Tag: leonardo

  • Gattuso consiglia Cassano “ascolta Prandelli”

    Gattuso consiglia Cassano “ascolta Prandelli”

    Quando Ringhio Gattuso si concede ai microfoni dei giornalisti le sue parole non risultano mai banali dando tanti spunti di lettura e arricchendo il dibattito tra i tifosi. Il vice capitano rossonero ha ancora una volta confessato la sua volontà di rimanere ancora una stagione al Milan rispettando il contratto e chiudendo le porte alla Russia e alla mega offerta pervenuta dall’Anzhi “Resto al Milan perché questa è casa mia. Dopo 12 anni non poteva essere altrimenti. L’offerta che mi è arrivata era importante. Il mio procuratore ha detto che ha qualche offerta in mano per me dalla Russia? Per forza è il suo lavoro. Deve fare quello”.

    Il calabrese poi analizza il mercato rossonero “Ero stato il primo a dire che Hamsik poteva essere il mister X? Sto invecchiando, qualcosa di calcio ne capisco. Sto imparando. Un giocatore importante penso che arriverà, c’è da sostituire Pirlo che ci ha lasciato”. Sull’obiettivo Champions dichiarato dalla società è invece più cauto e realista “Ogni anno l’obiettivo del Milan è quello di vincere la Champions, ma non è facile. Ci vuole anche molta fortuna. Nel 2003 ai quarti abbiamo segnato al 92′ contro l’Ajax”.

    Gattuso dà anche un consiglio “velato” a Cassano conscio forse che in rossonero sarà difficile giocare con continuità e confermare un posto da titolare all’Europeo della prossima stagione “Cassano deve riflettere sulle parole di Prandelli. Se vuole la Nazionale e l’Europeo deve giocare ma qui al Milan nessuno ha il posto fisso. Deve pensare bene a cosa fare”.

    Ultima battuta sull’addio di Leonardo all’Inter “Non commento, sono deferito ed è meglio non parlare. Per il coro ho fatto una cavolata, ho cantato quel coro che tutti conoscete, non dovevo, ora mi assumo le mie responsabilità. Lo sapevo che mi stavano riprendendo, forse non sono stato furbo, ma chi mi conosce sa come sono fatto”.

  • Leonardo rescinde con l’Inter. Venerdì firma con il Psg

    Leonardo rescinde con l’Inter. Venerdì firma con il Psg

    Il quotidiano francese “L’Equipe” sta monitorando costantemente qualsiasi passo di Leonardo, informando in tempo reale sulla data di arrivo del brasiliano a Parigi per la presentazione e l’investitura ufficiale da dirigente del Paris Saint Germain targato Qatar.

    © Maurizio Lagana/Getty Images
    In precedenza il suo arrivo era previsto per giovedì, ma ora pare slittato di un giorno, a venerdì, che con tutta probabilità sarà anche il giorno della firma del contratto da direttore sportivo della squadra Parigina. Prima, però, sarà necessario rescindere il contratto con la squadra nerazzurra e salutare tutti prima della partenza, un addio da buoni amici o, chissà, anche solo un arrivederci: sarà, naturalmente, una rescissione consensuale del contratto che lo legava fino al 30 Giugno 2012 al club di Moratti e ciò sancirà la fine dell’avventura italiana di Leonardo che, nel capoluogo lombardo, ha vissuto tutta la sua esperienza italiana, durata ben quattordici anni, prima da giocatore del Milan, poi da dirigente e da tecnico rossonero ed, infine, da tecnico dei cugini nerazzurri in questa stagione, giunto per sostituire in corso d’opera Rafa Benitez. Ma solo dopo la rescissione, passaggio necessario e formale, Leonardo sarà libero di firmare con la squadra francese per iniziare quella che per lui sarà un’esperienza formativa ed un’occasione di carriera dirigenziale di alto livello, così come l’Inter sarà libera di fissare la data per la presentazione del nuovo tecnico Giampiero Gasperini in conferenza stampa, nonostante l’ex tecnico del Genoa si sia recato già più volte in Via Durini, la sede Milanese del club, per concordare con i dirigenti Branca e Paolillo la strategia di mercato e la pianificazione della prossima stagione.

  • Adel Taarabt, il Ronaldo del Marocco il primo colpo di Leo

    Adel Taarabt, il Ronaldo del Marocco il primo colpo di Leo

    Fortissimo tecnicamente, irriverente e con una impressionante velocità Adel Taarabt è stato uno dei principili protagonisti della scalata del Queens Park Rangers verso la Premier League. Il talento marocchino paragonato a Cristiano Ronaldo per modo di stare in campo e per spesso cerca di irridere gli avversari però potrebbe non prender parte al prossimo campionato inglese per l’interesse di Leonardo per la rinascita del PSG.

    Adel Taarabt | © Stu Forster/Getty Images
    Classe ’89 Taarabt è cresicuto nelle giovanili del Lens prima di esser acquistato e poi scaricato dal Tottenham, nel Qpr di Neil Warnock ha trovato invece la definitiva maturazione andando a segno com impressionante regolarità e chiudendo la stagione con 19 reti all’attivo. Nel mirino di Manchester United e per qualche tempo anche sul taccuino di Milan e Lazio adesso pare che la sua esplosione debba passare dalla Ligue 1. Pare che la trattativa sia ormai in fase conclusiva con il PSG pronto a metter sulla bilancia un offerta di 11 milioni di sterline. La Scheda: NOME: Adel Taarabt DATA DI NASCITA: 24 Maggio 1989 NAZIONALITA’: Marocco ALTEZZA: 180 cm PESO: 76 kg RUOLO: Trequartista, Attaccante esterno SQUADRA: Queens Park Rangers NUMERO DI MAGLIA: 7 [jwplayer config=”240s” mediaid=”84228″]

  • Leonardo “ebbrezza” da Psg? Ritirata la patente a Rio

    Leonardo “ebbrezza” da Psg? Ritirata la patente a Rio

    Anche i gentleman possono sbagliare: nonostante l’aplombe più british che brasilero, nonostante la camicia sempre a posto, le parole giuste e moderate snocciolate con perfeta dizione anche nelle situazioni più complesse, all’alba di stamattina l’ormai ex allenatore dell’ Inter, Leonardo, è stato fermato dalla Polizia a Rio de Janeiro mentre percorreva Rua Marques de Paranà per essere sottoposto al test alcolemico dalla stradale, ma Leo si è rifiutato di compiere l’ accertamento e, per questo, è stato multato con circa 418 euro, 957, 70 reais, e poi ha fatto ritorno a casa: inoltre, nella mattinata di oggi, è stato anche deciso il ritiro di patente per il tecnico brasiliano.

    Leonardo | © Andreas Solaro/Getty Images
    Per tornare a casa, poi, Leonardo ha contattato un suo amico e la Polizia ha dato il via libera: ora, però, Leonardo verrà sottoposto ad un processo amministrativo legato al ritiro di patente, a Rio de Janeiro. Questo del rifiuto di sottoporsi al test alcolemico della Polizia stradale ricorda un episodio molto simile a quello che coinvolse il suo connazionale Adriano, quando giocava nella Roma, anche se la fama dei due (sia in Brasile che in Italia) è molto differente, soprattutto in relazione alle vicende ed allo stile di vita fuori dal terreno di gioco. Per Leonardo, dunque, alla vigilia di un passo importante della sua carriera lavorativa, che con tutta probabilità lo porterà a ricoprire il ruolo di grande responsabilità di direttore sportivo del Paris Saint Germain targato Qatar, un momento di “svago” un po’ diverso dalla sue abitudini e dalla sua tradizionale compostezza, sia in campo che fuori dal campo. Ma anche i migliori possono sbagliare.

  • Coro contro Leonardo, Gattuso e il Milan deferiti

    Coro contro Leonardo, Gattuso e il Milan deferiti

     

    Datasport
    Ricordate il coro scudetto intonato da Gattuso nei confronti del “traditore” Leonardo allo stadio Olimpico di Roma insieme ai tifosi rossoneri in occasione dei festeggiamenti per la conquista del tricolore? Bene, oggi il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito il giocatore alla Commissione Disciplinare per quel coro incriminato, che faceva pressapoco così “Leonardo uomo di m….“, ripreso da una telecamera di un tifoso e postato su Youtube facendo rapidamente il giro d’Italia.   Stessa sorte è toccata al Milan per responsabilità oggettiva mentre è stato archiviato il procedimento nei confronti del terzino Ignazio Abate che sì era vicino a Gattuso in quegli istanti ma, come si evince dalle immagini, sembra partecipare in un primo momento al coro offensivo intonato verso l’ex tecnico per desistere alcuni istanti dopo. Il video [jwplayer config=”30s” mediaid=”82970″]

  • Raphael Varane, Leo prova lo sgarbo a Mou e Ferguson

    Raphael Varane, Leo prova lo sgarbo a Mou e Ferguson

    La nomina di Leonardo ad amministratore delegato del Paris Saint Germain deve ancora esser ufficializzata eppure, secondo gli addetti ai lavori, il brasiliano è già attivissimo sul mercato. Il principe del Qatar Al Thani ha fretta di far diventare grande il suo giocattolo ed pronto ad aprire i cordoni della borsa per potersi sedere allo stesso tavolo e trattare con le big d’Europa.

    Raphael Varane | © Jacques Demarthon/Getty Images
    Il Psg sembra che sia sulle tracce dell’ivoriano della Juventus Sissoko, Leo vorrebbe poi provare a soffiare al Milan Ganso ed ha una corsia preferenziale per Lucas. Il nome nuovo accostato al Psg è quello di Raphael Varane, il difensore prodigio che ha conquistato la Francia tanto da venir paragonato a Laurent Blanc per capacità di star in campo ed eleganza. Il diciottenne Varane, nonostante la retrocessione del suo Lens ha entusiasmato la Ligue 1 tanto da conquistarsi la maglia dell’Under 21 e disputando 23 partite da titolare. A metter per primo gli occhi sul talentino è stato, come al solito, sir Alex Ferguson che ha subito presentato un’offerta di 10,5 milioni al Lens per strapparlo alla concorrenza. Il Real, invece, gioca sul fascino di Zidane sui giocatori transalpini e spinge sul ragazzo che ha già avuto modo di conoscere il centro sportivo dei Galattici e aver un contatto con Mourinho. Ovviamente ci sono anche gli occhi indiscreti di Lione, Bayern Monaco e dell’Arsenal sul ragazzo, Varane però pare voglia completare la sua maturazione in Francia e proprio su questo Leonardo pare voglia far leva per dar il primo dispiacere alle big d’Europa.

  • Moratti “c’è un favorito”. Sembra l’Inter pre Calciopoli

    Moratti “c’è un favorito”. Sembra l’Inter pre Calciopoli

    Massimo Moratti | © Christophe Simon/Getty Images
    Soli due anni fa l’Inter scriveva una pagina della sua storia e della storia del calcio italiano fregiandosi del Triplete, impresa mai riuscita ad una squadra dello stivale. Poi, l’addio di Mou e lascietecelo dire di Oriali al pari della convinzione di esser invincibili portò a delle scelte opinabili quali non effettuare la campagna acquisti ed affidarsi ad un allenatore inadatto al temperamente dello spogliatoio nerazzurro. Dopo il Mondiale per Club il patto tra giocatori e presidente portò all’esonero di Benitez affidando la panchina a Leonardo, il brasiliano un pò motivatore, un pò predestinato arrivò vicino all’impresa cadendo rovinosamente nella trappola orchestrata da Milan e Schalke e l’Inter magicamente ritornò alla ricerca di un nuovo trainer. Le telefonate con lo Special One, gli ammiccamente con lo Special Two, la speranza che Guardiola rompresse con il Barcellona. Ci troviamo adesso al 20 giugno e l’Inter si ritrova senza guida tecnica e seppur il presidente Moratti dimostra un cauto ottimismo, noi abbiamo la sensazione che chiunque arriverà si sentirà subito una soluzione di ripiego pronta a saltare dopo il primo errore stagionale. Proprio in questi giorni in cui Calciopoli emette un’altra storica sentenza con la radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini l’Inter da l’impressione di esser ripiombata nel caos pre 2006, quando in molti avevano l’ambizione di voler decidere e spesso lo si faceva d’impulso e senza un filo conduttore. Il pragmatismo portato da Mou sembra oramai un ricordo e per non rovinare il giocattolo Moratti deve estrarre un coniglio dal cilindro, altrimenti il campionato sarà perso ancor prima di partire.

  • Hamad Al Thani, lo sceicco che ha convinto Leonardo

    Hamad Al Thani, lo sceicco che ha convinto Leonardo

    Leonardo sembra aver ormai accettato la corte del Paris Saint Germain rinunciando all’opprtunità di guidare l’Inter e chiudendo forse la sua breve ma intensa carriera di allenatore. Ma perchè il brasiliano ha rinunciato di guidare una delle più prestigiose squadre d’Europa, per provare l’avventura in un club glorioso si ma oramai da tanti anni lontani dal grande calcio?

    Hamad bin Al Thani e Sarkozy | © Michel Spingler/Getty Images
    Il PSG da qualche mese oramai è passato sotto il controllo del fondo Qia, ossia il Qatar Investment Authority, di proprietà della famiglia degli Al Thani, proprietari di tutto in Qatar e con l’ambizione di conquistare il mondo attraverso il gas. Dunque dopo Manchester City in Inghilterra, Malaga in Spagna tocca anche alla Francia esser “drogata” dalle manie di grandezza di sceicchi miliardari con la passione per il calcio. Tamim bin Hamad al-Thani prossimo emiro del Qatar è il rampollo che sogna di far conoscere il suo nome attraverso il calcio e proprio le intuizioni di Leonardo oltre che la sua immagine serviranno per dar lustro al PSG. Un’altra mina impazzita sembra dunque esser esplosa nel calcio europeo in barba alle regole del fairplay finanziario del “francese” Platini. Pare che Tamim abbia offerto un milione e mezzo di euro per acquistare il Manchester United dai Glazer ma al momento non c’è riuscito ma dopo aver convinto Blatter a portare il Mondiale in Qatar tutto può cambiare. Gli obiettivi del Paris Saint Germain. Il club francese ha voglio di ritornare nel minor tempo possibile tra le big d’Europa e pare sia disposto ad investire 150 milioni di euro nel mercato. Da Kaka a Ganso fino a Menez e Borriello sono tanti i nomi che vengono attribuiti al club transalpino.

  • Leonardo vuole Ancelotti al Psg

    Leonardo vuole Ancelotti al Psg

    Con Sinisa Mihajilovic ormai vicino all’Inter, Leonardo è sempre più vicino ad accettare la super offerta dello sceicco del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, neo proprietario multimilionario del Paris Saint Germain che gli ha offerto carta bianca per prendere in mano le redini del club parigino e divenirne il direttore sportivo con pieni poteri strategici ed esecutivi.  

    © Chris Brunskill/Getty Images
    Secondo il principale quotidiano Francese, L’Equipe, Leonardo sarebbe pronto a chiamare in panchina il suo amico Carletto Ancelotti che, ormai lontano dal Chelsea, dopo aver imparato l’inglese potrebbe perfezionare il francese: Leo, infatti, avrebbe posto la condizione di essere lui stesso a scegliere il tecnico della squadra sulla quale avrà “pieni poteri sportivi”. Ancelotti, così come Rafa Benitez – predecessore di Leonardo sulla panchina dell’Inter in questa stagione – sembra ben propenso al dialogo con la società parigina che pare disposta a rafforzarsi in tutto e per tutto per la prossima stagione, anche stanziando una cifra importante che si aggirerebbe intorno ai 150 milioni di euro: una vera e propria pioggia di denari che potrebbero condurre a colpi ad effetto, quali Samuel Eto’o o Ricardo Kakà, ma anche il francese della Roma Menez, oppure il brasiliano Ganso o, ancora, Marco Borriello. Tutto ciò per condurre il Psg ad un’annata da protagonista, in campionato – dove l’obiettivo minimo sarà la conquista in scioltezza della Ligue 1 – ed in Europa League. Sul fronte societario, invece, il presidente Robin Leproux sembra intenzionato a lasciare il suo ruolo non accettando di vedere fortemente ridimensionati i suoi poteri dall’arrivo di Leonardo, al quale verrà concesso, dunque, un campo d’azione molto ampio.

  • Leonardo lascia l’Inter, i motivi dell’addio

    Leonardo lascia l’Inter, i motivi dell’addio

    Al termine del campionato, prima della finalissima di Coppa Italia ci trovammo a scrivere su come potessero cambiare le panchine di serie A mettendo in dubbio il futuro di Leonardo all’Inter, il tecnico brasiliano pur autore di un autentico miracolo nel girone di ritorno sulla panchina nerazzurra non convinceva Moratti, sopratutto per la gestione delle due partite più importanti della stagione.

    Lucio e Leonardo Coppa Italia 2011 | © Claudio Villa/Getty Images
    I nerazzurri trattarono a più riprese Guardiola, prima scelta, e poi Villas Boas al momento ancora uno dei papabili alla successione. I no dello spagnolo e del portoghese e la mancanza di alternative reali, insieme alla vittoria della Coppa Italia, sembrava potesse far proseguire il matrimonio fino al terremoto di due giorni fa. Ovviamente la notizia ha spiazzato tutti ma non i milanisti, nel caos attuale nerazzurro i rossoneri infatti vedono molte analogie con l’avventura in panchina al Milan nella scorsa stagione. Leo, ha un carattere difficile da accettare le critiche e consigli del presidente, non riesce a coinvolgere interamente lo spogliatoio privandosi anche di giocatori fondamentali per l’equilibrio (Gattuso, Inzaghi, Seedorf, Sneijder, Maicon). Proviamo però a leggere tra le righe e capire i motivi della rottura.

    • Per prima cosa è il contratto pluriennale propostogli dal Paris Saint Germain. 5 milioni di euro all’anno per provare a rilanciare il club transalpino nel grande calcio grazie alle sue intuizioni manageriali.
    • La consapevolezza che al primo errore nella prossima stagione avrebbe fatto la stessa fine di Benitez.
    • La richiesta, rifutata, di un rinnovo fino al 2013 senza nessun cavillo e o obiettivo.
    • L’allontanamento di Beppe Baresi dalla panchina lasciando spazio a Angelo Castellazzi, uomo di fiducia arrivato a dicembre insieme al brasiliano dal Milan.
    • Divergenze sul mercato come la cessione di Sneijder e sopratutto lo scambio con il Real Madrid tra Maicon e Kaka.

    Proprio l’ìipotesi di scambio tra Maicon e Kaka apre a nuovi sospetti, il rapporto tra Leonardo e Mourinho sembra sia cosi forte che dietro la decisione di lasciare l’Inter pare ci sia proprio l’appoggio dello Special One.