Tag: Leopard

  • Giro d’Italia 2011. Tappa neutralizzata, la Leopard sola al traguardo

    Giro d’Italia 2011. Tappa neutralizzata, la Leopard sola al traguardo

    Angelo Zomegnan (direttore del Giro) e Michele Acquarone (direttore di Rcs Sport) hanno preso la decisione forse più giusta ma sicuramente quella più sofferta, e cioè continuare la corsa rosa, senza clamore, senza festa, senza musica ma con rispetto verso una vita che non c’e’ più ed un vuoto impossibile da colmare.

    Il Giro d’Italia edizione 94 non sarà la corsa di Nibali e di Contador, purtroppo sarà la corsa di Weylandt, la corsa di un magnifico ragazzo che a settembre avrebbe ricevuto la gioia più grande di un uomo, e cioè quella diventare padre e che ora guarderà tutti noi dal cielo.

    La quarta tappa della carovana rosa che partirà da Genova sarà all’ insegna del cordoglio e della commozione, come accadde nel 1995 al Tour de France dopo la morte di Fabio Casartelli. I corridori andranno a passo ridotto, per rispetto del loro collega e del dolore dei suoi famigliari. Ed è probabile che sul traguardo di Livorno sfili l’intera Leopard-Trek, appunto la squadra di Wouter Weylandt che ha deciso di proseguire la corsa rosa assecondando la richiesta del padre di Wouter di correre in memoria del figlio tragicamente perso a causa di un destino crudele ed a volte dannatamente inspiegabile.

  • Giro d’Italia in lutto, muore Wuoter Weylandt

    Giro d’Italia in lutto, muore Wuoter Weylandt

    I tifosi italiani non hanno mai dimenticato la caduta di Fabio Casartelli in un Tour De France di molti anni fa che costò la vita al giovane corridore italiano, campione olimpico ai giochi di Barcellona del 1992. Oggi si rivive quel dramma con la caduta del corridore della Leopard Wouter Weylandt in discesa morto dopo 40′ minuti di inutili tentavivi per rianimarlo

    L’ elicottero del 118 è arrivato sul luogo della caduta con molta fatica e le condizioni del ciclista sono apparse subito molto gravi tanto da essere stato subito intubato dopo un lungo massaggio cardiaco. Il corridore belga, dai primi racconti della dinamica della caduta, avrebbe perso il controllo della sua bici a causa dell’ urto della pedaliera con il guard rail. l’ impatto devastante con l’ asfalto ha prodotto una frattura cranica molto estesa che gli ha procurato un ingente perdita di sangue. ironia tragica del destino, Weylandt aveva vinto la terza tappa del Giro dell’ anno scorso in Olanda.

    Solamente per un dovere di cronaca, la tappa è stata vinta dallo spagnolo Vicioso e la maglia rosa è sulle spalle dello scozzese David Millar.

  • Ciclismo, Frank Schleck, adesso il doping è tecnologico

    Ciclismo, Frank Schleck, adesso il doping è tecnologico

    Purtroppo il ciclismo da molto tempo, riesce ad essere presente nelle prima pagine sportive non più per le imprese dei suoi protagonisti ma per il doping, anche se adesso le provette e le trasfusioni non sono presenti. Infatti adesso, per aumentare le prestazioni è scesa in campo la tecnologia, ma non quella lecita fatta di bici sempre più innovative e leggere, ma quella illecita.

    Un famoso film s’ intitolava “sotto il vestito niente” ma sotto il vestito di Franck Schleck invece spunta la carena. Ebbene si, Frank Schleck (compagno di Cancellara sia lo scorso anno alla Saxo, sia ora nella nuova Leopard), nella cronometro conclusiva del Criterium International, in Corsica evidenziava sotto il body un insolita carena facendogli deformare in maniera innaturale il suo torace una protesi cioè, che lo rende molto più aerodinamico. Un vero e proprio doping tecnologico, vietato dai regolamenti dell’Uci (art. 1.3.033). Un espediente che, secondo gli esperti, a una media di 50 orari apporterebbe un beneficio di 15-20 watt, traducibili in circa 2″ al km. Il lussemburghese (12° nella crono a 24″ da Klöden) ha vinto la corsa francese con 13″ di vantaggio sul bielorusso Kiryienka (che nella crono aveva fatto meglio di lui di 7″). La crono era di 7 km ma risulta assolutamente incomprensibile come sia stato possibile che tutta questa particolare situazione sia passata inosservata agli occhi dei giudici della corsa, che risulta alla fine, irrimediabilmente falsata.