Tag: lewis hamilton

  • Hamilton il più veloce nelle ultime libere di Abu Dhabi

    Hamilton il più veloce nelle ultime libere di Abu Dhabi

    Dopo il dominio McLaren nelle libere di ieri, questa mattina nel terzo e ultimo turno disponibile di free practice prima delle qualifiche ufficiali del Gran Premio di Abu Dhabi previste alle 14:00 ora italiana, è stato ancora una Freccia d’Argento a svettare davanti a tutti.

    Lewis Hamilton | © Mark Thompson

    Il miglior tempo è stato fatto segnare da Lewis Hamilton che, con il crono di 1:38.976, è stato anche l’unico pilota in grado di scendere sotto il muro dell’1:39. L’anglo-caraibico sembra in ottima forma nonostante la brutta gara di due settimane fa in India e negli ultimi due appuntamenti, prima che cali il sipario sulla stagione 2011, vorrebbe fare bella figura e portare a casa il massimo, ovvero la vittoria.
    Hamilton ha preceduto le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel, staccate di oltre 4 decimi, a soli 2 millesimi dal campione del mondo, con il quarto tempo, troviamo l’altra McLaren di Jenson Button che dovrà difendere la sua seconda posizione nel Mondiale dagli attacchi di Alonso e Webber che nella classifica iridata tallonano da vicino l’inglese.

    Quinto tempo proprio per Fernando Alonso, staccato di 7 decimi da Hamilton, e che è l’ultimo pilota a scendere sotto il muro dell’1:40 (1:39.661). Seguono Nico Rosberg, con la prima Mercedes, e Felipe Massa con l’altra Ferrari. Poi le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta, che sembrano competitive e in grado di poter lottare per entrare nella Q3, la terza e ultima fase di qualifica che assegna la pole position. Chiude la top ten Michael Schumacher.
    Ai margini della top ten troviamo le due Sauber chiuse nella morsa delle due Renault: Kamui Kobayashi e Sergio Perez sono preceduti da Bruno Senna che a loro volta precedono il russo Vitaly Petrov.

    Come dicevamo, alle 17:00 locali, quando in Italia saranno le 14:00, il via alla sessione di qualifiche che assegna la pole position del Gran Premio di Abu Dhabi, penultima gara del Mondiale 2011 di Formula 1.

  • Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    McLaren subito competitive sul circuito di Yas Marina, dove domenica si correrà il Gran Premio di Abu Dhabi, nelle prime prove libere del venerdì. Nella sessione della mattina era stato Jenson Button a siglare il miglior giro con il tempo di 1:40.263, in quella pomeridiana è stato il compagno di scuderia Lewis Hamiltona mettere tutti in fila con il miglior crono di 1:39.586.

    Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Con le Frecce d’Argente davanti in entrambi i turni, le Red Bull e le Ferrari si sono dovute accontentare delle posizioni immediatamente successive: nella prima sessione meglio le Lattine Volanti con Mark Webber, secondo, e Sebastian Vettel, quarto, a seguire le Rosse, nel secondo e ultimo turno di giornata Fernando Alonso, tornato sul “luogo del delitto” a distanza di un anno sul circuito dove nella passata stagione per una strategia errata del muretto Ferrari perse il titolo Mondiale in favore di Vettel, e Felipe Massa si sono messi davanti l’australiano e il neo campione del mondo, rimasto vittima di un incidente alla prima curva danneggiando solo in modo lieve la sua vettura tant’è che i meccanici del team austriaco hanno potuto rimettere a posto la sua Red Bull consentendo a Sebastian di poter rientrare in pista e prendere parte alla fase conclusiva della libere.

    Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la Mercedes, ha chiuso la giornata con un ottavo e un ventesimo posto lavorando differentemente tra la prima e la seconda sessione, al contrario il compagno di box Michael Schumacher che al mattino aveva ottenuto solo il 15esimo tempo per poi chiudere la giornata con il settimo tempo. Competitive si sono dimostrate anche le due Force India che con Adrian Sutil e Paul Di Resta sono riuscite ad entrate nella top ten. Male le due Renault che dovranno faticare più del previsto domani in qualifica, Vitaly Petrov ha chiuso con il 13esimo tempo sia al mattino che al pomeriggio, ancora più dietro Bruno Senna che nella seconda sessione ha terminato con il 15esimo miglior crono.

  • Lo scontro infinito. Hamilton:”Massa mi ha chiuso”. Massa:”penalizzazione assurda”

    Lo scontro infinito. Hamilton:”Massa mi ha chiuso”. Massa:”penalizzazione assurda”

    Ci eravamo illusi che le cose potessero essere cambiate, ma dopo solo un GP di tregua, quello di Corea, ecco che sul nuovissimo GP d’India la strana coppia Hamilton-Massa ne combina un’altra delle sue. Come un pò troppe volte sta succedendo quest’anno, i due animano i Gran Premi a suon di “scazzottate” che in questo momento, per varie vicissitudini, non fanno bene nè al morale dell’uno, nè a quello dell’altro. E mentre loro sembrano impegnarsi nel centrarsi in ogni gara, pare quasi lo facciano apposta, i rispettivi compagni di team Button e Alonso compiono il loro lavoro, per quel che vale ormai, lottando per la seconda posizione nel mondiale, alle spalle dell’extraterrestre Vettel, e portando dati utili per lo sviluppo delle monoposto in vista del prossimo anno. Al contrario, i due “bad-boys” portano nel box i resti delle loro vetture segnati dallo scontro (vedi alettoni e sospensioni). L’ultimo incidente che li ha visti protagonisti ha scatenato l’ennesima polemica fra i due, polemica a distanza perchè come risaputo non si parlano da tempo.

    Felipe Massa | © TOSHIFUMI KITAMURA/Getty Images
    Nello specifico ieri, prossimi ormai verso metà gara, Lewis e Felipe si sono ritrovati a lottare per la quinta posizione. Un errore del brasiliano alla curva 1 ha consentito all’inglese di avvicinarsi e sfruttare il DRS sul rettilineo successivo. La maggior velocità di Hamilton ha costretto Massa a difendersi e a prendere la traiettoria più interna in staccata, uscendo di conseguenza più lento dalla curva 4, cosicchè Hamilton si è ritrovato ad attaccarlo anche sul rettilineo successivo. La McLaren esce di scia, si con la traiettoria interna ma anche sullo sporco, la Ferrari resiste all’attacco tirando la frenata ed ecco il patatrac. La ruota anteriore di Hamilton colpisce quella posteriore di Massa, gara parzialmente rovinata per entrambi e come se non bastasse drive-through inspiegabile per il brasiliano che completa la sua domenica nera qualche giro più tardi con il ritiro a causa della rottura della sospensione (errore identico a quello commesso in qualifica). Tantissima delusione per il brasiliano che non ci sta e a fine gara dichiara di non essere per nulla d’accordo con la decisione dei commissari: “Non condivido questa decisione perchè io seguivo la mia traiettoria e ho frenato nella parte pulita della pista, lui (Hamilton, ndr) è rimasto all’interno, sulla parte sporca, e mi ha toccato sulla ruota posteriore sinistra. Non potevo fare altro, ma ormai è andata cosi. Quest’anno non è la prima volta che mi viene addosso ma io non so cosa fare, l’unica cosa ora è voltare pagina e concentrarsi sugli ultimi due GP stagionali che per tradizione sono favorevoli alla Ferrari“. Diplomatico invece Hamilton, che al contrario di Massa è riuscito almeno a finire la gara se pur con un deludente settimo posto dietro anche alle due Mercedes di Rosberg e Schumacher: “Ho cercato di superarlo il prima possibile, ma non mi ha lasciato spazio e ci siamo presi in pieno“. Ribadiamo che penalizzazioni di questo tipo sono totalmente assurde e che non dovrebbero essere mai assegnate per incidenti di gara di questo tipo, come d’altronde lo stesso Massa ha affermato (“mi sarebbe andata bene qualsiasi spiegazione a fine gara ma la penalizzazione per un incidente di gara come questo è assurda“), ma detto questo diciamo anche che, se è vero che Hamilton a Suzuka avrebbe dovuto far attenzione al sopraggiungente Massa al suo “esterno”, è anche vero che ieri Felipe avrebbe dovuto fare la stessa cosa con l’inglese che era sì dietro, ma al suo interno, con l’unica differenza che in quel caso i commissari hanno deciso saggiamente e giustamente di non penalizzare nessuno. Le corse sono queste e prendere provvedimenti ogni qualvolta si assiste ad un contatto fra due piloti rischia di svalutare la Formula 1, il cui fascino è sempre stato caratterizzato dai duelli ruota a ruota. Di seguito il video del contatto: [jwplayer config=”15s” mediaid=”102735″]

  • Capolavoro Vettel in India, Button e Alonso sul podio

    Capolavoro Vettel in India, Button e Alonso sul podio

    Vittoria, pole position, giro più veloce in gara e in testa alla gara dall’inizio alla fine. Capolavoro. Non c’è altra parola per definire il primo Grand Chelem di Sebastian Vettel, il più giovane in assoluto ad aver centrato tale traguardo, che vince anche la prima edizione del Gran Premio d’India di Formula 1 portando a 11 le sue vittorie stagionali e a 21 quelle in carriera, numeri straordinari per un pilota che ha solo 24 anni e si è già laureato per due volte campione del mondo.

    Sebastian Vettel | © Mark Thompson/Getty Images
    Sul nuovissimo tracciato, sporco di sabbia e altri detriti, di Buddh il tedesco mantiene la prima posizione al via e comincia con la sua Red Bull ad imporre il suo ritmo forsennato, l’unico a tenergli testa, per modo di dire, è Jenson Button che si rifà sotto a pochi giri dal termine della corsa ma Vettel a quel punto ristabilisce i 5 secondi di distacco che aveva guadagnato in precedenza con una serie di giri veloci da far paura battendo anche il miglior giro stabilito dal compagno di squadra Webber a dimostrazione anche di come il campione del mondo abbia cercato il Grand Chelem. Il podio è completato appunto da Button, partito quarto e autore di una fantastica partenza che lo ha portato in seconda posizione durante le prime fasi di gara, e da Fernando Alonso all’ennesima prova immensa e consistente in gara e che nel finale ha respinto gli assalti di Mark Webber giunto quarto al traguardo. Quinta e sesta piazza per le due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg che hanno preceduto Lewis Hamilton transitato settimo sotto la bandiera a scacchi. L’inglese della McLaren, che avrebbe dovuto partire dalla prima fila e che invece è stato retrocesso di 3 posizioni in griglia per aver non aver rispettato il limite di velocità imposto dalle bandiere gialle durante la prima sessione di prove libere del venerdì, è partito male scavalcato anche da Felipe Massa che poi gli è rimasto davanti per quasi metà gara fino a quando “Luigino” non ha tentato il sorpasso rimanendo coinvolto nell’ennesimo incidente con il brasiliano che verrà poi penalizzato dai commissari di gara con un drive-through. La dinamica del contatto però sembra abbastanza chiara e scagiona Massa che era in traiettoria e aveva mezza vettura davanti rispetto a quella del rivale che ha comunque tentato di frenare e di evitare il tamponamento. Lo stesso Massa sarà poi costretto al ritiro qualche giro più tardi per la rottura della sospensione, questa volta quella destra, su un cordolo dopo che ieri nelle qualifiche aveva rotto, sempre su un cordolo e con l’identica dinamica, quella sinistra. A chiudere la top ten Jaime Alguersuari, ottavo con la sua Toro Rosso, Adrian Sutil, nono con la scuderia di casa Force India, e Sergio Perez sulla Sauber. Restano fuori dalla zona punti le due Renault di Vitaly Petrov e Bruno Senna. Chiude in 17esima posizione il pilota indiano di casa Narain Karthikeyan, pilota titolare per l’occasione in questa gara al posto del nostro Vitantonio Liuzzi, e che ha preceduto il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo (18esimo). La Formula 1 ha ricordato Marco Simoncelli e Dan Wheldon, i due piloti scomparsi tragicamente pochi giorni fa il primo nel Gran Premio di Malesia di MotoGP a Sepang e il secondo in una gara di Formula Indy sull’ovale di Las Vegas. Per loro tanti gli omaggi dei piloti con tanto di raffigurazioni sui caschi e un minuto di assoluto silenzio poco prima della partenza in ricordo dei due colleghi che hanno perso la vita in circostanze assurde mentre svolgevano il proprio lavoro. LE PAGELLE

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:35.002
    2.   BUTTON McLAREN MERCEDES +8.433
    3.   ALONSO FERRARI +24.301
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +25.529
    5.   SCHUMACHER MERCEDES +1:05.421
    6.   ROSBERG MERCEDES +1:06.851
    7.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +1:24.183
    8.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    9.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    10.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    12.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    13.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    15.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +2 GIRI
    16.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17.   KARTHIKEYAN HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    18.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT +4 GIRI
    20.   MASSA FERRARI RIT
    21.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   GLOCK VIRGIN COSWORTH RIT
    24.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI RIT
  • In India ennesima pole di Vettel

    In India ennesima pole di Vettel

    Sebastian Vettel centra la sua 13esima pole stagionale al Buddh International Circuit nei pressi di Nuova Delhi, in India. Il bicampione del mondo ottiene la prima piazza con il tempo di 1.24.178, staccando proprio all’ulimo tentativo l’inglese Lewis Hamilton di 3 decimi (1.24.474).

    Sebastian Vettel | © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images
    Proprio quest’ultimo però sarà retrocesso al quinto posto per aver ricevuto una penalizzazione nelle libere di ieri dovuta ad una negligenza in regime di bandiere gialle. Quindi affianco al tedesco partirà il suo compagno Mark Webber per una prima fila targata Red Bull, seguiti dalla Ferrari di Fernando Alonso (1.24.519) e da Jenson Button su McLaren, che ha accusato ben 7 decimi di distacco da Vettel. Sesto Felipe Massa, autore di un incidente nell’ultimo tentativo disponibile dovuto ad una rottura della sospensione causata da un cordolo sporgente. Per il brasiliano nessuna conseguenza fortunatamente ma un pò di rammarico per una qualifica che poteva regalargli una posizione migliore in griglia, visto il buon passo avuto durante le libere e le prime qualifiche. Da segnalare l’ottima prestazione delle Toro Rosso, entrambe nella top ten, a discapito della Mercedes di Schumi (12esimo) e della più quotata, nonchè scuderia di casa, Force India di Paul di Resta (11esimo). Rientrano nella top ten Nico Rosberg (Mercedes) settimo, e Adrian Sutil (Force India) ottavo.

  • A Massa le libere in India, Hamilton penalizzato per la gara

    A Massa le libere in India, Hamilton penalizzato per la gara

    Sul nuovissimo circuito di Buddh dove domenica si correrà il primo Gran Premio d’India della storia, è di Felipe Massa il miglior tempo della prima giornata di prove libere. Il pilota brasiliano della Ferrari ha realizzato un buon 1:25.706 che l’ha portato a scalare la classifica migliorando il miglior tempo della mattina di Lewis Hamilton di oltre un secondo.

    Felipe Massa | © Mark Thompson/Getty Images
    Massa ha preceduto il neo campione del mondo Sebastian Vettel di 88 millesimi (1:25.794) e il compagno di scuderia Fernando Alonso (1:25.930) che nel primo turno aveva accusato dei problemi al motore della sua Ferrari compiendo solo 4 giri e chiudendo all’ultimo posto. A seguire Hamilton, Webber e Button. Nella prima sessione era stato l’anglo-caraibico della McLaren a staccare il miglior giro con 1:26.836 facendo meglio delle due Red Bull di Vettel e Webber. Il tempo però è stato realizzato in regime di bandiere gialle, una leggerezza che costerà cara ad Hamilton che domenica verrà retrocesso di 3 posizioni sulla griglia di partenza. Poi Button, le due Mercedes di Schumacher e Rosberg e Massa. Durante la sessione molti piloti hanno avuto problemi di aderenza per l’asfalto ancora sporco di materiale da costruzione, gli ultimi lavori sono stati ultimati solo qualche giorno fa, e di sabbia portata in pista dal vento.

  • Hamilton e Nicole Scherzinger, la coppia scoppia… di nuovo

    Hamilton e Nicole Scherzinger, la coppia scoppia… di nuovo

    Non è la prima volta che accade, ma pare che stavolta il pilota della McLaren Lewis Hamilton e la bella cantante Nicole Scherzinger abbiano rotto in maniera definitiva. Le prime indiscrezioni riguardanti la fine della loro storia d’amore erano circolate già ad inizio settimana e giunte dalla stampa d’oltremanica, in particolare dal Daily Mirror e dal Sun, quando ai tabloid non era passato inosservato il broncio di Hamilton sul podio al termine del Gran Premio di Corea.

    Hamilton e Nicole Scherzinger | © Mark Thompson/Getty Images
    Alla base della rottura la lontananza tra i due diventanta ormai insopportabile per il pilota di Formula 1, apparso più nervoso del solito nell’ultimo periodo, e che avrebbe deciso così di troncare con l’ex leader delle Pussycat Dolls. In effetti la bella Nicole era solita accompagnare il suo fidanzato durante i week-end che lo vedevano impegnato in giro per il Mondo nel campionato di F1, ultimamente però gli impegni di lei erano aumentati portando la coppia a vedersi praticamente quasi mai – risiede stabilmente ad Hollywood dove ha appena finito di girare il film di prossima uscita Men In Black III e dove fa parte della giuria dell’X-Factor statunitense – e questo avrebbe inciso parecchio anche nel rendimento in pista del campione del mondo 2008 causandone quella discontinuità che tutti gli addetti ai lavori del Grande Circus e non hanno notato nell’ultimo periodo. “Luigino” e Nicole si erano lasciati già una volta a gennaio del 2010 per poi tornare insieme qualche mese più tardi. La coppia però non ha saputo resistere all’urto di una nuova crisi mettendo, forse, la parola fine sulla loro storia d’amore durata 4 anni.

  • Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Dopo essersi preso una pausa nello scorso Gran Premio del Giappone a Suzuka Sebastian Vettel torna a dettare legge e lo fa imponendosi senza alcuna discussione nel Gran Premio di Corea sul circuito di Yeongam, festeggiando nel migliore dei modi il titolo conquistato la settimana scorsa. Il campione tedesco si sbarazza già dalla partenza della McLaren di Lewis Hamilton che non sfrutta a dovere la sua pole position facendosi beffare dopo poche curve, e prende il largo giro dopo giro sfruttando la superiorità della lattina volante che si impone in testa alla gara dall’inizio alla fine. Neanche la safety-car, entrata in pista al 19esimo giro per un incidente che ha messo fuori causa Michael Schumacher e Vitaly Petrov, ha scombussolato i piani del bicampione del mondo che ha mantenuto la freddezza necessaria per arrivare fino in fondo al comando stampando proprio all’ultimo giro un formidabile miglior giro della gara in 1:30.605. Soltanto Alonso, durante il valzer dei pit-stop, è stato in grado di soffiargli la prima posizione, seppur per sole due tornate. Vettel conquista con la vittoria odierna il suo 20esimo successo in carriera eguagliando nella classifica di tutti i tempi il finlandese Mika Hakkinen, regalando alla Red Bull il secondo titolo mondiale

    Sebastian Vettel | © Clive Mason/Getty Images
    Con il suo decimo sigillo stagionale Vettel vede sempre più da vicino Michael Schumacher, che detiene il record con ben 13 successi in una sola stagione. Gli toccherà vincere tutte e tre le gare rimanenti per eguagliare il sette volte campione del mondo, impresa che si presenta difficile ma non impossibile per il binomio campione del mondo. Alle spalle dell’inarrivabile Vettel è stata vera battaglia tra Lewis Hamilton e Mark Webber. L’australiano, ritrovatosi terzo dopo il primo pit-stop, le ha provate tutte per superare l’inglese che però ha resistito da campione, questa volta senza commettere alcuna scorrettezza. Visto il potenziale che presenatva oggi la Red Bull la prestazione di Hamilton è stata super. L’apice della lotta fra i due è culminato al 34esimo giro, al rientro in pista dopo una doppia sosta ai box, Webber cerca di sfruttare un errore di Hamilton alla curva quattro affiancandolo e percorrendo quattro curve praticamente appaiati, ma l’inglese è riuscito a resistergli costringendolo a rinunciare al sorpasso. Duello che si ripete al 49esimo giro quando Webber riesce a superare momentaneamente Hamilton alla curva 1 sfruttando anche l’ostacolo di un doppiaggio. L’inglese però ha risposto subito risuperandolo sul rettilineo opposto sfruttando il DRS. Da li in poi è riuscito a congelare la posizione e a controllare Webber, che si deve accontentare del gradino più basso del podio. Gara senza acuti invece per il vincitore di Suzuka Jenson Button, che pur avendo a tiro la coppia Hamilton-Webber non è mai riuscito a portarsi sotto il secondo per sferrare l’attacco decisivo. Grandissima ultima parte di gara invece per la Ferrari di Fernando Alonso che dopo essersi sbarazzato di Massa e Rosberg riesce a portarsi a ridosso del gruppetto di testa a suon di giri veloci, ma non è riuscito a portare un attacco concreto alla McLaren avendo sfruttato un pò troppo le gomme nel tentativo di rimonta. La nuova ala, montata solo sulla sua vettura, ha funzionato meglio in gara, ma per essere più competitivi bisogna migliorare innanzitutto le prestazioni in qualifica, in cui le Rosse sono ancora due passi indietro rispetto ai rivali. Male invece Massa, al suo 150esimo GP in carriera. Il brasiliano, come spesso gli accade, chiude una gara senza acuti chiudendo in ultima posizione il gruppetto dei migliori sei. Anche per lui il problema di aver avuto Rosberg per gran parte di gara a fargli da tappo ma questa non può essere certo una scusante. Bella gara delle due Toro Rosso di Alguersuari e Buemi che terminano entrambe nella top-ten a dimostrazione dei progressi della monoposto di Faenza. Le gemelle delle lattine volanti chiudono nella morsa la Mercedes di Nico Rosberg, velocissima in rettilineo, ma con ancora qualche problema di aerodinamica. Un punto anche per Paul Di Resta che chiude il gruppo dei primi dieci. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:01.994
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +12.019
    3.   WEBBER RED BULL RENAULT +12.477
    4.   BUTTON McLAREN MERCEDES +14.694
    5.   ALONSO FERRARI +15.689
    6.   MASSA FERRARI +25.133
    7.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +49.538
    8.   ROSBERG MERCEDES +54.053
    9.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:02.762
    10.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.602
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:11.229
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:33.068
    13.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    15.   KOBAYASHI   SAUBER FERRARI +1 GIRO
    16.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    17.   TRULLI LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    19.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    20.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   PETROV RENAULT RIT
    24.   SCHUMACHER MERCEDES RIT
  • F1, pole di Hamilton in Corea

    F1, pole di Hamilton in Corea

    A distanza di quasi un anno e mezzo e 26 Gran Premi disputati, Lewis Hamilton torna in pole position. Non accadeva dal lontano 12 giugno 2010 e si correva in Canada, la gara poi fu vinta proprio dal pilota inglese che mette così in bacheca la sua 19esima pole position in carriera, ovviamente la prima di quest’anno, spezzando il dominio di Vettel in pole da 5 gare consecutive. Hamilton regala così una prima soddisfazione alla McLaren che proprio nel weekend di Corea festeggia i 700 Gran Premi in Formula 1.

    Lewis Hamilton | © Clive Mason/Getty Images
    Sulla pista di Yeongam, questa volta in condizioni di asciutto dopo l’acquazzone abbattutosi ieri sul circuito, Hamilton si è riconfermato il più veloce chiudendo la sessione di qualifica con il miglior tempo di 1:35.820, unico a scendere sotto il muro dell’1:36. A rovinare una prima fila tutta McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo si è migliorato riuscendo a scalzare dalla seconda posizione Jenson Button di soli 84 millesimi: 1:36.042 per il tedesco, 1:36.126 per l’inglese vincitore in Giappone. A chiudere la seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber che si becca oltre 6 decimi da Hamilton (1:36.468). Le Ferrari occupano la terza fila: così come avvenuto a Suzuka, Felipe Massa precede Fernando Alonso di un decimo e mezzo ma quello che più preoccupa il team del Cavallino è il ritardo accusato dalla pole, oltre un secondo. Domani in gara ci si aspetta l’ennesima impresa di Alonso, se solo avesse avuto una Ferrari più performante durante la stagione lo spagnolo avrebbe sicuramente lottato per la vittoria ovunque. Quarta fila per Nico Rosberg e Vitaly Petrov, unici piloti Mercedes e Renault ad entrare nella top ten: Michael Schumacher infatti ha avuto problemi di settaggio della sua vettura e si è piazzato 12esimo mentre Bruno Senna domani scatterà dalla 15esima posizione in griglia, un risultato deludente. A chiudere la top ten ci sono le due Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil che non hanno effettuato nessun giro cronometrato nell’ultima parte di qualifica per preservare le gomme morbide in gara. Buona inoltre la qualifica di Jaime Alguersuari, 11esimo, mentre male hanno fatto le due Williams di Pastor Maldonado, 16esimo, e Rubens Barrichello, 18esimo, il brasiliano ha fatto meglio solo delle due Lotus, le due Virgin e le due Hispania. Domani, alle 8:00 di mattina italiane, il via al secondo Gran Premio di Corea della storia della F1. L’anno scorso vinse Alonso avvantaggiato però dal ritiro di Vettel per la rottura del motore della sua Red Bull.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:35.820
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:36.042 +0.222
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:36.126 +0.306
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:36.468 +0.648
    5.   MASSA FERRARI 1:36.831 +1.011
    6.   ALONSO FERRARI 1:36.980 +1.160
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:37.754 +1.934
    8.   PETROV RENAULT 1:38.124 +2.304
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    10.    SUTIL FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12.   SCHUMACHER MERCEDES Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15.   SENNA RENAULT Q2
    16.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    17.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    18.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    20.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    21.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
  • In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    Sono trascorsi 48 anni da quando un giovane pilota neozelandese di 26 anni ebbe il coraggio e l’intuizione di fondare una squadra tutta sua con il sogno un giorno di mettersi al volante della sua creatura e di guidarla personalmente in Formula 1. Era il 1963 e Bruce McLaren, allora pilota della Cooper, fondò la Bruce McLaren Motor Racing Ltd iniziando così anche la carriera di costruttore di vetture sportive facendo esordire la sua vettura nelle serie CanAm.

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    Soltanto 3 anni più tardi, nel 1966, realizzò il suo sogno facendo l’esordio in Formula 1 al volante di una vettura che portava il suo nome nel Gran Premio di Montecarlo tra le strette e insidiose curve del circuito del Principato di Monaco: per Bruce però l’esordio non fu felice perchè fu costretto al ritiro dopo appena 9 giri per una perdita d’olio sulla sua M2B. La prima soddisfazione, dopo quelle con la Cooper con la quale vinse 3 corse, però non tardò ad arrivare perchè in quello stesso anno durante il GP “di casa” in Gran Bretagna a Brands Hatch, Bruce si piazzò sesto regalando il primo punto iridato alla sua “neonata”. Per la prima vittoria dovette aspettare altri due anni, a Spa durante il GP del Belgio, per quella che poi fu soltanto la prima di una lunga serie. Purtroppo il povero Bruce non potè godersi a lungo il frutto del suo lavoro perchè due anni più tardi, nel 1970, perì in un incidente mentre stava provando la nuova M8D sul circuito di Goodwood. Da lì a poco quella vettura sarebbe diventata una delle scuderie più vincenti della Formula 1 annoverando tra le proprie fila piloti del calibro di Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Nigel Mansell (anche se per qualche GP), Mika Hakkinen, David Coulthard per arrivare fino ai più recenti Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Jenson Button. In totale 174 vittorie, 146 pole position, 149 giri veloci in gara che sono valsi 12 titoli piloti, dietro solo alla Ferrari (15), e 8 titoli costruttori, terza dietro alla scuderia di Maranello (16) e Williams (9). Il primo titolo giunse nel 1974 grazie all’esperienza di Emerson Fittipaldi, già campione del mondo due anni prima con la Lotus, gli anni più belli furono quelli degli epici scontri interni tra il Professore Alain Prost e The Magic Ayrton Senna che, da compagni di squadra, fruttarono alla McLaren in sole due stagioni 25 vittorie, 28 pole position e 4 titoli Mondiali (2 piloti e 2 costruttori) monopolizzando le stagioni ’88 e ’89 nonostante gli “scontri” in pista. Da ricordare anche l’era Hakkinen, con il primo Schumacher in Ferrari come rivale, che vinse due degli ultimi titoli piloti per la scuderia di Woking prima dell’ultimo datato 2008 e che porta la firma di Lewis Hamilton, trionfo rocambolesco con sorpasso decisivo per il titolo nelle curve finali su Timo Glock sulla pista di San Paolo e vinto ai danni del padrone di casa Felipe Massa dopo che lo stesso inglese l’anno precedente, alla sua stagione d’esordio in Formula 1, gettò al vento il Mondiale perdendolo in favore di Kimi Raikkonen, nel frattempo passato in Ferrari, dilapidando un vantaggio di 16 punti con sole due gare al termine della stagione (l’assegnazione dei punteggi prevedeva ancora 10 punti al primo classificato) nei confronti del finlandese. Quella di domenica in Corea sarà la gara numero 700 per l’eterna rivale della Ferrari, la scuderia di Woking taglierà questo grande e prestigioso traguardo (seconda solo al Cavallino Rampante per numero di Gran Premi) cercando di festeggiarlo nel migliore dei modi. E come se non con una vittoria? Sarebbe però ancor più bello farlo con una doppietta Vettel e Red Bull permettendo….