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  • Atalanta – Lazio, Reja ritrova Lulic e Klose

    Atalanta – Lazio, Reja ritrova Lulic e Klose

    Penultima di campionato per la Lazio di Reja che nonostante il leggero ritardo in classifica dal Napoli e dall’Udinese cercherà di vendere cara la pelle e portare a casa i tre punti contro l’Atalanta per continuare a sognare il terzo posto in classifica. I biancocelesti senza ombra di dubbio stanno vivendo un pessimo momento a livello di risultati, considerando come per trovare l’ultima vittoria bisogna addirittura risalire al 7 aprile nel match contro il Napoli all’Olimpico. Discorso totalmente opposto per Colantuono che alla guida degli orobici nonostante nell’ultimo turno i suoi uomini abbiano perso 2 a 0 contro il Milan, ha di fatto battuto ogni record di punti ottenuti in Serie A dall’Atalanta, soprattutto in considerazione della penalità di sei punti che gravava sui nerazzurri.

    ATALANTA – Colantuono è il nuovo eroe della tifoseria, avendo portato la Dea così in alto in classifica e essendo riuscito a salvare la squadra con il meno 6 iniziale che avrebbe potuto abissare qualsiasi altra società. Il tecnico degli orobici scenderà in campo per provare a regalare l’ultima vittoria stagionale davanti agli occhi del pubblico di casa, schierando a questo punto la migliore formazione disponibile con un leggero turn-over. Indisponibili Marilungo, Capelli, Brighi e Tiribocchi, potrebbe non far parte dell’undici anche Consigli per un problema alla spalla. Questo il probabile schieramento previsto dal tecnico: Frezzolini tra i pali, difesa a quattro con Raimondi, Stendardo, Manfredini e Peluso. A centrocampo Cigarini e Carmona con la corsa di Schelotto sulla fascia e la qualità del numero dieci Bonaventura sulla corsia opposta. Davanti pochi dubbi con la coppia d’attacco che ha portato così in alto la Dea: El Tanke Denis affiancato dal Frasquito Maxi Moralez.

    Miroslav Klose © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    LAZIO – Dopo la sconfitta maturata nello scontro diretto contro l’Udinese, e la pessima figura nel finale del match che è costata ai biancocelesti la squalifica di Marchetti per 4 turni e quella di Dias per 3, la Lazio deve tornare a vincere per non vedere sfumare nuovamente il sogno Champions come nella passata stagione nel finale di campionato. Le squalifiche (considerando anche Biava e Ledesma fermi per un turno) e gli indisponibili tra cui Rocchi, Hernanes, Brocchi, Radu e l’ultimo in ordine di tempo con Matuzalem, costringono il tecnico biancoceleste a cambiare nuovamente modulo e a puntare sul collaudato 4-2-3-1. Le buone notizie arrivano dall’infermeria, con l’importante rientro del bomber tedesco Miroslav Klose, che plausibilmente si accomoderà in panchina per essere al meglio nell’ultimo match contro l’Inter. L’undici di partenza dovrebbe vedere Bizzari tra i pali con davanti Scaloni, Diakitè, Konko e Garrido a formare la linea difensiva. In mediana spazio a Gonzalez e a Cana più bassi, Lulic interno di sinistra, con Mauri e Candreva a supporto dell’unica punta Kozak a reggere tutto il peso dell’attacco vista l’assenza di Tommaso Rocchi.

    Probabili Formazioni Atalanta Lazio

    ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis. All.: Colantuono
    A disp.: Frezzolini, Lucchini, Cazzola, Carrozza, Ferreira Pinto, Tiribocchi, Gabbiadini.

    LAZIO (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Scaloni, Diakitè, Garrido; Gonzalez, Cana, Lulic; Mauri, Candreva; Kozak. All.: Reja
    A disp.: Berardi, Sbraga, Zauri, Onanzi, Zampa, Rozzi, Klose.

  • Lazio – Siena, Reja lancia le due punte

    Lazio – Siena, Reja lancia le due punte

    Lazio Siena di questa sera sarà un match molto delicato per i biancocelesti, che hanno l’obbligo di vincere per restare attaccati al treno-terzo posto, ma le scelte di formazione di Edi Reja saranno influenzate necessariamente dalle squalifiche comminate dal giudice sportivo ai biancocelesti Marchetti ed Andrè Dias a seguito della rissa finale della gara del Friuli di Udine di domenica scorsa. Nonostante le difficoltà di questo finale di stagione deludente, la Lazio ha, però, l’obbligo di lottare fino al termine del campionato per la conquista di un obiettivo tanto ambito, se non altro per evitare di vanificare l’ottimo campionato disputato fino ad un mese fa. In tal senso si leggono le dichiarazioni di uno degli uomini di maggiore esperienza dello spogliatoio laziale, Cristian Brocchi, che, anche se indisponibile per la gara di stasera, carica i compagni: “La gara con il Siena è la nostra ultima spiaggia e dobbiamo mettercela tutta”. Parole che troveranno certamente d’accordo il tecnico Edi Reja che ha provato a dare carica ai suoi in vista della sfida di questa sera considerando che, almeno sulla carta, non appare proibitiva, anche alla luce del fatto che gli uomini di Sannino sono praticamente salvi, anche se la matematica non lo garantisce ancora.

    Il campionato, però, ci ha abituato spesso a sorprese clamorose ed i senesi, dal canto loro, potrebbero scendere in campo per conquistare proprio quei punti tranquillità che li separano dalla salvezza; pertanto, la Lazio dovrà esser abile a metter in campo quelle motivazioni e quella grinta in più che, nelle ultime uscite, le hanno fatto difetto, cercando di sfruttare anche il fattore campo, considerando che i senesi non hanno mai conquistato i tre punti all’Olimpico nei sette precedenti incontri. In tal senso, nonostante l’emergenza formazione (con otto infortunati e due squalificati, ndr) Reja sembra intenzionato a schierare una squadra con due punte di ruolo, Rocchi e Kozak, e con modulo 4-3-1-2, con Stefano Mauri a supporto sulla trequarti.

    Edi Reja | © Getty Images

    In porta, al posto dello squalificato Marchetti (che rientrerà alla seconda giornata del prossimo campionato) vi sarà Bizzarri, mentre nella difesa a quattro saranno schierati Konko, Diakitè, Biava e Scaloni. A centrocampo, invece, spazio al trio Gonzales, Ledesma e Candreva.

    In casa Siena, invece, il tecnico Sannino perde all’ultimo momento il difensore centrale Terzi, che verrà sostituito da Contini, a far coppia con Rossettini. Il modulo dei bianconeri toscani sarà, dunque, un 4-4-2, con Pegolo in porta, Vitiello, Rossettini, Contini, Del Grosso in retroguardia, il centrocampo formato da Mannini, Vergassola, Gazzi e Brienza, e la coppia offensiva composta da Mattia Destro e Bogdani.

    L’arbitro dell’incontro sarà il signor Celi della sezione di Bari, coadiuvato dai guardalinee Nicoletti e Romagnoli.

    Lazio Siena probabili formazioni:

    Lazio (4-3-1-2) Bizzarri; Konko,  Diakitè, Biava, Scaloni; Gonzalez, Ledesma, Candreva; Mauri; Rocchi, Kozak. A disposizione: Berardi, Garrido, Zauri, Lulic, Zampa, Cana, Alfaro. Allenatore: Reja.

    Siena (4-4-2) Pegolo; Vitiello, Rossettini, Contini, Del Grosso; Mannini, Vergassola, Gazzi, Brienza; Destro, BogdaniA disposizione: Brkic, Pesoli, Belmonte, D’Agostino, Bolzoni, Rossi, Larrondo. Allenatore: Sannino.

  • Lazio Cesena 3-2, le pagelle. Dinamismo Kozak, Iaquinta che esordio

    Lazio Cesena 3-2, le pagelle. Dinamismo Kozak, Iaquinta che esordio

    Ecco i giudizi relativi alla sfida tra Lazio e Cesena. Tra i padroni di casa giudizi negativi solo per il reparto arretrato mentre da centrocampo in avanti brillano tutti. Nel Cesena invece benissimo il tandem formato da Iaquinta e Mutu, male invece Santana, ancora lontano dai meccanismi della squadra.

    Pagelle Lazio

    Marchetti 6: Ad inizio gara compie un paio di buoni interventi prima dei due gol del Cesena. Nella ripresa controlla agevolmente le poche sfuriate degli avversari dalle sue parti.
    Konko 4: Gioca praticamente mezz’ora e con il suo fallo da espulsione rischia di spegnere ogni speranza dei suoi.
    Biava 5,5: Si riprende solo dopo il 2-0, ma è proprio nel primo tempo che il centrale biancoceleste va in tilt.
    Zauri 5: Ha delle responsabilità su ambedue i gol. A parziale scusante il fatto che non è un centrale di difesa.
    Lulic 7: Se in fase difensiva soffre molto la mobilità di Ceccarelli in proiezione offensiva è disarmante con la sua velocità. E se trova anche il gol come con il Cesena può risultare letale in futuro.
    Ledesma 7: Nel primo tempo, da centrocampista, gioca qualche buon pallone in direzione delle punte. Nella ripresa è chiamato a difendere e lo fa più che egregiamente.
    Matuzalem 7: Finalmente riesce ad esprimersi sui suoi livelli. Ottima prova la sua.
    Gonzalez 7: Corre per un intero match senza mai fermarsi. Fondamentale per scardinare la difesa del Cesena.
    Hernanes 6,5: Il suo siluro ad inizio ripresa spiana la strada ai laziali verso la rimonta. Riscatta cosi un primo tempo dove risente del grigiore generale della squadra.
    Candreva 5,5: Non entusiasma particolarmente, forse perché gioca il primo tempo in cui i biancocelesti sono sotto.
    Klose 6,5: Nel primo tempo fallisce due facili occasioni ma nella ripresa risulta decisivo con un assist e tanto movimento.
    Kozak 7,5: Un assist e un gol in meno di 40’. Il suo ingresso in campo da quel dinamismo che serviva ai suoi.

    Pagelle Cesena

    Antonioli 5,5: Nel primo tempo è magistrale su Klose, ma nella ripresa ha qualche responsabilità sulle marcature dei biancocelesti.
    Comotto 5: Cala vistosamente nella ripresa quando soffre il dinamismo degli esterni laziali.
    Rodriguez 5,5: Ha qualche responsabilità sul gol che da il via alla rimonta della Lazio. Per il resto argina Hernanes come può.
    Lauro 6: Deve occuparsi di Klose e tranne qualche sbavatura lo fa anche bene.
    Ceccarelli 6: Nel primo tempo va molto bene e costringe Lulic a chiuderlo, anche se quest’ultimo non sempre ci riesce. Cala, come il resto della squadra, nella ripresa.
    Santana 5: Sfiora il gol del 3-1 che poteva chiudere il match. Ma nel complesso è il più deludente dei suoi. Evidentemente deve inserirsi bene nei meccanismi.
    Colucci 6,5: Illumina la manovra dei suoi, almeno nel primo tempo, con delle belle giocate per le punte.
    Parolo 6: Ha il merito di innescare Mutu per il 2-0, ma per il resto non brilla in maniera particolare.
    Pudil 5: In balia di Gonzalez quando viene attaccato. Non entra mai in partita.
    Iaquinta 7: Un assist ed un gol dopo un anno e mezzo dall’ultima volta. Gli mancheranno i 90’ nelle gambe ma può tornare utilissimo nella corsa alla salvezza.
    Mutu 7: E’ lui a sbloccare il match ed a subire il fallo che porterà al 2-0 e al rosso di Konko. Nella ripresa non entusiasma, ma il calo è generale.
    Rennella 5,5: Fa il suo ingresso in campo nel migliore momento della Lazio. Sfortunato.
    Del Nero 5,5: Mezz’oretta da ex nella quale combina poco.

  • Lazio Cesena 3-2. Iaquinta illude poi rimonta biancoceleste

    Lazio Cesena 3-2. Iaquinta illude poi rimonta biancoceleste

    Incredibile Lazio. Si è dovuta trovare sotto di due gol e di un uomo la compagine biancoceleste per cominciare una rimonta che l’ha portata, nel giro di 10’, sul 3-2 a proprio favore. Una prova di cuore e di carattere per il team di Reja che si riprende prontamente dopo lo stop di Genova e sale momentaneamente al terzo posto in classifica a quota 42 punti a due soli punti dal Milan e a tre dalla Juventus capolista che però ha due gare in meno rispetto alle Aquile.

    Sfuma un’occasione d’oro per il Cesena di Arrigoni che già assaporava l’impresa dopo il gol di Mutu e il rigore dell’ultimo arrivato Iaquinta susseguente al fallo da rosso di Konko. Ed invece nella ripresa ecco la Lazio che non t’aspetti. La compagine capitolina tira fuori i denti e l’orgoglio e dal 8’ al 18’ grazie ad Hernanes, Lulic e Kozak incamera tre punti d’oro. Un successo che fa classifica e morale dunque ma che non deve nascondere quelli che sono stati i difetti lasciati intravedere in particolar modo nel primo tempo.

    Passiamo alla partita. Come preventivato Reja, alle prese con numerosissime defezioni, si affida al solito 4-2-3-1. In porta c’è Marchetti, davanti a lui, complice diverse assenze ed in particolare quelle di Diakitè e Dias, la difesa è formata al centro da Biava e Zauri e sulle corsie laterali da Konko e Lulic. Ledesma e Matuzalem agiscono davanti alla difesa con il trio Gonzalez, Hernanes e Candreva che agisce a supporto dell’unica punta Klose, chiamato a fare reparto da solo per via dei problemi fisici che affliggono Rocchi. Arrigoni invece mette in campo i suoi con il 3-5-2 previsto alla vigilia: davanti ad Antonioli difesa che, complice alcuni infortuni, vede in campo dal primo minuto Comotto, Rodriguez e Lauro. I due esterni di centrocampo sono Ceccarelli e Pudil con Santana, Colucci e Parolo in mezzo. In avanti accanto a Mutu c’è Iaquinta, alla prima in bianconero.

    Parte meglio la Lazio che prova ad impostare il proprio gioco in particolare sulle corsie laterali. Devono trascorrere 4’ per vedere la prima azione da gol: merito di Klose che di destro impegna severamente Antonioli. Sul cambio d’azione ecco che ci prova Iaquinta ma Marchetti è attento e sventa il pericoloso. Cesena che si affida ai contropiedi dunque e al 13’ da uno di questi nasce la rete dello 0-1: Iaquinta supera Biava e serve Mutu il quale elude Zauri e non ha problemi a scavalcare Marchetti.

    La Lazio accusa il colpo ma reagisce con Klose, ma per la seconda volta Antonioli gli chiude lo specchio della porta. Cesena come detto bravo di rimessa ma il colpo di testa di Mutu alla mezz’ora si perde sopra la traversa. Il rumeno però fa meglio pochi minuti dopo quando costringe Konko al fallo da ultimo uomo. Espulsione per il laziale e rigore per i romagnoli. E Iaquinta non sbaglia: esordio con gol per l’ex juventino e Cesena avanti 2-0 con un uomo in più.

    Ad inizio ripresa Reja si gioca il tutto per tutto: fuori Candreva dentro Kozak. E al 8’ i biancocelesti trovano il gol che riapre il match: merito di un bolide di Hernanes che sfrutta al meglio un assist di Klose e gonfia la rete. Risponde subito il Cesena con Santana, ma il suo tiro si perde a lato. L’ultimo entrato Kozak è tra i più vivaci e lo dimostra al 13’ quando per un soffio manca la deviazione a porta sguarnita. Arrigoni cambia: dentro Rennella e fuori Iaquinta che ancora non ha i 90’ delle gambe. Al quarto d’ora il pareggio della Lazio ad opera di Lulic tra le proteste dei cesenati che vorrebbero un fuorigioco che però non c’è. E nemmeno 2’ dopo i ragazzi del presidente Lotito completano l’opera: sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Kozak a trovare il tempo giusto ed insaccare in rete.

    Arrigoni cambia ancora inserendo Del Nero e Guana per Pudil e Ceccarelli, ma la squadra sembra aver accusato il colpo della rimonta subita in inferiorità numerica. Dal canto suo prova a coprirsi Reja che toglie Kozak, inserito ad inizio ripresa, il cui posto è preso da Scaloni. L’unico acuto del Cesena è targato Comotto, ma la palla finisce alta. Per la Lazio tre punti che, per come si era messa la partita, sono oro colato. Rabbia per un’occasione sprecata invece in casa Cesena.

  • Pagelle Lazio-Parma, Klose su tutti

    Pagelle Lazio-Parma, Klose su tutti

    Lulic 6,5: veramente una bella sorpresa in questo primo quarto di campionato, sfiora anche il terzo gol in maglia biancoceleste con un colpo di testa che si stampa sulla traversa, ma oltre a questo è sempre molto presente in fase d’interdizione e di ripartenza, sta diventando una pedina importante nello scacchiere di Reja. Sculli 6,5: ha il merito di essere lesto nell’approfittare della cortissima respinta della difesa parmense e di siglare quindi la rete che vale punti e primato in classifica. Klose 7: ormai i complimenti per un campione così si sprecano. Non segna, evento raro, ma c’è ovviamente il suo zampino nell’azione che porta al gol di Sculli, di fatto la parte più faticosa del lavoro la fa lui con una splendida percussione che lo porta a tu per tu con Mirante dove preferisce l’appoggio al compagno meglio piazzato invece che rischiare il tiro sul portiere in uscita. Insostituibile. Cissè 4,5: aveva promesso molti gol, è fermo ad uno in campionato, quello all’esordio. La convivenza con un bomber come Klose si digerisce male se la rete non arriva, ma il francese invece di cercare la giocata semplice s’intestardisce provando le cose più complicate. Questo lo porta spesso ad essere inconcludente. Kozak 6,5: entra e mostra subito che Reja ha fatto male a tenerlo in panchina, specie al posto di uno spento Cissé, c’è ovviamente del suo nel gol del vantaggio è infatti lui a colpire a botta sicura sull’assist al bacio di Klose, ha solo la sfortuna di trovare sulla sua strada il piede di Zaccardo. Lazio (4-3-1-2): Marchetti 6; Konko 6,5, Diakitè 6,5, Dias 6,5, Radu 6; Brocchi 6,5, Ledesma 6, Lulic 6,5 (1′ st Sculli 6,5); Hernanes 5 (32′ st Gonzalez 6); Klose 7, Cissé 4,5 (39′ st Kozak 6,5). A disp.: Bizzarri, Zauri, Scaloni, Cana. All.: Reja 6.

    Giuseppe Sculli| © Paolo Bruno/Getty Images)
    Zaccardo 6: salva sulla linea su Kozak ma nulla può sul tap-in da pochi passi di Sculli, ha avuto sui piedi il punto del vantaggio ma il tiro è tutto da dimenticare. Paletta 6: disputa una discreta prestazione senza infamia e senza lode, ma non commettendo nessun errore grossolano anzi donando a sprazzi anche sicurezza al suo reparto insieme al compagno Lucarelli, che fino all’85° non subisce pericoli da parte dei biancocelesti. Biabiany 6: ci prova di testa a fine primo tempo, di certo non una sua specialità, ma è sfortunato perchè la palla si stampa sulla traversa. niente di eccezionale per il resto della gara come tutti gli uomini in campo del resto. Giovinco 5: di certo non la sua migliore giornata, prova ad illuminare due volte Pellé ma i suoi inviti cadono nel vuoto, esce per infortunio e si spera solo non si tratti di niente di particolare. Pellé 4: inconcludente, poco incisivo, amorfo e fuori luogo nella pur sterile manovra d’attacco dei ducali, i tifosi aspettano con ansia il rientro di Floccari. Parma (4-4-2): Mirante 6; Zaccardo 6, Paletta 6, Lucarelli 5,5, Gobbi 5,5; Biabiany 6, Morrone 5,5, Galloppa 5 (35′ st Blasi sv), Modesto 5,5 (42′ st Valdes sv); Giovinco 5 (3′ st Valiani 6), Pellé 4. A disp.: Pavarini, Santacroce, Feltscher, Crespo.

  • Alla Lazio basta Sculli e torna prima

    Alla Lazio basta Sculli e torna prima

    Massimo risultato col minimo sforzo, una Lazio poco entusiasmante riesce ad ottenere i tre punti contro un ben organizzato Parma, che paga nel finale un affaticamento fisico e l’uscita per infortunio del suo uomo migliore Sebastian Giovinco. La partita di per sè non offre delle grosse emozioni se si considera che nel primo tempo i pericoli sia per una porta che per l’altra vengono da calcio da fermo, il primo è al 29° quando il profeta Hernanes prova ad impegnare Mirante su calcio di punizione, ma l’estremo difensore gialloblu si fa trovare pronto, sul calcio d’angolo successivo dopo una serie di rimpalli la palla arriva sulla testa di Luljc che colpisce la traversa con un pallonetto che stava per diventare beffardo per il numero uno parmigiano. Dopo questo spavento gli ospiti provano a farsi sotto con una sterile manovra che porta al 43° a guadagnare un calcio d’angolo su cui Biabany, si proprio lui, stacca di testa e pareggia il conto dei legni. La prima frazione di gioco si chiude qui.

    Giuseppe Sculli| © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Comincia il secondo tempo e ti aspetti una Lazio più arrembante che provi con maggiore forza a battere la resistenza valida ma non insormontabile del Parma, invece, non è così, la seconda frazione di gioco segue la falsa riga della prima e per vedere il primo vero tentativo di far male da parte degli avanti biancocelesti bisogna attendere il 68° quando sempre su calcio d’angolo Klose svetta di testa e prova a battere Mirante. Qui svanisce la squadra di casa che lascia molto spazio alle sortite degli ospiti e ad un quarto d’ora dalla fine è il campione del mondo Zaccardo ad andare vicino alla rete del colpaccio con un bel dribbling da attaccante puro si libera al tiro in area da posizione defilata, la conclusione però non è all’altezza della preparazione e l’azione sfuma in un nulla di fatto. Il match sembra trascinarsi stancamente verso la fine con il risultato a reti inviolate, ma il colpo del campione è sempre lì in agguato ed è quello che fa la differenza, Klose infatti, sempre lui, prende palla nella trequarti avversaria e con uno scatto palla al piede si presenta a tu per tu con l’estremo difensore gialloblu, ma invece di tirare appoggia a Kozak meglio posizionato, l’attaccante ceco, appena subentrato ad uno spento Cissè, spara a colpo sicuro ma trova Zaccardo sulla sua traiettoria che libera in qualche modo, lì a due passi c’è però appostato Beppe Sculli che a due passi dalla linea di porta si avventa come un falco sulla palla e insacca il punto della vittoria a 5′ minuti dal termine. La partita non ha più niente da dire gli aquilotti amministrano bene il vantaggio e portano a casa tre punti pesanti per il morale e la classifica che li vede adesso primi a pari merito con l’Udinese, in attesa che la Juve recuperi la propria sfida contro il Napoli.

  • Udinese – Lazio: operazione sorpasso riuscita

    Udinese – Lazio: operazione sorpasso riuscita

    Il fattore campo è stato determinante nello scontro diretto del Friuli di Udine fra Udinese e Lazio, un match decisivo fra le due squadre maggiormanete accreditate per il quarto posto, divise da un solo punto in classifica prima di questa gara.

    Una gara riassumibile evidenziando che le due formazioni hanno giocato un tempo per una, con l’ Udinese cinica e spigliata nel primo tempo, e la Lazio che nel secondo ha cercato in ogni modo di rimontare, non supportata dalla fortuna (un palo ed un rigore sbagliato da Zarate), ma che deve rimproverarsi un approccio troppo morbido nel primo tempo.

    Una gara iniziata a ritmi blandi, frutto di tensione e di necessità di studiarsi a vicenda. Bisogna, infatti, attendere il 18′ del primo tempo per la prima giocata importante, di Hernanes che salta l’uomo in scioltezza ed avanza fino al limite dell’area, calciando però alto. Al 24′ la prima azione realmente pericolosa, ossia un contropiede dell’Udinese con Sanchez che trova Pinzi, che prova il pallonetto facendosi fermare da Muslera, sulla respinta, poi, Di Natale non riesce a ribadire in gol.

     Al 31′ ancora occasione importante per Totò Di Natale: Sanchez trova meravigliosamente Isla, che passa a Di Natale che, da solo in area, non riesce a trovare la rete del vantaggio. Queste due azioni, però, non sono sltro che il preludio al vantaggio bianconero: al 35′ ancora assist di Alexis Sanchez per la rete di Totò Di Natale, che realizza il suo 27 esimo gol in serie A.

    Al 39′ occasione in area per Isla, che però colpisce malissimo. Tre minuti dopo, però, al 42′ radoppio dell’Udinese: protagonista dell’azione ancora el ninho Sanchez, che inventa per Isla, pronto a crossare per Di Natale, libero davanti alla porta sguarnita: 2- 0 e 28 esimo gol di Totò capocannoniere.

    Secondo tempo che si apre con una Lazio che prova a scuotersi, al 6′ tiro alto di Zarate, al 7′ ci prova Matuzalem su punizione ma non incide.

    Anche se l’ Udinese sembra meno incisiva del primo tempo, la Lazio non riesce ad avere il guizzo per accorciare le distanze e provare a riaprire la partita. Ecco, così, che Reja prova adusare l’arma delle sostituzioni, inserendo al 66′ Tommaso Rocchi per Floccari e Kozak per Hernanes.

    I cambi risultano importanti ai fini dell’ equilibrio del match. Rocchi si procura il rigore che potrebbe portare al 67′ al 2 a 1, che coincide anche con l’espulsione di Angella autore del fallo. Zarate dal dischetto, però, prova il colpo sotto per il cucchiaio, ma colpisce molto debolmente, centrale: nessuna difficoltà per il para rigori specialista Handanovic. 

    Kozak, però, al 75′ realizza su cross di Zarate il 2 a 1, rianimando le speranze dei bianocelesti. Ancora occasione per lo scatenato Kozak al 35′, che colpisce di testa il palo sinistro, non supportato dalla buona sorte. L’assedio della Lazio continua, l’Udinese prova a difendere il gol di vantaggio e Guidolin sostituisce la coppia gol Di Natale (per Ekstrand), Sanchez (per Corradi).

    Al 38′ grandissimo intervento del portiere Handanovic, che toglie dalla porta un colpo di testa di Dias salvando il risultato, così come è decisivo anche al 42′ su tiro cross di Kozak. Al 45′ ancora occasione Lazio, ma Rocchi non riesce a ribadire in rete.

    I minuti di recupero sono quattro, l’ Udinese cerca di prendere tempo spezzando il ritmo della gara con la sostituzione al 92′ di Armero per Pasquale.

    Al 94′ il fischio finale di Rizzoli: l’udinese sorpassa la Lazio in classifica, agguantando il quarto posto a due giornate dalla fine, a quota 62 punti. La Lazio perde una fondamentale partita, ancora una volta mostrando difficoltà nelle gare in trasferta: nel prossimo turno la attende la gara con il Genoa, mentre nell’ ultima di campionato giocherà a Lecce.

    Un calendario non semplice per la Lazio, ma i giochi sono ancora aperti anche se, da oggi, il destino del quarto posto è nelle mani della squadra di Guidolin

  • Milan – Lazio 0-0, le pagelle

    Milan – Lazio 0-0, le pagelle

    Milan:
    Oddo: 5,5 Di solito si fa preferire più in fase offensiva, stasera arriva spesso al cross ma son tutti lenti e preda di Muslera.

    Yepes: 7 Con il Kozak di questa sera ci vorrebbe l’armatura, l’ex Chievo comunque dimostra ancora una volta di aver il temperamento giusto per contrastare chiunque.

    Emanuelson: 5
    Meno brillante delle altre apparizioni. Sbaglia due ghiotte occasioni

    Pato: 5 Il papero è in ritardo di condizione ma vive male la convivenza con Ibra e con San Siro

    Robinho: 5,5 E’ meno lucido del solo e questa volta sbaglia il gol più volte.

    Ibrahimovic: 7 Mezzo voto in meno per i continui rimproveri ai compagni per il resto gli manca solo il gol.

    Lazio:

    Muslera: 6 Non impegnatissimo e fortunato sul doppio palo ma si fa apprezzare nelle uscite e dà tranquillità alla difesa.

    Biava: 7 E’ un pilastro della Lazio, Ibra fa paura ma lui non si scompone

    Brocchi: 6,5 E’ in un ottimo stato di forma e non vuol demeritare di fronte al suo Milan. Buona prova

    Kozak: 5 Se fosse su un ring avrebbe vinto per ko. Ci mette tanto cuore ma esagera nell’uso del suo fisicaccio.


    Hernanes: 5,5
    Nel finale di gara con la sua qualità di palleggio fa respirare i suoi manca però nella fase iniziale di partita
    IL TABELLINO

    MILAN-LAZIO 0-0

    Milan (4-3-1-2): Abbiati sv; Oddo 5,5, Bonera 6 (1′ st Legrottaglie 6, 38′ st Papastathopoulos sv), Yepes 7, Antonini 6,5; Flamini 6, Thiago Silva 6, Emanuelson 5,5; Robinho 5,5; Pato 5 (18′ st Cassano 5), Ibrahimovic 7. A disp: Roma, Calvano, Jankulovski, Merkel. All: Allegri 5,5

    Lazio (4-4-1-1): Muslera 6; Lichtsteiner 6, Biava 7, Dias 6,5, Radu 6; Brocchi 6,5, Ledesma 5, Gonzalez 5 (29′ st Bresciano sv); Hernanes 5,5; Sculli 6,5 (35′ st Mauri sv), Kozak 5. A disp: Berni, Stendardo, Scaloni, Matuzalem, Foggia. All: Reja 6

    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Oddo (M), Kozak, Ledesma (L)

  • Il killer Kozak rallenta il Milan, la Lazio strappa il pari

    Il killer Kozak rallenta il Milan, la Lazio strappa il pari

    Regge per tutta la partita il fortino eretto da Reja a protezione dello 0-0 e la Lazio strappa un ottimi punto a San Siro rallentando la corsa del Milan. Allegri conferma la formazione della vigilia schierando il sempre più sofferente Pato al di Ibrahimovic e Thiago Silva nel ruolo di centrale di centrocampo. La Lazio risponde con i mastini Gonzalez e Rocchi a dar manforte ad Hernanes e Ledesma in mediana, in avanti è ancora Kozak ad agire da boa con Sculli al suo fianco.

    La partita non decolla e la Lazio non fa nulla per alzare i ritmi della partita, le fiammate rossonere arrivano sempre dall’estro di Ibrahimovic e da qualche accelerazione di Robinho. Le occasioni d’oro capitano sul sinistro di Emanuelson e sulla testa di Flamini ma le soluzioni lasciano a desiderare.

    Il secondo tempo si riapre con lo stesso canovaccio tattico con la Lazio ancor più chiusi a protezione di Muslera. Che la serata è storta lo si intuisce quando una conclusione di Ibra dal limite dell’area rimbalza sui due pali prima di arrestare la sua carambola impazzita tra le mani di Muslera. Allegri inserisce Cassano per Pato ma il risultato non cambia, il Milan pecca di stanchezza e di imprecisione ma è costretta a giocare con gli stessi per l’eccessiva irruenza di Kozak che nel primo tempo entra male su Bonera costringendo alla sostituzione e poi rovina addosso a Legrottaglie.

  • Milan – Lazio: gli esperimenti di Allegri, Reja si affida a Kozak

    Milan – Lazio: gli esperimenti di Allegri, Reja si affida a Kozak

    Il ritmo è forsennato ma per fortuna la finestra di calciomercato adesso è chiusa e a parlare sarà un’altra volta il campo. Questa sera il Milan capolista ma sempre in piena emergenza a centrocampo ospita a San Siro la Lazio di Edy Reja per l’anticipo della 23esima giornata.

    Con un Legrottaglie in più ma con Ambrosini e Van Bommel inseriti nel lungo elenco degli indisponibili, Allegri dirotta Thiago Silva ancora una volta a centrocampo a far da playmaker con a fianco il recuperato Flamini ed Emanuelson. In difesa a destra dovrebbe giocare Oddo mentre da centrale agirà Bonera al fianco di Yepes. In attacco con gli inamovibili Ibra e RObinho questa volta ci sarà Pato.

    Anche Reja ha le sue gatte da pelare con un attacco ridotto all’osso e costretto a poggiarsi ancora sul giovane Kozak, l’attaccante ha dimostrato di aver grinta e personalità per imporsi e contro il MIlan questa potrebbe esserci la definitiva consacrazione. Con Kozak in avanti ci sarà Beppe Sculli, centrocampo a rombo con Ledesma ed Hernanes ad occupare i vertici e Brocchi e Mauri ai lati.