“E’ stata una gara tosta fino alla fine, di una grande durezza mentale ma abbiamo tenuto per tutti i 40 minuti. Il record? Certo che mi fa piacere e devo dire che sono stati bravi i miei compagni a trovarmi, ma sono più contento per la vittoria. E’ stato frustrante perdere 2 gare consecutive nell’ultimo quarto nelle sere precedenti. La vittoria di stasera ci dà più fiducia per cercare di vincere anche le prossime 2 gare, anche se adesso siamo legati agli incastri degli altri risultati. Domenica contro la Francia lasceremo tutto quello che abbiamo sul campo“.
Soddisfatto per la vittoria (e per l’atteggiamento) anche il C.T. Simone Pianigiani:
“Sono contento, perché la squadra ha mostrato quello che dovrà fare nelle ultime 2 partite come spirito di attitudine e sacrificio. Oggi per noi doveva essere la continuità di un certo tipo di atteggiamento anche perché per noi il gioco della Lettonia è complesso e sapevamo che se avessimo mollato anche solo un attimo in difesa ci avrebbero punito. Lo sapevamo e abbiamo fatto una partita attenta e molto dispendiosa, nonostante fosse il terzo giorno e avessimo speso tanto contro avversari di primo livello. I ragazzi ci provano a stare nel piano partita e costruiscono in attacco ma dobbiamo abituarci a giocare facendo questo sforzo a questi livelli. Oggi ci siamo stati fino in fondo, non scomponendoci in difesa anche quando non entrava niente, li abbiamo portati a fare degli errori alla fine quando erano stanchi. Da questa continuità e da questa base di atteggiamento si può e si deve cercare di migliorare ancora. Oggi mentalmente la squadra è stata presente e ha continuato a parlarsi in difesa e avere una faccia positiva anche quando ci sono stati momenti di difficoltà. Abbiamo giocato una gara di continuità rispetto a quella di ieri e ora dobbiamo continuare così facendone un’altra e poi un’altra con la stessa tenuta mentale, anche se gli avversari saranno molto più forti!“.
“La Serbia ha già dimostrato di essere squadra. Al di là del risultato, in questo Europeo, questo aspetto è di per se’ importante.I serbi hanno un proprio sistema e una propria identità e, all’interno di questi, hanno tanto talento individuale. Il loro gioco è caratterizzato da una durezza e da una costanza difensiva che rischiano di stritolarti. Segnano poi tantissimo in contropiede. La nostra idea è di rimanere aggrappati alla partita e poi di provare a dare una svolta. Anche l’Italia ha dimostrato di avere una propria identità in questo periodo, anche se non ho dubbi che giochiamo in un girone molto forte. E’ già capitato che un pizzico di emozione ci abbia guastato gli esordi, come al Torneo di Rimini, dove abbiamo perso con la Bosnia. Ma è anche vero che questa squadra, come già lo scorso anno, ha dimostrato di saper reagire. Se facciamo canestro difendiamo meglio. È una questione di fiducia. L’importante è non farci prendere dagli incubi“.
Questo il commento di Andrea Bargnani, stella dei Toronto Raptors in NBA e leader della nostra squadra:
“Il nostro è un girone molto difficile ma noi siamo pronti e soprattutto siamo ansiosi di scendere in campo. Non vediamo l’ora che inizi l’Europeo. Il nostro staff è di primissimo livello e noi abbiamo lavorato bene durante la preparazione. 5 gare così tirate in 6 giorni sono tante e sarà importante recuperare bene tra una gara e l’altra. Logico che ci sia più pressione rispetto ad una partita di qualificazione ma allo stesso tempo è anche bello poter giocare contro squadre forti come Serbia, Francia e Germania“.
In ultimo analizziamo il Girone D, il più “facile” dell’intero torneo dove 2 squadre (Russia e Slovenia) hanno già già in tasca il pass per la seconda fase (a meno di clamorosi suicidi) e le altre 4 squadre si daranno battaglia per l’ultimo posto disponibile: in leggero vantaggio la Bulgaria ma Georgia ed Ucraina non staranno a guardare. Belgio nettamente dietro e con pochissime possibilità di inserimento nella lotta.
RUSSIA: Sergey Bykov, Andrey Vorontsevich, Viktor Khryapa, Andrei Kirilenko, Timofey Mozgov, Sergey Monya, Anton Ponkrashov, Vitaly Fridzon, Alexey Shved, Semen Antonov, Nikita Shabalkin, Dmitry Khvostov.
La favorita al primo posto del girone D, anche per via del coach (David Blatt è un’assoluta garanzia) e Kirilenko dovrà dimostrare di non essere sulla via del declino. Se AK 47 sta bene è in grado di ricoprire ogni zona del campo, un giocatore totale che nessuna squadra può annoverare, capace di gestirsi in 4 ruoli diversi (escluso quello di playmaker anche se le abilità di passatore non gli mancano di certo). Le speranze russe di fare strada nel torneo passano soprattutto dalle sue lune.
Sfiderà i russi per il predominio in questo raggruppamento: il team è di sicuro livello ed affidamento, giusto mix tra giovani e “vecchi”. L’assenza dell’ex NBA Bostjan Nachbar darà modo a Goran Dragic di caricarsi la squadra sulle spalle, attenzione inoltre ai sempre pericolosi Matjaz Smodis ed Erazem Lorbek.
BULGARIA: Filip Videnov, Deyan Ivanov, E.J. Rowland, Nikolay Varbanov, Aleksandar Yanev, Kaloyan Ivanov, Pavel Marinov, Chavdar Kostov, Bozhidar Avramov, Zlatin Georgiev, Tencho Banev, Asen Velikov.
Il destino della Bulgaria è praticamente in mano ai fratelli Ivanov, a Rowland ed al micidiale tiratore Videnov. Con loro 4 in forma, il terzo posto è a portata di mano.
Squadra fisicamente di livello superiore, ma tecnicamente un pò limitata: darà filo da torcere alla Bulgaria per il terzo posto che permette l’accesso alla seconda fase: Pecherov e Fesenko sono 2 certezze, anche Vyacheslav Kravtsov è ormai un punto fermo, Gladyr l’eventuale sorpresa della squadra. In più c’è in panchina coach Mike Fratello che con la sua esperienza NBA potrebbe giocare un brutto scherzo alle altre nazionali del girone.
GEORGIA: Giorgi Gamqrelidze, Anatoli Boisa, Tornike Shengelia, Vladimir Boisa, Giorgi Tsintsadze, Konstantine Tugushi, Manuchar Markoishvili, Viktor Sanikidze, Nika Metreveli, Giorgi Shermadini, Taurean Green, Nikoloz Tskitishvili, Zaza Pachulia.
Sullo stesso livello degli ucraini troviamo i georgiani a cui però manca un pò di esperienza internazionale vista la giovane età di gran parte (quasi tutti in verità) del gruppo. Se questi elementi “cresceranno” in fretta, i pericoli per Ucraina e soprattutto Bulgaria aumenteranno esponenzialmente. Team da non sottovalutare.
BELGIO: Jonathan Tabu, Jorn Steinbach, Guy Muya, Dimitri Lauwers, Roel Moors, Marcus Faison, Maxime De Zeeuw, Randy Oveneke, DJ Mbenga, Christophe Beghin, Thomas Van Den Spiegel, Sam Van Rossom.
Con l’infortunio di Axel Hervelle (ex Real Madrid, ora a Bilbao) le possibilità per il Belgio di passare il turno si riducono drastica