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  • Super Kozak, la Lazio attende i sorteggi dei quarti

    Super Kozak, la Lazio attende i sorteggi dei quarti

    La Lazio europea non conosce ostacoli ed archivia la pratica tedesca dello Stoccarda con un perentorio doppio successo. Dopo la vittoria corsara in Germania, i biancocelesti liquidano con un netto 3-1 la formazione di Bruno Lababdia anche all’Olimpico di Roma, in una partita giocata purtroppo a porte chiuse. Il mattatore della serata è il centravanti ceko Libor Kozak, che realizza una sontuosa tripletta e con 8 reti guadagna al momento il titolo di capocannoniere dell’Europa League. Oltretutto Kozak si porta in dote anche altri 2 gol realizzati nel turno preliminare della stessa manifestazione, che lo fanno salire complessivamente a quota 10. La Lazio approda ai quarti di una manifestazione europea a distanza di 10 anni, l’ultima volta era accaduto nella stagione di Coppa UEFA del 2002/2003.

    Ad ogni modo, la squadra romana sfata finalmente anche il tabù dei club italiani in Europa League, in quanto dalla sua istituzione nessuna formazione del nostro calcio si era spinta fino ai quarti della competizione. Un dato statistico che lascia in ogni caso delle riflessioni importanti.

    Libor Kozak mattatore di Europa League | ©Getty Images
    Libor Kozak mattatore di Europa League | ©Getty Images
    Il passaggio ai turni successivi in Europa League assegna dei punti importanti nel ranking UEFA, ma purtroppo la competizione viene spesso e volentieri snobbata dalle nostre squadre. Onori e meriti, dunque, maggiori per la squadra di Petkovic che sta credendo nella manifestazione per spingersi il più lontano possibile nel tabellone per il prestigio del club e dello stesso calcio italiano. Gli introiti garantiti dall’Europa League purtroppo sono di gran lunga minori rispetto a quelli elargiti dalla Champions League. Basti pensare che la Dinamo Zagabria, che in Champions ha perso tutte le partite disputate, ha guadagnato più euro della Lazio, che è arrivata ai quarti di Europa League senza mai perdere.

    L’Europa League ha consegnato, comunque, alle luci della ribalta il centravanti Kozak, che dopo i gol continentali reclama uno spazio maggiore anche in campionato. La Lazio pescò Kozak nel 2008 nelle file dell’Opava, piccolo club ceko, dopo che lo stesso giocatore aveva fallito un provino con il Portsmouth. Dopo una breve parentesi al Brescia in prestito, Kozak è ritornato nella Capitale ed al momento i suoi gol stanno spingendo i biancoceelsti nel loro sogno europeo, in attesa del prossimo avversario.

  • Lazio senza Klose addio scudetto e terzo posto?

    Lazio senza Klose addio scudetto e terzo posto?

    Week end nero per la Lazio che prima perde all’ultimo minuto contro il Genoa, dopo una clamorosa rimonta da 2-0 a 2-2 ed infine si ritrova con l’attaccante migliore infortunato per due mesi. Sinceramente non sappiamo quanto e se Petkovic sia riuscito a prendere sonno domenica notte, fatto sta che urgono dei rimedi rapidi. Solo poche settimane fa si parlava di Scudetto e adesso con l’incredibile sconfitta di Marassi ha permesso al Milan di accorciare le distanze e adesso insieme ai cugini interisti si ritrova a soli tre punti da quel terzo posto (valido per i Preliminari di Champions della prossima stagione) occupato proprio dalla formazione biancoceleste. La prossima settimana oltretutto all’Olimpico sarà di scena la sfida Lazio-Napoli, terza contro seconda in classifica, match da affrontare senza il bomber Klose.

    Tutte domande che si sarà posto anche il tecnico laziale, Petkovic, alle prese adesso con un gran problema. L’infortunio di Klose è di quelli seri, e la sua assenza potrebbe rivelarsi decisamente delicata per la corsa al terzo posto.

    Con l'infortunio di Klose la Lazio saluto scudetto e terzo posto? © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Con l’infortunio di Klose la Lazio saluto scudetto e terzo posto? © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    L’infortunio – Miroslav Klose è stato costretto a lasciare il campo alla fine del primo tempo. Ginocchio gonfio e dolorante, già negli spogliatoi la situazione sembrava piuttosto grave. Poi la visita in Germania, a Monaco di Baviera dal dottor Wohlfahrt, amico dell’attaccante tedesco. La diagnosi ha confermato il tutto: lesione del collaterale. Non dovrebbe essere necessario l’operazione ma l’ex punta del Bayern Monaco dovrà star fermo almeno due mesi. Una mazzata per Petkovic e per tutta la Lazio che confidavano nei suoi gol per raggiungere l’ambito terzo posto che vorrebbe dire Champions League (sfuggita per due anni di seguito per un nulla a causa di una super Udinese!).

    I numeri di Klose – Il 34enne tedesco in 20 gare disputate in campionato ha realizzato 10 gol. Una rete ogni di partite. Il secondo attaccante più prolifico è Sergio Floccari, con 3 realizzazioni in 11 match, anche se per onor di cronaca bisogna ammettere che ha disputato complessivamente 450 minuti in campo (circa 5 gare complete!).

    Floccari o Kozak – L’italiano o il ceco? La decisione di Petkovic sarà dura, visto che il primo può garantire tanto movimento e sacrificio, mentre il secondo è più statico ma possiede un grande fisico. L’ex tecnico del Sion sarebbe orientato a puntare sull’ex punta del Parma, poco sfruttata in questa prima parte di stagione e al centro di numerose voci di mercato a gennaio che l’hanno visto ad un passo dal lasciare la Capitale. Ora avrà a disposizione circa 8 gare per dimostrare il proprio valore, sempre se l’allenatore croato non decida di cambiare idea puntando sul ceco.

    Il mercato – E dopo questo grave infortunio arrivano le prime critiche verso Lotito e Tare, colpevoli di non aver rinforzato la squadra nel corso del mercato invernale, cedendo oltretutto Tommaso Rocchi, che in questa situazione poteva rivelarsi molto utile. Certo, con il senno del poi è tutto più facile, ma rimane il dubbio di una rosa incompleta, forte nel suo 11 iniziale e spesso in difficoltà quando deve affidarsi alle sue riserve.

    Le rivali – La Lazio dovrà guardarsi attentamente dietro, visto il gran recupero del Milan che con un Balotelli in più in squadra, sembra pronto ad effettuare il sorpasso. I punti di distanza tra le due squadre sono solo tre e i capitolini sono attesi dal difficile incontro casalingo contro il Napoli, ormai lanciato all’inseguimento della Juventus. In questo momento preoccupa meno l’Inter (a pari punti con il Milan) che fatica a trovare la quadratura del cerchio e avrà bisogno di qualche settimana per permettere ai nuovi arrivati di entrare nei meccanismi della squadra. Infine la Fiorentina, distante una sola lunghezza dalle milanesi, con la vittoria contro il Parma si ritrova in piena lotta, dopo aver rischiato il crollo nel mese di gennaio.

  • Lazio-Catania, Petkovic lancia Floccari-Kozak

    Lazio-Catania, Petkovic lancia Floccari-Kozak

    La gara dei quarti di Coppa Italia in programma questa sera alle ore 21 allo Stadio Olimpico, Lazio-Catania, per i padroni di casa è un match per sperare di continuare nel momento d’oro, per coltivare il sogno dei tanti biancocelesti che, nella Lazio di Vladimir Petkovic, intravedono quella squadra che, a cavallo tra la fine degli anni ’90 e il 2000,riuscì a conquistare con Eriksson il secondo scudetto della sua storia, oltre che brillare anche fra le diverse competizioni nazionali ed europee. In quella squadra di Cragnotti figuravano nomi illustri, da Nedved a Salas a Vieri, portati dai miliardi facili di allora mentre oggi, in tempi di crisi, la gestione del presidente Lotito è orientata all’oculatezza ed alla prudenza, senza però trascurare l’obiettivo fondamentale nel calcio: i risultati.

    In campionato il cammino finora intrapreso è stato quasi impeccabile e, se non fosse stato per la marcia forsennata della Juventus, la squadra di Petkovic sarebbe stata capolista; questa sera, inoltre, contro gli etnei si gioca la possibilità di accedere alla semifinale del trofeo Nazionale, una competizione che nessuno intende sottovalutare, per il suo valore e perchè permette di aggiungere mattoni importanti nel processo di crescita intrapreso finora. La squadra laziale, dunque, proverà a far leva sulla testa e sulle gambe, per calcare le ali dell’entusiasmo diffuso ormai in tutto l’ambiente che ha dimostrato di aver acquisito una “mentalità nuova, che le consente di avere una forza mentale superiore e ribaltare perfino le situazioni più complicate”, come sottolinea lo stesso mister Petkovic che, in tal senso, evidenzia proprio la crescita della sua squadra sotto il profilo caratteriale, una crescita che le permette di reagire alle difficoltà, anche se il tecnico preferisce volare basso e rimandare al mittente ogni riferimento ai sogni tricolore, anche perchè l’obiettivo prioritario – per oggi – resta la concentrazione massima alla sfida contro il Catania di questa sera, per passare il turno.

    Dal punto di vista delle questioni di campo, mister Petkovic dovrebbe far rifiatare Miro Klose in avanti, lasciando spazio alle due punte Floccari e Kozak, mentre in porta vi sarà Carrizo, con Marchetti a rifiatare per il campionato, mentre a centrocampo è imprescindibile la presenza del profeta Hernanes.

    Lazio-Catania, Petkovic lancia Kozak-Floccari | © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Lazio-Catania, Petkovic lancia Kozak-Floccari | © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    In casa Catania, invece, il tecnico Rolando Maran sente l’importanza della gara, che potrebbe regalargli uno spazio importante nella storia recente del club etneo in caso di passaggio del turno ed approdo alle semifinali, ma le necessità impongono di ricorrere al turnover e, dunque, Bergessio sarà a riposo e lascerà spazio a Castro, così come il portiere Andujar che lascerà spazio a Frison, mentre mancherà anche Spolli, che risente di un problema muscolare e che, pertanto, è rimasto in Sicilia.

    Le probabili formazioni del quarto di Coppa Italia Lazio-Catania:

    Lazio (4-4-2): Carrizo; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Candreva, Cana, Hernanes, Lulic; Floccari, Kozak. In panchina: Bizzarri, Strakosha, Biava, Konko, Scaloni, Zauri, Ledesma, Gonzalez, Brocchi, Rozzi. Allenatore: Petkovic.
    Catania (4-3-3): Frison; Bellusci, Legrottaglie, Rolin, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Castro, Barrientos. In panchina: Andujar, Terracciano, Augustyn, Capuano, Potenza, Paglialunga, Ricchiuti, Salifu, Bergessio, Doukara, Gomez, Keko. Allenatore: Maran.

    Allo Stadio Olimpico di Roma, Lazio-Catania sarà diretta dal signor Celi di Bari.

  • La Lazio non punge al Dall’Ara. Kozak nervoso, Sorensen invalicabile

    La Lazio non punge al Dall’Ara. Kozak nervoso, Sorensen invalicabile

    Continua la striscia senza vittorie in trasferta della Lazio di Petkovic che impatta a Bologna e non riesce cosi ad allungare in maniera decisa su Fiorentina e Roma. Pareggio tutto sommato giusto con i biancocelesti che combinano qualcosa di più nel primo tempo mentre gli ospiti escono allo scoperto nella difesa, ma i capitolini hanno fatto un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Le assenze, da una parte e dall’altra, non hanno permesso ai due tecnici di schierare le migliori formazioni, ma chi ha giocato non ha regalato le emozioni che si attendevano nell’immediata vigilia dell’incontro.

    Poche novità rispetto alle formazioni preventivate alla vigilia: la più importante riguarda l’attacco della Lazio con Klose che viene precauzionalmente schierato in panchina. Al suo posto c’è Kozak. La gara stenta a decollare e nella prima frazione di gioco è la compagine biancoceleste a provare qualche conclusione verso la porta avversaria. In particolare con Candreva che è bravo in tutto tranne che nella conclusione finale. Cosa che fa bene in chiusura di tempo Biava, ma Agliardi con una bella parata gli dice di no. Gli uomini di maggior peso offensivo invece si vedono poco: Mauri, Hernanes e Kozak infatti saranno tra i più deludenti, ma nemmeno nel Bologna Kone e Diamante riescono ad accendere Gilardino il quale tuttavia prova a dare una mano alla squadra facendola respirare.

    Pioli ad inizio ripresa decide di giocarsi la carta Pasquato ed è proprio il talento scuola Juve da fuori area a provare il colpaccio, ma senza riuscirci. Alla mezz’ora Petkovic getta nella mischia Klose nel tentativo di dare maggior peso ad un attacco che poco prima della fine perde Kozak, espulso per doppio giallo. Gli assalti finali del Bologna sono tutti in un bel tiro di Pasquato ma Marchetti non si fa sorprendere: finisce in parità ed alla fine il punto sembra servire di più agli emiliani.

    Kozak e Sorensen
    Kozak e Sorensen copy; Mario Carlini/Getty Images

    Le pagelle di Bologna-Lazio:
    Sorensen 6,5: Schierato a sorpresa da Pioli risponde presente con una bella prestazione che annulla ogni tentativo delle Aquile insieme ad Antonsson.
    Diamanti 5,5: Stavolta non tira fuori la grande prestazione cui ha abitato i tifosi, specie in considerazione del fatto che non calcia mai verso la porta avversaria.
    Gilardino 6: Non segna e nemmeno tira in porta, ma almeno dà un po’ di respiro alla manovra.
    Ciani 6,5: Bella prova per il centrale biancoazzurro che è sempre preciso e puntuale su Gilardino.
    Hernanes 5: Gioca troppo lontano dalla porta avversaria ma al di là di questo non sembra proprio in vena. Altra serata no per lui.
    Kozak 4,5: Si becca un rosso che gli farà saltare l’Inter al culmine di una prova inconsistente.

    Il tabellino di Bologna-Lazio:
    BOLOGNA
    (4-3-2-1): Agliardi 6,5; Motta 6, Antonsson 6,5, Sorensen 6,5, Cherubin 6; Perez 6 (3′ st Guarente 6,5), Krhin 6 (43′ st Pasquato sv), Taider 6; Kone 5,5 (34′ Morleo sv), Diamanti 5,5; Gilardino 6,5. In panchina: Stojanovic, Carvalho, Garics, Abero, Pulzetti, Pazienza, Paponi. Allenatore: Pioli 6,5
    LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 6; Cavanda 6,5, Biava 6, Ciani 6,5, Radu 6,5; Ledesma 5,5; Candreva 6 (33′ st Klose sv), Hernanes 5, Gonzalez 5,5 (23′ st Lulic sv), Mauri 5 (48′ st Onazi sv); Kozak 4,5. In panchina: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Diakité, Cana, Rozzi. Allenatore: Petkovic 5,5

     Le immagini video di Bologna-Lazio
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  • Slavina Lazio a Maribor, adesso il sorteggio

    Slavina Lazio a Maribor, adesso il sorteggio

    Grazie al largo successo di ieri in Slovenia contro il Maribor, la Lazio si qualifica ai sedicesimi di Europa League come testa del girone J.  I biancocelesti di Petkovic sbaragliano la concorrenza inglese del Tottenham, aggiudicandosi meritatamente il primato a quota 12 punti, due in più rispetto alla squadra allenata da Villas-Boas. Il successo di ieri in Slovenia ha avuto come protagonista un redivivo Sergio Floccari. L’attaccante è riuscito a segnare una doppietta a cavallo tra primo e secondo tempo, candidandosi prepotentemente per una nuova squadra nel prossimo mercato di gennaio. A sbloccare l’incontro in favore della Lazio era stato Kozak nel primo quarto d’ora del match, con il raddoppio seguente di Radu alla mezzora della prima frazione di gioco.

    PERCORSO NETTO– Il cammino della Lazio in Europa League fin qui può dirsi perfetto. I ragazzi di Petkovic infatti hanno chiuso il girone J da imbattuti, così come il Tottenham, raccogliendo tre vittorie e tre pareggi (due contro gli stessi inglesi ndr). Fra le altre cose la Lazio può vantare anche il miglior attacco (7 reti) e difesa meno perforata (2 gol subiti) di tutto il girone.

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    L’irrefrenabile gioia dei giocatori biancocelesti nel match di ieri sera contro il Maribor | ©Paolo Bruno/Getty Images

    QUALI AVVERSARIE – Le possibili avversarie Lazio ai sedicesimi di Europa League sono Bate Borisov, Ajax, Basilea, Newcastle, Liverpool, Sparta Praga, Levante, Atletico Madrid, Dinamo Kiev, Zenit, Stoccarda, Borussia Monchengladbach o Bayer Leverkusen.

    LA DIFFICOLTÀ – Nonostante quindi sia arrivata al primo posto nel girone J, per la Lazio si presenta un sorteggio piuttosto complicato, con la possibilità che dall’urna esca addirittura il nome dei campioni in carica dell’Europa League, l’Atletico di Diego Simeone, oppure squadre attrezzate come Ajax e lo stesso Zenit di Luciano Spalletti.

    EASY – Non mancano comunque squadre appetibili come Sparta Praga, Levante, Dinamo Kiev, Basilea e Newcastle, così come lo stesso Stoccarda o Bate Borisov, anche se quest’ultimi hanno dato del filo da torcere a squadre come Valencia e Bayern nel proprio girone di Champions League.

  • Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio-Tottenham finisce 0-0 e qualifica i biancocelesti al fase ad eliminazione diretta di Europa League. Una partita quasi a senso unico per gli uomini di Petkovic, che soffrono inizialmente qualche sortita offensiva degli inglesi (concedendo anche una rete, poi annullata per fuorigioco inesistente) prima di prendere in mano la situazione e schiacciare i ragazzi di Villas-Boas nella propria metà campo. Prestazione importante contro una squadra di alto livello tecnico che conta giocatori ambiti dalle maggiori squadre europee. Grande emozione per i tifosi laziali  che hanno potuto salutare l’idolo Paul Gascoigne, presente allo stadio Olimpico su invito del presidente Lotito, che ha concesso all’ex centrocampista biancoceleste la passerella sotto la curva del tifo caldo laziale.

    LA PARTITA – E’ stata la sfida tra Kozak e Lloris. Il primo crea almeno quattro-cinque occasioni da rete, il secondo neutralizza tutto. L’attaccante biancoceleste è sembrato da subito in gran forma. Voglia di lottare, corsa e movimenti che hanno messo in difficoltà la difesa inglese. Il portiere francese invece si è superato più volte per sopperire ai buchi dei suoi compagni di reparto. Nell’insieme, una Lazio superiore dal punto di vista delle idee e del gioco, capace di tenere palla a centrocampo prima di verticalizzare improvvisamente alla ricerca del taglio giusto della punta ceca. Non inganni il risultato finale, la partita è stata bella ed è mancato soltanto il gol.

    Lazio-Tottenham
    Azione di gioco in Lazio-Tottenham © Giuseppe Bellini/Getty Images

    LE SCELTE – Mentre Petkovic conferma le scelte della vigilia, il suo collega-avversario Villas-Boas lascia in panchina Lennon e Defoe, privando la sua squadra di due velocisti che avrebbero messo in difficoltà la retroguardia biancoceleste. Il solo Bale ha potuto far poco contro l’organizzazione difensiva della Lazio e Adebayor è lontano anni luce dall’attaccante che abbiamo apprezzato ai tempi dell’Arsenal.

    VERGOGNA – Siamo nel 2012 (quasi 2013) eppure negli stadi continua a sentirsi di tutto. Intorno al 10′ dalla Curva Nord (tifosi laziali) si alzato un coro “Juden Tottenham, Juden Tottenham“, seguito qualche minuto dopo dall’esposizione di uno striscione “Free Palestina“. Il tutto si potrebbe ricollegare all’aggressione avvenuto alla vigilia in un pub romano ai danni dei tifosi del Tottenham, considerata la squadra degli ebrei di Londra. La Uefa starebbe analizzando la situazione.

    PAGELLE LAZIO-TOTTENHAM

    Kozak 7: Croce e delizia dell’attacco laziale. Giocatore capace di creare tantissime occasioni da rete, ma altrettanto abile a finalizzarne zero! Tiene alta la squadra con il suo imperioso fisico e fa respirare i compagni.
    Cavanda 6.5: Torna titolare e deve affrontare un cliente scomodo come Bale. Riesce ad annullarlo e si spinge in avanti più di quanto potessimo pensare alla vigilia.
    Ledesma 6.5: Organizza il centrocampo, sempre in posizione pronto ad aiutare i compagni in fase di contenimento e in fase di costruzione. Sbaglia qualche lancio di troppo.
    Lloris 7.5: Se la partita finisce 0-0 gran merito va dato al portiere francese autore di almeno quattro parate decisive. Magnifica quella su Ciani che colpisce di testa a botta sicura su calcio d’angolo trovando la risposta dell’estremo difensore ex Lione.
    Adebayor 5: L’unica azione degna di nota dell’ex Arsenal si sviluppa sulla fascia destra, trovando un buon cross per il taglio di Bale anticipato ottimamente da Biava. E’ solamente fuori forma?
    Sandro 6: Il brasiliano si limita al compitino. Distruggere l’azione avversaria e servire il pallone al giovane Carroll per ripartire in avanti. Commette qualche fallo di troppo.

    TABELLINO LAZIO-TOTTENHAM 0-0
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti 6.5; Cavanda 6.5, Biava 6.5, Ciani 6.5, Radu 7; Ledesma 6.5; Mauri 6, Gonzalez 6, Hernanes 6 (69′ Ederson 6.5), Lulic 5.5 (79′ Candreva 6.5); Kozak 7 (79′ Floccari 6). Allenatore: Petkovic 7
    Tottenham (4-5-1): Lloris 7.5; Walker 6.5, Caulker 6, Vertonghen 6, Naughton 6; Dempsey 5.5 (64′ Defoe 5.5), Sigurdsson 5 (64′ Lennon 6), Carroll 6 (77′ Dembelé 6), Sandro 6, Bale 6; Adebayor 5. Allenatore: Villas-Boas 5.5

    Ecco l’azione del gol annullato a Bale al 4′
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  • Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Questa sera all’Olimpico di Roma andrà di scena la sfida Lazio-Tottenham, partita valida per la quinta giornata della Fase a Gironi di Europa League. I biancocelesti al momento comandano il Gruppo J con 8 punti in classifica, seguiti proprio dagli inglesi fermi a 6 e in caso di vittoria, i laziali festeggerebbero qualificazione e primo posto con una giornata d’anticipo. La Lazio arriva con il morale alle stelle dopo la vittoria nel derby e il buon punto conquistato a Torino contro la Juventus. Tra gli Spurs invece il clima non è dei migliori, viste le ultime due sconfitte esterne in Premier League nei big match contro Manchester City e Arsenal. Ci si aspetta una gara dai ritmi alti. Entrambe le squadre si giocano la qualificazione alla prossima fase. Appuntamento alle ore 19.

    QUI LAZIO – Petkovic tiene molto all’Europa League e opta per un leggero turn over, tenendo a riposo Andrè Dias e Klose. Altra novità rispetto alla partita di Torino sarà la presenza di Cavanda sulla destra che prenderà il posto di Konko. Per il resto formazione in gran parte confermata con Marchetti tra i pali, difesa a quattro formata da Cavanda e Radu sugli esterni e la coppia Biava-Ciani come centrali. Ledesma avrà il suo compito di regista arretrato. I quattro trequartisti saranno Mauri, Gonzales, Hernanes e Lulic, pronti a supportare il gigante Kozak, che avrà il compito di far salire la squadra e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti.

    Vladimir Petkovic
    Petkovic risparmia Klose per la sfida odierna © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI TOTTENHAM – Meno cambi per il tecnico Villas-Boas che schiererà i suoi ragazzi secondo il più classico dei 4-4-2. Pochi dubbi sulla presenza in avanti di Adebayor, che dovendo saltare per squalifica la prossima gara di Premier (a causa dell’espulsione rimediata nel derby contro l’Arsenal) non avrà bisogno di riposo. Al suo fianco è quasi certa la presenza di Defou, giocatore rapido che potrebbe mettere in difficoltà la statica coppia difensiva laziale. Attenzione anche agli esterni Lennon-Bale, velocissimi palla al piede e pronti a scambiarsi spesso la propria posizione. La coppia mediana sarà formata da Sandro e Huddlestone, il primo dovrà darà sostanza e corsa mentre il secondo avrà più compiti da regista. La difesa, rigorosamente a quattro, si schiererà da destra a sinistra con Walker, Dawson (in ballottaggio con Vertonghen), Caulker e Naughton. In porta, il francese Lloris.

    I PERICOLI PER LA LAZIO – Attenzione alla rapidità di Lennon, Bale e Defoe. Questi tre giocatori sono in grado di spaccare in due la partita e daranno più di un problema alla difesa laziale. Per questo motivo, Petkovic avrebbe scelto Cavanda al posto di Konko, con il terzino belga che garantirebbe più velocità rispetto al francese.

    LE COMBINAZIONI – La Lazio ha in mano il proprio destino, infatti in caso di vittoria si assicurerebbe anche il primo posto certo nel Gruppo J con un turno d’anticipo. Si qualificherebbe anche in caso di sconfitta se contemporanea dovesse arrivare la vittoria del Panathinaikos in casa contro il Maribor.

    Classifica attuale: Lazio 8, Tottenham 6, Maribor 4, Panathinaikos 2.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-TOTTENHAM
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Ledesma; Gonzales, Mauri, Hernanes, Lulic; Kozak. Allenatore: Petkovic.
    Tottenham (4-4-2): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Naughton; Lennon, Sandro, Huddlestone, Bale; Defoe, Adebayor. Allenatore: Villas-Boas.

  • Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Dopo la batosta incassata a Catania, Vladimir Petkovic aveva catechizzato i suoi: imperativo vincere. Con la testa già alla Roma, la sfida di domenica prossima, la Lazio ha stracciato il modesto Panathinaikos per 3-0. Con uno sforzo al minimo sindacale. Due volte Kozak e Floccari liquidano la pratica greca ipotecando il passaggio al prossimo turno di Europa League.

    Indovina chi invito a cena – In ottica derby il tecnico dei biancocelesti mette pesantemente mano alla formazione anti – Pana, sostituendo dieci undicesimi rispetto alla gara col Catania. La sorpresa è il ritorno di Zarate dal 1′, che fa prove di rilancio. Tra i pali torna Marchetti, protetto dai centrali Ciani – Cana, mentre Scaloni e Radu si posizionano sugli esterni. In mediana Ledesma detta il canovaccio tattico, affiancato da Onazi e Gonzalez. Floccari e Kozak terminali offensivi. Il Panathinaikos paga lo scotto di cinque indisponibili, per il resto la squadra schierata da Ferreira è la titolare.

    Kozak festeggia il gol | © Paolo Bruno/Getty Images

    Estasi Kozak –  La Lazio ci mette qualche minuto ad ingranare. Un paio di scaramucce in fase di studio, un discreto rischio al 20′ procurato da Tochè (provvidenziale Radu), poi è monologo biancoceleste. Perché al 24′ e al 40′ Kozak prima spezza gli equilibri, poi firma il raddoppio che chiude un match tutto in discesa. Alla fine sarà il migliore in campo. In ogni caso è grasso che cola: gestire già a fine primo tempo una gara che precede il derby è tanta roba.

    Chiude Floccari – Il secondo tempo è materiale per amanti dei numeri. Perché lo spettacolo è un’altra cosa, e i greci fanno una comparsata che giustifica l’ultimo posto nel girone di Europa League. Al 14′ Floccari firma il tris, in torsione su una punizione tesa di Zarate, chiudendo definitivamente le ostilità. Nonostante il vantaggio rassicurante, la Lazio continua a macinare gioco. Poi c’è spazio anche per Hernanes e Klose. Messaggi neanche troppo velati ai cugini giallorossi. Il brasiliano ha recuperato dall’infortunio. Domenica sarà in campo.

    LAZIO-PANATHINAIKOS 3-0 (primo tempo 2-0)

    MARCATORI: 22’pt e 40′ pt Kozak; 13′ st Floccari.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Scaloni, Cana, Ciani, Radu; Gonzalez (23’st Hernanes), Ledesma (35’st Lulic), Onazi; Zarate; Floccari, Kozak (31’st Klose). In panchina: Bizzarri, Biava, Mauri, Candreva. Allenatore: Petkovic.

    PANATHINAIKOS (4-3-3): Karnezis; Seitaridis, Vyntra, Velazquez, Spiropoulos; Vitolo; Christodoupoulos, Zeca (33’st Lagos), Chouchoumis (14’st Mavrias), Owusu-Abeyie; Tochè (23’pt Petropoulos). In panchina: Kapino, Triantafyllopoulos, Fourlanos, Barbarouses. Allenatore: Ferreira.

    ARBITRO: Schörgenhofer (Aut).

     

  • Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Bye Bye Champions per Inter e Lazio, che sognavano una tonfo inaspettato dell’Udinese, che invece stende 2 a 0 il Catania e conquista il terzo posto per il secondo anno di fila. Festeggia comunque la Lazio, davanti al pubblico di casa chiudendo la stagione con tre schiaffoni rifilati all’Inter, in una partita che dopo il gol di Milito sembrava essere in salita. La classifica parla chiaro, la Lazio chiude al quarto posto guadagnandosi l’accesso diretto all’Europa League, mentre l’Inter ferma a quota  58 punti, dovrà affrontare i preliminari della coppa europea minore, con la sfida ad inizio agosto.

    KLOSE NON CE LA FA– All’ultimo minuto la Lazio rinuncia a Klose per un problema alla caviglia destra, con Reja che inserisce Kozak al suo posto, mentre in mediana Cana vince il ballottaggio con Matuzalem. Stramaccioni conferma le previsioni, schierando un centrocampo a quattro con Alvarez a supporto dell’unica punta Milito.

    Antonio Candreva © Paolo Bruno Getty Images Sport

    SEMPRE MILITO- Il match non regala grandissime emozioni nei primi minuti, con entrambe le squadre che si preoccupano più di coprirsi e non prendere gol che di proporre buon gioco e una manovra offensiva insidiosa. Il clima diventa gelido all’Olimpico quando sul tabellone dei risultati compare la notizia del vantaggio dell’Udinese  contro il Catania, risultato che taglierebbe entrambe le squadre  fuori dal discorso Champions. L’episodio chiave del match è nel finale di primo tempo, quando Ledesma entra in tackle su Maicon nei pressi dell’area di rigore e Damato concede ai nerazzurri il penalty. Proteste calorose dei biancocelesti che volevano il calcio di punizione, considerando il fallo appena fuori dall’area di rigore. Milito dagli undici metri è implacabile e porta i suoi in vantaggio.

    CUORE LAZIO- Nella ripresa la Lazio inizia a crederci, provando inizialmente un paio di buone conclusioni da fuori ad impegnare Castellazzi, fino a trovare il guizzo vincente di Kozak, che dagli sviluppi di un corner al 13’ libero da marcature stacca di testa e anticipa il portiere nerazzurro per il gol del pari. La partita si infiamma, e i padroni di casa ribaltano il risultato in quattro minuti, trovando una percussione devastante di Lulic che fa fuori Poli e Maicon e serve l’assist per Candreva che ha il tempo di stoppare e beffare Castellazzi trovando la rete del vantaggio. Rischia l’autogol Biava al 37’ quando si immola in scivolata su cross di Zanetti, anticipando Pazzini e colpendo il palo. L’Inter reagisce riversandosi nella metà campo laziale, ma sono proprio i biancocelesti a sferrare il colpo del ko con Mauri che sfrutta una respinta di Castellazzi  e mette in rete il gol del 3 a 1 finale.

    PAGELLE LAZIO INTER 

    Candreva 7 Corre moltissimo  salta l’uomo e si rende utile sia in fase di costruzione, sia per dare una mano in copertura. Prova un paio di volte nella ripresa il tiro da fuori impegnando Castellazzi, per poi impallinare il portiere nerazzurro al minuto 18.

    Kozak 6,5 Evanescente nel primo tempo, risulta decisivo nel secondo, trovando la zuccata vincente per la rete del pari su calcio d’angolo.

    Mauri 6 Non incide come dovrebbe nella partita, ma nel finale trova il sigillo che chiude la partita sul 3 a 1.

    Maicon 6 Luci e ombre in una partita in cui dimostra di essere tornato ai suoi livelli, solcando la fascia come un treno e servendo assist ai compagni. Poi nella ripresa si addormenta nell’occasione del 2 a 1 facendosi saltare da Lulic con troppa superficialità.

    Alvarez 5 Impalpabile. Sbaglia quasi tutto, riuscendo a perdere palloni che sarebbero potuti diventare oro sui piedi di qualsiasi altro compagno di squadra.

    Milito 6 Il principe non delude e quando c’è da calciare il rigore non si tira indietro, realizzando il gol numero 24. Nella ripresa non vede mezzo pallone buono.

    LAZIO: Bizzarri 6,5; Scaloni 5,5, Diakité 6,5, Biava 6, Konko 5,5; Cana 6, Ledesma 5,5; Candreva 7 (92’ Zampa sv), Mauri 6 (93’ Garrido sv), Lulic 7 (83’ Gonzalez sv); Kozak 6,5.

    INTER: Castelazzi 5,5;  Maicon 6, Lucio 5,5, Samuel 5, Nagatomo 5,5; Zanetti 5,5, Cambiasso 5,5, Poli 5 (76′ Longo sv); Alvarez 5 (61′ Pazzini 5,5), Guarin 6, Milito 6 (92′ Juan sv).

    Video Gol e Highlights Lazio Inter
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  • Atalanta – Lazio 0 a 2, Kozak e Cana per crederci ancora

    Atalanta – Lazio 0 a 2, Kozak e Cana per crederci ancora

    Giornata incredibile, la 37esima di Serie A, che vede crollare il Napoli contro il Bologna e tornare alla vittoria la Lazio contro un’ottima Atalanta. La squadra di Reja strappa i tre punti contro i bergamaschi in una partita stranissima, davanti a un’Atalanta che non riesce a festeggiare come vorrebbe davanti al proprio pubblico, dimostrando nella ripresa di accusare in maniera anche un po’ eccessiva un pizzico di nervosismo. Prima Kozak e poi Cana con un eurogol, regalano una vittoria pesantissima che, lancia la Lazio a quota 59 punti, a giocarsi l’ultimo match ball in casa contro l’Inter, sperando al tempo stesso in un passo falso dell’Udinese.

    TANTA ATALANTA– Primo tempo di buona intensità per entrambe le squadre, dove è l’Atalanta a giocare meglio e creare più occasioni da rete, mentre la Lazio è spietata sottoporta, riuscendo a massimizzare il risultato con il minimo sforzo. Da segnalare le vibranti proteste dell’Atalanta al 17’ su un rigore evidentissimo non concesso da Rocchi sull’intervento scomposto di Diakitè su Denis in area, con l’argentino letteralmente su tutte le furie per la svista arbitrale. Nel momento migliore dei nerazzurri è proprio la Lazio a sfiorare il gol del vantaggio con Gonzalez che da fuori area fa partire un destro violentissimo con il pallone che colpisce la parte bassa della traversa, rimbalza sulla linea e viene allontanato in seguito dalla difesa atalantina. Dopo quest’episodio la Lazio cresce, inizia a crederci e al 35’ la partita cambia: Kozak in area recupera un pallone e trova il gol dell’1 a 0 aiutato dalla deviazione di Manfredini.

    Libor Kozak © Claudio Villa Getty Images Sport

    LAZIO SPIETATA- Nella ripresa l’Atalanta parte inizialmente con il freno a mano tirato, giocando a ritmi bassi e lasciando che la Lazio possa gestire con calma il vantaggio, poi la squadra di casa alza notevolmente il pressing e si riversa con buona continuità nei pressi dell’area biancoceleste. Reja al 21’ manda in campo il rientrante Klose, concedendo un po’ di riposo all’ottimo Kozak. Al 35’ l’Atalanta rimane in dieci, poiché Stendardo dopo aver commesso fallo applaude ironicamente e in maniera plateale il direttore di gara Rocchi, che senza pensarci un istante tira fuori il rosso diretto. Il sigillo finale alla partita per la Lazio al 90esimo lo mette Cana, realizzando un gol fantastico: il centrocampista biancoceleste recupera palla a centrocampo, resiste agli interventi di Gabbiadini e Cigarini, facendo partire un destro violentissimo da fuori area che si infila nell’angolino alle spalle di un incolpevole Frezzolini. Fischio finale che vede la Lazio strappare un 2 a 0 su un campo difficilissimo, continuando la corsa al terzo posto.

     

     

    Pagelle Atalanta Lazio

    Stendardo 5 Poco dopo aver sfiorato il gol davanti, commette un fallo in difesa e applaudendo platealmente il direttore di gara, si guadagna in maniera ingenua gli spogliatoi anzitempo.

    Schelotto 6,5 Sul taccuino di molte big, l’argentino corre come un treno sulla fascia non sfigurando mai.

    Moralez 5,5 Il Frasquito non convince, provando molte giocate, e sbagliando qualche occasione di troppa sottoporta.

    Diakitè 7,5 Man of the match. Partita di quantità, svettando su tutti i palloni alti, e di fatto ergendo un muro nella sua zona di competenza. Oggi dove c’è lui non si passa.

    Konko 7 Inizia a destra e poi si sposta a sinistra per lasciar spazio a Zauri. Contribuisce al primo gol, giocando una partita perfetta soprattutto in fase propositiva.

    Cana 7 Buona presenza in mezzo al campo, con molti palloni recuperati e nel finale si toglie lo sfizio di realizzare il gol dell’anno, resistendo a due cariche e infilando una sassata sotto il sette.

     

    Atalanta (4-4-1-1): Frezzolini 6; Bellini 6, Stendardo 5, Manfredini 5,5, Peluso 5,5; Schelotto 6,5 (80′ Carrozza), Carmona 6 (52′ Minotti 6), Cigarini 6, Bonaventura 6,5 (65′ Gabbiadini 5,5); Moralez 5,5; Denis 5.

    Lazio (4-2-3-1): Bizzarri 6,5; Garrido s.v. (20′ Zauri 6), Scaloni 6, Diakitè 7,5, Konko 7; Gonzalez 6, Cana 7; Candreva 6,5, Lulic 6 (90′ Onazi), Mauri 5,5; Kozak 7 (66′ Klose 6).

     

    Video Gol e Highlights Atalanta

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