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  • F1, Alonso in pole a Silverstone beffa Webber

    F1, Alonso in pole a Silverstone beffa Webber

    Sotto la pioggia torrenziale abbattutasi sul circuito di Silverstone Fernando Alonso conquista la pole position del Gran Premio di Gran Bretagna, valevole per la nona gara del Mondiale di Formula 1. Il pilota della Ferrari con un ultima qualifica capolavoro porta a casa la sua prima pole position della stagione grazie al tempo di 1:51.746 fatto segnare proprio al suo ultimo tentativo dopo la bandiera a scacchi, ottenendo una prima posizione che a Maranello mancava dal GP di Singapore nell’ormai lontano 2010, da quasi due anni.

    Eppure il sabato dello spagnolo non è stato uno dei più semplici. Dopo una Q1 relativamente agevole la Ferrari sbaglia strategia all’inizio della Q2 montando su entrambe le vetture le  coperture intermedie invece che quelle da bagnato pesante, e il ferrarista rischia di uscire per ben due volte, la prima per un testacoda a causa dell’intensificarsi della pioggia che a circa sette minuti dal termine provoca la prima e unica bandiera rossa della sessione, e la seconda, dopo circa due ore di attesa che permette alla pista di asciugarsi un pò di più rispetto in precedenza, sul finire della Q2, nella quale Alonso si salva per pochi centesimi dall’11esima posizione, per poi piazzare la zampata del campione nella qualifica decisiva. Resta comunque da capire la regolarità del tempo fatto segnare sul finire della Q2 da Alonso con bandiere gialle per un uscita di pista di Romain Grosjean.

    Fernando Alonso © Clive Mason/Getty Images

    Lo spagnolo beffa nel finale l’australiano della Red Bull Mark Webber, l’unico in grado di tenere il passo della Ferrari ma che deve rinunciare ad una pole che ormai sembrava nelle sue mani per soli 49 millesimi di ritardo. In terza posizione Micheal Schumacher, esaltato dalle condizioni difficili del tracciato che mettono in mostra il vero potenziale dei piloti. Il sette volte campione del mondo agguanta con un gran giro la terza casella della griglia stracciando il suo compagno di team Nico Rosberg, soltanto 13esimo e fuori già in Q2, e domani partirà con la sua Mercedes dalla seconda fila appena dietro gli scarichi della Ferrari di Alonso.

    Quarto tempo per il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, staccato di 179 millesimi dal kaiser tedesco e di 453 millesimi da Alonso, ma bravo a sopravanzare nel finale un ritrovato Felipe Massa che lotta per tutta la Q3 con i primi per la conquista della pole position. Tuttavia per il brasiliano è arrivata soltanto una quinta posizione, comunque di incoraggiamento in vista della gara di domani che si preannuncia combattutissima. Al suo fianco in terza fila partirà il suo ex compagno di squadra Kimi Raikkonen, in sesta posizione con la prima delle Lotus.

    Qualifica da dimenticare invece per la McLaren padrona di casa. Il team di Woking conferma le difficoltà di questo ultimo periodo nonostante i nuovi aggiornamenti apportati sulla vettura in questo week-end, non riuscendo a fare meglio dell’ottava posizione ottenuta dal solito Lewis Hamilton che limita i danni, ma staccato dalla vetta di oltre due secondi e mezzo e preceduto anche dalla Williams del “nemico” Pastor Maldonado. Jenson Button si conferma in crisi nera e chiude la sua sessione già nella Q1 con il 18esimo tempo, ma grazie agli arretramenti di Jean-Eric Vergne (da 16esimo a ultimo per la sostituzione del cambio) e Kamui Kobayashi (da 12esimo a 17esimo per la penalizzazione dopo l’incidente con Massa al GP d’Europa a Valencia) partirà 16esimo.

    Nella top-ten in decima posizone partirà Romain Grosjean, che non ha effettuato giri cronometrati in Q3 per essere rimasto nel finale di Q2 fuori a bordo pista. Penalizzazione anche per Nico Hulkenberg, che sempre per la sostituzione del cambio perderà 5 posizioni, mentre Charles Pic si dovrà appellare alla Federazione per poter partecipare domani alla gara per non aver superato il 107% del tempo migliore in Q1.

  • Hamilton penalizzato a Barcellona partirà ultimo. Maldonado in pole

    Hamilton penalizzato a Barcellona partirà ultimo. Maldonado in pole

    Non sarà più Lewis Hamilton a partire dalla pole position domani nel Gran Premio di Spagna, prima gara europea della stagione 2012 di Formula 1. Il pilota anglocaraibico è stato infatti squalificato dai commissari di gara al termine delle verifiche tecniche sulla McLaren a causa di un’irregolarità con il carico di carburante utilizzato per l’ultimo stint in Q3.

    La Mp4-27 era rimasta ferma in pista dopo aver tagliato la bandiera a scacchi e aver conquistato la pole position con il giro migliore in assoluto, lasciando appiedato il pilota inglese che era rientrato nella pit-lane in scooter grazie all’aiuto dei commissari. Da un primo momento era emerso che il problema alla vettura era stato causato da un guasto tecnico ma la direzione di gara ha poi appurato che sulla McLaren non era presente un quantitativo di benzina sufficiente a prelevare il campione di un litro richiesto dal regolamento, violando cosi l’articolo 6.6.2 dello stesso, il quale prevede che la vettura deve essere portata nel parco chiuso autonomamente e non spinta.

    Lewis Hamilton © Paul Gilham/Getty Images

    Già in passato il team di Woking era stato protagonista dello stesso episodio sempre con Lewis Hamilton, rimasto privo di carburante dopo aver conquistato la pole position del Gran Premio del Canada del 2010 (anno del famigerato F-duct). In quella situazione la direzione di gara si trovò spiazzata a cospetto di una situazione mai verificatasi in precedenza e il campione del mondo 2008 la passò liscia, la conseguente modifica dell’articolo in questione ha invece portato oggi alla squalifica del pilota che sarà retrocesso in ultima fila, costretto a rimontare dall’ultima posizione.

    La retrocessione di Hamilton, che cancella cosi la 150esima pole della storia della Freccia d’Argento, fa gioire un’altra gloriosa scuderia; la Williams infatti ritrova la pole con Pastor Maldonado che domani partirà davanti al gruppo per la prima volta i carriera. Nel box di Groove la gioia della prima posizione mancava dal Gp del Brasile del 2010, dove allora venne conquistata da Nico Hulkenberg. Piccola soddisfazione anche per Fernando Alonso, che scala in prima fila con la grande occasione di ripetere il colpaccio della Malesia, aiutato dal supporto del pubblico che domani sarà sicuramente tutto dalla sua parte.

    Riammesso anche Narain Karthikeyan con la HRT, che nonostante non avesse superato il 107% del tempo migliore nella prima qualifica domani prenderà ugualmente parte alla gara.

     

  • F1, Rosberg vince a Shangai davanti a Button e Hamilton. Solo 9° Alonso

    F1, Rosberg vince a Shangai davanti a Button e Hamilton. Solo 9° Alonso

    Nico Rosberg vince il terzo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1 sul circuito di Shangai, teatro del Gran Premio della Cina. Il pilota tedesco, dopo aver conquistato la prima pole della carriera nelle qualifiche, bissa il risultato positivo di sabato andando a vincere il suo primo Gran Premio dopo 111 gare all’attivo (inclusa quella di oggi), regalando alla Mercedes il ritorno al successo come costruttore dopo 57 anni, ultimo quello del cinque volte campione del mondo Juan Manuel Fangio sul circuito di Monza, GP d’Italia.

    Con la vittoria di oggi la Cina ha regalato al campionato il terzo vincitore diverso su altrettante gare disputate, il che fa presagire ad un mondiale sicuramente più equilibrato rispetto agli ultimi anni. A dimostrazione di ciò è stata emozionante ed esaltante la lotta finale che ha coinvolto fino ad un certo punto ben sei piloti, tutti racchiusi nel giro di un secondo ed in lotta per la seconda posizione, alle spalle di un Rosberg che aveva già fatto il vuoto e che non vedeva l’ora di tagliare il traguardo per portare a casa i suoi primi 25 punti mondiali.

    Alla fine l’ha spuntata Jenson Button, che però deve appellarsi alla sfortuna per essere rimasto bloccato ai box nel suo terzo e ultimo pit-stop oltre il tempo limite per un problema nel montaggio della ruota posteriore sinistra, senza il quale avrebbe potuto insidiare sicuramente la posizione di Rosberg che dopo la sua seconda e ultima sosta era ritornato davanti a lui per una decina di secondi. Cosi l’inglese è stato costretto a rientrare nel gruppetto e ad abbandonare i sogni di gloria, lasciando al tedesco la possibilità di risparmiare gli pneumatici e di involarsi da solo al traguardo.

    Terza posizione per l’altra McLaren di Lewis Hamilton, che si consola con il terzo gradino del podio che lo lancia inesorabilmente in vetta alla classifica mondiale in attesa del prossimo appuntamento. Il team di Woking non ha sicuramente sfruttato in questi primi tre GP tutto il potenziale e la miglior condizione rispetto ai rivali ma al momento è sicuramente la vettura che sta meglio e raggiungerla in vetta alla classifica non sarà di certo facile.

    Nico Rosberg © Ker Robertson/Getty Images

    Anche perchè la Red Bull sembra faticare più del previsto ma è comunque riuscita a salvare la faccia grazie alla quarta posizione di Mark Webber e alla quinta di Sebastian Vettel, che comunque ha rimontato dalla 11esima posizione e che avrebbe potuto raccogliere anche di più se non avesse dovuto arrendersi al calo di prestazione degli pneumatici nel finale e cedere la posizione prima a Button e poi nell’arco degli ultimi due giri ad Hamilton e Webber, che deve dirsi fortunato per essere decollato soltanto a metà dopo un’uscita di pista al 40esimo giro nella curva 13, prima del lungo rettilineo antecedente il traguardo.

    Alle spalle del tedesco bicampione del mondo troviamo la Lotus di Romain Grosjean, che ha portato a casa qualche punticino prezioso dopo che il team di Enstone aveva assaporato la possibilità di conquistare la seconda posizione con Kimi Raikkonen, che ha improvvisamente ceduto nel finale a causa del degrado delle gomme e che lo ha relegato in 14esima posizione. Buona comunque la prestazione del finlandese che fino a quando ha potuto ha lottato da vero guerriero per difendere la sua posizione.

    Cosi come è eccellente la prestazione delle due Williams di Bruno Senna e Pastor Maldonado, entrambe a punti nei primi dieci della classifica e apparse molto competitive e vicine ai team di testa. Sicuramente davanti alla Ferrari, che sta attraversando un periodo a dir poco nero. Non bastano i miracoli di Fernando Alonso, e alla fine la tanto attesa pioggia proclamata dallo spagnolo e che avrebbe potuto rimescolare le carte non è arrivata, e addirittura le temperature piuttosto basse del circuito cinese hanno fatto riemergere i soliti problemi della Rossa nel portare a giusta temperatura gli pneumatici. Cosi il risultato non poteva essere che deludente, con Alonso che anzi si è difeso bene fin quando ha potuto ma non riuscendo ad evitare la nona posizione finale, e Felipe Massa che ancora una volta chiude il suo score personale con uno zero in classifica, e con la 13esima posizione finale.

    Al contrario la prestazione delle Sauber, dimostraesi validissime sul giro secco in qualifica ma che hanno perso di consistenza sul passo di gara. Kamui Kobayashi riesce comunque a chiudere nella top-ten, anche se partiva dalla terza posizione, Sergio Perez, dopo la bella gara della Malesia, chiude in 11esima posizione.

    Peggio è andata a Micheal Schumacher che avrebbe potuto sicuramente lottare, se non per la vittoria, almeno per il podio, ma che è stato abbandonato sul più bello dai suoi meccanici che al primo pit-stop, al 12esimo giro, hanno dimenticato di avvitargli il dado della ruota anteriore destra costringendolo ad un ritiro che, vista la competitività della Mercedes, gli lascia l’amaro in bocca.

     

     

  • F1, Hamilton domina le libere a Sepang

    F1, Hamilton domina le libere a Sepang

    Lewis Hamilton è stato il più veloce in entrambe le sessioni di prove libere sul circuito di Sepang, che domenica sarà teatro del Gran Premio di Malesia, seconda tappa del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ha dominato la giornata ottenendo il miglior tempo nella mattinata, prima della pausa pranzo, fermando il cronometro sul tempo di 1:38.021, precedendo nella classifica generale del venerdi la Mercedes del tedesco Michael Schumacher di circa mezzo secondo e il compagno di squadra Jenson Button. Quarto tempo per Sebastian Vettel, che ha ottenuto lo stesso tempo del vincitore del GP d’Australia. Recupera nella seconda sessione Fernando Alonso e chiude in settima posizione.

    PRIMA SESSIONE – Nonostante le previsioni metereologiche avessero annunciato l’arrivo della tanta temuta pioggia, la prima sessione di prove si è svolta sotto il sole che ha regalato 31°C di temperatura atmosferica e ben 43°C per l’asfalto. Così tutti i team ne hanno approfittato per effettuare diverse tornate per evitare di essere presi in controtempo dall’arrivo di qualche acquazzone, molto frequenti di questo periodo sul territorio malese.

    Hamilton, che ha ottenuto il miglior tempo, ha lottato per tutta la sessione con Sebastian Vettel, che alla fine è costretto a lasciare la prima piazza all’anglo-caraibico per circa mezzo secondo. Alle spalle dei primi due troviamo entrambe le Mercedes di Nico Rosberg e Micheal Schumacher, rispettivamente in terza e quarta posizione. Ottima anche la prestazione delle Lotus, in quinta e settima posizione con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, intermezzate dalla Red Bull di Mark Webber.

    Molto indietro le Ferrari con Felipe Massa 13esimo e Fernando Alonso 15esimo ad oltre un secondo e otto di ritardo dalla vetta. Molto probabile che in questa sessione entrambe le Rosse si siano concentrate sul lavoro in vista della gara e non sul giro di qualifica, sul quale solitamente si concentrano nelle seconde libere.

    Problemi anche per Jenson Button, rimasto fermo per la maggior parte del tempo a causa di alcuni problemi idraulici sulla sua Mp4-27. Proprio per questo il vincitore della prima gara non è riuscito a fare meglio del nono tempo.

    Da segnalare la prestazione del collaudatore della Williams Valterri Bottas, che dopo essersi messo in luce nei test invernali, firma un ottimo venerdì di prove ottenendo l’11esimo tempo davanti al compagno di squadra Pastor Maldonado. Ultime le Marussia di Timo Glock e Charles Pic e le HRT di Narain Karthikeyan e Pedro De La Rosa.

    Lewis Hamilton © Mark Thompson/Getty Images

    SECONDA SESSIONE – Si conferma Lewis Hamilton che però non riesce a migliorare la prestazione del mattino, anche se per un solo decimo. Alle spalle dell’anglo-caraibico la Mercedes di Michael Schumacher e l’altra McLaren del compagno Jenson Button, che dimostra di essersi ripreso dopo i problemi della mattinata, staccati entrambi di tre decimi.

    Rosberg conferma il ritmo tenuto nella mattinata e con un tempo simile si piazza in quarta posizione davanti alla Toro Rosso di Daniel Ricciardo, che recupera ben 14 posizioni rispetto alla prima sessione. Migliora anche Fernando Alonso, che porta la sua Ferrari in sesta posizione a sette decimi dalla vetta. Massa invece sembra non avere proprio feeling con la nuova F2012 e non riesce ad andare oltre la 16esima poszione staccato di due secondi da Hamilton.

    Mezzo passo indietro per le Red Bull di Mark Webber con il settimo tempo, e soprattutto Sebastian Vettel, che chiude la top-ten con un distacco superiore al secondo. Stesso discorso anche per le Renault di Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, che dopo una prima parte promettente hanno perso parte della loro competitività chiudendo rispettivamente in nona e 15esima posizione.

    Da segnalare ancora una volta problemi tecnici per la Sauber C32 di Kamui Kobayashi, che perde mezz’ora ai box prima di rientare in pista e chiudere in 14esima posizione. Due uscite di pista invece per Paul Di Resta con la sua Force India.

    A monopilizzare le ultime posizioni anche in questa sessione le Marussia di Timo Glock e Charles Pic e le HRT di Narain Karthikeyan e Pedro De La Rosa, a oltre 5 secondi dalla vetta.

  • F1, super Button vince a Melbourne davanti a Vettel. Alonso è 5°

    F1, super Button vince a Melbourne davanti a Vettel. Alonso è 5°

    Jenson Button vince il Gran Premio d’Australia, primo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese conquista il terzo successo della carriera sul circuito dell’Albert Park, grazie al sorpasso iniziale sul compagno di squadra Lewis Hamilton e sfruttando la migliore strategia di gara rispetto agli avversari che gli ha permesso di restare sempre davanti al gruppo a parità di pit-stop.

    Neanche la safety-car, entrata in pista nelle fasi finali del GP per rimuovere la Catehram di Vitaly Petrov rimasta ferma in rettilineo, ha impensierito il campione del mondo del 2009, che porta a casa il suo 13esimo successo in carriera, reso ancora più importante dalla statistica che negli ultimi 5 anni ha incoronato campione del mondo il vincente di Melbourne.

    Alle spalle della McLaren numero 3 troviamo la Red Bull di Sebastian Vettel, in netta ripresa rispetto alle qualifiche opache del sabato, e che sul passo gara sembra avere ancora qualcosa in più rispetto agli avversari. Il tedesco, pur senza effettuare neanche un sorpasso, guadagna ben quattro posizioni sin dallo start, agevolato dal ritiro dello sfortunato Michael Schumacher, abbandonato dalla sua Mercedes per una rottura del cambio mentre era in lotta con il campione del mondo per la terza posizione, e alla fine deve dire grazie alla safety-car entrata in pista che gli ha permesso di rientare ai box e di rimanere davanti ad Hamilton.

    Hamilton che dopo la pole position conquistata ieri può essere considerato il grande deluso della giornata. Si fa beffare in partenza da Button e si mostra più debole del compagno nella strategia di gara. Anche sfortunato nella parte finale con l’entrata in pista della safety-car, proprio un giro dopo il suo rientro ai box, ma deve fare mea-culpa per aver ritardato un pò troppo il momento del primo pit-stop. Hamilton riesce a portare a casa comunque un podio meritato.

    Podio che viene assaporato per un momento anche dall’altra Red Bull di Mark Webber, arrivato vicinissimo alla McLaren di Hamilton. L’australiano, che nella gara di casa avrebbe voluto portare a casa almeno il terzo posto, non è riuscito nella fase finale della corsa a portare l’attacco decisivo all’anglo-caraibico, nonostante il distacco sotto al secondo gli permetteva di sfruttare la doppia zona DRS. La Red Bull sembra infatti pagare ancora qualche chilometro di troppo nei confronti della vettura di Woking in rettilineo, ma alla fine la quarta posizione deve tenersela stretta visto che alla partenza ha rischiato il peggio con il doppio contatto con la Toro Rosso del connazionale Daniel Ricciardo e la Williams di Bruno Senna.

    Jenson Button © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Quinta posizione per la Ferrari di Fernando Alonso, che come sempre riesce a tirare il miglior potenziale da una vettura che non sembra proprio la migliore del lotto. Lo spagnolo imprime anche un buon ritmo alla gara nelle fasi iniziali ma poi si perde come sempre nella fase decisiva della gara, quella finale, perdendo di consistenza nel momento in cui la vettura comincia a svuotarsi del carburante. In più la Ferrari sembra soffrire ancora tanto nel portare a temperatura gli pneumatici, che con il diminuire dei gradi hanno faticato a dare grip alla F2012. Dopo la safety-car infatti Alonso ha dovuto fare i miracoli per difendersi dall’ottima Williams di Pastor Maldonado, che le ha provate tutte per portarsi davanti all’asturiano, esagerando nell’ultimo giro ed eliminandosi da solo commettendo un errore alla curva dopo il primo intermedio. Comunque incoraggiante la prestazione della vettura del team di Groove.

    Ottima prestazione anche per le Sauber di Kamui Kobayashi e Sergio Perez. Il samurai giapponese, dopo qualifiche non proprio esaltanti, si è fatto spazio in gara come al suo solito a suon di sorpassi riuscendo a terminare la gara in sesta posizione. Anche il messicano di scuola Ferrari è autore di una garande rimonta fino all’ottavo posto dopo la penalizzazione nella giornata di ieri che lo ha portato in fondo allo schieramento per aver sostituito il cambio.

    Tra le due Sauber la Lotus di Kimi Raikkonen, che riesce a limitare i danni dopo la deludente 18esima posizione delle qualifiche. La vettura del finlandese soffre comunque di qualche problema di assetto ma la bravura dell’ex campione del mondo, nonostante la pausa di due anni dalla Formula 1, gli ha permesso di portare a casa la settima posizione e sei punti importantissmi per il morale e la classifica. Il compagno di team Romain Grosjean conclude la gara dopo solo due giri per la rottura della sospensione causata dal contatto con la Williams dello sfortunato Pastor Maldonado. Il ritorno del francese ha cosi un brutto epilogo, anche se comunque il campione del mondo GP2 compromette la sua gara sin dalla partenza, scattando malissimo allo start perdendo la terza posizione e scivolando fino alla sesta.

    Ancora una volta malissimo Felipe Massa che inizia nel peggiore dei modi la sua stagione 2012. Dopo una gara opaca passata più a lottare con i problemi di bilanciamento della sua F2012 che con gli avversari confeziona il primo ritiro stagionale a causa di un contatto per evitare il sorpasso all’esterno di Bruno Senna. I due camminano insieme dalla curva Hellas fino al primo intermedio, poi i danni all’alettone e alla sospensione costringono il ferrarista a ritirarsi.

    Ottime prestazioni invece per Daniel Ricciardo, nono con la Toro Rosso nel Gran Premio di casa, e Paul Di Resta con la Force India, che chiude la top-ten portando a casa i primi punticini di questo mondiale. In classifica comandano Button e la Mclaren davanti a Vettel e alla Red Bull, mentre la Ferrari, in attesa di miglioramenti, deve accontentarsi della quarta piazza alle spalle della Sauber.

    La Formula 1 non si ferma qui. I piloti saranno impegnati a scendere in pista anche il prossimo week-end a Sepang, dove andrà in scena il secondo GP del Mondiale 2012 valevole per il Gran premio della Malesia. Appuntamento a settimana prossima.

  • F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    F1, Hamilton in pole in Australia, male Red Bull e Ferrari

    Va a Lewis Hamilton la prima pole position della stagione. Sul circuito dell’Albert Park di Melbourne teatro del primo Gran Premio del 2012 il pilota inglese conquista la prima casella grazie ad un primo giro straordinario nell’ultima qualifica, la Q3, agevolato anche dal fatto di aver montato per primo un set di coperture morbide nuove risparmiate nelle altre due precedenti sessioni. L’anglo-caraibico è stato comunque l’unico in grado a scendere sotto il muro dell’1.25, anche se per soli pochi centesimi, fermando il cronometro sul tempo di 1.24:922, precedendo di un solo decimo il compagno di squadra Jenson Button (1.25:074 il tempo del vice campione del mondo), e partirà cosi davanti a tutti nel GP d’Australia. Per lui seconda pole position sul circuito australiano, 20esima della carriera.

    La McLaren conferma dunque le indiscrezioni dei protonistici e si conferma velocissima conquistando tutta la prima fila che non è sembrata mai in discussione per tutta la durata delle prove. Basti considerare che al terzo posto troviamo la sorpresa di giornata, la Lotus di Romain Grosjean, che bagna il suo rientro in Formula 1 con la prima piazza della seconda fila, davanti ad una coppia ritrovata, il binomio Mercedes-Schumacher, che conquista il miglior risultato da quando il tedesco ha fatto rientro nel Circus. La prestazione del team di Stoccarda è sembrata molto incoraggiante visto che hanno passato tutta la sessione nelle prime posizioni, e solo un errore per giro nell’ultima qualifica, ha impedito a Nico Rosberg di impensierire le due McLaren. Per il giovane figlio d’arte soltanto la settima posizione a sette decimi dalla vetta, davanti alla Williams Di Pastor Maldonado, la Force India di Nico Hulkenberg e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, che chiude la top-ten

    Lewis Hamilton © WILLIAM WEST/AFP/Getty Images

    Soltanto la terza fila invece per la Red Bull. Fa un pò effetto trovare indietro i campioni del mondo, le vetture che l’anno scorso monopolizzavano la prima fila facendo la differenza nell’ultimo giro secco. Sebastian Vettel chiude lontanissimo dalle McLaren, sesto e a sette decimi, dietro anche al suo compagno di squadra Mark Webber, cha ha accusato lo stesso ritardo. Secondo Chris Horner entrambi i piloti sarebbero stati rallentati da problemi al Kers, che avrebbero contribuito ad una prestazione abbastanza opaca. Ma anche l’anno scorso il sistema di recupero dell’energia non era il più funzionante sulla vettura anglo-austriaca, ma questo non gli impediva di dominare i GP. Insomma siamo solo all’inizio ed è ancora presto per tirare delle conclusioni,  ma le lattine volanti paiono aver perso un pò di competitività e lo strapotere visto lo scorso anno sembra essere soltanto un lontano ricordo.

    Parte male anche la stagione della Ferrari. A differenza della Red Bull, le difficoltà della F2012 erano state ampiamente previste e annunciate nei giorni scorsi e proprio per questo motivo nessuno si aspettava la pole position. Ma già dal primo Gran Premio stagionale vedere fuori dalla top-ten entrambe le monoposto di Maranello fa una certa impressione. Fernando Alonso chiude la sua qualifica in 12esima posizione, al secondo tentativo di giro veloce in Q2 a causa di un suo errore alla prima curva insabbiandosi nella ghiaia dopo un testacoda provocato dal contatto con l’erba a lato della pista. Peccato perchè il primo giro dello spagnolo era stato abbastanza incoraggiante e senza l’errore avrebbe potuto lottare sicuramente almeno per la seconda fila. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.

    Felipe Massa invece chiude 16esimo, semplicemente per il fatto di essere stato più lento degli altri. Il brasiliano, chiamato a riscattare la stagione 2011 molto più che deludente, non poteva avere inizio peggiore, e viene graziato da Kimi Raikkonen, che non inizia proprio nel migliore dei modi la sua seconda vita in F1. il finlandese chiude in 18esima posizione, terminando i giochi già nella Q1.

    Chiudono la classifica le Caterham del connazionale Kovalainen e Petrov, le Marussia di Glock e Pic e le HRT di De La Rosa e Karthikeyan che non hanno superato neanche il 107% e rischiano di non prendere parte alla gara di domani.

    La griglia di partenza potrebbe essere comunque modificata a seguito di alcune irregolarità di alcune vetture. Alla fine della Q2 infatti i commissari di gara hanno messo sotto la lente di ingrandimento il comportamento di alcuni piloti che erano scesi contemporaneamente in pista per cercare di passare il turno e che probabilmente hanno commesso qualche scorrettezza. Nelle prossime ore il verdetto.