Tag: lewis hamilton

  • F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    La terza e penultima giornata di prove pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera se l’aggiudica ancora una volta la Mercedes, questa volta con Nico Rosberg che nella giornata odierna ha preso il posto di Michael Schumacher. Il tedesco firma il miglior tempo di giornata in 1.17:613, unico pilota a scendere sotto il muro dell 1.18, durante la sessione della mattina, una delle più fredde mai passate in Formula 1 cominciata a 0°C e terminata con il termometro poco sopra lo zero.

    Per quanto possa essere poco indicativo in questi giorni di test il risultato della scuderia dalla stella a tre punte mostra comunque come le vecchie monoposto dotate del dispositivo degli scarichi soffianti al diffusore siano più performanti rispetto a quelle di quest’anno, ancora non pienamente efficaci con la soluzione “standard” dei tubi di scarico.

    Il pilota più veloce con le vetture del 2012 è il francese Romain Grosjean con il tempo di 1.18:419. Il pilota della Lotus conferma le buone prestazioni della nuova vettura staccando di otto decimi Sebastian Vettel, alle sue spalle, prima di abbandonare la sessione per aver finito il carburante causando anche una delle tre bandiere rosse.

    Sebastian Vettel come detto si aggiudica la terza posizione, scavalcando nel pomeriggio Lewis Hamilton. La Red Bull RB8 si è concentrata maggiormante sui long-run mettendo da parte la prestazione sul giro singolo, lavorando prevalentemente con gomme a mescola dura. L’inglese della McLaren dunque chiude in quarta posizione staccato di un secondo e otto dalla vetta e di due decimi dal campione del mondo, mentre quello più attardato del trio delle meraviglie è sicuramente Fernando Alonso, solo settimo con la sua Ferrari F2012 a due secondi e sette dalla vetta. Il pilota asturiano idolo di casa non ha trascorso una prima giornata di lavoro molto fortunata, bloccato da un problema idraulico che per gran parte della mattinata lo ha costretto a restare fermo ai box. Per lui soltanto 67 giri all’attivo, il migliore dei quali in 1.20:412.

    Buona prestazione ancora una volta per la Toro Rosso con Jean Eric Vergne, che ha preso il posto di Daniel Ricciardo, in quinta posizione alle spalle di Hamilton, mentre in sesta posizione chiude la Sauber di Sergio Perez.

    Bruno Senna chiude il suo primo giorno di test in ottava posizione, penultimo, ma con un gran numero di giri all’attivo, ben 125, mirati al lavoro di sviluppo delle componenti aerodinamiche e all’acquisizione di dati relativi alle nuove gomme. Per la sua Williams FW34 anche molti long-run con il pieno di carburante.

    Ultima posizione per la Catheram del collaudatore Giedo Van der Garde, molto lontano dal gruppo con i suoi 5 secondi e sette di distacco dalla vetta. Per lui anche un testacoda che ha causato una bandiera rossa, cosa che non gli ha impedito di riprendere le prove. Molto sfortunato invece Jules Bianchi che dopo appena due giri è andato a sbattere contro le barriere danneggiando la sua Force India VJM05. I meccanici non hanno fatto in tempo a riparare la vettura e di conseguenza nessun tempo cronometrato all’attivo per il francese, oltre ad una giornata preziosissima di test andata persa.

  • Sutil attacca Hamilton “E’ un codardo”

    Sutil attacca Hamilton “E’ un codardo”

    Duro attacco di Adrian Sutil al suo amico Lewis Hamilton. Il pilota di Formula 1, l’anno scorso alla guida della Force India, ha definito l’inglese “codardo” per non essersi presentato a testimoniare in suo favore al processo che lo vedeva coinvolto per l’aggressione ad Eric Lux in un locale di Shanghai ad un party post Gran Premio della Cina dello scorso anno.

    Il tribunale di Monaco di Baviera lo ha condannato ieri a 18 mesi di reclusione con la condizionale per lesioni aggravate all’amministratore delegato della Genii Capital, la società d’investimento lussemburghese proprietaria del team Lotus Renault, che lo aveva denunciato alle autorità competenti nello scorso mese di maggio. Sutil, che in quella occasione si trovava in compagnia di Hamilton (i due si conoscono sin dai trascorsi in Formula 3 ndr), aveva reagito male alle provocazioni di Lux colpendolo al collo con un pezzo di vetro rotto provocandogli una brutta ferita ricucita poi con 21 punti di sutura.

    Sutil e Hamilton | © Paul Gilham/Getty Images

    Il pilota tedesco, scaricato al termine della stagione dalla Force India nonostante l’ottimo Mondiale disputato e rimasto fuori dal giro della Formula 1 con la Williams che aveva mostrato un grande interesse nei suoi confronti ma che alla fine a causa proprio di questa sentenza di condanna imminente aveva preferito ingaggiare Bruno Senna, non ha preso bene l’assenza al processo dell’amico che avrebbe dovuto testimoniare in suo favore in qualità di testimone oculare sottraendosi scrivendo in una dichiarazione alla Corte di Monaco di non ricordare i dettagli dell’accaduto: “Lewis Hamilton è un codardo. Non voglio più essere amico di una persona così. Per me non è un uomo. Anche suo padre mi ha mandato un sms per augurarmi buona fortuna prima dell’udienza e invece Lewis niente, ha pure cambiato numero di telefono perché non potessi più contattarlo” ha dichiarato Adrian al quotidiano tedesco Bild.

    Ora si attende la replica e la versione dell’ormai ex amico che era impegnato nella presentazione della nuova monoposto con il quale affronterà il Mondiale 2012, la McLaren MP4-27, avvenuta oggi nel quartier generale di Woking.

  • F1, presentata la nuova McLaren MP4-27. Hamilton “E’ fantastica”

    F1, presentata la nuova McLaren MP4-27. Hamilton “E’ fantastica”

    E’ stata presentata nel quartier generale di Woking, presso il McLaren Technical Center la nuova McLaren che parteciperà al prossimo mondiale 2012 di Formula 1.
    A svelare la nuova creatura sono stati i due piloti ufficiali Jenson Button e Lewis Hamilton, che quest’anno avranno il compito di contendere il titolo al binomio Vettel-Red Bull e di riportarla alla conquista del campionato del mondo, che manca dal 2008.

    La denominazione naturalmente sarà una continuazione delle monoposto precedenti: si chiamerà infatti McLaren Mp4-27 e a prima vista l’auto sembra proprio una logica evoluzione della vettura dello scorso anno, che negli ultimi GP era arrivata molto vicina alle prestazioni della Red Bull, quindi a Woking hanno deciso di seguire la continuazione del progetto intrapreso e di non prendere rischi con un’altro progetto rivoluzionario come capitato lo scorso anno.

    Come già detto l’auto non presenta grandi differenze con la monoposto dello scorso anno, ma si sa, la maggior parte dell’aerodinamica in tutte le presentazioni ufficiali viene mascherata per non dare punti di riferimento ai team avversari. Quindi bisognerà aspettare i primi test che si svolgeranno tra qualche giorno, dal 7 al 9 febbraio come di consueto sulla pista di Jerez de la Frontera, per osservare più attentamente la versione definitiva della nuova Freccia d’Argento.

    Il muso è molto basso ed ha una forma molto lineare rispetto a quella che dovrebbero avere altri team, che hanno optato per una versione dotata di uno scalino in conseguenza delle nuove misure imposte dal regolamento. La Catheram di Jarno Trulli ed Heikki Kovalainen, svelata pochi giorni fa, era dotata di questa conformazione aerodinamica, ma dalle indiscrezioni pare che anche la Ferrari abbia optato per una soluzione analoga. Staremo a vedere.

    McLaren MP4-27 | © Mark Thompson/Getty Images

    Le principali novità invece per la McLaren riguardano il posteriore della vettura. Le pance laterali non presentano più la forma a “L” che ha caratterizzato la Freccia d’Argento tutto lo scorso campionato ma hanno una forma molto più convenzionale, più alte e strette rispetto a quelle della Mp4-26, simile a quelle della monoposto di due anni fa, della stagione 2010, e inoltre sono molto bombate nella parte superiore e più scavate nella parte inferiore.
    La parte posteriore sembra molto stretta, con un’innovazione molto interessante nella zona degli scarichi, che da quest’anno devono essere posizionati secondo regolamento più in alto sulla vettura, sebbene sulla nuova macchina di Woking siano in posizione molto inclinata, quasi ad aggirare il regolamento che quest’anno impedisce il soffiaggio sugli scarichi.
    Ridotto anche il passo della monoposto, cioè la distanza tra l’asse anteriore e quello posteriore. Nelle intenzioni dei tecnici questo accorgimento dovrebbe ridurre il consumo degli pneumatici Pirelli, vero punto debole della McLaren, che da quest’anno saranno più aggressive ma meno durature rispetto alle sorelle dello scorso anno.
    Infine anche gli specchietti hanno subìto una piccola modifica di posizione e su questo argomento trova il tempo di scherzarci sù Lewis Hamilton: “Abbiamo cambiato gli specchietti, ora Felipe sarà più contento”.

    La prima battuta di Hamilton dunque è su Felipe Massa, ma sulla potenzialità della monoposto pare essere molto ottimista: “e’ un’auto fantastica, è stato fatto un lavoro eccezionale per rendere il posteriore della vettura più snello e compatto. L’impressione che ho per la nuova macchina è molto buona, ora bisogna provarla in pista”. Dello stesso avviso il compagno di team Jenson Button: “la nuova macchina è molto bella, spero di poterla provare già la settimana prossima a Jerez. Anche se come sviluppo può sembrare molto conservatrice, durante tutto l’inverno è stato fatto un lavoro mirato a migliorare ogni settore e quindi siamo ottimisti sui progressi fatti per essere competitivi al 100%”.

    Presente alla presentazione anche il team principal Martin Withmarsh che si è detto molto soddisfatto del nuovo progetto: “Ci sono chiari cambiamenti visivi per la vettura di quest’anno, ma il cambiamento più grande è sotto la scocca, con un sacco di idee nuove applicate a tutti i sistemi principali. La vettura è piacevolmente completa. Inoltre Jenson e Lewis sono la migliore coppia di piloti in Formula 1, un mix perfetto di esperienza, velocità e aggressività”.

    Si aspetta ora la presentazione delle principali rivali: la Ferrari scoprirà i veli alla nuova macchina tra due giorni, il 3 febbraio, mentre la Red Bull campione del mondo in carica verrà presentata il 6 febbraio, un giorno prima dell’inizio dei test, che dovranno dare un quadro più chiaro e completo dei reali valori in campo.

    LE IMMAGINI DELLA NUOVA McLAREN MP4-27

  • Alonso: “Hamilton meglio di Vettel”

    Alonso: “Hamilton meglio di Vettel”

    In un’intervista rilasciata al giornale tedesco SportBild Fernando Alonso dice la sua sul momento attuale della Formula 1, e alla domanda su chi sia attualmente il pilota più forte nel circus il pilota spagnolo risponde senza alcun dubbio, votando per il suo ex compagno rivale ai tempi della McLaren nel 2007 Lewis Hamilton, lasciando una dichiarazione che sa anche un pò di provocazione verso il due volte campione iridato Sebastian Vettel:

    Lewis è attualmente un gradino al di sopra di Sebastian. E’ vero che è il pilota più giovane ad essere diventato bicampione del mondo, ma Lewis è molto più veloce, aggressivo e concentrato, gli interessa raggiungere soltanto la vittoria, Vettel non è ancora arrivato a quel livello“.

    Fernando Alonso | © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

    In effetti non è la prima volta che Alonso si schiera a favore del suo ex compagno britannico, campione iridato una sola volta nel 2008 ai danni del suo attuale compagno di team Felipe Massa. Qualche tempo fa infatti lo spagnolo aveva dichiarato ad un’emittente spagnola che nei test invernali si sarebbe concentrato maggiormente sui tempi fatti registrare dal pilota della McLaren, che secondo lui dovrebbero avere dei riferimenti cronometrici più realistici rispetto a quelli dei piloti Red Bull. La motivazione l’aveva spiegata lui stesso spiegando che “tutti possono far registare tempi eccezionali con la macchina migliore in circolazione, ma un altro conto è farli segnare con una macchina inferiore“. E proprio in questo senso l’asturiano aveva focalizzato in Lewis il punto di riferimento dei prossimi test che daranno inizio alla preparazione e al miglioramento delle vetture in vista del prossimo Mondiale di Formula 1 che partirà il prossimo 18 marzo sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia.

    Verità o pura pretattica? Certo è che con queste parole Alonso ha voluto lanciare già la sfida al campione del mondo in carica, mettendolo sotto pressione ancora prima di scendere in pista. Il tedesco dal canto suo aspetta solo quel momento, per dimostrare ancora di più il proprio valore. I numeri e i risultati finora sono tutti dalla sua parte ma ci aspettiamo che sia il ferrarista, autore di un ottimo campionato nonostante una macchina nettamente inferiore lo scorso anno, sia l’inglese della McLaren, che dovrà riscattare una stagione opaca nonostante le 3 vittorie all’attivo, dimostrando di saper gestire meglio la sua vita privata per ottenere migliori risultati in pista, daranno battaglia dall’inizio alla fine al campione in carica. Tra l’altro è quello che si aspettano un pò tutti per tornare a vedere un campionato di Formula 1 che negli ultimi anni (troppi) sta diventando sempre meno combattuto e un pò troppo noioso.

  • F1, GP Brasile: vince Webber, doppietta Red Bull

    F1, GP Brasile: vince Webber, doppietta Red Bull

    Mark Webber archivia la stagione 2011 vincendo la 36esima edizione del GP del Brasile ultimo appuntamento del mondiale sul circuito di Interlagos. Il pilota australiano regala al team il 12esimo centro stagionale, agevolato anche da un presunto problema al cambio al compagno di squadra Sebastian Vettel che non ha potuto far altro che lasciarlo passare consegnandogli di fatto la prima vittoria in una stagione in cui ha mostrato poche luci e molte ombre.

    Mark Webber | © Paul Gilham/Getty Images

    La vittoria tuttavia non è stata sufficiente a consentirgli di superare Button nel mondiale ed ha cosi chiuso in terza posizione beffando per un solo punto lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso.
    Al grande Seb è toccato cosi il premio di consolazione, la seconda posizione, che, dopo il record di pole in una sola stagione ottenuto nella giornata di ieri, gli ha consentito di eguagliare un altro primato che persiste dal 2002, in coabitazione con il suo mentore Michael Schumacher: si tratta del maggior numero di podi conquistati in un campionato, risultato davvero fenomenale per una squadra e un pilota che continuando di questo passo potrebbero battere qualsiasi record.

    Dunque le prime due posizioni non sono mai state in discussione per tutta la gara, ma la vera lotta è stata alle spalle delle lattine volanti con Button e Alonso che si giocavano podio e seconda posizione nel mondiale. Sin dalla partenza lo spagnolo è sembrato pimpante e a suo agio e dopo aver superato in avvio Hamilton fa lo stesso con una manovra fenomenale alla Ferradura all’altra McLaren. Ma la competitività della Ferrari, come molto spesso è accaduto quest’anno e non solo, è terminata al momento dell’ultimo pit-stop, coincisa con l’obbligo di montare le gomme dure che hanno di molto calato le prestazioni della Rossa consentendo cosi Button di recuperare lo svantaggio per poi rendere il favore allo spagnolo superandolo sul rettilineo opposto a quello del traguardo grazie anche al DRS. Doppia beffa per Alonso, che, come detto già sopra, perde anche il terzo posto nel mondiale a favore di Webber, ma anche il giusto riconoscimento alla stagione di Jenson, che porta a casa tre vittorie, tante quante il suo compagno di squadra Hamilton ma premiato dalla maggiore costanza che gli ha permesso di arrivargli davanti nel mondiale, cosa che non era riuscita a nessun altro in passato nella stessa squadra.

    Capitolo Hamilton appunto. Oggi l’inglese è stato molto sfortunato, ha chiuso la sua stagione con un ritiro forzato a causa di problemi al cambio mentre si trovava a lottare per la quinta posizione ancora una volta con Felipe Massa. Il brasiliano ha cosi avuto il via libera dall’anglo-caraibico, arrivando cosi con relativa tranquillità al traguardo con la quinta piazza in tasca. Certo è che nel giorno del suo 100esimo GP in carriera, nella gara di casa oltretutto, ci si aspettava qualcosa di più dal brasiliano, ma la gara di oggi rispecchia pienamente l’andamento di tutto il mondiale, in cui non è riuscito a salire neanche per una volta sul podio. Servirà dimenticare in fretta questa stagione anche perchè per riportare la Ferrari ai massimi livelli c’è bisogno anche del suo aiuto.

    Bella gara ancora una volta della Force India che riesce a battere la Mercedes con Adrian Sutil (sesto) e Paul Di Resta (ottavo) che chiudono nella morsa Nico Rosberg. Chiudono la top-ten Kamui Kobayashi e Vitaly Petrov. Grazie al nono posto del giapponese la Sauber riesce ad arrivare davanti per tre punti alla Toro Rosso nella classifica finale, il che significa più introiti per la prossima stagione per la casa svizzera.
    Bruno Senna invece dopo le belle qualifiche di ieri non riesce a ripetere la prestazione in gara e chiude 17esimo con 2 giri di ritardo.
    Tra i veterani del circus Michael Schumacher non è riuscito ad andare oltre la 15esima posizione anche a causa di un contatto con Senna che ne ha causato la foratura di uno pneumatico e la conseguente perdita di un giro compiuto a velocità ridotta. Il brasiliano è stato poi penalizzato con un drive-throught, mentre l’idolo di casa Rubens Barrichello chiude con la 14esima posizione, e precede proprio l’ex compagno di squadra in Ferrari.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   WEBBER RED BULL RENAULT 1h32:17.434
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT +16.983
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES +27.638
    4.   ALONSO FERRARI +35.048
    5.   MASSA FERRARI +1:06.733
    6.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    7.   ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    8.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    9.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    10.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    12.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    13.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    14.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15.   SCHUMACHER MERCEDES +1 GIRO
    16.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    17.   SENNA RENAULT +2 GIRI
    18.   TRULLI LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    20.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH RIT
    22.   HAMILTON McLAREN MERCEDES RIT
    23.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    24.   GLOCK VIRGIN COSWORTH RIT
  • F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    Sebastian Vettel conquista anche l’ultima pole stagionale del GP del Brasile, sul circuito di Interlagos, pole che gli vale il record assoluto di pole position in una sola stagione stabilito da Nigel Mansell nel 1992, con ben 15 centri. Il campione tedesco già nel suo primo tentativo in Q3 fa capire agli avversari che la prima posizione è solo un affare suo rifilando con un 1:13.2 mezzo secondo al secondo classificato, ma è nel secondo tentativo che il tedesco tira fuori il coniglio dal cilindro completando un giro stratosferico in 1:11.918 che lo porta sotto il muro dell’1:12, neanche a dirlo unico pilota in grado di riuscirci. Il pilota della Red Bull  conquista cosi l’ultimo degli obiettivi di una stagione piena di soddisfazioni e che lo ha visto consacrarsi campione già con largo anticipo.

    Sebastian Vettel | © NELSON ALMEIDA/Getty Images

    Soddisfazione anche per la Red Bull che centra l’ennesima prima fila con la seconda posizione di Mark Webber, che ancora una volta dimostra di essere velocissimo in prova, ma dovrà dimostrare di non perdere di consistenza in gara, anche perchè la seconda posizione nel campionato del mondo è lontana ma ancora possibile.

    Seconda posizione che si trova nelle mani di Jenson Button e che domani partirà dalla seconda fila in terza posizione. L’inglese è distante tre decimi da Vettel ma domani gli basterà arrivare sul podio per essere sicuro del piazzamento d’onore nella classifica mondiale. L’altra McLaren di Lewis Hamilton chiude in quarta posizione, a oltre mezzo secondo dalla prima piazza, deludente prestazione considerando le buone prove libere della giornata di ieri. L’anglo-caraibico cercherà di correre più per il morale che per le proprie ambizioni poichè per la prima volta in carriera chiuderà alle spalle del compagno di team.

    Pronostici rispettati invece in Ferrari, dove quinta posizione si aspettavano e alla fine quinta posizione è arrivata. Sempre con il solito Fernando Alonso che limitai danni e che domani cercherà di correre una gara tutta d’attacco cercando di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Anche lo spagnolo è in lizza per la seconda posizione nel mondiale e l’impresa non è impossibile anche perchè la Ferrari (di Alonso) ha dimostrato di avere sempre un buon passo in gara, simile a quello della McLaren. Certo è che servirà l’aiuto di Felipe Massa, a cui l’aria di casa però proprio non ha fatto bene. Il brasiliano chiude soltanto in settima posizione a 1″ e 1 decimo di distacco preceduto anche dalla Mercedes di Nico Rosberg.

    Ottava posizione per la Force India di Adrian Sutil, che per la quarta volta consecutiva chiude fra i primi dieci ed è buona anche la qualifica dell’altro idolo di casa, nipote del più amato pilota brasiliano di sempre Ayrton, Bruno Senna che termina le sue qualifiche in nona posizione e ritorna nella top-ten che mancava dal GP del Giappone a Suzuka. Chiude la top-ten il vecchio leone Michael Schumacher, che dopo essere entrato nella Q3 proprio per una questione di centesimi, ha deciso di non scendere in pista nell’ultima qualifica e di risparmiare 2 set di gomme morbide per la gara. Schumi è sempre entrato nei migliori dieci del GP del Brasile.

  • Formula 1 Brasile Webber e Hamilton comandano le libere

    Formula 1 Brasile Webber e Hamilton comandano le libere

    Nelle prima giornata di prove libere del week-end brasiliano, ultimo appuntamento del Mondiale 2011 di Formula 1, Mark Webber è risultato il più veloce nel turno della mattina mentre in quello del pomeriggio a firmare la migliore prestazione è stato Lewis Hamilton abbassando di mezzo secondo il tempo dell’australiano della Red Bull.

    Per Webber 1:13.811 che gli ha permesso di precedere di un soffio le due McLaren Mercedes di Jenson Button, di soli 14 millesimi, e dell’anglo-caraibico vincitore ad Abu Dhabi, di un decimo e mezzo.

    Hamilton in Brasile | ©NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images

    Poi Sebastian Vettel, staccato di poco più di due decimi, e le due Ferrari di Felipe Massa, che domenica taglierà un importante traguardo festeggiando i 100 Gran Premi con la scuderia di Maranello proprio nel GP di casa, e Fernando Alonso attardate rispetto ai primi, rispettivamente di 6 e 7 decimi. Chiudono la top ten della prima sessione le due Force India del collaudatore Nico Hulkenberg e Paul Di Resta, chiuse tra la morsa delle due Mercedes di Michael Schumacher, settimo, e Nico Rosberg, decimo. Buona la prestazione di Rubens Barrichello per quello che potrebbe essere l’ultimo week-end della sua carriera. Il brasiliano, che ha terminato il primo turno di prove libere con il 13esimo tempo, rischia di ricevere il benservito dalla Williams proprio nella sua San Paolo per cedere il sedile e il volante a Kimi Raikkonen, intenzionato a rientrare in Formula 1 nel 2012.

    Nella libere 2 Hamilton ha fermato il crono sull’1:13.392 precedendo le due Red Bull del campione del mondo Vettel e Webber. Quarto tempo per Alonso che si è migliorato rispetto alla mattina, seguono Schumacher, Massa, Button e Rosberg. Quello che balza subito agli occhi sono i distacchi minimi tra il primo dall’ottavo, solo 4 decimi infatti separano Hamilton da Rosberg. Oltre ai 4 top team – McLaren, Red Bull, Ferrari e Mercedes, presenti nella top ten la Force India, Sutil nono e Di Resta decimo, che in quest’ultimo Gran Premio cercherà di strappare il quinto posto nel Mondiale costruttori alla Renault distante 15 punti e che ha chiuso immediatamente dietro con Vitaly Petrov e Bruno Senna.

  • F1, le pagelle del GP di Abu Dhabi. Hamilton e Alonso leoni

    F1, le pagelle del GP di Abu Dhabi. Hamilton e Alonso leoni

    Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Abu Dhabi 2011.

    Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Hamilton 10: visibilmente imbronciato al termine delle qualifiche per aver perso per un soffio una pole position che sembrava già sua, a Luigino torna finalmente il sorriso in gara salendo sul gradino più alto del podio a distanza di quasi 4 mesi. Dopo aver vissuto un periodo negativo tra prestazioni altalenanti e problemi di natura personale, Lewis fa una gara a dir poco perfetta e condotta con una concentrazione tale da non fare neanche una sbavatura. Sempre preciso e veloce ingaggia un bel duello, a debita distanza, con Alonso a suon di giri veloci resistendo alla pressione del ferrarista tenendo i nervi saldi, cosa che di recente non riesce ad avere. Certo, Vettel gli spalanca le porte del successo andando ko alla seconda curva ma l’inglese ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare a casa la vittoria anche se Vettel fosse rimasto in gara. Chapeau.

    Alonso 10: tornato sul luogo del “suicidio Ferrari” della scorsa stagione dove un errore di valutazione degli ingegneri nella strategia gli aveva fatto perdere il Mondiale, si mette tutto alle spalle e parte come come un razzo guadagnando subito dopo poche curve la seconda posizione. Pensare che dovrebbe essere normale per uno come lui e per una scuderia gloriosa come la Ferrari puntare alla vittoria invece la vettura mostra ancora delle lacune aerodinamiche e delle difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici che costringono il pilota spagnolo a compiere una vera e propria impresa, l’ennesima della stagione, arrivando secondo ed arrendendosi solo ad un Hamilton irresistibile. E’ l’unico a tenere il passo dell’inglese. Chiunque al suo posto farebbe peggio.

    Button 8: sale sul gradino più basso del podio anche se il suo obiettivo principale era quello di arrivare davanti ad Alonso per aumentare il vantaggio e difendere il secondo posto in classifica piloti. Si fa infilare dallo spagnolo sul primo rettilineo dopo la partenza, poi gli salta il Kers e deve fare gara di contenimento su Webber, cosa che gli riesce alla grande.

    Webber 6: appena la sufficienza per l’australiano che alla partenza si fa beffare da Alonso concedendogli troppa strada e poi non riesce ad avere la meglio su un Button costretto a difendersi dai suoi attacchi senza poter utilizzare il Kers. Ok che la Red Bull nelle mani di Vettel è un’altra cosa, ma il quarto posto odierno non è sicuramente il risultato migliore che ci si aspettava. E’ lontano dalla forma strepitosa dello scorso anno.

    Massa 5.5: nei primi giri è pimpante tant’è che resta agganciato al treno guidato da Button e Webber per diversi giri; poi però il brasiliano molla gradualmente e finirà quinto. Nei giri finali va anche in testacoda, cercherà il riscatto sulla pista di casa a San Paolo tra due settimane per il Gran Premio del Beasile.

    Rosberg 7: con un contratto appena rinnovato con la Mercedes (prolungamento fino al 2013 con opzione fino al 2014 a 12 milioni di euro a stagione) Nico fa il suo dovere in pista finendo davanti al compagno di squadra Schumacher e staccato di un paio di secondi da Massa. E’ la Mercedes che deve migliorare, non il pilota.

    Vettel 10/sv: era doveroso dare due voti, uno per la qualifica stupenda di ieri e che ha un significato ben preciso visto che ha eguagliato il record di pole position conquistate in una sola stagione (14) detenuto da Mansell e che resiste dal lontano 1992 e l’altro per la gara che lo ha visto ko incolpevolmente dopo poche centinaie di metri tradito da una foratura allo pneumatico posteriore destro.

    Sutil 8: pare che la Force India non voglia riconfermarlo per la prossima stagione, un peccato perchè Adrian è pilota costante e competitivo. Meriterebbe il salto in un top team, ma attualmente tutti i sedili sono occupati. Arriva ottavo e ancora una volta davanti al compagno di squadra Di Resta (nono), anche lui protagonista di una gara consistente e di “botte” con Buemi.

    Barrichello 8: quale miglior modo della rimonta dall’ultimo posto fino al 12esimo per rispondere alle voci che lo vorrebbero ormai un bollito e con una Williams che vorrebbe “silurarlo” per affidare il suo volante a Raikkonen. Il pilota più longevo della Formula 1 con le sue 325 gare, quello nella sua San Paolo tra due settimane potrebbe essere il suo ultimo Gran Premio in F1. Noi gli auguriamo, in caso di divorzio dalla Williams, di trovare un’altra sistemazione adeguata.

  • Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Dopo un lungo digiuno durato diversi mesi e prestazioni poco convincenti, Lewis Hamilton torna sul gradino più alto del podio vincendo il Gran Premio di Abu Dhabi, penultimo appuntamento del Mondiale 2011 di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ottiene il suo terzo successo in stagione, dopo Cina e Germania, e il 17esimo in carriera, confermando la competitività della sua Freccia d’Argento sin dalle prime libere del venerdì.

    Lewis Hamilton | © Mark Thompson

    Partito dalla prima fila al fianco di Sebastian Vettel che il giorno prima gli aveva soffiato proprio all’ultimo tentativo la pole position, Hamilton ha avuto vita abbastanza facile nel corso del GP: il tedesco campione del mondo in carica infatti, scattato bene allo spegnimento del semaforo rosso mantenendo la prima posizione, è stato tradito da una foratura dello pneumatico posteriore destro – forse a causa della conformazione del cordolo del circuito di Yas Marina – che lo ha messo ko dopo solo due curve e dopo aver percorso solo poche centinaia di metri andando in testacoda e lasciando via libera all’anglo-caraibico. Vettel poi riuscirà a conquistare lentamente i box ma sarà costretto al ritiro per il danneggiamento del mozzo posteriore destro. Per il due volte campione del mondo si tratta del primo ritiro stagionale, non si ritirava infatti dal lontano Gran Premio di Corea dello scorso anno quando ruppe il propulsore mentre era in testa alla gara e compromettendo il campionato, poi comunque vinto.

    Hamilton si è dovuto così limitare a controllare Fernando Alonso, ancora una volta straordinario e protagonista di una meravigliosa partenza, cosa che recentemente gli riesce con molta facilità. Lo spagnolo infatti, partito quinto dallo schieramento, dopo le prime curve si ritrova terzo e in fondo al rettilineo porta l’attacco su Jenson Button superandolo e mettendosi così negli scarichi di Hamilton che però ben presto accumula un vantaggio oscillante nell’ordine di 2-3 secondi sul ferrarista.

    Dietro di loro Button e Mark Webber si danno battaglia per il terzo posto con Felipe Massa immediatamente dietro che poco a poco perde contatto. Nè il pilota McLaren nè l’unica Red Bull rimasta in pista però riescono a tenere il passo dei due davanti che fanno gara a sè. Al quattordicesimo giro Button accusa dei problemi al Kers e si stacca definitivamente dal duo di testa tenendo però sempre dietro l’australiano.
    Nella prima girandola dei pit stop le posizioni di testa non cambiano, salvo che i meccanici Red Bull impiegano troppo tempo nella sosta e ciò fa perdere a Webber la quarta posizione in favore di Felipe Massa. Per tentare di riportarsi sotto Button, gli ingegneri della scuderia austriaca modificano la strategia facendo compiere uno sosta in più al pilota con gomme morbide per poi montare le dure solo all’ultimo giro (il regolamento impone di utilizzare entrambe le mescole in gara). La rimonta però riesce solo a metà perchè Webber alla fine nei giochi di strategia sopravanza solo Massa mentre l’inglese della McLaren è riuscito nel suo intento di salire sul gradino più basso del podio,

    Fernando Alonso | © Clive Mason/Getty Images

    Il tutto mentre Hamilton e Alonso si sfidano a distanza a suon di giri veloci. La Ferrari capisce di non avere grosse chances di vittoria e modifica la strategia dello spagnolo azzardando un rientro ai box ritardato rispetto ad Hamilton ma alla fine l’inglese, su gomme dure, riesce a perdere solo pochi decimi nei confronti del ferrarista, con gomme morbide usurate, andando a trionfare sotto la bandiera a scacchi.

    Massa chiuderà in quinta posizione seguito dalle due Mercedes di Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la scuderia di Stoccarda, e Michael Schumacher. Buone prestazioni anche per le due Force India, entrambe a punti, giunte all’ottavo e nono posto rispettivamente con Adrian Sutil e Paul Di Resta. Un risultato aspettato per la scuderia indiana visto il buon week-end trascorso ad Abu Dhabi. Chiude la top ten Kamui Kobayashi con la Sauber, restano fuori invece dalla zona punti le due Toro Rosso, con Sebastien Buemi aggressivo e in lotta con Di Resta per gran parte della gara ma costretto al ritiro, e le due Renault (13esimo Vitaly Petrov e 16esimo Bruno Senna). Buonissima la gara di Rubens Barrichello, che probabilmente l’anno prossimo cederà il suo volante a Kimi Raikkonen – signifivativa la presenza nel paddock del manager del pilota finlandese ex McLaren e Ferrari per un suo imminente ritorno in F1, che piazza la sua Williams in dodicesima posizione dopo essere partito dal fondo della griglia; tra luci e ombre invece la gara del compagno di team Pastor Maldonado che, partito anche lui dalle retrovie per aver finito la scorta di 8 motori da utilizzare nell’arco di tutto il campionato ricorrendone ad un nono, è giunto 14esimo ma beccandosi due penalità per non aver rispettato le bandiere blu.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h37:11.886
    2.   ALONSO FERRARI +8.457
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES +25.881
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +35.784
    5.   MASSA FERRARI +50.578
    6.   ROSBERG MERCEDES +52.317
    7.   SCHUMACHER MERCEDES +1:15.900
    8.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:17.100
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:40.000
    10.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    13.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    16.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    17.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   TRULLI LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    20.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    21.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH RIT
    22.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
    23.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH RIT
    24.   VETTEL RED BULL RENAULT RIT
  • F1, Vettel, pole e record ad Abu Dhabi

    F1, Vettel, pole e record ad Abu Dhabi

    Ennesima pole position per Sebastian Vettel, la 14esima stagionale (eguagliato Mansell). Sul circuito di Yas Marina il pilota tedesco della Red Bull strappa all’ultimo tentativo la prima piazza a Lewis Hamilton e soprattutto rovina la festa in casa McLaren per una sfiorata prima fila delle Frecce d’Argento.

    Sebastian Vettel | © Paul Gilham/Getty Images

    Perfetto il giro lanciato finale del bicampione del mondo che nell’ultima parte stacca l’inglese di quasi 2 decimi sorprendendo gli addeti ai lavori, non tanto per le sue già conosciute qualità di campione, ma più che altro per la superiorità mostrata dalla McLaren durante le libere del venerdì e del sabato, nelle quali si era pronosticata una pole della scuderia inglese.
    In seconda fila partiranno Jenson Button “distante” 11 millesimi dal compagno di squadra e Mark Webber, ancora sottotono nonostante abbia la stessa macchina di Vettel (ma non lo stesso talento!).

    Quinto Fernando Alonso, che dà, come sempre, il massimo per una Ferrari nettamente inferiore alle rivali e già con la testa alla stagione 2012. Più lontano Massa che è staccato di oltre 6 decimi dallo spagnolo, seguono in quarta e quinta fila le due Mercedes di Rosberg e Schumacher, rispettivamente settimo e ottavo, e le due Force India di Sutil e di Di Resta (nono e decimo). Da segnalare la crisi della Williams con Maldonado e Barrichello che partiranno nelle retrovie, il primo per una penalizzazione che gli ha fatto perdere 10 posizioni in griglia (dovuto al limite massimo di motori utilizzabili in stagione), il brasiliano per non aver realizzato tempi nelle qualifiche dovuto al cambio del motore sulla sua vettura.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:38.481
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:38.622 +0.141
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:38.631 +0.150
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:38.858 +0.377
    5.   ALONSO
    FERRARI 1:39.058 +0.577
    6.   MASSA
    FERRARI 1:39.695 +1.214
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:39.773 +1.292
    8.   SCHUMACHER
    MERCEDES 1:40.662 +2.181
    9.   SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES 1:40.768 +2.287
    10.   DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    12.   PETROV
    RENAULT Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   SENNA RENAULT Q2
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    16.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    17.   MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    19.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    20.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    21.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1