Con le condizioni metereologiche avverse, soprattutto nella prima ora e mezza del mattino in cui i piloti sono scesi in pista solo per pochi giri vista l’abbondante pioggia caduta sul circuito di Yeongam, le libere del venerdì del Gran Premio di Corea sono andate rispettivamente a Michael Schumacher e Lewis Hamilton.
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F1, nelle libere in Corea dominio McLaren
Il tedesco della Mercedes si è esaltato nel turno della mattina, approfittando dell’asfalto reso viscido dall’acqua, confezionando il miglior tempo cronometrato in 2:02.784 e precedendo di soli 56 millesimi il neo campione del mondo Sebastian Vettel. Terzo e quarto tempo per le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta, dei big scesi in pista Lewis Hamilton chiude settimo e Mark Webber decimo mentre Fernando Alonso, Felipe Massa e Jenson Button non hanno effettuato nessun tempo cronometrato preferendo rimanere tutto il tempo fermi ai box. Nel secondo turno, con la pista bagnata ma che è andata sempre migliorando asciungandosi progressivamente, a dettare legge sono state le due McLaren di Hamilton (1:50.828) e Button (1:50.932). Le Frecce d’Argento, che proprio domenica taglieranno il traguardo dei 700 Gran Premi in Formula 1, si sono trovate a proprio agio con quelle condizioni del circuito considerando che Vettel, terzo alla fine, ha accusato un ritardo di ben un secondo e otto decimi. Bene Alonso, quarto, ad un decimo dal tedesco della Red Bull e che ha preceduto Webber di 3 decimi; poi Jaime Alguersuari, Felipe Massa e Nico Rosberg mentre Schumacher è scivolato indietro con il 14esimo miglior tempo.Lewis Hamilton | © SAEED KHAN/AFP/Getty Images -
Massa-Hamilton, ancora nessun chiarimento
La controversia che vede protagonisti Felipe Massa e Lewis Hamilton va avanti. Il brasiliano, dopo la sfuriata di Singapore, ha chiesto un chiarimento con il collega volendo, alla vigilia del Gran Premio del Giappone, spegnere le polemiche che si stanno trascinando da un pezzo senza però trovare la controparte disponibile, almeno per il momento, al “dialogo”: “L’audio di Smedley? Si ho sentito ma non m’interessa, di questa storia non mi va di parlare” ha risposto Hamilton a chi gli domandava sull’accaduto. Per intendere meglio la vicenda però dovremmo riavvolgere indietro un pò il nastro e ripartire dal contatto di Marina Bay.
Siamo al 12esimo giro della gara ed Hamilton, rimasto indietro alla partenza, si è appena sbarazzato delle due Mercedes di Schumacher e Rosberg mettendo nel mirino Massa. Tutti si apprestano ad assistere all’ennesima rimonta del pilota inglese e invece alla curva 9 i due arrivano al contatto, o meglio, Hamilton tampona Massa causando la rottura del proprio alettone anteriore e la foratura della ruota posteriore della Ferrari del brasiliano. Risultato: entrambi costretti ai box e gara rovinata, inoltre l’inglese si becca anche una penalità per l’incidente provocato. La responsabilità addebitata all’inglese dai commissari di gara è indiscutibile e sacrosanta ma, come avevo spiegato in un precedente articolo, il contatto è stato fortuito e senza nessun tipo di cattiveria da parte di Lewis, accusato molte volte di essere irresponsabile, che aveva anche desistito dall’attacco sul brasiliano in quel punto della pista rientrando in traiettoria. La gara poi è andata avanti, Hamilton ha acchiappato un quinto posto, nonostante il drive through, mentre il ferrarista è arrivato nono. Tutto tranquillo, fino a quando Felipe non decide di andargliene a dire quattro al “nemico” mentre questi concedeva un’intervista alla BBC con tanto di pollice all’insù sarcastico da parte del brasiliano e pacche sulla spalla dell’inglese poco amichevoli. “Non usa il cervello” aveva tuonato ai microfoni Felipe infastidito dalle continue manovre al limite del collega. Vecchie ruggini che risalgono al Gran Premio di Montecarlo, quando Hamilton con una manovra, questa sì azzardata, alla Loews rovinò irrimediabilmente la Ferrari di Massa e poi proseguite con scaramucce per tutto l’arco della stagione. Poi più niente fino all’altro ieri quando il buon Massa aveva ricevuto la “santa illuminazione” e si era convertito alla “religione del perdono sempre e comunque”, porgendo l’altra guancia all’inglese e cercando di seppellire l’ascia di guerra: “Basta polemiche inutili, sono sicuro che con Lewis avremo modo di chiarirci e mettere una pietra sopra su tutta questa storia, com’è giusto che sia fra due piloti. Quello che succede in pista deve rimanere lì” (ma proprio tu lo dici Felipe? ndr). Ma il tutto avviene dopo, e sottolineo dopo, la pubblicazione di un video da parte del sito ufficiale della Formula 1 nel quale si sente l’ingegnere di pista di Felipe, Rob Smedley, riferirgli testuali parole: “Hold Hamilton as much as we can. Destroy his race as much as we can. C’mon boy” che, tradotto nella nostra lingua, viene così “Teniamo Hamilton più che possiamo. Distruggiamogli la corsa più che possiamo, andiamo, ragazzo!“. Tutto questo, ironia della sorte, al giro 11 della gara proprio poche curve prima del “fattaccio”. Frasi che hanno suscitato clamore in Inghilterra, ma non solo, e imbarazzo all’interno del team del Cavallino Rampante che ha cercato di smorzare il tutto: “Rob si è lasciato prendere dalla foga del momento e ha usato una parola (‘destroy’) non certamente felice ma comunque priva di qualsiasi intento malizioso. Nulla quindi a che vedere con il contatto avvenuto fra lo stesso Felipe e Lewis“. Chiariamo una cosa: nessuno vuole capovolgere la realtà dei fatti, la dinamica dell’incidente è chiara, ma quel “distruggi la sua gara“, da un lato comprensibile per via dell’agonismo e dell’adrenalina che fornisce questo sport in determinati momenti, ad alcuni è risultato un pò “forte” ed inappropriato visto che può essere interpretato in diversi modi. Se prima Hamilton aveva dovuto subire un duro processo mediatico ora sono in molti ad aver cambiato parere: la sua posizione, alla luce dei nuovi fatti, si è ammorbidita ma non perchè la responsabilità dell’accaduto non sia più sua ma perchè Massa, su incitamento del suo ingegnere di pista, era pronto a rendersi protagonista, anche se siamo solo nel campo delle ipotesi, di un comportameneto antisportivo. Ma come? Proprio Massa che denunciava a destra e a manca le manovre pericolose di Lewis era pronto a rovinare la gara del collega un attimo prima che questi l’avrebbe rovinata per davvero a lui qualche secondo più tardi ma con la fondamentale differenza che nel primo caso sarebbe stato fatto intenzionalmente nel secondo invece non è avvenuto di proposito ma è stato solo un normale incidente di gara? Un pò come dire “Il bue che da del cornuto all’asino”, non ti pare Felipe? E’ chiaro il perchè della marcia indietro del brasiliano, che soltanto ora, dopo la pubblicazione del video, cerca di spegnere le polemiche con Hamilton. Lui si difende: “Che devo dire se dovessimo aprire le comunicazioni radio di tutta la F.1 ne sentiremmo tante di cose strane. A parte il fatto che non mi ricordavo proprio di quanto aveva detto, Rob stava semplicemente cercando di incoraggiarmi, di spingermi usando quell’espressione. Penso che non serva a niente adesso fare polemiche e tentare di collegare questo episodio con il successivo contatto con Hamilton: sono due fatti separati, che non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro. In ogni caso ribadisco che ho cercato di spiegarmi (?) con Lewis dopo la corsa, ma lui non ha voluto“. Caro Felipe di una cosa hai proprio ragione: che, a fatti avvenuti, non si può collegare la comunicazione radio con l’incidente perchè, ripeto, la responsabilità è pienamente di Hamilton. Ma se io avessi avuto un solo dubbio, uno solo, su quanto successo due domeniche fa, da leone, fuori dall’abitacolo, e padalino della giustizia saresti passato ad agnellino e grande ipocrita per quante volte hai predicato, giustamente, il rispetto delle regole.© DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images -
Massa furioso con Hamilton: “Non usa il cervello”. Video
Felipe Massa non ci sta ed attacca nuovamente Lewis Hamilton per le sue manovre azzardate che in più di un’occasione hanno penalizzato lui e suoi colleghi. Anche oggi durante il Gran Premio di Singapore vinto da Sebastian Vettel, il pilota brasiliano della Ferrari si è lamentato del comportamento dell’inglese in occasione dell’incidente nei primi giri di corsa: “Ancora una volta Hamilton ha dimostrato di non saper proprio usare la testa. Anche in qualifica ha rischiato di fare un incidente e nonostante le penalità, nonostante i richiami Lewis non vuol proprio fermarsi a riflettere. Non capisce. È importante continuare a condannare certi comportamenti, non ci si può comportare così in pista“.
Tutti sappiamo che il pilota anglo-caraibico ha uno stile di guida particolare, veloce, aggressivo e irruente nei sorpassi e spesso questa sua foga lo spinge a fare a “sportellate” con le altre vetture in pista con contatti più o meno significativi, alcune volte causando il ritiro dell’avversario e, il più delle volte, di sè stesso. Molti si dividono sulle responsabilità, chi considera le sue manovre lecite, lo adora e lo ringrazia per offrire sempre uno spettacolo che in Formula 1 mancava da troppi anni, chi invece vorrebbe togliergli la superlicenza per non farlo più prendere parte ad una gara. Premettendo che la colpa oggi è totalmente sua, non sembra che Hamilton nell’accaduto non “abbia usato la testa” come sostiene Massa. Non si vuole giustificarlo, la responsabilità dell’incidente è pienamente sua. Certo, commette un errore evidente ma nella manovra non si vede “cattiveria” e irruenza, caratteristiche tipiche dell’inglese con i quali spesso compie i sorpassi, e oltretutto la sua azione non resta impunita. Anzi Lewis, che cerca l’attacco su Massa, desiste dal suo intento proprio per evitare conseguenze e si riaccoda alla Ferrari ma fato vuole che la sua ala anteriore tocchi il posteriore della monoposto del ferrarista forandogli lo pneumatico e compromettendo la gara di entrambi. Quello di oggi è stato un normale contatto di gara non condannabile in quanto a “cattiveria”, che comunque è stato giustamente punito. [jwplayer config=”15s” mediaid=”97862″] Anche Hamilton ha subìto un tamponamento con la stessa dinamica a Spa nello scorso Gran Premio del Belgio da Kobayashi con conseguente ritiro del campione del mondo 2008 ma nè “la vittima” nè altri hanno sollevato il polverone che va ad alzare puntualmente Massa. Probabilmente il buon brasiliano si sente un pò bersaglio dell’inglese dal momento che il più delle volte è lui a subire le manovre azzardate (vedi Montecarlo di quest’anno) del pilota della McLaren ma oggi, con tutta la ragione che aveva comprensibilmente, ha sbroccato, ha contribuito ad alimentare anche quanto accaduto ieri in qualifica, un tantino troppo andando anche a dare una pacca un pò troppo energica al rivale mentre questi stava concedendo un’intervista alla BBC. Un gesto legato anche alla frustrazione per il fatto che nonostante il pit stop forzato di entrambi Massa è arrivato nono mentre Hamilton, che ha dovuto scontare anche la penalità, è transitato sotto la bandiera a scacchi quinto recuperando dalla 20esima posizione. L’azzardo, l’aggressività e l’irruenza fanno parte delle corse, poi sta ai piloti dosare queste abilità, c’è chi riesce a trovare la giusta alchimia e trarne vantaggio e chi invece no. E c’era qualcuno un tempo non troppo lontano, connazionale di Massa e che ora guarda le corse da lassù, che in quanto ad azzardo, aggressività ed irruenza era il maestro. Per saperne di più chiedere ad Alain Prost. Di seguito il video della pacca non proprio amichevole di Massa ad Hamilton. [jwplayer config=”120s” mediaid=”97864″]© ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images -
F1, duello Vettel-Hamilton nelle libere a Singapore
Lewis Hamilton e Sebastian Vettel si sono spartiti le due sessioni di prove libere disputate sul circuito cittadino di Marina Bay dove domenica si correrà, in notturna, il Gran Premio di Singapore, 14esima prova del Mondiale 2011 di Formula 1 che potrebbe già decretare il tedesco campione del mondo per la seconda volta in carriera dopo la prima affermazione ottenuta all’ultima gara dello scorso anno.
Al pilota inglese della McLaren è andata la prima sessione con il tempo di 1:48.599 precedendo le due Red Bull di Mark Webber, di 4 decimi, e Vettel, di un secondo e mezzo, che poi si è rifatto nel secondo e ultimo turno giornaliero migliorando addirittura di oltre 2 secondi il tempo stabilito da Hamilton (terzo alla fine) fermando il cronometro sul tempo di 1:46.374. Grande seconda sessione per Fernando Alonso: lo spagnolo, che aveva chiuso quarto le prime libere, si è migliorato arrivando alle spalle del tedesco della Red Bull di soli 2 decimi. La Ferrari sembra gradire il tracciato di Singapore anche considerando il sesto e quarto tempo di Felipe Massa. Domani, ore 22 locali (16:00 in Italia), le qualifiche precedute come al solito dalle terze ed ultime libere. E’ prevista però pioggia sia per la qualifica che per la gara domenica.© ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images -
F1, Vettel svetta a Monza nelle libere 2
E’ di Sebastian Vettel il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere a Monza. Il campione del mondo tedesco ha preceduto con il crono di 1:24.010 il migliore della mattina Lewis Hamilton, che ha chiuso la sessione senza migliorare a causa di alcuni problemi riscontrati sulla frizione della sua vettura, beffandolo di soli 36 millesimi (1:24.046). Per domani in qualifica quindi si prospetta una lotta a due per la pole tra l’alfiere della Red Bull e della McLaren.
E le Ferrari? Fernando Alonso e Felipe Massa continuano ad accusare problemi con gli pneumatici Pirelli e non sono andati oltre il quarto e quinto tempo sebbene il gap della mattina sia stato ricucito a soli 3-4 decimi. Domani in qualifica lo spagnolo dovrà sfoderare tutta la sua classe per poter impensierire Vettel ed Hamilton. A Monza il ruggito del leone: terzo posto a sorpresa per Michael Schumacher autore di un giro fantastico e sbalorditivo con una Mercedes che sembra soffrire la veloce pista brianzola, basti pensare che il compagno di squadra Nico Rosberg non è riuscito a trovare un set adatto durante tutta la giornata chiudendo il suo venerdì pomeriggio con il 22esimo tempo, facendo meglio solo di Jerome D’Ambrosio e Daniel Ricciardo. Sesto e settimo tempo per Mark Webber e Jenson Button, ottime le prestazioni della Sauber di Sergio Perez e Kamui Kobayashi che insieme alla Renault di Bruno Senna, ancora una volta positivo dopo la nota lieta nelle qualifiche di Spa, chiudono la top ten. Domani alle 11:00 terze ed ultime libere, tre ore più tardi, alle tradizionali due del pomeriggio, le qualifiche valide per il Gran Premio d’Italia che si correrà domenica, ultimo appuntamento europeo del calendario 2011 di Formula 1.© DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images -
F1, Hamilton vola nelle prime libere a Monza
E’ scattato finalmente il weekend di Monza dove domenica si correrà l’attesissimo Gran Premio d’Italia. Nelle libere della mattina sul circuito brianzolo il più veloce è stato un agguerritissimo Lewis Hamilton che con il tempo di 1:23.865 ha dimostrato di essere già in clima gara. L’anglo-caraibico della McLaren ha rifilato distacchi abissali ai rivali: il compagno di scuderia Jenson Button, che ha terminato la sessione con il secondo miglior tempo, è lontano quasi un secondo (+0.921), Sebastian Vettel e Mark Webber, rispettivamente con il terzo e quarto tempo, hanno chiuso a 1.3 e 1.5 secondi.
Prime due posizioni per le McLaren dunque che hanno cercato sin da subito il tempo al contrario delle due Red Bull che hanno preferito lavorare maggiormente sul degrado degli pneumatici Pirelli e sul passo gara tralasciando la prestazione sul giro, indizi questi che fanno pensare ad una vettura ben equilibrata e già competitiva in previsione della qualifica e della gara. Preoccupano invece le Ferrari che hanno faticato parecchio con la mescola più dura: settimo crono per Fernando Alonso, che ha concluso la sua sessione anzitempo per un taglio apparso sullo pneumatico della sua monoposto preferendo rientrare ai box, e ottavo per Felipe Massa. Pesanti i distacchi dalle McLaren e dalle Red Bull, lo spagnolo ha chiuso con il tempo di 1:26.647 (+2.782), il brasiliano è attardato di un ulteriore mezzo decimo (+2.811). I due ferraristi sperano di andare meglio con la mescola morbida nella sessione del pomeriggio, prevista alle 14:00. Da sottolineare infine le ottime prestazioni di Adrian Sutil, quinto con la sua Force India, e di Vitaly Petrov, sesto con la Renault. Sessione travagliata per le due Mercedes: Michael Schumacher ha fatto registrare l’11esimo miglior tempo ma è stato protagonista di varie escursioni fuori pista, Nico Rosberg è addirittura 18esimo con un distacco dal leader di 3.6 secondi.© Mark Thompson/Getty Images