    Il poco appeal dei Citizens sembrava potesse scoraggiare l’arrivo dei top player con il rifiuto da parte di Ibrahimovic su tutti. Dopo Boateng però il Mancio mette in organico il funambolico laterale del Valencia e delle Furie Rosse David Silva.

    L’esterno, cercato anche da Ancelotti per sostituire Joe Cole, sarà presentato dopo il mondiale. Il Valencia dopo Villa è costretto a cedere un altro pezzo pregiato del suo scacchiere.  Queste le sue prime parole da giocatore del Manchester City:

    “Voglio ringraziare il Valencia come club, i suoi leali tifosi, i miei compagni di squadra e lo staff. Sarà sempre una squadra speciale per me. Era tempo di avere una nuova sfida, credo che la Premier League sia uno dei campionati più competitivi e voglio vincere con il City”.

  • Mourinho sotto scacco di Moratti. Lo Special One perde la pazienza

    Dalla Spagna arrivano voci di attriti tra il neo tecnico del Real Madrid Josè Mourinho e il presidente Florentino Perez. Il motivo del contendere? Il calciomercato. L’ex tecnico interista ha smania di metter a segno i colpi indicati nella fase di accordo e di iniziare dunque a plasmare la sua nuova creatura per provare a vincere subito.

    Il giorno della finale del Bernabeu, si è capito, finalmente, che più ad esser legato alla squadra il tecnico portoghese è legato ai propri successi e presidenti e giocatori servono solo da strumenti per arrivare all’obiettivo. Sarà stata la fuga con la macchina del Real Madrid o la consapevolezza di poter fare finalmente il presidente vincente fino in fondo, Massimo Moratti ha iniziato a rovinare i piani del portoghese.

    Tutto è iniziato con l’imposizione al Real Madrid di pagare l’altissima e assurda buona uscita voluta dal tecnico. Poi si è continuato pretendendo la luna o contropartite tecniche da Milito e Maicon, protagonisti, forse incosciamente, dell’ammutinamento portoghese.

    Per il Principe a dire il vero si è messo pure Maradona di traverso. Il campionato del mondo di Higuain, la sua vena realizzativa e sopratutto un età inferiore non giustificano l’acquisto di Milito che comunque Moratti sarebbe disposto a farlo partire di fronte ad una lauta offerta.

    Ancora più spinosa la vicenda Maicon. L’Inter valuta, giustamente, il brasiliano 35 milioni di euro e sarebbe disposta a cederlo in cambio di Xabi Alonso più un conguaglio economico tra i 5 e i 7 milioni di euro. La cifra però è ritenuta eccessiva dal Real e per Mourinho iniziano i problemi.

  • Real Madrid: ufficiale Angel Di Maria. Il primo rinforzo per Mou

    Dopo un estenuante corteggiamento il Real Madrid è riuscito a strappare al Benfica il talento Angel Di Maria. L’argentino, punto fermo dello scacchiere tattico di Maradona in Sudafrica ha firmato un contratto di sei anni e alla società portoghese andranno 25 milioni di euro, ben dieci in meno di quelli richiesti in un primo momento.

    Primo acquisto, dunque, per Josè Mourinho che a breve potrebbe avere anche Maicon.

  • Avram Grant: “Il Real cambierà la filosofia di gioco di Mourinho”

    E’ stato prima il suo vice e poi ne ha preso il posto al Chelsea quando Mourinho è stato esonerato. Avram Grant ha appena firmato per il West Ham, dopo aver portato il Porthsmouth alla finale di FA CUP (persa contro il Chelsea ndr) e il quotidiano spagnolo AS chiede al tecnico israeliano un commento sullo Special One, visto che l’allenatore israeliano lo conosce molto bene:

    “Nonostante tutto quello che hanno scritto mi piaceva lavorare con lui. E ‘una brava persona, un tecnico organizzato, sa come usare la tecnologia per il calcio e ha la capacità di analizzare le partite. Pero’ la sua filosofia di gioco è conosciuta. Le sue squadre giocano un bel calcio, ma badano molto al sodo e meno allo spettacolo. A Josè piace molto la fase difensiva e parte da li nel costruire le sue squadre. Filosofia che al Real non è mai piaciuta. Basti pensare alla fine che ha fatto Capello. Ha vinto un campionato, ma non dava spettacolo e alla fine se n’è dovuto andare. Per questo motivo credo che sarà piu’ facile che il Real cambi la filosofia di Josè e non il contrario.” Sarà interessante vedere se davvero Mourinho si “piegherà” al volere della casa Real...

  • Ibra esce allo scoperto: “Voglio il Milan”

    Ibra esce allo scoperto: “Voglio il Milan”

    Questa volta il mal di pancia è venuto al Barcellona, il contratto di Zlatan Ibrahimovic è indigesto e sopratutto lo svedese non fa più parte del progetto Guardiola. Intrappolato da altri 4 anni di contratto e con un ingaggio di 12 milioni di euro l’ex interista è però difficile da piazzare sul mercato e per il neo presidente Rosell cercar di riparare il danno sarà un compito arduo.

    Lo svedese e il Raiola, suo agente, stanno però monitorando alternative importanti che permettano il rilancio dello svedese non abituato al ruolo di comprimario. Secondo il ‘Mundo Deportivo’ Zlatan Ibrahimovic avrebbe fatto la sua irremovibile scelta: il suo futuro è nel Milan.

    La società rossonero, in piena crisi finanziaria, non può certo spender i 50 milioni di euro richiesti dal Barcellona e ancor più non può permettersi un ingaggio cosi alto e fuori dal tetto salariale imposto ad inizio della scorsa stagione.

    Il Milan pare stia lavorando per ottenere un prestito oneroso, ma il Barcellona vuol monetizzare e per questo sta corteggiando il Manchester City, unico club pronto a follie nel prossimo mercato. Pare che anche la Juve starebbe ipotizzando il ritorno dello svedese dopo la cessione ai nerazzurri nell’anno di calciopoli.

  • Barcellona in trappola. L’ingaggio di Ibra è l’ostacolo alla cessione

    È trappola per il Barcellona, Zlatan Ibrahimovic, ormai scartato dalla società Blaugrana, molto difficilmente troverà una squadra in grado di coprirne il suo oneroso ingaggio. È quanto riferisce oggi la stampa spagnola, lo svedese, che non si è mai adattato al gioco del Barcellona, è già stato messo da tempo sul mercato, ma l’elevato prezzo che chiede il club (50 milioni) uniti allo stipendio che il suo procuratore chiede (12 milioni di euro) stanno convincendo la squadra del neo presidente Sandro Rosell a rimandare la sua partenza dalla Spagna, dando così, al mago di Malmoe, un ulteriore possibilità per mostrare le proprie qualità.

    Qualità che sono venute a mancare in questa stagione, quando Ibrahimovic comprato dall’Inter per (55 milioni + Eto’o), si rivelò un totale fallimento. Ritirati anche gli interessamenti del Liverpool, e dell’Arsenal, che avevano proposto uno scambio alla pari con i loro pupilli (Fabregas e Torres). Le società inglesi difficilmente, infatti, potrebbero permettersi un ingaggio così oneroso, basti pensare che i per i gunners l’acquisto più costoso è stato Arshavin pagato 15 milioni, invece per i Reds le gravi condizioni economiche che obbligano la dirigenza a rifondare la rosa.