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  • Super Maldonado batte Alonso a Barcellona. Vettel 6°

    Super Maldonado batte Alonso a Barcellona. Vettel 6°

    Cinque su cinque. Tanti infatti sono i vincitori diversi delle prime cinque gare di questo equilibratissimo Mondiale 2012 di Formula 1, che oggi ha visto trionfare Pastor Maldonado, salito sul gradino più alto del podio assaporando il gusto dolce della prima vittoria in Formula 1, ma non è tutto.

    L’ex campione del mondo della GP2 è infatti il primo venezuelano a centrare un successo in F1, e lo fa vincendo il Gran Premio di Spagna sul circuito del Montmelò nei pressi di Barcellona, regalando a Frank Williams il ritorno alla vittoria proprio nel giorno del suo 70esimo compleanno, vittoria che mancava da ben otto anni dal Gran Premio del Brasile del 2004 con Juan Pablo Montoya. Non è un caso che il ritorno alla vittoria coincida con l’anno del ritorno del motore Renault, binomio che ha caratterizzato le vittorie della scuderia negli anni 90, e con questo meritatissimo successo il team di Groove diventa la quinta vettura diversa vincente nei primi cinque GP di quest’anno.

    Da evidenziare la prestazione di Maldonado, che dopo aver perso la testa della corsa alla partenza in favore di Fernando Alonso, riesce a recuperare con una grandissima strategia di gara e a scavalcare lo spagnolo al secondo pit-stop, grazie anche ad un giro record che gli permette di guadagnare ben 2 secondi all’idolo di casa. Da vero veterano poi la gestione della prima posizone, mai messa in dubbio neanche nel finale quando Alonso cominciava a farsi minaccioso negli specchietti ma senza riuscire a trovare il guizzo giusto per portargli l’attacco definitivo.

    Il pilota della Ferrari dal canto suo deve recriminare per quel doppiaggio su Charles Pic della Marussia in prossimità della sua seconda sosta che gli ha fatto perdere decimi importanti per la vittoria, anche se è fuori di dubbio che anche senza questo episodio difficilmente avrebbe battuto il super-Maldonado di oggi. Non è bastato infatti l’apporto incredibile del suo pubblico allo spagnolo che nel finale deve ancora lottare con problemi di usura gomme, ma tutto sommato può comunque consolarsi per la continua crescita della Ferrari che nelle sue mani sembra davvero efficace, e per la ritrovata vetta della classifica in coabitazione con Sebastian Vettel.

    Anzi nel finale il pilota della Rossa ha il suo bel da fare per mantenere a distanza uno scatenato Kimi Raikkonen, che grazie alla maggior freschezza delle sue gomme a mescola dura gli recupera secondi su secondi portandosi negli scarichi della F2012, me per il sorpasso è troopo tardi. Costa caro al finlandese volante l’ aver ritardato di qualche giro il suo ultimo pit-stop, ma in definitiva il week-end spagnolo conferma il suo buon periodo di forma, basta pensare che il finnico è stato l’unico a mantenere il passo dei primi due piloti, e quindi podio più che meritato.

    Pastor Maldonado © DIMITAR DILKOFF/Getty Images

    Medaglia di legno per l’altra Lotus di Romain Grosjean, ancora una volta protagonisti, mentre bella la prestazione della Sauber di Kamui Kobayashi che vede premiata la scelta di risparmiare un set di gomme nelle qualifiche con un’ottima quinta posizione.

    Dalla settima posizione in poi, a prte Alonso naturalmente, troviamo tutti gli altri big. A cominciare dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel che salva il salvabile chiudendo la gara in sesta posizone, che viste come si erano messe le cose, è oro colato. Partendo da una discutibile penalizzazione per non aver rispettato le bandiere gialle per l’incidente occorso a Michael Schumacher e Bruno Senna, che ha causato al tedesco la perdita di molte posizioni, per passare alla strana sostituzione del nuovo muso anteriore che apparentemente non sembrava avere problemi.

    Nonostante ciò il numero uno in carica riesce a terminare davanti all’unica Mercedes superstite di Nico Rosberg che con il settimo posto chiude degnamente il week-end spagnolo del team tedesco, visto l’ennesimo ritiro del compagno di squadra. Non è bastata infatti come in Cina la super-velocità del propulsore Mercedes sul rettilineo principale per competere per la prima posizone e anzi la W03 ha dovuto fare i conti con l’usura degli pneumatici che con il caldo torrido di Barcellona sono ritornati punto debole della vettura.

    Mezzo disastro in casa McLaren dove l’unica nota positiva è ancora una volta la rimonta di Lewis Hamilton, che dall’ultima posizione, dopo la squalifica inflittagli nella giornata di ieri, riesce a limitare i danni e a chiudere davanti al suo compagno di squadra Jenson Button. L’anglo-caraibico ha gestito al meglio i suoi pneumatici dimostrando di non essere poi cosi aggressivo come si dice e la tattica delle due soste ha pagato, almeno per quanto riguarda lo scontro in famiglia, ma un ottava e una nona posizione non possono essere certo risultati positivi per il team di Woking, che deve fare ancora i conti con gli errori dei meccanici ai box durante i pit-stop. E’ toccato nuovamente ad Hamilton che al momento di uscire dalla sua piazzola passa sopra la pistola di avvitamento dei dadi della ruota posteriore sinistra, fortunatamente per lui senza conseguenze.

    Alle spalle delle due McLaren la Force India di Nico Hulkenberg che chiude la top-ten in decima posizione, mentre da dimenticare la gara dell’altra Red Bull di Mark Webber, 11esima ad un giro di distacco, e per l’altra Ferrari di Felipe Massa, che come Vettel ha dovuto subire il drive throught per aver ignorato le bandiere gialle, chiudendo la sua gara soltanto in 15esima posizione.

     

  • F1, pole di Hamilton a Barcellona. Alonso 3°

    F1, pole di Hamilton a Barcellona. Alonso 3°

    Lewis Hamilton conquista la pole position del Gran Premio di Spagna sul circuito del Montmelò alle porte di Barcellona, quinta prova del Mondiale 2012 di Formula 1. Il pilota anglocaraibico conquista con un giro stratosferico la terza pole personale della stagione dopo quelle ottenute in Australia e in Malesia, portando a 22 quelle in carriera e a cifra tonda, 150, quelle della McLaren.

    Giro perfetto quello del campione del mondo 2008 che firma un irraggiungibile 1:21.707, unico pilota capace di scendere sotto il muro dell’1:22, scegliendo di seguire nel suo ultimo tentativo la vera sorpresa di giornata, Pastor Maldonado, che riporta la Williams in prima fila, che mancava dal Gran premio del Brasile del 2010, in cui Nico Hulkenberg, allora compagno di Rubens Barrichello, conquistò la prima posizione. Non solo questione di fortuna la prestazione del pilota venezuelano che, nonostante il mezzo secondo accusato dal primo, ha dimostrato di essere molto veloce anche nelle prime due sessioni di qualifica, chiuse entrambe con il primo posto e solo una prestazione superlativa di Hamilton gli ha tolto la gioia della prima pole position.

    Dunque indeedita prima fila domani, con Maldonado che potrebbe essere sicuramente la mina vagante di giornata. Terza posizone per Fernando Alonso che apre la seconda fila con il tempo di 1:22.302, a due centesimi dalla seconda posizione. Lo spagnolo, spinto dal tifo del pubblico, è riuscito come al solito a sfoderare una prestazione al di sopra delle possibilità di questa Ferrari, anche se deve ringraziare la strategia rinunciataria degli altri big che hanno preferito risparmiare le gomme per la gara di domani, che si annuncia “infuocata”, non soprattutto per le condizioni metereologiche.

    Lewis Hamilton © Paul Gilham/Getty Images

    E’ il caso di Kamui Kobayashi, che non ha effettuato tempi cronometrati nell’ultima qualifica a causa anche dell’ennesimo problema sulla sua C31, dimostratasi ancora una volta troppo fragile. Il giapponese partirà dalla decima posizione, ultimo disponibile nella Q3, e chiuderà la top-ten. Cosi come Michael Schumacher e Sebastian Vettel, che invece hanno effettuato soltanto il giro di lancio per poi rientrare nei rispettivi box e conservare un prezioso set di gomme morbide per la gara. I due tedeschi infatti sono i due piloti che hanno più set di gomme nuove a disposizione e nonostante partano dalla ottava e dalla nona posizione hanno tutte le possibilità di recuperare terreno sul passo gara. Il tutto a vantaggio delle due Lotus, in quarta e quinta posizione con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, seguiti dalla Sauber di Sergio Perez e la Mercedes di Nico Rosberg.

    Tante le esclusioni eccellenti dalla Q3 in una delle qualifiche più strane degli ultimi tempi. L’altra parte del box McLaren ha poco da sorridere con Jenson Button che chiude in 11esima posizione, stesso discorso per la Red Bull di Mark Webber, alle spalle dell’inglese in 12esima posizione. Ancora peggio va all’altra Ferrari di Felipe Massa alle prese con la peggior qualifica della stagione in 17esima posizione. Anche problemi di traffico per il brasiliano che forse qualche decimo gliel’ha fatto perdere ma che ancora una volta non giustifica il distacco dal compagno di squadra. Fuori dalla gara il solo Narai Karthikeyan, che non ha superato il 107% del tempo della pole position.

  • F1, Alonso al comando nelle prime libere di Barcellona

    F1, Alonso al comando nelle prime libere di Barcellona

    E’ stato Fernando Alonso il pilota più veloce nelle prime libere del Gran Premio di Spagna che domenica sarà teatro del quinto appuntamento della stagione 2012 sul circuito i Barcellona. Il pilota asturiano, nonchè ndiscusso idolo di casa ha girato con il miglior tempo di 1:24.430, ottenuto con gomme dure, al pari di tutti gli altri piloti, e risultando anche uno dei piloti più attivi in pista portando a termine ben 20 giri anche se la sua Ferrari F2012 è stata ferma ai box per gran parte della sessione.

    Dunque le modifiche introdotte per questo GP e provate nei test della scorsa settimana al Mugello sembrano aver dato i frutti sperati, nonostante il primo pilota della Rossa continui a predicare un cauto pessimismo. Le modifiche alla F2012 rispetto al Gran Premio del Bahrain sono sostanziali. La scuderia di Maranello ha infatti aggiornato le due ali, sia l’anteriore che il posteriore e una modifica anche agli scarichi, soffianti in alto e al centro, che almeno in questa sessione hanno dimostrato di essere efficaci.

    Alonso precede la Red Bull del vincitore dell’ultimo GP Sebastian Vettel, secondo ma a quasi quattro decimi dalla prima Ferrari. Anche per la scuderia campione del mondo sono visibili degli aggiornamenti rispetto alla gara scors, soprattutto nella zona del musetto che risulta essere meno sottile e più corto rispetto al suo predecessore. Al terzo posto a sorpresa l’ottima Sauber di Kamui Kobayashi, a quasi mezzo secondo da Alonso ma a un solo decimo dalla Red Bull di Vettel.

    Fernando Alonso © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Quarto tempo per Jenson Button con la McLaren Mercedes che ha presentato per la prima volta in stagione una sorta di scalino sul muso anteriore molto alto come sulle altre vetture sebbene sulla vettura di Woking abbia una forma sempre molto lineare rispetto alle altre. La scuderia inglese che non ha girato con i piloti titolari negli ultimi test al Mugello, era munita di indicatori aerodinamici per testare le nuove componenti.

    Buona sessione per la Williams Renault di Bruno Senna che precede la prima delle Mercedes di Michael Schumacher. Sembrano essersi nascoste invece le due Lotus-Renault, molto competitive sia in Bahrain che al Mugello, con Romain Grosjean settimo alle spalle del tedesco e Kimi Raikkonen nono. In mezzo l’altra McLaren di Lewis Hamilton che si colloca in ottava posizione a otto decimi dalla vetta. Decimo Nico Hulkenberg che chiude la top-ten con la Force India.

    La seconda faccia della Ferrari, quella meno sorridente, è quella di Felipe Massa, 12esimo staccato di un secondo pieno dal compagno di squadra in testa alla classifica. Peggio di lui Mark Webber, 13esimo alle spalle proprio del brasiliano. A seguire Nico Rosberg in 14esima posizione. 15esima posizone per Sergio Perez, che ancora una volta deve fare i conti con la fragilità della sua Sauber C31 andata a fuoco ancora una volta nella zona degli scarichi cosi come nei test del Mugello. Il debuttante americano Alexander Rossi, sostituto di Heikki Kovalainen chiude 21esimo. Ultimo posto per Dani Clos su HRT.

    La seconda sessione di prove libere riprenderà alle 14 dopo la pausa pranzo.

  • F1, Vettel domina a Sakhir, rinascita Raikkonen 2°. Alonso 7°

    F1, Vettel domina a Sakhir, rinascita Raikkonen 2°. Alonso 7°

    Sebastian Vettel vince il Gran Premio del Bahrain sul circuito di Sakhir, quarta prova del Mondiale 2012 di Formula 1. Il campione del mondo tedesco centra il suo primo successo stagionale tornando alla vittoria che gli mancava da ben cinque gare, ultimo ottenuto nel GP d’India dello scorso anno e si porta per la prima volta quest’anno in testa alla classifica mondiale.

    Il pilota della Red Bull domina la corsa dall’inizio alla fine centrando l’Hat Trick avendo ottenuto pole, vittoria e giro veloce riportando un pò di quella serenità che nel box si era perduta a causa di un inizio di stagione non proprio esaltante. Tuttavia i problemi sembrano essere stati risolti grazie all’innovazione di questi nuovi scarichi che pare abbiano portato un miglioramento delle prestazioni. Con la vittoria di oggi diventano quattro i piloti e i costruttori diversi ad aver vinto i primi quattro GP disputati a  dimostrazione di quanto questo campionato sia equilibrato.

    Alle spalle del campione del mondo in carica la vera sorpresa di giornata, le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean che portano a casa una bella quanto inaspettata doppietta con il secondo e il terzo posto finale. Le due vetture del team di Enstone si sono dimostrate velocissime soprattutto in rettilineo essendo le due monoposto con la velocità di punta più alta. Inoltre entrambi i piloti hanno gestito bene il degrado degli pneumatici anche avendo optato per due strategie diverse, situazione che ha permesso a Kimi Raikkonen di scavalcare il compagno di squadra dopo il secondo pit-stop.

    Il finlandese è stato anche l’unico a mettere un pò di pressione e a minare, anche se per pochi giri, la leadrship di Vettel non riuscendo a trovare il guizzo giusto per portarsi davanti, ma è da sottolineare la prestazione del campione del mondo del 2007 che dimostra di essere ritornato nel circus alla grande. Ottima ancjhe la prestazione di Grosjean che porta a casa il suo primo podio della carriera in Formula 1.

    Le due Lotus tra le due Red Bull. Ai piedi del podio infatti troviamo l’altra lattina volante di Mark Webber, che non ha mai avuto però il passo per stare con i primi tre ma bisogna dire che è anche grazie ai suoi 12 punti se la Red Bull si riporta in testa al campionato del mondo.

    Sebastian Vettel © Mark Thompson/Getty Images

    In quinta posizione il vincitore del Gran premio di Cina Nico Rosberg, autore di una gara ai limiti della regolarità. Il tedesco si è reso protagonista di una manovra che deve essere ancora esaminata attentamente dai commissari di gara prima con Hamilton e poi con Alonso, costretti ad andare fuori pista in manovra di sorpasso proprio ai danni del pilota della Mercedes, quindi la classifica finale potrebbe subire ancora delle variazioni se la segnalazione dovesse tradursi in penalità in termini di secondi. Rosberg ha poi fermato la sua W03 all’uscita dei box una volta tagliato il traguardo a causa di un problema allo scarico.

    Festa anche in casa Force India, che riesce a portare a casa una importante sesta posizione con Paul Di Resta, che sfrutta al meglio la strategia di gara con due soli pit-stop. L’inglese è cosi riuscito a chiudere davanti alla Ferrari di Fernando Alonso, anche se con difficoltà visto che nel finale i suoi pneumatici hanno avuto un brusco calo di prestazione. Lo spagnolo invece porta ancora una volta a casa punti importantissimi ai fini della sua classifica personale, e riesce a limitare i danni per quanto riguarda il distacco dalla vetta della classifica, che in queste prime quattro gare, definite di transizione prima dell’inizio della stagione, ammonta a soli 10 punti.

    Alonso riesce a terminare ancora una volta davanti alla McLaren di Lewis Hamilton, l’unica superstite visto che Jenson Button è stato costretto al ritiro a pochi giri dalla fine presumibilmente per un problema al motore della sua MP4-27. L’anglo-caraibico deve appellarsi letteralmente alla sfortuna che lo ha fermato ai box per ben due volte oltre il tempo limite nei pit-stop, a causa ancora una volta di un problema al dado della ruota posteriore sinistra che aveva qualche difficoltà ad avvitarsi, lo stesso che ha impedito a Button di lottare per la vittoria la scorsa settimana a Shangai.

    Alle spalle di Hamilton l’altra Ferrari di Felipe Massa, che porta a casa un nono posto importantissimo che glipermette di guadagnare i suoi primi due punti mondiali. Chiude la top-ten la Mercedes di Michael Schumacher, partito in ultima fila a causa della sostituzione del cambio nel venerdi, ma bravissimo nel rimontare fino alla decima posizione davanti alla Sauber di Sergio Perez.

    Discorso inverso invece per Daniel Ricciardo, che dopo una bella qualifica chiusa con il sesto tempo si perde in gara non riuscendo ad andare oltre la 15esima posizione.

  • Pole di Vettel in Bahrain, Hamilton in prima fila. Alonso 9°

    Pole di Vettel in Bahrain, Hamilton in prima fila. Alonso 9°

    Con il focolaio dei disordini e delle manifestazioni della popolazione contro il regime del sovrano Hamad Bin Isa Al Khalifa ancora acceso a pochi chilometri dal circuito, in Bahrain si sono svolte regolarmente le qualifiche del Gran Premio che si correrà domani alle 13:00 (ora italiana). A conquistare la pole position è stato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo disponibile ha beffato Lewis Hamilton il quale si è dovuto accontentare della seconda posizione in griglia. L’anglo-caraibico, autore in stagione di due pole position su quattro, domani partirà comunque in prima fila al fianco del campione del mondo in carica, tornato a ruggire dopo i precedenti deludenti risultati (un secondo, un undicesimo e un quinto posto in gara, ndr) per quella che è la sua prima pole position stagionale e la 31esima in carriera.

    Meno di un decimo a dividere i due piloti, 1:32.422 per Vettel, 1:32.520 per Hamilton che è seguito dall’altra Red Bull di Mark Webber (1:32.637). Le lattine volanti sembrano essere tornate competitive ma non ancora abbastanza per tornare sui livelli stratosferici dello scorso anno. In seconda fila a far compagnia all’australiano e a chiudere il gioco delle coppie, Jenson Button con l’altra McLaren dal quale domani ci si attende, come al solito, una gara di vertice potendo contare sulla sua estrema costanza sul passo gara.

    Sebastian Vettel © Paul Gilham/Getty Images

    L’eroe della Cina di una settimana fa Nico Rosberg partirà dalla quinta piazza, il tedesco, al contrario dei primi quattro i quali hanno conservato per l’ultima e decisiva sessione due set di gomme morbide, ha effettuato un solo tentativo di giro lanciato ottenendo un discreto 1:32.821, seguito dalla sorpresa Daniel Ricciardo che ha portato la Toro Rosso in terza fila. Romain Grosjean e Sergio Perez occuperanno la settima e ottava posizione con le loro Lotus e Sauber mentre non hanno effettuato nessun tentativo Fernando Alonso e Paul di Resta. Lo spagnolo della Ferrari aveva usato tutti i treni di gomme morbide nella Q1 e nella Q2 per poter garantirsi l’ingresso nella top ten e ha preferito non uscire dai box per risparmiare le gomme in previsione della gara sperando in un exploit per la gara di domani.

    Fuori dalla top ten Kimi Raikkonen sulla seconda Lotus (11esimo), Felipe Massa (14esimo) con l’altra Ferrari e Michael Schumacher che è stato eliminato addirittura nella Q1; sulla Mercedes del tedesco pare sia stato riscontrato un problema tecnico che non lo ha potuto far scendere in pista nelle fasi finali della prima sessione per rispondere ai miglioramenti dei rivali che lo hanno fatto arretrare progressivamente in griglia fino alla definitiva 17esima posizione.

    L’appuntamento è per domani alle 14:00 per il via al blindatissimo Gran Premio del Bahrain (massiccia la presenza dell’esercito nell’area che delimita il circuito per garantire la massima sicurezza), quarta prova del Mondiale 2012 di Formula 1, caratterizzato dal clima di tensione che si respira da ormai oltre un anno a Sakhir e nei dintorni dell’arcipelago del Golfo Persico.

  • F1, Hamilton e Rosberg nelle prime libere in Bahrain

    F1, Hamilton e Rosberg nelle prime libere in Bahrain

    Con la preoccupazione e l’allarme per i disordini, le rivolte e le manifestazioni anti-governative della popolazione che stanno proseguendo ormai da oltre un anno, piloti e scuderie si trovano costretti ad affrontare questo fine settimana un Gran Premio del Bahrain in un clima di totale assurdità e non consono ad una manifestazione sportiva e ad spettacolo come lo è la Formula 1.

    Il boss della F1 Bernie Ecclestone non poteva proprio rinunciare ai petroldollari degli sceicchi dal momento che per lui la Formula 1 non è nient’altro che business e chi se ne importa se a pochi chilometri di distanza dalla capitale dell’arcipelago del Golfo Persico Sakhir e dal circuito ci sono scontri tra dimostranti sciiti, che manifestano giorno e notte per difendere i propri diritti cercando di sovvertire il governo del sovrano sunnita, e le forze dell’ordine. In tutto questo clima surreale, l’altro ieri si è sfiorata la tragedia con un mezzo della Force India sfiorato da un ordigno mentre stava percorrendo la strada che separa l’hotel nel quale alloggiano i tecnici e i meccanici del team indiano e il circuito, la cui area in queste ore è blindatissima dall’esercito per garantire la massima sicurezza al Grande Circus.

    Ma per il “grande capo” the show must go on, contro tutto e tutti. Così oggi hanno preso il via le prime prove libere con Lewis Hamilton e Nico Rosberg che si sono spartiti il venerdì. Il pilota della McLaren è stato il più veloce nella sessione della mattina con il miglior tempo di 1:33.572 precedendo il campione in carica Sebastian Vettel su Red Bull di 3 decimi, Paul di Resta al volante della Force India e Nico Rosberg su Mercedes; nel pomeriggio a svettare è stato proprio il tedesco vincitore del Gran Premio della Cina, il suo primo in assoluto in Formula 1, abbassando il miglior tempo della mattina di ben 7 decimi chiudendo al comando con il miglior crono di 1:32.816. A seguire le due Red Bull di Mark Webber e Vettel che su questo circuito sembrano aver ritrovato la competitività smarrita in questa stagione mentre al quarto posto si è piazzato Hamilton seguito da Michael Schumacher e Jenson Button.

    Hamilton e Rosberg © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Male le Ferrari in entrambe le sessioni, nelle prove della mattinata Fernando Alonso e Felipe Massa hanno chiuso lontano dalla vetta, in 13esima e 15esima posizione rispettivamente ad un secondo e otto decimi e oltre due secondi; in quella pomeridiana lo spagnolo ha fatto leggermente meglio staccando l’ottavo tempo ad un secondo e sei decimi dal miglior tempo mentre il brasiliano ha stabilito il 12esimo crono. Per le Rosse si prospetta un altro Gran Premio tutto in salita e in difesa per portare a casa punti importanti in attesa di rientrare in Europa e apportare alla vettura quelle soluzioni aerodinamiche che consentirebbero al team di Maranello di fare un passo in avanti e avvicinarsi ai top team.

    Fatto curioso, un gruppo di hacker informatici, firmatosi Anonymous, è riuscito ad intrufolarsi nel sistema del sito ufficiale della Formula 1 mandandolo in tilt (tutt’ora è oscurato) mentre su un altro sito ha diffuso un messaggio contro il regime oppressivo del re Hamad bin al Khalifa rivendicando diritti civili e politici per la popolazione del Bahrain.

  • F1, pagelle Gp Cina. La “prima” di Rosberg

    F1, pagelle Gp Cina. La “prima” di Rosberg

    La Cina ha accolto un nuovo vincitore, il terzo stagionale in altrettante gare: Nico Rosberg vince il suo primo Gran Premio in Formula 1 precedendo al traguardo le due McLaren di Jenson Button e Lewis Hamilton. Giù dal podio Mark Webber e il campione del mondio in carica Sebastian Vettel, Fernando Alonso solo nono. Le pagelle ai protagonisti del GP della Cina 2012.

    Rosberg 10 e lode: dopo 111 gare e alla sua settima stagione Nico Rosberg, dopo tante fatiche e sofferenze, riesce finalmente a bagnare la sua prima vittoria in Formula 1 dopo che nelle qualifiche era riuscito anche a conquistare la sua prima pole position in carriera. Una gara condotta quasi sempre in testa (primato perso solo temporaneamente durante la girandola dei pit stop), il 10 e lode era inevitabile per il figlio di Keke, campione del mondo nel 1982, differente dal padre nello stile di guida (più pulito e ragioniere Nico, più aggressivo e impulsivo Keke). Ha il merito di aver riportato sul gradino più alto del podio la Mercedes (come costruttore, ndr), facendolo prima di quel Michael Schumacher sul quale la scuderia di Stoccarda aveva puntato tutte le proporie fiches. Il nuovo che avanza.

    Button 8: ad un certo punto della gara sembrava potesse insidiare il primato di Rosberg ma un problema ai box durante l’ultimo pit stop non gli ha dato l’opportunità di giocarsela fino in fondo con il tedesco. Deve accontentarsi della piazza d’onore e di aver terminato ancora una volta davanti al compagno di team  Hamilton.

    Hamilton 7.5: tradito dal cambio giovedì prima delle libere, la penalità che gli ha fatto perdere 5 posizioni in griglia relegandolo in quarta fila gli ha compromesso la gara. Forse avrebbe potuto lottare per qualcosa di più, magari fare meglio del compagno di team Button, chi lo sa, il quale in gara però riesce a girare con tempi inferiori. Tre gare, due pole position ma tre terzi posti che lo proiettano, vista questo primo scorcio di stagione incerto con tre vincitori diversi nelle prime tre gare, in cima alla classifica iridata.

    Webber 7: è la seconda volta che gli capita di precedere Vettel, roba che non si vedeva da parecchio tempo; ma se in Malesia Vettel aveva avuto problemi per una foratura dello pneumatico terminando fuori dalla top ten, ieri l’autrsliano ha avuto la meglio nel duello “corpo a corpo” superando il tedesco bicampione del mondo.

    Nico Rosberg © MARK RALSTON/AFP/Getty Images

    Vettel 6.5: dov’è finito il divoratore di vittorie dell’ultimo anno? Forse sta pagando una Red Bull inferiore a McLaren e Mercedes? Da quello che si è visto in Cina la Red Bull è stata sullo stesso piano di Lotus e Williams, ragion per cui o Lotus e Williams sono sullo stesso livello delle big o è la Red Bull che non è più la vettura perfetta che ha sbaragliato la concorrenza nell’ultima stagione. Propendiamo per ques’ultima opzione. Ed evidentemente il campioncino tedesco per vincere ha bisogno di una vettura più performante dell’attuale. Pessima la sua qualifica, 11esimo, rimonta e porta a casa un quinto posto che non è quello che ci aspettiamo.

    Senna 8: Bruno non solo fa un ottimo settimo posto ma riesce a stare davanti al compagno di team Maldonado con una Williams rinata dai flop degli ultimi anni e tornata a fare buoni risultati. Ciliegina sulla torta il brasiliano e il venezuelano riescono a mettersi dietro Fernando Alonso.

    Alonso 5.5: purtroppo per lui non è arrivata la pioggia in suo soccorso che gli ha consentito di vincere in Malesia, la Ferrari attualmente è lontana anni luce dalle vetture migliori ma è anche vero che ieri lo spagnolo ha commesso un errore evitabile mentre si trovava in lotta con le Williams.

    Raikkonen 7.5: ha rischiato di salire addirittura sul podio, la vettura era ben sistemata, equilibrata nelle curve e veloce tant’è che nella prima parte di gara Hamilton, nonostante avesse il vantaggio della scia, non riusciva a sfruttarla al meglio per avvicinarsi ed effettuare il sorpasso. Nel finale esce di traiettoria raccogliendo tanto sporco sui suoi pneumatici, degradandoli quel tanto che basta per farlo scivolare dalla seconda posizione alla 14esima.

    Schumacher 9: la sua gara dura 12 giri, giusto il tempo per far vedere che con una vettura all’altezza può dire la sua anche a 43 anni. Parte secondo e mantiene la posizione fino al primo pit stop quando un meccanico non avvitandogli bene il bullone dello pneumatico costringendolo al ritiro dopo poche centinaia di metri. Sfortunato.

  • Rosberg in pole, Schumi 2°. Prima fila Mercedes, male Vettel

    Rosberg in pole, Schumi 2°. Prima fila Mercedes, male Vettel

    Nico Rosberg conquista la pole position del Gran Premio di Cina sul circuito di Shangai che domenica ospiterà il terzo appuntamento extraeuropeo della stagione 2012. Il tedesco della Mercedes firma la sua prima pole position in carriera dopo ben 110 gare nel circus stampando un incredibile giro nella Q3 fermando il cronometro sul tempo di 1:35.121 che non ha lasciato diritto di replica agli avversari. Risultato storico per la casa dalla stella a tre punte che come costruttore non piazzava una monoposto davanti a tutti sulla griglia di partenza da ben 57 anni, dal lontano 1955.

    Il pilota che più si è avvicinato alla prestazione di Rosberg nelle qualifiche è stato Lewis Hamilton, che era anche stato il più veloce nelle terze e ultime libere del mattino, ma che di fatti si è fermato a ben mezzo secondo dalla vetta con il tempo di 1:35.626. Ma a causa della sostituzione del cambio della sua McLaren l’inglese sarà retrocesso in griglia di 5 posizioni, e quindi domani scatterà dalla quarta fila in settima posizione dietro la piazza del suo compagno di squadra Jenson Button.

    Proprio per questo motivo la prima fila di domani sarà colorata di verde-argento visto che Michael Schumacher scalerà dalla terza alla seconda posizione e partirà di fianco al suo compagno di squadra per una prima fila tutta Mercedes. La vettura tedesca si dimosta ancora una volta velocissima sul giro secco grazie anche al sistema F-duct, giudicato regolare nei giorni scorsi dalla Fia, che viene azionato non appena viene innescato nei tratti veloci il DRS, il dispositivo dell’ala mobile, anche se il tratto di pista in cui Rosberg ha fatto la differenza è stato quello centrale e quindi in quello guidato. Ma i problemi per il team tedesco potrebbero cominciare da domani quando il dispositivo, a differenza delle qualifiche, potrà essere azionato soltanto una volta e in più i due piloti tedeschi dovranno fare ancora i conti con l’eccessivo consumo degli pneumatici Pirelli, problema che come confermano nel box ancora non sembra essere stato risolto.

    Nico Rosberg © PETER PARKS/AFP/Getty Images

    Alle spalle delle due Mercedes partirà la Sauber di Kamui Kobayashi che grazie ad un ultimo giro perfetto è riuscito a sopravanzare di appena un decimo il finlandese della Lotus Kimi Raikkonen. Mentre dalla terza fila scatteranno Jenson Button e Mark Webber, che potranno pensare al colpaccio in gara grazie ad una migliore gestione di gara rispetto agli altri.

    Detto di Hamilton, che sarà scalato in settima posizione, in ottava troviamo l’altra Sauber di Sergio Perez, reduce dalla fantastica gara della Malesia che per poco non gli consegnava la vittoria, proprio ai danni di Fernando Alonso che domani partirà alle sue spalle. Lo spagnolo è riuscito ancora una volta a limitare i danni riuscendo ad entrare nella Q3 anche se i distacchi di tutte le vetture sembrano essere notevolmente diminuiti. Chiude la top-ten il francese della Lotus Romain Grosjean che non ha effettuato nessun giro nella Q3 per risparmiare un set di gomme morbide per la gara.

    Sorpresa in negativo della qualifica cinese è l’assenza dai migliori dieci piloti del campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che manca all’appuntamento della lotta alla pole dopo ben 41 Gran Premi. Il tedesco non è riuscito ad andare oltre l’11esima posizone vedendosi eliminato già nella Q2. Alle sue spalle partirà l’altra Ferrari di Felipe Massa, che ora sembra aver accorciato le distanze almeno dal suo compagno di squadra a soli tre decimi.

    La sorpresa di domani invece potrebbere essere l’arrivo della pioggia. Dopo le libere della mattina svoltesi sotto il sole, sono infatti arrivati dei nuvoloni che hanno coperto il cielo di Shanghai e che hanno minacciato per tutto il tempo lo svolgimento delle qualifiche. Un’eventuale gara su pista baganata potrebbe rimescolare le carte e regalarci una corsa emozionante come quella vista a Sepang.

  • F1, a Shanghai libere a Hamilton e Schumacher

    F1, a Shanghai libere a Hamilton e Schumacher

    Nelle prime prove libere del Gran Premio della Cina volano la McLaren di Hamilton e la Mercedes di Schumacher. Con la pioggia che ha bagnato l’asfalto del tracciato di Shanghai, ma che è andato progressivamente asciungandosi solo sul finale di sessione, il pilota anglo-caraibico ha staccato il miglior tempo nelle prove della mattina fermando il cronometro sull’1:37.106 al termine dei soli 7 giri effettuati in pista lasciando tra sè e il più immediato inseguitore Nico Rosberg un secondo pieno di distacco che a sua volta ha preceduto il compagno di box Michael Schumacher, entrambi hanno compiuto il doppio dei giri del pilota Mclaren che, ricordiamo, domani perderà 5 posizioni in griglia per aver sostituito il cambio sulla sua vettura.

    Immediatamente dietro si piazzano le due Sauber e le due Red Bull, il grande protagonista di Sepang Perez ha staccato il quarto tempo precedendo Kobayashi, Webber e il campione del mondo in carica Vettel. Chiudono la top ten Button, e le Toro Rosso di Ricciardo e Vergne. Male le Ferrari che chiudono le prime libere in 11esima e 12esima posizione rispettivamente con Alonso e Massa a 3 secondi dal leader.

    Se è vero che la prima sessione non è stata molto indicativa causa condizioni meteorologiche, lo stesso non vale per la seconda che si è svolta su pista asciutta: a svettare è stato Michael Schumacher con una Mercedes W03 molto competitiva e che ha ricevuto proprio ieri l’ok dalla FIA in merito al reclamo presentato dalla Lotus per il contestato sistema F-Duct, dichiarato regolare dal momento che il dispositivo non richiede l’intervento manuale del pilota come invece si doveva fare nella passata stagione. Ora tutti cercheranno di “copiare” il sistema messo a punto dalla Mercedes. Il Kaiser è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1:36 concludendo le prove pomeridiane con il tempo di 1:35.973. Ad un soffio dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, staccato di 172 millesimi mentre ottima è stata anche la sessione di Vettel a 15 millesimi dal pilota inglese della McLaren. La Red Bull è sembrata a posto e capace domani di lottare per la pole position.

    Michael Schumacher © LIU JIN/AFP/Getty Images

    Quarto posto per l’altra “lattina volante” guidata da Webber che ha preceduto Rosberg con Button che, a guardare i tempi, si è concentrato più sul passo gara che a trovare la prestazione sul giro secco, fattore questo che implica come il pilota inglese sia assolutamente sicuro della sua vettura e favorito per la pole position domani dal momento che l’unico in grado di contendergli la pole, ovvero il compagno di team Hamilton, è fuori dai giochi a causa della penalità che dovrà scontare in qualifica.

    Alonso chiude la top ten chiudendo la giornata a un secondo e tre decimi dalla vetta e in decima posizione, Massa fa addirittura peggio rispetto alla prove della mattina piazzandosi in 17esima posizione preceduto dalle Lotus di Raikkonen e Grosjean, che non hanno brillato, dalle Toro Rosso di Vergne e Ricciardo, dalla Sauber di Perez e dalla Williams di Maldonado. La Ferrari, come era facilmente prevedibile, faticherà molto in qualifica, gli uomini del Cavallino sperano di fare meglio in gara, magari invocando l’arrivo della pioggia per domenica che potrebbe far ripetere l’exploit di Sepang.

  • La F1 in Cina, Alonso “Difficile ripetersi”. Hamilton penalizzato

    La F1 in Cina, Alonso “Difficile ripetersi”. Hamilton penalizzato

    Dopo la pausa di tre settimane che ha fatto “rifiatare” piloti e team per l’impegno ravvicinato in Australia e Malesia, la Formula 1 sbarca in Cina dove domenica sul circuito di Shanghai si correrà il terzo appuntamento stagionale del Mondiale. La vittoria, a dir la verità giunta un pò per caso e un pò per la bravura del pilota in condizioni di pista difficili, di Alonso a Sepang ha consentito alla scuderia Ferrari di lavorare con un pizzico di tranquillità in più e alleggerito la pressione anche se il ritardo che la Rossa accusa da Red Bull, ma soprattutto McLaren, è ancora consistente come confermano sia il pilota spagnolo sia il dt Pat Fry.

    ALONSO NON SI FA ILLUSIONI – Il due volte campione del mondo e leader della classifica iridata sa che le chance di vittoria a Shanghai sono davvero striminzite nonostante Fernando sappia nascondersi bene prima di ogni week-end. Questa volta il meteo non dovrebbe aiutare gli uomini del Cavallino dal momento che per il fine settimana si prevede sì tempo nuvoloso ma non si attende quella pioggia che in Malesia ha esaltato la doti di guida di Alonso che sull’asciutto fatica a trovare il ritmo e la prestazione suol giro secco. Il gap dai top team, come conferma Pat Fry, è ancora elevato e di poco inferiore al secondo, inoltre la mancanza di novità tecniche per questo Gran Premio, anche se la Ferrari si presenterà con alcuni aggiornamenti aerodinamici, non rende per niente agevole il compito di Alonso che dovrà, come gli capita ormai da qualche periodo a questa parte, limitare i danni e continuare a portare più punti possibili a Maranello in vista di tempi migliori e di una vettura più performante.

    Fernando Alonso © MARK RALSTON/AFP/Getty Images

    HAMILTON PENALIZZATO – La notizia più importante prima di affrontare il week-end cinese è la penalizzazione odierna inflitta ad Hamilton che perderà, a qualifica conclusa, 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio sulla sua McLaren che resta comunque la vettura favorita per la pole position. L’anglo-caraibico, autore di entrambe le pole nei primi due GP, a Shanghai dovrà fare una gara in rimonta mentre Jenson Button, che si era affermato con autorità a Melbourne, vorrà riscattare la travagliata gara di Sepang che lo ha visto fuori dalla zona punti. Il tracciato cinese, con i suoi rettilinei e i suoi curvoni veloci che favoriscono l’aerodinamica, sembra calzare a pennello alla Freccia d’Argento che qui è salita sul gradino più alto del podio nelle ultime due edizioni.

    MCLAREN VS RED BULL – In Cina però si attende la reazione della Red Bull, macchina perfetta nelle due ultime stagioni, che quest’anno pare aver perso la sua imbattibilità: la vettura campione del mondo in carica si comporta meglio in gara piuttosto che in qualifica, Vettel sembra tornato essere umano dopo aver stradominato l’anno passato, Webber non è riuscito ancora a salire sul podio. Vedremo se la pausa ha portato benefici all’interno della scuderia austriaca per portarsi sullo stesso livello della McLaren. I bookmakers quotano la vittoria di Button a 3.00 e quella di Hamilton, dopo l’inconveniente sulla sua vettura, a 5.00; in mezzo ai due piloti McLaren si piazza Vettel (4.50) mentre un eventuale successo di Alonso viene pagato 10 volte la posta giocata. Da tenere d’occhio Mercedes e Lotus che in qualifica vanno fortissimo, Schumacher e Rosberg da un lato e Raikkonen e Grosjean dall’altro proveranno ad inserirsi nella lotta per le prime due file e per salire sul podio.

    IL PROGRAMMA – Si parte domani con le prime libere alle 4 del mattino ora italiana seguita dalla seconda sessione alle 8:00. Sabato mattina terza e ultima sessione di libere all’alba che precedono la qualifica prevista alle 8:00 (le 14:00 locali) mentre la gara scatterà domenica alle 9 del mattino quando in Cina saranno le 3 del pomeriggio.